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Autore: inzaghina    13/11/2019    6 recensioni
La vita degli eredi Weasley-Potter e dei loro amici scorre, più o meno, tranquilla in un mondo privo delle minacce affrontate dai loro genitori. Anche in un gruppo affiatato come il loro comunque, non mancano gli equivoci, le incomprensioni e i tormenti tipici dell'adolescenza e della gioventù. Non c'è dubbio che tra le mura di Hogwarts e dintorni ci sarà decisamente da divertirsi.
[Serie partecipante alla challenge “Slot Machine!” indetta da Juriaka sul forum di efp.]
1. Capitolo Indice
2. James Sirius/Dominique
3. Rose & il clan Weasley-Potter
4. Rose/Scorpius - Fred Jr./Bex
5. Dominique/Chris
6. Fred Jr. & James Sirius/Olivia
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Nuova generazione di streghe e maghi | Coppie: Lily Luna/Lysander, Rose/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Mi sono iscritta già da un po’ alla challenge “Slot Machine!” indetta da Juriaka sul forum di efp il cui punto di partenza è scegliere 10 personaggi e scrivere storie seguendo dei prompt che combinano quei personaggi in maniera casuale.
I personaggi che ho scelto io sono:

1- Teddy Lupin
2- Scorpius Malfoy
3- James Sirius Potter
4- Albus Severus Potter
5- Lily Luna Potter
6- Lysander Scamander
7- Rose Granger-Weasley
8- Victoire Weasley
9- Dominique Weasley
10- Fred Weasley Jr

 
 
Il primo prompt che ho deciso di utilizzare è il numero 5: “3 scopre che 8 o 9 ha un suo ritratto nel comodino.”

 
 
Di Capiscuola, ritratti e patti da rispettare
 
 
[Hogwarts, 12 settembre 2022]
 
