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Autore: terryoscar    30/12/2019    4 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Una cena movimentata
 Risultato immagini per le immagini di lady oscar le più belle
"Armand, cosa ti prende, perché vai via? Sei arrabbiato con me?"
"Ma no Anna, cosa dici! È solo che mi sta aspettando mio fratello, vado da lui, torno più tardi, a dopo amore mio!" dico baciandola con delicatezza.


 
Armand non mi convince affatto, è davvero strano oggi. Credo proprio che questa sera faremo un bel discorsetto, lui ed io. Penso un poco stupita dall’atteggiamento fuggente del mio Armand, possibile che quello che gli ha detto il medico lo abbia affranto così tanto? Bah ….


 
Esco mestamente dalla mia camera per recarmi in quella di mia nipote Oscar, è lì che Augustin mi sta aspettando. Busso ed entro deciso, senza attendere risposta, tanto Augustin mi sta aspettando. Apro la porta e dico: "Augustin, vedo che mi stavi aspettando!"

"Zio Armand!!! Ma cosa state facendo? Ma che modi sono i Vostri?!!" dico decisa, mentre resto stretta tra le braccia di Andrè ….. ci stavamo preparando per fare un bel bagno caldo, come suggerito dal dottore ….

"Ma come, non vi eravate trasferiti in camera di tuo padre? Lui mi ha detto che mi aspettava qui." rispondo mentre guardo sconcertato mia nipote, con la camicia sbottonata, scesa a metà della schiena, stretta tra le braccia di Andrè. “Oscar, ti … ti prego nipote, non guardarmi con quell’espressione scioccata e arrabbiata, direi più arrabbiata. Io invece sono davvero imbarazzato … vedi, davvero credevo di trovare qui tuo padre …io non volevo …. Non credevo che …. Che …” gesticolo imbarazzato, questa volta Augustin me la pagherà!

"Sparite!!! Siete peggio di mio padre! Ma che modi!" urlo risistemandomi la camicetta, scivolata sulle spalle lasciando troppa pelle in vista!  Chiudo la camicia, mi volto nell’abbraccio del mio Andrè e guardo male mio zio. Sento le mani del mio amore stringermi la vita, accarezzarmi, in un gesto protettivo, forse nel tentativo di calmarmi.

"Ehmm ….. scusami nipote, davvero io non volevo! Accidenti ad Augustin, non appeno lo trovo mi sentirà! A ……. A dopo nipoti … vado …" dico alquanto imbarazzato.

"ANDATE ANDATE!!! E VEDETE DI NON TORNARE!!! E SI BUSSA PRIMA DI ENTRARE!!!!" mi volto verso Andrè, lo vedo aprirsi in uno splendido sorriso e poi scoppiare proprio a ridere.
 
“Andrè ….. cosa ci trovi di così divertente?! Io … noi ….. tu …..”, dico gesticolando, imbarazzata e stupita dall’atteggiamento rilassato del mio Andrè.
“Ih ih …. Oscar, dovresti vedere la tua espressione …. E poi Armand era più imbarazzato di te! Di certo, non assomiglia a tuo padre! Ih ih ih… È stata una scena davvero comica!” rispondo sorridendo, tranquillo.
“Comica! Ma cosa ci trovi di comico in tutto questo?!”
“La tua espressione e quella di Armand! Ah ah ah …”
Guardo mio marito, gli metto per un attimo il muso ma non resisto e mi lascio trasportare dalla sua risata!
 
 
 
 
Esco in tutta fredda dalla camera di mia nipote, per bacco, non l'ho mai vista tanto scontrosa, sarà la gravidanza! Oppure il fatto che io abbia interrotto qualcosa di …. di ….. Che vergogna!!! Però. Devo dire che è davvero bella. Augustin è un padre davvero fortunato, ha sei splendide figlie! Ed Oscar, il suo erede, devo ammettere che è la più bella di tutte! Ma …  Sapere che mia nipote faccia certe cose va bene, ma vederla in certi atteggiamenti con il marito …. È davvero troppo! In fondo sono stato un prelato ….. come fa mio fratello a spiarli senza vergognarsi!
 
 
"Oscar, credo che tu abbia spaventato parecchio tuo zio!! Su, dai, vieni qui ..... ah ah ah ah!"

"Spaventato! Veramente quella spaventata sono io, non lui! André è mancato poco che … ci vedesse in atteggiamenti .. ehm .. però, abbiamo dimenticato di dare la chiave. André meglio chiudere, altrimenti rischiamo che entri qualcun altro!" dico andando rapida alla porta e girando la chiave nella serratura.

"Ih ih ih .... vero Oscar, però ora vieni qui .... il dottore ha detto che hai bisogno di stare al calduccio ... nella vasca da bagno .... in compagnia del tuo fido servitore che provvederà ad ogni tua necessità!! E quando dico ogni ..... ih ih ih…"
 
Vedo uno sguardo malizioso sul viso del mio Andrè, sono sicura che il dottore avesse in mente un consiglio molto più casto ..... ma decisamente preferisco quello che ha in mente Andrè.
Mi lascio condurre da lui nella nostra stanza da bagno, calda, in cui troneggia una bella vasca colma di acqua profumata.
 
“André, il camino è acceso! .. Uhm… che meraviglia, si sta davvero bene! E’ così cado che sarà piacevole fare il bagno! Riconosco che le cameriere hanno predisposto tutto ciò che occorre..”
“Già ci sono non solo due ampi teli per asciugarci, o meglio per asciugarti, perché sappi che sarò io a farlo!”
“Ah ah ah … e così vuoi asciugarmi tu!”
“Esatto! Ma che meraviglia… abbiamo anche altri più piccoli per avvolgerti i capelli…” Dico avanzando verso mia moglie mentre l’abbraccio. “Poi abbiamo i tappeti a terra, un paiolo con un mestolo e altra acqua vicino al camino. Le tende sono state chiuse per rendere l’ambiente più raccolto e caldo. C’è un dolcissimo odore di vaniglia in tutto la stanza.”
“Andrè hai fino di puntualizzare il tutto? Ora spiegami dove vorresti arrivare!”
“Come non lo sai? Abbiamo tutto affinché io e te… ci godiamo alla perfezione questo momento!”
“André, mi stai guardando in un modo! ….. Sei sicuro di sentirti bene?” rispondo con aria fintamente innocente, ho ben capito che idee ha in mente il mio Andrè!
“Bene io?!! Ho forse la faccia di chi sta bene?”
“No, anzi, credo che ti senta male …”
“Appunto! Fino a che non ti avrò, continuerò a sentirmi male!”
“André! Ah ah ah ..”
“Oscar, ma lo sai che hai una risata molto sensuale?”
“Ma cosa dici?!”
“L’hai sempre avuta …. su, vieni qui, e lasciati guidare da me…” dico mentre le accarezzo i capelli e la bacio.
 
 
Piano Andrè comincia a sfilarmi la camicia dai pantaloni, lo assecondo alzando le braccia permettendogli di sfilarmela dalla testa. Resto immobile così, con il petto scoperto ed i capelli che scendono appena a coprire il mio seno. Vedo Andrè sorridente, felice. Si inginocchia e mi fa sfilare le scarpe. Poi mi sbottona i pantaloni, per li sfila e passa alle calze. In breve, mi ritrovo completamente nuda, esposta al suo sguardo languido ed appassionato. Mi ammira come fossi la cosa più bella del mondo, con uno sguardo caldo, dolce. Mi bacia piano, mi accarezza e all’improvviso mi solleva tra le sue braccia. “Madame, il vostro fidato servitore ora si occuperà del vostro bagno! Ih ih…”
“Andrè … ah ah ah …..”
Metto Oscar nella vasca, poso le mie labbra sul suo collo e sussurro: “Aspettami, il tempo di sfilarmi gli abiti e ti raggiungo, voglio tenerti stretta, insaponarti e lavarti. Tu non dovrai fare nulla, solo abbandonarti a me.”
La voce di Andrè è calda, profonda, suadente. Una carezza, un soffio caldo sulla mia pelle. Poi lo sento allontanarsi da me e dopo poco entrare nella vasca alle mie spalle, dopo avermi spinta un poco in avanti.
Mi sistemo tra le sue braccia, avvolta nelle sue gambe. Mi appoggio con la schiena al suo torace, chiudo gli occhi e lascio che Andrè si prenda cura di me, come meglio vuole.
Sento le sue mani leggere sul mio corpo, mi accarezza, mi sfiora. Io mi abbandono a lui. Poi passa ai capelli, lo sento insaponarli, poi prende un poco di acqua da una brocca e li sciacqua. Io lesta, gli rubo un bacio, lo mordicchio un poco e lo invito a riprendere ad accarezzarmi. Lo vedo sorridermi, con gli occhi incupiti dal desiderio, e sussurrarmi con voce roca “Ti amo Oscar ……”.
Poi piano, con una dolcezza infinita, ci uniamo in quella danza antica ed ancestrale che ci porta a sfiorare il paradiso.
 
