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Autore: camillavaamare    17/12/2019    1 recensioni
Chi è Lorenzo Il Magnifico? Un politico ipocrita? L'artista distrutto dall'amore che non viene corrisposto? O non lo sa neanche lui?
La Firenze Rinascimentale è ambigua e stupenda. Lorenzo De' Medici nasce proprio qui. Sarà lui a fondare la Repubblica basandosi sull'idea dell'Umanesimo. In un mondo ideale potrebbe farcela, ma nella realtà no... Lorenzo dovrà vivere tra intrighi, lotte e delitti per il potere; sarà costretto a prendere delle decisioni immorali e ogni volta che lo farà la sua anima si spezzerà. Vuole una Repubblica unita, ma oltre alle lotte esterne ci sono anche quelle dentro di lui. E fanno molto male. Per sfuggire al dolore si rifugia nell'arte. Perché la bellezza proviene da Dio.
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Medioevo, Rinascimento
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20.OCCHI, MAI FINE IL VOSTRO PIANTO?

E' il 16 aprile 1478. E la Congiura Dei Pazzi verrà eseguita stasera. C sono Girolamo, Francesco, Jacopo, Federico Da Montefeltro, Antonio Maffei, Jacopo Bracciolini, Napoleone Francesi, Giambattista Montesecco, Stefano Di Bagnone, Bernardo Baroncelli, Biagio Soderini, Francesco, Corso Longo, Puccio e Uberto Salviati.

Francesco dopo aver saputo la verità sul Sacco D Volterra vuole vendicare sua moglie. Ancora una volta viene tradito da Lorenzo. Per questo decide di unirsi alla Congiura Dei Pazzi.

Francesco è insieme ad altri congiurati a Palazzo Salviati nello studio di Puccio.

"Avvelenermo entrambi i fratelli. Devono essere uccisi insieme. È l'unica soluzione."

"E' una buona soluzione. In teoria. Ma inpaticabile, Maffei. Come potete farli bere? E se il veleno verrà bevuto da un innocente?"aggiunge rude Federico.

"E' un sacrificio accettabile. La tirannia Medicea deve finire. Lorenzo ha dato l'ordine di massacrare Volterra. Voleva le miniere dell'allume."

"Siamo mucche da mungereper arricchire la loro banca. Firenze doveva essere una Repubblica, invece veniamo governati dai Medici. Sono tiranni."die sprezzante Puccio osservando la lettera con l'invito dei Medici per il banchetto Pasquale.

"La soluzione migliore sarebbe che io e Pazzi pugnaliamo i fratelli. Ci vuoe una cosa mirata. È inutile uccidere il resto della famiglia."

"Montefeltro ha ragone. Voglio uccidere Lorenzo. Voi, Riario... avete avvisato Papa Sisto? Ci dar l'Esercito Papale? Se sì, chi lo comanderà?"

"Ho già detto ai soldati che devono eseguire gli ordini di Montesecco. Torna ad Imola."risponde calmo Girolamo osservando la fiamma nella torcia.

"Se avremo problemi l'unica soluzione è farlo durante la messa. Il 26. A Pacqua."dice pensieroso Jacopo.

"Bene. Allora, parto subito per Roma. Vale, messeri."aggiunge ansioso Giampolo prima di inchinarsi per andarsene.

"Siete spietato, Pazzi. E perfino i mercenri hanno delle regole. Non uccido dentro una chiesa. Inoltre durante la messa. Questo delitto sarebbe visto come contro Dio."

"Molto bene. Quanti soldi volete? Vanno bene 15.000 fiorini? O di più?"domanda furioso Jacopo alzandosi dal divano. Anche Francesco fissa tovo Federico.

"Chiedetemi tutto. Tranne questo. Non squarcerò la gola di Medici in un luogo sacro."

"Allora, sparite! Non ci sevite a niente! Forza! Quella è la porta! Uscite!"esclama arrabbiato Jacopo aprendo la porta. Francesco lo fissa truce.

"Come voltete. Addio, messeri. Se volete altro sapete dove trovarmi."dice irritato Federico dopo essersi inchinato per andarsene.

