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Autore: fanny6    03/08/2009    1 recensioni
L'era dei Malandrini è nel suo splendore, ma il tempo passa anche per loro, l'ultimo anno è arrivato.... "Ah, il tempo. Il tempo è una cosa potente, può cambiare tutto..." "Insomma Lunastorta, smettiamola con queste cose noiose...! Oh guarda! C'è la Evans, devo farmi bello!" Inoltre, l'arrivo di due nuove studentesse darà all'anno scolastico una svolta del tutto inaspettata...
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'The living years'
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Care lettrici, scusate il ritardo, ma le vacanze prendono anche noi!




Quella sera Miriam, vestita di tutto punto, si avviò con James, Lily e Sirius alla festa di Lumacorno, mentre Jane restava con Alice e Remus
-Allora sarò una lince!- promise Miriam all'amica
-Ci conto- le strizzò l'occhio Jane
-Allora, possiamo andare!- fece James, impaziente: un po' di popolarità faceva sempre bene ai polmoni.
-Divertitevi!- augurò Jane, sedendosi sul divano accanto ad Alice
I quattro uscirono dalla sala comune, James in testa, seguito da Lily a braccetto con Miriam e da Sirius, che prima di andare si voltò, ammiccante, verso Jane
Lei emise un sospirò con un sorrise enorme e sognante stampato in faccia
-Eddai, Jane, non ci svenire- ridacchiò Remus
-remus!- esclamò lei -Non ti facevo così malizioso!-
-Eh, uno dei miei lati nascosti...ti dispiace non essere andata?-
-Non molto, a dire il vero..detesto le feste...- confessò
-Allora forse ti dispiace di più aver lasciato Sirius da solo alla festa!-
-Forse...E va bene, si!-
Remus, nell'inusuale versione vecchietta al mercato, sorrise -Beh, se ti può rassicurare, di solito quelle feste non durano mai troppo...e comunque mi sembra che Miriam fosse già in azione-
-Si beh..ma come si svolgono?-
-Oh, di solito viene servito del cibo molto raffinato a studenti molto popolari e anche molto noiosi che non hanno davvero nulla da dirsi...-
Jane sorrise -Oh...e allora perchè James e Sirius ci vanno?-
-Beh, diciamo che una boccata di popolarità e ammirazione non è mai dispiaciuta, soprattutto a James...Sirius più che altro gli fa compagnia. Però sono sicuro che infondo si divertono...-
Intanto, alla festa, Miriam giocava a fare la Sirius-spia
In realtà non badava molto a non dare nell'occhio, e girava a braccetto con lui ovunque, controllando persino quello che mangiava.
Ad ogni ragazza che provava ad avvicinarlo faceva facce minacciose
Tanto che in poco tempo riuscì ad attirare su di sè le ire di tutte le ragazze presenti.
Sirius non poteva non accorgersi delle macchinazioni di Miriam ma lo trovava infondo divertente, e non perdeva certo occasione per testare la sua bravura come Sirius-spia
-Hei Miriam- le disse -penso che quella là mi abbia addocchiato-
Il radar della ragazza scattò immediatamente -Quella là chi? Dove? E' carina? Età? Beh, comunque non pensarci nemmeno!-
-Scherzavo, scherzavo...però è carina, eh...- la stuzzicò
Miriam gli mollò un pattone sul braccio -No, è orribile e ha l'alito che puzza- decretò, senza neanche sapere di chi stesse parlando
Sirius scoppiò a ridere -Mi fiderò del tuo intuito animale-
-Fidati, fidati, io non sbaglio mai-
-Lo sai vero che volendo potrei sfuggirti in mezzo secondo??-
-Sì, ma so anche che tu non sai quanto potrei diventare pericolosa nel caso tu mi sfuggissi...- ribattè Miriam con fare minaccioso
Sirius sorrise sincero -Mi sto rompendo un sacco, è una noia mortale-
Miriam annuì, anche lei stufa di girare in tondo per quella stanza senza che accadesse nulla di divertente.