 
 
 
Vado in camera di mio fratello, prima di entrare meglio bussare e attendere. Non vorrei ripetere la brutta figura di prima con Oscar …… le mie nipoti sono tutte una più ….. più ….. dell’altra. Certo sono brave, gentili, educate. Mi vogliono un gran bene ed hanno accolto Anna e Carlo con affetto. Però …. Sono anche delle belve feroci ….
 
“Augustin, ci sei? Posso entrare?"

"Ma si, certo Armand, entra pure!"
 
"Augustin, vedo che hai preparato l'infuso calmante, perfetto ne ho davvero bisogno!" dico guardando le tazze pronte sul tavolino posto davanti al caminetto.
"Lo vedo mio caro fratello. Vedi di darti una bella sistemata che tra un'ora ci aspetta l'imperatore per la cena!! Su su .... che brutta cera che hai!!" dico sistemando lo jabot di mio fratello ......
"Brutta cera? Si nota così tanto?"
"Si, mio caro. Su ..... hai uno sguardo allucinato!! E cosa sarà mai qualche settimana di astinenza!!!"
"Augustin ti prego non scherzare! Tu non puoi certo capirmi!"
"Tu dici? Sono partito da Parigi a fine luglio ed ora siamo a metà ottobre!! Secondo te, io come mi sento? Ci siamo dovuti fermare quattro settimane a Collegno per curare le ferite di Victor, poi il viaggio è proseguito a rilento a causa delle gravidanze e degli assalti!! Insomma, una missione che sarebbe dovuta durare al massimo sei settimane è diventata infinita!! Io voglio tonare da mia moglie!"

"Si, ma tu non ce l'hai accanto!! Sei lontano dalla tentazione, invece io … Ahhhhh sto male!! Sto male Augustin!! Ti prego la prima tazza di tisana deve essere mia!"

Porgo la tazza con la tisana a mio fratello e dico: "Su forza, bevi deciso ..... vedrai, ti sentirai subito meglio! E se non dovesse bastare, c'è sempre il laudano! Ih ih ih!"

"Cosa fai, mi prendi in giro? Vorrei vedere te al mio posto. Dormire accanto a tua moglie, vederla e non poterla toccare!"

”Uff ...... almeno sai che sta bene .... su bevi, veloce!! Armand, sono stanco delle tue lamentele. E pensare che saresti potuto diventare papa!!”
“Che fai, ricominci adesso?”
“Si, ricomincio! Quindi lasciami sfogare!”
“Su, avanti … ti ascolto!”
“Che papa che saresti stato!! Un fornicatore!! Ma che lustro sarebbe stato per la nostra famiglia! Un’occasione persa!!”
"E smettila!! Deduco che avresti voluto vedermi morto! Anche se nella storia della chiesa abbiamo avuto Papi con famiglia, prendi i Borgia! Augustin, è impossibile rinunciare a una donna!" rispondo scuotendo la testa sconsolato, con la mia tazza bollente tra le mani. La avvicino alle labbra, soffio un poco per raffreddarla.

"Già! Certo che rinunciare al calore di una donna non è affatto facile, ma TU potevi fare un piccolo sacrificio!”
“PICCOLO SACRIFICIO!!”
“BEVI E NON ALZARE LA VOCE CHE CI SENTO BENISSIMO!”
“Io abbasso i toni ma TU possibile che debba continuare a dire continuamente idiozie?”
“Non ho detto alcuna idiozia!”
“Ahh NO?!!”
“Certo che no!”
“Secondo te sarebbe stato solo un piccolo sacrificio ….. ma allora perché non ha preso TU i voti?”
“Smettila Armand, vuoi deciderti a bere l'infuso? Su dai ... che si fa tardi!!! Ed i reali ci aspettano per cena, e tu devi darti una bella sistemata!"
"Si …... si … ora bevo, che tortura, il sapore è anche sgradevole! E tu non bevi?"
"Io?!! Si ……. certo .... dopo .... ora è troppo calda per me!" ih ih ih .... sorrido divertito, nella sua tazza ho messo anche qualche goccia di laudano, vedremo se non si darà una bella calmata!
“Si può sapere perché mi guardi in questo modo e ridi?”
“Rido? Io rido? Ma no, cosa dici! Come potrei essere felice se mi ritrovo nella tua stessa situazione! E su, bevi, bevi!”
Sorseggio lentamente, ribatto: "Quanta premura fratello! A dire il vero se questa tisana non dovesse fare l'effetto sperato, stasera esigo dividere il letto con te, piuttosto che soffrire come un cane accanto ad Anna!"
"Con me?!! Ma Armand, se Joséphine dovesse fare come l’altra notte io neppure avrò un letto!!"
"Vuol dire che oltre che con la tisana, ci stordiremo con il vino, almeno saremo incoscienti!"
"Ma ...  Armand .... vorrebbe dire dividere la camera con mia figlia!! No no no ..... solo io posso restare con lei! Tu no, proprio no! Ci manca solo che tu voglia restare qui ….. un poco di rispetto per la mia piccola, non può certo dividere la stanza con un altro uomo!!!”
"E' questo l'amore fraterno che dimostri? E poi, io non sono un altro uomo, ma suo zio!"
"E’ questo il rispetto che avresti per tua nipote?!!"
"Ohhh …. André non ha il mio problema!!" dico continuando a sorseggiare l'infuso. Lui ha sua moglie sempre accanto, sana come un pesce!
"Certo...certo ... bevi, bevi .... su!!! A proposito di Andrè .... dove si sarà cacciato quel ragazzo?!!"
"E' in camera con sua moglie! … Ma tu non bevi? Vedi che non hai le mie esigenze?"
"In camera con Oscar?!!! Ma ...... Oscar è andata a fare un bagno caldo, come consigliato dal medico di corte!"
"Ehmm … si … credo che si stessero preparando per il bagno …" rispondo imbarazzato ripensando alla scena a cui ho assistito! Oscar e Andrè avvinghiati come due sanguisughe, le mani di Andrè ad accarezzarla, la camicia di Oscar scesa dalle spalle … altro che bagno!! Quei due staranno facendo ben altro …..ed io nulla! Sob, sospiro mestamente.
"In .... in che senso Armand?!" rispondo preoccupato.
 
Credo di averla fatta grossa: mio fratello è decisamente impazzito, meglio rimediare.
 
"Ehmm …... vedi, quando sono andato da loro André stava limando le spade mentre tua figlia entrava nella toillette per il bagno." rispondo un poco titubante con la prima cosa che mi viene in mente, e speriamo che Augustin mi creda o si fionderà in camera di quei due poveri ragazzi, disturbandoli! E sono certo che Oscar, in quel caso, troverebbe il modo di farmela pagare!! Già vuole tagliarmi il codino….


"Uhm .... sei sicuro di quello che mi stai dicendo Armand? Tu hai usato il plurale .... si stavano preparando!! Non mi fido affatto ..... adesso vado a controllare!"
"Augustin, sono talmente agitato che mi sono espresso male! Ma cosa fai, lascia stare! Ti ho detto che André sta affilando le lame. Possibile che tu debba esasperare i ragazzi? Fermo qui e finisci l'intruglio! Però che strano …"
"Che strano .... cosa? Armand ... mi sembri più rilassato!! Bene bene ...."
"Ma … la tisana non ha fatto lo stesso effetto anche a te …"
"Quale effetto? Non capisco! Io mi sento benissimo, tu no?"
"Certo che no! Mi sento stordito, stanco. Invece tu sei arzillo come un fringuello!”
"Bah .... sarà perchè soffri troppo di astinenza! Ih ih ih …" rispondo sorridendo ….
 
Nella mia tazza non ho di certo messo il laudano! Ci mancherebbe, io devo restare vigile affinchè Oscar si riposi e stia al caldo. Sono un buon padre io, ed un nonno premuroso ed attendo alle necessità del suo nipotino, prima ancora che nasca!!!
 
"Ci puoi giurare che sto soffrendo! Bene, sarà meglio prepararci per la cena, a dopo fratello!"
"A dopo Armand ... e mi raccomando, sii puntuale!"
"Io sono sempre puntuale!"
"Si ... certo ...."

 
 
“Louis sei pronto per la cena? Ormai manca poco!"

"Si ... un attimo che mi sistemo il gilet .... ecco, cosa dici Marianne, non sono perfetto?!"

"Stai benissimo marito mio!” dico avvicinandomi per dargli un piccolo bacio. "Louis, guarda che pancia grossa che ho! Credo che questa volta diventerà ancora più enorme!"

"Marianne, senti ... io ho un piccolo dubbio ...... non è che lì ... ecco .... siano due?!! Sai, non hai mai avuto una pancia così grande!"

"Due!! Oh spero proprio di no!"

"Beh .... sappi che comunque sei bellissima!! Vieni, baciami!"

"Oh Louis che caro che sei!"

Stringo forte a me la mia dolce sposa, sussurro: “La gravidanza ti dona, sei ancora più bella e dolce del solito. Decisamente sono un uomo fortunato, ho una sposa adorabile, tranquilla, posata e gentile. Dei figli splendidi, e presto sarò di nuovo padre. Non potrei desiderare di più!”
“Lo pensi davvero Louis?”

