Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Europa91    22/12/2019    0 recensioni
[Ken x Uri]
“Quando ci siamo incontrati ero già un titano, non sarebbe cambiato nulla, non potevo cambiare ciò che ero, ciò che sono” “Mi avresti lasciato indietro così Uri?” [...]
Kenneth Ackerman è la guardia del corpo ed amante del vero sovrano dell’umanità Uri Reiss. Le loro esistenze scorrono tranquille all’interno delle mura fino a quando in seguito ad un’agguato Uri scopre di aver perso completamente la sua capacità di trasformarsi in titano e i suoi poteri.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kenny Ackerman, Uri Reiss
Note: What if? | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
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Cap. XIII Plan 

  

 

 

 

“Ora sta riposando, lasciatelo dormire fino a domani, ha bisogno di recuperare le forze, ha subito un forte stress” disse il dottor Jaeger fissando prima Kenny poi Rod. 

 

“Cosa vi è saltato in mente? Venire fino qui e da soli!” Aggiunse poi rivolto solo ad Ackerman; 

 

“Il moccioso sta bene?” Fu l’unica replica dell’uomo;

 

“Stanno bene entrambi, ma ora rispondimi Kenny, Rod Reiss non era forse il nemico? Mi sono perso qualcosa?!” 

 

“Grisha, ascolta, abbiamo scoperto che la fuori c’è una minaccia maggiore di quel bastardo di Rod, ora andiamo a berci qualcosa; ti devo raccontare tutto questo fottuto casino!!” 

 

“Dove pensi di andare?” Fece Rod fissando lo squartatore che si stava allontanando insieme al dottor Jaeger 

 

“A bermi qualcosa cazzo” 

 

“E non pensi ad Uri? Lo abbandoni così? Stai veramente lasciando Uri e tuo figlio?!” Urlò sconvolto.

 

Bastarono un paio di passi perché Kenny raggiungesse Reiss, riuscì comunque a resistere all’impulso di mettergli le mani addosso, l’aveva promesso a Uri cazzo; 

 

“Ascoltami bene brutto bastardo figlio di puttana, non li sto abbandonando chiaro? Uri deve riposare e lo sto lasciando con te, ok?! Ora se vuoi scusarmi vado a bere qualcosa col dottor Jaeger qui presente, che per la cronaca è un fottuto titano come tuo fratello, e proverò a convincerlo ad aiutarci e salvarci il culo va bene?” Rod lo fissava senza parole terrorizzato;

 

“Se non fossi stato abbastanza chiaro ti sto affidando la sicurezza di Uri ora, non farmene pentire cazzo” concluse calandosi il cappello sugli occhi e tornando ad incamminarsi verso Grisha Jaeger lasciandosi dietro uno sbigottito Rod Reiss. 

 

 

Erano seduti ad un bar, lo stesso dove un tempo Carla Jaeger aveva lavorato come cameriera, e si fissavano, entrambi avevano ordinato della birra ma nessuno per ora aveva iniziato a bere o parlare, fu Kenny il primo a rompere il silenzio;

 

“Rod ha ricevuto un dispaccio da Marley, gli hanno dato un anno di tempo per consegnare il titano progenitore, poi interverranno e distruggeranno tutto, prendendolo con la forza” Grisha non sembrò affatto sorpreso 

 

“Sono anni che il governo di Marley si sta organizzando per invadere l’isola di Paradise, sono più avanzati di noi, non abbiamo speranze Kenny” l’uomo lo fissò poco convinto

 

“Uri vuole combattere, vuole iniziare una cazzo di guerra contro l’umanità” concluse sospirando;

 

“Quella non è la volontà di Uri e lo sai anche tu, quando scade il termine dato da Marley?” Domandò il dottore;

 

“Ad aprile” Jaeger parve improvvisamente sollevato, fece un piccolo sorriso

 

“Vostro figlio avrà tempo di nascere” 

 

“Non me ne frega un cazzo, cosa importa ora se il moccioso nascerà o meno, Uri ci condannerà lo stesso!!” Urlò esasperato

