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Autore: MusicAddicted    26/12/2019    14 recensioni
Adam ha un problema e chiede aiuto agli unici due che forse sono in grado di aiutarlo.
E se il favore venisse loro ricambiato?
Da prompt di Chappy Efp nel gruppo FB Good Omens- fan Group, che potete leggere nel prologo.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam Young, Aziraphale/Azraphel, Crowley, Warlock Dowling
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buonanotte nemmeno troppo fonda per I miei canoni, lol
Merry Christmas in ritardo (tanto questa cosina c’entra meno di nulla con il Natale, sarà un altro il fandom in cui ne vado a diffondere la magia, lol ^^’ )

scusate il ritardo epico… sono un disastro
 
fcs-cover

Capitolo I: With a little help

“Vieni, caro;  siediti qui con noi e ne parliamo.” lo invita a prendere posto l’angelo, su una delle poltrone. “Ti offro qualcosa da bere.”

Crowley rivede rapidamente i suoi piani di andarsene e fa dietrofront, per due validi motivi.

Uno: assicurarsi che a quello sventurato non venga somministrata quella poltiglia imbevibile.
Due: rivendicare i diritti di proprietà che deteneva sull’appellativo con cui si è rivolto al ragazzino l’angelo.

“Rimani lì a commiserarti e non muoverti, noi torniamo subito!” si rivolge ad Adam, prima di seguire Aziraphale nel cucinotto.

“Non gli vorrai dare quello schifo di tisana, mi auguro! Mi sembra che quel ragazzino soffra già abbastanza!” si raccomanda il demone.

“Oh no, non temere, quello ormai è un lontano ricordo, ho già provveduto a sbarazzarmene. Pensavo più a una cioccolata calda, il rimedio contro ogni male!” sorride Aziraphale, cominciando a fondere la cioccolata, prima di squadrare la sua millenaria nemesi con aria interrogativa.

“Non mi hai seguito qui solo per questo, dico bene?” lo mette alle strette, mentre rigira i pezzi di cioccolato fondente a bagnomaria, cominciando a diffondere uno splendido profumo nell’aria.

“No… è che .. insomma… lo hai chiamato ‘caro’ prima e…” incespica sulle se stesse parole Crowley, invidiando il mestolo che l’angelo sta usando, con quella presa salda della sua mano.

- Aziraphale non mi stringe mai così -

“Non ricomincierai con questa storia!” sbuffa il biondo, senza interrompere la sua attività. “Hai idea di quante persone chiamo ‘caro’ quando tu non sei qui a vedermi?”

Crowley farfuglia qualcosa di incomprensibile.
Le cose stanno andando di male in peggio per lui.

- Allora per te non sono niente di speciale, angelo. – si demoralizza.

“È una parola che uso spesso, lo riconosco; forse ne abuso pure, ma ben si confà alla mia natura di angelo.” spiega Aziraphale, aggiungendo il latte. “Tu comunque rimani il più caro fra i cari!” ammicca dolcemente nella direzione del demone.

Crowley abbozza una sottospecie di sorriso, poi cerca di recuperare la sua consueta aria da duro impassibile che tanto fa impazzire Aziraphale.

Egocentrici come sono i demoni, è naturale che Crowley voglia detenere il monopolio delle sue azioni.

- È solo orgoglio demoniaco, non certo gelosia verso di me, come potrebbe? – si dice Aziraphale, sconsolato.

E dire che è pure un angelo intelligente, ma evidentemente troppo pessimistico e disfattista quando si tratta dei suoi stessi sentimenti.

Crowley intanto ha raggiunto Adam.

“Allora, come ci hai trovato , ragazzino?” gli domanda, sedendosi di fronte a lui, in un modo tutt’altro che composto.
“Brian mi ha detto di esser venuto qui a comprare un libro e mi ha detto che il proprietario gli ricordava l’angelo che c’era con noi durante l’Apocalisse che non fu…  io ero scettico a riguardo, ma alla fine mi ha convinto ad andare a controllare. E ha fatto bene.” racconta il riccioluto.


