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Autore: AlbAM    01/12/2019    8 recensioni
Non c'è pace per la nostra squadra! Avevano appena risolto il caso della "bestia" ed ecco che un killer misterioso inizia a colpire gli informatori di Dan!
E Lucifer che farà ora che ha scoperto la verità su Dromos e come affronterà questa inaspettata paternità?
Riuscirà nel difficile compito di dimostrarsi allo stesso tempo un buon compagno per Chloe e un buon padre per il diavoletto fastidioso?
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chloe Decker, Lucifer Morningstar, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

Qualcuno ci spia

"Non dire fesserie sorella…!"

"Fesserie, eh?" rispose Maze “credi che sia un'idiota come tutti gli altri fratellino? Solo dei fessi come i nostri fratelli e un egocentrico come Lucifer potevano non accorgersi della somiglianza!"

"Maze…"

"Non preoccuparti puoi tenerti il tuo segreto. Non so perché te lo sia tenuto per te tutto questo tempo, ma comunque non me ne frega niente. Quanto alla presenza dei fratelli di Lucifer, parlane con lui!” concluse porgendogli la mano e facendogli un gesto come per dire: dammi le chiavi.

Maze, hai sentito cosa ti ho detto? Ho percepito la loro presenza a casa di Linda, poco prima che Lonzarot sfondasse la vetrata!”

E allora?”

Dieu Sacrè, ma sei stupida o è solo che non mi ascolti per principio?” urlò spazientito Dromos.

Scusa cosa vorresti dire, che qualche fratello di Lucifer ha cercato di uccidere il piccolo Charlie usando Lonzarot. Sei impazzito per caso?”

Maze svegliati, prima Lonzarot va a casa di Chloe, ma lì fortunatamente non succede nulla grazie alla presenza di Lucifer. Poi va a casa di Linda e cerca di aggredire Charlie mentre io percepisco che c'è qualcuno di loro che osserva quello che sta succedendo. Ora sento di nuovo la loro presenza a casa di un morto ammazzato dove guarda caso siamo arrivati io e Dan!”

Maze lo fissò qualche istante, poi commentò con aria preoccupata “Per una volta sono d'accordo con te, comincia ad essere una serie di coincidenze un po' strana”

"E c'è anche un'altra cosa, Azrael è venuta a trovarmi mentre ero da Ella..."

Oh, quindi effettivamente tu e Ella.... non pensavo che la nostra dottoressa avesse un tale cattivo gusto in fatto di uomini!” commentò ironica Maze.

Sai Maze è curioso come di tutto quello che dico tu ascolti solo quello che ti interessa per potermi ferire...“ commentò Dromos “AZRAEL... È ... VENUTA... A... TROVARMI!” aggiunse scandendo lentamente le parole come se avesse a che fare con una persona con problemi di comprensione.

Azrael... l'angelo della morte... in che rapporti siete tu e lei?” domandò Maze fingendo di non essersi accorta dell'ironia del fratello.

Sa di essere mia zia e ogni tanto ci troviamo e parliamo, a parte questo mi ha accennato al fatto che... insomma che qualcuno dei suoi fratelli potrebbe non essere molto d'accordo su quello che sta succedendo qua!”

E lo viene a dire a te anziché a suo fratello?”

Era venuta a dirmi che era preoccupata per il mio rapporto con Ella e poi.. beh mi ha fatto capire che c'era anche qualcos'altro che la preoccupava”

Maze rimase pensierosa per qualche secondo. Qualche isolato più in là si sentì l'ululato di una sirena della polizia avvicinarsi “Devo andare stronzetto, o mi chiederanno di seguirli in Centrale e mi faranno perdere tempo con un sacco domande inutili, dammi le chiavi!”

Maze, e quello che ti ho detto?”

Devi parlarne con Lucifer!”

Si, ma mi aiuterai a proteggere gli umani?” rispose Dromos porgendo le chiavi della moto alla sorella.

