Serie TV > Wynonna Earp
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Autore: Kiki BSK    10/12/2019    0 recensioni
*AVVERTENZE*
Se non avete visto la terza stagione e volete evitare spoiler... evitate questa FF.
Dalla Storia:
-Potremmo sempre scriverci i numeri di telefono sul braccio e vedere cosa succede una volta tornate nella nostra linea temporale- dico ridendo riprendendo a camminare e lei alza un sopracciglio.
-Ci stai pensando sul serio?- chiedo e lei alza le spalle.
-Non ci sto pensando, ho deciso che lo faremo e basta- dice ed io alzo gli occhi al cielo.
Mi fermo all'entrata di quel locale.
-Non comportarti come farebbe tua madre o tuo padre o risulterai troppo ovvia e non entrare nel raggio di Pacemaker o diventa blu e tutti sapranno che sei un erede- dice lei bloccandomi la gamba per aria visto che stavo per aprire le porte con un calcio.
-Guasta feste- rispondo per poi seguirla all'interno.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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A/a:

Questa FF è nata dopo che ho finito di vedere per la prima volta Wynonna Earp e non riuscivo a darmi spiegazioni su alcuni fatti accaduti durante la serie (alcuni poi li ho capiti successivamente con altre visioni della serie)... fatti che nella serie tv vengono lasciati un po' a se come... perché la pancia di Wynonna non è diminuita quando il tempo ha ripreso a scorrere? (Melanie incinta a parte) O l'anello di Bulshar, non è un boomerang, quindi come fa a tornare indietro da solo?

Fantasticando un po' è nata "The Heir Of The Heir", incentrata principalmente sul personaggio di Alice Michelle Earp, ambientata verso la fine della terza stagione (tranne il capitolo finale che chiuderà con una specie di Flashforward) dove la mia mente bacata ha cercato di dare delle spiegazioni ai miei vari dubbi.

Non tratterò tutti i dubbi che mi erano sorti ma solo alcuni di essi.

Non aggiungo altro per il momento, fatemi sapere cosa ne pensate ;)









 

Capitolo 1

 

-Devo tornare indietro- dico cercando di prendere le ultime cose.

-Se lo fai cambierai un sacco di cose e creerai una linea temporale alternativa Alice- dice Claire.

-Non se lo faccio nel modo giusto- rispondo infilando tutto in uno zainetto.

-Portami con te, almeno posso essere sicura che non reagirai alla Earp- dice lei incrociando le braccia al petto.

-Sta per succedere la seconda apocalissi e tu vuoi venire con me per assistere alla prima?- chiedo e lei sorride annuendo.

-Oh avanti, non è la prima volta che viaggiamo nel tempo per divertimento. Hai assorbito i poteri del Time Master per un motivo no?! Quindi… porta la tua migliore amica come hai sempre fatto le altre volte anche se questa è una missione. In più, due teste sono meglio di una- ribatte e mi mostra il suo zainetto a terra.

-Ma chi fa da se fa per tre- ribatto e lei mi fulmina con lo sguardo.

-Non iniziare con questa sfida perché sai che la perderai, Earp- ribatte ed io alzo gli occhi al cielo.

-Okay va bene. Conosci le regole giusto?- chiedo e lei annuisce.

-Non puoi vedere te stessa e non puoi rivelare la tua vera identità o scateni il panico… togliendo il fatto che io ero in Italia e tu con tua zia Gus non vedo modo come io possa incasinare le cose anche se rivelassi la mia vera identità, sei tu quella che manderebbe tutto a puttane- dice ridacchiando.

-Okay okay frena la lingua serpe. Nel caso succedesse, prima di tornare qui dovrò cancellare la memoria degli altri. Niente foto o simile!- rispondo puntandole un dito contro, si alza e raccoglie il suo zainetto per poi avvicinarsi a me mentre io mi metto il mio amato cappello da cowgirl.

Sentiamo un rumore al piano di sotto e delle urla dei mostri infernali che salgono le scale.

-MUOVITI!- dice, chiudo gli occhi e prendo un respiro profondo.

Penso esattamente al posto, ora e momento dove voglio trovarmi poi sento quel calore avvolgermi, poco dopo sparisce sostituito da un grande freddo.

