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Autore: Misaki Ayuzawa    13/12/2019    1 recensioni
Vita da lupo vede come protagonista Remus Lupin (inaspettato, lo so) dai tempi di Hogwarts all'età adulta. Spero vi piaccia!
Dal primo capitolo:“La piattaforma era gremita: studenti e genitori che si urlavano gli ultimi saluti, bagagli che venivano caricati sulle carrozze, animali vaganti i cui proprietari tentavano disperatamente di riacciuffare. Remus non aveva di questi problemi: il suo docile barbagianni beccava tranquillamente il mangime nella gabbia e  non sembrava intenzionato ad evadere.
Da lontano vide James e Sirius, seguiti da un affannato Peter, farsi strada in mezzo alla folla verso il treno. Decise che li avrebbe raggiunti più tardi."
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Vita da lupo
Capitolo 1: Prefetto

Aprì di scatto gli occhi e si mise a sedere, il cuscino e le coperte stropicciate e madide di sudore intorno a lui.
Remus poteva sentire il proprio cuore battere ferocemente nel petto ma, dopo qualche respiro profondo, percepì un rallentamento. Si stava calmando. Inspirò ed espirò silenzioso ancora un paio di volte e poi si asciugò le guance umide, almeno aveva smesso di piangere. Per l'ennesima volta aveva fatto quell'incubo ... Un incubo che in realtà era il ricordo del giorno peggiore della sua vita, il giorno che l'aveva segnato per sempre, irreversibilmente.
Lo scenario era sempre lo stesso: lui immerso nell'oscurità familiare della sua camera, addormentato, e all'improvviso un rumore, lui nel letto che comincia ad agitarsi e infine un dolore lancinante al volto... Apre gli occhi solo per vedere una figura antropomorfa con un lungo muso affilato incombere su di lui.
Ed ecco che, con una finestra forzata e una zampata, Remus era diventato un lupo mannaro.

Ormai era troppo sveglio per provare a riaddormentarsi. Diede un'occhiata all'orologio ticchettante sul comodino e vide che erano ancora le tre. Poco male, avrebbe impiegato il tempo che lo separava dalla colazione per terminare i compiti delle vacanze.
Di lì a due giorni sarebbe tornato ad Hogwarts per il suo quinto anno, in veste di prefetto per di più.
Era stato molto orgoglioso della spilla dorata che gli era stata inviata quell'estate, soprattutto perché non se lo era aspettato. Sapeva di piacere a Silente, che d'altronde sembrava avere a cuore i casi più disperati. Essere prefetto richiedeva responsabilità, senso del dovere e affidabilità. Remus presentava le prime due qualità, quanto alla terza... Per alcuni giorni ogni mese non era esattamente affidabile, anzi violento e pericoloso erano aggettivi che gli si addicevano di più. Eppure era felice, realizzato. Anche se Silente era a conoscenza del suo "piccolo problema peloso", come James, Sirius e Peter usavano riferirsi alla licantropia, si stava fidando di lui, e a Remus non importava se Sirius e James avrebbero cominciato a tormentarlo per essere il cocco del preside.

Arrivato davanti al binario nove, Remus salutò i genitori (la madre babbana non poteva attraversare il passaggio e al padre non piaceva l'idea di lasciarla ad aspettare indietro). Lasciò che entrambi lo abbracciassero, un po' imbarazzato ma sorridendo. Notava il velo di preoccupazione nei loro occhi, anche se non era la prima volta lontano da casa, temevano sempre che potesse fare del male a qualcuno o, peggio ancora, a se stesso. Lì rassicurò con un sorriso e si accomiatò da entrambi. Poi, assicurandosi che non ci fosse nessun babbano intorno, afferrò il carrello e corse dritto contro il muro tra il binario nove e dieci.