“Su Huckleberry l’ha spuntata lui, ma Tom Sawyer non lo avrà mai, dovrà passare sul mio cadavere e, anche se fosse, sarò solo discorporato ma ancora pronto a impedirglielo” spergiura Aziraphale, che nel frattempo li ha raggiunti, con tre cioccolate fumanti.

La verità è che si è stancato di attendere e ha deciso di ricorrere a un piccolo miracolo.

“Non ci credo! Non solo ti ricordi di lui, ma addirittura del libro che ha preso!” lo guarda basito Adam.
“Non lo sai? Azi è peggio di un registratore di cassa!” ridacchia Crowley, mentre l’angelo serve le bevande calde.

“Certo che… cioccolata… come se fossi ancora un bambino.” borbotta Adam, un po’ offeso nel suo orgoglio. “Potrei averla con dentro i marshmallows?” domanda qualche secondo dopo.

Aziraphale sorride fra sé e sé.

- In fondo sei rimasto ancora un po’ bambino. – considera nella sua mente, pronto ad accontentarlo con uno schiocco di dita.

“Posso averla con i marshmallows anch’io?” chiede il demone.


L’angelo alza gli occhi, ma la verità è che ne è solo divertito.

- Eccolo, il mio bambinone di seimila anni! – pondera, esaudendo anche la sua richiesta.

“Che poi, vi dirò, anziché venire io qui a cercarvi, vi avrei potuto chiamare a me e vi assicuro che voi avreste sentito il forse impulso di fare un salto a Tadfield.” spiega loro il ragazzo, soffiando sulla cioccolata, ancora troppo calda.

“Illuso, guarda che non ce li hai più i tuoi poteri!” lo sbeffeggia Crowley, inzuppando il marshmallows, mentre Aziraphale si limita a rigirare il cucchiaino in religioso silenzio.

“Non ne sarei così sicuro. Non lo so, è come se ‘Paparino’ “ fa una pausa Adam, posando la tazza sul tavolino di fronte alla poltrona per fare il segno delle virgolette e dar maggiore enfasi a ciò che sta dicendo. “Fosse andato un po’ troppo di fretta e, sì, i poteri me li ha tolti, ora non si avvera più qualsiasi cosa io dica…e meno male!” ridacchia sollevato. “Però, qualcosa, un residuo, è rimasto. Una volta ho fissato intensamente la professoressa, desiderando che non mi interrogasse … e ha funzionato. Un’altra volta ho evitato che il bulletto della classe se la prendesse con me… e con la mia amica Pepper. Due Natali fa sono riuscito a farmi regalare da mio papà esattamente quello che volevo… e vi assicuro che è praticamente impossibile far cambiare idea ad Arthur Young!”

“Probabilmente sono solo coincidenze, caro, credi che siano ancora i tuoi poteri ma…” prova a fargli capire Aziraphale.

“Non è che lo credo, ci sono ancora!” si impunta Adam, alzando la voce. “Mi viene sempre un gran mal di testa se li uso, ma, anche se in minima parte, li ho ancora… e, che ci crediate o meno, avrebbero effetto anche su di voi.” asserisce, più tranquillo.

“Io ti credo.” fa spallucce Crowley, bevendo la sua cioccolata. “E non mi dispiacerebbe vederti all’opera… però non ci hai detto ancora perché sei qui.”

“Oh, sì, acuta osservazione!” si gratta la testa Adam, riuscendo finalmente a bere la sua cioccolata, ora che la temperatura è diventata accessibile. “Allora, tutto è iniziato qualche giorno fa… in televisione ho visto qualcosa, o meglio qualcuno… ed è lì che è cominciata la mia rovina!” comincia il suo racconto.

“Ti sei preso una cotta per una star dello spettacolo? Non credo di poter fare molto a riguardo! Io stesso, se fossi un attore, probabilmente lascerei al mio seguito una moltitudine di fan dal cuore infranto!” sogghigna Crowley.