 

-Merda, mi ero dimenticata che era inverno- dico strofinando le mani sulle mie braccia.

Indossavo un paio di anfibi neri, jeans aderenti blu scuro, maglia bianca e giubbotto in pelle nero.

Claire era messa meglio, indossava degli anfibi anche lei, jeans chiari, maglietta rossa e piumino dello stesso colore della maglia.

-Io no- dice per poi camminare verso Shorty.

-Non hai più Pacemaker- dice bloccandosi di colpo.

-No, non potevo portarla perché si sarebbe creato un paradosso- rispondo e lei alza un sopracciglio.

-Dove diavolo l'hai lasciata?- chiede spalancando gli occhi.

-Tranquilla, in un posto sicuro- rispondo e lei alza un sopracciglio.

-Dimmi che non hai fatto come tua zia Nicole che per "Posto sicuro" intende "Lanciamo l'anello in mezzo al bosco" facendo quasi vincere Bulshar?!- dice per poi prendere fiato.

-No, almeno a nascondere le cose ho preso da zia Waverly- dico mentre raggiungiamo l'entrata di Shorty.

-Dobbiamo cercare di far tenere tutti gli elementi che servono a sti zucconi per evitare di morire prima della seconda finendo tutti bellamente in paradiso senza una via d'uscita quando si chiudono le porte- dico passandomi una mano tra i capelli.

-Sai che probabilmente rimarranno solo tua madre e Nedley fuori da quella porta vero? Tutti gli altri scomparirebbero- dice Claire affiancandosi a me.

-Lo so, ma almeno possiamo lasciarli con le armi giuste in modo che sopravvivano e non aprano le porte dell'inferno… se tutto va bene, quando torneremo a casa, io e te avremmo ancora dei genitori- dico dandole una piccola spinta con la spalla.

Per colpa di quello che era successo io non conobbi mai mia madre e mio padre, tanto meno le zie perché cercarono per cinque anni di tenere i demoni dell'inferno qui a Purgatory, quando si ruppe il confine cominciarono a cacciarli per il mondo e morirono quando io compii 25 anni.

I genitori di Claire li avevano conosciuti perché decisero di allearsi con loro contro i demoni visto che loro, in Italia, cacciavano i demoni che c'erano in Europa.

Diciamo che io e lei siamo due eredi di due famiglie che cacciano i demoni per rispedirli all'inferno.

Al contrario di me, lei è stata addestrata per questo lavoro.

Dei miei genitori e zie avevo solo visto delle vecchie foto che corrispondevano più o meno a questo periodo.

-Dici che ci conosceremo nel futuro che ci aspetta quando torneremo a casa?- domanda rallentando il passo fino a fermarsi.

-Ricordi cosa dissero i tuoi? Un demoni è scappato dall'Europa per venire in America per la seconda volta. Ricordi chi era? Kate, la vecchia sposa di mio padre quindi, visto che loro la inseguiranno… io e te ci conosceremo sicuro- rispondo.

-Ma non è detto che tu sia a Purgatory quando io arriverò- ribatte.

-Se tutto questo finisce per il meglio, ci sarò anch'io, te lo prometto. In più apportando alcune piccole modifiche la nostra linea temporale rimarrà intatta, io e te quando torneremo a casa saremmo ancora nella mia stanza- rispondo.

-E se non fosse così?- chiede e solo ora mi accorgo della sua paura.

-Farò in modo che durante il viaggio i nostri ricordi non vengano cancellati, ci proverò e se saremo lontane prenderò l'aereo per venire a prendere la mia migliore amica e portarla in questo buco di mondo ovunque lei si troverà- rispondo abbracciandola.

-Dobbiamo salvare il mondo ricordi? Non possiamo tirarci indietro adesso ed essere egoiste… la nostra amicizia contro l'intera umanità, ricordi?- chiedo e lei si allontana.

-Meno male che ti conosco o direi che sei una senza cuore che non ci tiene per niente a me- dice colpendomi la spalla con un pugno.

-Potremmo sempre scriverci i numeri di telefono sul braccio e vedere cosa succede una volta tornate nella nostra linea temporale- dico ridendo riprendendo a camminare e lei alza un sopracciglio.

