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Autore: Helly00    05/01/2020    1 recensioni
Ciao a tutti! Questa è la mia prima pubblicazione e spero vi possa interessare la mia personale idea di un sequel dopo la seconda serie televisiva! Nella mia storia le protagoniste frequentano il liceo insieme e Clef è, per mio capriccio di praticità, nelle vesti dell'OAV. Buona lettura e fatemi sapere se vi piace!
INTRO: Tre anni di pace e prosperità sono trascorsi nel regno leggendario ma Sephiro sta per affrontare una nuova minaccia. Questa volta, Hikaru, Umi e Fuu affronteranno un nemico ben al di là delle loro capacità di Cavalieri Magici. Dovranno fare il conto con i propri sentimenti.. e se venisse chiesto loro di sacrificare qualcosa di più importante della loro vita..?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fuu Hooji, Hikaru Shidou, Nuovo Personaggio, Umi Ryuzaki, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAP. VII
Finalmente il gruppo di uomini si rimise in marcia. I soldati della squadra di ricerca furono congedati come i primi perché tornassero dalle loro famiglie mentre Lantis montando con Hikaru decise di accompagnarli per il resto della loro missione.
Umi pensierosa si tenne indietro rispetto gli altri. Aveva sognato di nuovo Clef imprigionato e torturato da un uomo che sempre nell’ombra non si mostrava mai. Gli stavano accadendo davvero tutte quelle cose orribili? Strinse forte le briglie sospirando preoccupata. Davanti a lei Hikaru e Fuu la guardarono con la coda dell’occhio. Non sembrava neanche più lei. Quasi non parlava e neanche provocarla serviva a farla reagire, anzi diventava irritabile e scontrosa. Attraversarono la Foresta del Silenzio in tre giorni dirigendosi verso la costa. Lì si fermarono per un po'. Non avevano trovato alcuna traccia né passaggi dimensionali o qualsiasi altro indizio. Seduta sulla spiaggia Umi fissava il mare cercando conforto nel familiare moto ondoso.. ma stavolta neanche quello lenì le sue paure. Era una settimana che sostavano in quella zona perlustrando in lungo ed in largo il territorio ma senza nulla di fatto. Hikaru si sedette di fianco a lei: “Vedrai che lo troveremo Umi.. non temere. Clef se la saprà cavare. E’ uno stregone molto potente e…”. La compagna si alzò di scatto e con i pugni stretti le rivolse parole dure: “Tu non sai un bel niente! Non hai la più pallida idea di come sto io e di quello che sono costretta a vedere tutte le notti!!”. Fuu le raggiunse preoccupata dal tono concitato dell’amica. Hikaru le chiese: “Di cosa stai parlando?.. Cos’hai visto?”. Umi non ce la faceva più.. stava covando ansia e paura da troppo tempo ormai.. ma non riuscì a risponderle che da in mezzo al mare si levò un mostro gigantesco che puntò dritto verso di loro mentre dal folto boschivo una figura ghignava divertita: “Sei stato ben nutrito mia creatura.. Uccidili tutti!”.
Accantonato il dialogo, le ragazze, richiamarono l’attenzione degli altri che accorsero sul bagnasciuga. Navara esclamò: “E’ enorme!! Come faremo ad abbatterlo?.. Ehi! Guardate! Qualcosa si muove nel nucleo sul suo petto!”. Nel mezzo del mostruoso torace una semisfera di vetro sporgeva. Al suo interno si dimenavano come ossesse delle figure.. umane! Erano le altre due squadre di ricerca disperse! Parve subito una situazione drammatica. Serviva l’intervento dei Machins. I Cavalieri Magici richiamarono quindi i loro spiriti guida affinché le aiutassero a sconfiggere il nuovo nemico, ma il loro avversario questa volta era veramente forte tant’è che persino gli attacchi potenziati di Windam e Lexus riuscirono a malapena a scalfire la dura pelle della creatura marina. Inoltre non dovevano colpirlo troppo forte o direttamente.. altrimenti avrebbero ucciso tutti gli ostaggi. Dopo l’ennesimo colpo a vuoto Hikaru disse: “Che codardi! Usare degli uomini come scudi.. E’ inutile.. dobbiamo provare a fonderci in Reyearth se vogliamo avere una possibilità di spuntarla!”. Le altre acconsentirono e si prepararono ad unire i loro Machines. Il gruppo dei loro compagni assisteva dalla costa all’epica battaglia che per chi non li aveva mai visti in opera, aveva dell’incredibile. I Machins si allinearono scorporandosi per creare un unico invincibile combattente ma qualcosa non andava.. nonostante avessero costruito il corpo del super guerriero come in passato sembrava ci fosse una disarmonia di onde. Improvvisamente Ceres fu sbalzato fuori dalla fusione ed Umi si ritrovò di nuovo sulla spiaggia senza il suo spirito guida che si era dematerializzato nella gemma. Sconvolta s’interrogò: “Ma cosa sta succedendo?!”. Lexus e Windam erano rimasti fusi mentre Ceres era stato estromesso. Ascot le corse incontro azzardando un’ipotesi: “Forse per la fusione è necessario che tutti i Machins siano allo stesso livello di potenza..”. Si aveva senso.. ma questo significava che non avrebbe potuto aiutare le sue amiche ad affrontare il nemico.. si sentì terribilmente inadeguata ed inutile..
