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Autore: HikariMoon    13/01/2020    1 recensioni
Temporaneamente al sicuro nel Regno di Smeraldo, manca solo il Guerriero Giallo per rendere ancora una volta completo il gruppo dei Maestri della Luce. Mentre Yuuki torna sulla Terra alla sua ricerca, e con un altro compito che sente di doversi assumere, Mai, Hideto, Kenzo e Dan hanno una diversa missione. Per avere un vantaggio sui propri nemici, varcheranno il portale per il futuro in cerca dei Brave. E un’unica domanda rimane fissa nella loro mente: cos’è diventato il futuro del Guerriero Giallo?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clackey/Clarky Ray, Dan Bashin, Moonlight Barone/Barone Chiaro di Luna, Yuuki Momose
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Battle Spirits Resurgence - I Guerrieri della Luce'
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CAPITOLO 6

TURNO 1

Quando la colibrì completò le manovre di aggancio, il silenzio tornò a regnare sovrano sul campo di battaglia. Barone alzò lo sguardo verso le nubi rossastre create dalla simulazione. E attese.

Aveva passato la vita a duellare. Anche in quegli ultimi otto anni, anche se con un significato diverso, aveva tenuto le carte in mano così tante volte che aveva perso il conto. Non ricordava neppure più che cosa significasse il nervosismo prima di un duello.

Eppure, una parte di lui sentiva che quel duello era diverso.

Il pensiero dell’imminente battaglia riaccendeva in lui la stessa passione viva, bruciante che lo aveva guidato tanti anni prima. E, dentro di lui, qualcosa aveva atteso quel momento da quel giorno lontano.

Nel cielo si stagliò sempre più vicino il profilo della seconda colibrì.

Dan non aveva esitato.

Barone sorrise, senza neppure provare a placare l’esilarante adrenalina che scorreva dentro di lui.

La colibrì si agganciò, l’uniforme si materializzò sopra al busto di Dan. Il duello poteva avere finalmente inizio. Barone non aspettava altro. E afferrò le prime quattro carte.

“Fase Iniziale e Fase di Acquisizione.”

Per un solo attimo, lasciò lo sguardo soffermarsi su una carta, non lasciando trapelare la soddisfazione di ritrovarsi proprio quella già al primo turno.

“Fase Principale. Evoco Zaneegun al livello 2.”

Il simbolo di diamante apparve sopra al terreno, infrangendosi per lasciare spazio al piccolo androide a forma di aragosta dalla lucida corazza rossa e bianca.

“Termino il mio turno.”

TURNO 2

Dan non riusciva a distogliere lo sguardo dal campo da gioco che si stendeva enorme davanti ai suoi occhi. Quando la colibrì si era agganciata e l’uniforme dorata si era materializzata attorno al suo busto, il respiro gli si era mozzato in gola. Come quando aveva visto contro il cielo azzurro la sfera luminosa circondata dai sei anelli, come quando la colibrì l’aveva attraversata e il campo di battaglia era apparso davanti ai suoi occhi.

Allungò la mano e sfiorò lentamente il bordo del suo terreno di gioco.

“Fase Iniziale.”

La postazione si illuminò. E Dan sorrise.

C’era ancora tanto, troppo, che non ricordava. Ma quella sensazione era uguale a quella che aveva provato ripetendo il nome di Gran RoRo.

Era quello il suo posto.

“Fase dei Nuclei e Fase di Acquisizione.”

Dan afferrò la quita carta nello stesso istante in cui il nuovo nucleo si materializzò nella Riserva.

“Fase Principale.”

E voltò la carta appena pescata.

“Utilizzo la carta magia Pescata Estiva che mi permette di aggiungere altre due carte alla mia mano.”

Dalla carta stretta dalle sue dita, voltata verso l’avversario, fuoriuscirono fulmini rossi che poi svanivano nel bagliore creato da essi. Dan afferrò le due nuove carte, aggiungendole alla sua mano.

“Termino il mio turno.”

TURNO 3

“Uguale ma diverso,” sussurrò Barone vedendo le mosse di Dan, così simili ad allora ma allo stesso tempo non più quelle: come era stato incontrare il loro proprietario.

“Fase Iniziale, Fase dei Nuclei, Fase di Acquisizione e Fase di Recupero.”

Forse era una vana speranza, quello di credere che un duello potesse farlo ritornare com’era un tempo. Ma ci avrebbe provato comunque. E non si sarebbe tirato indietro.

“Abbasso Zaneegun al livello 1.”

Barone estrasse con un gesto rapido la carta successiva. “Attivo il Nexus Suprema Spada dell’Oscurità Lucente al livello 1.”

Alle sue spalle sorse dal terreno l’imponente sagoma lucente della spada. Il cielo dietro di essa si tinse di grigio e di viola, spesse di nubi che permettevano appena di far passare alcuni intensi raggi di luce. La spada era incastonata su una piattaforma di marmo, avorio e ossidiana. La lama passava dal lucido nero al candido argento. Nell’intricata impugnatura, argento e oro, era incastonata una gemma rossa e verde. Un’aura la circondava, che sfumava dall’inquietante viola allo sfolgorante bianco.

“E, ora, Fase d’Attacco.”

Barone portò la mano sull’unico spirit pronto sul suo terreno.

“Vai Zaneegun!”

Dalle robotiche chele del crostaceo vennero emessi dei getti che lo spinsero in avanti ad alte velocità, permettendogli di attraversare il terreno in un battito di ciglia.

“Rispondo all’attacco con la Vita!”

Un guscio bianco avvolse Dan e su di esso Zaneegun sparò dalle sue chele. Un paio di colpi furono sufficienti a far infrangere la protezione e, con essa, anche il primo nucleo delle vite di Dan.

“A te la mossa.”

TURNO 4

Dan inspirò ed espirò, stringendo la mano attorno alla ringhiera e tornando a portarsi ritto. Quasi trasfigurato, portò la mano sopra l’armatura dorata, sfiorando la cavità ormai vuota della sua quinta vita.

