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Autore: Akiko Uzumaki    20/11/2019    1 recensioni
Jackie , una adolescente californiana, decide di cambiare scuola, affinché le cose nella sua vita migliorino dopo essere stata piantata dalla sua migliore amica e umiliata dal suo ex ragazzo. Affiancata dai suoi amici di sempre, Frank, Moe e Mark, decide così di stravolgere completamente la sua vita, incontrando Scream, la sua pazza compagna di stanza nel nuovo convitto, Steve, che diventerà il suo migliore amico, e Dean, quel ragazzo tanto timido quanto dolce e premuroso.
Eppure c'è una cosa che deve ancora capire: il vero cambiamento non deve avvenire nel contorno, ma dentro di sé.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Canzone consigliata: Jingle Bell Rock- The Vamps

Non appena entro nella palestra, un sorriso mi compare sul volto: abbiamo fatto davvero un buon lavoro, io e lo staff, e ne vado molto fiera. Sembra davvero di stare in un palazzo principesco, con i pannelli disegnati e colorati sui toni del dorato, come a simulare uno stile classico, arricchiti da ghirlande rosse e finte finestre barocche. Sono felice che abbiamo scelto come tema proprio le principesse Disney. Al mio fianco, Dean sorride soddisfatto, in fondo è anche merito suo se il palazzo ha dei pannelli degni di nota, con la sua precisione millimetrica sono quasi tutti uguali e rendono l'ambiente davvero magico.

Il tavolo del buffet è già pieno di gente che arriva da ogni lato, assaltato da persone abbigliate in modo principesco ma dai comportamenti ferini, oserei dire. La cosa divertente, però, è che Shannon ha fatto preparare dolci e pietanze nominandoli come un particolare di ogni film, come le mele caramellate che sono diventate "le mele avvelenate" di Biancaneve, oppure il punch blu è diventato "essenza di genio" o cose del genere. Quella ragazza ha praticamente dato la vita per l'organizzazione di quello che potrebbe sembrare un banale party di Natale.

Ad un certo punto, qualcuno mi tocca la spalla, e girandomi mi accorgo che è John Mayer, del corso di musica, un tipetto del terzo anno che somiglia molto a Billie Joe Armstrong dei Green Day ai tempi di "21 guns".

-Ciao Jackie, scusami se ti disturbo, volevo chiederti, dato che Shannon mi dice una cosa e Helen un'altra, se dobbiamo suonare prima le Gentle Ladies o dopo, che non ho capito nulla.- mi chiede, portandosi una mano dietro la nuca, imbarazzato. Alzo gli occhi al cielo: l'idea di Mark, fenomenale, è stata quella di non far suonare un unico dj per tutta la serata, ma di promuovere anche musica dal vivo, come quella della band di John o le Gentle Ladies, che fanno cover di brani molto famosi e rigorosamente pop. L'idea è stata accolta bene dal comitato organizzativo, ma Helen, che sarebbe la rivale storica della presidentessa, sebbene un anno più grande di lei, ha voluto decidere per forza lei i turni delle varie band, cosa che non è andata giù alla ragazza. E così, il risultato è che i poveri ragazzi che devono suonare hanno le idee abbastanza confuse.

-John, tranquillo non disturbi affatto, comunque se non sbaglio voi venite prima, le ladies devono cantare solo canzoni di Natale a quanto pare.- rispondo, cercando di ricordarmi la scaletta delle esibizioni, che comprende anche una parte karaoke durante la serata.

-Sì, voi venite prima, ma mi raccomando: niente canzoni esageratamente rock, se scadete nel metal vi ammazzo.- si intromette Dean, che molto probabilmente avrà ingoiato il programma già il primo giorno. Dean e John sono anche abbastanza amici, ho scoperto che l'anno scorso il mio ragazzo lo ha aiutato in matematica o sarebbe stato bocciato.