"Si, certo. Marianne .... lo sai che con la gravidanza sei ancora più bella!! Ti amo ....." dico prendendo la mano di mia moglie e stringendola tra le mie. “Sei così bella nel tuo abito rosso, ampio, morbido. Hai uno sguardo così dolce .... se non ti avessi sposata da oltre vent'anni ... ti sposerei di nuovo! Sei la donna perfetta per me!”
“Oh amore mio, sei davvero un tesoro!”


 
 
Guardo la mia Oscar, indossa un completo sui colori del blu, con dei ricami argentati sui risvolti delle maniche e della giacca. È bellissima, non posso fare a meno di ammirarla. Io invece ho scelto un abito sul verde, con ricami colore del grano.

 
“Oscar, vedo che sei pronta, possiamo andare?”
“Si, certo André. Possiamo raggiungere gli altri!”
“Benissimo madame Grandier, prego!” dico prendendo la sua mano.

 
Ci ritroviamo tutti nel salottino comune, Andrè tiene stretta la mia mano alla sua, non appena vede lo sguardo di Maribeau posarsi su di me sento la sua stretta farsi più forte. Ho deciso di indossare abiti maschili, si tratta di una cena pertanto non ci sarà occasione di ballare. E poi così mi sento più a mio agio.
 
Da quando abbiamo fatto il nostro ingresso nel salottino Maribeau non ha tolto gli occhi di dosso a mia moglie. Se non la smette, sarò costretto a comportarmi di conseguenza, adesso comincia davvero a stancarmi!
 
 

"Bene, se ci siete tutti, possiamo andare dall'imperatore!" dico passando in rassegna la mia truppa, figlie, generi, ufficiali. “Le due suorine e gli uomini del reggimento di Oscar non ci seguiranno. Anzi, le suore si sono recate nella cappella per sentire la messa e gli uomini di Oscar hanno chiesto la serata libera. Mia figlia ovviamente ha acconsentito... se fosse stato per me, li avrei tenuti chiusi nel nostro appartamento, ma pazienza. Oscar, sei diventata troppo permissiva a mio giudizio.”
 
 
“Charles, guarda quell’imbecille di Maribeau come sta guardando mia sorella! E’ davvero uno zotico sfacciato!”
“Joséphine, a dirla tutta, quel tipo è davvero antipatico, non lo sopporto, è pieno di sé!”
“Sai cosa ti dico! Che quell’antipatico verrà messo subito a suo posto!”
“Joséphine, ma vedi che sguardi che lancia a tua sorella! Non so come André riesca a sopportarlo!”
“Forse è sicuro di sua moglie, non trovi?”
“Si … però, io non lo tollererei …”
 
 
Maribeau mi guarda e dice: "Colonnello Jarjayes, per me sarà un onore scortarvi fino a Parigi!"

Sento lo sguardo del capitano addosso, non lo sopporto, quel damerino non ha ancora capito con chi ha a che fare? Ma adesso lo sistemi io! "Scortarmi? Forse non vi è ben chiaro qual è il vostro posto. Io sono un Vostro superiore, dunque Voi dovrete sottostare ai miei ordini. Io sono un soldato, non necessito di scorta. E per qualsiasi mia necessità ho mio marito al mio fianco e ben sei uomini del mio reggimento. Sono stata chiara Capitano?"
"Madame!! Ehmm .. Colonnello, calmatevi! Non era certo mia intenzione offendervi. Mi riferivo al fatto che in fondo rimanete sempre una donna da proteggere…"
"Capitano Maribeau, chiedete a mio padre o al maggiore Girodelle se sono una donna da proteggere. Entrambi hanno assaggiato la mia spada, e se continuate su questo tono toccherà anche a Voi." Rispondo appoggiando la mano sull'elsa della spada, accarezzandola con leggerezza. Quest’uomo è irritante, insopportabile. Troppo pieno di se.
Guardo mia moglie, mi alzo, appoggio la mia mano sulla sua e con tono pacato sussurro: "Calmati Oscar, il capitano Maribeau si accorgerà più in avanti con chi ha a che fare …"
"Andrè! Io sono calma, calmissima. Talmente calma che non ho ancora sfidato il capitano a duello!"
"Come Colonnello! Voi vorreste sfidarmi a duello?! Ma dico, non credo di avervi offesa e poi non mi sono mai misurato con una donna. E poi, io sono un gentiluomo, ed una donna non si sfiora neppure con un fiore! Mai potrei battermi con Madame Jarjayes.”
"C'è sempre una prima volta Capitano. E Voi siete sulla buona strada per essere umiliato."
 
Mia moglie sa come difendersi da questo imbecille, almeno per il momento meglio che non intervenga, non voglio che si senta denigrata del suo ruolo di colonnello davanti a tutti, meglio che pazienti, ma alla prima occasione questo bifolco dovrà vedersela con me.
 
Girodelle avanza verso il capitano Maribeau e dice: "Capitano, Vi invito a non andare oltre! Il colonnello Jarjayes è una spadaccina senza eguali, io ne so qualcosa e non credo che sia il caso di mettervi in gioco, fareste una pessima figura!"
Maribeau ribatte: “ Non capisco tutto accanimento, perché vi intromettete?”
“Mi intrometto per difendere madame Oscar, anche se so che lei non ha di certo bisogno di me, ma il mio istinto prevale sulla ragionevolezza. E poi, non sono mai riuscito a batterla, mai! In vent’anni di carriera militare mi ha sempre battuto. È una vera forza della natura, la prima lama di Francia, non c’è dubbio! E non sarete certo voi a denigrarla!”
 
 
Ascolto le parole del mio fidanzato, sono sconcertata, la difende in un modo che non mi piace affatto, eppure ha suo marito accanto, cosa centra lui?! Non appena avrò l'occasione Victor mi dovrà dare molte spiegazioni!
 
Avanzo verso Maribeau per rimetterlo al suo posto, quando vedo mio suocero precedermi.
                                                              
 
Ho assistito in silenzio lo scambio prima tra mia figlia e Maribeau, e poi con Girodelle, ma ora vedo André farsi avanti, ma non glielo permetto, lo precedo, fronteggio il capitano e con tono severo dico: “Ora basta! Capitano Maribeau avete superato il segno.”
“Ma Generale, io non credo di aver offeso nessuno, volevo solo …”
“BASTA! Devo porre fine alla questione, prima che mio figlio vi sfidi a duello e ne faccia coriandoli. CAPITANO! Ancora una parola e Vi metto agli arresti. Mio figlio Oscar sa badare a sé stesso. Non accetterò insubordinazioni di nessuna natura!"
"Figlio? Come figlio! Ma il colonnello Jarjayes non è una donna? Almeno così mi era parso di capire! Cielo, non vorrei essermi confuso, eppure Vi ho vista in abito da sera!" e decisamente quello che ho visto è il corpo di una splendida donna, bellissima, affascinante, leggiadra ed aggraziata.
"Vi siete molto confuso. Il colonnello è il mio erede, il mio orgoglio! Ed ora muovetevi!!"
 
"Andrè .... mio padre è di nuovo impazzito" sussurro al mio sposo. “Ha persino ricominciato ad usare il maschile …… decisamente ha perso il senno!”
“Oscar, questo Maribeau, comincia a stancarmi, ancora una parola e non rispondo più di me.”
“André … ma …”
“Niente ma! Oscar, a prescindere che tu sia un nostro superiore, sei mia moglie e come tale quel tipo deve rispettarti!”
“A.. André… calmati …”
“Oscar, sono stato fin troppo calmo …”
 
 
 
“Louis, qui si mette male!”
“Marianne, non possiamo fare nulla …”
 
 
Sussurro all’orecchio di mio marito: “Armand, temo una rappresaglia …”
“Anna, conosco il valore di mia nipote, sa il fatto suo, non preoccuparti!”
“Non lo metto in dubbio ma ricordati che se anche non si nota, è quasi al quinto mese di gravidanza e non può certo battersi con quel degenerato!”
“Dimentichi che ha un marito…”
“Credi che si lascerà difendere da André?”
“Uhmm … Non credo! .. Guarda, sta arrivando l’imperatrice, meno male…”
 
 
Vedo l'imperatrice Carolina fare il suo ingresso e a gran voce dice: "Femmena! Che bella femmena! Non c’è dubbio che lo sia visto che ha rapito il cuore di questo bellissimo capito! Ovviamente Maribeau mi riferisco al capitano Grandièr, non a voi!"
 
"Oscar, è appena arrivata l'imperatrice …"
“Si, certo l’ho sentita! Ti ha appena detto che sei bellissimo!”
“Oscar!”
“André!! Ma l’hai sentita l’imperatrice?”
“Certo! Ho sentito lei come ho sentito Maribeau …”
“André!!”
 
