PROLOGO
Evasione
Carcere
di Mountainside
La
prigione di Mountainside si trovava a venticinque miglia a est di
Zootropolis,
incastonata tra le vette di una catena montuosa. Vi erano incarcerati
assassini, boss mafiosi e altri elementi giudicati estremamente
pericolosi per
la società. Per questa ragione, il livello di sicurezza era al massimo
grado e
lo spazio aereo attorno al complesso carcerario era strettamente
limitato.
Il
carcere era divenuto ancor più celebre per un’altra ragione.
Ospitava
gli ex cospiratori che erano stati fautori degli incidenti dei
Mammiferi
Selvaggi avvenuti diciannove anni prima.
Dawn
Bellwether e Doug Ramses erano riusciti, in qualche modo, a
sopravvivere fra le
mura della prigione più dura di Zootropolis, ma soltanto perché erano
detenuti
in una sezione speciale, separata dagli altri prigionieri, dopo che la
coppia
aveva ricevuto numerosi attacchi da parte di questi ultimi.
I
giorni della detenzione erano come confusi per Bellwether. Col tempo,
la sua
forza di volontà si era sgretolata, fino a renderla il guscio vuoto di
sé
stessa. Aveva pensato di farla finita, perché quella che stava vivendo
non poteva
affatto definirsi vita. Era stata punita per sempre a causa della
superbia che
aveva avvelenato la sua mente negli anni precedenti. Negli ultimi
tempi, aveva
persino iniziato a provare rimorso per le sue azioni criminali e per il
suo
desiderio di vendicarsi di Lionheart.
Al
contrario, Doug Ramses non aveva provato alcun senso di colpa. Il suo
unico
rammarico era quello di essere stato colto con le zampe nel sacco.
Aveva
accolto la sua condanna con una certa indifferenza, sebbene potesse
considerarsi fortunato a non essere stato condannato alla pena capitale.
La
cosa che più lo faceva infuriare era che il suo lavoro, al quale aveva
dedicato
così tanto tempo, era ora nelle zampe di scienziati che avevano osato
profanarne lo scopo per aiutare gli altri. A Doug non era mai importato
di fare
una cosa del genere. Tutto ciò che desiderava era intascare un cospicuo
assegno.
Non era certo colpa sua se le aziende per le quali aveva
lavorato non
erano riuscite a individuare il potenziale del Midnicampum
Holicithias.
Quando
Dawn Bellwether gli aveva proposto di collaborare, l’obiettivo era
semplicemente quello di mettere l’allora sindaco Leodore Lionheart in
cattiva
luce agli occhi dei cittadini di Zootropolis. Lui l’aveva costantemente
umiliata e voleva rendergli pan per focaccia. Tuttavia, quando Doug
aveva
ideato il piano che prevedeva l’utilizzo degli Ululatori Notturni, la
pecora si
ubriacò di potere e aveva deciso che tutti i predatori erano da
considerare
suoi nemici; soltanto lei meritava di tenere ben saldo il potere di
controllarli.
Alla
fine dei conti, tutto ciò che importava a Doug era il denaro.
Tutto
questo l’aveva portato in un unico posto: una cella ampia, comoda e
spoglia in
un’ala della prigione progettata appositamente per tenere lontani i
cospiratori
che avevano ideato la congiura degli Ululatori Notturni dagli altri
detenuti.
Doug
aveva anche smesso da tempo di parlare con Dawn ogni volta che
incrociavano i
rispettivi sguardi.
A
dire il vero, non gli importava più di provare a convincerla a fare
qualsiasi
altra cosa. Per quel che lo riguardava, non poteva più essergli utile
in alcun
modo.
******
La
torre di guardia era situata in prossimità dell’ingresso occidentale
della
prigione.
Craig
Howlinson ne era il responsabile, oltre che il poliziotto di grado più
elevato
presente nel complesso in quel momento. Il sole era già tramontato e
Howlison
era pronto a dare il cambio, in modo da poter tornare a casa da sua
moglie e
sua figlia e dormire un po’, anche se avrebbe dovuto aspettare almeno
un’altra
ora prima del cambio di turno.
Il
radar che sorvegliava gli aerei che entravano nello spazio aereo del
carcere
rimaneva silenzioso, tranne quando segnalava la presenza di qualche
mezzo di
linea.
Howlinson
si adagiò comodamente sulla sedia, convinto del fatto che quella
sarebbe stata
una notte come le altre.
Mentre
era seduto, il radar cominciò a emettere segnali a un ritmo sempre più
ravvicinato.
Howlinson non ci badò all’inizio, pensando che si trattasse del
transito di
qualche altro aereo di linea.
Tuttavia,
il segnale non si arrestò e l’agente penitenziario dovette sporgersi in
avanti
e assumere un’espressione accigliata.
Il
segnale indicava l’avvicinamento di un aereo privato.
