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Finalmente, molto più tranquillo, riesco a riaprire gli occhi; vedo di nuovo, anche se in modo ancora più distinto rispetto a prima, le tre figure che si trovano ancora davanti a me: la donna dalla cespugliosa massa di capelli castani che mi guarda a metà tra il divertito e il nervoso, la bimba con i due buffi e disuguali codini di capelli rossi che mi scruta con aria indagatrice e non troppo convinta e infine lui, con un disordinato ciuffo di capelli rossi come i miei, e il resto della famiglia, dritto sulla fronte, che mi guarda con i suoi profondi occhi blu e finalmente lo sento pronunciare le sue prime parole: ‘Benvenuto piccolo Hugo!’”