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Autore: Nickoku    28/11/2019    0 recensioni
Kevin, Campione della regione di Auros, si ritrova a combattere assieme agli altri Campioni contro i piani del misterioso Team Asgard e del suo enigmatico capo, un tipo che sostiene di essere molto legato allo stesso protagonista. Kevin nasconde dentro di sè molti segreti, di cui alcuni ancora neanche lui stesso ne è a conoscenza. Cosa lega lui, il Capo del Team Asgard e tre arcani oggetti?
Sarà presente una storicizzazione delle vicende del Continente in cui si svolgono gli eventi della Fan Fiction stessa. Regioni presenti e nominate: Kanto, Jotho, Hoenn, Sinnoh, Unima, Almia, Fiore, Oblivia, Isole Orange, Settipelago, Ferrum, Vesryon (Pokèmon Zeta ed Omicron), Auros, Kalos ed Alola.
Storia legata nella trama della serie "Super Smash Bros.", cui verranno aggiunti riferimenti alla stessa dapprima in maniera leggera e poi più presenti nella seconda parte della storia. Non è necessaria, ma è consigliata, la lettura delle altre storie precedenti.
Genere: Avventura, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Super Smash Bros. "Fase 1"'
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Dopo poco ecco trovarmi da solo in cella. La luce della lampadina rischiara ogni punto con la bianca luce del neon. Ho un mal di testa tremendo, causato dalla precedente battaglia misto al fatto di essere in cella. Probabilmente contribuisce il fatto che non ho più lo strumento di Acromio al braccio..Devo riaverlo il prima possibile! Cercare qualcosa che mi faccia uscire da qui però sembra un'impresa impossibile: non c'è niente di niente, oltre al letto-brandina attaccato al muro e al "bagno" laterale. Dannazione hanno pensato proprio a tutto stavolta; mi ritorna in mente la questione dei cinque giorni che devo stare imprigionato qui dentro: mi chiedo perchè. Insomma perchè proprio cinque giorni? Potevano ternemi dentro per poche ore, come per l'eternità invece cinque giorni. Mi affaccio alla sbarra della cella; noto che c'è la scrivania di una guardia, che sta leggendo qualcosa. Sembra che se lo stia guardando con molta attenzione, dato che quasi non alza gli occhi dal libro: sembra che sia una guida a finire un gioco, ma non riesco a leggere il titolo. "Guardia" Urlo. "Vorrei sapere che ore sono." Il tizio alza gli occhi scocciato e solleva pigramente un braccio: "Sono le otto di sera. Tra poco ti verrà servita la cena." Dice, riprendendo la lettura. Mi appoggio sulla brandina, sperando di farmi venire in mente un'idea. Ho pochi elementi in possesso per poter elaborare una teoria. Mi rigiro nel letto. Uhm: cosa può collegare i Leggendari, con questi pezzi misteriosi, con me? Nel fare ciò tocco la mia mano destra; sento che l'anello è ancora al mio dito e mi sorge un sentimento che avevo oramai dimenticato: la speranza! Ho dato la bussola a Ginevra ed a Hayden, con quella, se sono in un posto lontano da Lavandonia sapranno ritrovarmi! Sono completamente nelle loro mani ora. 
Il mio carceriere mi riporta alla realtà: "Hai una visita, Kevin." Mi dice. "Il nostro capo, Odino, è venuto a salutarti." "Odino.." Sussurro. Il tipo si fa da parte ed ecco apparire sia Magoss che Nereo. Sembra che insieme a loro ci sia un'altra persona che, a rigor di logica, è Odino. Ha un'altezza di circa un metro e ottanta, completamente calvo, con gli occhiali da sole che impediscono la visione completa del suo aspetto, un naso aquilino, assenza completa di barba ed una giacca viola con la camicia bianca ed una cravatta nera. Ha una spilla con la lettera A, di colore viola e  nera, posta sui pantaloni, anch'essi neri, all'incirca sopra la tasca sinistra, sopra il passante di una cintura. Dall'aspetto mi sembra che abbia circa 35 anni o al massimo 40, sebbene a mio parere, se li porti male. "Kevin, molto piacere." "Che fine ha fatto Mr. Fuji?" Chiedo subito. "Sta tranquillo, è stato rimesso nei nostri ranghi, ed ora lavora per noi. Ti ricordi il Gijinka arbok che hai affrontato nelle foreste tra Kalos e Vesryn? Era l'unica nostra recluta con quei poteri. Ma ora, con il creatore del primo..Gijinka artificiale, riusciremo a dotare tutto l'esercito di quei poteri e non bisognerà più aspettare la natura per dotarci di Gijinka." "Ma cosa dici? Quel tipo ha detto che era stato proprio il Team Asgard a risvegliare i suoi poteri?" "Si in parte è vero, ma non completamente: infatti lui aveva già del potenziale ma era assopito. Invece pensa se tutti potessero accedere a questi poteri! Immagina: non sarai più solo, rientrerai all'interno delle comunità e sarai finalmente soddisfatto!" Quello che dice in parte..Ha ragione.  Mi sono sempre sentito fuori posto rispetto a tutte le situazioni che vivevo e apparte la vicenda che sto vivendo insieme ad Hayden e Ginevra..Non ho mai trovato posto nel mondo. "Kevin, Kevin, Kevin..Quanto potenziale sprecato. Potresti vivere come un dio ed invece giochi ad essere solo un umano." "Le stesse parole che ha detto il dottor Edo!" "Aveva ragione Kevin! Abbandona tutti e vieni, unisciti a me! Insieme potremo governare sia questo mondo che tutti gli universi." "Io.." Sono seriamente tentato sul da farsi. Essere finalmente accettato è sempre stato il mio sogno, ma il metodo non mi piace affatto. "Spiacente, Odino, o qualunque sia il tuo vero nome, non mi unirò mai a te!" Dico, sedendomi sul letto. "Peccato, spero che cambierai idea! Magoss!" "Subito signore!" Dice mentre fa tornare il buio. Io, privo dei Pokèmon, mi sento in balia dei suoi giochetti, ma cerco di mettermi in posizione di attacco. Una puntura mi fa sobbalzare al lato e mi sento svenire.