-Ah, se non ci foste voi due, menomale che qualcuno mi dice le cose come stanno! Grazie ancora, tra poco andremo sul palco.- esclama, prendendo una mia mano e baciandola, facendo scoppiare a ridere non soltanto me, ma anche Dean. Me l'aveva detto che quando quel ragazzo faceva abbastanza amicizia con qualcuno era molto espansivo, ma non mi aspettavo di certo così tanto.

**********************************************

A serata inoltrata, do uno sguardo alle persone intorno a me, cercando di capire il loro stato d'animo. Individuo Scream e Steve baciarsi appassionatamente da più o meno quando sono arrivati, Mark parla con persone del comitato o di qualche suo corso, le ragazze Liu, Zoe ed Ellen sembrano a loro agio bevendo e ballando, quest'ultima in particolare ha attirato lo sguardo insistente di Gary che sembra un'adolescente che non sa come dichiararsi alla sua cotta.

-E chiudi quella boccaccia, idiota! Ti entrano le mosche.- sta sibilando Martin, o almeno è quello che vorrebbe fare, perché in realtà lo sta più urlando. Questa scena mi fa ridere abbastanza, e mi fa anche ammirare l'amicizia che c'è tra quei due ragazzi. Sembrano così distaccati e virili, quando in realtà sono uniti da una profonda amicizia. Spero che Gary riesca a dimenticarsi in fretta di Ellen, che nonostante sia mia amica, so che non se lo merita.

Riesco ad intravedere anche Moe e Frank, che parlano concitati, come se potessi scorgere lui nervoso e lei che cerca di consolarlo in qualche modo. Appena intercettano il mio sguardo, che non so definire se fiero o triste e deluso, loro si spostano, come se stessero dicendo qualcosa che non potessi sentire. E pensare che siamo sempre stati insieme, durante i balli scolastici, invece quest'anno nemmeno gli auguri ci facciamo. Che cosa alquanto triste.

-Dai, non essere triste, non stasera almeno, che dovrebbe essere la tua serata, guarda a cosa ti ha portato il tuo impegno.- mi sprona Dean, passandomi un altro bicchiere di punch alcolico, che tecnicamente dovrebbe essermi vietato. Eppure sono quasi al limite, mi gira la testa e inizio a vedere tutto in una maniera abbastanza stravagante. Questo perché i professori sono convinti che questo sia analcolico, e invece alcuni ragazzi che non conosco ci hanno versato della vodka dentro.

Ad un certo punto, mentre io e Dean ci baciamo appassionatamente, una ragazza mi urta la schiena, facendomi anche abbastanza male. Non appena mi giro, e noto la mia amica, mi chiedo cosa ci sia che non va nelle persone che mi circondano.

-Candy? Va tutto bene? Perché sei sola? Le altre dove sono?- inizio a chiederle, praticamente stordendola e giustamente mi guarda malissimo.

-Hey, vacci piano con le domande, sto cercando... una persona.- mi risponde, senza guardarmi negli occhi, fissando la sua gonna verde che ha indossato per il cosplay di Ariel.

-Se cerchi la persona che credo tu stia cercando, sta parlando con la mia amica, Moe, o almeno fino a qualche minuto fa era così.- le dico, beccandomi uno sguardo che non ho capito bene se è di odio o di riconoscenza infinita. Probabilmente, un misto. Abbassando la testa se ne va via a cercare "la persona". Mi viene spontaneo sorridere e pensare che una persona del mio nuovo mondo e una del vecchio si siano invaghiti l'uno dell'altro. Dean nota il mio sguardo perso ma sorridente, seppure impercettibilmente, e posa di nuovo le sue labbra sulle mie, mentre tutto attorno a me scompare e i contorni diventano sempre meno nitidi.

Ad un certo punto, però, la band smette di cantare, segno che sta per esserci un cambio e se la memoria non mi inganna dovrebbe esserci il karaoke.

-Un minuto di attenzione prego.- tuona una vocina sottile che conosco bene, e che mi fa un attimo tornare alla realtà. Cosa ci fa Scream sul palco con il microfono in mano? Mi spaventa alquanto, sarà la mia migliore amica ma è pur sempre una pazza.