“Il solito megalomane. Se lo fossi io, invece, vorrei mantenere un costante contatto coi miei fan e li farei divertire, sarei su ogni social possibile inimmaginabile!” dice la sua Aziraphale.

Crowley scoppia a ridere spudoratamente.

“Ma re dei social cosa, che a malapena sai usare Whatsapp e solo perché te l’ho insegnato io?” lo sbeffeggia.

“Io intanto capisco il significato delle emoticon, a differenza di qualcuno di mia conoscenza!” si difende sagace l’angelo.

“Adam, ma tu lo sapevi che la melanzana non è una melanzana?” si rivolge a lui il demone, ancora sconvolto al ricordo di quella scoperta.

Il ragazzo è a tanto così dall’esplodere. Anzi, il tanto così lo ha già superato.

“Basta! Chiudete il becco, tutti e due! Non sono venuto qui per assistere al vostro teatrino! Insomma, fate sempre così?” sbotta, fulminandoli entrambi con lo sguardo.

“Ngk! Dovresti sentirci da ubriachi!” fa spallucce Crowley.

“Hai ragione, temo che ehm…. ti abbiamo rubato un po’ la scena.” riconosce mesto Aziraphale, ritirando le cioccolate, ormai finite.

“Ma poi chi mi ha mai parlato di star dello spettacolo? Se solo me li lasciaste finire i discorsi!” sbuffa il giovane.

“Calmino, però… la lontananza dagli Inferi ti ha inacidito eh, ex Signorino dell’Oscurità!” alza gli occhi il rosso.
“E comunque, un po’ ci avete preso, perché è lo stesso qualcuno di inarrivabile.  È figlio di un diplomatico, si chiama Wa…”

“Warlock?” lo anticipa Crowley.
“Dowling?” precisa Aziraphale.
“No, un momento, lo conoscete?” si stupisce Adam.

“Mah, sai com’è, io sono stato la sua tata e Aziraphale il suo giardiniere, da quando era un bimbetto fino al suo undicesimo compleanno… “ gli svela il demone.
“Che credevamo fosse il tuo undicesimo compleanno.” completa le informazioni l’angelo.
“Io non credo di capire…” borbotta il ragazzo.
“La notte che ti ho portato sulla Terra, perché hanno incaricato me di farlo, il più figo fra i demoni,” se la suona e se le canta Crowley. “C’era un altro parto non previsto, indovina quale? E io anziché consegnarti ai Dowling, com’era previsto, ho fatto un pasticcio colossale e ti ho fatto finire in una famiglia di campagnoli in un buco del mondo.” gli spiega Crowley.
“Ma io amo Tadfield e sono contento della famiglia in cui sono cresciuto, non avrei potuto chiedere di meglio!” commenta Adam e la sincerità delle sue affermazioni traspare dai suoi occhioni blu.
“Il punto è che eravamo convinti che l’Anticristo fosse Warlock e infatti è su di lui che abbiamo vegliato per un numero consistente di anni.” lo informa l’angelo.

“Voglio sapere ogni cosa di lui!” si esalta Adam, con un tono fin troppo perentorio.
“Ehy, ex Anticristo comandino dei miei stivali, vedi di darti una calmata. Se vuoi, te lo posso raccontare, ma soltanto perché sono io a volerlo fare!” si impunta Crowley.

Fatto sta che alla fine, dividendosi gli aneddoti da raccontare, i due lo mettono al corrente di tutti quegli anni passati assieme.

“Beati voi, deve essere stato bellissimo.” sospira sognante Adam, a fine racconto.

“Beh, sì, sotto quella facciata da bambino più volubile e viziato dell’universo, Warlock aveva anche i suoi pregi…” borbotta  Aziraphale.
“Che hai da guardarmi così?” si agita Crowley, accorgendosi di come ha preso a fissarlo Adam di punto in bianco.
“Niente… è che non riesco proprio a immaginarti in versione tata…” confessa il ragazzo, continuando a studiarlo a fondo.
“Fidati, ero fa-vo-lo-sa in quei panni!” sillaba di proposito quella parola l’interpellato per conferirle maggiore enfasi. “E se non fosse che il Signor Dowling fosse così innamorato, non tanto di sua moglie, quanto del presidente degli Stati Uniti, un pensierino su di me ce lo avrebbe fatto!”
“Oh, ti prego, questo è molto più delle informazioni che desideravo ricevere!” si lamenta Adam, con un’espressione disgustata.
“Già, anch’io!” sbotta Aziraphale, corroso dalla gelosia al solo pensiero che un’eventualità del genere possa verificarsi.

