Le luci si abbassano e in platea
c’è un carico enorme di eccitazione.
Katie Sun lascia il palco senza
aggiungere altro, i secondi ospiti speciali non hanno bisogno di presentazioni.
Le prime note di una canzone
molto nota a tutti i presenti vibrano nell’aria, scatenando un boato infernale
che scalda subito l’atmosfera.
Si tratta di Iron Man e quelli che sono appena saliti
sul palco sono delle leggende del rock e del metal: i Black Sabbath.
Nessuno si aspettava la loro
comparsa, la band si è infatti sciolta nel 2017 dopo un tour di addio. Sarà
l’influenza dei System e la loro amicizia con Ozzy, ma i quattro musicisti sono
ora sul palco di SOAD-Factor e stanno suonando uno dei loro più celebri brani.
Ozzy Osbourne ha sempre il suo
aspetto da Principe delle Tenebre e la sua voce è sempre riconoscibile,
nonostante l’età. Tony Iommi è un dio con la sua chitarra, sempre affascinante
e carismatico. Geezer Butler armeggia sapientemente con il basso, mentre alla
batteria c’è un ragazzo più giovane dai lunghi dreadlocks, ovvero Mike Bordin,
unico componente che non fa parte della formazione storica. Fa da turnista
nella band e in generale suona con Ozzy quando capita che il cantante abbia
necessità di un batterista, si integra bene nella band e fa bene il suo lavoro.
Nobody wants him
He just stares at the world
Planning his vengeance
That he will soon unfurl
Tutti cantano insieme a Ozzy,
estasiati di star vedendo una performance che credevano impossibile. Qualcuno
tra il pubblico ha perso l’occasione di andare a sentire la band durante il
tour di addio, così ora piange per l’immensa emozione che sta provando.
Dopo un po’ il brano vira in War Pigs, altra canzone che tutti
accolgono con un entusiasmo incontrollabile.
Il suono della band è pieno, non
c’è una virgola fuori posto e l’esecuzione è perfetta. Sembra che il tempo non
sia passato per i musicisti, nonostante tutti siano tutt’altro che dei
ragazzini.
Il pubblico scandisce le parole
insieme a Ozzy, battendo le mani a tempo.
Generals gathered in their masses
Just like witches at black masses
Evil minds that plot destruction
Sorcerer of death's construction
In the fields the bodies burning
As the war machine keeps turning
Death and hatred to Mankind
Poisoning their brainwashed minds...
Oh Lord yeah!
L’energia continua a fluire
all’interno dell’Hollywood Bowl, molti dei presenti ormai si sono alzati e
muovono la testa a ritmo, altri ballano scompostamente e altri ancora versano
fiumi di lacrime o gridano per l’incredulità di ritrovarsi al cospetto di
leggende come queste.
Il terzo brano è Paranoid, il quale porta ancora più in
alto l’asticella, facendo saltare entusiasti tutti quanti. Anche i System
lasciano le loro postazioni dietro il banco dei giudici e assistono alla
performance con enormi sorrisi sulle labbra e occhi che brillano.
La performance è sempre più
infuocata ed energica, i musicisti sorridono ai loro colleghi più giovani e
suonano con precisione e fluidità.
Il pubblico canta ogni singola
parola a squarciagola, creando un effetto strepitoso che ha un impatto pazzesco
su chi si trova sul palco.
Finished with my woman 'cause she couldn't help me
with my mind
people think I'm insane because I am frowning all the time
All day long I think of things but nothing seems to satisfy
Think I'll lose my mind if I don't find something to pacify
Can you help me occupy my brain?
Oh yeah
Dopo un meraviglioso assolo di
chitarra eseguito con maestria da Tony Iommi, la band conclude la sua
esibizione e tutti i musicisti salutano con entusiasmo il pubblico.
Subito i System li accerchiano,
salutandoli con calore e complimentandosi con loro. Questo vale anche per il
turnista alla batteria, che i ragazzi conoscono ugualmente.
Katie Sun trotterella in fretta
sul palco e sembra una scolaretta alle prese con il suo primo fidanzatino. È
tutta sorrisi e moine nei confronti di Ozzy, mentre i suoi occhi scandagliano a
fondo Mike Bordin.
«Salve, sono così felice di
avervi qui! Questa è stata una performance incredibile! Bravissimi, siete dei
miti!» cinguetta la bionda, lasciando baci e strette di mano a profusione.
I quattro quasi la ignorano,
impegnati a godersi il calore infinito del pubblico e le battute con i
colleghi.
La presentatrice riesce a
catturare per un attimo l’attenzione di Ozzy, ficcandogli il microfono sotto la
bocca. «Ozzy, la vostra esibizione qui significa che non vi siete sciolti del
tutto? Possiamo sperare in un ritorno della band?» strilla.
Lui le lancia un’occhiata
stralunata, poi sorride bonario e scuote la testa. «Ma no, bambina, no! Ormai
siamo vecchi e poi ognuno di noi ha le sue cose da fare. Il nostro tempo è
finito.»
Lei arrossisce e accenna al
batterista. «E lui? È nuovo?»
«Chi, Puffy? Macché. Suona con
noi e con me da un sacco di anni. È un ragazzo disponibile e capace.»
La bionda sta per attaccare con
un’altra domanda, quando il cantante si volta a rispondere a Shavo che ride e
fa battute insieme a Geezer.