Oh, il piccolo traditore che era disposto a rapire un bimbo per avere un nuovo Signore dell'Inferno ora è preoccupato per gli umani?”

E dai, Maze... mi vergogno già abbastanza per quella storia, non c'è bisogno che me la ritiri fuori...!”

Maze lesse la vergogna e l'imbarazzo nello sguardo del fratello e per una volta le sfuggì un sorriso comprensivo.

E' ovvio che ti aiuterò Dromos, anche io li amo tutti e da molto prima di te. Non permetterò a nessuno di fare del male al piccolo Charlie, né a nessun altro di loro. Ma tu devi parlare con Lucifer, io e te da soli possiamo fare poco contro quei fanatici”

Prese le chiavi dalla mano di Dromos e gli diede un buffetto su una guancia aggiungendo “Cerca di stare attento stronzetto” poi rendendosi conto di essersi lasciata andare ad una dimostrazione di affetto per il fratello si girò imbarazzata e scappò via facendo rombare la moto e lasciando Dromos con un sorriso stupito in mezzo alla strada.

#


Chloe entrò nell'appartamento di Rusty e notò subito la presenza di Dromos.

"Mia Signora" sussurrò lui, che nel frattempo le si era avvicinato "avrei bisogno di parlarti. Da soli"

"Ora?" Dromos annuì.

"Va bene, ma non qui, usciamo" rispose Chloe facendogli cenno di seguirla.

"Allora" domandò Chloe, notando che Dromos si stava guardando intorno perplesso.

"Non c'è" spiegò la detective intuendo che Dromos stava cercando Lucifer "stamattina ha avuto uno dei suoi attacchi di stranezza e se ne andato senza spiegazioni" aggiunse tristemente.

"Non preoccuparti Mia Signora, tornerà presto"

"Non sono affatto preoccupata" mentì lei, ma Dromos la fissò in un modo che la fece sentire un libro aperto.

"Preferirei che non lo facessi sai?"

"Cosa? " domandò lui stupito.

"Leggermi dentro in questo modo, è... imbarazzante"

Dromos arrossì "Io… Ti chiedo scusa Mia Signora non lo faccio apposta, credo sia una mia caratteristica peculiare di demone"

"Beh, cerca di controllarla quando parli con me, ok? E poi per favore, c'è proprio bisogno di rivolgermi quell'appellativo in ogni frase?"

Dromos la fissò avvilito "Io non…. tu sei la compagna del Mio Signore. Non posso rivolgermi a te in altro modo a meno che tu non me lo conceda espressamente" mormorò lui abbassando lo sguardo.

Chloe si rese conto di averlo umiliato e si pentì di essere stata così sgarbata, in fondo non era colpa di Dromos se Lucifer si comportava da imbecille e il demone aveva solo cercato di rassicurarla.

Gli prese dolcemente il mento con una mano alzandogli il viso.

"Scusa, non volevo offenderti. Cerca di capire è tutto nuovo per me, in ogni modo puoi chiamarmi Chloe, ok?"

"Ok" rispose lui con un'espressione così rincuorata che Chloe provò il desiderio di abbracciarlo stretto, non capiva perché, ma quel ragazzo in certi momenti aveva il potere di stimolare il suo istinto materno.

"Di che cosa volevi parlarmi?"

"Credo che anche questo sia un finto omicidio, per lo meno in senso umano"

"Cosa vuoi dire?"

"Ho sentito la presenza di un angelo e non si trattava di Amenadiel"

"Quando? "

"Quando siamo arrivati io e Dan" c'era qualcuno in casa e non era umano"

"Dromos, pensi seriamente anche tu che c'entrino i fratelli di Lucifer?"

"Non dico che siano loro a uccidere, ma sicuramente ci stanno osservando e ho la sensazione che siano sempre intorno e che Lonzarot fosse sotto il loro controllo…"

"Chloe, Elyas" Chiamò Ella interrompendo Dromos.

Chloe notò che il viso di Elyas si era illuminato nel sentire la voce di Ella.

"Beh, non ci crederete ma è successo di nuovo!"

