Osservarmi
Sentivo lo sguardo di Martin addosso, ma non mi dava fastidio. Sapevo che amava osservarmi mentre scrivevo in braille, me lo aveva detto un sacco di volte.
Le mie dita volavano spedite sul foglio, mentre il punteruolo bucherellava la carta in maniera automatica.
Mi piaceva e mi rilassava udire quel rumore, era la musica che mi permetteva di comunicare con chi era cieco come me.
Stavo finendo di preparare la lezione per il giorno successivo, per poi presentarla agli allievi del corso di braille. Era elettrizzante poter condividere le mie conoscenze con le altre persone.
«Finito! Vuoi leggere?» scherzai.
«Spiritoso» borbottò Martin.
Sorrisi e gli lanciai un bacio.
Ti amo.
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