-Quasi quasi me ne torno su da Jane...tanto James ha Lily...ti dispiace?-
Miriam puntò i pugni sui fianchi, indignata -Beh...e io che faccio qui da sola?!?-
-Allora facciamo così: uno scherzo a Jane! Che ne dici?-
-Che genere di scherzo?-
-Tipo...me ubriaco fuori con una ragazza e tu che non sai dove sono!-
-Sirius, guarda che Jane si prende male sul serio- lo avvisò, sebbene morisse dalla voglia di movimentare un po' la serata
-Ma dai...sarebbe terribilmente divertente!- la pregò lui
Miriam sospirò -E va bene! Ma dille di prendersela solo con te, anche se non credo che durerà molto la sua rabbia...non è così?!-
Sirius ghignò -Ci penso io a calmare i bollenti spiriti...-
-Sì, altro che calmare...- ribattè Miriam con un certo sarcasmo
Sirius ridacchiò compiaciuto, mentre entrambi lasciavano furtivamente la festa
Nel frattempo, Jane e Remus avevano intrapreso una luna e dolorosa battaglia agli scacchi dei maghi.
Erano tutti e due molto portati, quindi la cosa andava molto per le lunghe, e prometteva grandi colpi di scena quando Miriam irruppe nella stanza
-Jane! Jane, devi venire subito!- gridò, in preda all'agitazione
-Che è successo?- domandò l'altra alzandosi in piedi preoccupata
-Mi dispiace, mi dispiace un sacco! Ma l'ho perso di vista un attimo e adesso...-
-Adesso cosa?- domandò Jane in attesa
-E'...è in giardino...penso non sia del tutto in sè, ed è con una di Corvonero...- recitò Miriam, ansimante
-CHE COSA?- esclamò Jane afferrandola per i polsi
-Mi dispiace- rispose l'amica, debolmente
-No, aspetta...CHE COSA?- urlò l'altra, arrabbiata
-Pensavo che non sarebbe successo niente, infondo era cambiato!-
-Ah si? AH SI? BEH GLIELO DO IO IL CAMBIAMENTO!-
-Aspetta! Ora dove vai?!?- domandò Miriam drammatica
-A PRENDERLO A PUGNI-
-E' in giardino...- la informò l'amica, prima di lasciarsi cadere sul primo divano disponibile e scoppiare in una grassa risata, mentre Jane usciva dal buco del ritratto
Jane uscì furiosa dal buco del ritratto ma venne bloccata
Sirius le parava la strada, con un ghigno divertito stampato in viso -Vuoi prendermi a pugni?-
A lei ci volle un attimo per capire lo scherzo, ma ciò non le impedì di prenderlo a pugni davvero
Quello non tentò neanche di pararli, tanto trovava divertente la scena -Davvero ci hai creduto? E dire che Miriam era fin troppo drammatica...-
-Razza di stupido! Ti paiono scherzi da fare? Eh?-
-Di sotto era un mortorio!- si giustificò lui, tra una risata e l'altra
-Cretino! Ma che cavolo ti passa per il cervello??-
-Idee geniali, per lo più...-
-Sei un idiota!- sbottò lei, allontanandosi indignata
Sirius la seguì, bloccandole la strada -Non te la sarai presa così tanto, spero!-
-Ma non lo so io! Ti facevo fuori a pomiciare con una sconosciuta!-
-Vedo che ti fidi molto di Miriam...di me invece no, eh?-
-Beh...- Jane rimase spiazzata -No, cioè....è che....capito no?-
Sì, sì, ho capito...non ti fidi- rispose lui, con aria offesa. In realtà trovava dirtente rigirarsi la cosa a suo favore, non ritendendo che lo scherzo a Jane fosse ancora conlucluso.
-No ma non è così!-
-Così come?-
-Sei tu quello che ha fatto lo scherzo! Smettila di far sentire ME in colpa!-
-Certo che devi sentirti un colpa! Mi pensi un depravato!-
Lei lo guardò torvo, scuotendo il capo
-Invece io merito la tua massima fiducia- continuò lui
-Ti conviene tacere se non vuoi peggiorare la tua situazione-
-Oho...perchè, pensi che vinceresti tu?- la sfidò
-Non è una gara, Sirius-
-Lo so...-
-Sono permalosa- ammise lei -E allora?-
Sirius sorrise, smettendo l'aria divertita di poco prima -Allora basta, dai. Per stasera tregua-
Jane sorrise, conciliante -...E chi sarebbe la corvonero?-
-Mah, una tipa molto carina che mi ronzava palesemente attorno stasera...-
-Quanto carina?-
-Carina quanto bastava perchè Miriam le impedisse anche solo di pensare a me-
Jane era palesemente gelosa, quasi quanto permalosa, così lanciò un'occhiata dardeggiante al suo ragazzo
-Dai, non guardarmi così!- rise lui, che comunque provava una certa soddisfazione per quella gelosia
Jane scosse il capo e gli tese la mano -E va bene..-
Sirius la strinse, con un sorriso di pentimento -Mi perdonerai mai questo oltraggio?-
-Solo se stai buono per tutta la sera-
-Sarò irreprensibile- promise il ragazzo
Jane allungò le braccia verso di lui con un sorriso
-Anzi, forse non troppo irreprensibile- sogghignò lui, stringendo Jane a sè
Jane gli diede un bacio, circondandogli il collo con le mani
-Molto meglio che di party di Lumacorno- osservò lui
-Era tanto noioso?-
-Non ne hai idea...- rispose lui, prima di un altro bacio
-Scusate tanto miei cari, ma non mi piace fare da terzo incomodo!- esclamò la Signora Grassa dal suo quadro
-Oh, certo, adesso ce ne andiamo- la rassicurò il ragazzo, con tanto di occhiolino.