-Vorrei invitare qui sul palco una delle organizzatrici della serata, una ragazza così dolce e carina che però nasconde una voce fantastica che da il meglio di sé durante la doccia.- ridacchia, come del resto mezzo pubblico. Arrossisco sino alla punta delle orecchie, con Dean e un altro po' di gente che mi guardano con un'espressione divertita.

-Ed è per questo che chiamerei su questo palco Jackie Winslet, la mia compagna di stanza, nonché migliore amica!- esclama, mentre la folla esplode in un applauso.

Ci sono due cose che mi hanno estremamente smosso: la prima, è che quella stronza me l'avrebbe pagata in qualsiasi modo possibile e immaginabile.

La seconda, mi ha appena definito la sua migliore amica davanti a tutta la scuola. Altro che dichiarazione d'amore, questo per me è l'evento che più di tutti mi ha resa felice. Non ricordo che qualcuno avesse mai avuto una considerazione così alta di me, di solito ero io a dirlo ad alta voce, "siamo migliori amiche no?".

Mi desta dal mio sonno una spintarella di Dean, che mi accompagna quasi fin sotto al palco, mentre il mio viso si piega in una smorfia che può sembrare un sorriso ma che in realtà è una minaccia.

-Questa me la paghi, cara, del tipo che tutti i giorni ti sveglierai tu per prima.- sibilo, con il sorriso sulle labbra per non far capire nulla a chi mi sta fissando, con tutte queste luci che mi colpiscono in pieno viso.

-Che amica sarei se non ti facessi fare anche solo una figura di merda?- risponde, sorridendo, mentre mi prende per mano e mi accompagna al computer per selezionare la base. Cosa potrei mai aspettarmi mai da una Scream, che ascolta Led Zeppelin, Queen, Arctic Monkeys se non...

-Oh, questa di Cher Lloyd è perfetta!- esclama, sorprendendomi ancora una volta. E io che pensavo detestasse ogni roba pop e commerciale. Ma poi, mi ricordo di un particolare piuttosto importante.

La canzone mia e di Angie.

E dunque, mi ritrovo a cantare "Oath" di Cher Lloyd e Becky G con quella che ho capito essere la mia migliore amica.

"Yo, my best friend, best friend til the very end
Cause best friends, best friends don't have to pretend
You need a hand, and I'm right there right beside you
You in the dark, I'll be the bright light to guide you"

La guardo, e non posso fare a meno di sorridere. Questo per me è proprio un giorno meraviglioso. Finalmente è arrivata anche per me. Finalmente esiste qualcuno che perde tempo ad organizzare qualcosa che mi renda felice, che mi consoli dai litigi di questo ultimo periodo. Lei, la persona che meno avrei creduto potesse aiutarmi.

"Wherever you go, just always remember
That you got a home for now and forever
And if you get low, just call me whenever
This is my oath to you"

Il suo sguardo ha il mio stesso luccichio, lo riconosco, è quello di una persona felice di aver trovato la propria complice. Perché è questo che siamo.

Non appena finisce la canzone, mi catapulto giù dal palco, dove vengo accolta dalle ragazze che iniziano a tempestarmi di domande su come facessi ad essere così brava (che poi, punto uno non sono poi così brava, punto due come se lo sapessi come facessi) uniti a vari complimenti. Non ho nemmeno il tempo di guardarmi intorno che vengo presa sottobraccio da Liu per un drink noi donne soltanto, senza troppi maschi in giro.

-Un brindisi al 2015! E al 2016 che sta per iniziare - urla Zoe, e tutte alziamo i nostri punch al cielo, per poi berlo. Un momento che mi porterò nel portafogli, dato che Nathan, il fotografo ufficiale, ha immortalato con la sua macchina fotografica. Dopo il brindisi, un po' feliciotta per l'alcol ingerito, vengo circondata da due braccia possenti e forti che riconosco essere quelle di Dean. Quelle dell'unico che in questo momento vorrei abbracciare e baciare e riempire di parole belle che vengono dal profondo del mio cuore.

