20 Settembre 2018.
Suona la sveglia.
Presto ti vedrò, anche se non parliamo quasi più.
Parte la musica e ti sento nelle parole.
Parole ormai tue.
Aspetto solo una tua chiamata.
Ti vedo.
Non sei solo
Mi sento un macigno dentro.
Senza motivo
Mi guardi. Cambia tutto.
Mi immergo nel tuo mare. Anche se per poco.
E chissà se un giorno riusciremo a capirci.
A capire i nostri sbagli.
Noi ci definiamo così.
Ma so che non è così.
Non ci comportiamo come tali.
E questa farsa che portiamo avanti sta per finire.
Ci allontaniamo sempre di più.
Ma dopo un minuto ci riavviciniamo.
Ormai viviamo solo di sorrisi e di speranze.
Di sogni infranti.
Solo di qualcosa mai nato veramente.
Qualcosa che abbiamo creato per sentirci speciali.
Ma ormai sappiamo che è stata solo una cosa improvvisa, una nostra scelta .
Sappiamo che non riusciremo mai ad essere così.
Eppure io spero a qualcosa di più.
Spero in un abbraccio, in un accorgimento, in una parola.
Viviamo in parole non dette, in emozioni non svelate, in gesti non fatti.
Sembriamo due estranei, ma siamo speciali l’un l’altro.
Il tuo sorriso mi tranquillizza, mi rassicura.
Quando mi sorridi mi dai la sicurezza su noi due.
Viviamo di litigi e di silenzi
Viviamo di grazie non detti, di chiarimenti mai fatti, di pace fatte solo con uno sguardo.
Mi rendo solo conto adesso di quanto ci capiamo, di quanto i nostri silenzi siano tutto, di quanto uno sguardo ci rende speciali, di quanto nonostante tutto rimaniamo sempre in ottimi rapporti.