Non se l’era aspettata, la scarica di energia che aveva attraversato il suo corpo. Non si era aspettato un impatto così forte da una creatura così piccola.

Ed era qualcosa di nuovo, ma sempre tremendamente e inutilmente familiare.

Chiuse gli occhi e scavò nella sua mente, nella disperata e sempre futile ricerca dei suoi ricordi. Ma erano solo pallide e impalpabili sensazioni, quelle che trovava, prive di forma, prive di sostanza.

“Cos’è, Bashin? Non sei più abituato?”

Dan riaprì gli occhi e guardò oltre il terreno di gioco, guardò il suo avversario e, nonostante tutto, si ritrovò a sorridere. I ricordi potevano aspettare, almeno per un paio di turni, almeno fino alla fine del duello.

“Mi adatto in fretta. Fase Iniziale.”

I nuovi nuclei apparvero, vicini a quelli recuperati dagli Scarti. La nuova carta venne aggiunta alla mano. Se c’era una cosa a cui poteva ancora aggrapparsi, una certezza a cui affidarsi, era Battle Spirits.

“Fase Principale. Evoco Drago della Pioggia al livello 2 e Drago del Vento Solare al livello 1.”

I due nuclei rossi risplendettero sopra al terreno. Dal primo, ne emerse un drago serpentiforme, ricoperto da squame blu cielo e bianche ali. Dal secondo, apparve una creatura draconica dall’aspetto di grifone, il corpo e le ali ricoperte da piume, rosso e bianche, e tre gemme incastonate nel petto.

Dan sentì un brivido corrergli lungo la schiena, un’emozione così forte e struggente a cui non riusciva a dare nome, un’emozione di cui non riusciva a capacitarsi di aver vissuto senza, di aver dimenticato.

“Fase d’Attacco. Drago della Pioggia, Drago del Vento Solare attaccate!”

I due draghi ruggirono e le loro ali fendettero l’aria, con scintille di fuoco che si dispersero dalle piume del secondo. E puntarono dritti contro il suo avversario.

“Effetto di primo livello di Drago del Vento Solare. Posso distruggere uno spirit con meno di 4000 PB. Zaneegun viene distrutto!”

Il grifone draconico superò l’altro drago, più veloce e più in alto. Arrivato sopra al piccolo androide, arrestò il suo volo e spalancò le ali dalle quali si sprigionò una pioggia di fiamme incandescenti. Zaneegun usò le sue chele per deviare i primi colpi, ma i suoi sforzi furono vani, e la pioggia lo distrusse.

“Rispondo ad entrambi gli attacchi con la Vita.”

I due draghi si ricongiunsero davanti alla sfera rossa apparsa attorno a Barone, che spalancò le braccia, quasi a invitarli a colpirlo con tutto quello che avevano. Dalle fauci dei due draghi eruttarono due spirali infuocate che si intrecciarono e mandarono in frantumi due delle Vite di Barone.

Dan inspirò, tornando a rilassare le spalle.

“Termino il mio turno.”

Ma avrebbe voluto che spettasse già di nuovo a lui dichiarare la Fase Iniziale.

TURNO 5

L’intero campo di battaglia li separava, ma Barone non aveva bisogno di vedere per riconoscere nel suo avversario la sete per Battle Spirits. Non poteva essere diversamente: ci aveva convissuto fin da quando ricordava. Era confortante, in un certo senso, constatare che almeno quello non fosse cambiato in Dan.

“Lo senti, non è vero?”

Il richiamo degli Spirit, l’energia dei Nuclei, la potenza dei Brave, il potere delle magie. Ogni singola carta già scoperta, ogni singola carta ancora racchiusa nel mazzo non chiedeva altro che prendere forma, dare battaglia.

“Sì.”

Erano stati tante cose: eroi, guide, speranze. Ma, nella loro essenza, erano entrambi duellanti.

“Fase Iniziale, Fase dei Nuclei, Fase di Acquisizione e Fase di Recupero.”

E si concesse il più piccolo dei sorrisi, le labbra appena arcuate in un ghigno di soddisfazione. Anche se la carta lo riportava a un altro duello, a una vita che ormai era lontana. Un duello che non aveva alcuna intenzione di imitare nella conclusione.

“Fase Principale,” gettò la carta sul terreno di gioco, “evoco Sliderbear al livello 2.”

Il nucleo bianco fluttuò nell’aria il tempo necessario affinché i nuclei si spostassero sulla carta. Poi, si infranse in una raffica di vento gelido e uno spruzzo di cristalli di ghiaccio. Al suo posto fece la sua comparsa un orso corazzato, oro e argento, dagli occhi di rubino che ruggì e sferzò il terreno con una zampata, sollevando la terra e imprimendo su essa l’impronta dei suoi artigli.

Barone afferrò una seconda carta dalla sua mano. “Utilizzo la carta magia Pescata della Rinascita e scelgo di utilizzare l’effetto che mi permette di pescare due carte dal mio mazzo.”

Aggiunse le due carte e tornò a spostare il suo sguardo su Dan. “Un tempo mi dicesti che chi ha passione, ha anche responsabilità. Se anche non dovessi ricordare altro, ricorda questo.”

Vide la confusione nello sguardo di Dan, la stessa sete di uno perso nel deserto, ma non gli lasciò il tempo di fare domande.

“Fase d’Attacco: Sliderbear vai!”

L’orso emise un secondo ruggito, più potente del primo, e scattò in avanti. Lo spirit sfrecciò letteralmente sul terreno di gioco, gli artigli sostituiti da ruote, lasciandosi dietro una nube di polvere e terra e lanciandosi verso la postazione di Dan.

Il Guerriero Rosso continuò a fissarlo, come se nella sua postura, nel suo sguardo, nelle sue carte potesse scorgere un indizio, un aiuto, come se avesse potuto aiutare a dare un senso e una forma alle sue parole. Barone non si illudeva di avere le risposte che Dan stava cercando.