-Ci stai pensando sul serio?- chiedo e lei alza le spalle.

-Non ci sto pensando, ho deciso che lo faremo e basta- dice ed io alzo gli occhi al cielo.

Mi fermo all'entrata di quel locale.

-Non comportarti come farebbe tua madre o tuo padre o risulterai troppo ovvia e non entrare nel raggio di Pacemaker o diventa blu e tutti sapranno che sei un erede- dice lei bloccandomi la gamba per aria visto che stavo per aprire le porte con un calcio.

-Guasta feste- rispondo per poi seguirla all'interno.

Appena entrate notiamo mia madre, mio padre, Jeremy, zia Waverly e zia Nicole ad un tavolo che parlano, cerco di non guardarli.

Ero già tornata una volta in questo periodo, o prima, per vederli e conoscerli ma li avevo solo visti da lontano.

-Okay, direi che è ora di andare a prenderci da bere- dico avviandomi verso il balcone.

-Se volevi farti notare ci stai riuscendo- sussurra Claire ed io ridacchio chiedendo del Whiskey liscio senza ghiaccio al cameriere.

-é quello che voglio o come faccio a capire cosa avranno in mente?!- rispondo voltandomi a guardarla.

-Ciao, siete nuove di qui?- chiede una voce che conosco piuttosto bene e quasi mi strozzo.

-é abitudine spaventare le persone da queste parti senza farsi prima notare?- chiedo voltandomi per poi ricevere un calcio da Claire.

-Oh scusami, non era mia intenzione spaventarti- risponde Waverly guardandomi per poi porgermi una mano.

La prima ad afferrarla è Claire.

-Si siamo nuove, piacere di conoscerti, io sono Claire Smith- si presenta e vedo mia zia sorridere.

Stava testando le nostre auree per vedere se eravamo demoni, poteva sentirlo di per se ma se stringeva la mano la percepiva meglio… cose da angeli.

Finita la loro stretta di mano vedo che la porge verso di me.

MERDA! Dovevo inventarmi un nome alla svelta.

Stringo la mano e sorrido.

-Io sono Diana Queen- rispondo e la vedo alzare un sopracciglio.

Cerco di tenere la miglior faccia da poker, aveva sicuramente sentito che la mia aurea era diversa dalle altre ma non malvagia.

-Strano… cognome- dice lasciandomela andare.

-Già, non dirlo a me che ci devo vivere- dico ridacchiando per poi bere metà del bicchiere in una volta.

-Come mai a Purgatory?- chiede una seconda voce, zia Nicole, mi accorgo che dietro di loro c'erano anche mamma, papà e Jeremy.

Non avevo mai conosciuto i miei genitori in questi 27 anni perché non avevano avuto "tempo" per venirmi a trovare.

Se ero frustrata, arrabbiata e quant'altro? Si

Capivo le motivazioni? Si

Li ho mai perdonati? No e questo Claire lo sapeva molto bene.

-Turiste- rispondo fredda guardando mia madre.

-Turiste?- chiede appunto lei e vedo zia Waverly fermarla dal prendere Pacemaker.

-Okay, siamo cacciatrici di Demoni- risponde Claire ed io mi volto verso di lei spalancando gli occhi.

-Voi siete… cosa?!- chiede Doc avanzando verso di noi.

-C'è un motivo per cui il nostro lavoro deve restare segreto, non potevi reggere la scusa delle turiste?- chiedo voltandomi verso di lei capendo esattamente il suo piano.

-Delle turiste a Purgatory, non ci crederebbe nemmeno tua madre- dice ridacchiando ed io alzo gli occhi al cielo.

-Okay, per… quale razza di demone siete qui? Dio, ora cominciamo a distinguerli pure per razze?!- dice mia madre facendo una faccia disgustata.

-Bulshar- rispondo in automatico attirando l'attenzione di tutti.

-Troppo in fretta?- chiedo voltandomi verso Claire che annuisce massaggiandosi le tempie.

-Bene, aggiungiamo due sedie e parliamone assieme visto che è lo stesso con cui abbiamo a che fare noi- dice Jeremy tornando al tavolo.

