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Autore: Piumadoro    11/11/2019    0 recensioni
"E la baciò..."
Siamo al quinto anno. I Malandrini stanno crescendo, la vita diventa più complicata e i sentimenti più profondi.
Quest'anno qualcosa cambierà.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Quella sera James tornò in Sala Comune e attese. Sirius non gli aveva dato  un orario né un luogo di incontro; tipico di Sirius. 

Mentre la Sala si svuotava in lui montò la rabbia. Quelli probabilmente si erano già dimenticati di nuovo di lui. Forse erano in dormitorio a giocare a carte e divertirsi. Di sicuro. 

“Muoviti.” La voce di Sirius lo scosse dai suoi pensieri. James seguì lui, Star e Peter fuori dalla Sala Comune. Sirius era una pessima guida, più di una volta rischiarono di essere beccati. Alla fine giunsero alla Torre di Astronomia. James sorrise amaramente, era sicuramente il secondo posto in cui sarebbe andato per accertarsi che la sfida prendesse luogo.  

Sirius e James si posizionano uno di fronte all'altro distanti qualche metro. Avrebbe arbitrato Remus. Sfoderarono le bacchette.  

“Prima di iniziare io, Star e Peter abbiamo una domanda da porvi:” Remus fece una pausa lunghissima. “È davvero necessario?” 

“Si.” Risposero i due all'unanimità senza nemmeno pensarci un secondo. 

Remus sospirò facendo un passo indietro. “Iniziate.” 

Il susseguirsi di incantesimi fu davvero rapido, in più di un caso entrambi usarono magie non verbali, inizialmente gli effetti erano leggeri e vagamente divertenti ma poi James colpì Sirius facendolo sbattere contro le merlature, il ragazzo vi si aggrappò evitando così di perdere l'equilibrio e cadere di sotto.  

“James!” Lo rimproverò Star. 

“Non importa! Sappiamo che vuole fare il duro. Vuole dimostrare di essere migliore. Ma ci sarà sempre qualcuno migliore di te!” Sirius prese tempo, e funzionò.  

James lo osservò attentamente. “Diventerò il migliore.” 

“Sei solo un ragazzino come tutti noi, non sei speciale. Non sei riuscito a trasformarti in Animagus, esattamente come noi. E va bene.” Cercò di farlo ragionare Sirius. 

James strinse di nuovo i pugni. “Vuoi vedere una trasformazione?” Gridò. 

“James non farlo! È pericoloso!” Cercò di fermarlo Star. 

“Non ce n’è bisogno.” Cercò di convincerlo Remus mantenendo la calma. Sembrò funzionare perché James lo guardò per un secondo. 

Ma c'era troppo dolore. Doveva fare qualcosa per non essere più escluso. Doveva dimostrare chi era. 

James mosse la bacchetta. Per un secondo non successe niente, Peter sì rilassò appena ma poi qualcosa di mosse. In pochissimi attimi di paura James cambiò forma. Davanti a loro, ora, stava un cervo. Elegante e maestoso. 

“Oh, dei del rock, ce l'ha fatta!” Esclamò Sirius strabiliato. 

“James! Ce l'hai fatta!” Esultò Star. 

“Fantastico!” Gridò Remus. 

“È stato meraviglioso!” Si complimentò Peter. 

“Aspettate aspettate. Riesci a capirci?” Domandò Sirius al cervo il quale piegò la testa come per dire “eh?” ma poi annuì piano. 

“Lo sapevo che avrebbe funzionato!” Gioì Sirius. 

In pochi secondi il cervo tornò James che si accasciò a terra un secondo prima di rialzarsi e chiedere: “In che senso sapevi che avrebbe funzionato?” 

Remus lo sostenne vedendolo così debole.  

“Non volevamo questo scontro, è stata un'idea di Sirius. Sì è allenato anche lui per diventare Animagus e gli sembrava che qualcosa stesse funzionando, così ha capito che tu dovevi essere vicino a riuscirci e che probabilmente per dimostrare la tua bravura avresti rischiato di farlo domani, senza rendertene conto. Quindi ha messo su questa sfida.” Spiegò Star. 

“È stato Peter a farcelo notare, senza di lui non ci saremmo mai arrivati. Ma la rabbia io la capisco bene. Qualcosa non va in questo periodo per te. Una delle ipotesi che avevamo era che ti sentissi giù per non essere ancora riuscito a diventare Animagus. Così abbiamo provato ad aiutarti.” Continuò Sirius  

“Un'altra cosa poteva essere il mio rapporto con i tuoi genitori… così ho scritto loro spiegandogli che credevo ti sentissi poco amato. E loro mi hanno risposto con una lettera per rassicurarti. Non l'ho letta ma sono sicura che sia piena di cose bellissime. Sei il loro figlio. Ti ameranno sempre incondizionatamente più di ogni altra persona.” Proseguì Star. 

“Probabilmente siamo stati un po’ assenti. Io più di tutti, ma non vuol dire che solo perché non passiamo tutto il tempo assieme non ti vogliamo bene. Saremo sempre amici. Una famiglia.” Lo rincuorò Remus. 

“Per Lily non possiamo fare molto ma magari Star e Remus potranno impegnarsi a girarti a conquistarla, visto che è davvero la donna dei tuoi sogni.” Concluse Peter. 