“Su, su, sposini non discutete, siete così una bella coppia, non vale la pena litigare per qualche chiacchiera! Generale Jarjayes, capisco che questo farfallone abbia perso la testa per la bellissima Oscar, ma vuie lassat stà, chissè è nu pagliac! Ah ah ah ah ah …."
"Altezza, non so cosa significhi “pagliac” però il Capitano è un donnaiolo impenitente. Ma gli farò passare io il vizietto, a costo di chiuderlo in una cella e gettare via la chiave!"
"Si, si, avete ragione! Comunque, pagliac al mio paese significa pagliaccio. E poi, come Vi ho già detto, riconosco i pagliacci a dovuta distanza, Voi nemmeno lo sapete ma alla mia la mia corte brulicano i pagliacci! Ah ah ah … Vi parlerò di uno in particolare che porta il vostro cognome! Ma intanto accomodiamoci a tavola, sapete, desidero fare la vostra conoscenza con tutta la famiglia! Mai ho conosciuto una famiglia simpatica e allegra come la vostra, spero che il vostro soggiorni si dilunghi il più possibile!”
“Non credo Maestà, abbiamo una certa urgenza di tornare a Parigi!”
“Si, certo, immagino che siate desideroso di tornare a casa da Vostra moglie, non è vero Generale?” dico sorridendo mentre prendo il braccio del generale.
 
Vedo l’imperatrice prendere il braccio del mio Auguuustin! Che invidia, tutti si prendono certe libertà con lui, tranne me! Che poi, cos’ha quella in più di me?
 
Mentre camminiamo per i corridoi al braccio del generale, dico: “Bene, raccontatemi di Vostra moglie, com’è? E’ una donna dolce, bella, intelligente?”
“Certo Maestà, per me è la migliore delle mogli!”
“Ohhh che femmina fortunata! Se solo quel purc di Ferdinando mi apprezzasse nu poch! Ohh Ma spero che prima o poi un marito geloso glielo tagli!”
“Arg .. Ma .. Maestà …” spalanco gli occhi alle parole dell’arciduchessa.
“Generà che vi succede? Forse vi ho messo paura? Ah ah ah …”
“Ehmm … ecco … voi… se permettete …”
“Ma certo, vi permetto tutto, dite pure, vi ascolterò con molto piacere!”
“Ecco… senza offesa ma …   assomigliate tanto, troppo, a mia figlia Joséphine….”
“Ah ah ah … Si?! Ma che meraviglia! Infatti la marchesa di Liancourt è tanto simpatica, infatti ho deciso che ci siederemo di fronte, così potremmo conversare piacevolmente! Comunque, tornando al discorso di prima, forse avete fatto quella faccia perché stavate pensando al poveretto di marito?”
“Ma .. io … ecco …”
“Ma non dovete darvi pensiero, lui non merita alcuna considerazione…”
“Ehmm .. si … vi comprendo …”
“Per carità già immagino a cosa state pensando ….”
“Io?!! Ma no! Io non penso a nulla maestà …”
“Invece certo che pensate Generale! Ecco, magari vorreste dirmi: “la farà anche cornuta, ma tagliargli il …….il …. Mi pare davvero troppo! Ah ah … vero Generà?”
“Ecco .. io …  Che donna che siete Maestà! Ops.. scusatemi, non volevo!”
“Ma no, generà dite dite … magari che femmena va meglio! Ah ah ah … Comunque, scusatemi lo sfogo, ma quando ci vuole ci vuole!”
“Sssi certo… certo … Maestà …”
“Generà, mi sembrate visibilmente preoccupato, eppure avete fama di essere fedele a Vostra moglie!”
“Ce certo maestà! Dopo mia moglie, non ho mai guardato nessuna altra donna!”
“Che femmena fortunata, beata lei! … Sig… a me non resta che sperare in una bella decapitazione dove non batte mai u sole! Ah ah ah …”
“Gulp … ma come potrebbe accadergli una cosa simile se è il re di Napoli!”
“Tranquillo Generale, lui va a pascolo abusivo anche in incognito, sapete, si fa passare per guappo! Ah ah ah … Magari ho la fortuna che trovi pane per i suoi denti! Ah ah ah … Generale, spero di non avervi scandalizzato!”
“Ma no, Maestà!” certo che questa donna mi ha scandalizzato, sarà anche bella, ma non ha nulla in comune con la nostra Regina! Questa è una sfacciata!
“Certo immagino che alla corte di Versailles ne succedano di belle, quindi avrete una certa dimestichezza!”
“Ecco.. veramente io mi occupo dei soldati, sto ben alla larga da certe situazioni!”
“Ohhh .. beata vostra moglie! A proposito qual è il suo nome?”
“Ehmm .. Marguerite!”
“Uhmm … Però!! Donna Marguerite è davvero fortunata! Altro che io che debba augurare a Ferdinando una bella sforbiciata!.. Jammè Generà accomodiamoci!” trascino con me il generale, in un turbinio di gonne e sete preziose.
 
Dio mio che situazione, che donna … anzi … lei direbbe: che femmena! Cielo, sto anche imparando il napoletano, però… mica male! Ih ih ih …
“Generà, sono contenta che i miei discorsi vi abbiano messo di buon umore!”
“Ecco … io … sono sempre di buon umore maestà!”
“Ohhh bene! Dunque stasera ci divertiremo! Ah ah .. E poi, come vi ho accennato nel salottino, dovrete chiarimi una piccola questione…”
“Ma certo Maestà!”
“Jammè paesà! Ih ih …”
 
 
“Charles sei riuscito a capire qualcosa?”
“Ehmm .. ben poco …”
“Io invece, quasi tutto. Ti posso dire che l’imperatrice è una femmena magnifica! Ih ih ih …”
“Jo… Jo … hai uno sguardo, ammetto cara che mi fai un poco paura…”
“Ih ih ih … E Jamme Charles, vedrai che quando ti racconterò, ti divertirai anche tu! Ih ih ih …”
“Se lo dici tu, di sicuro sarà così!”
“Ehi Charles, comunque hai sentito prima l’imperatrice?”
“A proposito di cosa?”
“Di un certo Jarjayes che risiede alla corte di Napoli ..”
“Tu credi che sia il famigerato zio Claud?”
“E chi se non lui! E poi, mio padre mi ha detto che l’ultima volta che ha ricevuto sue notizie, giungevano proprio da Napoli!”
“Oh Joséphine, spero che non ci metta in imbarazzo!”
“Ma no caro, io credo che stasera ci sarà tanto da ridere! Su, andiamo, non vedo l’ora di sapere se è proprio lui! Ih ih …”
“Joséphine, ti prego contieniti con l’imperatrice. Da quanto ho capito è una donna molto sanguigna, un poco come te, mia cara!”
“Ah ah ah .. Ahh Charles, finalmente posso interloquire liberamente con qualcuno!”
“Povero me, si prospetta una serata molto ma molto calda!”
“Ah ah .. Su, marito mio, andiamo!”
 
 
Giunti nella sala allestita per la cena, il generale mi accompagna davanti alla mia sedia, da perfetto galantuomo la sposta e mi aiuta ad accomodarmi.
 
Sposto la sedia e faccio accomodare la mia Joséphine, dico: “Jo …”
“Dimmi caro!”
“Quanto sei  bella nel tuo abito rosso, finalmente ha tolto quegli orrendi abiti neri, sembravi un mantide nera!!!”
“Ih ih .. Oh povero amore! Ih ih … Ma è tutto passato, sei tornato a funzionare!”
“ Hai persino raccolti un poco i capelli, e che dire dei boccoli sulla schiena, sei bellissima!”
“Grazie tesoro mio! Quindi, ti fa piacere che abbia indossato alcuni gioielli di famiglia?!”
“Certo…”
“Vedi, ho messo una delle collane di perle con orecchini uguali, ed un solo anello, con un rubino dello stesso colore dell’abito. Sono tutti gioielli che appartenevano a tua madre…”
“Si .. si … vedo… ma il gioiello più bello sei tu …”
“Grazie caro, sei un vero tesoro!” sussurro all’orecchio. “Ascolta, ho avuto un’idea …”
“Quale?”
“Questa notte, entrerò nel letto solo con addosso i gioielli, ti va l’idea?”
“Ehmm … si .. certo … certo cara!”
“Perfetto!”
 
 
 
Piano ci accomodiamo tutti intorno alla tavola che l’imperatore ha fatto allestire. È una cena riservata, un poco colloquiale. In ogni caso la tavola è imbandita con ogni sfarzo, non mancano centrotavola enormi e particolari, candelabri d’argento ed altre sciccherie.
 
 
Andrè mi scosta la sedia, il suo è un gesto di affetto e attenzione nei miei confronti, un segno tangibile del suo amore. Poi si accomoda al mio fianco sorridendomi felice. Credo si aspettasse una mia lamentela, invece ho deciso di accettare queste attenzioni da parte sua, anche quando indosso abiti maschili. Credo che il suo amore sia un dono immenso che il Cielo mi ha fatto ed io intendo permettergli qualche libertà, dopo vent’anni in cui ha dovuto misurare ogni singolo gesto.
 