Mi sento rinvenire. Alzo gli occhi e noto che c'è ora un orologio: otto e mezza? E' la mattina successiva?! Dannazione ho dormito dodici ore! Noto che davanti a me c'è una colazione che però non mangio: peccato però ci sono i waffles con le fragole e la cioccolata al caramello, due delle mie colazioni preferite. Non mi fido a mangiare per paura che ci sia una droga: ho quattro giorni per capire cosa sta succedendo. Noto che la guardia è diversa da ieri sera: stavolta è una ragazza che sta all'Holovox con le cuffie: starà sentendo qualcuno o semplicemente la musica? Non mi interessa saperlo; ma noto un errore che la guardia di ieri sera non ha fatto: vedo dove tiene le chiavi, in bella mostra, sul bordo destro della scrivania! Devo trovare un modo per raggiungerle ed allo stesso tempo allontanare la ragazza. E' anche vero che la fame è impellente. Uff temo che dovrò mangiare, magari mi verrà in mente un'idea su come afferrare quelle chiavi. Concludo il mio pasto, con molta soddisfazione. Bisogna dire che il cuoco ha cucinato proprio bene! Una cosa positiva del Team Asgard, non c'è che dire! Ripasso mentalmente il piano e spero che una qualche divinità mi assista: "Signorina!" Urlo, attirando l'attenzione della guardia, che si stacca dall'Holovox e mi guarda con fare scocciato. "Ho fatto colazione, può venire a prendere il piatto" Dico. La ragazza sembra scocciata, ma esegue: si alza dalla sedia, afferra le chiavi, scatta nella serratura. "Se non ti spiace mettiti sdraiato sul letto." Mi intima, annoiata. "Non posso, soffro di cattiva digestione e rischierei di sentirmi male se non sono steso bene per qualche ora." Cerco di giustificarmi. Lei mi crede, mi sembra, facendomi mettere comunque al limite più esterno della cella. La ragazza si accuccia a prendere le stoviglie ed è in quel momento che le do un colpo tra capo e collo. Vedo che si accascia per terra, cadendo sopra ai piatti, svenuta. Mi fermo un secondo a tastarle il polso e percepisco che è svenuta. Avrò circa una quarantina di minuti prima che si rinsavisca. Le prendo le chiavi e la chiudo dentro, dopo averla legata ed imbagliata con le coperte. 
La prima cosa che devo cercare sono senza alcun dubbio i miei pokèmon e lo Stabilizzatore: senza rischio di essere catturato in breve tempo. Trovo una rampa di scale e sto per salirci se non fosse per un rumore di passi. Mi sposto dietro la rampa e vedo due reclute del team Asgard passarmi sopra la testa, per poi proseguire dritte. Sento farfugliare dei problemi familiari di una di esse, ma non mi interessa saperli, quindi li dimentico subito. Mi accorgo di aver superato una mappa dell'edificio e la osservo: il piano superiore mi indica l'uscita, ma, appunto, devo recuperare i miei effetti personali. Leggo la scritta "Magazzino" e per questo mi dirigo verso dove quelle reclute stavano andando. *Speriamo di trovare tutto lì.* Penso. Supero un'altra rampa di scale, che stavolta conduce verso il basso, poi svolto a sinistra, trovando la stanza mezza piena di reclute. Mi fiondo a nascondermi dietro lo stipide, e, nel farlo, noto con la coda dell'occhio il mio zaino, sopra l'armadio al fianco sinistro della porta. *Speriamo che non abbiano toccato niente* Mi dico. Le reclute sono troppo intente a cianciare per notarmi, perciò mi faccio coraggio e metto un piede dentro la stanza. Mi sento piccolo dentro: ci sono armadi giganteschi e temo che se mi mettessi ad analizzare tutto per bene troverei refurtive prese da ogni dove. Arrivo dall'altra parte della stanza dopo aver evitato per bene di essere visto. Bene, ora non resta che far andare via le reclute e recuperare lo zaino. Se hanno smontato il mio Pokènav li ammazzo! Mi accorgo che il pavimento non è ben pulito: che schifo, c'è un sacco di polvere e di sporcizia. Forse però ho trovato ciò che fa per me: prendo un sassolino, sperando che faccia rumore, lo lancio fuori. Il sasso crea un rimbombo lugubre, che mette le reclute sull'attenti. Hanno abboccato: piano piano le cinque reclute iniziano ad uscire dallo stanzone ed ho la possibilità di avvicinarmi all'armadio e di prendere lo zaino. Lo sento pieno, forse non è stato preso nulla. Devo uscire ora dalla stanza: non posso tornare da dove sono venuto, ma posso prendere l'altra uscita, posta dall'altra parte della stanza, dove avevo trovato il sasso, all'incirca. Mentre mi dirigevo verso questa nuova località, scorgo sulla scrivania una mappa dell'edificio, che afferro di corsa. Ecco, sono salvo, fuori dal magazzino. Mi allontano in un corridoio laterale: apro lo zaino e noto che per fortuna ho tutto. Fiuu..*Devo solo recuperare i miei pokèmon e lo Stabilizzatore.* Apro la mappa. *Probabilmente starà nell'ufficio esperimenti, al quinto piano sotterraneo. Cavolo devo superare altri quattro piani sotterranei senza farmi vedere. Vorrei essere uno Zoroark or ora..* 
