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Autore: _Shannarooo_    06/01/2020    0 recensioni
Dopo la nascita di Itachi in ''Aspettando te'' La vita della famiglia Uchiha prese a scorrere tranquilla.
Almeno, fino al giorno in cui Naruto e Sasuke non lasciano il villaggio per una missione di poco conto, ma una minaccia li bloccherà dal ritornare a casa.
Sakura ed Hinata si sono messe in viaggio per ritrovare i loro mariti.
Nel mentre, nel villaggio la nuova generazione è alle prese con i primi amori e le prime confusioni.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Boruto guardava Sarada lanciare i suoi Kunai, accanto a lei,Mitsuki l’aiutava colpendoli con i propri in modo da deviarle il colpo, Sarada era abile nel non farsi bloccare dagli attacchi del compagno di squadra, il suo Kunai prendeva la direzione opposta a quella di Mitsuki quella era la tecnica che sapeva fare benissimo, ma Sarada la perfezionava sempre.
Stavano continuando così, quando all'improvviso un Kunai che non era di Mitsuki colpì quello di Sarada, facendolo infilzare al tronco assieme al proprio, i due Kunai infatti appena si erano scontrati, avevano finito per viaggiare insieme uno accanto all'altro, fino al legno. Alla fine il Kunai di Sarada era rimasto appeso, bloccato dal Kunai sconosciuto che aveva centrato in pieno il buco del pugnale dell’altro Kunai.
“Chi c’è?”
Chiese Boruto mettendosi sulla difensiva, che sciolse subito appena riconobbe Inojin assieme ai suoi due compagni.
“Sei stato tu Shikadai?”

“No, lui”.
Rispose il corvino indicando l’amico che camminava ora verso Sarada, subito Boruto strinse gli occhi a due fessure.
“Inojin… Come hai osato”
Scherzò la compagna di team dando un finto pugno sulla spalla di Inojin, questo si mise a ridere fingendo di parare i colpi dell’amica.
“Voi due, se avete finito vorrei allenarmi”
Disse Boruto infastidito raggiungendoli, Inojin roteò gli occhi.
“Ci alleniamo insieme”
Disse sorridendo.
“Che? E chi lo dice”

“Io”.
Fece Sarada sorridendo, sembrava felice come una pasqua.
“L’ho invitato io assieme al suo team”
Beh, in realtà avrebbe voluto stare solo con Inojin, ma erano dettagli quelli.
Anche perché era agitata al pensiero di allenarsi con lui e anche Boruto insieme, il giovane compagno di squadra lo stava fissando quasi in cagnesco, pareva forse geloso?
Questo sadicamente le faceva quasi piacere.

Sakura era appena tornata da lavoro, venne accolta dal figlio di quattro anni.
“Mamma finalmente sei a casa, la nonna si è addormentata”
Fece Itachi accompagnando sua madre dalla nonna, Sakura vide sua madre addormentata con in mano un giornale, sorridendo glielo tolse dalle mani, svegliandola.
“Sakura, sei a casa? Non ero addormentata stavo solo riposando gli occhi”
Si giustificò la donna.
“Non preoccuparti mamma, anzi scusa se ho dovuto chiederti di tenermi Itachi, ma non c’era nessuno disponibile”.
La donna scosse la testa.
“Stare con i miei nipoti è sempre un piacere per me… Ma Sasuke? Non sai quando torna”

Sakura scosse il capo, era partito da due giorni con Naruto, insieme dovevano andare a controllare una pergamena, non ricordava neanche dove purtroppo.
Sua madre la salutò poco dopo, anche se Sakura le aveva chiesto di rimanere per cena, la donna doveva preparare qualcosa da mangiare per il marito.
Sospirando Sakura pensò a Sasuke, era strano, lui si teneva sempre in contatto con lei specialmente durante quelle missioni così veloci e semplici.
Iniziava a preoccuparsi.
Preoccupazione, che ancora non sapeva di dover tenere in considerazione.

Sarada guardava Boruto ed Inojin, entrambi avevano insistito per accompagnarla a casa.
Entrambi tuttavia, avevano preso a litigare tra loro, insistendo su chi dei due aveva più confidenza con Sarada.
“E’ ovvio che io sono più importante per lei, Sarada è mia amica fin da quando eravamo piccoli, abbiamo pure fatto il bagno insieme, ed eravamo anche nudi”
A quelle parole, Sarada come anche Boruto sbiancò.
“M-ma che vai blaterando Inojin”
Il ragazzo si girò sorridente, con quel sorriso serio e quasi inquietante che caratterizzava il padre.
“E’ vero, me ne ha parlato mia madre l’altro giorno, non mi ricordo perché è uscita questa cosa nel discorso. Però portavamo ancora i pannolini e tu sei rimasta a casa visto che tua madre doveva lavorare e tuo padre non c’era… Ma perché fai quella faccia Sarada?”.
Chiese innocentemente lui, non sapendo che la sua confessione aveva causato non pochi problemi all’amica, Boruto era rosso in viso.
“Sarada?”

“Che?”

“Come mai Sakura non ti ha mai lasciata a casa mia, quando eri piccola”
Domandò lui beccandosi un pugno in pieno volto.
“Stupido”.
Urlò lei stringendo i pugni, voltò lo sguardo verso Inojin che da prima divertito, ora si sentiva quasi in pericolo.

Sakura sospirando mise in ordine la camera di Itachi che ora dormiva tranquillo, Sasuke non si era fatto sentire da un po' ed erano passati cinque giorni dalla sua partenza, visto che era con Naruto forse era occupato nella missione, ma di solito i due si sentivano tramite lettere.
Sakura aveva mandato con il falco del marito una lettera, per chiedergli come stava andando, ma non aveva ricevuto una risposta.
Anzi, ora si stava seriamente preoccupando.
Proprio mentre si faceva quei pensieri, sentì un rumore dietro la porta di casa, che Sasuke fosse tornato?.
‘’Se è lui dovrà sentirmi, lo punirò per avermi fatto morire di paura’’.
Con questi pensieri, andò ad aprire la porta, ma la voglia di riaverlo a casa, forse le avrebbe fatto dimenticare i suoi propositi di vendetta contro di lui.
Quando Sakura aprì la porta, tuttavia trovò solo uno strano oggetto posato a terra, lo prese tra le mani, era la Katana di suo marito.
Preoccupata allora uscì fuori casa guardandosi attorno, ma l’unica cosa che vide fu Sarada accompagnata da Inojin, entrambi parlavano e sembravano divertiti.
“Mamma, cosa ci fai qui fuori?”

Chiese Sarada avvicinandosi a lei, Inojin salutò Sakura educatamente.
“Ragazzi, avete per caso incrociato qualcuno mentre venivate qui?”

“No”.
Risposero i due, Sarada poi si accorse che la madre teneva tra le mani la spada del papà, lui non se ne separava mai, come con il suo mantello.

   
 
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