Joséphine è seduta di fronte all'imperatrice e domanda: "Maestà, poco fa nel salotto avete menzionato di conoscere qualcuno che porta il nostro cognome, di chi si tratta?" chiedo curiosa, magari è davvero lo zio Claud!
"Un certo Claud de Jarjayes, forse è un vostro lontano parente?"
"Lo zio Claud?” diciamo tutte in coro, un poco stupite.
Armand ed io ci guardiamo preoccupati, mio fratello sbianca in volto e ribatte: "Ma .. Maestà Voi davvero lo conoscete?"
"Chi?! Il donnaiolo più impenitente del regno di Napoli? Ops … scusatemi ma non so chi dei due sia il più depravato, se il mio sposo oppure Claud de Jarjayes! Ma ditemi, quindi è un vostro parente!"
Armand risponde:" E .. ecco … Maestà, veramente …."
Joséphine ribatte: "Zio Armand, forse non avete il coraggio di ammettere che abbiamo uno zio di una levatura tanto casta? Non vedo di cosa vergognarsi, in tutte le famiglie c’è almeno una pecora zoppa! Ma raccontatemi Maestà, di cosa si occupa lo zio di mio padre?"
"Vostro zio? Ma se è vostro coetaneo! .."
Il generale ribatte timoroso: "Ve .. vedete maestà mio zio ed io abbiamo la stessa età …"
 
 
 
"Andrè....temo che sarà una cena difficile!”
"Già … lo credo anch'io!"
“Ci mancava solo lo zio Claud e la sua fama da libertino impenitente! Non basta Joséphine a rallegrarci con le sue performance notturne …. Ed anche diurne purtroppo.”
 
 
Carolina continua: "Ma ditemi Generale, se è vostro zio e porta il vostro cognome, quindi siete parenti! Beh, a vedervi non si direbbe, e si, perché ù purc de Jarjayes, nu se lassè nà femmena, ha cercato perfino di sedurmi!"
Rispondiamo in coro: “COSA!!?”
 
Guardo le mie sorelle, entrambe un poco scandalizzate, e pure Andrè è sorpreso. Mio padre invece inizia a tossire, per poco non si soffoca con il vino che stava bevendo.
 
“Sissignori! Avete sentito bene! Vedete, ora vi spiego… dunque… aspettavo il mio decimo figlio, quando una sera c’era il temporale, anche se debbo dire che a Napoli difficilmente piove così tanto. Ricordo che quella sera il mio augusto e infedele marito si era intrattenuto con la contessa Peschitielli ed io ero tutta sola nella sala d’inverno quando vostro zio, con la scusa di volermi farmi compagnia e consolarmi per l’ennesimo tradimento di quel purc di Ferdinando, ha cominciato ad allungare le mani …”
L’imperatore sussurra: “Ti prego Carolina, non mi sembra il caso…”, dico alquanto imbarazzato dall’esuberanza di mia sorella.
“Scc .. fratello, sono qui per rilassarmi, e dire ciò che succede nel mio regno mi diverte. Dunque, vostro zio si siede accanto e mi si avvicina sempre di più. Io gli ho detto di allontanarsi ma lui niente, continuava spudoratamente, finché non ha messo la sua mano sulla mia gamba, allorché l’ho prima schiaffeggiato e poi gli sono saltata addosso con tutta la mia pancia settimina! Ah ah ah .. Ahh che ridere!”
 
Armand ed io non facciamo che guardarci con imbarazzo, non so chi dei due è più avvampato dell’altro.
 
Vedo mio padre visibilmente imbarazzato, ma che zio che ha!! Poso poi lo sguardo sullo zio Armand, anche lui è tutto rosso in viso, persino la povera Anna non sa più cosa dire. Poi mi volto e vedo al mio fianco Andrè che cerca di trattenere una risata.
 
 “Andrè …. Ma ….. cosa ci trovi di divertente” sussurro piano affinchè solo lui mi possa sentire.
“Ih ih …. Oscar, mi sono solo immaginato la scena …. Ih ih…”
“In effetti …. Ih ih” sorrido anche io con il mio amore, piano allungo una mano alla ricerca della sua, lo guardo negli occhi, lui stringe la mia mano, poi la porta alle sue labbra e ci posa un leggero bacio. Mi sento avvampare al tocco morbido delle sue labbra sulla mia pelle.
 
Joséphine, incalza: “E poi, cos’altro è successo maestà?”
“Dunque, lui è finito a terra, ed io sopra di lui, fino a schiaffeggiarlo così tanto da rimanere annichilito.”
Joséphine ribatte incuriosita: “Maestà, possibile che lo zio Claud si sia avventato su di Voi senza un minimo di corteggiamento?”
“Si, certo, mi ha detto che lo eccitava essere alle prese con una femmina gravida!”
 
"Andrè ...... qui la situazione si fa pesante .... io ..... non credevo di avere uno zio così ..... così ..... libertino!"
“Oscar, credo che ne sentiremo delle belle, prepariamoci!"
 
 
Sussurro all’orecchio di mio fratello: “Augustin, tra poco svengo …”
“Armand, sei stato un prete, credo che nel confessionale tu abbia sentito di peggio, quindi cerca di tenere duro!”
“Augustin, ma ti rendi conto cosa sta dicendo l’imperatrice?”
“Certo che si, non sono mica stupido!! Nostro zio ci ha provato anche con lei!”
 
 
“André, non ne posso più!”
"Oscar, ti prego, dobbiamo rimanere e soprattutto dobbiamo resistere!"
 
 
Joséphine guarda l'imperatrice e con un mezzo sorriso ribatte: "Maestà, per lo meno siete riuscita a metterlo in fuga?"
"In fuga? Ih ih ih ..... per poco non gli ho tagliato gli attributi!"
Armand ed io siamo sempre più sconvolti mentre le mie figlie dicono in coro: "COSA?!"
"Ma certo!!! Cosa avrei dovuto fare secondo voi? Una giusta punizione ci voleva!! Purtroppo, è fuggito non appena mi ha visto con il tagliacarte in mano!"
Marianne sussurra: "Con il tagliacarte …... Maestà?"
"Si Contessa, il tagliacarte è un ottimo oggetto! Non trovate anche Voi?!"
Guardo Andrè, sorrido e rispondo: "Anche lo stiletto Maestà è un gran bel oggetto, fidatevi di me! Mio padre può confermarvelo, vero Padre?"
"Ehmm … si.." guardo Maribeau e continuo. "Certo cara, lo stiletto è così tagliente e preciso, che basta un piccolo taglio ed ops……. tutto è perduto! Ih ih ih .. Naturalmente Capitano non è riferito a Voi!"
"Maestà, sappiate che io con le armi sono molto abile ...... vero Padre? Vi ricordate del piccolo incidente di Venezia?!!"
"Umm .. quale cara?! Sai, ne sono avvenuti tanti! Comunque meglio che racconti, così i presenti possono anche loro deliziarsi!"
 
L'imperatrice, entusiasta, ribatte: “Si.. Si Madame Oscar raccontate, sono curiosa!"
 
"Dunque, Maestà, mentre siamo stati a Venezia abbiamo preso parte ad un magnifico ballo in maschera. Mio marito ed io, allora fidanzati per volere di mio padre, ci siamo ritirati per una passeggiata in uno dei giardini interni del palazzo Ducale e lì Andrè mi ha chiesto di sposarlo, peccato che dietro ad un cespuglio abbia visto un movimento sospetto e mi sia gettata con lo stiletto in mano. Nel cespuglio c'era nascosto mio padre, intento a spiarci! Per poco non assaggia la mia lama!! ih ih" racconto sorridendo al ricordo dolce delle braccia di mio marito, del suo sorriso, della dolcezza del suo sguardo quando mi ha chiesto di sposarlo. Lui inginocchio ai miei piedi, emozionato, che mi ha offerto uno splendido anello, che da quel giorno non ho più tolto. Sorrido felice, guardo il mio Andrè, anche lui perso nel dolce ricordo.
"Dite davvero Madame! Oh, che ridere! Ah ah ah .. Generà pensate se Vi avesse colpito! Ih ih …."
 
"Maestà ..... la soddisfazione di vedere Andrè chiedere a mia figlia di sposarlo e lei accettare con entusiasmo ..... è valso il rischio! Credetemi!"
Guardo con disappunto mio fratello e ribatto: "Augustin, sei davvero incredibile!"
"E perchè di grazia?!"
"Come perché! Ma che ricordo rimarrà a tua figlia di quel momento?! Di suo padre che li spiava!"
"Ma no, certo che no! E poi io non li spiavo affatto! Io controllavo, da buon padre! Armand, secondo me tu non stai affatto bene!"
"Si, certo, come no!"
 