Trovo un ascensore ma lo trovo molto pericoloso da prendere: e se si fosse fermato in un altro piano? O se all'arrivo qualcun altro lo stesse aspettando? Temo che dovrò farmela a piedi. Scendo la prima rampa di scale e sono fortunato: nessuno la sta usando. Mi fermo un secondo a vedere se c'è qualche stanza che potrebbe essermi utile, ma non mi sembra. Procedo in direzione del terzo piano. Sento vociare di persone, perciò mi sposto dalla scala e mi rifugio in una stanza laterale. Passano due reclute, di cui stavolta sento perfettamente il discorso: "Il dottor Fuji ha ripreso completamente il suo ruolo" "Si infatti: è questione di tempo prima che riesca a rendere l'armata completamente Gijinka." "Immagina; potremo visitare altri universi e vedere nuovi pokèmon!" "Ci creeremo una nuova vita.." Concluse l'altra, mentre si allisciava i lunghi capelli. "Joanne, potremo sposarci finalmente" Fa la recluta con la voce più profonda, mentre spariscono al piano superiore. *Devo sbrigarmi: il dottore ha bisogno di aiuto!* Penso, mentre corro verso il successivo piano sotterraneo. Ancora una volta sono fortunato e non trovo nessuno fino al quinto. La mappa indica che il laboratorio è in fondo; ci sono decine di stanze tra la scala ed il laboratorio. Mi chiedo come riuscirò ad arrivarci senza essere visto. Non può andarmi sempre bene. Mi immetto nel corridoio di sinistra, notando stanze riempite di ogni strumento tecnologico possibile ed immaginabile. La mia curiosità mi spinge a guardare la stanza N-7. Arceus, o chi per lui, mi ha fatto notare come sia piena di pokèmon in gabbie, tutte in vetro pressurizzato, impossibile da abbattere. Un paio di reclute stanno perculando un nervoso Dragonite con battute e mosse strane. Sulla scrivania c'è un taser; sparo un colpo contro la prima recluta che cade fulminata, senza che l'altra possa fare niente. L'altra la stendo con un pugno, che le fa volare via un dente. Ahia, penso, notando quanto mi sia fatto male nel darglielo. Il Dragonite svolazza contro il vetro, riconoscendomi! "Dragonite!" Dico, allungando lo sguardo e constatando che nelle altre gabbie c'erano Alakazam, Sylveon, Scyzor,Lanturn e Blaziken. Il pokèmon di fuoco non sembra molto contento di vedermi. Bè come dargli torto, alla fine è l'ultimo arrivato. Percuisisco le due reclute, trovando un mazzo di chiavi; siccome non voglio che diano l'allarme, decido che sia più saggio metterli nelle gabbie. Con le chiavi riesco ad aprire ogni gabbia, poi le sbatto all'interno di una. *Ecco fatto* Mi rivolgo poi al mio pokèmon psichico: "Hai visto dove sono finite le vostre pokèball?" "Si" Mi dice con una voce lugubre nella mia mente. Con la sua forza psichica apre un cassetto e fa fluttuare tutte le sfere in mia direzione. Nel mentre Sylveon mi sta abbraciando con i suoi nastri, avvolgendomi completamente in essi, mentre si strusciava sulle mie gambe. Anche gli altri non erano indifferenti al mio ritorno: Scizor si era ancorato alla mia schiena, come se fosse un Komala, così forte che mi stava facendo cadere, mentre Lanturn e Dragonite mi si erano avvicinati per sorreggermi. Il mio pokèmon pesce stava facendo molta luce dalle sue antenne, così tanta che temevo che ci avrebbero visti; per sicurezza chiudo la porta. L'unico che non mostra i suoi sentimenti, ovviamente, è il Blaziken che fu del signor Fuji, che fremeva per andarsene da lì. "Mi chiedo perchè non vi abbiano ucciso, ma vi hanno messo in gabbia." *Probabilmente perchè valiamo tanto in quanto siamo pokèmon del Campione di Auros* Propone Alakazam. *Insomma, potremmo essere venduti a cifre sproporzionate* Conclude. "Si, probabilmente hai ragione come al solito..Avete visto dove hanno messo lo Stabilizzatore?" *No purtroppo, ma abbiamo visto il dottor Fuji venir portato via nella stanzone successivo a questo" "La stanza degli esperimenti.." Concludo io. Dragonite al solo parlare di esperimenti si porta la zampa alla bocca. Ha sempre avuto paura dei laboratori, probabilmente perchè quando stavo sgominando il team Ombra ad Auros, siamo stati in parecchie strutture del genere, contenenti sempre pokèmon mutati o esseri disgustosi. Ripongo ogni mio amico nelle sfere pokè, prestando particolare attenzione a rimettermeli nella cintura. Il cuore mi sobbalza quando vedo che una delle guardie si è ripresa, ma mi solleva subito il fatto che il vetro attutisce il rumore, non permettendomi di sentire nulla. Io la saluto beffardo, chiudendo la porta a chiave della struttura N-7 e buttando la chiave fuori dalla stanza: non voglio far morire di fame i due imprigionati. Procedo a piccoli passi e mi domando: come è possibile che in una struttura così grande ci siano solo 17 reclute? Qui c'è qualcosa che mi puzza.. 
