Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: Aqua Keta    14/12/2019    2 recensioni
Forse il destino è già scritto ma con ostinazione e coraggio lo si può cambiare e tornare a vita nuova. Esiste un tempo per soffrire ma esiste anche un tempo per la ricompensa della gioia
Genere: Drammatico, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Le prime luci della sera delineavano i contorni di palazzo Jarjayes. 
Gli pochi invitati cominciarono ad affluire accolti davanti alla grande entrata da madame Emilie ed il generale Augustin.
Strette di mano, sorrisi, baciamano….
Al piano di sopra Beatrice era alle prese con l’acconciatura di Oscar.
Seduta alla pettiniera osservava la sua immagine riflessa.
Qualche ricciolo scivolava ai lati del viso addolcito da un velo sottile di colore sulle gote e sulle labbra. Le pareva tutto così  strano in quello che doveva essere la normalità per una donna.
Con le spalle così  scoperte non si sentiva molto a suo agio, era abituata ad indossare ben altro.
Sua sorella le passò dietro le orecchie con la punta dell’indice un po’ di fragranza –“ Il tocco finale”- le sorrise - “Ah….questa sera prevedo mille occhi su di te”- sospirò – “ …ma sappiamo anche quali saranno più  importanti “
“Sei una strega”- rise lei.
Le aprì  l’anta dell’armadio con lo specchio –“ Bella….bellissima!”- le si avvicinò –“ ….sarà una notte di fuoco…!
“Beatrice!”- avvampò 
“Non  ho detto nulla di male o peccaminoso!”- le diede una sculacciata affettuosa –“ Forza  è  ora di andare”
André elegantissimo attendeva nei pressi della sala. Era curioso di vederla : chissà se si sarebbe presentata in abiti normali ma consoni all’evento o abiti femminili. 
“Allora? Dove sono le nostre incantevoli donne? “- anche il Generale era in trepidante attesa.
Finalmente apparvero in cima alle scale.
Augustin e André rimasero allibiti …soprattutto per lei, Oscar. I capelli raccolti, l’abito grigio lucido a spalline strette che la sorella le aveva prestato scendeva lungo e morbido sui fianchi mettendo in risalto le splendide forme e tutta la sua incredibile femminilità.
Il Generale lo spinse un po’  in avanti verso di lei.
André la guardò estasiato.
I suoi occhi azzurri lo fissarono con una dolcezza infinita mentre gli allungava la mano.
Afferrandola le si accostò all’orecchio –“ Sei bellissima”- le sussurrò. Baciamano poi la cedette al padre.
Il Generale prese anche quella di Beatrice fermandosi sulla soglia del salone –“Signori “- disse a tono alto.
Tutti si volsero –“ Le mie splendide figlie”
Nel silenzio dell’interruzione irruppe un brusio di stupore al quale seguì un caloroso applauso.
In diversi si avvicinarono a complimentarsi. 
André da lontano seguiva Oscar. 
Lasciò che si muovesse indisturbata tra gli invitati.
A metà  serata finalmente lei si appartò sul terrazzo che dava sul retro.
L’aria tiepida degli ultimi giorni di luglio, il cielo stellato,  il canto dei grilli, in sottofondo il vociare e la musica del salone.
Presi due calici di vino André la raggiunse in silenzio.
Si diede un’occhiata in giro …azzardò sfiorandola dietro il collo con un bacio.
Socchiuse gli occhi attraversata da un brivido di piacere lungo la schiena. 
Si volse.
Lui le porse il calice. 
Lo prese  e lo fece tintinnare contro il suo – “…a noi! “
Dopo il primo sorso la prese per mano fuori dalla visuale dall’interno del palazzo.
Avvicinò la sua bocca, lei schiuse le labbra.
Il suo sapore mescolato a quello del vino l’avvolse facendole girare la testa.
La sua lingua la cercò  con trasporto mentre con un braccio la cinse stringendola a sé.
Sentì le gambe cederle per l’ennesima volta. Oh si, i suoi baci le facevano perdere ogni cognizione della realtà. 
“Ti prego non smettere”- gli disse cercando ancora la sua bocca.
“Sarebbe un azzardo”- le sussurrò.
Lei si sciolse da quel l’abbracciò e si diresse verso il salone invitandolo con lo sguardo a seguirla.
“Oscar!”- la chiamò Beatrice.
“Esco a fare due passi….sono un po’ stanca di confusione “- le allungò il calice vuoto.
Dietro, un po’ distante la seguì André. 