Ci sediamo e ci aggiorniamo sulla situazione, inutile dire che io e Claire sapevamo più del dovuto ma non potevamo intervenire in questo momento per cambiare gli eventi.

-Hai un'aria familiare- dice mia madre guardandomi negli occhi dopo tre ore passate a vedere se si potevano fidare di noi.

Bene… avevo preso la chioma di mia madre, gli occhi di mio padre, ci credo che avevo un'aria familiare.

Ero poco più alta di mia madre ma vestivo uguale a lei inconsciamente, da mio padre avevo preso la velocità e la mira nell'usare le armi.

-Anche a me ricordi qualcuno- dice zia Waverly.

-Sei famosa?- chiede Jeremy ed io ridacchio.

-Abbastanza- rispondo ridacchiando per poi beccarmi uno scappellotto.

-Non lo sei idiota, non darti delle arie inutilmente- mi riprende Claire spalancando gli occhi.

-Come desidera ma'am, ma ora dobbiamo andare a trovare un alloggio quindi si alzi e mi segua- dico recuperando il mio cappello che avevo momentaneamente lasciato appeso allo schienale della sedia, rigorosamente nero.

-Perché non state da noi al podere?- chiede zia Waverly ed io mi immobilizzo, quel posto non lo avevo mai visto perché come tutta Purgatory era finito in pasto alle fiamme dell'inferno.

Sento Claire scuotermi per un braccio ed io mi volto verso di lei.

-Cosa?- chiedo voltandomi cercando di riprendermi.

-Se volete venire a stare da noi al podere degli Earp- ripete Waverly.

-Siete… Wynonna e Waverly Earp?- chiedo facendo la finta tonta.

-Le uniche e sole spacca culi di Purgatory, e probabilmente del mondo… anche se lei è per metà un angelo… ergo una Nephilim- risponde mia madre mettendo Pacemaker sul tavolo.

Ecco… altra cosa che nessuno sapeva a parte me… con l'esercitazione un Earp poteva allungare la mano verso Pacemaker e questa volava verso l'erede, mia madre dovrebbe scoprirlo tra due anni.

-Hai paura delle armi tesoro?- chiede mio padre sghignazzando.

-No, Sir- rispondo e lui alza un sopracciglio.

-Come te la cavi?- domanda e Claire sghignazza.

-Più che bene, può starne certo- risponde mentre io resto in piedi dietro la mia sedia.

-Dimostralo- mi sfida ed io rido per poi avvicinarmi a zia Nicole per sfilarle la pistola dalla fondina e sparare due colpi, il primo colpisce la bottiglia di Tequila che c'era sul bancone, la seconda colpisce la carta da gioco che un ragazzo teneva col braccio teso verso l'alto e che stava per buttare sul tavolo perché stava vincendo.

-Sei brava a Poker?- chiede Jeremy ed io deglutisco, stavano facendo domande troppo precise.

-Si, ha perso solo una volta da piccola ed è stato quando ha imparato a giocare… ora dovremmo andare a fare un giro di circospezione- dice Claire alzandosi mentre io metto la sicura alla pistola e la restituisco alla proprietaria.

 

-SEI IMPAZZITA?!- chiede Claire quasi urlando.

-Hey, non sono io quella che ha dato le risposte giuste quando non avrebbe dovuto farlo!- rispondo e lei si ferma.

-Oh, hai ragione- dice per poi seguirmi.

-Dove stai andando?- chiede subito dopo.

-A comprare una moto, ne avremmo bisogno fidati- rispondo per poi dirigermi verso l'officina.

Compro una Harley Davidson Road King e poi chiamo Waverly (ci eravamo scambiati i numeri di telefono visto che avremmo dovuto aiutarli con Bulshar) per chiederle dov'era il podere, giusto per non destare ALTRI sospetti.

 

-Hey, la cena è quasi pronta. Abbiamo solo una camera matrimoniale a disposizione se non è un problema- dice una volta che siamo entrate in casa.

-Nessun problema- risponde Claire mentre io mi guardo attorno.

-Allora state assieme!- dice ed io mi volto con un sopracciglio alzato.

-Nope- rispondo per poi indicare una foto di me vicino a mia madre.