Ovviamente questo Crowley non lo nota.

“Bene, ti abbiamo detto tutto quello che volevi sapere, non vedo in che altro modo potremmo aiutarti…” tentenna Aziraphale, con Crowley che si limita ad annuire.

Adam fa per alzarsi dalla poltrona e andare verso l’uscita, poi a metà strada si volta verso di loro.
“Io vi ho dato retta e ho salvato il mondo, evitando l’apocalisse… e voi non volete nemmeno provare ad evitarmi di avere il cuore a pezzi?” torna all’attacco, con la sua miglior espressione da cucciolo bastonato.

“Oh, povero piccolo….” si intenerisce l’angelo dal cuore d’oro, tornando verso di lui.
Anche Crowley gli si avvicina, con passo dinoccolato, ma guardandolo di sottecchi e incrociando le braccia all’altezza del petto.
“Non c’è che dire, la faccia di bronzo è la stessa di tuo padre e non parlo certo del Signor Young!” alza gli occhi il bel demone.

“Però direi che sta funzionando… allora, ci avete ripensato? MI aiuterete? Alla fine vi chiedo solo un modo per vederlo… almeno una volta!” cerca di muoverli a pietà, quasi fossero pedine su una scacchiera che lui conosce benissimo.

Forse, in fondo, qualcosa del manipolatore che è stato gli è rimasto.

“E va bene, lo vuoi vedere? E allora troviamo il modo di fartelo vedere!” decide Crowley, anche per Aziraphale. “È figlio di un diplomatico, quindi presenzierebbe a un convegno di diplomatici con famiglie annesse?”
“Sì, ma… io come potrei andarci?” si acciglia Adam.
“Un convegno a Tadfield non lo vedi abbastanza raggiungibile?” gli fa l’occhiolino Crowley.
“Più che altro, lo vedo assai improbabile… a Tadfield non c’è nulla che giustificherebbe un… “
“Ora c’è, ex Anticristo diffidente!” sbuffa il demone, schioccando le dita.

Aziraphale, che ha già capito l’antifona, fa comparire un televisore un po’ antico e rudimentale e lo sintonizza sul primo telegiornale che riesce a trovare.

// Fervono i preparativi per il primo e unico convegno diplomatico a livello mondiale che si terrà a Tadfield alla fine della prossima settimana, presso la vecchia base aerea militare, ormai inutilizzata…. // annuncia fiera la voce della giornalista di turno.

“Ci credi, ora?” gli sorride affabile l’angelo, facendo sparire quell’obbrobrio tecnologico che stona così tanto con il vintage della sua biblioteca.

“Se fossimo stati a casa mia, lo avresti visto in 45 pollici in LCD 4K e dolby surround, ma, sai com’è, Azi è rimasto fermo ai televisori del dopoguerra; è già tanto che non ti abbia fatto sentire la notizia con un cinegiornale!” sbeffeggia la sua adorata nemesi il demone.

“Sempre meglio che essere ossessionati dall’avere sempre l’ultimo modello di qualsiasi cosa!” borbotta Aziraphale, un po’ offeso.

“Fico! Ci sarà davvero quel convegno nella mia città… e Warlock sarà lì, oh, cavolo, lo incontrerò!” comincia ad andare su di giri Adam “Accidenti, no, io non sono affatto pronto per incontrarlo!” cambia idea l’istante seguente.

