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Autore: ArcticBlast    07/11/2019    0 recensioni
La guerra è finita, la guerra è passata...ma che ne è rimasto degli eroi?
Severus è sopravvissuto, ma è davvero felice di ciò?
Hermione ha fatto le sue scelte, ma sono state le migliori?
Chi lo sa, nessuno può saperlo.
Quello che è certo però è che le loro vite si intrecceranno di nuovo in un modo tutto inedito, galetto fu...
Curiosi di sapere altro?
Entrate e leggete, sarà un bel viaggio insieme.
Buona lettura!
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Nuovo personaggio, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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POV HERMIONE
 
“…professor Piton”.
Non credevo ai miei occhi.
Era lui in carne ed ossa.
Severus Piton.
Sembrava stare bene.
Sembrava quello di sempre.
Ma vestito in modo babbano.
Mai avrei pensato di rivederlo.
Cos’è uno scherzo?
“Vedo che ha fatto della sua passione un lavoro” commentò guardandosi intorno.
“Perché è qui?” volevo sapere tutto subito, non era normale averlo davanti a me nella Londra babbana.
“Nonostante la sua mancanza dal mondo magico da tre anni, non ha ancora imparato ad essere gentile”.
“È successo qualcosa a Minerva? Converrà con me che non è normale che lei sia qui”.
“Lei sta bene, come sempre”.
“E allora?”.
“Sono qui da parte di Hogwarts”.
“No”.
“Granger, non sa neanche quello che ho da dirle”.
“Non voglio saperlo, può andare, professore”.
“Mi faccia finire di parlare, lo sa che odio essere interrotto” usò il suo solito tono fermo, quello che non ammette repliche.
“Prego” incrociai le braccia al petto.
“Minerva mi ha chiesto di convincerla ad accettare la cattedra di Trasfigurazione, visto che non riesce a fare lezione e gestire la presidenza insieme”.
“Ne sono onorata, mi creda, ma non posso accettare” cosa? Io di nuovo tra quelle mura sporche di sangue?
“Perché?”.
“Non sono affari suoi”.
“Sempre la solita bambina viziata”.
Ero talmente presa dal momento che mi dimenticai del bambino all’interno del negozio.
Quando spostai lo sguardo alla destra dell’uomo lo vidi.
Stava rubando un fumetto.
Dovevo fermalo.
“Ehi!” alzai la voce.
Il bambino corse fuori.
Cavolo.
“Granger, dove sta andando?!” sbraitò il professore.
“Ha rubato nel mio negozio, devo riprenderlo!”.
Corsi fuori a ruota.
Rincorsi il fuggitivo.
Ovviamente per strada non c’era nessuno che potesse aiutarmi.
Alle mie spalle c’era anche Piton.
Che figuraccia.
“Fermati! Non voglio farti del male, te lo giuro” urlavo sperando nella sua frenata.
“Granger!”.
Vidi il bambino girare a sinistra.
Fine della corsa.
Era un vicolo chiuso.
“Io odio correre” sputò l’uomo appena raggiunto il punto in cui eravamo fermi.
“Piccolo, te lo giuro non voglio farti del male” cercai di avvicinarmi ma lui spaventato arretrò spalle al muro.
“Basta così, è un ladruncolo” Piton gli si parò davanti con la sua solita aura scura.
Quello che successe dopo mi lasciò senza parole.
Il bambino si rannicchiò.
Da lui partì un’ondata magica.
Vidi Piton volare indietro di qualche metro.
“Calmati, piccolo, stai tranquillo”.
Mi avvicinai all’uomo dolorante a terra.
“Professore! Sta bene?” mi accucciai al suo fianco, era come rivivere quella scena.
“Ma che diavolo è successo?!”.
“È stato lui, è un mago”.
“Io sono un mostro!” urlò in risposta il bambino.
“No, non è così, fidati di noi” gli sorrisi.
“Voi mi picchierete…lo hanno già fatto, io sono soltanto un mostro”.
“Noi siamo come te”.
“Non ci credo”.
“Granger, spostati” Piton tirò fuori la bacchetta e trasfigurò un bidone della spazzatura in una sedia.
“Ma..che…”.
“Ci credi adesso, ragazzino?”.
“Vieni con noi, vieni con me” dissi con il tono più rassicurane che avevo e allungano la mano verso di lui.
Il maghetto sembrò fidarsi.
Tutti e tre tornammo nel negozio.
Per non avere interruzioni misi il cartello ‘Chiuso’ sulla porta.
Dovevamo parlare.
 