Sussurro all'orecchio di mio fratello che è accanto a me: "Giuseppe, non trovi che questa famiglia è assaje simpatica?"
"Si mia cara sorella, molto simpatica. Con loro non ci si annoia di certo! E nemmeno con te, visto che ho appena appreso che hai tentato di evirare un loro parente! Ah ah ah ah …. Ben fatto sorella! Ah ah ah …"
"Fratello, Vi ringrazio per la solidarietà che mi dimostrate! Ih ih … meglio ascoltare cos'altro dicono! Ih ih …"
“Lascia stare Carolina, credo che per stasera si sia detto anche troppo, ci penso io a portare alla normalità la conversazione! … Ehmm … Generale Jarjayes, che ne direste se domani mattina prendeste parte a una battuta di caccia con i vostri generi?"
"Caccia Maestà? Ma certo, con immenso piacere! E sono sicuro che i miei generi parteciperanno con gioia, vero miei cari?!!"
"Ma certo Generale”, rispondo subito felice, “almeno nella caccia me la cavo! Vero Marianne?!"
"Anche io Signore ..... certo sono anni che non vado a caccia ma ..... verrò volentieri!"
"Padre, Andrè ed io verremo con piacere!"
"Tu Oscar! Ma …"
"Ma cosa?!!"
 
 
Maribeau sorride e pensa: “Sono felice che il mio comandante biondo voglia prendere parte alla battuta di caccia, potrebbe essere un’occasione da non perdere, meglio che mi faccia avanti, anche se sarò mio malgrado costretto ad alzarmi molto presto domani mattina! "
“Ehmm … anche per me sarà un onore accettare il Vostro invito Maestà, ci sarò senz'altro!"
Guardo il mio ufficiale, si è invitato da solo, è mai possibile? E non mi piace come sta guardando mia figlia Oscar! "Maribeau, Voi andate a caccia .... intendo di animali?"
"Anche, Signore!"
"Sarà ...... credevo che la Vostra caccia fosse di altra natura! Sapete Maestà, il capitano è un donnaiolo impenitente!"
"Oh Gesù! Non sarete nu purc come Ferdinando?! Sapete, c'è un solo rimedio per guarire da questa terribile malattia!" rispondo guardando negli occhi il capitano mentre impugno il coltello che è accanto al mio piatto.
"Ma....Maestà ... io sono un uomo libero! E poi, credo che il generale stia esagerando!" rispondo deciso, ci manca sola che Madame Oscar pensi che io sia un donnaiolo ...... io voglio solo sedurla!
"Si, certo! Siete un uomo libero ma fate attenzione a non varcare il recinto altrui, sapete, potreste fare una brutta fine!"
"Uhm ..... Vi ringrazio per la cortesia Maestà, ma ho una certa capacità a districarmi ........ passatemi il termine! Ma sono certo di non essere l'unico a questo tavolo ad avere una vita movimentata! Capitano Grandièr, diteci un poco di Voi!"
"Vi assicuro che c'è ben poco da dire riguardo alla mia persona! Vedete, ho sempre amato mia moglie e, a differenza di molti, per me c'è stata solo lei!" rispondo deciso e tranquillo, non intendo cadere nel tranello di questo depravato donnaiolo!
"Ma, se ben ricordo, Voi siete stato l'attendente del Colonnello. Ed ai tempi in cui frequentavate Versailles si narrano gesta piuttosto ..... come dire ..... libere da parte Vostra! Forse le dame di Versailles non raccontano il vero?!!"
"Capitano Maribeau, mi dispiace deludervi ma non riuscirete a mettermi in cattiva luce con mia moglie! Dunque, non è questo il vero motivo? Avanti, se siete un vero uomo ditemi in faccia che vi piace mia moglie!"
"Capitano, solo uno stolto non troverebbe attraente la Contessa Vostra sposa, ma questo nulla ha a che fare con quanto detto. Vi ripeto, a Versailles si narrano diverse storie aventi Voi per protagonista!" rispondo tranquillo, voglio quella donna e la avrò. E se per averla devo screditare il marito, che ben venga. Che poi, io sto solo dicendo il vero!
 
 
Sono spaventata, sussurro a mio marito: "Armand, ti prego, bisogna fare qualcosa, trova una soluzione!"
"Calmati Anna, vedrò come fare!" Sussurro all'orecchio di mio fratello. "Augustin, temo che di questo passo ne verrà fuori un duello. Non dobbiamo permetterlo, Oscar aspetta un bambino e non può subire tutte queste emozioni!"
 
Afferro rapida lo stiletto che tengo nascosto nei pantaloni, lo sistemo per bene nella mano destra e rapida lo lancio, passa accanto al visto di Maribeau e va a piantarsi nella boiserie alle sue spalle, portando con se un ciuffo dei suoi capelli.
"Capitano, sono stanca del Vostro atteggiamento, ancora una parola e non saranno solo i vostri capelli a farne le spese!"
"Oscar, ti prego, calmati" sussurro dolce, guardando la mia agguerrita sposa, prendo una sua mano tra le mie e la accarezzo.
 
Sento la voce entusiasta dell'imperatrice: "E brava alla piccirell! Peccato che lo stiletto non è finito in basso!"
 
Vedo Maribeau sbiancare in volto e balbetta: “Co … co .. colonello … co .. cosa fate?" 
 
Girodelle, sussurra: "Ih ih … E' solo l'inizio capitano!"
 
"Oscar!!" sento la voce di mio padre, preoccupato. "Figliola ..... lo so che sei abilissima, ma non credo che le loro maestà vogliano assistere a tale spettacolo. Ti prego cara, calmati!"

"Capitano Maribeau, Vi consiglio di riservare le Vostre attenzioni ad altra donna, qualora il messaggio non fosse sufficientemente chiaro Vi ripeto qui, davanti a tutti, che io amo mio marito, solo lui. SE poi volete assaggiare la mia spada ..... io sono sempre disponibile!" rispondo sorridendo, ostentando una calma che in verità non ho.
"Ma calmatevi colonnello, non è certo mia intenzione mancarvi di rispetto! E voi capitano Grandièr, non vedo perché offendervi in questo modo, ho solo riportato alcune voci di corridoio che si aggirano alla corte più chiacchierata d’Europa!"
"Voci assolutamente non veritiere. Capitano, la questione temo vada risolta da gentiluomini, con le spade in mano."
"Come!! Ma no, cosa dite Grandièr!"
"Sono stanco, in poco più di un giorno avete insidiato mia moglie, sparso veleni si di me, cercato di mettere zizzania nel mio matrimonio. Vi sfido io, prima che sia mia moglie a farlo!"
"André, lascia stare, sono io che devo sfidarlo non tu. Maribeau, Vi sfido a duello! A Voi la scelta: spada, pistola per me non fa differenza!"
"Oscar, ti prego. Per una volta lascia che sia io a occuparmi di tutto. Non per me, ne per te, ma per Sophie ..... ti prego....." dico guardando mia moglie negli occhi.
"No, ma qui siete tutti impazziti? Nessun duello!! Ed il mio è un ordine!! CHIARO?!!! E poi André, FRANCOIS!!"  sbotto stanco, questi due sono impossibili!!
“Generale, è impossibile sorvolare ancora, il Vostro sottoposto è un insolente e non sa ancora qual'è il suo posto!"
"E allora me ne occuperò personalmente. Ma voi due no!! Sono stato chiaro?" mi volto verso Maribeau e aggiungo "In quanto a Voi capitano Maribeau, al nostro rientro a Parigi passerete un mese in consegna, ed ora ritiratevi nella vostra stanza!"
"In consegna?! Ma Generale …."
"Ma nulla, obbedite rapido!"
“Agli ordini Generale!” dico alzandomi dalla sedia mentre sbatto il tovagliolo sul tavolo.
"Carolina, hai proprio ragione, con questa famiglia non ci si annoia mai!!"
"Giuseppè u purc, ha avuto ciò che si meritava!” guardo i miei ospiti e dico: "Bene signori adesso possiamo proseguire …"
"Si Altezza, dite bene, però vorrei riprendere il mio stiletto!"
"Oscar, lascia, vado io a prenderlo", mi alzo, giro attorno al tavolo e vado a prendere lo stiletto.
"Hai una mira eccezionale! Guarda, c'è una ciocca di capelli!"
Marianne timorosa sussurra: "Oscar, ho temuto che lo prendessi in pieno volto …"
"Ma no sorella, stai tranquilla. Maneggio le armi da quando sono nata ...... questo giochino è solo un diversivo!"
"Ecco .. si … comunque ho temuto il peggio…" rispondo un poco spaventata, mia sorella è imprevedibile! Se non sapessi che è una donna dolce ed assennata …… avrei davvero paura!
Sorrido a mia sorella "Ho fatto molto di meglio! Era così vicino che era impossibile sbagliare mira!!"
“Ah ah ah … Cumandante Jarjayes, sit nà femmenona! Ah ah ah ah …”
 
“André, hai capito cosa ha detto l’imperatrice?”
“No, ma credo che ti abbia fatto un complimento!”
“Jammè paisà, pensiamo a mangiare che domani mattina ci aspetta la caccia!”
L’imperatore Josèphe ribatte timoroso: “Carolina, vuoi dire che ti unirai a noi?”
“Certo! Giusé se nù l’hai capito, sono qui per divertirmi! Ah ah ah …..”
 