“Sono solo alcune cose, ma volevamo dimostrarti che possiamo aiutarti. Se tu ci parlerai ancora e ci dirai cosa non va potremmo aiutarti ancora. Siamo qui per te.” Lo invitò Star. 

Il ragazzo li guardò tutti e si strofinò un occhio rabbiosamente. “Si… sono … cose che mi fanno soffrire ma… sono arrabbiato per la mappa.” Cominciò con voce roca. 

“La mappa?” Si stupì Remus. 

“Visto? Non vi ricordate che avevate promesso di aiutarmi. Mi state escludendo al punto che non vi ricordate niente di quello che riguarda me. Siamo a Hogwarts da più di un mese e mai una volta che abbiamo fatto qualcosa che mi interessava davvero e che avevate promesso di fare.” Sbottò James. 

I suoi amici lo fissarono strabiliati. 

“Ho preso le misure della torre i Grifondoro insieme a Peter, è bravo in matematica così abbiamo trovato una buona proporzione per aiutare Sirius a disegnare la torre in scala perfetta. Star sta dando fondo a tutte le sue abilità, le è venuto in mente di incantare la mappa in qualche modo visto che le scale cambiano in continuo e alcuni passaggi segreti hanno bisogno di una parola d’ordine o delle istruzioni per farli aprire…. Stavamo solo aspettando che ci chiedessi come procedeva.” Raccontò Remus. 

James spalancò la bocca. “Oh.” Disse solo. Una lacrima gli corse sulla guancia a lui la asciugò subito. “Comunque, non posso perdonare Sirius. Non posso.”  

“Cosa ho fatto?” Domandò quest’ultimo sorpreso. 

Hai tutte le ragazze che vuoi. Diventi ogni anno più attraente e nessuna ti dice di no. Ma sapevi cosa provavo per Lily. Tu lo sapevi. E hai rovinato tutto attraendola.” 

Star scoppiò in una sonora risata. “Lily non potrebbe mai innamorarsi di Sirius. E anche se fosse non sarebbe certo colpa sua. Ma sul serio… no!” 

Remus guardò James preoccupato. “Come ti è venuta in mente una cosa simile? Lily non è di certo quel tipo di ragazza.”  

James arrossì violentemente. “L’ho vista guardare Sirius con la stessa aria sognante con cui una volta ha guardato quel professore.” 

“James…” Cominciò Star. “Se ti spiego questa cosa ti rivelerò uno dei più grandi segreti di Lily e quindi devi giurarmi che non lo userai a tuo vantaggio ma farai sempre finta di non saperlo. Ok?” Il ragazzo annuì curioso. “Lei non guardava Sirius, non proprio, guardava il nostro comportamento. Mi ha confidato che è invidiosa per il fatto che anche se finto il nostro rapporto sembra romantico e sincero e lei vorrebbe innamorarsi così, piano piano. In più quando ha guardato il professore il giorno in cui hai dato di matto pensava a come sarebbe essere spostata. Non a lui. Sposata e basta.” 

James rimase in silenzio, lo sguardo perplesso come in cerca di fare quadrare i conti usando vecchie formule complesse, poi sorrise e pianse. Pianse lasciando che le lacrime scorressero senza fermale. 

“Mi dispiace! Mi sentivo così solo! Così inutile! Mi dispiace! Sono stato un idiota.” Cominciò a singhiozzare e le parole delle sue scuse divennero confuse, ma non importava perché i Malandrini gli erano già attorno e lo avevano inglobato in un abbraccio spacca ossa ma ripara cuore. 

“Dobbiamo festeggiare.” Decretò Remus. 

“Cosa?” Chiese James. 

“Sei appena riuscito a trasformarti in Animagus!” Gli ricordò Star esaltata. 

“Per poco tempo però.” Si lamentò il ragazzo occhialuto. 

“Ma sei un cervo! Sei un cervo per davvero! Potresti battere Remus in versione lupesca.” Continuò Sirius. 

“La luna piena di settembre… mi dispiace Remus.” James guardò il suo amico con uno sguardo profondamente rammaricato. 

“Stai tranquillo.” Lo rassicurò Remus. 

“Ti prometto che farò di tutto affinché questi tre diventino Animaghi al più presto. Dammi due lune e correremo con te per il parco di Hogwarts.” Gli promise poi ritrovando il suo solito spirito allegro. 

Non dovevamo festeggiare prima?” Si intromise Peter ben conoscendo l'animo dittatoriale di James. 

Risero insieme. Ancora una volta. Le lacrime erano dolci, e i pensieri leggeri. 

 

……… 

 

Il giorno successivo nessuno dei Malandrini si presentò alle selezioni, passarono tutto il weekend ad esercitarsi in Trasfigurazione. Vennero scelti i quindici studenti che iniziarono allenamenti forzati a cui poteva prendere parte chiunque volesse, con il permesso dei genitori, e solo durante le ore non scolastiche. I Malandrini non si lasciarono scappare l'occasione e parteciparono a tutte le esercitazioni cosa che li tenne lontani dai guai per la felicità della professoressa McGranitt, la quale fu piacevolmente sorpresa anche dalle loro abilità.  

Giuse la luna piena di ottobre e James non si trasformò ma si allenò tutta la notte con Sirius e Peter come promesso. Pochi giorni dopo, la vigilia di Halloween, la selezione di Hogwarts partì verso Durmstrang dopo aver sfilato tra gli applausi di incoraggiamento in Sala Grande. Silente, quella sera, promise che avrebbero potuto seguire le tre prove in diretta grazie ad un incantesimo molto complesso. 

