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Autore: bridgetvonblanche    11/12/2019    1 recensioni
"I definitely wouldn't call that girl f r a i l"
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katsuki Bakugou, Ochako Uraraka
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sapeva di non aver alcuna speranza.

Era perfettamente consapevole che, in un combattimento ravvicinato, quel ragazzo dagli occhi di fuoco non aveva alcun tipo di debolezza. Dover combattere faccia a faccia con un tipo tanto testardo e determinato era come decidere di scagliarsi ripetutamente contro un muro altissimo nella fievole speranza di farlo crollare. Un'impresa titanica o, più semplicemente, impossibile.

Eppure Uraraka era ancora lì, in piedi davanti a lui, pregandolo ancora una volta silenziosamente di non cercare di trattenersi. La parte superiore della sua uniforme scolastica giaceva ormai in un punto non precisato dell'arena, bruciata in più punti dalle esplosioni provocate dalle grandi mani del suo imperturbabile avversario, mentre il suo corpo - agile e armonioso ma non per questo fragile -, si era a poco a poco riempito di lividi e lievi scottature e sembrava stesse gridando alla sua mente di scegliere la via più semplice, quella della resa incondizionata, per evitare ferite più difficilmente rimarginabili.

Perchè, oltre ad essere uno degli studenti più promettenti dell'intera accademia e a dispetto di ciò che comunemente la gente comune sarebbe stata portata a pensare vedendolo combattere, Katsuki Bakugou era tutto fuorché un moccioso tutto muscoli e niente cervello. Dotato di una straordinaria capacità di reazione, di riflessi sempre velocissimi, troppo persino per lei, quel ragazzo si era piazzato ai primi posti anche in tutti gli esami scritti, superando addirittura studenti come Izuku e Shoto.

Eppure, nonostante fosse assolutamente certa che Bakugou stesse utilizzando solo una piccola parte di tutto il suo potenziale (più o meno distruttivo), il solo fatto che fosse rimasto ancora immobile di fronte a lei, le braccia in posizione di combattimento, pronte a attaccare ad ogni suo passo, a precedere ogni sua mossa, per Uraraka significava che lui stava davvero prendendo quello scontro con serietà, riconoscendole quantomeno tutti gli inutili sforzi di trovare una breccia in quel suo impenetrabile muro.

Persino il suo estremo tentativo di fargli crollare addosso una pioggia di detriti si era rivelato un totale fallimento. Al suo giovane sfidante infatti era bastato portare la mano verso l'alto per spazzarli lontano in pochi secondi, mandando letteralmente all'aria ogni suo sforzo.

Quello che Uraraka non avrebbe mai osato immaginare e forse mai avrebbe saputo era che, per cercare di contrastare quella fitta pioggia di detriti, per poco il suo invincibile avversario non si era fratturato un braccio.

— Forza Uraraka, adesso facciamo sul serio! —

Non le avrebbe dato un secondo di più per riflettere, né per riprendere fiato dopo tutte le energie spese per riuscire a mantenere sospesi in aria e lontano dal suo campo visivo migliaia di detriti. Ora come ora poteva solo combattere contro di lei in un corpo a corpo cercando sia di non venire colpito dal suo quirk che di non farle notare quanto fosse stremato dopo il violento colpo subìto al braccio. Voleva sì dimostrarle di essere il più forte, ma senza umiliarla. In fondo, non ci sarebbe stato modo per lui di riuscire ad intimorirla o a spaventarla: Uraraka aveva già ampiamente dimostrato di poter reggere quel suo sguardo perennemente arrabbiato col mondo intero senza battere ciglio.

L'aveva osservata per attimi che gli erano sembrati interminabili avvicinarglisi ciondolante, con le mani strette ancora a pugno, pronte a colpire da un istante all'altro. Eppure, proprio a pochi metri da lui, Uraraka si era fermata di colpo, gli occhi stanchi e quel corpo stremato che ormai aveva preso il controllo anche della sua mente annebbiata.

— Arigatou, Bakugou-kun, —

Così gli parve di aver sentito, prima di arrestare a sua volta la propria rincorsa e rimanere impassibile ad osservare il corpo della sua giovane avversaria cadere sul terreno con un tonfo sordo. Istintivamente sarebbe corso da lei per accertarsi di non averla ferita eccessivamente e costringerla con qualche severa imprecazione a rialzarsi e continuare lo scontro. Con sua grande sorpresa e non potendo fare a meno di sorridere, Bakugou scoprì però che anche i suoi riflessi erano rallentati parecchio a causa del dolore al braccio che quella incosciente ragazzina gli aveva provocato.

Aveva quindi semplicemente lasciato che fosse la professoressa Midnight ad occuparsi di lei, abbandonando l'arena da vincitore tra qualche applauso e non pochi fischi, portando però con sé quella giacca color blu e leggermente sgualcita di cui Uraraka si era liberata proprio nel bel mezzo dello scontro solo per cercare di trovare un modo per costringerlo a distogliere l'attenzione da lei e preparare così il suo contrattacco che, purtroppo, non aveva comunque ottenuto l'effetto desiderato.

Quella giacca presto sarebbe diventata il simbolo sia della prima vera sconfitta della giovane Uravity su un campo di battaglia, ma anche del suo estremo coraggio.

Il primo, vero requisito per poter essere una giovane eroina.





 

a/n 

konnichi wa! 👋🏻

ho letto da qualche parte che questa è una delle coppie più amate e odiate, dibattute e controverse di bnha. e ovviamente io con cosa decido di cominciare la mia avventura in questo fandom? con la kacchako.

jaa ne!
 

bvb

  
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