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Autore: MaryFangirl    04/01/2020    7 recensioni
“Sai, Kaori, il linguaggio dei fiori è un trucchetto inventato per venderne di più. In realtà non hanno un vero significato”
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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La pungente sensazione che le pizzicava gli occhi fece capire a Kaori che era molto presto, non oltre le 6 del mattino. Emettendo un sospiro soddisfatto per aver potuto dormire più di quattro ore consecutivamente, la giovane donna scorse la rassicurante figura del suo uomo sul bordo del letto, con addosso una maglietta le cui maniche corte erano arrotolate sopra le spalle e comodi pantaloni da tuta che la fecero sorridere lievemente.
Da esattamente 15 giorni Ryo Saeba era diventato molto più pudico, e i tempi in cui ballava nudo davanti alla finestra erano divertenti ricordi passati.
Kaori si alzò senza fretta e si lasciò avvolgere dal lenzuolo che coprì il suo corpo nudo a eccezione degli slip. Lei, invece, sembrava aver messo da parte ogni antica vergogna circa la propria nudità, preferendo essere comoda e a suo agio al contatto diretto con la freschezza del letto da una parte e il calore di ciò che Ryo stava al momento osservando con tutta la sua attenzione dall'altra.
Lo strofinio dei suoi movimenti non disturbò Ryo, che sentì la mano della donna sfiorargli il braccio, scivolando a stringergli il petto mentre le sue labbra accarezzavano candidamente la sua spalla e il suo viso faceva capolino dall'incavo del collo.
Ryo sospirò, credendo ancora di non potersi abituare alla felicità che provava. Tempo prima aveva addirittura creduto che, se lui e Kaori si fossero concretizzati in quanto coppia, si sarebbero presto annoiati l'uno dell'altra rendendosi conto che l'attesa di mettersi insieme era stata molto più intrigante. Non era così. Molte cose erano cambiate, ma non la complicità che permetteva loro di parlare senza parole, non lo sguardo innamorato della sua Kaori, non la sua convinzione che Kaori fosse l'unica persona che desiderasse al suo fianco per sempre. Non riusciva a smettere di stupirsi del benessere che provava, sull'attenti ma non più frenato dalla paura anestetizzante che per anni si era impadronita delle sue azioni, portandolo a fare il buffone o peggio lo stronzo quando la questione si faceva seria e lei si avvicinava troppo, travolgendolo nel suo ottimismo e nella sua voglia di vivere.
Ryo non si accorgeva nemmeno che da almeno mezz'ora rigirava l'anello che rendeva luminoso il suo anulare sinistro, simbolo del suo amore e appartenenza a Kaori. All'interno vi era inciso 'Tua per sempre' e la stessa formula figurava nella fede gemella di Kaori, orgogliosa del sogno qualche tempo prima irraggiungibile, ora più vero che mai.
La realtà era lì, davanti a loro, dormiva saporitamente nel suo lettino in caldo legno di ciliegio e devastava il cuore dello sweeper per l'amore che gli suscitava.
Aveva letteralmente dato la vita a una persona. La consapevolezza che non fosse un atto eroico ma un processo biologico che accomunava tutti gli esseri umani, gli animali e le piante non rendeva Ryo meno euforico. Guardava il bambino che possedeva metà del suo dna e sapeva che non avrebbe mai potuto ringraziare Kaori come si conveniva per i regali continui che gli portava fin dalla prima volta in cui una ragazzina a cui piaceva il caffè con molto zucchero gli aveva dimostrato il puro significato del coraggio e di cosa si è disposti a fare per un amore incondizionato e puro come acqua di sorgente.
Sentì il seno morbido della sua Kaori lambirgli il braccio, ne fu confortato. Lo trovava sempre magnifico, ma ora il seno di Kaori rappresentava anche il nutrimento del loro cucciolo e Ryo non lo vedeva più solo con la malizia di un amante. Talvolta capitava che Ryo portasse il neonato in mezzo al lettone e lo attaccasse alla mammella, e Ryo si sistemava sull'altro lato per assistere con meraviglia al gesto più basico del mondo che coinvolgeva le ragioni per cui respirava.
Kaori interruppe il silenzio del soffice mattino ancora buio.
“Dormi un po'...ci penso io adesso”
Lui annuì, anche se non si sentiva poi così stanco. Ad ora, Hideyuki si svegliava giusto un paio di volte a notte, una grazia a detta di altri conoscenti costretti alla veglia per notti intere.
“È perfetto” mormorò, commosso, ammirando il suo bambino che portava il nome della persona più importante che Ryo e Kaori avevano in comune, colui che aveva fatto da Cupido senza saperlo o forse sì, quando aveva mandato Ryo a cercare la sorellina che si travestiva da uomo per indagare nel primo caso che aveva dimostrato tra loro un'affinità rara, nel mondo degli sweeper come in quello ordinario.
“Sì” sorrise Kaori, “è perfetto. Ed è nostro per sempre”.
 
 
Alcuni anni dopo.
 