"Alle 19.30 li uccideremo. Pazzi pugnalerà Lorenzo. E Salviati farà la stessa cosa con Giuliano. Quando saranno a ballare li colpiremo."

"Bene, Soderini. E le donne della famiglia? Non possiamo uccidere Orsini. Ha tutti parenti Cardinali."chiede dubbioso Uberto preoccupato di non farsi nemici i Cardinali Orsini; quindi anche la Chiesa stessa.

"Non faremo ninte. I nostri nemici sono Giuliano e Lorenzo. Lasciatele vivere."rdina impassibile Jacopo. Finita la riunione Francesco va alla tomba di Matilde. La mia mano lo ucciderà... non sarà facile... sentirò dolore! Avrò la guerra dentro e perderò il sonno, ma tanto nel mio cuore sanguinante non c'è più amore. È vuoto! Pensa rabioso Francesco fissando la toma della moglie. Viene raggiunto da Francesco.

"La vendicheremo, cugino. I Medici si ritroveranno con un pugnale nel cuore."dice crudele avvicinandosi alla tomba. I fratelli Medici non possono sperare di uscire vivi dalla loro furia vendicativa. Francesco Salviati vuole uccidereli perché quattro anni prima Lorenzo gli impedsce di diventare Arcivescovo Di Firenze, preferendo suo cognato Rinaldo Orsini a lui. Sisto quindi nomina Francesco Arcivescovo Di Pisa.

Francesco va a prepararsi per uccidere l'ex amico. Non gli interessa altro.

Francesco giunto a Palazzo Medici vine accolto da Lorenzo e vederlo gli fa venire un istinto omicida incontrollabile... Clarice si avvicina.

"Buonasera, messere. Grazie per essere venuto al nostro banchetto Pasquale. Mio marito, vorrebbe parlarvi. Potete raggiungerlo nel suo studio."

"Vale. Vi ringrazio. Sì. Farò come dite. Lo raggiungerò nel suo studio."dice tranquillo facendole il baciamano. Clarice non c'entra con le decisioni egoistiche del marito, duque la tratta bene.

Francesco va da Lorenzo e lo fiwssa con odio e disprezzo.

"Medici, cosa volete? E avete il coraggi di parlarmi ancora dopo tutto quello cheavete fatto. Mia moglie, è stata uccisa da una vostra frase."

"Lo so Francesco... non passa giorno che vedo i corpi degli innocenti..."dice sospirando alzandosi per appoggiarsi al bordo della scrivania.

"Smettila con questa ipocrisia. Puoi ingannare tutti ma non me. La tua vita è perfetta."commenta scontroso Francesco preferendo fissare il libro La Repubblica. Non può ucciderlo inquesto momento. È essenziale farlo al tempo giusto.

"Volevo solo sapere se stavi eglio... ecco. La vita non può fermarsi... purtroppo."

"Cosa ne vuoi sapere? Hai una vita perfetta. Vivi senza problemi."commenta irritato Francesco continuando a fissarlo rabbioso.

"Magari. Vorrei fosse possibile. Nessuno vive la vita che vuole. O ne ha una perfetta."

"Come volete. Ridatemi il quadernetto contabile. Non vi servirà più. Dopo."aggiunge freddo Francesco e Lorenzo glielo dà senza protestare.

Francesco dopo aver preso iol quadernetto cerca una stanza vuota e lo lancia nel camino. Fissa le fiamme bruciarlo.

Francesco siede al tavolo ed inizia il banchetto. Cerca Giuliano con lo sguardo. Lorenzo si alza quindi tutti si zittiscono.

"Vi ringrazio per essere venuti al nostro banchetto Pasquale. Ma Giuliano non ha potuto partecipare."annuncia triste e Francesco fissa prima lo zio, poi il cugino. L'omicidio viene rimandato alla domenica Pasquale.

Francesco quindi saluta i Medici: deve partire per Roma. Quei due giorni di viaggio gli sembrano interminabili. Giunto a Castel Sant'Angelo ci mette un po' per convincere i soldati. Non riuscendoci li corrompe.