Le scappò un sorriso malizioso –“ L’ amour! –“ 
Andò oltre le scuderie fino a raggiungere il prato che portava al laghetto. 
Quando si accorse che lui oramai le era dietro si fermò  a sfilare le scarpe e accelerò il passo.
“Ah….è  così? “- prese a rincorrerla fino a che la raggiunse afferrandola per una mano –“ Dove credi di andare?”
Gli sorrise –“ Se possibile in nessun luogo senza di te”
Le acque del laghetto riflettevano il cielo stellato .
“Questo luogo è sempre incantevole….soprattutto d’estate”
“Già. …anche pieno di ricordi “-
“Mi mancherà “- con la punta dei piedi toccò l’acqua –“ Non  è nemmeno fredda”
“Faresti un bagno?”
“Non sarebbe una cattiva idea….chissà com’è il mare dove andremo….e le spiagge”
“Sai quante cavalcate potremo fare….non sei curiosa?”
“Beh…si, un po’ si!
Il bagliore della luna illuminava il suo splendido viso.
Lo fissò per qualche istante in silenzio
Gli portò le mani ai bordi della giacca e piano piano cominciò a sfilarla lasciandola cadere a terra.
Le sue dita lentamente aprirono la camicia.
André seguiva pieno di desiderio i suoi gesti.
Scivolarono al di sotto del tessuto accarezzando ogni singolo muscolo del torace e facendo ricadere l’indumento dietro la schiena. Sfiorò dove era stato ferito ….Vi posò le labbra.
Le sentì morbide e calde. Chiuse gli occhi con un brivido di eccitazione.
Allentò la cintura mentre le mani di André facevamo scorrere le spalline dell’abito lungo le braccia finendo ai suoi piedi.
Tenendole il capo alla base della nuca sì chinò a baciarle il collo , l’incavo delle gola risalendo sotto il mento. Il suo profumo lo avvolse. 
La desiderava terribilmente.
Le posò il pollice sul labbro inferiore socchiudendole le bocca per ripassarlo umido su quello superiore. 
Lei sciolse i capelli che ricaddero morbidi sulle spalle. Sedette sull’erba fresca e soffice sdraiandosi.
Splendida come una dea…la pelle chiara…la sua chioma bionda sparsa tra i fili d’erba….
“….tentatrice….”- le sussurrò.
Piegatosi su di lei le accarezzò  il viso allargandole le ginocchia e scivolando tra le sue gambe.
La mano scese.
Un brivido. 
La sua bocca indugiò fra i seni piccoli e rosei.
Con le labbra circondò un capezzolo mordicchiandolo fino a farla mugugnare....scese giù sul ventre…il suo respiro caldo ….di nuovo sul seno come lingue di fuoco. Poi le mani ad assaporarne la morbidezza.
La sua pelle di seta..... le dita scorrevano adagio sul suo splendido corpo ….raggiunse la sua femminilità stuzzicandola.
Inarcò la schiena eccitata. André era in grado di farle provare sensazioni uniche.
Si fece strada in lei con infinita dolcezza.
La sentì tremare sotto di lui. Il petto si alzava e si abbassata sempre più frenetico ansimando. 
“…no...”- sussurrò –“….non tremare amore mio…..non avere paura .….”- i suoi occhi erano così  profondi e terribilmente trasparenti…..come era ora la sua anima. …
La baciò ripetutamente sulla fronte, sugli occhi, sulle labbra....
Anche lui sentì  di tremare.
Il suo candore….la sua purezza inviolata ….mai uomo prima di lui….
Ecco….quello era il suo dono d’amore. 
In un dolce affondò fu in lei.
 Il suo viso contrarsi accompagnato da un lamento strozzato in gola e le unghie spingersi quasi a graffiargli la schiena.
Scese una lacrima .
Trattenne un secondo il respiro.
L’accarezzò sulle guance guardandola mentre il piacere spazzava via quel breve attimo di dolore,  la bocca appena aperta e l’accoglierlo con passione in ogni spinta.
Il suo corpo si muoveva con un ritmo lento, gli affondi sempre più ravvicinati e in ognuno di questi era assalita da intense ondate di piacere.
Le mani di lei aggrapparsi ai glutei sodi di André mentre l’accompagnava verso l’appagamento totale.
Sollevatosi sulle braccia la vide sorridere fissandola dritto negli occhi e al culmine….un gemito.
Ed ecco come un fiume in piena un’ondata di calore dentro di lei…..lo accolse. ...le sue gambe avvolte attorno alla vita di lui.
