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Autore: rosy03    22/11/2019    0 recensioni
- Storie partecipanti alla Challenge "Slot machine!" indetta da Juriaka sul forum di Efp -
Che siano pirati o no, la ciurma di Cappello di Paglia rimane comunque una combriccola di pazzi e pian piano stanno contagiando pure quelli che, prima di averli incontrati, avrebbero potuto considerarsi delle persone normali.
- Raccolta di One Shot (e FrashFic, magari) incentrate su dieci personaggi elencati a caso, alle prese con le situazioni più disparate... si prospetta una serie di storie leggere e senza troppe pretese, ma che con un po' di fortuna vi farà fare delle grosse risate!
Buona lettura ^^
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio, Trafalgar Law | Coppie: Rufy/Nami
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Prompt #45



La musica di ‘Jingle Bells’ risuonava gioiosa, i bambini si ammucchiavano attorno alla casetta di Babbo Natale e i più grandi li osservavano, chi inteneriti, chi scocciati - perché quella tappa dal vecchio vestito di rosso non era prevista e avevano un sacco di cose da fare prima delle feste.
Chopper aveva avuto il compito più ingrato di tutti: stare a sentire ogni singolo bambino, sorridere, evitare di inimicarsi i loro genitori promettendo regali che non potevano permettersi e... sorridere.
Tuttavia non sembrava dispiacergli affatto.
A lui piacevano i bambini, quelli buoni e teneri.
Era quasi finito il suo turno, stava per alzarsi e andare a togliersi il costume da Babbo Natale quando arrivò lui: un bambino imbronciato coi capelli verdi. Chopper si stampò nuovamente un sorriso bonario sulla faccia e si disse che quello sarebbe stato l’ultimo < Oh oh oh, Buona Natale, caro ragazzo. Dimmi, come ti chiami? >
Il bambino non disse una parola, anzi, non si mosse per niente, si limitò a guardare altrove e sbuffare.
Chopper rimase interdetto.
< Cosa c’è? > si azzardò a chiedergli < Non ti stai divertendo a fare compere con i tuoi genitori? >
Il bambino sbuffò ancora e lo guardò con un’espressione eloquente < Sta’ zitto, vecchio >
C-Che cosa?
< Caro ragazzo, non si parla in questo modo a un adulto >
Il bambino grugnì < Io parlo come mi pare e piace. Piuttosto, tu sei Babbo Natale, no? >
< B-Beh sì >
Il piccoletto gonfiò le guance e arrossì un poco < Sei sicuro? >
Non sembrava affatto convinto e Chopper faticò non poco ad annuire e ad affermare il falso, soprattutto davanti allo sguardo indagatore del bambino.
Cos’era? Perché era venuto da lui anche se nutriva dei dubbi sull’esistenza di Babbo Natale?
< Vuoi chiedermi un regalo speciale? >
Il bambino annuì e si guardò attorno, come a sincerarsi che non ci fosse nessuno di sua conoscenza che lo stesse osservando. Poi si avvicinò al suo orecchio e Chopper si protese in avanti.
< Voglio una spada. Vera, però >
Chopper gli sorrise < Non è un po’ pericoloso giocare con una spada? I tuoi genitori sono d’accordo con questo tuo regalo? >
Il bambino si accigliò < Non ci voglio mica giocare! >
Chopper sobbalzò, sembrava essersi arrabbiato. Ma a quel punto la curiosità era troppa, per cui... < E a cosa ti serve? >
< Devo... > poi abbassò la voce avvicinandosi di nuovo al suo orecchio < Devo tagliare la testa a un mio compagno di classe che mi sta antipatico >
< Che cosa? Ma non puoi farlo! >
Il bambino alzò un sopracciglio e lo guardò malissimo < E perché? >
Chopper si ritrovò a boccheggiare, quella conversazione stava diventando davvero strana < P-Perché no >
Il bambino sbuffò nuovamente. Assunse un’aria pensierosa e non disse niente per qualche secondo, Chopper stava per aggiungere qualcosa ma lo interruppe < Allora voglio un altro regalo >
Il finto Babbo Natale fece un sospiro di sollievo e sperò che questa volta il bambino optasse per qualcosa di più normale e, soprattutto, legale.
Si avvicinò a lui e questa volta posò le manine ai lati della bocca per evitare che nessun’altro sentisse < Voglio che tu lo uccida >
< CHE COSA?! Ma allora io parlo al vento?! > gridò Chopper < Non puoi chiedermi come regalo di uccidere qualcuno! >
Il piccoletto gli tirò il naso < Abbassa la voce, stupido vecchio! > sibilò.
< Non sono vecchio! > esclamò Chopper dandogli uno schiaffo sulla mano costringendolo a lasciare la presa, si massaggiò il naso e doveva ammettere che nonostante l’età ne aveva di muscoli < E ribadisco il concetto: non puoi chiedermi di uccidere qualcuno >
< Ma tu sei Babbo Natale e io ti ho chiesto un regalo! >
Chopper non riusciva a credere alle sue orecchie, davvero, ma com’è che esistevano bambini del genere? Era sempre più convinto che fosse tutta colpa di tutti quei giochi di guerra che si ostinavano a comprare.
Alla fine però, si costrinse a calmarsi e cercò un altro modo per convincerlo a desistere < Ma perché odi tanto questo tuo amico, eh? >
Quello sembrò offendersi < Non è mio amico! >
Chopper sospirò, a quest’ora avrebbe dovuto già dare il cambio all’altro Babbo Natale e invece era bloccato lì con un bambino con istinti omicidi.
Che gran bello spirito natalizio...
< Dovevo aspettarmelo > fece il piccolo a un certo punto con fare di superiorità e incrociando le braccia, con arie da uomo vissuto < Babbo Natale oltre che una mammoletta è anche vecchio panzone bugiardo >
 