***

Jane e Sirius rientrarono in Sala Comune: Miriam era tornata alla festa, Remus aiutava Peter a studiare insieme ad Alice
-Beh, rieccoci qua...che stavi facendo prima che arrivasse Miriam in lacrime?- chiese lui
-Chiacchieravo con Remus-
-Interessante...pensi di voler riprendere l'occupazione, o preferiresti cambiare aria?-
-Come vuoi- rispose lei, stringendogli la mano con un sorriso
-Vada per il cambio d'aria- decretò Sirius, muovendo i passi verso il suo dormitorio
Jane lo seguì, salendo le scale che, al contrario di quelle del dormitorio femminile, permettevano alle ragazze di salire
Entrarono nella stanza dove Sirius dormiva assieme agli altri Malandrini e ai compagni del suo anno, luogo di tante geniali pensate.
Jane sorrideva ammirata, guardandosi intorno, e pensando a tutte le cose che erano nate lì. Osservò amorevolmente il letto disordinato di James, e quello immacolato di Remus, con i libri sul comodino in ordine alfabetico, e non le sfuggirono nemmeno le scatole vuote di caramelle Tutti i gusti + 1 che spuntavano dal letto di Peter.
-Ti presento il nostro dormitorio, se già non avevi avuto il piacere- fece Sirius, solenne
Jane si mostrò onorata, posandosi una mano sul cuore
-Ma non emozionarti troppo- ridacchiò lui, mentre le si faceva vicino
Jane scosse il capo -Prometto- bisbigliò guardandolo raggiante
Sirius sorrise, e intanto la scrutava negli occhi, quasi volesse captare intenzioni nascoste.
Jane, quasi avesse intuito qualcosa, abbassò lo sguardo ,intimidita, e arrossì
Sirius le posò due dita sotto il mento, cercando di nuovo il suo sguardo.
Jane aprì appena le labbra, iniziando a respirare dalla bocca molto profondamente, per reggere quello sguardo torbido dagli occhi grigi
Poi lui sorrise, rassicurante: non avrebbe mai voluto nulla che anche Jane non volesse.
Lei fece un passo in avanti, standogli praticamente attaccata, sentendo addosso il suo respiro
Sirius avvicinò le labbra alle sue, schiudendole poi in un bacio
Jane si strinse a lui, sentendo un nodo allo stomaco, mentre si accorgeva che i suoi piedi si sollevavano da terra
Un istante dopo si ritrovò appoggiata al letto del ragazzo, che ancora la stringeva a sè
Pian piano scivolò indietro, sdraiandosi, mentre Sirius stava sopra di lei, tenendosi sui gomiti per non schiacciarla
Mai avrebbe voluto rovinare quel momento, mai accaduto prima con una ragazza che davvero amava
Jane gli passò una mano dietro al collo e lo tirò giù, per baciarlo intensamente
Si lasciarono andare, trasportati, Sirius, al solito, sicuro di sè, lei con piena fiducia in lui.
Lo guardò negli occhi con una fiducia così disarmante per lui, una fiducia che non aveva mai visto per sè negli occhi di nessuna ragazza. Jane portò la mano ai bottoni della sua camicia.