André chiuse gli occhi per qualche istante mentre le dita di Oscar lo strinsero sui fianchi.
Sprofondò col viso fra i suoi capelli preso ancora dagli ultimi spasmi di piacere.
Giacquero così,  l’uno nelle braccia dell’altro, i battiti del cuore ancora accelerati ed il loro amore continuare a pulsare.
“Ti amo”- lo baciò sulla fronte.
“Ti amo Oscar…ti amo da morire!”- poggiato sui gomiti, i suoi occhi in quel mare immenso che erano i suoi.
Si coricò e lei appoggiò la testa sul suo petto. Le infilò le dita tra i capelli e le accarezzò  le spalle.
Attorno solo il canto dei grilli e le lucciole sfiorare il pelo dell’acqua come in una danza.
Lo sguardo verso il cielo.
“Guarda Oscar!...una stella cadente! “-
Fece in tempo a vedere la scia scomparire velocemente. Chiuse gli occhi. Espresse un desiderio.
Sollevandosi scivolò nuovamente tra le sue gambe. 
La sua virilità  contro il suo ventre la fece sussultare ripetutamente .
“Ti amo Gradier!”- un bacio ancora.
“Cos’ hai espresso?”
“Se to lo dico non si avvererà, ti pare?
Cercò di farle solletico –“ Dai…dimmelo…”
Rise contorcendosi per il fastidio –“ Vedremo nel tempo”.
Bisognava andare. Si erano allontanati da molto.
Si rivestirono,  senza fretta continuando a sfiorarsi di baci. “Comandante, se continuate così non sarò in grado di ricompormi! “
“Potrei ordinarvi di rimanere”- scherzò  trattenendolo per la giacca.
“Sapete bene che sono un bravo soldato”- la cinse per i fianchi e la sua bocca fu come fuoco su quella di lei.
La sua lingua la cercò  avidamente, con passione e lei rispose con trasporto.
“Avrei dovuto imparare ad amarti prima….”- disse riaprendo gli occhi.
Era veramente un sogno averla fra le braccia con la consapevolezza di un sentimento reciproco.
Si avviarono verso il palazzo mano nella mano.
Sopraggiunti nel cortile le lasciarono. ..a malincuore…per non destare sospetti.
“Oscar…!”- la chiamò sottovoce facendole cenno dei capelli.
Annuì. 
André entrò  dalla porta di servizio della cucina., lei da quella principale.
“Oh cara…la tua bella acconciatura?”- Madame Emilie la incrociò nell’atrio. 
“…non sono abituata…mi trovo meglio così ”- rispose. 
Sopraggiunge Beatrice –“ …il mio capolavoro”. Ma poi…guardandola negli occhi…fu come leggerle nell’anima. Provò una grande emozione e tenerezza.
Le venne da sorridere vedendo apparire André davanti la cucina.
Prese sua madre sottobraccio –“ Torniamo di là. …a breve gli invitati se ne andranno…”
Rimasero soli.
Oscar abbassò gli occhi per nascondere un po’ d’imbarazzo…anche se non aveva senso ora, di fronte a lui.
Le si avvicinò –“ Mi piaci da morire quando arrossisci”
Fissandolo si sentì persa.
“Oscar…ridimensionati”- una voce dentro di lei.
Ma ora non le importava. Quel momento voleva viverlo in pieno.
Non aveva mai amato nessuno con cosi tanta intensità .
Quella notte era sua e di André…ed era ancora lunga .
“Vuoi tornare in sala?” – le chiese.
“Berrei volentieri qualcosa”
Andò  a riempire due calici.
Tornando non la vide più. 
L’armeria era chiusa. Percorse allora il corridoio verso le stanze sua e di sua nonna.
La porta della sua camera era aperta…nessuna luce all’interno.
Entrò e la chiuse.
Oscar era alla finestra.
Le porse il calice –“ Tutto bene?”- era pensierosa.
“…l’ultima sera …e la sera della svolta….”- prese i calici e li posò sul davanzale.
Gli accarezzò il viso –“ Quanto mi hai desiderata?”-
“…non puoi nemmeno immaginarlo!”
“….allora lascia che io ti ami..!”
Fu la bocca di lei questa volta a cercarlo.
“Abbracciami André! “
La strinse : il cuore pareva volesse esplodere.
Aveva trascorso intere notti insonni crucciandosi di non essere ricambiato.
Quel desiderio tanto sofferto era divenuto realtà.
Le infilò le dita tra i capelli - “ Sapessi quanto mi piacciono”
Fuori i primi invitati cominciarono a salutare.
