Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Meli_mao    02/01/2020    4 recensioni
Dal testo:
-“Un pacchetto di fazzoletti?” lo sentì chiedere, la voce ironica e uno schiocco di lingua.
“Sì beh, magari ne ha assolutamente bisogno...” continuò lei farfugliando.
“Fazzoletti di carta...” Natsu afferrò divertito il pacchetto mezzo vuoto, osservandolo con attenzione.
“I fazzoletti servono sempre quando meno te lo aspetti… e se non li hai...” Fu un errore sollevare gli occhi in quelli di lui, perché Lucy si morse la lingua e si zittì di colpo sotto l’occhiata canzonatoria di Natsu. -
La verità è che non gli piaci abbastanza, o forse si? I protagonisti di Fairy Tail nelle relazioni fra uomini e donne di tutti i giorni. Esattamente come nel film. Un'idea diversa, ma non troppo. Spero vi piaccia.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray/Juvia, Natsu/Lucy
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

PROLOGO

 

Il locale era particolarmente affollato quella sera. Il chiacchierio della gente sovrastava persino la musica di sottofondo, e il rumore dei bicchieri sui tavoli sembrava una melodia a sè stante.

Lucy Heartfilia era seduta con le gambe strette e la schiena rigida e teneva in mano un bicchiere di Martini bianco cercando di mescolarlo appena con lo stuzzicadenti e l’oliva che ci era affogata dentro.

Osservava il movimento rotatorio con estrema attenzione, cercando di non sembrare troppo annoiata, ma nemmeno troppo euforica, mentre il biondo di fronte a lei parlava del suo lavoro lanciandole occhiate sul suo generoso decolletè ben nascosto sotto il vestito a collo alto.

“Quindi tu vendi case...” buttò lì lei, alzando lo sguardo cioccolato su di lui e rilassandosi contro lo schienale della sedia. Sorrise debolmente, incrociando le gambe sotto il tavolo iniziando a sentire un leggero fastidio ai piedi stretti da troppe ore in quei sandali alti.

“Sì, io e il mio assistente abbiamo un’agenzia in città. Ma non ti preoccupare, non sono tipo da manifesti pubblicitari sui pullman o sulle pareti dei palazzi”. Entrambi risero, continuando a guardarsi.

“Solo sulle panchine dei parchi allora” celiò lei sempre sorridendo sinceramente divertita.

Lui scoppiò a ridere di nuovo “Sì, potrei dire che è così” concluse guardando la cameriera che sopraggiungeva al loro tavolo.

“Volete ordinare di nuovo?” chiese cordiale, smuovendo una lunga chioma argentata e sorridendo con gli occhi.

Lucy guardò il ragazzo davanti a lei, incerta.

“Non saprei” iniziò lui “Vuoi ancora qualcosa?” le chiese garbato.

“Se devi andare non c’è problema...” iniziò la bionda cercando di nascondere il disappunto “Se invece hai ancora del tempo, per me va bene!” concluse, lasciando che la cameriera le ritirasse il bicchiere ormai vuoto.

Sting si guardò un attimo attorno, distrattamente, e dopo un’occhiata alla cameriera in attesa, con un’alzata di spalle sorrise appena “Certo, un altro giro” proruppe infine, mentre Lucy di fronte a lui trattenne appena un brivido di emozione.

“Un altro Martini?” le chiese, annuendo subito dopo alla giovane in piedi davanti al tavolo.

Quella riprese il suo vassoio e si allontanò veloce.

 

Il vento freddo di Magnolia in inverno le pungeva il viso mentre invano cercava di coprirsi il collo con la sciarpa. L’entrata luminosa del locale dietro di loro lanciava strani colori sul marciapiedi mentre Lucy e Sting si avviarono a passi lenti lungo la strada.