Il mostro sembrò potenziarsi ed attaccò il super guerriero incompleto e debole dato che l’assenza di Ceres aveva destabilizzato la fusione. Lo scontro assunse proporzioni apocalittiche. Enormi onde si abbatterono sulla costa mentre la terra fu sconquassata da movimenti sotterranei che spaccarono la crosta profondamente. Più i colpi si susseguivano piegando Reyearth più Umi si disperò sentendo le urla delle sue compagne che non riuscivano a contrattaccare in maniera efficace. Ascot si rese conto di una coincidenza troppo strana.. “No.. non è possibile..” più Umi si lasciava andare al tormento più la creatura sembrava fortificarsi. L’evocatore la prese per le spalle scuotendola: “Umi! Basta! Io credo che il mostro contro cui stanno combattendo Hikaru e Fuu.. sia stato generato da te!”. Lei lo guardò sconvolta: “Cosa?!”. Ascot la fece voltare verso lo scontro: “Si! Guarda quanto è diventato potente dopo che Reyearth ti ha escluso.. non può essere un caso!”. La ragazza incredula fissò la creatura abbattersi sulle sue amiche con una violenza inaudita. Se c'era una cosa che aveva imparato in quel mondo fantastico era che i sentimenti e le emozioni potevano dare vita a qualsiasi cosa.. meravigliosa o terrificante che fosse. Era colpa sua.. anche se indirettamente stava attaccando le sue compagne.. e la responsabilità era solo sua. Ascot la scosse di nuovo: “Smettila!! Controllati! Se continuerai ad essere così in pena non farai che alimentare la sua furia!”. Umi si riscosse dal loop in cui era caduta. Se lo aveva nutrito coi tristi sentimenti fino a quel momento, avrebbe avuto lo stesso controllo nel senso inverso.. o almeno lo sperava con tutte le sue forze. Doveva tentare! Era l'unica cosa che potesse fare in quel momento. Cercò di calmarsi. Esiliò le sue paure con grande autocontrollo ma non senza difficoltà. Ogni volta che le sembrava di essersi aggrappata un accaduto positivo, le urla delle ragazze in difficoltà la catapultavano di nuovo alla realtà dei fatti rendendo i suoi tentativi di concentrazione vani. Ascot le prese il volto rigato dalle lacrime tra mani: “Umi guardami!- le ordinò perentorio- ascolta la mia voce! Focalizza i tuoi bei ricordi! Sforzati di legarti a quelli!!”. Singhiozzando quasi senza controllo, il cavaliere dell'acqua si tappò le orecchie con le mani rendendo tutto il contesto nient'altro che un mormorio sordo. Respirò a fondo rallentando i battiti del suo cuore che le martellava in testa risultando un ulteriore ostacolo. Richiamò dalla memoria alcune immagini che cominciarono ad arrivarle sempre più numerose.. i suoi amici.. le avventure passate insieme.. le conquiste fatte.. Umi si lasciò pervadere da quel senso di serenità che il fiume di ricordi aveva portato con sé ritrovando un po' del suo equilibrio interiore. Sembrò funzionare. Il mostro marino si stava indebolendo consentendo a Reyearth di averne la meglio. Una volta sconfitto si dissolse nell’acqua liberando gli ostaggi intrappolati nel suo corpo che furono prontamente tratti in salvo da Windam e Lexus. Ascot la abbracciò teneramente: “Sei stata magnifica… se vorrai questa cosa resterà tra me e te.”. Umi lo ringraziò: “Te ne sarei riconoscente.. per il momento si.”. Non voleva mentire alle sue amiche.. ma aveva la sensazione che questo dovesse essere un percorso da intraprendere da sola per una volta.
