Film > La spada nella roccia
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Autore: lmpaoli94    08/01/2020    1 recensioni
Dopo molti anni passati a guidare un Regno in una moltitudine di guerre che sembravano non avere fine, Artù si apprestava ad abdicare il trono per far spazio ad un individuo misterioso che avrebbe condotto il popolo verso vittorie agognate per un futuro prospero.
Ma il vecchio Artù non poteva mai immaginare che il nuovo Re sarebbe stato un impostore da non sottovalutare…
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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< Maestà, perché dobbiamo vagare senza una metà in questo bosco poco lontano dal vostro castello? >
< Perché sarà in questo punto che ricomincerò a riprendere il mio regno. >
< Ma scusate, come farete? >
< Ancora non ci ho pensato, Sir Matthew. >
Il giovane consigliere del Re non riusciva a capire le reali intenzioni del suo Sovrano.
< Maestà, secondo me questa è tutta una perdita di tempo. >
< Se pensi questo vuol dire che non ti fidi del tuo Sovrano. >
< Io non voglio essere contro le vostre idee, anzi… >
< Allora stai a vedere. >
Proseguendo e camminando verso una meta imprecisa, Sir Matthew si domandava molto spesso come il suo Re potesse camminare ininterrottamente per diverse ore senza mai fermarsi nemmeno a bere. >
< Caro Sir Matthew, ho combattuto guerra che nemmeno tu puoi credere. Ho sofferto la fame, al sete e la mia vita era in costante pericolo… Con il passare degli anni mi sono sempre abituato, anche se negli ultimi tempi sono rimasto rinchiuso nel mio castello a governare. >
< Ma allora perché non combattete in prima linea per proteggere il vostro Regno? >
< Perché non c’è niente da proteggere, Sir Matthew. >
< Che cosa? spiegatevi meglio, maestà. >
< Non è ancora del tutto chiaro? Quella che Liber ha organizzato per giungere al trono e mettersi il popolo contro di me, è soltanto una montatura. Non esiste nessuna guerra… La guerra che voi tutti credete si trova oltre quest’immensa isola. >
< Voi considerate la Gran Bretagna come un’isola? >
< E cosa sarebbe, secondo te? non siamo attaccati alla terraferma. >
< Sì, avete ragione… >
< E comunque la cosa che mi dispiace di più è come il mio popolo sia arrivato a credere a tutte queste menzogne. Da oggi ho capito che si sente molto insicuro di me e delle mie intenzioni, pensando di essere in costante pericolo. >
< Hanno molto a cuore la loro vita, maestà. >
< Sì, ed è un vero peccato non essermene accorto prima… Loro chiedono solo garanzie. Non gli importa diventare ricchi, l’importante è vivere con dignità. >
< Maestà, non credete che siamo molto fortunati a governare un popolo come questo? >
< Perché parlate al plurale, Sir Matthew? >
< Oh, scusate. Non volevo mancarvi di rispetto. >
< Non l’hai fatto, ragazzo mio… Forse hai ragione a dire che questo Regno deve essere governato tutti assieme. Altrimenti non saremmo mai un Regno stabile. >
< Quindi cosa avete intenzione di fare? >
< Ritrovare me stesso, Sir Matthew. >
< E credete che camminare all’infinito potrebbe cambiare qualcosa? >
< Sono convinto che i seguaci di Liber ci stanno già dando la caccia… Non troveranno mai pace finché non mi avranno ucciso personalmente. >
< Se ciò pensate questo, vuol dire che non siamo ancora fuori pericolo. >
< Perché? Credevi di andare a fare una passeggiata di piacere? >
< Ovvio che no, però… >
< Devo solo rivedere un mio vecchio amico. Poi torneremo al castello appena sarà possibile. >
< Ma non vi dovevate allenare? >
< Non ho bisogno di allenarmi, Sir Matthew. La spada la maneggio meglio di chiunque altro. >
< Ma allora perché contro Liber avete rischiato di rimanere ucciso? >
< Perché non avevo combattuto con il cuore. >
Sir Matthew era estasiato nell’ascoltare le parole del suo Sovrano.
< Maestà, voi siete l’uomo più saggio che io posso incontrare nel mio cammino. >
< Dopo la mia morte, troverai altre persone meglio di me, Sir Matthew. >
< Questo sarà impossibile, maestà. >
< Non ti credere… La vita segue percorsi a noi imperscrutabili… Eccoci giunti in fondo alla foresta. >
Dinanzi ai loro occhi, Artù e Sir Matthew non potevano credere di godersi un panorama mozzafiato su una scogliera dove l’Oceano infrangeva le sua alt onde.
< Avete visto, Sir Matthew? Qui non c’è nessuna guerra. Solo un territorio dove la pace e il silenzio regnano sovrano. >
< Ed è per questo che lo considero il posto più bello del mondo. >
Sentendo una voce dietro le loro spalle, i due sobbalzarono dalla sorpresa.