I tacchi della ragazza picchiettavano sull’asfalto lentamente, finché lui non si fermò a guardarla. Era bello, questo lei lo sapeva. Uno dei ragazzi più belli con cui non fosse mai uscita. Alto, atletico, ben proporzionato, un sorriso gentile e uno guardo malandrino. La guardava come se volesse mangiarla con gli occhi, fissandole a più riprese le labbra e percorrendo il suo corpo con occhiate maliziose di cui si era compiaciuta. Del resto, non ci aveva mica impiegato tre ore a scegliere quel vestito per niente.

Niente seno fuori, ma metterlo in evidenza è un’altra cosa. L’abito le fasciava il busto come una seconda pelle, agganciandosi al suo collo e scendendo aderente lungo i fianchi. La gonna non troppo corta le metteva in risalto le gambe magre che coi tacchi e quei dieci centimetri in più la facevano sembrare un modella pronta a sfilare. Il cappotto lasciato volutamente aperto affinché lui potesse vedere ad ogni passo il leggero spacco laterale.

“E’ stato bello conoscerti” disse lui, aprendosi in un sorriso sereno.

“Anche per me, grazie della bella serata” Lucy si sporse verso di lui per un leggere abbraccio.

Sting le lasciò un bacio sulla guancia veloce.

“Allora ciao, ci sentiamo” concluse incerta lei. Un paio di passi all’indietro e si incamminò voltandosi. Sul volto stampato un sorriso felice.

Lui se ne stette qualche istante sul marciapiedi con le mani sprofondate nelle tasche, guardandola andarsene. Aspettò che lei si voltasse a guardare sopra la spalla, le dedicò un altro sorriso, alzò appena una mano in segno di saluto e poi si incamminò nella direzione opposta.

La bionda aspettò che ci fossero diversi metri fra di loro prima di afferrare di colpo il telefono e far partire la chiamata rapida.

“Com’è andata?” la voce dall’altro capo trillò entusiasta prima di ogni cosa.

“Ciao anche a te” Lucy non trattenne una risata “Comunque è andata bene, lui è carino e credo proprio che in questo momento stia per mandarmi un messaggio” un sorriso malandrino le increspò le labbra “Non appena avrà finito di guardarmi il culo in lontananza”.

Anche l’altra rise.

“Passi da me per cena? Sono da sola...”

“Okey” La bionda svoltò l’angolo e alzò una mano per chiamare un taxi.

“Ah Erza...” gridò nel telefono “Porto io il dolce” disse prima di riattaccare.

 

Sting prese il cellulare controllando i messaggi e la mail e sbuffò spazientito.

Alla fine si decise e compose il numero che ormai sapeva a memoria.

“Ciao” disse non appena sentì rispondere dall’altro lato “Stavo pensando a te e mi chiedevo se fossi libera per cena...” tentò, la voce incerta.

“E’ un pensiero davvero carino da parte tua, Sting” la ragazza rispose piano, insicura “Ma stasera sono davvero molto stanca, non ti offendere ma preferisco stare a casa”

“Figurati...” rispose lui deluso. Il silenziò calò fra di loro, mentre il rumore delle macchine disturbava la linea.

“Posso richiamarti fra poco?” la ragazza non aspettò la risposta, frettolosamente riattaccò il telefono e Sting se ne stette lì, in mezzo alla strada, a guardare lo schermo del cellulare ormai spento nelle sue mani.



 

Angolo dell’autore:

Buongiorno. Sono passati anni e sono passate anche tante e tante storie, ma ho deciso di tornare. E siccome ultimamente sono particolarmente invasata con Fairy Tail… eccomi qua.

L’idea è venuta dopo aver rivisto “La verità è che non gli piaci abbastanza”, così mi sono immaginata i nostri personaggi a che fare con le classiche situazioni di coppia. Amore e non amore.

Spero ovviamente che l’idea possa piacere. È passato davvero molto tempo quindi per me sarà già un onore sapere che l’avete letta.

Grazie in anticipo.

 

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Meli_mao