Howlinson
si alzò e raccolse prontamente la radio.
“Voi
a bordo di un mezzo non identificato, state entrando in uno spazio
aereo
sottoposto a rigida sorveglianza. Invertite la rotta oppure faremo
decollare un
elicottero che vi scorterà indietro. Se vi rifiutate, saremo
autorizzati ad
aprire il fuoco. Identificatevi immediatamente.”
Il
segnale non cambiò frequenza e non arrivò alcuna notizia dalla radio.
“Questo
è il nostro ultimo avvertimento. Fate ritorno nello spazio aereo
destinato alle
rotte commerciali oppure saremo costretti ad abbattervi.” ordinò
l’agente
Howlinson.
Ancora
una volta, non ci fu risposta, ad eccezione del segnale di frequenza,
il cui
ritmo si faceva sempre più intenso. Howlison si stava apprestando a
richiedere
via radio l’intervento della squadra di supporto aereo, ma mentre lo
faceva, un
intenso fascio di luce investì la torre di controllo… poco prima che
l’aereo
non identificato si schiantasse su di essa, avvolgendola in
un’esplosione.
******
Doug
aveva corso per un lasso di tempo che gli era parso interminabile.
Dietro di
lui annaspava Dawn Bellwether; sebbene lo stesso Doug non sapesse
spiegarsi il perché,
aveva avuto pietà di lei e aveva deciso che non l’avrebbe lasciata alla
mercé
del proprio destino.
Comunque,
la libertà per Doug ebbe vita breve. Non appena giunse sul ciglio di
una strada
di montagna, un furgone nero si fermò e diversi mammiferi, tutti
predatori che
indossavano abiti scuri, uscirono in formazione compatta con le armi
pronte a
far fuoco.
Doug
alzò gli zoccoli in alto. Ma prima che potesse proferire parola, fu
colpito.
Notò l’impennaggio verde di un dardo tranquillante conficcato nella
zampa, e
quella fu l’ultima cosa che i suoi occhi riuscirono a vedere prima che
venissero avvolti dall’oscurità.
******
“Qui
è la Zootopia News Network. Sono Peter Moosebridge con le ultime
notizie. Una
serie di violente esplosioni ha investito il carcere di massima
sicurezza di
Mountainside dopo che un jet privato è precipitato dal cielo. Allo
stato
attuale, lo ZBI non è in grado di confermare se ci sono morti, feriti o
evasi tra
le fila dei detenuti presenti nella struttura al momento dell’accaduto.
…
Un comunicato è appena giunto in redazione. Lo ZBI ha confermato la notizia che due prigionieri mancano all’appello e si presume che siano in fuga. Dawn Bellwether e Doug Ramses, due dei cospiratori condannati al carcere a vita per aver preso parte attiva negli incidenti dei Mammiferi Selvaggi accaduti diciannove anni fa, sono attualmente in libertà. Lo ZBI ha rilasciato una dichiarazione con cui esorta l’intera cittadinanza di Zootropolis a collaborare nella ricerca dei fuggitivi. Se doveste notare la presenza di Dawn Bellwether o Doug Ramses, siete pregati di chiamare il numero dello ZBI che vedete ora sullo schermo. Lo ZBI ci esorta ad avvertirvi di non tentare in alcun modo di avvicinarvi o tentare di arrestare i due fuggitivi.”
Note
dell’autore: Gentili
amici lettori e amiche lettrici,
rieccomi a voi con Il Risveglio dei Morti, il secondo capitolo
del Ciclo
della Riconciliazione.
Come
avrete avuto modo di leggere dall’introduzione, questa storia è
ambientata diciannove
anni dopo gli eventi del film e un anno dopo le vicende raccontate ne La
speranza non muore mai. Dopo essere tornato a Zootropolis per dare
l’ultimo
saluto a sua madre, Nick ha ripreso a lavorare nel corpo di polizia
della città
al fianco di Judy, in modo da rinsaldare definitivamente i rapporti con
lei e
il suo primogenito Nicholas. Nel frattempo, dovranno fronteggiare una
nuova
minaccia che rischia di gettare ancora una volta nel caos la metropoli
in cui
ogni mammifero – almeno in apparenza – può aspirare a diventare ciò che
desidera.
In
questo prologo, Doug Ramses e Doug Bellwether, ovvero le menti autrici
della congiura
degli Ululatori Notturni, sono riusciti a evadere di prigione, ma…
saranno proprio
loro i nemici che Nick e Judy dovranno affrontare in questa nuova
avventura? Lo
scoprirete nei prossimi capitoli!
Come
è mia consuetudine, vi lascio alcuni link utili:
Pagina
DeviantArt dell’autore: https://www.deviantart.com/giftheck/
Prologo
di Waking Death: https://www.deviantart.com/giftheck/art/Waking-Death-1-Prologue-691289881
Storia
completa: https://archiveofourown.org/works/11441793?view_full_work=true