Solo quando Sliderbear superò i suoi spirit e si lanciò verso di lui, Dan distolse il suo sguardo e tornò alla battaglia. Non sembrava neppure sorpreso dello spirit davanti a lui. In un battito di ciglia era tornato a concentrarsi sul duello, come se non ne avesse mai distolto l’attenzione.

“Rispondo all’attacco con la Vita.”

Sliderbear impattò contro il guscio bianco attorno a Dan, che lo fissò immobile, senza tradire alcuna emozione sul volto. L’orso spalancò le fauci e gli occhi brillarono di rosso. Un turbine gelido infranse il cristallo e con esso la seconda vita di Dan. Il ragazzo mosse appena la spalla per ridurre l’urto.

“Termino il mio turno.”

TURNO 6

Le parole di Barone continuavano a riecheggiare nella sua mente. Suonavano familiari, come se davvero ricordasse di averle già sentite. Ma non riusciva a sentirle con la sua voce: se non fosse stata per l’affermazione del suo avversario, non avrebbe avuto alcun modo di poter provare di averle pronunciate.

Per quello che lo riguardava, poteva non averle mai neppure pensate prima.

Passione e responsabilità.

Dan abbozzò un sorriso. Anche se non le ricordava, erano un buon ideale a cui aspirarsi. Sapeva di essersi sacrificato per salvare il mondo: il suo ultimo duello era stato per quello. Ma non ricordava cosa avesse provato. Aveva avuto paura? Si era sentito obbligato?

Eseguì le fasi preparatorie quasi senza pensarci.

Avrebbe mai ricordato chi era stato?

“Fase Principale. Utilizzo nuovamente la carta magia Pescata Estiva.”

I fulmini rossi esplosero dalla carta per infrangersi sul suo mazzo. Le prime due carte si illuminarono. Dan le afferrò e le aggiunse alla sua mano.

“Abbasso Drago della Pioggia al primo livello.”

Il dragone ceruleo si avvicinò al terreno, quasi le sue ali non avessero più la forza di reggerlo in alto come prima. Dan gli rivolse un breve cenno del capo, un muto ringraziamento alla forza che gli stava prestando. E afferrò una seconda carta, tendendo il braccio davanti a sé.

“Dispiega le tue ali e raggiungi le stelle, evoco Siegwurm-Altair, Drago Scintillante di livello 1!”

Dietro di lui, le nubi rosate si dispersero rivelando un cielo sgombro punteggiato di stelle. Una delle stelle oltre la sua spalla brillò sempre più intensa, facendo impallidire gli altri astri. Nel suo chiarore, apparve una sagoma scura che si avvicinava sempre più veloce.

Un potente ruggito annunciò il suo arrivo.

Il drago superò Dan e atterrò sul terreno di gioco. La creatura era un possente drago bianco e rosso, con ampie ali bianche le cui piume erano marchiate con un simbolo dorato. Sul petto un rubino era incastonato in una corazza dorata e il muso, circondato da piume rosse, era in parte nascosto da un copricapo di lucido metallo bianco e dorato.

Era una creatura magnifica.

“Felice di conoscerti, Siegwurm-Altair.”

Lo spirit reagì alle sue parole appena sussurrate, voltando il muso verso di lui. I loro sguardi si incrociarono e Dan percepì il legame che già li univa. Niente l’aveva preparato all’entusiasmo che scorreva nelle sue vene nell’evocare un tale potente spirit, ma era qualcosa che non faceva altro che spingerlo oltre.

Le carte lo chiamavano.

Lui non desiderava altro che rispondere.

Dan tornò a voltarsi verso la parte del terreno avversario. Ricordava quali fossero i punti di forza del mazzo bianco e dubitava che Barone avesse attaccato senza un modo per evitare di scoprirsi.

“Non è ancora il momento.”

Il drago emise uno sbuffo di fumo dalle narici.

“Termino il mio turno.”

TURNO 7

Barone aveva percepito prima di vederlo, quando Dan aveva iniziato a evocare uno dei suoi spirit chiave. Solo l’esperienza gli aveva permesso di non mostrare la sorpresa nel constatare che non fosse uno dei dragoni legati al Sole.

Ma era anche liberatorio. Adrenalinico.

Non sarebbe stato un duello particolarmente interessante, fosse stato solo la pallida copia di otto anni prima.

“Fase Iniziale. Fase dei Nuclei. Fase d’Acquisizione e Fase di Recupero.”

Barone ghignò nel ritrovarsi nelle mani la carta appena pescata.

“Fase Principale.”

Il Mazoku allargò le braccia. Ogni evocazione degli spirit chiave era come la prima volta, entusiasmante, galvanizzante. Lo faceva sentire potente.

Non aveva bisogno di girarsi per vedere il cielo scuro e la luna che risplendeva alle sue spalle, inondando il suo terreno di gioco di luce perlacea.

“Dalla Luna illuminata dai raggi del Sole, evoco il drago dalle ali scarlatte, Pheonix-Siegwurm, Drago Fenice della Luce Lunare al livello 2.”

Il chiarore crebbe fino a diventare pari a quello del Sole e, nel suo bagliore, il drago spiegò le sue ali e sfrecciò accanto a lui per poi posarsi a fianco dell’altro spirit, ruggendo verso la sua nuova nemesi.

Aveva scelto quello spirit come erede di Stirke-Siegwurm, un erede che potesse onorare il colore del suo avversario. Non avrebbe mai pensato che sarebbe stato anche l’erede che avrebbe combattuto al suo fianco nella rivincita.

L’aspetto del drago era così simile al suo vecchio amico, compagno di centinaia di duelli, ma era come se avesse lasciato che il rosso tingesse le sue squame, i suoi artigli, le sue ali. Ed era diventato più forte, come lo dimostravano i cannoni argentati che svettavano accanto alle sue ali.