"Successo cosa?" domandò Chloe.

"Non è stato ucciso con una coltellata" affermò Dan che li aveva raggiunti anche lui.

"Cosa?"

"È proprio così Chloe. Hanno di nuovo simulato un omicidio"

Chloe incrociò preoccupata lo sguardo di Dromos.

#

"Maze, si può sapere che ti prende?" disse Linda osservando perplessa Maze che si aggirava rabbuiata per la casa armata di due pugnali.

Ogni tanto si appostava dietro ad una porta e la apriva di scatto oppure si inchinava davanti ad una poltrona o un letto e scrutava concentrata il pavimento.

"Maze!" Chiamò ancora Linda "Potresti smetterla? Mi stai mettendo ansia, credevo che fosse finita la tua fase di iperprotezione ossessiva!"

Maze continuò senza degnarla di risposta finché non ebbe controllato tutta la casa.

"Ho finito" annunciò buttandosi sul divano con uno sguardo soddisfatto "È tutto a posto!"

Linda sospirò sollevata "Era ora, si può sapere che ti ha preso?"

"È per via di una cosa che mi ha detto lo stronzetto"

"Chi?"

"Dai, quello stupido demonietto da quattro soldi"

"Uh, vuoi dire tuo fratello?" Maze le rivolse uno sguardo infastidito "Voglio dire lo stronzetto!"

"Ok, ma che ti ha detto per renderti così ansiosa?"

"Dice che sente in giro i fratelli di Lucifer, ha idea che ci stiano intorno e che ci stiano spiando!"

"I fratelli di Lucifer. Vuoi dire... Angeli?"

"Dromos è convinto che potrebbero fare del male a Charlie e Chloe"

"Cosa?"

"Lui pensa che la bestia fosse controllata da loro e anche se mi dispiace ammetterlo, temo che abbia ragione"

"Maze, perché mai degli angeli vorrebbero fare del male al figlio di un loro fratello! Mi sembra una teoria assurda! E Chloe, lei è stata creata da Dio per Lucifer!"

"Linda, è proibito avere figli dagli umani dai tempi dei Nephilim. Amenadiel e Lucifer stanno contravvenendo a una regola che tutti noi rispettiamo da millenni”

Lucifer non ha avuto alcun figlio da Chloe ed è già molto che siano finalmente riusciti a fare sesso!” intervenne Linda.

Maze ridacchiò “Si è vero, ma è proprio perché Chloe è una sorta di miracolo che da questi rapporti potrebbe nascere un figlio! Cerca di capire, alcuni Angeli sono, come dire, fondamentalisti. Per loro è inconcepibile permettere che si violino le regole e oltretutto non hanno mai perdonato Lucifer per la sua ribellione. Immagina quanto possano essere felici che il loro Padre gli abbia creato una donna da amare. Proprio a lui, il figlio ribelle! E Amenadiel, lui addirittura il figlio lo ha già avuto"

"Santo cielo!" esclamò Linda prendendosi il viso tra le mani "Come possiamo difenderci da degli esseri sovrumani infuriati con noi?"

"Beh, per questo non preoccuparti, ci sono io e c'è anche Amenadiel"

"Tu puoi combatterli? Credevo che Lucifer ve lo avesse vietato!"

"Chi te lo ha detto?"

"Dromos"

"Ah, ovvio. Comunque è vero solo per alcuni, tra cui Amenadiel e Azrael, ma per Michele e il suo gruppetto di spocchiosi soldatini la regola non vale e sono convinta che siano proprio loro a spiarci!" concluse Maze rigirando uno dei pugnali tra le le dita.

#

"Sono preoccupato, Chloe" disse Dan mentre attaccava alla solita lavagna la foto di Rusty accanto a quella di Jaime the Beauty.

"È il secondo dei miei informatori che muore di una apparente morte naturale che viene trasformata in omicidio. Non capisco che logica ci sia in tutto ciò"

Chloe stava per replicare quando notò che Dromos si stava guardando intorno teso e con gli occhi rossi.