-Non ho visto niente per i bambini- dico.

-Non sono affari tuoi- dice una voce glaciale alle mie spalle.

-Scusa, non volev- vengo fermata.

-Già non volevo e non vorrai mai farlo- risponde per poi sparire al piano di sopra.

-Scusatela, è successo da poco. Ha dovuto mandare sua figlia in un posto sicuro visto che Purgatory è un concentrato di demoni dell'inferno che vogliono ucciderla dato che è l'erede- dice Waverly accarezzando la cornice della foto.

-Non è mai andata a trovarla?- chiedo cercando di tenere un tono di voce neutrale.

-Non ancora, ci sono molte cose da risolvere qui e non è sicuro per Alice- dice e chiudo gli occhi cercando di fermare le lacrime.

-Capisco- sussurro per poi scuotere la testa e riprendermi.

-Porto le nostre cose di sopra, dai una mano a Waverly- dico a Claire che annuisce.

-Oh tranquilla, non ce n'è bisogno- dice mentre io comincio a salire le scale.

-Non è per te, ma per lei… vuole restare sola- risponde.

 

 

Pov Waverly

-Come fa a sapere che deve andare di sopra?- chiedo guardandola salire le scale.

-Oh, è molto brava ad osservare. Ha visto che qui c'è solo la cucina, il salotto e un bagno oltre che uno sgabuzzino, quindi ha dedotto che le camere degli ospiti e le vostre siano al piano superiore perché li ce n'è una ma deduco fosse di vostro padre e vostra madre- risponde Claire.

-Lo hai notato anche tu a quanto pare- dico alzando un sopracciglio.

-Beh si, se vai con lo zoppo impari a zoppicare, giusto?!- chiede lei ridacchiando nervosa.

-Si- rispondo tornando in cucina seguita da lei, ci mettiamo a cucinare assieme.

-Come siete venute a conoscenza di Bulshar?- domando curiosa.

-La setta di vampiri che è venuta dall'Europa. Li stavamo seguendo ma abbiamo perso le loro tracce arrivate al confine col Canada perché abbiamo avuto un piccolo imprevisto… Un Lupo Mannaro che se la prendeva col bestiame dei contadini e provava ad uccidere i loro figli, il solito- dice lei alzando ed abbassando le spalle.

-Esistono i lupi mannari?!- chiedo sconvolta.

-Si stupisce quella che per metà è un angelo- ribatte lei cogliendomi impreparata.

-Touché- rispondo e ridiamo entrambe.

-Hey novellina, mia sorella ha già la ragazza- dice Wynonna entrando in cucina.

-Oh lo so, siete una bellissima coppia- risponde ed io ringrazio.

-Wynonna, non è che se io sono gay lo devono essere anche tutte le ragazze che incontri- dico ridacchiando.

-In realtà sia io che Diana siamo bisessuali- risponde Claire ed io mi volto verso di lei stupita.

-Uno a zero Baby Girl- dice ridacchiando mia sorella per poi bere dalla bottiglia di Whiskey.

Sento un rumore al piano di sopra ed alzo un sopracciglio.

-Che ore sono?- chiede Claire cercando un orologio.

-Le otto di sera- rispondo stranita e la vedo correre di sopra.

Sia io che Wynonna la seguiamo e quando arriviamo davanti alla porta della camera troviamo Diana stesa a terra e Claire che cerca qualcosa nel suo zaino.

-Soffre di qualcosa?- chiedo avvicinandomi alla ragazza.

-No è solo molto stanca ed ha bisogno di zucchero- risponde ed io aggrotto le sopracciglia.

-Perché lo zucchero?- domando.

-Perché deve alzarsi e venire a mangiare o domani mattina ti svuota il frigo- risponde ridacchiando.

-Aiutami a metterla sul letto- dico verso Wynonna che se ne stava poggiata allo stipite con le braccia incrociate sul petto.

Sbuffa e si avvicina, io la prendo per le gambe e lei per le braccia.

-Grazie- dice Claire mentre apre una bustina di zucchero.

-Ora capisco, ti piace lei- dice Wynonna ed io mi volto a guardarla.

-Hai la delicatezza di un elefante- la riprendo.