“L’effetto dell’evocazione di Pheonix-Siegwurm mi permette di distruggere due spirit avversari con punti battaglia uguali o inferiori a 8000.”

Rispondendo all’implicito comando, Pheonix-Siegwurm spiccò il volo ruggendo scintille di fuoco e ghiaccio. Arrivato sopra al terreno di Dan, spalancò le ali. I due cannoni si caricarono e, dopo un battito di ciglia, da essi fuoriuscirono due getti bianco-dorati.

Siegwurm-Altair e Drago del Vento Solare ruggirono fiamme che contrastarono il ghiaccio dorato diretto verso di loro. I due getti rimasero di ugual potenza per pochi istanti. Poi, un ruggito del drago fenice ne fece aumentare l’energia e i due draghi rossi vennero spazzati via.

L’unica reazione di Dan fu quella di stringere le dita sulle proprie carte.

Barone allungò la mano e ruotò le due delle carte sul terreno di gioco, senza neanche aspettare che i cannoni del suo drago smettessero di fumare.

“Fase d’Attacco. Sliderbear, Pheonix-Siegwurm attaccate!”

Dan posò entrambe le mani ai bordi del terreno di gioco, incrociando il suo sguardo con determinazione.

“Rispondo ad entrambi gli attacchi con la Vita!”

I due spirit di Barone non attesero altro. Le zampe di Sliderbear si trasformarono in ruote e lo spirit sfrecciò verso il guscio bianco che avvolgeva Dan. Il drago, invece, si lanciò in picchiata, le fauci spalancate che si riempivano di ghiaccio e magma.

I due attacchi infransero il cristallo nello stesso istante, spazzando via due ulteriori vite dall’armatura dorata di Dan. Il Guerriero Rosso riuscì a reggere il colpo, con solo i piedi che strisciarono sul metallo della pedana.

“Spirit interessante,” commentò, tradendo appena l’affanno causato dal colpo.

Barone ricambiò il suo sguardo e, nonostante rimpiangesse il rivale che era diventato amico e alleato, sentì rinsaldarsi la comprensione, il legame che li aveva uniti un tempo. Forse, Dan non era davvero cambiato e, forse, un giorno sarebbe tornato quello che era.

Ma, per il momento, Barone si sarebbe accontentato di riavere un rivale.

“Termino il mio turno.”

TURNO 8

Dan sorrise e sfiorò con una mano l’ultima vita ancora incastonata sopra al suo petto. Barone non gli stava dando un attimo di respiro, non gli concedeva vantaggi, non esitava nel timore di vederlo infrangersi come un vaso delicato sotto la più minima pressione.

Forse era solo il duello, ma ogni turno gli aveva ricordato che, nonostante tutto, aveva la propria vita nelle mani. E aveva il potere di cambiarla.

Quando aveva incrociato lo sguardo di Barone, aveva visto il proprio riflesso, aveva riconosciuto una parte di sé stesso. Non faticava a credere che, nel passato che non ricordava, fossero stati rivali, fossero stati amici. Battle Spirits era ancora il filo invisibile che li legava.

“Fase Iniziale, Fase dei Nuclei, Fase di Acquisizione e Fase di Recupero.”

E la nuova carte fu la scintilla che fece divampare le fiamme.

“Fase Principale. Utilizzo la carta magia Pioggia Stellare della Rinascita. Posso fare tornare in mano dagli Scarti uno spirit o fino a tre spirit nella famiglia Drago Astrale.”

Non appena finì di pronunciare le ultime due parole, la carta stretta tra le sue dita venne ricoperta da fiamme rosse. Due lingue di fuoco si separarono da essa e sfrecciarono verso gli scarti avvolgendo, quasi abbracciando, due carte che fluttuarono sopra il terreno di gioco. Dan lasciò andare la carta magia che si dissolse, afferrando I due spirit appena distrutti e riportandoli nella propria mano.

Poi, Dan rivolse un sorriso di sfida a Barone e rivelò una seconda carta magia.

“Utilizzo la carta magia Energia Big Bang. Per questo turno, grazie al suo effetto tutti gli spirit Drago Astrale nella mia mano hanno un costo pari a quello delle mie Vite.”

Tre carte si illuminarono di luce rossa.

“Evoco ancora una volta Siegwurm-Altair, Drago Scintillante e Drago del Vento Solare entrambi al livello 1.”

A fianco di Drago della Pioggia, apparve il simbolo che si dissolse con il ruggito stridente del grifone draconico. Dietro alle spalle di Dan, il drago stellare riapparve dagli astri.

Siegwurm-Altair avrò bisogno della tua forza.”

Lo spirit si voltò verso di lui e ruggì con tale intensità da scompigliargli i ciuffi di capelli sulla fronte. Dan rise.

“Lo prendo come un sì.” E afferrò l’ultima carta ancora illuminata di rosso. “Utilizzo Siegwurm-Altair come tributo!”

Il drago dispiegò le ali e venne avvolto nelle fiamme, come una fenice che stava per rinascere.

“Il drago nato dalle stelle del firmamento, evoco Siegwurm-Nova, Drago Supernova al livello 2!”

Nel bozzolo di fiamme prese forma una sagoma luminosa come le stelle. Alle sue spalle, si spiegarono una dopo l’altra due ali luminose ricoperte di candide piume. Poi, la luce svanì rivelando le forme del possente drago, una creatura dalle squame vermiglie e dalla corazza bianco e argento. Lo spirit aprì gli occhi, che si illuminarono di luce verde.

Siegwurm-Nova posò a terra le possenti zampe, affondando gli artigli nella terra facendola tremare, e spinse il busto in avanti, spalancando le enormi fauci ed emettendo un ruggito che sollevò la polvere attorno a lui.

“Grazie all’utilizzo di Siegwurm-Altair come tributo, l’effetto dell’evocazione mi permette di recuperare Vite fino a un massimo di cinque.”