“Non vai?”- le sorrise.
Tacque…adorava sentire le sue mani su di lei.
“…ho bisogno di te….non di loro”
La prese più  vicina.
“Ci pensi…uno, due giorni e saremo a La Conquett”
André si fece serio.
“Cos ’ hai?”- lo interrogò.
“Come ti senti?”
“Benissimo….come dovrei stare”- non comprese che razza di domanda fosse.
Silenzio.
“Hai mai tossito tra ieri e oggi?”
Ci pensò un attimo –“ Non che io ricordi…”
“Tua sorella ha detto che in Bretagna vorrebbe che tu ti facessi vedere da un medico che conosce…”
“…si……cosa pensi?”
“…non so cosa pensare…la tua situazione è  anomala, non credi?”
Tutto sommato le parole di André non erano  fuori luogo.
Lei però ora come ora si sentiva bene…eppure….
“…e se..”- pensò al peggio.
“…non potrei vivere senza di te….lo sai…”
I suoi occhi si riempirono di dolcezza –“ Non ora….per cortesia”
Le baciò le mani –“ D’accordo”
L’uno accanto all’altra abbracciati a guardare fuori un cielo infinitamente stellato.
Sorseggiò un po’ di vino – “….vorrei passare la notte con te…se solo non ci fossero tutti questi vincoli”
“Non fare i capricci…..tuo padre ci è addosso come un falco”.
“Non avrei mai creduto in un cambiamento tale….”
Sogghignò –“ Dillo a me…..quando poco tempo fa venne alle scuderie….quella sera che andammo da Bernard…..mi fece uno strano discorso….I miei sentimenti…tu…la possibilità di acconsentire ad una nostra unione….posso garantirti di aver pensato che gli fosse dato di volta il cervello….”
“Scherzi?”
“No, assolutamente”
“…beh…consoliamoci che tutto sommato appoggia il nostro legame”
“almeno lui….”- André  si rattristò al fatto che i Reali avessero negato una dispensa nei loro confronti affinché un giorno avessero potuto sposarsi.
“Non sarà sicuramente lo loro approvazione o meno che ci possa ostacolare …ti pare!”- Il tono di Oscar era deciso.
“Saresti disposta ad andare contro la loro decisione?
“Assolutamente si!”
“Potresti ….potremmo creare problemi a tuo padre…!”
“Ho preso tante decisioni ultimamente andando contro a molti….non me ne  pento… e tu lo sai bene”-
Ecco la Oscar di sempre,  quella che aveva imparato a conoscere bene negli anni, quella forte, decisa, rigorosa, testarda. 
Ora la conosceva completamente. Sapeva che dietro quella corazza costruitasi crescendo con un educazione maschile c’era una donna di infinita dolcezza ma anche incredibilmente passionale.
“Guarda attorno quante cose sono cambiate….”
André fece una smorfia quasi sorridendo -“ ….dovrò abituarmi a non vederti più in uniforme….e a dare ordini”
Infilò una mano dentro la camicia lasciando scorrere le dita sulla sua pelle –“ ….a te continuerò a darli…”- il tono con un accento malizioso.
“Ah….mi sa che abbiamo perso un po’ di timidezza questa sera!”
“Forse qualcuno ….mi ha dato una mano, soldato Grandier”
“….potrei prendere qualche volta io il comando, Signore? “
“Non credete di averlo già fatto?”
“Mi auguro di non essere stato troppo severo”- sghignazzò.
Avvicinò la bocca a quella di lui –“ Assolutamente no….anzi, vi autorizzo fin da oggi a prenderlo più  spesso”.
Rise e la strinse.
“Fammi restare André…”- gli sussurrò.
La tentazione era veramente tanta. 
Nessuno sarebbe venuto ….forse qualcuno avrebbe potuto bussare alla camera di Oscar…non udendo risposta avrebbe lasciato correre pensando che dormisse o….sarebbe entrato….e allora non trovandola. ...
Fosse stata ancora tra i Soldati della Guardia la sua assenza poteva essere giustificata….
Eppure lo desiderava tanto anche lui.
Lei sistemò il cuscino, abbandonò l’abito sulla poltroncina e si infilò sotto le lenzuola. 
“Oscar…”
“Prometto di andarmene prima che faccia giorno”- bisbigliò.
Non poté far altro che cedere alla sua richiesta.
Tolti gli abiti fu accanto a lei prendendola tra le braccia.





   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: Aqua Keta