-Ma ha ragione- dice la ragazza al mio fianco mentre si avvicina al letto.

-Ha un calo di zuccheri e le dai una bustina di zucchero… non era meglio una ciambella?- chiede Wynonna.

-Si ma non ce l'ho- risponde la ragazza guardando mia sorella.

-Nemmeno io- risponde Wynonna.

-Hey, la svegliamo o battibecchiamo sulle ciambelle?- dico indicando Diana stesa.

-Giusto- risponde Claire voltandosi verso la sua amica restando immobile, la vedo aprire e richiudere più volte la bocca per poi sbuffare.

-Cosa sei, un pesce?!- dice esasperata Wynonna avvicinandosi al letto.

-Non scuoterla o altro perché ti mette istantaneamente al tappeto- dice Claire bloccando le mani di Wynonna.

-Quindi cosa dovresti dirle per farla svegliare? Ho visto che chiudevi ed aprivi bocca senza dire niente… è perché non puoi?- chiedo e lei annuisce.

-Anche se- dice aggrottando la fronte per poi avvicinarsi all'orecchio della sua amica e sussurrarle qualcosa, sento solo le ultime parole che sono "Torna da me".

Lentamente la ragazza riapre gli occhi e si mette a sedere, prende le due bustine di zucchero e le mangia come se ne valesse della sua vita.

-Dove sei andata?- chiede ridacchiando l'altra.

-Oh beh, ho fatto un giro all'inferno ma ero più stronza di Satana quindi mi ha risputata fuori ed eccomi qui- dice lei sarcastica per poi bere l'acqua dalla bottiglietta.

-Bene, la cena è pronta- dico cominciando a scendere le scale seguita dalle altre.

Suona il campanello e vado ad aprire a Nicole, Doc e Jeremy.

Dopo aver apparecchiato ci sediamo a mangiare e una volta finito vedo Doc tirare fuori un mazzo da carte e le fiches.

-Doc, non vorrai mica- comincio ma mi interrompe subito.

-Oh si, nessuno è più bravo di me a Poker- dice ed io scuoto la testa.

Si uniscono anche Wynonna e Nicole mentre io, Jeremy e Claire ci spostiamo in salotto.

-Sa che ti piace?- chiedo mentre noto che osserva Diana di nascosto.

-No, non so neanche se glielo dirò mai- dice sospirando poggiando la testa allo schienale del divano.

-Dovresti farlo, potrebbe ricambiare sai?- rispondo sorridendo per poi prendere un sorso del vino che sia io che lei stiamo bevendo.

-é… complicato. Lei è uno spirito libero ed ho paura di rovinare la nostra amicizia- dice per poi bere.

-Mi ritiro!- dice Nicole per poi raggiungerci sul divano.

-Di cosa parlate?- chiede ed io indico prima Claire e poi Diana.

-Ha una cotta per lei ma non glielo dice perché ha paura di rovinare la loro amicizia e perché è "COMPLICATO"- dico virgolettando l'ultima parola mettendoci anche enfasi nel dirla.

-Oh, e se lei ricambiasse?- dice Nicole mentre io mi metto più comoda contro di lei che in automatico comincia a giocare coi miei capelli facendomi rilassare.

-Non penso mi abbia mai visto come qualcosa di più di un'amica- dice per poi finire il bicchiere di vino in un sorso.

-Oh magari lei non lo sa ancora, sembra abbastanza protettiva nei tuoi confronti- dice Nicole stringendomi leggermente.

-Lo è, ma fa così perché sono la sua famiglia in poche parole- dice lei guardando il fondo del bicchiere prima di poggiarlo sul tavolino.

Sento Nicole baciarmi il retro della testa così mi volto a lasciarle un piccolo bacio sul collo.

-Secondo me lo capirà… o comunque ne parlerete- dice Jeremy e noto che anche Wynonna si ritira.

-Sono due stronzi, mi hanno liquidata come niente- dice sedendosi sulla poltrona e tutti ci giriamo verso i due.

-Bene bene Miss Queen, siamo rimasti solo noi due- dice Doc e in automatico ci alziamo tutti per andare al tavolo, tranne Wynonna che prima si riempie un bicchiere di Whiskey.