L'uomo accentuò leggermente la presa intorno alla vita della donna che si godeva preziosi minuti di riposo in quella tiepida mattina domenicale.
Le labbra di lui cercarono immediatamente la morbida pelle della spalla, risalendo fino al collo.
Sorrise avvertendo la donna fremere, aggiungendo piccoli morsi che portarono la sua adorabile compagna di vita a strofinarsi contro di lui, ricevendo un grugnito e un evidente indice di gradimento in zona bacino.
La voce bassa e dal tono falsamente rimproverante di lei non riuscì a scoraggiare l'uomo che anzi rabbrividì alla vena sensuale che le uscì dalle labbra succulente.
“Non adesso...non senti?”
La mano impertinente di lui si arrampicò sotto il suo top arrivando felicemente a un seno vellutato che massaggiò per ottenere un sospiro eccitato, confermato dal capezzolo che si inturgidì all'istante.
“Sì...ma possiamo essere veloci”
Lei rise mantenendo la voce a un volume contenuto, continuando a scaricargli saette di dolce tortura al basso ventre.
“Qualche anno fa ti saresti tagliato la lingua pur di concepire l'idea di poter essere veloce”
Il morso vampiresco che lui le riservò le fece esalare un urletto, seguito da un piccolo schiaffo sulla mano che seguitava a palpeggiarla.
“Basta, Ryo, adesso non è il momento!” lo fulminò, ricordandogli che il suo animo di furia incontenibile non si era affievolito anche se erano una coppia a 360 gradi da più di sei anni e i martelli, anche se venivano usati di rado, non si arrugginivano.
Lui si lamentò, e subito dopo abbandonò ogni intento lussurioso lasciando cadere la testa sulla spalla della donna, che sorrise e si preparò all'imminente attacco.
Tre secondi più tardi, la porta si spalancò in un fragore degno delle mazze chiodate di Kaori e due uragani in miniatura schizzarono all'interno del nido d'amore dei City Hunter, mettendo fine a qualsiasi fantasia, rimandandola alla tarda serata.
Un bambino sui sei anni dai disordinati capelli neri si gettò ridendo sul lato di Kaori, che si sollevò gridando di gioia mentre accoglieva tra le braccia il secondo uomo della sua vita, mentre una bimba di tre anni dal caschetto fulvo sgattaiolò verso Ryo, pretendendo di essere coccolata senza indugi con lo stesso adorabile broncio altezzoso del papà quando Kaori lo ignorava per qualche minuto.
Kaori notò i codini della piccola Sayuri, frutto dell'impegno di suo fratello Hideyuki che si dimostrava col tempo un bambino molto creativo e amante dell'arte. Mentre rideva come uno stupidino per attirare tutta la sua attenzione, Sayuri faceva altrettanto per avere tutto per sé l'uomo che aveva già detto di voler sposare.
Era una piccola diva, e nonostante l'età dimostrava una sicurezza in sé che ogni tanto Kaori invidiava.
Dopo una buona mezz'ora trascorsa in solletico e urla, si decise che era il momento di alzarsi per lavarsi e fare colazione.
Ryo uscì dal letto tenendo in braccio la sua preziosa donnina, gli occhi quasi liquidi d'amore.
Avere figli era stata una scelta rischiosa e impavida, lui aveva pensato totalmente pazza, ma con il piccolo corpo di Sayuri tra le braccia, che risultava ancora più piccina a confronto con i suoi 192 centimetri, riuscì solo a pensare che l'amava più della sua vita.
Come sweeper aveva dovuto rinunciare a un po' di azione per consentire una protezione quasi costante sulla sua famiglia, e da tempo accettava incarichi poco rischiosi, ad esempio come guardia del corpo di varie idol e celebrità – e, con il rischio di provocare una bufera di neve a luglio, circa tre anni prima aveva accettato di lavorare anche per gli uomini -, ma come uovo aveva guadagnato una ricchezza che avrebbe reso pallida la mitica Eldorado. Ciò nonostante, nelle vesti di City Hunter ribadiva periodicamente che se qualcuno avesse osato torcere un capello alla sua famiglia, l'ira di Ryo Saeba si sarebbe abbattuta sullo sciagurato con implacabile mancanza di pietà, e la promessa era stata recepita abbastanza chiaramente, era oramai molto raro che qualche squilibrato osasse sfidare la furia di Ryo Saeba diventato padre.
Vedeva Hideyuki sapendo che gli somigliava molto, intenzionato a fargli vivere l'infanzia che lui poteva solo sognare; vedeva Sayuri e scorgeva l'espressione dolce e risoluta di Kaori, anche se caratterialmente erano inversi. Hideyuki era timido e riservato, Sayuri era una forza della natura e abbastanza monella.
Ma quei bambini vedevano in lui un esempio di vita, e anche se il pensiero gli metteva un po' paura, lo spronava ad essere ogni giorno migliore, sapendo di poter contare su Kaori che l'avrebbe risollevato se fosse caduto. Lei rimaneva il suo faro nel buio, la sua acqua nel deserto, il suo fuoco per l'inverno.
Mentre si apprestava a dirigersi in bagno e poi in cucina con Sayuri che non smetteva di dire che voleva preparare i pancake, osservò Kaori che, sul letto, continuava a riempire di baci e carezze Hideyuki, perdendosi nei suoi occhi scuri tanto simili a quelli del suo amore di sempre.
Kaori baciò il pancino di Hideyuki, facendolo sghignazzare e i due innamorati si guardarono nello stesso momento, comunicandosi senza parole che si appartenevano per sempre, che appartenevano per sempre ai frutti del loro amore, il quale continuava a rigenerarsi e a germogliare come i fiori di pan di cuculo che da circa sette anni non mancavano mai nella casa dei City Hunter.
 
 
Fine! Ecco, con questo breve secondo capitolo, ho dato sfogo massimo alla mia fantasia sul futuro di City Hunter. Dopo la fine del manga, per me è andata così, punto e basta! Grazie per aver sopportato tutta questa mole di dolcezza, ma non vi adagiate perché poi si torna all'angst e al dramma xD ringrazio di cuore chi ha commentato con tanto entusiasmo la prima parte: Rosy_chan, Valenicolefede, Kaory06081987, Sky_Star, EleWar, Fanny Jumping Sparrow. Grazie ancora e alla prossima :)
  
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