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Autore: bibi_inlove    01/08/2009    2 recensioni
Mentre si tolse la giacca e la maglietta io gli asciugai i capelli con un asciugamano e in un momento i nostri visi furono molto vicini, lui mi accarezzò il viso e appena feci lo stesso con lui…
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ho vissuto fin da piccola a Phoenix con mia nonna, i miei genitori hanno sempre voluto che io studiassi nel collegio di Phoenix e così è stato.
Tutto questo fino ad oggi, dopo 16 lunghi anni andrò a vivere con la mia famiglia.
Dopo 3 ore di volo e mezzora di macchina arrivo a casa mia, mi bastò guardare da fuori il giardino e mi sentì subito felice..
Ad aspettarmi a casa c’ erano: zia Alice, zio Jasper e i nonni che mi accolgono con grande calore: “ Reneèsme , cara nipote…sei davvero tu, stento a riconoscerti” disse mio zio Jasper.
“ Per forza Jasper aveva 6 anni l’ ultima volta che l’ hai vista” rispose nonna Esme dandomi un grande abbraccio.
Mamma mi disse di andare a dormire perché ero abbastanza stanca dopo il viaggio, io mi scusai con tutti ma stavo davvero crollando, mamma ci aveva visto bene…come al solito!
Entrai nella mia cameretta e mi buttai sul letto per qualche minuto poi incuriosita di vedere cosa ci fosse dietro la casa mi affacciai alla finestra e…vidi un bellissimo ragazzo: alto, capelli scuri e corti, petto scolpito, gambe che parevano due colonne di marmo per non parlare dei bellissimi occhi azzurri incastrati nel suo perfetto viso.
Lo vidi correre nel vialetto di casa e poi tutto ad un tratto si fermò, cominciò a guardarsi intorno finchè il suo sguardo incrociò il mio e mi sentì completamente congelata, ero paralizzata.
Fece qualche passo avanti e poi… abbassai di corsa la serranda e corsi di sotto dove trovai zia Rosalie che mi portò un braccialetto con inciso sopra il mio nome.
Dopo cena andai a letto( l’ unica della famiglia che dorme!), abbassai tutte le serrande, mi coricai e mi addormentai subito.
il mattino seguente andai a scuola , non conoscevo nessuno ma questo non era un problema infatti durante le lezioni feci amicizia, conobbi: Natali, Alex, Monica, Sarah e Margaret. Tutte ragazze simpatiche. Alla fine delle lezioni ci sedemmo su una panchina fuori scuola per aspettare il bus, quando ad un tratto mentre stavo parlando della mia vita a Phoenix…incrociai di nuovo lo sguardo con il ragazzo del vialetto.
Era sul marciapiede avanti al nostro con dei suoi amici. Mi bloccai! E anche lui! “Reneèsme tutto bene?” chiese Natali “Oh no! Ti prego lascia perdere- disse Alex vedendo in che direzione stavo puntando lo sguardo- quello lì e Jackob Black , bellissimo ok, ma sembra che nessuno sia all’ altezza per lui! A lui interessano soltanto le moto, la vedi quella ferita che ha sul collo?-io feci segno di si con la testa- se lo è fatto durante una gara, che stupido”
Sembrava incantato da me appena mi spostavo lui subito mi cercava con lo sguardo spostando anche gli amici se era necessario.
“ e quelli intorno a lui sono i suoi amici: Seth, Sam, Jarred … “ aggiunse con tono superficiale Margaret.
Cominciai a non respirare più appena mi accorsi che stava vendendo verso di noi
“ragazze andiamo via vi prego” ma non ci fu il tempo di muoversi perché era già davanti a noi “ciao io sono Jackob ,tu devi essere Reneèsme vero?”chiese lui
“si, ciao” dissi affannosamente io
Natali e le altre capirono che voleva parlarmi in privato “ noi andiamo ok? L’ autobus è già qui, ci vediamo domani., ciao Reneè”
“ ehi no, ma dove andate? Dissi disperata, ma mi ripresi subito e incrociai di nuovo i suoi bellissimi occhi azzurri .
“ volevo chiederti se potevo farti da guida ?”
“eh???” dissi io
“ si, visto che sei nuova qui vorrei mostrati la città, sempre se ti faccia piacere”
Ormai l’ autobus era partito quindi mi trovai costretta ad accettare il suo invito.
mi fece visitare la città e poi verso le 4 ci fermammo a prendere un gelato.
“allora come ti trovi qui? Ti piace?” chiese lui
“è un po’ presto per chiederlo,si insomma sono qui solo da…” Mi bloccai di nuovo… ma questa volta per l’ odore del sangue che sentì provenire dalle vene di un ragazzo, l’ odore mi entrò dal naso ed arrivò fino a gli occhi rendendoli neri di sete…i canini cominciarono a venirmi fuori…dovevo assolutamente scappare da lì! “perdonami Jackob da qui continuo da sola grazie a domani.” Dissi e scappai di corsa a casa..
Arrivata comincia a cercare qualcosa di sangue…ma la mia pazzia non tratteneva la mia sete , la mia pazzia mi dava alla testa, era tutto così strano intorno a me, comincia a strapparmi i vestiti e a tirarmi i capelli, urlai dalla voglia disperata che avevo di bere….quando ricordai tutto ad un tratto che nonno Carlaise mi aveva lasciato un sacchetto di sangue nel frigo, corsi subito a berlo.
Mi sentì sazia in un attimo,mi distesi sul divano ma non ci fu il tempo di chiudere gli occhi perché: DLIN DLON
Qualcuno suonò il campanello, “ ma chi diavolo è adesso?”…andai ad aprire la porta…ed era ancora una volta lui… “hai dimenticato la borsa” mi disse “ oh grazie sei un tesoro Jackob…perdonami e che…”in realtà non sapevo cosa diavolo dire per coprirmi ero così imbarazzata.
“stai tranquilla non mi devi nessuna spiegazione”poi si avvicinò al mio orecchio e accarezzandomi il mento aggiunse a bassa voce “abbiamo tutti i nostri segreti chi più piccoli,chi più grandi” girò le spalle e andò via.
Rimasi per un po’ a guardare il vuoto per capire se lui avesse intuito qualcosa.
Nel pomeriggio feci i compiti guardai la tv e poi mangiai ,fuori diluviava e mamma e papà mi avvisarono che non sarebbero tornati perché pioveva troppo.
Dopo un po’ di tv andai a letto solo che un'altra volta sentì…..DLIN DLON!
Andai ad aprire la porta e….“ Black ma che ci fai qui? Sei zuppo vieni dentro, scusami per come sono vestita e che stavo andando a dormire “
“ no anzi scusami tu Reneè e che avevo voglia di stare con un’ amica” pensai che ero l’ unica amica visto che era la seconda visita oggi.
“ vieni in bagno, togliti i vestiti che te li asciugo” gli dissi io.
Mentre si tolse la giacca e la maglietta io gli asciugai i capelli con un asciugamano e in un momento i nostri visi furono molto vicini, lui mi accarezzò il viso e appena feci lo stesso con lui…si allontanò, rimasi senza parole, feci il mio solito sguardo infastidito, forse c’ era qualcosa che non andava, ma che cosa??.
Gli asciugai in più in fretta possibile i vestiti senza parlargli perchè la situazione che si era creata era molto imbarazzante.
“ ecco fatto asciutti” dissi io con voce allegra
“grazie mille Reneè…e… perdonami”
Disse questo e andò via, non so cosa stia succedendo ma sicuramente se lui è attratto da me non può essere umano!
  
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