 
 
 
Festeggiamenti di fine anno  2019,  Reggia di Caserta
 
Generale: “Marguerite, Marguerite!!!”
Marguerite: “Augustin, calmati, sei troppo agitato, vuoi che ti porti una valeriana?”
Generale: “Ma quale valeriana! Qui ci vuole il laudano a tutta la corte di Vienna! Ma hai letto che razza di capitolo che hanno tirato fuori le Autrici da strapazzo?”
Marguerite: “Si, caro, e debbo confessarti che sono un tantino preoccupata!”
Generale: “Marguerite, non si capisce più nulla!”
Marguerite: “Ehmm … però simpatica l’Arciduchessa …”
Generale: “Cosa ci trovi di così simpatico in lei?”
Marguerite: “Beh, tante cose ma partiamo dalla prima…”
Generale: “Quale?”
Marguerite: “Che voglia castrare suo marito!”
Generale: “Arg … anche tu!”
Joséphine: “Ah ah ah …Su, padre, non fate quella faccia e soprattutto non portatevi le mani lì, tanto non siete voi la vittima designata!”
Generale: “Joséphine, come sempre sei un insolente!”
Joséphine: “E smettetela! Io invece mi sono divertita tantissimo, è stata una cena fantastica!”
Carolina: “Oh grazie madame Joséphine!”
Joséphine: “Maestà, siete nà femmena spettacolare!”
Carolina: “Anche vui Joséphine! Ah ah ah ah…”
Joséphine: “Padre, ci siamo tutti ma mancano Oscar e André dove sono?”
Generale: “Chiedilo alle Arpie, l’ultima volta li hanno spediti in chissà quale parte delle Alpi!”
Aizram: “Generale, Terry ed io abbiamo esaudito un loro desiderio come l’abbiamo fatto con tutti voi. A proposito, siete rimasti tutti soddisfatti di come avete trascorso la notte di Natale?”
Joséphine: “Ohhh certo che si! Charles ed io abbiamo viaggiato magnificamente nella slitta illuminata!”
Generale: “Come viaggiato?”
Joséphine: “Ma padre, siete un uomo di mondo, come non avete capito la mia metafora?”
Armand: “Augustin, meglio che non tu non faccia altre domande a tua figlia, altrimenti ci racconta nei minimi dettagli cosa affatto.”
Joséphine: “Ah ah ah … Zio Armand, forse voi non ve la siete spassata con Anna?”
Generale: “JOSEPHINE!”
Joséphine: “Uffa Padre! E poi, anche voi siete sparito con mia madre e anche Marianne e poi…”
Generale: “Ora basta!!”
Carolina: “Generà e Jamme lassatela parlà, vostra figlia è simpatica assaje!”
Joséphine: “Grazie maestà, voi si che mi comprendete!”
Carolina: “Comunque debbo anch’io ringraziare le Autrici, mi hanno portata indietro nel tempo di vent’anni e mi hanno restituito il marito innamorato di allora …”
Joséphine: “Davvero?! E non vi è dispiaciuto dividere il talamo nuziale con lui?”
Carolina: “No, anzi, ho colto l’occasione per evirarlo! AH ah ah ah …”
Generale: “Argh….. “
Joséphine: “E padre, ora basta toccarvi nella parte bassa dei pantaloni!”
Carolina: “Ah ah ah ….. Generà, ma che faccia! Su, e poi, non è mica toccato a voi!”
Generale: “Autrici, prima che la situazione degeneri perché non andiamo?”
Terry: “Si, infatti, Aizram sta aprendo il drobox per recarci alla prossima destinazione!”
Generale: “E si può sapere quale sarebbe?”
Aizram: “Si, certo! Visto che oggi è la vigilia di capodanno, abbiamo deciso in via del tutto eccezionale di recarci alla Reggia di Caserta, prima come turisti del nostro tempo e poi questa sera daremo una bella festa in abiti settecenteschi!”
Oscar: “Un momento Aizram, io non voglio indossare il panier!”
Aizram: “Sta tranquilla, stavolta il tuo abito sarà senza il panier, soddisfatta?”
Oscar: “Bene!”
André: “Autrici, grazie per la bellissima settimana che ci avete fatto trascorrere in compagnia di nostra figlia, è stato davvero bellissimo!”
Aizram: “Mi fa piacere André che siate stati bene. Allora, vedo che ci siamo tutti, non manca nessuno. Tina, Tetide, Lupen, Agrifoglio siete pronte per fare un salto a Caserta?”
Lupen: “Si, certo, siamo pronte!”
Carolina: “Che bello! Potrò vedere il mio regno nel vostro tempo, chissà come sarà?”
Terry: “Ma noi abbiamo deciso di tornarci per voi maestà!”
Carolina: “Grazie belle signore!”
Terry: “Si parteeeee…..”
 
 
All’ingresso della Reggia di Caserta
 
Carolina: “Ohhh ma …..”
Terry: “Cosa vi succede maestà!”
Carolina: “Ma cosa ci fanno queste costruzioni intorno alla mia reggia?”
Aizram: “Ecco Maestà, d’allora sono passati più di duecento anni, tante cose sono cambiate!”
Carolina: “Si.. vabbè ma costruire delle case nei pressi del mio palazzo! … Bah …. E vabbuò dopotutto sono passati tanti anni, che mi importa!”
Terry: “Entriamo!”
Risultato immagini per i giardini della reggia di caserta
Carolina: “Uhmm …. I giardini sono ben curati, non c’è che dire ….. però quanta gente …”
Terry: “Maestà, la vostra reggia è diventato un museo, una vera attrazione!”
Carolina: “E si! Nemmeno Maria Antonietta possiede una reggia come la mia…”
Aizram: “Infatti è considerata la più bella reggia d’Europa! Che ne direste di entrare?”
 
 
All’interno della Reggia
 Risultato immagini per reggia di caserta, ritratti reali
Carolina: “Però debbo dire che anche i mobili sono ben tenuti! …… Ohhh il mio letto! … La mia poltrona dove mi sedevo per spazzolarmi i capelli! ……. Le culle dove hanno dormito i miei figli! Incredibile! Possibile che sia tutto ben custodito?”
 
 
Terry: “Maestà, siamo nella sala dove ci sono i ritratti della famiglia reale!”
Carolina: “Ohhh … i miei figli! Sniff … che belli che sono!..... Ohhh Eccolo là u ré dei cafoni! Possibile che il ritratto du pourc delle due Sicilie dopo più di duecento anni è ancora qua?!”
 Risultato immagini per reggia di caserta, ritratti reali
 
 
Una turista dice all’altra: “Patrizia ma hai sentito quella pazza?”
Michela: “Certo, crede di essere la regina Carolina!”
Patrizia: “Certo che di esauriti ce ne sono e anche assai!”
Michela: “Bah, meglio allontanarci, potrebbe essere furiosa!”
 
 
 
Oscar: “André, povera Arciduchessa, certo che è stata una donna davvero sfortunata!”
André: “Oscar, stai parlando al passato …”
Oscar: “Ah ah ah … André è che le Autrici ci trasportano da un tempo all’altro che io ormai non capisco più nulla! Ah ah ah … Però che viaggi fantastici che stiamo facendo grazie a loro!”
André: “Già … direi che la nostra è una interminabile luna di miele! Oscar, stasera è il primo dell’anno, dopo i festeggiamenti, voglio che lasciamo la festa e rimaniamo un poco da soli che ne dici?”
Oscar: “Certo André, non vedo l’ora di rimanere sola con te!”
Aizram: “Coff … coff … che ne direste di traslocare?”
Oscar: “In che senso….”
Terry: “Un altro salto temporale per salutare l’anno che sta per finire e quello che sta per arrivare!”
André: “Ci porterete indietro nel tempo?”
Carolina: “Oh Gesù, u purc lassatelo stà!”
Aizram: “Tranquilla maestà, anche se tra poco scenderà la sera e ci ritroveremo tutti in abiti eleganti rimarremo nel nostro secolo nella vostra reggia per festeggiare il 2020 e senza lu pouc!”
Carolina: “Perfetto! Grazie! UE’ GENERA’ …”
Generale: “Maestà!”
Carolina: “Non capisco perché chiamiate Arpie a queste due graziose fanciulle!”
Generale: “Maestà, l’apparenza inganna, diffidate!”
Tutti: “Ah ah ah ah …”
 
 
 
Manca un’ora alla mezzanotte.
 
Carolina: “Però che organizzazione! La sala dei ricevimenti è imbandita con tanto di servitù, ci sono anche gli orchestrali e poi, indossiamo gli abiti del nostro tempo!”
Terry: “Spero che sia tutto di vostro gradimento maestà!”
Carolina: “Si … certo!”
 
Oscar: “André, Aizram e Terry sono state di parola, guarda niente panièr!”
André: “Con o senza panièr tu sei sempre bellissima! Oscar non vedo l’ora di trascorrere la notte con te …”
Oscar: “Scc… non voglio che nessuno ti senta!”
 