 
POV SEVERUS
 
Che diavolo stava succedendo?
Chi è questo moccioso?
Anzi, di chi è?
“Chi sei?” sputai verso il nanerottolo.
“Professore…lasci parlare me” intervenne la So-Tutto-Io.
Alzai le braccia al cielo.
Da quando avevo perso la mia reputazione?
Adesso mi zittiscono anche.
Mi appoggiai alla scrivania della Granger.
Mentre gli altri due si sedettero su delle poltroncine.
Quel bambino era strano.
La Granger deve assolutamente fare le domande giuste.
“Come ti chiami?”.
“Lucas”.
“Lucas…”.
“Soltanto Lucas”.
“Io mi chiamo Hermione, molto piacere…I tuoi genitori?”.
“Non li ho, non li ho mai avuti”.
“Tecnicamente li hai avuti altrimenti non saresti qui” commentai acido davanti a quella scenetta da telenovela spagnola.
“Professore!”.
“Stai facendo delle domande inutili Granger, inutili come te”.
“Faccia lei allora” s’innervosì la giovane.
“Senti, ragazzino, quanti anni hai?”.
“Dieci, ma tra pochi giorni ne compirò undici”.
“Mai sentito parlare di Hogwarts?”.
“Che?”.
Guardai la Granger.
Era tutto troppo strano.
“Potrebbe essere un nato babbano, come me, è normale che non conosca Hogwarts” intervenì la ragazza.
“Devo controllare i registri, c’è qualcosa che non mi torna”.
“Di certo non ha ricevuto un’istruzione magica altrimenti controllerebbe i suoi poteri”.
“Io li controllo…ma ho paura di fare del male, io sono uno scherzo della natura” commentò mogio il bambino.
“Non hai una bacchetta, come puoi controllarli?”.
“Tu non sei uno scherzo della natura Lucas, sei semplicemente speciale esattamente come noi due”.
Lucas alzò una mano in direzione di una pianta d’appartamento.
Si concentrò.
E dalla pianta nacquero tanti fiori colorati.
Le foglie si moltiplicarono.
“Controlla i poteri con le mani…” ero sorpreso, stupito.
Nessun mago dai normali poteri poteva farlo.
Questo era strano.
Considerato oscuro.
Nessun mago dall’origine pura poteva controllare gli elementi.
“Sai farlo anche con l’acqua, con il fuoco e con l’aria?”.
“Sì, so manipolare gli elementi”.
“Granger, devo parlarti”.
Ci allontanammo dal bambino.
Qualche passo verso il reparto dei gialli.
“Nessun mago può controllare gli elementi senza l’uso di una bacchetta”.
“Lo so, ho letto qualcosa a riguardo”.
“Ma che sorpresa…comunque, c’è qualcosa sotto. Non mi fido di lui, della sua storia”.
“È soltanto un bambino”.
“Devo fare qualche ricerca, mando subito un patronus a Minerva per spiegarle tutto quanto”.
“Va bene, possiamo rimanere qui”.
“No, non è sicuro, ci sono troppe persone che passano davanti al tuo negozio”.
“Secondo lei Lucas ha a che fare con la magia oscura? Ma abbiamo vinto la guerra, perché dovrebbe esserci un qualche collegamento?”.
“Aver vinto una guerra non significa aver cancellato la magia oscura, molti discepoli di Voldemort sono ancora a piede libero”.
“Sì, lo so, me lo ha detto Harry”.
“Porta il bambino a casa tua, e se la tua vicina ti chiede spiegazioni tu inventati qualcosa”.
“Come fa a sapere che ho una vicina?”.
“Ti ho cercata prima a casa tua, poi quella vecchietta mi ha detto che ti avrei trovata qui”.
“Impicciona…”.
“Come, scusa?”.
“…niente”.
“Io vado da Minerva, ho cambiato idea, vi raggiungerò appena avrò più informazioni”.
“Va bene, professore”.
“Il discorso di prima non lo reputo concluso, chiaro?”.
“Per me è chiuso invece”.
“Lo vedremo”.
Mi smaterializzai.
Arrivato ad Hogwarts corsi nell’ufficio della preside.
La trovai nel bel mezzo di un colloquio.
Aspettai impaziente che finisse.
Non avevo tempo da perdere.
“Quella era la Birdstone, ha accettato l’incarico” sorrise fiera di se stessa.