Raggiungo la sala degli esperimenti: è gigantesca, all'interno ci sono macchinari di ogni tipo, ma vengo attirato dalle voci di persone fin troppo conosciute: Malvaro, Magoss e Nereo stanno, insieme ad altre persone, discutendo animatamente contro il dottor Fuji. Riconosco delle reclute, ma noto che ci sono anche tre persone in penombra che non riesco a focalizzare. Dalla capigliatura uno di essi sembrerebbe Ivan, ma non ne sono sicurissimo. Faccio un passo, verso il macchinario di sinistra e riconosco il mio stabilizzatore. Lo prendo con molta delicatezza per non far rumore e me lo posiziono al polso. Noto poi meglio che intorno ad esso ce ne sono molti altri, che sono però esenti dallo spazio per Pietrechiavi e Cristalli z. Non vorrei che.."Signori, abbiamo un ospite!" Urla Malvaro. Io sobbalzo, mettendomi a guardare verso i membri del Team Asgard. "Il signor Kevin Drakeon è qui, e sta origliando tutto.." Merda! ma come ha fatto a sentirmi? Non ho prodotto il benchè minimo rumore. "E se ti stai chiedendo come ho fatto a scoprirti, vieni qui, ti prometto che non ti farò del male!" Mio malgrado noto che le porte sono state chiuse a chiave, impedendomi di uscire. "Arrivo.." Dico con fare rassegnato, alzando le braccia verso l'alto. "Complimenti per l'evasione! Divaeus mi ha descritto per filo e per segno come tu abbia fatto ad uscire!" Mi dice Malvaro. Ora che sono in mezzo al cerchio di reclute, focalizzo meglio chi lo compone: per tre quarti della circonferenza, come ho già detto, sono appunto reclute, che stanno sogghignandomi. Sono tutte squadrate nella loro divisa viola e nera, con la A bianca illuminata dai fari al neon. Davanti a me invece, vi sono, oltre ai già citati Nereo, Magoss e Malvaro anche un tizio con i capelli rossi, uno con i capelli biondi, vestito con una tunica completamente nera, con delle merlature simili a quelle di un castello medievale ed un tipo lugubre vestito di grigio con i capelli bluastri. "Che stai aspettando Malvaro, mandalo in pasto a Divaeus!" Urla una donna che era posta dietro a Magoss. "Calma Vanessa: ti ricordo che lui non deve morire!" Ribatte calmo, ma determinato il tipo lugubre. "Cyrus ha ragione: il capo, Odino lo vuole vivo" Rincara il tipo con i capelli rossi. Noto con la coda dell'occhio che il dottor Fuji stava affianco all'uomo con la merlatura da castello medievale. "Comunque sia, grazie per il tuo sangue." Dice stavolta Nereo. "Il carissimo dottore è riuscito a completare un siero che renderà tutti noi Gijinka, proprio come te" "Ecco perchè c'erano tutti quegli Stabilizzatori all'entrata della stanza." Dico, capendo il motivo. Diavolo, non ci voleva. Ora capisco perchè mi hanno dato molto da mangiare questa mattina: mentre dormivo devono avermi prelevato una grande quantità di sangue. "No,no quelli sono delle reclute; i nostri sono migliori!" Mi dice Vanessa, alzando un braccio e mostrando la Pietrachiave. Viene imitata da quasi tutti, solo l'uomo con la tunica nera non lo fa. "Ghetcis per ora è l'unico senza un pokèmon Megaevolvibile." Fa Cyrus, con una faccia da frecciatina. "Ahah, è solo questione di tempo." Sentenzia l'uomo. "Sapevo che Acromio fosse un genio comunque" Continua, "Altrimenti non lo avrei mai arruolato nel Team Plasma, ai tempi andati..Peccato solamente che non l'abbia potuto uccidere, altrimenti adesso non sarebbe più qui ad aiutarti." Conclude amaramente. "Acromio è furbo, sarà sicuramente in un luogo tranquillo ad aiutare lo Stato!" Urla Fuji, ricevendo un sonoro cazzotto da Elisio, l'uomo con i capelli rossi. "Lascialo stare!" Urlo io, cercando di difenderlo.  "Adesso veniamo a noi" Mi fa Magoss. "Noi dobbiamo andare ad Alola a prendere gli ultimi ingredienti; o torni in cella con le buone oppure saremo costretti a condurti con le cattive! Prego, Campione di Auros, a te la scelta" Ride l'incantatore. "Vi affronterò e vi sconfiggerò, fosse l'ultima cosa che faccio." Dico e, afferrando la prima Pokèball faccio come per evocare il mio amico. "Reclute! E' tutto vostro!" Urla Ghecis. "Mi raccomando non lo uccidete!" Conclude Elisio.
Le reclute tutte contemporaneamente toccano i loro pokèmon, creando degli ibridi con vari Mightyena, Raticate, Zubat e tanti altri. Rabbrividisco: non avevo affrontato mai prima d'ora così tanti nemici. "Vai Sylveon!" Grido. Il mio folletto grida il suo verso e libera i fiocchi al vento. "Legame Gijinka!" Urlo fondendomi con lui. Mi metto subito in posizione d'attacco. Percepisco la determinazione del mio Pokèmon e sarò pronto a sconfiggere chiunque si metterà sul mio cammino! Come prima cosa mi carico di luce e sbrilluccico, creando un potente Magibrillio che illumina tutto lo stanzone. Premetto che ho contanto circa 35 reclute, ne acceco gran parte di esse. I gijinka dei pokèmon velenosi, gli unici veri e propri problematici, che resistono al mio attacco folletto mi vengono addosso, cercando di spararmi delle mosse di tipo veleno, che però riesco ad evitare all'ultimo. Mi sembra di vedere il dottor Fuji sorridere al vedere che la sua creatura, il sottoscritto, fosse molto più forte di quelle brutte copie e vedo che freme per raggiungermi. Vorrei lanciargli la Ball di Blaziken, ma preferisco avere per il momento cinque alternative, nel caso la battaglia mi sfugga di mano. Una Recluta-Weezing mi colpisce con del fango che mi invischia tutto, impedendomi di sfruttare al pieno il Magibrillio. Percepisco la paura di Sylveon, ma non mi faccio tirare indietro e mi metto ad urlare. La mossa Granvoce tiene alla larga molti dei miei avversari, ma comunque non raggiunge appieno i risultati sperati. Ecco giungere una nuova schiera di pokèmon che mi circonda e mi butta a terra con le loro mosse velenose. Mi sento esausto e temo che dovrò rimettere Sylveon nella sfera. Devo trovare il modo di mettere Scizor sul terreno, senza farmi acchiappare dalle reclute. Il tempo di riflettere mi è fatale, dato che purtroppo mi hanno circondato pienamente. Devo rischiare il tutto per tutto: mi sciolgo da Sylveon e, rimessala velocemente nella sua sfera, evoco il primo Pokèmon che mi ritrovo in mano, che è Alakazam. Ci tocchiamo appena in tempo prima che un Gijinka Ferow mi colpisca con il suo becco: alzo una mano in quella direzione e una barriera psichica impedisce al becco di colpirmi. Con l'altra dirigo il pugnale di energia psichica, che inizia a levitare per aria. Immagino che l'arma si muova per la stanza e lo dirigo verso i colli dei Gijinka malvagi, che ovviamente muoiono prima che possano fare una mossa. Devo sistemare il Gijinka-Ferow davanti a me: mi sposto un pochino di lato, mentre con la mano sinistra afferro il cucchiaino destro che gli inficco nel collo, spaccandogli il collo e recidendogli l'arteria. 