 
 
Agrifoglio: “Generale, prima che ci addentriamo nei festeggiamenti, posso farti una domanda?”
Generale: “Ma certo Madame, prego!”
Agrifoglio: “Se davvero ritenete che Alain sia un deficiente, ma, allora, perché lo vuoi come attendente?”
Generale: “Ih ih … Volete sapere davvero?”
Agrifoglio: “Certo!”
Generale: “E’ troppo simpatico e poi, visto che manca di educazione, voglio pensarci io! Ih ih …”
 
Tetide: “Bene, prima che arrivi la mezzanotte, desideriamo commentare il capitolo precedente…”
Generale: “Ma certo madame, dite, siamo riuniti a questo banchetto non solo per mangiare ma anche per parlare!”
 Tina: “Autrici, è stato davvero carino il capitolo precedente…”
Terry: “Grazie Tina!”
Generale: “Madame, cos’è che vi è piaciuto?”
Tina: “Ehmmm … non prendetevela a male ma … mi siete piaciuto soprattutto quando avete ammesso candidamente di spiare Oscar e André con il dottore! Ah ah …”
Generale: “Ma … Madame, io non spio, controllo!”
Tina: “Ah ah ah … vabbé! E poi durante il resto della vicenda lo avete negato ripetutamente. Bene generale, che coerenza, che onestà.”
Generale: “Madame, ma io sono coerente ….”
Tina: “Taci Augustin, non vedi che non sai cosa dire a madame Tina? Ammettilo hai fatto una magra figura!”
Generale: “Emm … Armand … io ….”
Tina: “Ma poi costringere Oscar a dare certe spiegazioni!!!! Come potrebbe mai essere erudita abbastanza se le state sempre tra i piedi.”
Tetide: “Già! E come se non bastasse, ci mancava anche la bronchite!”
Oscar: “Madame Tetide, sinceramente credo che il medico di corte si sia sbagliato. E’ vero che sono un poco raffreddata ma non mi sento poi tanto male quanto lui dice!”
Generale: “Coff … coff… questo è da vedere Oscar! Comunque credo che mia figlia se la sia cavata, vero figliola?”
Oscar: “Padre, è meglio che non mi ci fate pensare!”
Agrifoglio: “Generale, però mentre TU rimproveri Elena di spiare dal buco della serratura, sempre TU fai altrettanto! Ma da che pulpito viene la predica! Ma se non fai che spiare!”
 
Generale: “Coff … meglio cambiare discorso!”
Tina: “Bravissime ragazze, come sempre”
Autrici: “Grazie!”
 
Agrifoglio: “Joséphine …”
Joséphine: “Ditemi madame!”
Agrifoglio: “Tuo marito finalmente è tornato in attività mentre le altre coppie devono riposare! Ih ih …”
Joséphine: “Madame, sinceramente, mi importa molto poco. E poi, mio zio è un ex prelato, un poco di astinenza non gli farà male! Ih ih …. E riguardo ad Oscar e André, voi davvero credete che quei due si astengano? Beh io ne dubito, sono sempre avvinghiati ala prima occasione!”
Agrifoglio: “Però Joséphine, tuo zio propina delle erbe al fratello Generale, ma credo che, anche qui, ci sarà una confusione negli infusi e il malcapitato risulterà più nervoso che mai.”
Joséphine: “Madame a noi non rimarrà che ridere! Ah ah ah …”
Agrifoglio: “Certo! Ah ah ah …”
 
Lupen: “Generale, mi fate preoccupare per la vostra salute: siete sicuro di non uscire di senno?”
Generale: “Ma perché tutti dicono che sono impazzito?! “
Lupen: “Ma perché siete illogico! E se non ve ne siete reso conto, in questo capitolo ne avete " sparate " di tutti i colori, sia con Oscar, sia con il dottore…”
Generale: “Ma il dottore temeva di fare certe domande a mia figlia…”
Lupen: “Si, mai voi avete davvero esagerato, per non parlare poi della contessina Elena che avete rimproverato in maniera indecente. Capisco che non si sia comportata in maniera corretta, ma voi dovevate essere più " gentiluomo " e  meno " ufficiale” ih ih ih …”
Generale: “Ohh ma perché nessuno mi comprende?!”
 
Carolina: “Santo cielo che frastuono!”
Aizram: “Sono i botti di capodanno…”
Carolina: “Ma mancano ancora venti minuti alla mezzanotte!”
Aizram: “Vero, ma anche se siamo a corte, in realtà stiamo nel nostro tempo e qui i festeggiamenti cominciano prima! Cominciamo a far portare a tavola il panettone e lo spumante!”
Terry: “Aizram, accendiamo lo schermo gigante così ci colleghiamo sulla rete per sapere quando scocca esattamente la mezzanotte!”
Aizram: “Aspetta che accendiamo!”
Carolina: “Ops … santo cielo ma quel quadro gigante è … in movimento! Cos’è tutta quella gente? E questo suono frastornante?”
Aizram: “Maestà, nel nostro tempo le emittenti televisivi trasmettono i programmi musicali di fine anno e a mezzanotte apriremo lo spumante con il presentatore!”
Generale: “Ma non era meglio lo champagne!”
Tery: “Niente affatto! Siamo in Italia e sponsorizziamo i nostri prodotti!”
Aizram: “Giusto!”
 
BOUUUUM….
Generale: “ARG … CIELO CHE BOATO VIOLENTO! .. Possibile che si festeggi in questo modo nel vostro tempo?”
Aizram: “Possibilissimo Generale!”
Carolina: “Però! … Voglio vedere, vado sulla veranda!
 
La regina Carolina e tutti gli altri vanno sulla veranda e assistono allo spettacolo pirotecnico che i casertani offrono alla città.
 Risultato immagini per fuochi d artificio dalla reggia di caserta
Carolina: “Però che spettacolo, altro che ai nostri tempi!”
 
Terry: “Maestà, Generale, Oscar e tutti voi! Mancano tre minuti alla mezzanotte, dobbiamo aprire le bottiglie di spumante, venite!”
Carolina: “Si, arriviamo!”
 
La truppa torna in sala, gli occhi di tutti sono puntati allo schermo mentre il presentatore televisivo con il pubblico in coro dice: tre, due, uno, BUON ANNO!! FELICE 2020!!
 
Tutti: “AUGURI!!
 
Lupen: Terry, Aizram vi auguro di trascorrere un sereno anno!”
Autrici: “Grazie Lupen!
Tina: “Grazie per le risate che ci fate fare!”
Terry: “Cerchiamo di fare sempre del nostro meglio, grazie a te che ci segui!”
Agrifoglio: “Buon anno anche da parte mia!”
Aizram: “Grazie Agrifoglio!”
Tetide:“ Auguri a voi tutti!”
Terry: “Tetide, auguri anche a te!”
Aizram: “Felice anno nuovo amiche e amici che ci seguite! Auguri generale e a voi tutti del cast!”
Tutti: “Auguri di buon anno ARPIE! Ah ah ah ah ….”
Autrici: “GRAZIE!!”
 
 
André: “Oscar sono tutti impegnati a farsi gli auguri, che ne diresti di ritirarci in una delle stanze della reggia?”
Oscar: “Umm .. Buona idea, andiamo!”
 
Aizram: “Ehi ma Oscar e André dove vanno?”
Terry: “Ih ih … André crede di appartarsi con Oscar per rimanere in intimità con lei ma si sbaglia, troverà una bella sorpresa …”
Aizram: “Cosa hai in mente questa volta?”
Terry: “Vieni, andiamo!”
Aizram: “Non vorrai mica spiarli?”
Terry: “Beh, una volta tanto non sarà il generale a farlo ma noi, vieni!”
 
Aizram ed io li spiamo dal buco della serratura alternandoci …..
 
 
André: “Oscar, Oscar, finalmente soli!”
Oscar: “André…”
André: “Oscar, anche se è stato bellissimo trascorrere una settimana con nostra figlia, però devi ammettere che non ci ha permesso di stare insieme, quindi adesso ti voglio!”
Oscar: “Ohh André, hai ragione! E poi … anch’io ti desidero …”
 
 
Aizram: “Terry, capito i due furbacchioni!”
Terry: “Esatto! Ma adesso avranno una bella sorpresa!”
Aizram: “Quale?”
Terry: “Tra poco qualcuno si farà sentire?”
Aizram: “Chi, il generale?”
Terry: “No, una piccola ospite che giace sul loro letto! Ascolta …..”
 
 
UUUUEEEEEEE … UUUEEEE …..
 
André: “NOOO Oscar … è .. è …”
Oscar: “E’ Sophie, André! …”
André: “Oh NO!”
Oscar: “Su, André, armati di pazienza e rivestiamoci! Credo che le Arpie, vogliano farci capire che ci attenderanno tempi difficili!”
André: “Oscar …”
Oscar: “André non fare quella faccia, sei così buffo! Ah ah ah …”
André e Oscar: “Ah ah ah …”
 
UUUEEEE…
 
Oscar: “Su, forza andiamo da nostra figlia!”
   
 
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