L’armatura di Dan venne circondata da un bagliore bluastro, che lo avvolse completamente come una spirale di cristalli scintillanti. Una dopo l’altra, le cavità nella sua armatura tornarono a brillare con quattro nuovi nuclei.

Dan aspettò che l’ultima Vita riapparisse, per poi abbassare il braccio e incrociare lo sguardo con quello smeraldo del drago appena evocato. Lo spirit emise un basso ruggito, scintille di fiamme che brillarono nelle sue fauci e nel suo sguardo.

Il Guerriero Rosso fu colto da una nuova ondata di familiarità, malinconia e dolore. Abbozzò un sorriso che faticava a riflettere tutto il turbinio di emozioni nella sua mente.

Ci siamo già incontrati, non è vero amico mio?”

Siegwurm-Nova, in tutta risposta, ruggì. Dan chiuse gli occhi, lasciando che il viso venisse accarezzato dal calore trasportato nell’aria, che i capelli venissero scompigliati, che ogni suono venisse annullato nel ringhio che risuonava nelle sue orecchie.

Solo quando lo spirit tornò a voltarsi verso il suo avversario, Dan riaprì gli occhi.

“Termino il mio turno.”

TURNO 9

Barone riconobbe immediatamente lo spirit. E come non avrebbe potuto? Insieme a Darkwurm-Nova, Mai ne aveva fatto il suo elemento distintivo durante tutta la sua collaborazione con lui. Grazie a Gaspard e Clarky, aveva saputo tutto sul suo ritrovamento e sul significato che essa aveva avuto per il Guerriero Rosso.

Era un crudele ironia che lui ne sapesse più di colui che l’aveva usata per sconfiggere il Re del Mondo Altrove.

Barone eseguì una dopo l’altra le fasi preparatorie.

Ed era un’interessante situazione il fatto che Dan, inconsciamente, avesse creato un mazzo che riflettesse entrambe le sue avventure. Ma sarebbe riuscito a far convivere questi due aspetti di sé in un unico mazzo?

Barone non desiderava altro che metterlo alla prova.

“Fase Principale. Chiamo al mio fianco Nemelion, Brave del Leone Rinato!”

Sul terreno di gioco apparve un simbolo bianco. Attorno a esso si illuminarono piccole stelle luminose che si disposero a formare la costellazione del Leone. Quando l’ultimo punto venne collegato, un cerchio apparve attorno al simbolo e alla costellazione, attorno alla quale si disegnò la sagoma del leone che prese forma solida e balzò sul terreno di gioco circondato da polvere di cristalli di ghiaccio.

Il leone era un androide plasmato in metallo argentato, la cui criniera e giunture erano sigillate da bordature color del cielo, con lunghi artigli dorati.

Barone ghignò e spostò la carta sopra a quella di Pheonix-Siegwurm, sovrapponendole sul lato sinistro del Brave. Sopra le due carte si espanse un’aurea bianco ghiaccio.

“Brave!”

Il drago spiccò il volo e il leone corse e saltò. Il suo corpo venne avvolto dalla stessa luce bianca e si scompose. Il muso e la criniera si fissarono nella forma di uno scudo che si aggancio su una delle zampe anteriori del drago. Il resto del corpo si riunì in un’armatura argento e blu attorno all’altra zampa anteriore, ricoprendo gli artigli del drago con lunghi e acuminati artigli dorati. Pheonix-Siegwurm, avvolto anch’esso dal bagliore glaciale, ruggì fendendo l’aria con i nuovi artigli.

“E ora Fase d’Attacco. Vai Brave Spirit, spazza via ogni sua difesa!”

Il drago spiccò il volo con la voce di Barone che ancora risuonava nell’arena e puntò verso il terreno di gioco di Dan, dove erano schierati i suoi draghi, e oltre ancora. Dan spostò per un breve istante lo sguardo sulle proprie carte, sui propri spirit, per poi alzarlo sulla creatura che si dirigeva verso di lui.

“Rispondo all’attacco con la Vita.”

Gli artigli dorati di Pheonix-Siegwurm si ricoprirono di arabeschi di brina che li incastonarono in una risplendente coltre di ghiaccio che si illuminò di azzurro, argento e bianco, creando una scia di polvere e luce che si protendeva alle sue spalle.

Il guscio bianco avvolse Dan. I draghi al suo comando ruggirono scintille di fuoco contro l’avversario che, però, li ignorò avventandosi contro il Guerriero Rosso.

Gli artigli squarciarono il guscio come burro sotto la loro potenza. Il cristallo venne ricoperto di una patina ghiacciata che lo infranse in scaglie argentate e polvere gelida. I frammenti acuminati piovvero sulla postazione di Dan, più rigidi dell’acciaio stesso in cui si conficcarono, creando un cerchio attorno ai piedi di Dan.

Due dei frammenti si conficcarono nell’armatura del Guerriero Rosso, obbligando a compiere un passo indietro per reggere l’impatto. I cristalli di ghiaccio gelarono le capsule dei Nuclei fino a infrangerli.

Mentre il Brave Spirit tornò a posarsi sul terreno di gioco, gli sguardi di Barone e Dan tornarono a incrociarsi. E in essi brillava lo stesso entusiasmo.

Non c’era davvero mai stato un duello tra loro due che non avesse messo qualcosa in gioco, fossero carte o i loro ideali, e che allo stesso tempo li avesse visti dalla stessa parte.

Non fino a quel momento, almeno.

Barone chiuse gli occhi e sorrise appagato. Era ironico che, quel duello che un tempo aveva tanto desiderato, un duello fatto solo per la passione per Battle Spirits, lo avesse finalmente ottenuto otto anni dopo aver perso il suo rivale, sfidando un Dan ormai privo di memoria.

“Termino il mio turno.”

TURNO 10

Dan non ricordava quali emozioni avesse provato in tutti i duelli che nel passato lo avevano portato a salvare Gran RoRo, la Terra, il futuro.