 
Da quando era stato nominato capitano della squadra di Quidditch al suo quinto anno, James amava prendersela comoda al termine degli allenamenti: era l’ultimo a entrare in doccia ed era sempre lui a occuparsi di riporre le scope della squadra e le palle nell’armadio tinteggiato di rosso-oro. Quella non aveva fatto eccezione e lo studente del settimo anno si stava finalmente avviando in sala comune dove avrebbe trovato ad attenderlo cugini e amici per andare a cena.
“Boccino d’oro” declamò sorridendo al ritratto della Signora Grassa, che s’affrettò a lasciarlo passare, battendo civettuola le palpebre.
“Adoro essere Caposcuola” mormorò tra sé e sé, riflettendo sulla parola d’ordine che aveva scelto non appena aveva scoperto che era uno dei compiti che gli spettava.
“… me lo dici cos’avrei fatto di male io, eh Rose?” il sussurro di sua cugina Dominique rimbombava nel corridoio in pietra che lo separava dalla sala circolare che tanto adorava — segno che doveva essersi messa nell’angolo più riservato dell’ampia sala per confidarsi con l’altra cugina, tornata da poco dagli allenamenti.
“Prima mi tocca avere quel vanitoso di James come collega e adesso mi ritrovo con un suo dannato ritratto nascosto nel comodino!”
Rose trattenne a stento una risata alla vista della solitamente posata Dominique che dava di matto. “Credevo che James fosse il tuo migliore amico” le rammentò la Cacciatrice, ricevendo un’occhiataccia da Dominique.
“Certo che è il mio migliore amico, così come lo siete anche tu e Freddie, ma questo non significa che non lo trovi un po’ troppo pieno di sé...” ribatté a denti stretti, scatenando altre risate nella ragazza dai capelli ramati.
“Non è divertente!” strillò quindi l’anglo-francese, rabbuiandosi e attirando qualche sguardo curioso.
“Ancora non capisco perché non gli hai parlato di quello stupido ritratto…” si decise quindi a rispondere Rose, strizzando con affetto il braccio della cugina.
“Sinceramente è una cosa che vorrei capire anche io…” l’interruppe James, facendosi notare solo in quel momento dalle due ragazze.
“Zia Ginny non ti ha insegnato che non si origliano le conversazioni, Jamie!” lo rimbeccò svelta la compagna di squadra, incrociando le braccia e scoccandogli uno sguardo indagatore dannatamente simile a quello di sua madre.
“Non ci dovrebbero essere segreti tra noi cugini” le rammentò il primogenito di Harry e Ginny. “E comunque sono il tuo Caposcuola, Rosie…”
“Esattamente come lo sono anch’io, James!” sibilò Dominique, assottigliando gli occhi cerulei e inchiodandolo sul posto.
Il Capitano piegò le labbra in un sorrisino impudente. “Hai finalmente deciso di ammettere che anche tu mi trovi irresistibile, Domi?”
La ragazza scosse la testa, roteando gli occhi e mulinando i lunghi capelli biondi. “Forse nei tuoi sogni più fervidi, scemo che non sei altro!”
“E allora perché hai un mio ritratto nascosto nel comodino? Cotatanta bellezza dovrebbe essere esibita in sala comune, per lo meno, se non addirittura in Sala Grande…”
La bionda gli assestò una gomitata nelle costole. “Chiaramente non è mio!” scandì poi, con ovvietà.
La bocca di James Sirius Potter si spalancò assumendo un’espressione decisamente poco intelligente da cui si riprese estremamente velocemente. “E allora di chi è?”
“Non te lo posso dire” rispose sua cugina, sedendosi con eleganza su uno dei divanetti.
“E dai, perché?”
 Dominique rimase in religioso silenzio, spingendo James a rivolgersi a Rose, che scosse subito la testa, mostrandogli i palmi delle mani. “Non tiratemi in mezzo!”
“Ma c’eri già in mezzo” le fece notare James. “Se non aveste starnazzato come due oche non vi avrei nemmeno sentito...” borbottò a mezza voce, schioccando la lingua.
“Io non starnazzo, brutto buzzurro che non sei altro!” esclamò Dominique, esibendo il suo ascendente Veela più spaventoso.
“Oh, oh! Che hai combinato, amico?” sghignazzò Fred raggiungendoli, tallonato da Hugo, Lily e Roxie.
“Voglio solo sapere perché Dom ha un mio ritratto nel comodino, ma queste due non hanno intenzione di rispondermi...” si lagnò James, scompigliandosi i capelli scuri.
“Adesso vado a prenderlo così vediamo se almeno è un bel ritratto” propose Freddie. 
“Ma se nemmeno puoi salirci in camera mia!” lo rimbeccò Dominique.
“Oh, giusto…” ribattè Fred scrollando le spalle. “Potrei sempre spedirci Roxie…”
“Nemmeno per sogno” rispose svelta la sorella, lasciandosi cadere accanto a Dominique.
“E dai, Dom… dicci perché hai un mio ritratto nel comodino” la pregò nuovamente James.
“Lo sai che non lascerà perdere e che ti assillerà finché non gli avrai risposto, vero?” le fece notare pragmaticamente Rose.
Dominique annuì stancamente.
“E allora salvaci dal supplizio che sa essere mio fratello e diglielo” le suggerì Lily.
“Così possiamo andare a cena” la spalleggiò Hugo, tentando di mascherare i borbottii del suo stomaco.
“Possibile che tu abbia sempre fame, Hughie?” sogghignò la piccola Potter.
“Sono un adolescente maschio in crescita” le rispose il cugino, scrollando le spalle.
“Possiamo tornare a noi? È risaputo che Hugo ha un buco nero al posto dello stomaco, esattamente come zio Ron…” borbottò annoiato James, tornando a fissare Dominique che stava ricambiando il suo sguardo con un’occhiata gelida.