“Inoltre, per entrare nello spirito del Torneo, organizzeremo un Ballo del Ceppo anche qui ad HogwartsDal momento che domani non ci sarà nessun evento particolare per festeggiare la vostra festa preferita degli ultimi anni, Halloween, il Ballo del Ceppo sarà un ballo in maschera. Preparate lo stomaco per il banchetto di domani sera perché gli elfi stanno preparando alcune leccornie davvero deliziose e particolari. Buona notte.” 

“Un ballo in maschera! Il nostro è stato spettacolare, qui a Hogwarts sarà ….” Star descrisse il ballo con un suono acuto e non ben definito muovendo le mani come una pazza. 

Sirius le afferrò le braccia evitando così che uccidesse qualche studente di passaggio che cercava di uscire dalla Sala.  

“Ma da che cosa possiamo travestirci?” Chiese James. 

“Non sarà Halloween quindi potremmo scegliere qualcosa che non faccia paura.” Si rincuorò Peter. 

“I draghi erano cool, non facevano paura.” Ricordò Sirius. 

“Potremmo rimettere quelli.” Propose Remus. 

“Io ho un'idea migliore. Ma prima dobbiamo assolutamente diventare Animaghi.” Decretò Star e poi sparì fuori dalla sala senza rivelare nient’alto. 

 

…............. 

 

La sera dopo Silente permise a tutti di non indossare la divisa scolastica così la Sala Grande si presentò ai Malandrini come un’accozzaglia di colori. Alcuni si erano travestiti comunque, altri indossavano abiti del mondo magico, altri ancora abiti babbani, a questi i Malandrini assomigliavano di più: James, Remus e Peter nei loro jeans, all star, maglietta e felpa, Star e Sirius in completo stile rock ‘n’ roll. 

“Tua madre non la prenderà bene.” Gli ricrdò Star mentre gli sguardi della folla cadevano su di loro. 

“Mia madre mi invia lettere cordiali da troppo tempo, c’è un tasso di ribellione sotto il quale non posso scendere. E non ti preoccupare, ci rifaremo al Ballo del Ceppo.” 

Per Star era ovvio che sarebbe andata al Ballo del Ceppo con Sirius ma sentirglielo dire così la fece stare male, forse perché non era esattamente questo che sperava per quel ballo? Non voleva essere scontata, sapere che non aveva scelta la fece sentire a disagio. Avrebbe voluto dire a Sirius “col bolide! Ci andrò con un ragazzo che me lo abbia chiesto in modo serio, qualcuno a cui io piaccia davvero”. Poi si rese conto che questo sentimento era quello che provava Sirius da una vita, essere costretto a fare delle cose, che magari avrebbe fatto lo stesso, ma senza che gli venissero nemmeno chieste. No, erano sempre state pretese, date per scontate. Successivamente realizzò che, con estrema probabilità, nessuno l’avrebbe invitata al ballo. O meglio, qualcuno lo avrebbe fatto ma difficilmente lei lo avrebbe reputato abbastanza interessante. Si guardò attorno in quella Sala immensa; nessun ragazzo le era mai piaciuto a prima vista in tutti quegli anni ad Hogwarts, nessuno l’aveva davvero colpita per il suo modo di comportarsi o di ragionare. 

Quindi si, sarebbe andata al ballo con Sirius. Sorrise e si sedette di fianco a lui pronta a recitare la sua parte anche quella sera. Non che fosse difficile, alla fine bastava davvero poco per far girare le voci, ma i Black non facevano mai niente a caso, e Walburga le aveva proibito di baciare Sirius solo fino a quel Natale, il che voleva dire che poi avrebbero dovuto farlo. A questo forse non era pronta. 

“Tutto bene?” Le chiese Sirius accarezzandole una guancia.  

Lei annuì. “È solo che… è strano che nessuno ci faccia delle domande per confermare i loro pettegolezzi.”  

Il ragazzo vi pensò su. “Forse perché non vogliono essere smentiti come al solito.” 

Silente.” Li avvertì Remus. Tutti tacquero mentre il Preside si alzava.  

“Ben trovati a questa serata speciale. Questa sera il torneo tre maghi si aprirà ufficialmente e presto scopriremo il nome del nostro campione o della nostra campionessa. Per ora, buon divertimento.” 

Tra cori stupefatti sulle tavole apparvero cibi di ogni sorta e sapore. E i dolci erano spettacolari. 

“Guardate quel pollo!” Esclamò James indicando il delizioso volatile con la pelle bella croccante e la carne succosa. 

cofa ai tetto?” Mugugnò Star con la bocca già piena di un dolce al cioccolato e zucca. 

“Ma come fai a mangiare il dolce prima del resto?” Si stupì Remus  

Star deglutì sonoramente e poi si prese una fetta di carne di manzo e vi grattò sopra del cioccolato. “Il cioccolato sta bene con tutto e in qualsiasi ordine.” Affermò prima di prenderne un morso. 

“Fammi assaggiare.” Chiese Sirius sinceramente curioso. 

Lei lo imboccò con la sua forchetta pulendogli poi il lato della bocca con le dita anche se non era sporco. 

Sirius sgranò gli occhi sorpreso. “Questa cosa è buonissima.” 

“Allora te la preparerò sempre quando vivremo insieme.” Gli promise lei a tono molto più alto del necessario. 