"Elyas, tutto ok?" domandò facendo un gesto vago intorno al viso sperando di essere compresa dal demone.

Fortunatamente Dromos intuì e riprese il controllo.

"Scusa mi ero distratto" rispose facendo anche lui un vago gesto con la mano che poteva ricordare il movimento di un'ala.

Dan li guardo perplesso "Si può sapere che avete voi due? Gesticolate come due italiani!"

"Magari hanno creato un loro codice segreto, come quando ai tempi della scuola non volevamo farci capire dai professori!"

La voce di Marc fece girare tutti di scatto.

"Marc, sei tornato! Ma come mai non sono stata avvertita?"

"Mi sembra strano, magari ti sei dimenticata, detective!" Rispose Marc secco.

Chloe ne rimase stupita, era la prima volta che il detective Rhodenbarr le rispondeva in quel modo.

"Vacci piano ragazzino stai parlando con un tuo superiore" intervenne Dan.

Marc lo fissò sostenendo il suo sguardo, poi si accomodò su una sedia e indicando Dromos commentò "Vedo che avete già trovato il mio sostituto, vi sono proprio mancato eh?"

Chloe e Dan si scambiarono uno sguardo imbarazzati "Non è qui per sostituirti Marc, ci sta dando una mano…”

Marc interruppe Chloe "Quindi di fatto mi sta sostituendo, o meglio, tu mi stai facendo sostituire da un civile sbucato fuori dal nulla. Mi pare un po' fuori da quelle regole che dici di apprezzare tanto, non credi... Boss?"

Chloe rimase spiazzata, il Marc che conosceva era un idiota, ma completamente diverso dall'astioso detective che si trovava di fronte.

"Allora, posso essere aggiornato sul caso o il mangiarane qui si offende se rientro in squadra?"

Dromos si irrigidì ma evitò di commentare, la situazione era già abbastanza tesa.

"Certo, ora ti riassumiamo le informazioni raccolte finora"

"Io vado Chloe, sono di troppo qui" intervenne Dromos saltando giù dalla sedia e avviandosi verso le scale.

"Elyas... " lo chiamò Chloe preoccupata, Dromos non si voltò ma la detective sentì la sua voce rispondere "Tranquilla è tutto ok, ma stai attenta a Marc, non mi convince"

Chloe rimase esterrefatta, Dromos le aveva appena risposto telepaticamente come se nulla fosse!

"Chloe, stai bene?" domandò Dan preoccupato.

"Cosa..? Si... sto bene, scusate!" rispose lei "Marc, ora ti faccio un breve riassunto"

"Alla buon'ora" rispose Marc con un tono che la irritò immediatamente. Almeno in questo quell'idiota non era cambiato pensò tra se e se la detective.

#

Lucifer fermò la Corvette guardandosi intorno perplesso. Aveva guidato fino all'indirizzo indicato nella busta rispedita al mittente, scervellandosi su cosa chiedere esattamente al padre di Rusty ed ora che era arrivato a destinazione la situazione non gli tornava per niente, si aspettava di trovare una classica deprimente casetta a schiera abitata da un irritante vecchio scontroso, invece si era ritrovato davanti al cancello di una mega villa in stile hollywoodiano.

Un alano arlecchino dall'aspetto più curioso che aggressivo lo osservava dall'altra parte del cancello scodinzolando e sbavando copiosamente.

Lucifer scese dalla corvette e si avvicinò al citofono, esitò un attimo prima di suonare, poi premette il campanello "Avanti" rispose una voce di donna "arrivate fino in fondo al vialetto e non preoccupatevi di Bella, è buonissima"

Lucifer fece un passo all'interno del giardino e come il cane si avvicinò per annusarlo lo fissò con gli occhi rilucenti di rosso "Tu, insensato incrocio tra un equino e un dalmata, prova a far arrivare sul mio completo italiano una sola goccia di quella disgustosa schiuma viscida e appiccicosa e capirai il significato di pene infernali"

L'alano si arrestò spaventato, fece un rapido dietrofront e scappò via con un guaito.