*Calma Kevin, rimani lucido* Mi suggerisce Alakazam. Noto che l'unico in piedi è un Bisharp-Gijinka, che mi guarda con aria di sfida. Cavolo: Acciaio-Buio, peggiore combinazione possibile per uno psico. Provo con il trucco del pugnale volante, ma non ha effetto, visto che lo blocca con una mano e lo lancia di nuovo verso di me. Mi colpisce alla guancia, facendomi uscire del sangue. "Ti ci vorranno più di questi trucchi per sconfiggermi!" Ride l'altro, mettendosi in posizione d'attacco. Capisco che con Alakazam non ho speranze di batterlo, ma il mio pokèmon mi incoraggia a tentare il tutto per tutto. Scambio di posto i pugnali con i due cucchiai e inizio a farli vibrare; l'energia del Focalcolpo si crea subito, con parecchio sforzo la lancio, ma lui..La blocca?! Come..Come..COME HA POTUTO BLOCCARE UN COLPO DA 120 PUNTI DI POTENZA?! Ma sopratutto me la lancia contro, carica di potere oscuro! La schivo, con molta fatica, così tanta che cado a terra. Sono supino a terra e percepisco i passi del Gijinka nemico. Alza un braccio laminato, e mi infligge un duro colpo alla schiena, mettendoci particolare pressione sulla spalla sinistra. Urlo dal dolore; credo che mi abbia inflitto un serio danno. Mi defondo per il colpo da Alakazam e lo vedo completamente a terra, sfinito dal combattimento. A quanto pare io ho preso il colpo alla schiena dato che sento il sangue scorrermi sulla suddetta parte, mentre Alakazam ha un buco profondo sulla spalla sinistra, che perde sangue. Recupero velocemente la sfera e posiziono il mio Pokèmon all'interno. Velocemente ragiono che Blaziken sarebbe la scelta migliore, ma non posso sceglierlo: non mi ubbidirebbe, è ancora troppo legato a Fuji. Opto per Dragonite, che stavolta riesco ad evocare senza errori. Il tocco con il mio drago è gentile ma determinato: sa che stiamo per giocarci il tutto per tutto! Appena il legame si unisce, sento la rabbia di Dragonite per i compagni caduti. Prendo un respiro gigante, rilasciando tutto il fuoco dalla mia bocca sul corpo d'acciaio del mio avversario. Lui sembra evitarlo,ma non posso che notare che il mio nemico è rimasto impigliato in una ragnatela di uno Aradios ed il fuoco lo raggiunge, coprendolo all'istante. "Questo è per Alakazam!!" Dico, dando un'unghiata ricoperta dal fuoco. In quel punto zampilla del sangue che viene subito colpito dal fuoco provocato dalla mia bocca. Il Gijinka-Bisharp inizia ad urlare e a correre per tutta la stanza, rovesciando esperimenti e macchinari, anche appiccando del fuoco. Sta facendo troppi danni, rischiamo di morire tutti: cinicamente, creo un geloraggio che lo investe. Continuo nella mia opera, creando una bara di ghiaccio che lo chiude dentro, come era successo con il mio povero Dragalge. Sposto lo sguardo verso i capi del Team Asgard: Vanessa, Malvaro e Magoss sembrano terrorizzati da ciò che ho fatto, Cyrus ed Elisio sono impassibili proprio come Ghetsis, mentre Nereo ride e batte le mani. "Bravo, veramente sorprendente, fenomenale" Mi dice, mentre batte le mani sempre più forte. Fuji mi guarda infine con fare impaurito, ma anche esaltato: ho fatto una strage, lo ammetto, ma era per autodifesa. "Quale scusa ti racconti per non sentire rimorso?" Mi chiede Nereo. "Avevamo espressamente detto di non ucciderti, eppure tu lo hai fatto..Sei un mostro, te ne rendi conto?" Urlo dalla rabbia, lanciando centinaia di sfere di fuoco nell'aria. Malvaro tira fuori una sfera e da lì fuori esce uno strano pokèmon: un corpo centrale fluttua, mentre altri diciasette corpuscoli gli ruotano attorno, producendo una barriera che assorbe i colpi del mio Oltraggio. Non appena si ferma, noto che i corpuscoli più piccoli si dispongono in modo di creare un corpo: un pezzo grande, simile ad un busto, di colore oro, con una pietra nera e rossa al centro, ricoperto da due strisce rosse, è sormontato da uno più piccolo, con occhi simili ad una testa. Ai lati del "busto" due paia di "ali" composte da quattro corpuscoli medi che fanno fluttuare altri dodici corpi più piccoli. "Ti presento Divaeus: è un pokèmon che ha il potere di Arceus, visto che è un pezzo del Creatore." Mi calmo al vedere questa creatura: non posso credere che un pezzo del mitico Arceus stia fluttuando davanti a me. "Ti sei mai chiesto perchè il tipo misterioso, il cosidetto ??? non abbia una lastra tutta sua come gli altri diciassette?" Mi perdo un secondo a pensarci. "Immagino che tu non sappia rispondere, vero? Ebbene lui è la reincarnazione di quella lastra. Ti piace?" Mi chiede. Devo essere sincero, trovo molto lugubre questo Pokèmon: emana tristezza ed indecisione, sebbene i suoi colori siano vivaci.  