James le fece segno con il pollice in su per complimentarsi con lei. Infatti qualche secondo dopo un Corvonero si avvicinò a loro con la scusa di prendere un vassoio con delle tartine. 

“Scusate se ve lo chiedo, ma la mia ragazza laggiù vuole sapere se siete ufficialmente una coppia.” Fece lui per niente felice dalla situazione. Sirius lanciò uno sguardo alla ragazza in questione mentre Star cominciava con tono insicuro una spiegazione impacciata. 

“Lei è la mia promessa sposa. Quindi stiamo insieme come coppia, si.” Intervenne Sirius tranquillo. 

Il ragazzo fece un cenno d'assenso alla sua fidanzata che si alzò come una molla e corse verso di loro. 

“Vi piacerebbe uscire con noi a Hogsmeade questo weekend?” Chiese lei tutto d'un fiato. 

“Un uscita a quattro?” Domandò Star, e ricordandosi della sua prima esperienza di uscita con altre coppie si irrigidì lievemente.  

Sirius le prese gentilmente la mano per aiutarla a tornare al presente dove la ragazza di fronte a loro aveva risposto di sì e ora li guardava in attesa. 

“Che ne dici? Ti andrebbe?” Le chiese Sirius gentile. 

Star lo guardò, era calmocompletamente a suo agio, e la guardava come se discutere di cosa fare nel weekend solo loro due fosse normale. “Perché no, ci divertiremo!” Rispose allora allegra. 

I due fidanzati se ne andarono alla svelta chiacchierando tra loro. 

“Ma tu hai capito come si chiamano?” Chiese Star a Sirius. 

“Non ne ho la più pallida idea.” Le confidò lui tornando a occuparsi della sua cena. 

“Sono Doris e Kriss, sesto anno. Entrambi Prefetti.” Spiegò loro Remus. 

“Essere un Prefetto ti ha trasformato in una pettegola signora.” Scherzò James. 

“Credo lo sia sempre stato, è che ora ha più informazioni.” Replicò Sirius facendo l’occhiolino al suo amico. 

La serata di Halloween proseguì in allegria, Silente improvvisò anche un balletto con Gazza quando questo venne a lamentarsi del comportamento di alcuni studenti nei corridoi. Ma si concluse. 

Il mattino dopo arrivarono notizie del Torneo, il campione di Hogwarts era un Grifondoro e questo mandò l’intera Casa in agitazione e tutti si promisero che dopo la prima prova avrebbero fatto una festa pazzesca per celebrare e sostenere il loro campione.  

Nel frattempo i Malandrini facevano i conti con una mole di compiti incredibile, i G.U.F.O. sembravano essere già alle porte, inoltre, dal momento che nessun componente di nessuna squadra era stato scelto come campione, gli allenamenti di Quidditch ricominciarono. 

James sprofondò nel suo letto ancora in divisa dopo un durissimo allenamento che lo aveva portato a sbraitare per coprire il forte rumore del vento e per cercare di tenere a bada la sua squadra visibilmente distratta. 

“Almeno domani è sabato.” Sospirò sollevato il ragazzo. 

“E’ vero, cosa hai in programma di fare con Remus e Peter?” Gli chiese Sirius riponendo con cura la sua mazza da battitore.  

“Perché solo con loro?” Domandò sconvolta Star, salita per fare quattro chiacchiere.  

“Perché noi due domani abbiamo quell’uscita.” Le ricordò paziente Sirius. 

Giuuuusto.” Ricordò la ragazza. 

Per quanto stanco James trovò la forza di sbattersi il palmo della mano sulla fronte per dimostrare la sua completa esasperazione. 

“Hai bisogno di aiuto per vestirti? Perché Sirius stava pensando a delle magliette abbinate.” Le chiese Peter con appena un accenno di ironia. 

“Davvero?” Domandò lei incuriosita. 

“Certo che no, se mio fratello ci vedesse con magliette abbinate saprebbe per certo che è una messinscena.” Sbuffò Sirius. 

La ragazza rise, una risata fresca e leggera, e poi si alzò per andare a farsi una doccia. 

Il giorno dopo le ragazze la stressarono affinché si vestisse in modo più femminile, si truccasse o si acconciasse i capelli ma Star scese in Sala Comune con dei pantaloni a vita alta e una maglia nera dei Kinks, I capelli sciolti le ricadevano sulla schiena in morbidi boccoli neri dai riflessi dorati e il viso pulito era luminoso. Non si sarebbe trovata in imbarazzo questa volta, doveva essere perfettamente a suo agio in quella bugia o nessuno di avrebbe creduto. 

“Non ci crederà nessuno se non ti metti d’impegno nel prepararti per lui.” L'aveva rimproverata Sophia prima che lei potesse uscire dal dormitorio.  

Star era rimasta ferita per un secondo, la sua ultima relazione era finita perché lei non si era impegnata, eppure era certa che un giorno le sarebbe importato così tanto di qualcuno che “impegnarsi” le sarebbe risultato talmente naturale da non accorgersene. “A Sirius non piacciono troppo i vestiti e il trucco, gli ricordano i Black.” Rispose infine a Sophia prima di sparire. 

Sirius la stava già aspettando e lei non poté trattenersi dal ridere quando lo vide; anche lui indossava una maglia dei Kinks ma Bianca e dei jeans stretti. Alla fine con le all star ai piedi e tutto il resto sembravano davvero abbinati. 