“E va bene” sbuffò l’anglo-francese, prendendo un respiro. “L’altro giorno sono stata trovata in compagnia di una persona inaspettata da quella pettegola di Cressida Corner e, per evitare che quell’arpia andasse a spiattellare ai quattro venti gli affari miei abbiamo fatto un patto…”
“Con chi ti avrebbe beccata scusa?” indagò subito Fred.
“Quale parte di: non sono affari tuoi non ti è chiara, Freddie?” lo zittì la sorella.
“E come mai ti sei ritrovata con un mio ritratto?” chiese James, conscio che mancassero alcuni dettagli alla storia raccontata da Dominique.
“Perché quella lingua biforcuta ha promesso di tenere la bocca chiusa solamente se io in cambio ti avessi fatto fare l’autografo e una dedica scritta appositamente per lei sul ritratto che ha fatto di te osservandoti a lezione…” bofonchiò a voce sempre più bassa la Caposcuola.
“Certo che potrebbe decisamente passare in modo più costruttivo le ore di lezione” osservò caustica Lily, scatenando le risate sguaiate di Fred, Hugo, Frankie Paciock e Brandon Jordan, che avevano appena raggiunto il gruppo insieme alle sorelle minori.
“Non gli hai ancora svelato l’ultimo dettaglio, Domi” le ricordò Rose, mettendo fine al caos e attirando nuovamente l’interesse del gruppo.
L’altra scosse la testa presa dalla disperazione, prima di tornare a concentrarsi su James e proseguire: “desidera che tu incanti un tuo bacio per fare in modo che ci sia un suono di labbra che schioccano ogni qual volta leggerà quanto le hai scritto…” borbottò a mezza voce.
“Ma quella è completamente sciroccata!” sghignazzò Fred, dando di gomito a Brandon.
“Non capisco perché non l’hai semplicemente mandata a quel paese” le disse Kayla Jordan.
“Per proteggere la privacy della persona con cui ero…”
“Di cui insisti a non volerci rivelarci nulla, quindi?” insistette Fred, ottenendo una scrollata di capo in risposta.
“Capisci perché non sapevo come chiedertelo, Jamie?” Dominique tornò a rivolgersi al ragazzo, che prese posto sul bracciolo del divano dov’era seduta lei.
“Avresti dovuto dirmelo subito invece…” le rispose lui. “Perché ovviamente ho la soluzione…” aggiunse dopo una breve pausa, rivolgendole il suo miglior sorriso malandrino.
“Veramente?” il tono di Dominique era uno strano mix tra la disperazione e la speranza e James ridacchiò prima di annuire.
“Si dia il caso che abbia beccato proprio la Corner che pomiciava con Johnny MacMillan dietro agli spogliatoi di Quidditch questa sera…”
“E quindi?” domandò Hugo, soffocando uno sbadiglio.
“Cressida è fidanzata con Elias Zabini” gli rispose Alice Paciock.
Hugo le restituì uno sguardo vacuo e disinteressato. “Fa le corna a quel figo di Zabini con MacMillan?” borbottò invece Kayla, scuotendo la testa.
“E che hai fatto?” s’informò Dominique.
“Ovviamente le ho detto che il mio silenzio avrebbe avuto un prezzo e che le avrei fatto sapere cosa avrei voluto in cambio quanto prima…”
“E sprecheresti questa situazione di vantaggio per me?”
“Sei la mia migliore amica, Dom… non sarebbe affatto uno spreco” le disse dolcemente James, pizzicandole la guancia.
“Perfetto! Possiamo andare a cena ora?” chiese Hugo, appoggiato da Freddie, Brandon e Frank.
Il gruppo cominciò a dirigersi verso il ritratto della Signora Grassa, parlottando di quello che speravano ci fosse a cena.
“Te l’avevo detto che avresti dovuto semplicemente parlargli…” disse Rose, afferrando Dominique e aiutandola ad alzarsi.
“È fastidioso il modo in cui tendi ad avere ragione così spesso” si lamentò la cugina, ricevendo una linguaccia in risposta. “E poi non mi sento ancora pronta a parlare del resto…” aggiunse la bionda, alternando occhiate a Rose e James.
“Sarò un po’ vanitoso, ma so rispettare la tua privacy, Dom!” chiarì il cugino, in tono offeso.
“Hai ragione, scusami” rispose lei, arruffandogli i capelli.
“Ora che è tutto chiarito però ho una richiesta…”
“E sarebbe?” incalzò Dominique, inarcando un sopracciglio.
“Posso vedere questo capolavoro?” implorò il ragazzo, saltellando sul posto e congiungendo le mani.
“Se ci tieni tanto” ridacchiò la cugina in risposta, appellando il ritratto dalla sua camera e porgendoglielo.
James l’afferrò, scrutandolo con occhio critico ed esibendosi nella sua miglior espressione schifata. “Ma non mi somiglia per niente! Io non ho le guance così rotonde, né le sopracciglia così cespugliose e nemmeno le labbra così rosa… che cosa si fuma quella cretina, porco Salazar?!”
Dominique, Rose e Fred risero forte.
“Oltre che dirle di scordarsi di chi ha visto nei corridoi con te le suggerirò un buon oculista o uno spacciatore migliore!” borbottò tra le risate di tutto il gruppo.
 
 

Nota dell’autrice:
Anche se non avrei dovuto visto tutte le storie che ho già in ballo ho finalmente iniziato a scrivere le storie di questa challenge, spinta dalla voglia di iniziare a condividere con voi lettori le mie idee riguardo alla Nuova Generazione.
Spero che la storia vi abbia fatto sorridere, perché io mi sono divertita molto a scriverla.
A presto con un nuovo prompt.
   
 
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