"Quella..Sarebbe la reincarnazione di una lastra? Ma..Ma è impossibile!" "Non è Impossibile, Kevin, ti ricordo che i poteri delle lastre sono stati formati dai Giganti che Arceus ha sottomesso all'inizio dei tempi; questa è stata formata a partire dal Gigante con il potere ??? ed ha con sè un altro effetto..Che però non ti rivelerò!" Mi fermo a vedere Divaeus ancora  una volta: mi chiedo perchè Arceus non abbia voluto creare una lastra per quel tipo, ma vengo distratto dal movimento di Magoss che inizia a creare la solita cortina di oscurità. "Basta!" Urlo, lanciandogli un raggio congelante. Quello si ferma, schivando l'attacco buttandosi verso sinistra. "Divaeus colpiscilo!" Fa Marvalo, "Ti ordino di non ucciderlo!" Divaeus si alza in volo, squadrandomi con i suoi occhi neri, che subito diventano rossi. Intravedo che sta caricando qualcosa, ma non lo capto in tempo e mi investe di un'energia nera. Sento paura, ogni secondo che passa mi sembra di non avere più speranze e che sia tutto finito. "Che ti succede Kevin? Non eri tu quello che doveva uccidermi?" "Io..Io.." Mi sento fragile..Di nuovo! Non sento Dragonite come se.."Che stregoneria è questa?!" Urlo contro. "Oh deve aver usato Paura..é una mossa di tipo ??? che fa rivivere nell'avversario tutte le sue più profonde.." Malvaro viene interrotto da un Pokènav che squilla. "Pronto? COSA?!" Dal portone chiuso, si rompe in due come una noce di burro ed entrano tre figure che riconoscerei da miglia di distanza: "Hayden! Ginevra! Rosso?" Dico, correndo in direzione loro. "E tu che ci fai qui?" "Lui è.." Inizia il Campione di Johto. "Si, è Kevin." Spiega la ragazza. "Fighissimo!" Poi aggiunge. "Tranquillo, non lo rivelerò a nessuno." Io sono un pò spiazzato; non immaginavo che avrebbero portato ospiti. "A dopo le spiegazioni, ora combattiamo!" Dice Rosso, evocando il suo famoso Charizard. "Vai Umbreon!" "Espeon!" Ordinano i miei amici. "Un quartetto delizioso, non c'è che dire!" Sentenzia divertito Cyrus. "Un Gijinka, un Campione e due perfetti sconosciuti!" "Dannazione le reclute sono assolutamente inutili!" Aggiunge Malvaro. "Avevano l'ordine di bloccare gli intrusi, non di metter loro il tappeto rosso per entrare!" Sbraita. I tre nuovi arrivati si mettono ad osservare la Lastra reincarnata: "E quello cos'è?" "E' Divaeus, un componente di Arceus." "Cosa?" Chiede Ginevra. "Intendi dire che quella è una specie di incarnazione di uno strumento?!"  "Si, proprio così." Hayden prende la parola, determinato. "Lastra o non Lastra, noi lo abbatteremo, vero Kev? Kevin..?" Mi si ferma a guardare, e nota nei miei occhi la paura. Sembra quasi che riesca a leggere le sensazioni che provo in questo momento. "Non puoi abbatterti così Kevin!" Mi fa, venendomi vicino. "Che cosa...Ahahahah ho capito!" Mi fa Malvaro. "E' il tuo fidanzatino, non è vero?" Mi devo essere liberato dalla paura, visto che Hayden sembra tornato determinato. Mi giro verso Malvaro e gli urlo: "Sempre meglio essere fidanzato con un uomo, piuttosto che vivere una vita dedita all'oscurità, al latrocinio e al male!" Urlo, lanciando un raggio di ghiaccio verso Divaeus, che lo colpisce in pieno, visto che non se lo aspettava.  "E' il momento..Di fare sul serio!" 



Storicizzazione della storia Pokèmon

Capitolo 6: Kalos (Parte 2- dal "Medioevo Kalotico" fino alla fondazione dello Stato)

Il 405 è l'anno di svolta; il capo dei rivoltosi,  Pirenio il breve, chiamato così per la bassa statura, fondò la nuova Monarchia di Kalos, chiamata dagli storici per differenziarla da quella di Az, Nuovo Regno di Kalos. Dopo la presa di Altoripoli, i Pirenidi, la dinastia che regnò subito dopo il fondatore del regno, divise il dominio sulle regioni più periferiche con gli alleati della Rivolta, che diventarono Paladini, un termine che indicava il palazzo ormai distrutto, a Luminopoli. Sopravvivono pochi pezzi nell'Hotel Fiordiquattrini, ma purtroppo l'originale è andato perso nella Prima Guerra Statale quando Luminopoli venne bombardata (Leggere più avanti). Il commercio di ambra antica e di altre pietre preziose prese dalle cave vicino ad Altoripoli, assicurarono un certo benessere al nuovo stato; se sul piano economico però i Pirenidi ottennero una discreta stabilità, non si può certo dire che sul piano politico navigassero in acque buone: il frazionamento del potere attuato da Pirenio portò un'instabilità per i vari re che succedettero dopo il fondatore della Monarchia. Senza contare la volontà di riconquistare le città che appartevano a Kalos, ora dominio di Vesryon, vicine al Gensai. Ci vollero però 350 anni prima di una dichiarazione di guerra tra il Nuovo regno di Kalos e il regno di Zavinar: nel 702 iniziò la guerra, conclusasi nel 708. Zavinar venne sconfitta e venne costretta a cedere Fluxopoli, Fractalopoli e l'odierno Ponte Mosaico. Da questo momento per circa 1200 anni questo territorio sarà soggetto a continui cambi di domini tra il Regno di Kalos e i vari regni Vesryini aldilà del Gensai. Al termine di una di queste guerre contro Zavinar, nel 1016, il re Kalos VI' lo sfortunato, perse la vita nella battaglia del Gensai. Dopo la dichiarazione di pace che restaurò di nuovo le tre città a Zavinar, iniziò dentro Kalos una nuova guerra civile che decidesse chi doveva ascendere al trono. Per circa venti anni i Paladini si scontrarono in giro per la regione finchè nel 1067 a Petroglifari Macronio riuscì a sconfiggere i suoi ex compagni d'arme e a farsi incoronare re a Luminopoli nel dicembre di quell'anno. Macronio aveva da ricostruire un'intera regione, senza contare che Auros contava di ritornare a dettare legge nella regione più settentrionale. Decise di farsi costruire non troppo lontano da Luminopoli un castello, la Reggia Aurea, che sarebbe diventata la dimora di ogni nobile Kalotico oltre che della sua famiglia. Oltre al palazzo fece costruire un giardino, ricco di simbolismi e rimandi ad altre culture: si ricordino le sculture di Reshiram e di Zekrom, i pokèmon di Unima, creati dal Palladium nel 1397, e poste ai lati del giardino. La servitù, impeditogli di vivere nel castello, creò a partire da un villaggio non molto lontano, la sua dimora, l'odierna città di Castel Vanità, chiamato così poichè i servi odiavano lavorare per i loro padroni, considerati appunto, vanitosi. Un piccolo castello venne costruito oltre a Castel Vanità e divenne un piccolo forte che avrebbe difeso la Reggia Aurea da Ovest. La completa costruzione di ogni opera di difesa e di abbellimento venne conclusa nel 1489, anche se i regnanti ed i nobili avevano già iniziato ad abitare lì a partire dal 1300. Nel mentre i Macronidi avevano mantenuto saldi i confini a sud, rafforzando la loro presenza nel deserto con la fondazione di Desertopoli nova, nel 1277 e ad est continuavano il tira e molla con i regni di Vesryon, in una logorante serie di guerre che andavano e venivano ogni 5 anni circa e che raramente portavano a conquiste concrete. 