“Andiamo?” Lui non se ne accorse nemmeno. Le prese la mano senza quasi guardarla in viso e la condusse verso il portone di ingresso dove avevano deciso di incontrarsi con i Corvonero 

“Questa cosa ti infastidisce? Avresti preferito che rifiutassi l’invito?” Chiese lei dispiaciuta. 

Il ragazzo si fermò di scatto in un corridoio deserto. “No! È solo che non vorrei che fosse finto.” Rispose e vedendo lo sguardo di lei corrucciarsi per cercare di capire proseguí in fretta. “Nel senso che non vorrei che tu dovessi fingere, sai… vorrei che tu ti innamorarsi davvero di qualcuno e che uscissi con questa persona per davvero e provassi tutti i sentimenti che dovresti provare se questo fosse un appuntamento vero… con qualcuno che ti piace davvero.” 

Lei sorrise. “Oh, Sir… ma tu mi piaci, o non avrei accettato di aiutarti. E comunque lo prendo come un esercizio per il futuro, così saprò come comportarmi.” 

Sirius la fissò sconvolto. “Ok, non intendevo 'piacere' nel senso che intendi tu. Comunque credo che se esci con la persona giusta non ti chiedi cosa e come fare, viene tutto spontaneo.” 

La ragazza vi rifletté su. “Si… stavo giusto pensando ad una cosa simile prima…” 

Hei, ragazzi!” Il grido di Doris li interruppe. La Corvonero teneva per mano il suo ragazzo e sventolava il braccio libero per attirare la loro attenzione. 

Star e Sirius si avvicinarono tenendosi a loro volta per mano. 

Ma che carini! Siete vestiti uguali!” Esclamò lei. 

Finalmente Sirius guardò Star. “Oh, ecco dov’era finita quella maglia.” Mormorò tra sé e sé. 

Maddai! Indossi anche i suoi vestiti!” Cinguettò Doris prendendo Star sottobraccio e indirizzandola verso le carrozze. Salirono e le ragazze si sedettero una di fronte all'altra con i loro ragazzi al fianco. Doris parlò quasi ininterrottamente di come lei e Kriss si erano conosciuti, stavano già camminando lungo la via principale, quando si voltò verso Star “E voi come vi siete innamorati?”. Sirius aveva preso per mano Star esattamente come Kriss aveva fatto con Doris lasciando le due ragazze una accanto all'altra. La giovane Grifondoro perse un battito, non avevano una storia per questo. 

Sirius sorrise tranquillo sporgendosi verso la Corvonero. “Questa te la racconto io: dovevo scegliere delle pretendenti e lei si è gettata in ginocchio ai miei piedi dichiarandomi tutto il suo amore quindi l'ho scelta, e devo dire che ha sbaragliato la concorrenza quindi ora siamo promessi sposi.” 

“Oh! È così romantico!” Sospirò Doris. 

Star sbuffò. Questa poi, farla passare per una ragazzina persa d'amore per lui. 

“Si certo, però è stato lui a dichiararsi per primo, e io mi sono decisa solo quando ho capito che avrebbero potuto portarmelo via.” Aggiunse poi. 

“Hai lottato per lui.” Tradusse Kriss. 

Non mi si può dire di no.” Scherzò Sirius. 

Camminarono ancora lungo le vie di Hogsmeade a lungo e Doris continuava a chiedere consigli a Star e Sirius su qualunque cosa. 

“Quello rosso ti sta benissimo!” Le confidò Sirius, erano da tempo dentro un negozio di vestiti e Doris non riusciva proprio a decidersi.. 

“Non lo ascoltare, ti sta benissimo anche quello verde è solo che lui non può sopportare quel colore.” Ribatté Star. 

Non è vero!” Replicò Sirius, Star alzò un sopracciglio evidentemente scettica. “Ok, è vero! Ma comunque il rosso è bellissimo.” Si arrende infine sorridendo. 

“Sì ma il verde è il suo colore.” Insistette Star. 

“Il verde non è il colore di nessuno.” Sbottò lui. 

“Ma se è il colore perfetto anche per Lily. Ricordi quella festa nel dormitorio delle ragazze?” Continuò lei. 

“Ma quello è un verde erba fresca mentre questo è un verde scuro.” Brontolò Sirius, poi si illuminò. “Sai cosa le starebbe bene? Il rosso fragola!” 

“Eh?” Fece Kriss sconvolto da quel parlare di colori. 

“È vero!” Esclamò invece Star. 

“Vedi, Sirius sa darmi ottimi consigli in fatto di vestiti e sa anche la differenza tra due colori completamente diversi, dovresti imparare da lui.” Sbottò invece Doris prendendosela con il povero Kriss. 

Bhe, è solo perché Sirius è gay.” Commentò Star seria. * 

La coppietta di Corvonero passò lo sguardo sconvolto da Sirius a Star ripetutamente. 

Sirius non si scompose minimamente; era gettato con nonchalance su un divanetto, i piedi oltre il bracciolo, puntellato su un gomito, sostenendosi la testa con la mano. I suoi capelli neri gli solleticavano il polso, il suo mezzo sorriso sul volto e negli occhi una luce tra il divertito e il diabolico. 

“La mia dolce promessa sposa intende dire che tendo a avere molto più stile di quanto lei avrà mai.” Replicò dunque tranquillo.  

“Non credo fosse proprio quello che volevo dire.” Ribatté Star. 