-Sei stata bravissima! Non me l'aspettavo, sai.- ridacchia, facendomi alzare gli occhi al cielo, ma in maniera abbastanza scherzosa. Per tutto il tempo dell'esibizione non gli ho tolto letteralmente gli occhi di dosso, era lì per darmi un po' di sicurezza che non la ho mai abbastanza.

-Beh, sai una cosa in più di me adesso.- commento, ironica, provocando una risata da parte di entrambi. Poi succede di nuovo: mi perdo nei suoi occhi marroni, scuri e dolci, che hanno un potere calmante e rassicurante su di me come nient'altro può avere. Sono così felice di stare con lui che non riesco nemmeno ad esprimere a parole ciò che provo.

-Jackie, sai, ogni giorno che passa sono sempre più felice di stare al tuo fianco. Sei una ragazza d'oro, e si vede che non hai attraversato un periodo facile per te. Non so ancora precisamente cosa ti sia successo e aspetterò quanto vuoi semmai ti andrà di condividere una piccola parte del tuo peso con me. Però, se c'è una cosa che credo di sapere è che... Cazzo, Jackie Winslet, non so se è l'alcol a parlare ma credo proprio di amarti.- dice, tutto d'un fiato, paralizzandomi.

Ha appena detto di amarmi. O meglio, che crede di amarmi, ma è comunque un'espressione che mi paralizza. Non riesco ad articolare pensieri o parole, è tutto così... Confuso. Non ci riesco. Non riesco a parlare, a dirgli che forse anche io lo amo, che potrei ricambiare ciò che prova per me. Non ci riesco, è troppo anche per me. Mi limito a fissarlo sbigottita, in attesa che lui faccia qualcosa, o che io finalmente mi muova o proferisca parola, ma John Mayer ha iniziato a parlare, chiamando noi organizzatori sul palco per offrirci dei dolcetti esclusivi solo per noi organizzatori fatti dal club di musica, che si sono dimostrati davvero dolci e carini.

Su quel palco, Frank ed io ci guardiamo, come se volessimo dirci qualcosa, come se volessimo salutarci e augurarci buon Natale, ma nulla, ci limitiamo ad abbassare lo sguardo e ad ignorarci.

Dopo un breve discorso da parte di Shannon, che ha diretto i lavori in maniera eccellente, siamo congedati, ognuno nelle proprie stanze a dormire, anche se, alla fine, nessuno dormirà, lo sanno tutti.

********************************************

-Liu ci ha invitate in camera sua per farci una canna, ci stai?- mi informa Scream, mentre chiude la valigia per tornare a casa sua per le feste di Natale. Anche io tornerò ad Apple Springs e forse è meglio così, che non vado da nessun'altra parte, così dopo il giorno di Natale almeno vedrò Dean.

-Ci sto, però prima devo fare una cosa.- le confermo, stringendo tra le mani il CD dei Green Day che ho pensato di regalare al mio ragazzo per Natale, ma non solo questo mi preme. Prima sono completamente scappata da Dean, senza una spiegazione logica, ma avevo troppa paura di dire quello che pensavo.

-Ah, già, ti dico solo che di solito Dean parte la mattina molto presto. Ti conviene andarci ora. Dirò alle altre di aspettarti.- mi sorride, spettinandosi la frangia. Abbiamo invitato anche Shannon, che è la nuova preda di Liu nonché mia amica, ma non so se verrà. Dubito le interessi una cosa del genere.

Faccio per uscire dalla stanza, dopo aver annuito alla mia amica, ma sulla soglia mi fermo.

-Comunque grazie per il duetto. Nessuno aveva mai fatto questo per me.- sussurro, senza voltarmi, e non aspettando nemmeno risposta. Infatti, cammino spedita verso il dormitorio maschile, dove incrocio Steve e Mark che caricano le valigie nelle loro auto per partire domani.

Poi arrivo nella sua stanza, e lo vedo chino sulla sua scrivania, come a fissare un punto indefinito del legno che si trova davanti. Tossisco, ho troppo imbarazzo ad andargli vicino, dopo quello che ho combinato.