Quando arrivò l'influsso di cultura proveniente da Kanto e mediato da Jotho e da Auros, i sovrani iniziarono ad auto-definirsi Illuminati, in quanto volevano rendere il loro popolo felice, idea molto cara al Rinascimento Kalotico, chiamato, per differenziarlo dagli altri, Illuminismo (1757). Le idee Illuministe vennero re-interpretate dai Borghesi e da alcuni membri della Nobiltà di Palazzo come un invito a rendere più elastiche alcune norme come per esempio il diritto di parola e di pensiero libero, punite con la morte in molti casi. Bisogna aggiungere una serie di pessimi raccolti che avevano inasprito il popolo per fame, che bussava spesso al palazzo in cerca di cose da mangiare. Famoso l'episodio, rivelatosi un falso, della regina di Kalos, Antonella di Auros ed un cortigiano: "Maestà, il popolo ha fame!" "Bè che gli si dia il Pan di Lumi!" Sebbene sia un episodio leggendario in quanto il Pan di Lumi sarebbe stato inventato nel 1799, è indicativo notare quanto effettivamente alla Nobiltà non importasse più di tanto la salute del popolo e dei Borghesi. Nel 1789, Eliseo XVI' indisse una riunione, i cosidetti Stati Generali, chiamati così poichè costituiti da tre "stati" della società Kalotica: il Primo Stato, i Sacerdoti di Xerneas ed i rappresentanti di ogni religione, il Secondo, i Nobili di ogni parte di Kalos, ed il terzo Stato, i Borghesi. Nella prassi si era soliti votare le mozioni usando un voto per "stato"; poichè primo e secondo stato molto spesso erano d'accordo, le sessioni si concludevano con la totale tassazione nei confronti del terzo stato, mentre i primi due rimanevano completamente esonerati dallo sborsare il denaro. Il terzo stato si impose a far votare anzichè per "stato" per "teste", ossia ogni membro dell'assemblea aveva diritto di voto; con questa mossa i Borghesi avevano ottenuto la maggioranza. La conquista dell'assemblea fu una rivoluzione: la Monarchia si trasformò di fatto in una versione più Parlamentare, sullo stampo di Jotho; il re, che voleva continuare a regnare in maniera assolutista, sembrò sempre molto distante dall'Assemblea. Intanto il Direttorio, il nome che l'Assemblea degli Stati si era data, iniziò una politica di promozione della libertà su idee di stampo Illuminista: vennero infatti aboliti prima di tutto ogni privilegio ed ogni corveès che il popolo doveva ai vari culti e ai vari nobili. Successivamente venne redatta una carta, la Costituzione dell'Uomo, dell'Allenatore e del Cittadino, che organizzava i diritti ed i doveri che ad ogni uomo, allenatore e cittadino era garantito. Per paura che questa rivoluzione venisse espansa per ogni resto dell'odierno Stato, Auros, gli stati di Vesryon ed Hoenn dichiararono guerra a Kalos, per rimettere Eliseo XVI' completamente sul trono, ristrutturandolo di ogni suo potere. Il re invece, preferì schierarsi dalla parte della Rivoluzione, sperando che il suo manifestarsi a favore lo favorisse nel mantenere la Corona. Nel 1790 iniziò così la prima guerra di una lega di stati contro Kalos, detta Prima Coalizione: Kalos era accerchiata su tre fronti, ma resisteva grazie ai contrabbandieri provenienti da Alola. 