 

“Kenny, con la nascita di Levi, Uri potrà riavere il suo potere, sai cosa vuol dire? Avrà il controllo su tutti i giganti presenti su quest’isola, potrà scagliare un contrattacco contro Marley, possiamo combatterli Kenny, possiamo davvero pensare di vincere con il potere del gigante progenitore dalla nostra!!” Aveva una strana luce negli occhi mentre diceva quelle cose, sembrava un folle, anche se non aveva totalmente torto;

 

“E tu da che parte starai? Non volevi anche tu il potere di Uri? Come posso fidarmi di te?” Chiese Ackerman, mentre giocherellava distrattamente con il bicchiere davanti a lui;

 

“A Marley non ho più nulla, qui ho Carla, ho una nuova identità, una nuova vita, voglio difendere tutto questo, inoltre anche io posseggo il potere di un titano, potrò aiutare Uri nell’organizzare le difese, Kenny la guerra non è persa abbiamo ancora una speranza”.

 

 

Quando Uri si svegliò rimase deluso nel non trovare Kenny al suo fianco, in compenso c’era Rod. 

 

“Come ti senti?” Chiese premuroso 

 

“Meglio grazie ma cosa mi è successo? Stavamo parlando e..” 

 

“Non ricordi? Ti sei agitato e sei svenuto, il dottor Jaeger ha detto che non devi stressarti così il bambino..” 

 

“Oddio come sta Levi?” Chiese preoccupato 

 

“Levi?” Fece Rod confuso

 

“È il suo nome” disse dolcemente Uri indicandosi il ventre 

 

“Levi Ackerman” concluse sorridendo innamorato. Rod non poté evitare di storcere il naso per il fatto che suo nipote avrebbe ereditato quel cognome, ma poi vide l’espressione di Uri, come gli occhi di suo fratello brillavano nel pensare al suo bambino; non ricordava di averlo mai visto così 

 

“Sei davvero felice” ammise continuando a fissarlo incredulo. Il biondo era sempre più radioso;

 

“lo sono Rod, io amo Kenny e amo questo bambino” 

 

“lo aspettavi già quando vi hanno attaccato?” Chiese di colpo il maggiore dei fratelli Reiss;

 

“Si; per quello non sono riuscito a trasformarmi in titano e siamo fuggiti, non sapevo cosa stava succedendo, solo che non mi sentivo bene, poi abbiamo incontrato il dottor Jaeger” confessò 

 

“Ackerman mi ha detto che quell’uomo è un titano? Come è possibile?” 

 

“Possiede uno dei 9 titani, proviene da Marley, anche lui era stato mandato in missione qui per recuperare il mio potere” 

 

“Uri ascolta mi dispiace, io non sapevo, non credevo” ma il sovrano sorrise

 

“Va tutto bene Rod, non ti ho mai veramente odiato, sei mio fratello, però quando tutto questo sarà finito non voglio vederti mai più, non voglio più aver niente a che fare con la famiglia Reiss, quando verrà il momento passerò il mio potere a Frieda” Rod era senza parole, lo fissava incredulo

 

“Vuoi ancora che sia Frieda l’erede?” Il biondo lo guardò seriamente

 

“Levi non dovrà mai sapere di essere un Reiss, sarà solo un Ackerman” Rod si limitò a sorridere 

 

“Sei incredibile Uri” 

 

“No, sono semplicemente innamorato, oh, vieni qui Rod dammi la mano svelto” L’uomo fece come detto, il sovrano se la portò al ventre 

 

“lo senti come sta scalciando? Si è svegliato” Rod si trovò a sorridere come un’idiota, fissando suo fratello 

 

“Ha preso l’energia di suo padre non c’è che dire” ammise sinceramente 

 

“Già, a proposito dove è andato Kenny? Perché non è qui?” Chiese con una punta di preoccupazione 

 

“È sparito col dottor Jaeger, vuole convincerlo a combattere per noi”.