 
Terminate le feste natalizie il piccolo Zoro, doveva ammetterlo, era un pochetto felice. Ma giusto un po’. Perché alla fine aveva ottenuto una parte di quello che aveva chiesto a Babbo Natale... aveva invitato con l’inganno quel pesce lesso a casa sua e gli aveva fatto passare un Natale d’Inferno.
Salvo poi essere percosso da sua sorella maggiore – aveva osato toccare le sue cose, perciò.
Quest’ultima poi, per vendicarsi (ancora) dei vestiti rubati e fatti indossare al suo decerebrato amico-non-troppo-amico, gli aveva sventolato in faccia la sua katana - vera - con un sorrisetto che non riusciva neanche a commentare.
Quando sarai più grande la regaleremo anche a te’ avevano detto, gli Ipocriti. Ma lui era già grande, per la miseria!
...
Per lo meno era riuscito a scattare una foto al pesce lesso e come un trofeo se la portava sempre dietro, sfoggiando un ghigno degno del diavolo al diretto interessato.
Prima o poi ti ammazzo’ gli diceva.
Vederlo incazzato come una biscia a cui avevano pestato la coda era una gran consolazione alla spada mancata, doveva ammetterlo.










#CIAO! ^^
Sono tornata con una una storia, questo è il Prompt 45: 
È Natale: 2 (Chopper) è il Babbo Natale in un centro commerciale. 5 o 6 è un bambino che va a chiedergli un regalo speciale. 
Houston abbiamo un problema!Bonus: "Non puoi chiedermi come regalo di uccidere qualcuno!"
La scelta era tra Law e Zoro, una scelta ardua, ma alla fine ho puntato nuovamente su Zoro. Anche perché questa volta volevo scrivere una storia non troppo lunga - l'idea iniziale era di non superare le 500 parole ma poi ne sono venute fuori quasi il doppio -.-

E' stata scritta un po' di getto in realtà, ho riletto e riletto alla ricerca di eventuali errori ma sicuramente mi sarà sfuggito qualche orrore come al solito. Perdonatemi ^^.
Ringrazio Juriaka per aver trovato il tempo di recensire l'altra mia storia (sì, l'ho letta anche se di sfuggita mentre ero con la testa tra i libri..., ora corro a rileggerla come si deve ^^) e alla prossima, con chissà quale altro Prompt!

Saluti a tutti

Laila


P.S. sono curiosa, voi chi pensate abbia scelto per la sorella maggiore di Zoro? Vi dico già che non si tratta di Tashigi (ma dai!)

 
  
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