-Ehi- sorride lui, poi mi fa cenno di avvicinarmi e sedermi sulle sue gambe. Lo guardo negli occhi: non sembra arrabbiato né deluso, solo un po' spaventato. Prima di parlare di cose importanti, gli porgo il mio regalo di Natale, incartato con una cura quasi maniacale come mi ha insegnato mia madre.

-Buon Natale, Dean.- sorrido, contagiando anche lui che mi imita, prendendo un pacchetto regalo e consegnandomelo.

-Anche a te, Jackie bella.- risponde, e contemporaneamente scartiamo i nostri pensierini: come sospettavo, è "AM" degli Arctic Monkeys, che negli ultimi tempi per me è diventata una vera droga, e il poverino si è dovuto sorbire me che cantavo a squarciagola "Why'd you only call me when you're high?" praticamente ogni volta che usciamo. Lo ringrazio con un bacio carico di affetto, un affetto che non credevo riuscissi mai a provare.

-Senti, scusa per quello che ti ho detto prima, non volevo metterti fretta o cosa. Semplicemente... Ho detto quello che pensavo. Però posso capire se non ricambi, davvero, è presto, stiamo insieme da nemmeno due mesi e...-inizia a parlare, ma io lo interrompo.

-Non devi scusarti per quello che provi. Non farlo mai, perché non è giusto. Più che altro, scusa la reazione di prima. E' solo che... Sì, come sospetti non provengo proprio da un periodo facile, per me è già difficile aprirmi completamente con qualcuno, figurati dopo che determinate persone di cui mi fidavo ciecamente mi hanno ferita. Ciò non significa che però non mi fidi di te... E' solo che adesso non mi sento pronta. Non voglio parlarne ora.- gli spiego, mentre cerco conforto nei suoi occhi. Infatti, non vedo pena, vedo solo curiosità e comprensione.

-Ti capisco. Anche io vorrei parlarti di alcune cose, ma so che non è il momento giusto... Anche se quello lo penso, cioè quello che ti ho detto in sala.- commenta, il che mi spinge d'impulso a baciarlo, un bacio tenero, dolce, che di lussuria non ha quasi nulla.

-Dio, credevo che ti sarei saltato addosso per tutta la sera.- smorza la tensione, continuando a fissare quel poco di scollatura che ha il mio vestito. Nonostante di solito mi sarei scandalizzata, ora mi viene solo da ridere e fare finta di coprirmi di più, suscitando una situazione parecchio divertente.

-Oh, Cristo, cosa mi stai facendo?- chiedo, in realtà più a me stessa che a lui, che anzi spero non mi abbia sentito. Invece lo ha fatto, e continua a sorridere: sono felice quando la causa di quei sorrisi sono proprio io, la ragazza dal cuore spezzato incapace di amare che qualcuno sta aggiustando con tanto amore.

-La cosa di cui tu hai più paura.- mi risponde, facendo incontrare di nuovo i nostri sguardi. Inutile aggiungere di come il mio cuore abbia ingranato la quarta.

-E cioè?- chiedo di nuovo, tremolante e ansiosa di sapere la sua risposta. Se solo avessi una trave che mi sollevasse... Ho paura di cadere da un momento all'altro.

-Ti sto facendo innamorare di me. O almeno ci sto provando.- risponde, non distogliendo lo sguardo, ma anzi, quasi tiene incollati i nostri sguardi.

-Ti amo, Dean.-

-Ti amo, Jackie.-

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AKIKO'S SPACE

No, non sono morta, sono viva e sono tornata per questo speciale Natale giusto trentacinque giorni prima (credo...). In questo capitolo non succede un granché, ma almeno inizio a respirare un po' di Natale con tutto questo lavoro che mi opprime e non mi da nemmeno il tempo di riprendermi dallo studio. Come vorrei svegliarmi direttamente il giorno dopo la mia laurea, non ne avete idea. Come al solito, vi lascio il mio instagram (@/akiko.uzumaki) e vi auguro un novembre un po' più allegro del mio. Alla prossima, gente!
-Akiko.

   
 
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