Francesco va dal Papa e Raffaele vedendolo è sorpreso.

"Nipote, ne parliamo domani. Ho bisogno di discutere con messer Pazzi."

"Va bene, Sua Santità. Come volete."risponde perplesso Raffaele baciando l'anello dello zio. Appena esce Papa Sisto si alza ed inizia a girare per la stanza preoccupato... ha paura che i Medici non possono venire uccisi.

Francesco quando lui smette di camminre si avvicina per baciargli l'anello.

"Diteci. Non potete uccidere i fatelli Medici? È per questo che siete venuto?"

"Lo faremo il 26 perché l'altro ieri Giuliano non ha partecipato al banchetto. Ci serve l'Esercito Papale per invadere Firenze. Montefeltro si è rifiutato."

"Bene. Vi mandereremo nostro nipote Raffaele. In questo modo nessuno sospetterà niente e chiederà perhé a Firenze c'è l'Esercito Papale."

"Vi ringrazio. Non preoccupatevi. La sera del 26 riceverete il messaggio dell'omicidio dei Medici."aggiunge stano Francesco. Baciato l'anello di Papa Sisto riprende la cavalcata per Firenze. Mancano pochi giorni al 26! E ci sono ancora tanti dettagli da organizzare. Il più importante: chi ucciderà i fratelli Medici? Antonio insieme a Stefano devono colpire Lorenzo, invece Bernardo e Francesco pugnaleranno Giuliano.

È giunto il momento. Sono le 18.15, per cui Francesco cavalca in Piazza Della Signoria dove c'è l'Esercito Papale comandato da Giambattista e Gianfrancesco. Niente errori. Francesco controllato quanti soldati ci sono torna alla Basilica Di Santa Maria Del Fire. Il sole sta tramontando dietro ai tetti degli edifici. Tra pochi minuti Giuliano sarà esattamente come un agnello Pasquale. Verrà sacrificato per dare il potere ai Pazzi. E la vendetta del fratello sarà spietata. Torturerà i nemici. Verserà tanto di quel sangue che in confronto la guerra contro Volterra è stata insignificante.

Francesco appena iniza la messa cerca Giuliano insieme a Lorenzo, ma non edendolo va con Bernardo al suo palazzo. Prima però manda l'Esercito Paplae fuori dalla città... sulle colline. Francesco giunto a Palazzo Medici cerca Giuliano e dopo averlo trovato lo abbraccia stringendolo. Vuol vedere se ha la cotta dimaglia (giaco) sotto alla camicia. Non avendola insieme a Bernardo olo portano in chiesa.

Francesco vede che Raffaele ha alzato l'ostia. Non può più tornare indietro. È il momento. Sono le 18.30. I congiurati scegono di farlo in quell'istante perché hanno la testa piegata ed essendo inginocchiati è più facile ucciderli!

Gli assassini siedono dietro ai fratelli... Bernardo veloce estrae l'arma e pugnala Giuliano tante volte. Lo stesso fa Antonio con Lorenzo, poiché è inesperto invece di ucciderlo gli ferisce solo la gola. Tutto accade in pochi secondi... da quel momento l'adorabile Lorenzo cambia.

Mentr la gente scappa dalla chiesa, Francesco pugnala ancora Giuliano diteso sul suo stesso sangue. Il poverino non si capisce come faccia, prima di morire riesce ad estrarre la propria spada per darla l fratello. Almeno uno dei due riuscirà a salvarsi... ancora una volta Giuliano lo aiuta. Poi Francesco si gira verso l'ex amico, Lorenzo gattona per raccogliere la spada del fratello. Intanto Clarice ed Agelo portano Lucrezia in sacrestia.

Francesco esita un attimo, poi ricordandosi del Sacco Di Volterra sta per ucciderlo... ma Francesco Nori difende Lorenzo sacrificandosi. Intanto Andrea e Lorenzo Cavalcanti combattono venendo uccisi da Bernanrdo ed Antonio.

Lorenzo quindi scappa nella sacrestia. Raggiunge la famiglia. Francesco infilza il corpo di Giuliano ed estrae la spada.


   
 
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