Cosmo dall’alto imprecò in silenzio. Era stato sconfitto e questo al suo maestro non sarebbe affatto piaciuto. Tornò nella dimensione oscura dove ad attenderlo c’era Leaf già al corrente del suo insuccesso. Si presentò al suo cospetto per implorarne il perdono e chiedere una seconda opportunità, che il maestro non fu disposto a concedere: “Mi sbaglio o ti avevo detto di non deludermi?”. Cosmo s’inchinò sopraffatto dalla paura. “Non avresti dovuto sprecare la tua occasione..” sibilò Leaf che con un gesto della mano disintegrò il corpo di Cosmo in un secondo. Clef lo fissò inorridito: “Cosa ti è successo?! Sei diventato un mostro!”. Il mago lo scrutò seccato: “Solo perché non mi sono piegato al destino che mi volevano imporre?”. Lo stregone ribattè: “Non eri obbligato a fare quello per cui sei nato! Il libero arbitrio non ci è stato mai negato!! E’ stata una tua scelta quella di rinunciare a tutti per andartene!”. Leaf irritato lo colpì con una scarica elettrica più potente delle altre: “Chiudi quella bocca!”.

Tornati a riva, i Cavalieri Magici furono ampiamente elogiati per l’esemplare combattimento. Erano riuscite a salvare tutti di nuovo. Hikaru e Fuu ringraziarono imbarazzate. Come il solito era stato un gioco di squadra. Cercarono Umi con lo sguardo trovandola sugli scogli insieme ad Ascot che premuroso la sorreggeva per le spalle. Si era ferita dopo essere stata riportata sulla spiaggia. Le si avvicinarono. Sorrise loro tranquillizzandole, erano solo dei graffi. Le loro facce non erano troppo convinte ma con tacito assenso decisero di lasciarle gli spazi che chiedeva.
Nei giorni seguenti terminarono la perlustrazione del quadrante sud-est. Di Clef non c’era traccia, ma almeno avevano recuperato tutti gli uomini dispersi. Lantis organizzò con Ferio il rientro delle squadre. Sulla via del ritorno avrebbero pattugliato più direzioni. Stabiliti i tragitti dei gruppi, partirono. Sulla via verso il castello non incontrarono altri mostri se non piccole cose insignificanti. Umi continuava a vedere nei suoi incubi Clef sofferente e sotto tortura ma cercò di vedere il lato meno orribile.. se erano veri.. significava che era ancora vivo da qualche parte.. ”Resisti! Ti troverò!”.
Leaf si aggirava inquieto per la dimensione oscura e parlò: “Ho capito.. dovrò scendere in campo io stesso!”. Clef sbarrò gli occhi: “Che cos’hai in mente..?”. L’altro lo guardò divertito: “ Mi piace vederti così in ansia stregone! Vedi i cavalieri del fuoco e del vento hanno acquisito dei nuovi poteri dai Machins.. ma Ceres non ha ancora concesso alla ragazza le abilità corrispondenti.. credo mi divertirò con lei per prima..”. Clef non riuscì a trattenersi: “Non osare toccarla!!”. Leaf si girò sorpreso: “Non ti ho mai visto così alterato!.. Non dirmi.. che provi qualcosa per lei..”. Lo stregone contrasse la mascella distogliendo lo sguardo. Il mago lo interrogò stizzito: “Te ne sei innamorato?! Tu.. centenario pilastro d’integrità assoluta.. Ti sei innamorato di un’umana?! -e scoppiando in una sguaiata risata aggiunse- Bene! Sarà ancora più interessante!”. Clef lo minacciò: “Ti avviso.. falle del male.. e non avrà più alcuna importanza che tu sia mio fratello.. ti ucciderò!”. Per Leaf lo svolgersi degli eventi era entusiasmante! Per la prima volta lo stregone aveva abbandonato la sua facciata e stava mostrando sentimenti diversi a riprova fosse terreno come tutti. Scomparve nell’aria mentre Clef si maledisse per non essere riuscito a tenere la bocca chiusa. Se Leaf avesse fatto qualcosa ad Umi, non se lo sarebbe mai perdonato.
  
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