Ma avrebbe ricordato il senso di libertà, il sentirsi quasi librare nell’aria, di quel duello. Avrebbe ricordato l’entusiasmo, la passione. Avrebbe ricordato le parole di Barone.

Non credeva avrebbe potuto avere un duello migliore come suo nuovo primo duello.

“Fase Iniziale, Fase dei Nuclei, Fase di Acquisizione e Fase di Recupero.”

Per la prima volta, da quando era stato riportato indietro, si sentiva in pace nell’essere Bashin Dan.

Non esitò a rivelare la prima carta di quel turno.

“Fase Principale. Utilizzo la carta magia Frattura Vulcanica.”

Alle spalle di Dan le nubi si contorsero e condensarono, formando una spirale di luce e fiamme che si aprì come un portale. In esso, apparve l’immagine di un vulcano in eruzione. La pietra scura era ricoperta dalla lava e rocce e lapilli venivano gettati verso l’alto in una torre di fiamme e magma.

“Grazie al suo effetto, posso distruggere tutti i Nexus avversari e, per ognuno di essi, pescare una carta.”

Dal portale dai bordi infuocati, uno dei lapilli emerse e attraverso il terreno di gioco, disperdendo rocce infuocate e arroventando l’aria. Il frammento di lava impattò contro la spada alle spalle di Barone, facendola crollare e dissolvere tra le fiamme.

Barone gettò appena un’occhiata alle sue spalle per poi voltarsi verso Dan, con un sorriso sulle labbra che sembrava quello di un predatore.

“Cominciamo a fare sul serio. Non aspettavo altro.”

Dan afferrò la carta che si sollevò dal proprio mazzo. “È solo l’inizio.”

E gettò la nuova carta sul terreno di gioco.

“Attivo il Nexus Città Stellare dell'Eruzione Magmatica al primo livello.”

Non appena la carta fu posizionata sul terreno, dietro le spalle di Dan emersero costoni di roccia scura punteggiati da minuscole e fitte luci che li facevano assomigliare a enormi grattacieli. Al centro, il terreno si frantumò in una conca circolare che si riempi di rovente lava rossa e arancio, la cui luce rossastra si riverberava sulla piattaforma metallica, tanto da farla sembrare in fiamme. Le scintille si confondevano con il fumo che saliva verso l’alto, incontrando fulmini bluastri che si abbattevano sulla lava da nubi scure che avevano reso cupo il cielo.

“Dopodiché, evoco Archerion, Brave del Sagittario Rinato!”

Come prima sul terreno di gioco di Barone, il simbolo rosso venne circondato da piccole stelle luminose che andarono a congiungersi a formare la costellazione dello zodiaco. Il cerchio si andò a completare attorno al simbolo e lo trascinò verso l’alto. Il rubino si infranse e le polveri scintillanti si condensarono in un centauro ricoperto da un’armatura rossa e oro. La creatura galoppò fino a raggiungere il terreno di gioco e i suoi zoccoli lasciarono scintille al suo passaggio. Nella sua mano prese forma un lungo arco vermiglio.

“Brave!”

Dan spostò la carta su Siegwurm-Nova, sovrapponendole sul lato destro dello spirit. Quella parola, quel comando, aveva vibrato dentro di lui. E, nelle ombre e nei contorni sfocati della sua mente, qualcosa aveva esultato.

Siegwurm-Nova spiccò il volo seguito al galoppo dal Brave. Entrambi vennero avvolti da una luce rossa e oro che rifletteva l’anello di luce propagatosi alla congiunzione delle due carte. Archerion rilasciò il proprio arco che si dissolse e il suo corpo si separò in più parti. L’armatura rossa sulle sue spalle, dalle lunghe piume dorate, andò a ricomporsi su quella del drago. Il resto del corpo si assemblò in un enorme arco dalla curva elegante, dal colore del fuoco e dall’impugnatura argentata.

Il drago, ancora più maestoso, ancora più potente, ruggì al centro del campo di battaglia.

Il Guerriero Rosso estrasse dalla sua mano una nuova carta.

“Ora evoco Gornic-Eagle e l’effetto di Archerion mi permette di fare nuovamente Brave!”

Il simbolo rosso apparve a fianco del drago e da esso ne uscì un’aquila dai lunghi artigli argentati, dalle piume brunite e con un rubino incastonato sulla fronte. Entrambi vennero avvolti dalla luce rossa e le ali dell’aquila si fissarono sulle ali di Siegwurm-Nova ricoprendole di un secondo strato di piume bronzee e rilucenti.

Dan non esitò a ruotare il gruppo di carte.

“Fase d’Attacco!”

“Ti sto aspettando Brave Spirit!”

Siegwurm-Nova, Drago Supernova attacca!”

Il drago ruggì e spiccò il volo, rilucente nella sua armatura, le fauci riempite di fiamme e l’arco luminoso di stelle.

“Utilizzo l’effetto brave di Archerion e spostò un nucleo dagli Scarti sul Brave Spirit, che recupera e sale al terzo livello. Impatto Devastante!”

Siegwurm-Nova venne avvolto da una luce dorata e la carta sul terreno di Dan tornò a posizionarsi verticale.

Pheonix-Siegwurm recupera grazie all’effetto di secondo livello!”

Dalla parte opposta del drago di fuoco, il drago della Luna venne illuminato da una luce argentata e tornò a portarsi ritto, i lunghi artigli dorati pronti a essere sfoderati contro l’avversario.

Sliderbear blocca!”

L’orso sfrecciò sulle sue zampe trasformatesi in ruote e balzò, puntando dritto contro il drago rosso. Siegwurm-Nova ruggì e ruotò su sé stesso, schivando facilmente l’impatto con lo spirit bianco. Dopodiché, puntò l’arco verso di lui, incoccando una freccia di fuoco e rilasciandola.