“Ho già vinto una sfida su questo argomento e ti ricordo che mi devi ancora il mio premio per la vittoria.” Le fece presente lui. 

La ragazza lo fissò sorpresa e poi ricordò quel ballo la sera di Natale a casa Black. Quella sfida buttata lì per gioco.  

“E cosa vuole che faccia, mio signore?” Domandò esibendosi in una perfetta riverenza ma con un sorriso malandrino sul volto. 

“Ancora non lo so.” Scherzò Sirius. Risero entrambi e si resero conto solo dopo che Doris li fissava affascinati.  

“Siete una coppia così affiatata!” Sospirò estasiata. 

Alla fine lei si comprò entrambi gli abiti e poi ricominciarono la loro passeggiata. A causa del vento e della presenza di una moltitudine di persone presero a camminare una coppia dietro l’altra. Star fissava le vetrine tranquilla mentre Sirius indagava Kriss e Doris di fronte a loro, i due cambiavano spesso presa di mano, costringendosi a vicenda in posizioni scomode e irritandosi l’uno con l’altra. Dentro di sé sperò che Star non sentisse lo stesso disagio, Sirius sentiva la mano di lei adagiata nella propria e le sembrava rilassata, non aveva mai pensato che potessero esserci problemi anche per quello.  

All'improvviso Doris si liberò dalla presa di Kriss e si fermò in mezzo alla strada fronteggiandolo. “La smetti?!”  

Lui la guardò nervoso. “Non posso farci niente, sei troppo bassa continui a strattonarmi il braccio in giù, mi dà fastidio!” 

“Ah, sarei troppo bassa io, quindi?!” Si agitò lei. 

Star smise di guardare un appetitoso dolce esposto nella vetrina di una piccola pasticceria e prestò la sua attenzione ai due Corvonero. Litigavano davvero per come si tenevano per mano?! Si domandò stupita. Subito dopo, però, le venne il panico sentendo la sua mano ancora intrecciata a quella di Sirius. E se stesse anche lei dando fastidio a Sirius in qualche modo? Ripensò rapidamente alle ore appena trascorse; certo a volte dopo che si erano separati per qualche motivo e si ricordavano che per sembrare una coppia avrebbero dovuto tenersi per mano la prima presa non le sembrava mai riuscita bene, ma aveva sempre sentito la mano di Sirius prendere l’iniziativa per spostarsi intrecciando le dita alle sue e lei aveva sempre trovato quella presa confortevole. Sperò che dal momento che era lui a cercare quella posizione per primo fosse effettivamente comodo. 

Senza rendersene conto guardò Sirius che ricambiò il suo sguardo interrogativo, quando i due si resero conto di avere la stessa espressione sogghignarono divertiti, lui le strinse la mano appena un po' di più e fu semplice capirsi, comprendere che stavano bene così. 

Hei, suvvia, porgile il braccio.” Sirius intervenne allora nel litigio tra i due Corvonero con tono così allegro che quelli lo guardarono straniti per un momento. 

“Come?” Chiese Kriss. 

“Porgile il braccio.” Ripeté Sirius. “Me lo avranno fatto fare mille volte a casa, in realtà è comodo se la dama può prendersi la confidenza di far passare il suo braccio sotto il tuo gomito e poi sopra il tuo e tu puoi tenere le mani in tasca.” Spiegò poi porgendo infine il suo braccio a Star che eseguì subito quanto spiegato dimostrando la comodità della posizione e sorridendo come una venditrice che mostra il suo innovativo prodotto. 

Doris e Kriss si guardarono un po' imbarazzati rendendosi conto della stupidaggine per cui si erano arrabbiati e poi provarono a fare come spiegato da Sirius. 

“E’ molto comodo in effetti.” Commentò Kriss. “Tu stai bene?” Doris gli rispose annuendo vigorosamente, il viso arrossato dall’imbarazzo. 

“Conoscete un posto carino dove andare a mangiare? Ho una fame!” Annunciò Star cercando di essere allegra almeno quanto lo era stato Sirius. 

Doris riprese la sua consueta energia e prese a guidarli verso un posticino per coppie meno conosciuto di Madama Piediburro ma decisamente meno stucchevole. Star tirò un sospiro di sollievo quando entrando notò che la sala era si piena di coppie, ma era anche arredata in modo molto simile ai Tre Manici di Scopa. 

I quattro si sedettero e Star notò che la disposizione dei tavoli permetteva di avere molta intimità essendo ben distanziati e a volte separati da paraventi o scaffali. 

“E’ carino qui.” Commentò sorpresa. Doris le sorrise felice e poi arrivò la proprietaria a prendere gli ordini. Mangiarono chiacchierando allegramente delle lezioni e del Torneo Tre Maghi. Infondo era piacevole fingere di essere la ragazza di Sirius, era normale, parlavano di quello che facevano insieme ai Malandrini e si comportavano scherzando tra loro come al solito. 

Mentre mangiavano il dolce partì della musica e un ragazzo e una ragazza si misero a cantare, le loro voci erano normali quindi Star capì che erano clienti del locale. 

“Ma che succede?” Chiese Sirius, lo sguardo curioso. 

“Oh, è una cosa che fanno spesso qui, si può cantare la canzone che si vuole, di solito i ragazzi la dedicano alle loro ragazze o viceversa. Una volta Kriss mi ha cantato la nostra canzone per il nostro anniversario.” Spiegò Doris. 