“Eh, no, ragazzino, non puoi romperci le palle per due ore e poi fare dietro front. Lo stra dannatissimo convegno te lo abbiamo portato, ora cogli la palla al balzo e dimostra di che pasta sei fatto!” lo sfida Crowley. “Io e Aziraphale saremo lì, per darti sostegno morale, okay?”
“Oh sì, ci imbucheremo fra i diplomatici, non vedo l’ora!” esulta impaziente l’angelo, allettato da quella prospettiva.

- In un certo senso… è quasi come un appuntamento con Crowley… dove saremo vestiti elegantissimi, sorseggeremo tè prelibato e parleremo di pace del mondo.. oh beh, parlerò io, lui credo mugugnerà tutto il tempo! -

“Oh, bene… e avrò un ruolo anch’io, vero?” si incuriosisce Adam

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“Gradisce ancora qualche tartina, signore?” sfodera il suo più accattivante sorriso Adam, allungando il vassoio di leccornie verso gli ospiti Ungheresi.
Non si sente affatto a suo agio intrappolato in quella divisa composta da pantaloni neri di taglio classico, un gilet dello stesso colore e una camicia bianca con papillon nero. Inoltre crede di aver abbondato col gel nel tentativo di rendere più ordinati i suoi ricci indomiti.

Chissà perché il tavolo di quelli Inglesi lo sta evitando con tutte le sue forze; anche se continua a spiarlo di nascosto il più possibile.
Lo vede benissimo l’oggetto dei suoi desideri, bello come non mai, in uno smoking nero, annoiarsi a più non posso mentre cerca una qualsiasi distrazione sul suo iPhone di ultimissima generazione. Questo quando non lo riprende il padre, con modi tutt’altro che gentili.
Vorrebbe andare da lui e offrirsi come distrazione, ma gli manca troppo il coraggio.
In compenso va spesso verso quello dell’ambasciata di Alpha Centauri.
È bastato uno schiocco di dita da parte di un certo diplomatico biondo, che si è inventato quel nome sul momento non appena all’entrata hanno chiesto le loro generalità e quel nome è apparso in lista, cosicché nessuno abbia potuto più farsi domande a riguardo.

Proprio come prevedeva il bell’angelo, sono entrambi vestiti molto eleganti, con le uniformi caratteristiche per quel genere di eventi, con giacca corta sul davanti e con una coda lunga dietro, impreziosita da intricati ghirigori, argentati su completo blu per lui e dorati su nero per Crowley.
Il primo fa scorrere la forchetta da un piattino all’altro di quelli di cui si è servito al buffet, gustandosi ogni prelibatezza.
Il secondo beve vino rosso, lamentando di odiare tutto e tutti di quel posto, ma la verità è che si sta gustando l’estasi dell’angelo.
Tanto con quegli occhiali scuri nessuno può capire dove lui stia guardando, tanto meno l’oggetto del suo interesse.

“Adam, così però non ci siamo proprio; siamo qui da un’ora e non hai fatto ancora niente!” brontola Crowley.
“Ho servito una ventina di tavoli… non direi che non ho fatto niente!” si difende l’interpellato.
“Oh, andiamo, hai capito benissimo cosa voleva dire lui! Non hai nemmeno tentato di avvicinare Warlock!” intercede l’angelo, interrompendo la sua attività mangereccia.

 “Sfido che non mi avvicino! Nessuno aveva mai parlato che io facessi il cameriere!” protesta il ragazzo. “Io pensavo che ci imbucassimo tutti e tre come famiglia di diplomatici… se è vero che Crowley è stato una tata poteva benissimo diventare anche la moglie di un diplomatico e io il vostro figlio!” azzarda.
“Hey, ex Anticristo incontentabile, guarda che io non divento donna così a piacimento, solo perché lo desideri tu!” sbotta Crowley, alzandosi e girandogli attorno, per poi sorprenderlo alle spalle. “Invece di lamentarti tanto, vedi di darti un po’ da fare!” lo spintona in direzione del tavolo dell’ambasciata Inglese.


Aziraphale fa giusto in tempo a miracolare il vassoio che regge perché non gli scivoli nemmeno una tartina o rovesci il vino delle flute che sono poste sopra.