Il dardo lasciò dietro di sé faville rosse e lingue di fuoco. Sliderbear fece appena in tempo a vederlo prima che lacerasse la sua armatura. Un’esplosione segnò la fine dello spirit.

Ma non la fine del volo di Siegwurm-Nova.

Il drago riprese ad avanzare. Dan tornò a ruotare la carta.

“Brave Spirit attacca ancora una volta con Impatto Devastante!”

Il suo ruggito fece fremere l’aria già arroventata.

Pheonix-Siegwurm blocca!”

I due draghi si incontrarono in alto, al centro del terreno di gioco. Il primo rosso e oro, armato di arco, il secondo rosso e argento, armato di lunghi artigli dorati. Volarono in cerchio, studiandosi per istanti allo stesso tempo infinitesimi e infiniti.

Poi, Siegwurm-Nova spalancò le sue fauci rilasciando una pioggia di fuoco sul drago della Luna. Pheonix-Siegwurm alzò il suo scudo, argento e blu, proteggendosi dalle lingue di fuoco che lo colpirono con forza inaudita. Usando la sua immensa forza, il drago spazzò via il resto delle fiamme e si lanciò contro l’avversario, i lunghi artigli dorati ricoperti di gelo che si lasciavano alle spalle una scia di cristalli. Siegwurm-Nova schivò uno, due, tre, quattro fendenti del drago lunare. Al quinto tentativo, lo afferrò e lo gettò al suolo.

Il drago lunare cercò di fermare la caduta, ma si ritrovò contro le rocce prima di poter ritrovare l’equilibrio. Il campo di battaglia cedette sotto la forza dell’impatto, scagliando polvere e frammenti tutto attorno. Pheonix-Siegwurm tornò ad alzarsi, anche se con maggior fatica, usando gli artigli come appiglio. Le zampe cedettero e una di esse sbatté con il ginocchio al suolo. Il drago ruggì verso l’avversario. Siegwurm-Nova, impassibile, feroce, inclemente, incocco una freccia infiammata e scoccò.

Il dardo era seguito da una spirale di fuoco e fendette l’aria come una cometa che solcava velocissima il cielo. Il drago lunare tentò di bloccarla con lo scudo, ma lo perforò per poi conficcarsi nel suo petto. Pheonix-Siegwurm emise un grido di dolore e venne distrutto in un’enorme conflagrazione di roccia e fiamme.

Nemelion si riformò e venne sbattuto via, schiantandosi con il dorso contro la parete sotto la postazione di Barone.

Siegwurm-Nova, invece, tornò a posarsi davanti alla postazione di Dan, fiero e maestoso.

“Termino il mio turno.”

TURNO 11

Barone abbassò il braccio con le carte e spostò lo sguardo sul proprio terreno quasi sguarnito, poi oltre verso l’enorme voragine, dai bordi frastagliati e anneriti, che si era aperta al centro dell’arena. E, poi, oltre il fumo che ancora riempiva l’aria, oltre i draghi di fiamme schierati dalla parte opposta, incrociò lo sguardo di Dan.

“Non male per un duellante privo di memoria.”

“Mai detto di non ricordare Battle Spirits.”

Barone abbassò lo sguardo e smorzò una risata scuotendo la testa.

“Fase Iniziale, Fase dei Nuclei, Fase d’Acquisizione e Fase di Recupero.”

Il terreno di gioco si illuminò, i nuclei si spostarono nella Riserva, la nuova carta venne pescata.

“Sono riuscito a resistere al tuo Brave Spirit. Pensi di riuscire a fare lo stesso?”

Dan sorrise divertito, il riflesso di una risata che brillava nei suoi occhi. “Prima devi riuscire a evocarlo.”

“Fase Principale.”

E rivelò la prima carta, lanciandola sul terreno.

“Evoco Chamaeleopus al primo livello.”

Dal simbolo rosso apparso sul terreno emerse una creatura bipede rettiliforme, dalle squame dorate. Larghi occhi e due lunghe corna dominavano il suo muso.

“Grazie al suo effetto, ogni volta che evocò uno spirit con costo pari o superiore a 7, Chamaeleopus ottiene due simboli rossi addizionali.”

Barone fissò la carta che stava per evocare, una di quelle che aveva scelto negli anni per quel mazzo rosso-bianco, quel mazzo creato per onorare il sacrificio del suo più grande rivale, alleato, amico. Non avrebbe mai immaginato che un giorno l’avrebbe davvero usata in un duello con Dan. Ma, ora che stava succedendo, avrebbe voluto vedere la sua faccia, avrebbe voluto vedere la sua reazione per quel mazzo in cui lui aveva cercato di fondere i loro due stili di gioco.

Il Mazoku sfiorò la carta accanto, quella appena pescata, un Brave che però non avrebbe evocato. Dopotutto, Dan lo aveva anticipato.

“Forza, mostrami tutto quello che sai fare.” La voce del Guerriero Rosso risuonò forte e sicura nell’arena.

Barone ghignò. “Mi auguro non te ne pentirai, Bashin Dan.”

Afferrò la carta e la estrasse dalle altre. Lingue di fiamme cerulee e vermiglie divamparono attorno a essa, allargandosi e diffondendosi come onde attorno a lui. Alle sue spalle il cielo divenne nero, come lo spazio siderale, e in esso brillarono in tutto il loro splendore il Sole e la Luna.

“Forgiato tra le fiamme solari e temprato dal gelo lunare, evoco Strike-Apollodrago, Supremo Imperatore Stellare al livello 2!”

Dalla turbolenta superficie solare emerse una creatura, completamente ricoperta dal plasma dorato. Poi, spiegò le ali e spiccò il volo. Un vortice di fiamme argento e oro lo avvolse man mano che si avvicinava, circondato dall’accecante luce del Sole. Il drago volò e sfiorò con i suoi artigli la superficie della Luna per poi dirigersi verso Barone ed entrare nell’area quasi lambendo le spalle del Mazoku.