“Non me l’aspettavo!” Esclamò Star colpendo scherzosamente la spalla di Kriss che arrossì un po'. 

“E voi, avete una vostra canzone?” Chiese lui. 

Star ci pensò in silenzio, odiava quelle domande a sorpresa, si chiese perché quel genio di suo fratello non avesse fornito ad entrambi una risposta a queste domande invece di farli esercitare nel guardarsi negli occhi. Mai fidarsi di James in amore. 

“Il fatto che non ti venga in mente mi offende profondamente.” Finse di sgridarla Sirius. 

Lei lo fissò a bocca aperta. 

“Sei una che non bada molto a queste cose, vero?” Le domandò Kriss con un’aria comprensiva. 

Bhe...” Cominciò Star. 

“No basta.” Sirius si alzò con uno sguardo talmente offeso da far prendere un colpo a tutti, a Star più degli altri ovviamente. “So io come fartela venire in mente.” Il giovane si allontanò dal tavolo a grandi passi e lei rimase seduta con i Corvonero a chiedersi cosa diamine avrebbe dovuto fare. 

Qualche secondo dopo la coppia sul palco infondo alla sala lasciò spazio proprio a Sirius che, microfono in mano, la guardava sorridendo. Appena la canzone partì Star ebbe l’impulso di ridere, e rise fortissimo, quella canzone era stata un giorno la sua salvezza e quello dopo la sua disgrazia ma non aveva mai smesso di amarla nel profondo, insomma, era perfetta. 

I'm not content to be with you in the daytime” Sirius cominciò cantare indicandola. 
“Girl, I want to be with you all of the time 
The only time I feel alright is by your side 
Girl, I want to be with you all of the time”  

Continuò portandosi le mani al cuore, le sorrideva e l’attimo dopo la guardava con un’espressione struggente come se davvero stare lontano da lei per qualche ora lo ferisse. 

All day and all of the night 
All day and all of the night 
All day and all of the night” 

Il ragazzo improvvisò anche un balletto e molte ragazze nella sala si voltarono a guardarlo. Star pensò che come sua ragazza avrebbe dovuto essere invidiosa di questo, così si alzò. Doveva comportarsi come se Sirius Black fosse suo territorio, doveva proteggerlo da eventuali invasori.  

Saltò sul palco accanto a lui e guardandolo cantò: 

“I believe that you and me last forever 
Oh yeah, all day and night I'm yoursleave me never” 

Lui sorrise e le prese una mano facendola girare su sé stessa e attirandola così tra le sue braccia. 

“The only time I feel alright is by your side 
Girl, I want to be with you all of the time 
All day and all of the night 
All day and all of the night 
Oh, come on” 

Ballarono e cantarono insieme e cercarono di recitare le parole della canzone come se davvero provassero questo forte desiderio di stare insieme. 

“I believe that you and me last forever 
Oh yeah, all day and night I'm yoursleave me never 
The only time I feel alright is by your side 
Girl, I want to be with you all of the time 
All day and all of the night 
All day and all of the night time 
All day and all of the night” 

Per l’ultima strofa scesero dal palco camminando in mezzo ai tavoli, allontanandosi ma senza smettere mai di guardarsi e cantare l’uno per l’altro.  

Quando finirono di cantare Doris li applaudì entusiasta facendo partire gli applausi di tutta la sala. 

Tornarono a sedersi e Kriss sorrise largamente. “È davvero uno spasso uscire con voi.” 

“Se lo dici così sembra che sia una noia uscire con me.” Doris mise su un finito broncio che fece ridere tutti. “Però è vero. Rendente tutto così semplice, non vi imbarazzate mai.” 

Bhe, è perché per noi stare insieme è normale, naturale. Non abbiamo mai dovuto sforzarci di essere diversi da quello che siamo davvero. Star, ad esempio, conosce tutti i miei difetti.” Commentò Sirius posando la sua mano sopra quella della ragazza e guardandola nei profondi occhi blu cobalto. 

“E a volte penso che per me non sono difetti, sono parti di lui che amo comunque e spero che anche lui ami i miei.” Proseguì lei senza interrompere il contatto visivo. Dovette prendere in prestito il coraggio di quando fingeva di essere Piumadoro ma ci riuscì.  

“Ma certo che li amo, amo tutto di te.” Rispose Sirius e poi le sollevò la mano per baciarla con delicatezza. “Scusate.” Disse subito dopo voltandosi verso Doris e Kriss. “Non volevamo certo farvi sentire a disagio.” 

Mentre Doris e Kriss li rassicuravano sul fatto che non si erano sentiti in imbarazzo ma era stato un momento molto dolce Star riflettè su quello che aveva detto Sirius. Non aveva replicato con uno stupido “ma tu non hai difetti, tesoro” aveva detto invece di amare tutto di lei, come se per lui lei non fosse davvero fastidiosamente perfetta. 

Senza rendersene conto lasciarono il locale e poi anche Hogsmeade, i discorsi continuavano e lei vi prese parte ma nella sua testa continuava a pensare ad altro. Doris e Kriss li salutarono all’ingresso di Hogwarts e lei si ritrovò a camminare accanto a Sirius nei corridoi quasi deserti, tutti gli studenti o erano a cena o si godevano gli ultimi minuti per stare ad Hogsmeade 

Bhe, direi che è andata bene.” Commentò il ragazzo. 

“Tu credi che io abbia dei difetti?” Chiese Star senza riuscire più a trattenersi. 