Un effetto quasi scenografico che porta Adam a guadagnarsi l’intera attenzione della famiglia Dowling, soprattutto del primogenito.
Peccato che il riccioluto tenga lo sguardo fisso a terra tutto il tempo per potersene accorgersene.

“Bu- buonasera, vogliate gradire questo eccellente vino bianco frizzantino e qualche tartina.” serve tutto in tavola, prima di sparire alla velocità della luce.

Quel fugace incontro basta a far sì che Warlock la smetta di guardare il suo cellulare e si concentri su quell’adorabile, un po’ impacciato giovane cameriere ogni qual volta riesca ad avvistarlo da lontano.

“Oh, mio dio, diavolo… non lo so come dite voi; però… gli ho parlato! Cioè, non proprio parlato, nel senso che io sono andato lì a lasciare ii piatti e i bicchieri, senza che mi dicessero alcunché…” racconta agitatissimo Adam.

“E questo sarebbe un traguardo?” sbadiglia annoiato il demone. “Di questo passo forse le acque le smuoverai verso il 2040!” si prende gioco di lui.
“Hey!” ha una reazione di riflesso l’adolescente, ma poi si ravvede. “No, un momento, hai perfettamente ragione. Per stasera non credo si possa fare molto di più… ma che mi crediate o no, mi basta già!” sorride con l’espressione ebete che può avere solo un innamorato.

Basta questo a intenerire entrambe le creature soprannaturali.

“D’accordo, troveremo altre vie più efficaci. Per stasera limitati a finire il tuo servizio tra i tavoli… e guarda che l’ambasciata Russa sta aspettando da un pezzo!” lo consiglia Crowley, vedendolo precipitarsi al tavolo indicato.

“Poverino però, avrei voluto vederlo fare almeno due chiacchiere con Warlock…” sospira Aziraphale, che si professa già un fan di quell’eventuale coppia.
“Tempo al tempo, angelo.” fa un sorrisetto furbo Crowley. “Ho già un’altra idea più efficace.”

“Piuttosto è curioso che sia venuto a chiedere aiuto proprio a noi, come se fossimo chissà quali esperti d’amore!” riprende a parlare l’angelo.
“Già. Io, essendo demone, non posso saper cosa sia e tu, essendo angelo, ami un po’ tutto e quindi non sei di nessun aiuto nemmeno anche tu!” osserva il rosso.
“Non è vero che tu non sappia cosa sia l’amore…” ribatte prontamente il biondo, sorprendendolo. “E non è vero che io amo tutto nello stesso modo. Qualcosa,”
- O meglio, qualcuno – si corregge, ma solo nella sua mente.

“Lo amo molto più di quanto mi dovrebbe essere permesso.”

--

TBC
 
Una bella gara a chi si strugge di più per amore fra Adam e gli Ineffabili, eh?

Anche se, seppur abbia fatto una micro comparsa, senza nemmeno parlare, si è già capito che Adam un qualche segno su Warlock lo ha lasciato ;)

Ah sì.. può darsi che a un certo punto David e Michael abbiano preso il controllo di tutto, ma il richiamo ai social e ancora di più all’intervista sull’emoticon (cercatela su you tube, se non la conoscete, è da sbellicarsi!)  era una tentazione troppo grande per non usarla in qualche modo.. fra l’altro ho visto anche più di una fan art a riguardo, in giro per il web ;P

Mi sono usciti un Adam e un Crowley che sono un po’ insofferenti uno all’altro, non so perché ma mi piacciono così XD
Spero continui a piacervi, ma accetto qualsiasi critica, sempre che vi vada di lasciarmi un parere ^^’
Con le mangiate di queste feste, sarà il caso che faccia riprendere a qualcuno gli esercizi per tornare in forma, vi aspetto quindi con il prossimo aggiornamento di ‘Run, baby, run!’ … che prima o poi arriverà

Se invece amate Warlock e Adam anche da piccoli, fate un salto sulla mia pre-slash ‘HalloWIN’ ;)

di nuovo auguriii e buonanotte!
   
 
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