Un potente ruggito fu il suo benvenuto.

Strike-Apollodrago era un possente drago rosso, così simile nell’aspetto ai dragoni di cui portava il nome, ma allo stesso così diverso grazie a quei dettagli che lo facevano rassomigliare ai draghi della Luna un tempo usati da Barone. Il suo muso era circondato da un’armatura argento e oro, che poi proseguiva sulle sue spalle e sul suo petto. Anche le zampe erano corazzate, ma da una spessa armatura argentata che si allungava in due speroni che raggiungevano in altezza quasi le sue spalle. Ma era nelle sue ali che l’unione tra il Sole e la Luna era più evidente. Le quattro ali dall’iniziale aspetto meccanico, argento, viola e nere, con tanto di razzi, si trasformavano nella parte finale in ali draconiche rosse e oro.

“E, ora, Brave!”

Con un’unica creatura, Strike-Apollodrago e Nemelion ruggirono avvolti dalla stessa luce bianca. Il leone tornò una seconda volta a scomporsi, questa volta in modo diverso attorno alla figura in volo del drago dal doppio simbolo. L’armatura sul suo petto si dissolse in un lampo di luce per venire sostituita da una corazza argento e blu su cui risaltava il muso leonino. Il resto del corpo del Brave andò invece a formare un’enorme spada argentata, con una lunga venatura blu nel centro e un’impugnatura dorata.

“Vai, Brave Spirit!”

Il drago ruggì e partì in volo, a una velocità che quasi rendeva difficile seguirlo con lo sguardo, grazie ai razzi delle sue ali. Volò in alto, fino a quasi diventare un puntino nel cielo rosato per poi scendere in picchiata verso il campo di battaglia di Dan.

Barone rivelò una nuova carta.

“Utilizzo la carta magia Fiamma Sacra e con il suo effetto distruggo il brave Archerion!”

Dietro a Strike-Apollodrago, nel cielo avvolto da nubi si aprì uno squarcio che brillò di luce rossa. Da esso, strali di fiamme superarono il drago attaccante e raggiunsero Siegwurm-Nova, aderendo e bruciando solo le parti che appartenevano al Brave. Dietro, la carta saltò via dal terreno di gioco e finì negli scarti di Dan.

“Dato che un Brave è stato distrutto, posso distruggere un numero di spirit con un totale di 10000 BP. Drago della Pioggia e Drago del Vento Solare vengono distrutti!”

Nuovi strali di fiamme caddero dal cielo, colpendo e squarciando i corpi dei due draghi che divamparono e si dissolsero tra le fiamme. Siegwurm-Nova, inginocchiato a terra, alzò lo sguardo smeraldino verso l’avversario ed emise un basso ruggito. Un ruggito che ammetteva la sconfitta.

Dan si rimise ritto, rilassò i muscoli, si staccò dalla postazione metallica e abbassò il braccio con le ultime carte. Lo sguardo del Guerriero Rosso si diresse verso il drago del proprio avversario.

“È stato bello duellare di nuovo.” Sorrise, un sorriso sereno, nostalgico.

Strike-Apollodrago sfrecciò verso di lui, le ali draconiche e meccaniche che sferzavano l’aria in mezzo ai getti dei razzi che lo spingevano avanti, verso il guscio bianco e rosso che aveva avvolto Dan. La spada stretta tra gli artigli si ricoprì di una patina di cristalli di ghiaccio, creando una scia di polvere gelida e argentata.

“Rispondo all’attacco con la Vita.”

La lama impattò contro il guscio, infrangendolo, e l’onda d’urto creatasi, una mezzaluna bianco e argento, proseguì fino a sferzare l’armatura dorata di Dan.

Gli ultimi tre nuclei di Dan si infransero, le cavità persero la loro luce azzurra.

Un lampo di luce bianchissima avvolse il Guerriero Rosso.

 

 

 

SPAZIO AUTRICE:

Salve a tutti! Le festività natalizie mi hanno scombinato i piani più di quanto mi aspettassi (pensare che avrei voluto finire di pubblicare questo episodio entro Natale… vabbé).

E siamo arrivati al duello tra Dan e Barone. Il duello, che fino a ora, è anche quello più lungo dal punto di vista delle parole.

Cosa ne pensate? Ho cercato in tutti i modi di rendere giustizia a questo duello, per quello che significava e per il cambiamento che comunque c’è stato in entrambi. Arriverà il giorno in cui mi deciderò a scrivere duelli con qualche skip (ma non è questo il giorno), ma non questo duello non mi sembrava per nulla adatto. Mi auguro riesca a reggere il confronto con l’ultimo e sfolgorante duello dell’episodio 50.

Inizialmente, avevo pensato di intervallare il duello (in un paio di punti) con brevissimi spezzoni con le reazioni degli altri, ma poi ho cambiato idea e per due motivi. Uno, perché la lunghezza era già mastodontica (ho, ovviamente, battuto il record dello scorso capitolo come capitolo più lungo dell’episodio) e, due, perché mi sono resa conto che avrebbe scalfito l’impatto del duello.

Alcune piccole precisazioni: Nemelion e Archerion sono due carte inventate da me e mio fratello (come già avevo accennato in precedenza; i loro effetti sono pubblicati in inglese nella fan wiki di Battle Spirits); entrambi i due Brave sono due Imagine Brave (anche questo già accennato in precedenza).

Come ogni volta, grazie a tutti quelli che leggono (pochi ma buoni) e il solito grazie speciale a ShawnSpenstar (per le sue sempre lunghissime recensioni)!

Niente altro da aggiungere. Per qualunque cosa, dubbio e commento, io sono qui e se volete potete lasciarmi una recensione (corta o lunga che sia, per me non ha importanza) per dirmi cosa ne pensate.

A presto,

HikariMoon

P.S: come al solito, l’elenco dei turni e i deck verranno inseriti in fondo all’ultimo capitolo.

  
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