“Non li chiamerei difetti ma parti di te che amo.” Replicò lui usando le parole che aveva usato lei poco prima, prendendola chiaramente in giro. Ma poi notò che la sua amica era stranamente seria. “Bhe, ci sono delle cose che fai che non avrei mai creduto mi sarebbero andate a genio. Alcune cose che dici e che fai mi farebbero infuriare se le dicesse qualcun altro ma tu sei tu, o cose che crederei strane ma tu le rendi carine. Cioè, non è perché sei una Deran che le trovo carine, ma parchè sei …” Il giovane si bloccò cercando disparatamente il termine giusto. “... mia amica. E ti voglio bene anche per queste cose.” 

Star sorrise e lo abbracciò senza pensarci. “Grazie.” 

“Ma che...?” Si sorprese Sirius.  

“E’ ballo sapere che non sono sempre fastidiosamente perfetta.” Spiegò Star. 

“In effetti il tuo essere fastidiosamente perfetta, come dici tu, è una di quelle cose che sulle mie cugine trovo insopportabile ma su di te è divertente, perché so che lo odi moltissimo e cerchi sempre di non esserlo, tipo quando cerchi di sederti il più scomposta possibile. Mi fai ridere davvero.” Raccontò lui. 

Star gli sorrise, un sorriso che era come il più bel ringraziamento che Sirius avesse mai ricevuto. 

“Dai, torniamo dagli altri, e vedi di ridarmi la mia maglietta poi.” Sbuffò il ragazzo spingendola delicatamente di lato per passare per primo lungo il largo corridoio. Cosa che fece arrabbiare la ragazza che lo raggiunse per spingerlo a sua volta.  

“Mi scusi, passo io!” Sbottò. 

Risero e continuarono a scherzare così praticamente fino alla torre. 

Quando entrarono nel dormitorio Remus e James erano seduti su un letto. 

“Oh eccovi!” Esclamò Remus alzandosi in piedi e correndo ad abbracciarli. 

“Ma che...?” Sbuffò Sirius.  

James li raggiunse poco dopo sorridendo. “Com’è andata?” 

“Eccomi!” Peter entrò in quel momento portando del cibo. 

I due finti fidanzati si misero a raccontare come avevano perfettamente recitato la loro relazione e Remus si chiese se James avrebbe mai raccontato a qualcun altro quanto gli aveva rivelato poco prima. 

 

James non si era fatto vedere per tutta la giornata così quando Remus e Peter lo videro comparire all’improvviso sulla porta del dormitorio presero un colpo. 

“Peter vai a prendere del cibo, tra poco saranno qui e dobbiamo festeggiare la riuscita del piano.” Ordinò James sedendosi sul suo letto. Peter eseguì e Remus si sedette accanto al suo amico. 

“Dove sei stato tutto oggi?” Gli chiese preoccupato. 

James sospirò. “In giro.” 

“Ancora non ti va a genio che Sirius ci provi con Star?” Tirò ad indovinare Remus. 

“No, credo di aver superato quella fase... è solo che sento di non star progredendo... nel senso... anche se per finta Sirius e star passano un sacco di tempo insieme e lui ha moltissime occasioni per dimostrarle chi è davvero e farla innamorare di lui... mentre io...” Mormorò James cupo, la sua voce si spense. 

“E’ perché non riesci a stare con Lily, da solo, per dimostrarle chi sei...” Proseguì Remus. 

James annuì piano. Una lacrima gli rigò il volto. “Lei non si rende nemmeno conto di quanto è speciale, spreca il suo tempo con Mocciosus, passa poco tempo con le altre ragazze, e lui segretamente si diverte a stare con persone che desiderano un mondo in cui tutte le persone come lei vengano torturate o uccise.” James strinse i pugni pieno di rabbia, le lacrime cominciarono a cadergli sui jeans. “E’ davvero molto intelligente, sai. La guardo sempre a lezione, si impegna molto e riesce sempre in tutto, è forte, e coraggiosa... e il suo sorriso...” Il cervo pianse ancora di più. “Ho chiamato Sirius codardo, falso Grifondoro, ma io cosa sono? Mi nascondo dietro le burle per non dirle che davvero vorrei uscire con lei, fingo che sia solo una sfida ma in realtà vorrei solo una possibilità di starle accanto qualche ora. E non ho il coraggio di chiederglielo.” 

Remus gli posò una mano sulla spalla. “Non è così semplice, non autocommiserarti...” Mentre cercava altre parole di incoraggiamento sentì avvicinarsi delle risate familiari e un secondo dopo la porta si aprì, scattò in piedi per intercettare Sirius e Star e lasciare a James il tempo di ricomporsi. Sarebbe stato lui a scegliere quando e a chi dirlo. 

 

…............ 

 

“Hai pianto oggi.” La voce di Star gli arrivò in un sussurro all’orecchio, la sentì infilarsi nel letto accanto a lui e abbracciarlo forte. 

James non le rispose e poté chiaramente sentire il suo petto sollevarsi e abbassarsi al ritmo di un profondo sospiro. 

“Quando sarai pronto. Io sono sempre qui per te.” Lo rassicurò poi.  

Si addormentarono così.  

 

 

 

****************** 

 

Salve a tutti,  

È stato un capitolo alquanto difficoltoso ma eccolo qui. 

Spero vi piaccia. Alla prossima.  

Ciao ciao 

  
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