< Lancillotto, non avrei mai pensato di ritrovarvi dinanzi a questo splendido panorama > fece il Re abbracciando un suo vecchio amico.
< Quando vi ho visto camminare verso questa direzione, ho deciso di seguirvi. >
< Perché non ci hai detto che volevate venire con noi. Sarebbe stato più interessante, Sir Lancillotto > replicò Sir Matthew inchinandosi al suo cospetto.
< Vi prego buonuomo, chiamatemi semplicemente Lancillotto. Ormai non faccio più parte dei cavalieri della tavola rotonda. >
< Questa notizia mi rammarica molto, Lancillotto… Perché hai deciso di abbandonarmi senza dirmi niente? >
< Perché sapevo benissimo che non l’avresti presa bene. >
< Quindi hai deciso di dartela a gambe come un codardo? >
< Artù, abbiamo combattuto molte guerre insieme, trionfando su ogni campo di battaglia… Ma arriva un momento della nostra vita in cui dobbiamo dire basta e guardare al nostro futuro. >
< Ma il nostro futuro è assieme, Lancillotto! Voi mi avete lasciato da solo contro Liber. >
< Già… Liber… Credevo di averlo cacciato per sempre da queste terre, ma invece… E’ riuscito a tornare. >
< Il che dobbiamo ringraziare i miei consiglieri che mi hanno voltato le spalle proprio come avete fatto voi. >
< Attento, maestà. Io vi ho servito con riverenza senza mai tradirvi un solo istante. >
< Abbandonando la barca, è come se voi mi avreste tradito. >
< Non avrei mai pensato che mio figlio fosse una reale minaccia per questo Regno. >
< Se voi eravate rimasto con me, a quest’ora non ci saremmo mai ritrovati in questa situazione. >
Sir Matthew non riusciva a capire cosa stava succedendo realmente.
< Scusate un momento, Lancillotto > fece l’uomo interrompendoli.
< Ditemi, Sir Matthew. >
< Liber è vostro figlio? >
< E’ solo un bastardo nato da una relazione voluta con una strega tanti anni fa’… Quella donna mi aveva maledetto fin da quando avevo deciso che i miei precisi doveri erano verso la corona e non verso la mia famiglia. >
< Quindi anche quella volta siete scappato come un codardo, vero? >
< La mia famiglia eravate voi, Artù… Mi rincresce aver dato alla luce un figlio del demonio. >
< Eh già… Adesso che è abbastanza grande d’intendere e di volere, il nostro nemico ha abbastanza alleati per tenermi lontano dal mio Regno fino alla mia morte. >
< Senza dimenticare che vi darà la caccia, maestà. >
< Grazie per avermelo ricordato, Sir Matthew > fece Artù con tono sarcastico.
< Cercherò di rimediare ai miei errori facendovi ritornare sul trono, Artù. Fosse l’ultima cosa che faccio. >
< E’ un compito molto arduo per un vecchietto come voi, Lancillotto… Credete davvero di essermi d’aiuto? >
< Se potete farlo voi, lo posso fare anch’io. Sarò pure più vecchio di voi, ma so ancora combattere. >
< Stupendo! Quindi che ne dite di un duello come ai vecchi tempi? >
< Ma dobbiamo tornare al castello! >
< Ci sarà tutto il tempo per ritornare… Vostro figlio non farà altri danni. >
< Voi che ne sapete? >
< Istinto da Re, vecchio mio. >
< Questa poi. Da quando in qua pensate questo? >
< Scusate l’offesa, ma vostro figlio è solo un bamboccio viziato che non oserà rovinare tutto quello che abbiamo costruito insieme finché sarò in vita. Vuole colpire quando sarò morto. >
< Maestà, siete sicuro di questa cosa? >
< Sir Matthew, non mi sono mai sbagliato fino ad ora… Un piccolo duello non ha mai fatto male a nessuno. Siete pronto, Lancillotto? >
< Non vedo altre possibilità. >
Ma prima di cominciare il loro allenamento, i tre uomini furono colti alla sprovvista e circondati da una decina degli uomini di Liber.
< Bene. Questa giornata è piena di sorprese > fece Lancillotto cercando di sdrammatizzare la situazione.
< Non per me. Mi aspettavo che prima o poi ci avrebbero raggiunti. Per questo vi ho detto di duellare con me. Per scaldarci e passare un po’ il tempo. >
< Voi siete incredibile, maestà. >
< Oserei dire pieno di sorprese > replicò Sir Matthew.
< Sir Matthew, voi sapete combattere’ > gli domandò il Sovrano.
< Sinceramente non me la cavo male, perché? >
< Perché credo che dovremmo unire le forze se vogliamo uscire indenni da questo combattimento… Sei pronto? >
< Come volete voi, maestà. Io vi seguirò fino alla morte. >
< Bravo. Così mi piaci… Prestagli una delle tue spade, Lancillotto. Tra poco ci divertiremo come hai vecchi tempi. >
   
 
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