 

 

Kenny bussò tre volte prima di entrare nella stanza dove stava riposando Uri, non si sorprese di trovarlo sveglio a leggere un libro, lo accolse con un sorriso 

 

“Vieni pure, sto leggendo le storie scritte dai miei antenati, me li ha portati Rod; voglio capire se ci possono essere indizi su Marley” 

 

“Dovresti riposare” replicò lo squartatore sedendosi sul bordo del letto;

 

“Levi sta scalciando da tutto il pomeriggio, non riuscirei a riposare neanche volendo, magari ora che sei tornato tu si deciderà a calmarsi” 

 

“Moccioso” disse Kenny sdraiandosi accanto ad Uri, questi sorrise 

 

“Ahah togliti gli stivali almeno; se no sporcherai tutto” 

 

“Dopo” rispose pigramente Kenny chinandosi verso di lui per baciarlo 

 

“Allora? Il dottor Jaeger cosa ne pensa del mio piano?” Fece Uri rompendo il bacio, ma fissando Kenny con determinazione 

 

“Non sapevo avessi un cazzo di piano” Il biondo rise nuovamente 

 

“Non ho ancora definito bene i dettagli ma a grandi linee: porterò a termine la gravidanza, a gennaio nascerà il nostro Levi, non so quanto tempo mi ci vorrà per riprendere pieno controllo dei miei poteri ma calcoliamo approssimativamente un mese; per febbraio dovrei essere tornato quello di prima” 

 

“Continua” concesse Kenny 

 

“Utilizzerò il potere della coordinata, prenderò il controllo di tutti i giganti presenti sull’isola, ne farò un esercito personale, attraverseremo il mare e attaccheremo Marley, di sicuro non si aspettano una mossa così ardita” 

 

“È un cazzo di suicidio Uri” Ackerman era senza parole

 

“Be’ hai forse un piano migliore?” Rispose quasi offeso l’altro 

 

“Jaeger mi porterà fuori dalle mura, mi condurrà a Marley, una volta li, ucciderò semplicemente chi ha inviato quel dispaccio, se tolgo di mezzo la classe dirigente, il governo sarà nel caos e attaccarci diverrà l’ultimo dei problemi, anzi per un po’ non si ricorderanno nemmeno della nostra esistenza” Uri era rimasto senza parole, ma si riprese velocemente 

 

“Non permetterò che tu combatta una guerra inutile, so che tu vuoi la pace Uri, in questi anni ho imparato a memoria tutti quei cazzo di discorsi che facevi, ma conosco anche il vero te; guideresti quell’attacco per poi passare il resto della tua vita a vivere nel rimorso, nel ricordo di tutte le vite che manderesti al massacro; sei troppo buono Uri, troppo buono per questo cazzo di mondo, per cui, lascia che sia io a sporcarmi le mani al tuo posto, queste mie mani sono già gronde di sangue” 

 

“Kenny” Uri era senza parole, avrebbe voluto dire così tante cose, ma iniziò a singhiozzare stretto nell’abbraccio del suo compagno 

 

“È già tutto deciso, partiremo tra una settimana, due al massimo, io e Grisha, risolveremo questa cazzo di situazione al più presto” Il biondo alzò gli occhi per guardarlo spaventato 

 

“Promettimi, promettimi solo che tornerai per la nascita di Levi, devi essere qui quando nascerà” disse tra le lacrime che avevano iniziato ad uscire senza controllo

 

“Non preoccuparti cazzo, pensa solo al moccioso, lascia a me il resto Uri” disse baciandogli la fronte. 

 

 

Quella notte fecero l’amore in quel letto pomposo, sembrava di essere tornati a Mitras, sembrava la loro vecchia vita, invece era tutto diverso, Uri come al solito era stato il primo ad addormentarsi, mentre Kenny si trovava ancora a fissarlo riposare, con quei cazzo di capelli lunghi sembrava davvero una donna, una bellissima donna, si avvicinò piano posandogli un bacio a stampo sulle labbra 

 

“Ti amo Uri, aspettami”, disse prima di rivestirsi e lasciare la stanza. Forse un giorno sarebbe riuscito a dirglielo guardandolo negli occhi.

  
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