-Senza pietà Doc Holliday- dice lei afferrando le carte.

-Senza pietà- risponde lui.

Dopo qualche minuto Diana va in All In.

-Stai bluffando, vuoi davvero puntare tutto?- dice lui ridacchiando per poi spingere tutte le sue fiches al centro del tavolo.

-All In- ribatte lui.

-Oh oh, al mio tre girate le carte!- dice Wynonna per poi contare.

Al tre le carte vengono messe in tavola, scala reale contro poker d'assi.

-Come… Non è possibile!- dice Doc per poi guardare Diana ridacchiare e bere un po' di scotch che aveva nel bicchiere.

-Solo una brava bugiarda può battere un bravo bugiardo, Sir Holliday- dice lei alzandosi per poi mettersi in testa il cappello.

-Ora il pacchetto di sigarette che abbiamo scommesso, visto che non ho il mio, e l'accendino- ribatte e lui glieli cede borbottando qualche imprecazione.

-Hai giocato pulito?- chiede lui bloccandole il polso.

-Quanto te, sono una donna di parola- risponde lei guardandolo negli occhi per poi liberarsi dalla presa e allontanarsi verso l'uscita.

-Merda, mi ha fregato la ragazzina- dice sistemandosi contro lo schienale della sedia.

-Meno male che non avete giocato a soldi- ribatte ridacchiando mia sorella.

Noto Nicole guardare la porta con le sopracciglia aggrottate.

-Tutto bene?- chiedo abbracciandola dalla vita.

-Si, stavo solo riflettendo su quella ragazza- dice per poi baciarmi.

-Ora vomito arcobaleni- dicono Wynonna e Claire all'unisono.

-Beh, direi di battere in ritirata e ci vediamo domani per gli aggiornamenti- dice Jeremy.

Ci salutiamo e andiamo alla porta, Nicole sarebbe rimasta a dormire da noi.

Quando ci siamo salutati tutti rientriamo in casa e noto Diana appoggiata al mobile di ingresso.

-Tutto bene?- chiedo avvicinandomi.

-Il viaggio mi ha risucchiato le energie- dice ridacchiando.

-Vieni, ti accompagno di sopra- dico mettendo un braccio attorno alla vita mentre con l'altro le tengo la mano del braccio che porta sulle mie spalle.

Vengo raggiunta da Nicole che fa la stessa cosa dall'altra parte.

-Sicura di non voler andare in ospedale?- chiede Nicole.

-Si, più che sicura- dice lei mentre comincia a far fatica a camminare.

-Okay ragazzina, non farci spaventare… se qualcosa non va diccelo e ti portiamo in ospedale- dice mia sorella ed io alzo gli occhi al cielo.

-Ragazzina, hai un anno in più rispetto a me Wynonna- ribatte lei mettendosi leggermente più dritta come se dovesse dimostrarle qualcosa.

-Okay tigre, a letto- dice Claire avvicinandosi.

-Mettetela a Koala, non è la prima volta che succede, so cosa fare- dice lei e noi obbediamo.

-Tra quando ti ubriachi e quando ti riduci così ho fatto bene ad annullare l'abbonamento della palestra, la faccio con te praticamente- dice lei ridacchiando.

-Zitta che ci vai ancora o come fai ad avere questi bicipiti?!- dice tirandosi indietro e le due si sbilanciano qualche secondo mentre sono e metà scala, noi tre giù ridiamo.

-Sicura che non ti serve aiuto?- chiedo guardando la comicità e complicità delle due.

-Sicura grazie… e tu piantala di muoverti mongola!- dice dandole uno schiaffo sul culo, sentiamo Diana ridere e poi una porta chiudersi piano.

-Se quelle due non si mettono assieme le faccio diventare io una coppia- dice Nicole ridacchiando.

-Gaymaker!- dice Wynonna mettendosi a ridere e facendo ridere noi altre.

-Sa piccioncine, io vado a dormire, voi… fate quello che volete ma ricordatevi che i muri sono sottili- dice lei indicandoci mentre è a metà scala.

 

-Andiamo di sopra?- chiede Nicole abbracciandomi da dietro.

-Direi che è un'ottima idea- rispondo baciandole la mascella.

 

 

  
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