La piattaforma era gremita: studenti e genitori che si urlavano gli ultimi saluti, bagagli che venivano caricati sulle carrozze, animali vaganti i cui proprietari tentavano disperatamente di riacciuffare. Remus non aveva di questi problemi: il suo docile barbagianni beccava tranquillamente il mangime nella gabbia e non sembrava intenzionato ad evadere. Da lontano vide James e Sirius, seguiti da un affannato Peter, farsi strada in mezzo alla folla verso il treno. Decise che li avrebbe raggiunti più tardi visto che, in ogni caso, prima doveva andare nella carrozza dei prefetti.
Ci mise un pò a raggiungere lo scompartimento dei prefetti, ma capì di essere nel posto giusto non appena vide una lunga chioma rossa agitarsi mentre la proprietaria issava il pesante baule sulla rastrelliera. Remus impugnò la bacchetta e sussurrò “Wingardium leviosa", accompagnando le parole con un elegante gesto della mano. Il baule fluttuò via dalle mani della ragazza e andò a depositarsi al suo posto. La rossa si voltò, un po' confusa e un po' divertita.
"Mi sembravi in difficoltà" si giustificò Remus mentre sistemava anche il proprio bagaglio e la gabbia di Gatsby il barbagianni, ma Lily ora rideva.
"Ti ringrazio, Remus." Poi notò la spilla sul petto del ragazzo. "Oh che bello, sei tu l'altro prefetto allora!"
"Così pare. Sai chi c'è delle altre case?" Lily scosse la testa e i due presero posto accanto al finestrino, una di fronte all'altro.
"Cosa leggi?" chiese Lily vedendo che Remus aveva estratto dalla tasca un libricino.
"Oh, è un manualetto sugli incantesimi non verbali". Lily sgranò gli occhi, quella era magia di un livello molto avanzato e non in molti riuscivano a padroneggiarla.
"Sei in grado?"
“No, certo che no." Rispose Remus sorridendo. "Però è un argomento interessante e può sempre tornare utile."
"Sarebbe bello imparare." Ammise Lily. La conversazione fu interrotta dall'arrivo degli altri prefetti. Si presentarono e i più anziani spiegarono a Remus, Lily e ad un nuovo prefetto di Corvonero, Brian Hutt, le loro mansioni.
"Ogni venerdì alle quattro dovrete presentarvi in sala prefetti, dove relazionerete e riceverete le comunicazioni." Terminò così il suo ampolloso discorso un prefetto Serpeverde di settimo anno, Cornelia Loterus, prima di distribuire ai tre nuovi arrivati un libretto viola con sopra stampato a lettere dorate il titolo "Il prefetto rispettabile".
"Qui troverete tutte le informazioni necessarie sulle regole della scuola e le restrizioni, anche se dovreste già conoscerle. In ogni caso, vi aiuterà in caso di dubbio. Buon anno e buon lavoro." Con queste parole la Hutt abbandonò lo scompartimento, seguita da tutti, fatta eccezione per i novelli.
"Suppongo che possiamo andare anche noi..." disse Remus e vedendo lo sguardo di Lily inseverirsi sentí l'assurdo bisogno di giustificarsi. "Non ho ancora salutato gli altri."
"Sì, certo vai. Anch'io andrò da Sev. A dopo." Con un cenno in direzione sia di Remus che di Brian, Lily si allontanò lungo il corridoio.

"Allora, quest'anno a chi tocca? A Lysa? A Kendra? A... Remus?!" Sirius sobbalzò sul sedile.
"Ti ha dato di volta il cervello, James?" "Idiota, c'è Remus!" Remus osservò i suoi amici dalla soglia. Gli erano mancati infinitamente quei pagliacci.
"Onestamente, Sirius, mi sento offeso dalla tua reazione. Credo di essere più simpatico di Kendra." Scherzò Remus. Ora ridevano tutti e tre, Peter dormiva in un angolo, la bocca spalancata e un rivoletto di bava all'angolo della bocca.
"Dov'eri finito?" chiese James.
"Non hai saputo?"
"Cosa dovremmo sapere?" Si insospettí Sirius. James squadrò Remus dall'alto in basso e, dopo una manciata di secondi, si soffermò sulla spilla appuntata al petto dell'amico.
"Non ci credo, Lunastorta prefetto!" Come Remus aveva previsto Sirius e James si divertirono un mondo a scherzare su come ora avrebbero dovuto tenere un comportamento irreprensibile, alla presenza di Remus almeno.
"Tranquilli, mi sono abituato all'idea che non cambierete mai atteggiamento." Sospirò Remus. "Ma non aspettatevi favoritismi."
Sirius diede una pacca a Remus.
"Hai sentito, Ramoso? Sarebbe ora di cambiare atteggiamento!" Remus scosse la testa, fintamente esasperato. "Dimmi, Remus, per caso la McGranitt si è impossessata di te attraverso quella spilla?" Sarebbe stato un lungo viaggio, ma Remus ne amò ogni singolo momento.

SPAZIO AUTRICE: Salve e benvenuti in questa nuova storia! Per me è una prima volta, non avendo mai scritto nulla ambientato nel mondo della Rowling, ma Lupin è il mio persoanggio preferito della saga e, ora che sto rileggendo tutti i libri, la voglia di esplorarlo più a fondo è stata impossibile da evitare. Perciò, ecco qui il primo capitolo. Spero di aggiornare con molta frequenza e, soprattutto, spero di rendere giustizia a questo magnifico e amato personaggio. Se voleste lasciare una recensione per farmi sapere cosa ne pensate mi fareste molto felice. A presto!
  
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