Lucifer sorrise soddisfatto e seguendo le indicazioni della donna arrivò in fondo al vialetto.

Una donna sulla sessantina lo aspettava sulla porta di casa.

Prego, entri le mostro la strada” disse la donna “non mi sembra vestito in modo adatto al lavoro, ha portato il cambio?” aggiunse la donna guardandolo perplessa.

Cambio?” domandò Lucifer perplesso.

La donna si arrestò tesa “Non è qui per mio marito?”

Si, sono qui per suo marito!”

Oh, quindi come mai non indossa la divisa e non vedo neanche una borsa per il cambio!”

Scusi, ma lei chi pensa che sia?”

Non è il nuovo infermiere?”

Non direi proprio, sono della polizia di Los Angeles”

La donna lo guardò stranita “Non capisco!”

Cerco suo marito a proposito di suo figlio!”

La donna gli lanciò uno sguardo nervoso “Noi non abbiamo nessun figlio” rispose secca.

Beh, forse lei e suo marito non avete figli, ma suo marito si o meglio aveva, visto che il figlio è morto due giorni fa!”

Ah!” commentò la donna visibilmente sollevata “E mio marito cosa c'entra, comunque?”

Riguarda suo marito, se non le dispiace!” rispose freddamente Lucifer, irritato dall'atteggiamento della donna.

Mi segua!” lo invitò lei altrettanto freddamente.

Attraversarono un ampio ed elegante salone, percorsero un breve corridoio e infine arrivarono davanti ad una porta chiusa.

È tutto suo!” disse la donna aprendo la porta.

Agli occhi di Lucifer si presentò il triste spettacolo di un uomo anziano sdraiato su un letto d'ospedale. L'uomo era attaccato ad una flebo e respirava attraverso due tubicini infilati nelle narici.

Non ha più molto da vivere” spiegò la donna con un tono distaccato “è in questo stato da giorni ormai e secondo i medici non si riprenderà più! Ora può dire a me o andare!”

Lucifer sospirò, poi domandò alla donna “Perché non ha voluto conoscere il figlio?”

Questo dovrebbe domandarlo a lui”

Mi pare che questo non sia possibile al momento, non crede?” replicò lucifer irritato.

Beh, allora penso che possa andarsene, non crede?” rispose sarcastica la donna.

Lucifer si avviò verso l'uscita, stava per aprire la porta quando un pensiero improvviso lo trattenne “Mi scusi ancora un attimo!”

Cosa c'è ancora!” domandò irritata la donna.

E' stata lei a rimandare le lettere al mittente!” la accusò Lucifer.

Non so di che sta parlando per favore vada via!”

Ma Lucifer la fissò intensamente negli occhi “Mi dica, lei cosa vuole davvero?”

La donna lo guardò un po' confusa, poi rispose “Io non voglio dividere nulla, a causa della malattia di mio marito ho sacrificato la mia vita rinunciando praticamente a tutto e ora posso avere finalmente indietro tutto!”

E per questo motivo ha impedito ad un figlio di conoscere suo padre?”

Io e Edward abbiamo provato di tutto per avere un figlio, senza successo e poi dopo anni di matrimonio mio marito si è ammalato e dopo aver rinunciato a tutto, spunta fuori dal nulla questo bandito e dice di essere suo figlio. Io... non potevo permettere che la nostra vita fosse sconvolta da un rifiuto della società”

Lei è soltanto una disgustosa egoista” la interruppe Lucifer furioso “ma un giorno ci rivedremo e avremo modo di parlare di tutto questo, è una promessa!” concluse sbattendo la porta.

Percorse quasi di corsa il vialetto che portava al cancello senza neanche accorgersi del povero infermiere che chiamava aiuto schiacciato a terra dall'alano che lo leccava e sbavava tutto allegro e scodinzolante.

Raggiunse la Corvette e partì con uno stridio di pneumatici.



   
 
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