“Sì, va bene, ora devi ascoltarmi”.
“Severus, ragazzo mio, che ti prende?” bene, ci mancava il vecchio nel quadro…però forse poteva far comodo.
“È successo qualcosa ad Hermione?”.
“No, ma mentre ero con lei è successo qualcosa di strano”.
“È diventata proprio una bella donna, vero?” commentò Albus sistemandosi gli occhiali.
“Cosa?! No, non c’entra nulla”.
“Albus, lascialo parlare, lo vedo piuttosto irrequieto” intervenne la donna.
“Nella libreria della Granger c’era un bambino, mentre noi stavano parlando ha rubato un fumetto ed è scappato via così lei si è messa a rincorrerlo. Ho seguito entrambi, non so nemmeno perché l’ho fatto a dire il vero. Comunque, quando siamo riusciti a fermare il bambino mi stavo avvicinando a lui ma mi ha sbalzato via con un’ondata magica piuttosto potente”.
“Hai trovato un mago? Quanti anni ha?” Minerva cominciò con l’interrogatorio.
“Non è finita qui. Lucas, il bambino, dice di non avere i genitori e che è un mostro per via dei suoi poteri quindi significa che non ha ricevuto un’istruzione magica e potrebbe essere un nato babbano. La cosa che più mi preoccupa di quel ragazzino è il fatto che controlla gli elementi con il corpo, con le mani per la precisione, senza l’uso di una bacchetta”.
Guardai le espressioni stupite aprirsi sui loro volti.
Entrambi erano scioccati da questo dettaglio.
Tutti sappiamo che non è normale una capacità del genere.
“I maghi della luce non hanno questi poteri…” commentò la preside sedendosi in modo composto alla sua poltrona dorata.
“Per questo sono preoccupato”.
“Non conosco casi del genere ma ricordo che c’è stato un periodo durante l’assenza di Voldemort in cui si vociferava di alcuni esperimenti che stava facendo in giro per il mondo, magari questo a che fare con il bambino”.
“Albus, non me lo hai mai detto!”.
“Chissà che novità, non amava mettere le persone al corrente delle sue scoperte” sbuffai infastidito.
“Dobbiamo assolutamente fare delle ricerche, innanzitutto comincerei dal registro di Hogwarts per vedere se il suo nome compare nella lista dei candidati ad essere studenti. Quanti anni ha?”.
“Dieci, undici tra pochi giorni ma non so quando”.
“Quindi se è un mago riceverà la sua lettera e comparirà nel registro…il cognome?”.
“Non ce l’ha, non ha mai conosciuto i suoi genitori”.
“Severus, voglio che torni da lui e ti faccia dire qualcos’altro che possa aiutarci”.
“Non sono molto bravo con i bambini…”.
“C’è Hermione, fatti aiutare da lei”.
“Potrei chiedere delle informazioni a qualche vecchia conoscenza”.
“No, tu andrai ad aiutare Hermione” non capisco il suo accanimento nei miei confronti, perché devo passare del tempo con la Granger?
“Albus, tu chiedi tra i quadri magari riesci a scoprire qualcosa in più sui maghi con questo genere di potere”.
“Sì, Minerva, vado subito” il ritratto sparì dalla cornice.
Prima di andarmene di nuovo passai in biblioteca.
Nella sezione proibita.
Dovevo documentarmi almeno un po’.
La curiosità mi stava uccidendo.
Presi diversi volumi.
Li rimpicciolii e li misi in tasca.
Era tempo di risposte.




ANGOLO AUTRICE:
Sei stai leggendo questo messaggio ti rigrazio di cuore! Allora, la storia piano piano prende forma, i personaggi si stanno muovendo in questa nuova trama e c'è l'introduzione di questo nuovo personaggio...che ne pensate di Lucas? Cominciate a farvi delle idee? Come sempre sarò felice di ricevere una recensione in cui vi invito a scrivermi quello che vi sentite, che siano critiche o teorie sulla ff.
Alla prossima!
ArcticBlastSY
   
 
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