Presents don’t mean a thing
[prompt: Regali scomodi]
Draco reggeva il maglione tenendolo con la punta delle dita, quanto più lontano possibile dal proprio viso.
Era di un verde brillante, come uno smeraldo colpito dal sole. Un’enorme D argentata campeggiava al centro, leggermente storta e forse un po’ troppo panciuta. Senza contare che era decisamente troppo grande per lui.
Diverse paia di occhi lo fissavano, alcuni sogghignando – Weasley e Potter -, altri con l’aria di condividere il suo disagio – Percy -, altri ancora carichi di aspettativa – la Signora Weasley. E poi c’erano quelli di Hermione che mandavano lampi di ammonimento. Non ti azzardare!
Draco deglutì. La carta colorata che teneva in grembo gli parve improvvisamente molto pesante.
«La ringrazio Signora Weasley ma non era necessario …» cominciò.
«Oh chiamami Molly caro!» intervenne la donna sistemandosi la cuffia sui i capelli argentei «E non dire così, sei di famiglia adesso.»
Altri regali vennero distribuiti e tutti tornarono ai festeggiamenti, ma Draco rimase in silenzio a fissare il maglione, le parole della signora Weasley che gli vorticavano in testa come una bufera di neve. Non aveva mai ricevuto un regalo fatto appositamente per lui, fatti a mano sì, in abbondanza, ma mai fatto a mano con amore. Lo indossò sopra la camicia immacolata, sistemò il colletto e accarezzò i bordi in rilievo della D.
«Grazie Molly» sussurrò nel trambusto generale.
***
Titolo preso ancora in prestito da Underneath the tree di Kelly Clarkson che trovate qui.
Ovviamente non è vero che i regali non significano nulla, Draco, perché questo regalo significa davvero tanto, non fare quella faccia.