Sirius sorrise, mentre la sfilava dalle maniche, e con le mani accarezzava i fianchi di Jane, fino all'orlo della maglietta
Ogni punto della propria pelle che le mani di Sirius toccavano, con inaspettata delicatezza, fino a toglierle la maglietta, sembrava bruciare al contatto
Sirius posò le labbra sul suo collo, poi sulla sua spalla
Jane trattenne il respiro, ancorandosi alle sue spalle, le labbra di Sirius scivolarono lungo il suo petto, poi sull'addome
Jane inarcò leggermente la schiena, percorsa da un lungo brivido, prima di attirare Sirius a sè e baciarlo di nuovo, desiderosa di incontrare ancora le sue labbra
Sirius la baciò ancora, mentre le sue mani accarezzavano i capelli di Jane, sparsi per il cuscino
E fu allora che lei si sentì completamente presa da Sirius, mentre gli circondava il collo con le braccia
***
La Sala Comune era ancora illuminata dalla piacevole luce del caminetto, e alcuni studenti erano ancora seduti sulle poltrone, intenti in letture, chiacchiere o partite a scacchi, ivi compresi Remus e Peter, che si erano intrattenuti con la scusa di aspettare James e le ragazze di ritorno dalla festa.
Jane stava scendendo le scale del dormitorio maschile insieme a Sirius, con un'aria timida quanto complice e contenta
Sirius l'accompagnò per mano fino all'inizio delle scale per il dormitorio femminile
Quando lei fece per salire la tirò a se ancora una volta, per darle un ultimo bacio
-Ti amo- le sussurrò poi. Jane gli sorrise, prima di correre su per le scale ad aspettare Miriam
Sirius aspettò di vederla scomparire, prima di voltarsi e raggiungere i due amici accanto al fuoco. Decisamente, la sua espressione tradiva quanto era avvenuto.
Peter stava scrivendo un tema, sempre sotto la guida di Alice, mentre Remus si concentrò sullo sguardo di Sirius, con un sorriso comprensivo
Sirius fissò lo sguardo negli occhi dell'amico, senza bisogno di dire niente: sapeva che Remus aveva capito tutto, come al solito
Si sentiva un po' in colpa, sapeva che James avrebbe voluto saperlo per primo, ma decise di raccontare, sottovoce, tutto a Remus
Remus si alzò, lasciando Peter e Alice, e raggiunse Sirius vicino a una finestra
-Sei sicuro che sia stato saggio?- esordì
-Saggio non saprei...sensato forse. Ma non stavo pensando esattamente alla saggezza...- rispose Sirius
Remus annuì -Non mi fraintendere, Sirius...sono felice per te, davvero...ma non sarà ancora più difficile lasciarla, dopo questo?-
Sirius sospirò, sollevando lo sguardo al soffitto -Lo sarà comunque-
-Lo so- ribadì Remus -Mi chiedo solo se non ti stai facendo del male da solo-
-Remus, io non so cosa proverò quando se ne andrà- ribattè Sirius, provando una strana sensazione a pronunciare quelle parole -Ma non credo sia stata una delle solite trovate istintive alla Sirius Black-
L'altro lo ascoltava, paziente e attento -Lo credo anche io, e non sai quanto la cosa mi faccia piacere-
-E a me fa piacere che la pensi così- sorrise l'amico, troppo abituato alle lavate di capo quando si cadeva sull' argomento con Remus
-E... se posso- proseguì Remus, tentando l'aria indifferente per non passare da impiccione -E' stato diverso da...dal solito?-
Uno scintillio attraversò gli occhi grigi di Sirius, mentre sorrideva apertamente -Puoi scommetterci la tua testa stempiata!-
Remus scoppiò a ridere, prima di ricordargli -Te l'avevo detto che dovevi aspettare quella che amavi-
-Sì, tra le tante cose che hai blaterato una si è rivelata azzeccata...-
Remus scosse il capo -tanto non mi ascolti mai...-
-Ma sì che ti ascolto, Lunastorta! Sei tu che sei malfidato!- ridacchiò Sirius, mentre passava un braccio attorno alle spalle magre dell'amico
Remus fece una faccia scettica, mentre James entrava trionfante in Sala Comune
Naturalmente si accorse subito che l'espressione di Sirius aveva un che di ancor più trionfante della propria.
Indignato di ciò, e irritato dai continui ghigni dell'amico, cominciò subito ad interrogarlo
Ma Sirius sembrava divertirsi troppo a vederlo tormentarsi senza trovare una risposta
Fu così che passarono quasi tutta la notte in bianco, a litigare, ridere, scambiarsi cuscinate e guardare la loro preziosa mappa,e all'alba James non era ancora riuscito ad estorcergli niente.
Naturalmente, contava che l'ora di colazione l'avrebbe reso più vulnerabile e pronto per le dovute confessioni.
  
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