Dopo sei anni di guerra in cui nessuno riusciva a prevalere, emerse un giovane Generale, Naroar, che, a soli ventisei anni, riuscì a sconfiggere con poche truppe a disposizione (controllava all'epoca un esercito secondario) ogni staterello di Vesryon e poi a rincontrarsi a Batikopoli, allora dominio degli Imperatori di Auros, con il resto dell'esercito. Il suo arrivo negli stati di Vesryon venne visto sia come una manna che come una tragedia: infatti mentre gli stati più meridionali vennero tutti accorpati in un singolo, chiamato Repubblica di Vesryon, primo esempio di un'unità per questa regione, e dotato di una Costituzione molto simile a quella di Kalos, dall'altra molte opere d'arte vennero portate a Luminopoli, inoltre vennero messi a capo dello Stato creato gente inetta e corrotta, alienandosi così parte del consenso ottenuto. La corsa di Naroar proseguì senza quasi incontrare ostacoli fino a Diamantopoli, dove riuscì a spodestare l'Imperatore, che scappò ad Hoenn per  aver salva la vita. Mentre Naroar si godeva la conquista di Auros, seppe che il re Elisio stava per morire e da lì venne il colpo di genio: non appena il re ebbe esalato l'ultimo respiro, condusse un colpo di stato e, aiutato dal suo esercito, si fece eleggere Primo Console, detentore effettivo di ogni potere in quanto ogni decisione sarebbe dovuta passare sotto di sè. Hoenn indisse così una seconda Coalizione, cui si aggiunsero Unima, Kanto, Jotho e Sinnoh. Naroar ancora una volta a capo del suo esercito, sbarcò ad Olivinopoli e a gran velocità conquistò la parte più orientale di Jotho, seguita nel 98 dalla parte occidentale. Mosse quindi guerra a Kanto e, come sappiamo ne occupò la regione più orientale, fino al Monte Luna, chiuso dai Kantiani per evitare di far inoltrare l'esercito nemico nel territorio. Per prezzo della pace con Kalos, la Coalizione dovette condere l'Indipendenza a Fiore, che divenne uno Stato Fantoccio di Kalos stessa e cedere Primisola, Secondisola e Terzisola. Nel 1800 Naroar, con un nuovo colpo di stato si fece eleggere Imperatore dal Gran Sacerdote di Arceus, rendendosi così dalla sua parte ogni Arceusiano. L'impero di Kalos, al momento della sua massima estensione, viene chiamato dagli storici Seconda Unità, in quanto sia simile seppur con le dovute differenze alla prima. Si cercò di introdurre un calendario in cui l'anno 0 era diventato l'anno di nascita dello stesso Naroar ma fu quasi completamente ignorata, preferendo rimanere alle vecchie abitudini.
In poco tempo rese deboli le potenze di Kanto e di Unima, creò il Granducato di Fiore per allentare la forza di Kanto in quella zona, ma resistevano Hoenn e Sinnoh. Naroar sospettava però principalmente di Almia e di Sinnoh,regioni più periferiche e quindi difficilmente controllabili. Riprese una guerra massiccia contro queste due regioni  nel 1808,radurando da tutto il suo impero milioni di uomini mandati a combattere contro questi due popoli. Il piano prevedeva la conquista rapida di Almia e,successivamente,svernare in quelle regioni,per infine concludere la guerra con la conquista di Nevepoli,ma la forte resistenza degli Almiani e il gelido freddo del monte Corona rallentarono i Kalotici,permettendo la riscossa delle altri regioni sottomesse. Le forze si scontrarono a Kivu,città orientale di Vesryon,quasi al confine con Unima. Questa battaglia viene detta la battaglia delle Regioni,in quanto tutte le regioni,eccetto Oblivia si ritrovarono in questa piana per combattere. Gli schieramenti erano questi: da un lato Kalos, Fiore e la Vesryon dipendente  e dall'altro le altre regioni. Qui Naroar venne sconfitto e catturato dagli Hoenti. Per poterlo osservare meglio,lo esiliarono nell'Altopiano Quasar e glielo diedero come dominio personale. Per circa un anno stette lì a governare,ma una notte scappò e tornò vincitore a Kalos,riuscendo per cento giorni a tenere sotto scacco le regioni,per poi venire sconfitto definitivamente a Frescovilla nell'Aprile del 1810.
Come sappiamo a Zafferanopoli si tenne un congresso che riportasse sul trono i legittimi regnanti e sistemasse i confini disturbati da Naroar. Kalos, ritornò ai confini precedenti al 1789 e al trono risalì il fratello di Eliseo XVI, chiamato Eliseo XVII'. Il suo regno venne fortemente osteggiato da tutto il popolo, considerato tirannico e di vecchio regime. Durante il suo tempo cercò di reprimere ogni tentativo di acquisto di libertà con la forza, finchè nel 1820 Eliseo morì di infarto. Il figlio, Eliseo XVIII', sciolse la Monarchia e si fece eleggere come capo di stato della Repubblica. L'età di governo di Eliseo XVIII', detta età Elisea, durò circa 30 anni, e fu età di avanzamento culturale e tecnologico per Kalos. Dal 1860, dopo aver aiutato Vesryon ad unificarsi, Kalos attese senza successo la cessione di Frescovilla, Ponte Mosaico e Fractalopoli, ricompense per aver aiutato nell'unificazione, ma non vennero mai date, con la scusa che il lavoro maggiore era stato fatto dai Vesryini. La situazione degenerò nel 1897 quando i due stati si dichiararono guerra e, in una serie di giochi di alleanza, si ritrovò tutto lo Stato in guerra, gli uni contro gli altri. In particolare Kalos si ritrovò accerchiata a Sud e ad Est da Auros e Vesryon, alleate contro Luminopoli. L'entra in guerra di Jotho riuscì a tamponare la situazione.

1'Guerra statale- Schieramenti: 
Alleanza: Kalos,Sinnoh,Almia,Jotho,Kanto
Intesa: Hoenn,Vesryon,Auros,Unima

Con il Congresso di Luminopoli, Vesryon perde le tre città in favore di Kalos, mentre Batikopoli viene ceduta da Auros, mettendo fine alla guerra. Kalos rimanette fuori da ogni logica internazionale finchè, con il pericolo di Colpiquido e l'attacco a Petroglifari scese in guerra affianco della Rosa Bianca e di Hoenn nel 1923. Dopo la vittoria del Monte Argento, Kalos fu uno dei primi firmatari della Carta dello Stato, nonchè primo seggio.



Bandiera e significato

La croce, rossa a sfondo bianco, viene contornata da linee blu e rosse, simbolo della corona e poi del Ministero di Eliseo XVIII'; il cervo ed il corvo rappresentano Xerneas ed  Yveltal nell'atto di donare la vita, o di assorbirla dagli altri. Infine le x e le y sono antichi simboli della tradizione antica; secondo la leggenda si risalirebbe addirittura ad Az.

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Capitale: Luminopoli

Città importanti: Petroglifari, Altoripoli, Fractalopoli, Romantopoli, Desertopoli

Nuovi personaggi apparsi:

-Divaeus:

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