A quel punto Katie Sun è
costretta ad arrendersi, e poco dopo riesce a congedare la band, ringraziando
tutti per la loro disponibilità.
«Un ultimo consiglio per i nostri
finalisti, Ozzy!» strilla.
Il cantante sposta lo sguardo
sulle poltroncine al lato del palco, dove gli L.A.P.D., Meredith e HellGal sono
seduti ad aspettare il verdetto del televoto.
«Farete grandi cose solo se non
dimenticherete mai chi siete e cosa volete fare. Quando ero giovane e stavo con
questi ragazzi nei primi tempi, nessuno di noi
pensava più alla musica. Ricordo che ogni singolo giorno ero fatto o ubriaco.
Non fatelo anche voi, siete delle stelle nascenti e dovrete continuare a
brillare, senza farvi influenzare da tutta la merda che c’è attorno a voi.»
Il pubblico trattiene il fiato,
commosso per un’esternazione come questa.
E dopo aver parlato, Ozzy e
compagni lasciano il palco, mentre Katie Sun cerca invano le parole per
replicare e Shavo tenta di nascondere le piccole lacrime che si sono formate
agli angoli dei suoi occhi.
I finalisti si scambiano sguardi
sconvolti, mostrando di essere rimasti a loro volta colpiti dal discorso del
leggendario frontman dei Black Sabbath.
Mentre il pubblico esplode
nell’ennesimo applauso, Katie Sun riesce a recuperare un minimo di contegno.
«Dopo questo emozionantissimo
momento per cui ancora ringraziamo i Black Sabbath, dichiaro ufficialmente
chiuso il televoto! Bene, tra poco scopriremo chi sarà il vincitore della
competizione! Ma prima dobbiamo chiamare i nostri quattro giudici perché hanno
un annuncio importantissimo da fare! Prego, ragazzi, raggiungetemi!»
I componenti dei System si
sistemano accanto a lei al centro del palco e la presentatrice fa cenno a Serj
di prendere la parola.
Il cantante sorride e si volta
verso i finalisti. «Venite qui, l’annuncio riguarda anche voi!»
I ragazzi si alzano con cautela e
obbediscono.
«Bene! Ovviamente questa, come
tutte le competizioni, ha un premio per il vincitore. Non lo abbiamo annunciato
fino a ora per darvi modo di gareggiare con tranquillità, senza scannarvi tra
voi e senza avvertire troppa pressione. Lo spirito di questa gara era quello di
creare un ambiente sano in cui ognuno di voi potesse mettersi in gioco,
confrontarsi civilmente con gli altri e divertirsi. Però è anche giusto
premiare chi vincerà.»
I finalisti pendono dalle labbra
di Serj, stringendosi gli uni agli altri carichi di aspettative.
«Già, ragazzi.» Shavo interviene
con un enorme sorriso. «Chi di voi vincerà, avrà la possibilità di incidere un
album. Noi saremo al vostro fianco per gli arrangiamenti, la produzione e per
supportarvi e darvi consigli se lo riterrete necessario o se vi farà piacere.
Vogliamo che chi vince continui a emergere e a mettere in luce le sue peculiarità!»
Nel Bowl si scatena il putiferio:
il pubblico esulta, i finalisti si abbracciano come capita e saltellano felici,
gli altri partecipanti li acclamano e fanno il tifo per loro.
«Grazie, grazie davvero! Chiunque
vincerà, avrà un’occasione unica!» esclama HellGal.
«Ovviamente nessuno vi vieta di
collaborare con altri ragazzi partecipanti alla gara. Ogni artista collabora
con altri artisti, perciò… dovrete decidere voi come procedere!» aggiunge
Daron.
L’incredulità è ancora alle
stelle, così come l’entusiasmo generale.
«Avete visto che premio pazzesco?
Questi ragazzi sono dei miti!» cinguetta Katie Sun, sorridendo ampiamente ai
quattro giudici.
Dopo un altro boato d’approvazione,
la bionda riceve finalmente la busta e il silenzio cala immediatamente.
L’atmosfera si fa tesa e una
musica ansiogena riempie l’aria.
«Eccoci, dunque, a leggere la
classifica finale. Sono così emozionata! Prima di tutto, ci tengo a ringraziare
i ragazzi dei System che mi hanno permesso di presentare questo fantastico
show!» temporeggia la bionda.
Il pubblico risponde con un
caloroso applauso, ma la curiosità è palese, così come l’agitazione sui volti
dei finalisti.
«Poi voglio ringraziare ancora
una volta i tanti ospiti che sono venuti a trovarci durante tutte le puntate,
spronando i nostri ragazzi a fare sempre di più. Grazie di cuore!»
Altri applausi calorosi, altra
tensione sui visi degli artisti in finale.
«Un grazie è doveroso anche a
tutti i partecipanti alla gara, che tra poco ci delizieranno con una piccola
sorpresa per festeggiare il vincitore! Mi avete emozionato tantissimo con le
vostre performance e siete stati tutti simpatici e fenomenali, mi avete
insegnato davvero tanto e io non mi dimenticherò mai di voi!»
Qualcuno scoppia a piangere, ma
la maggior parte degli spettatori vuole che lei legga la classifica il prima
possibile.
«Ora smetto di annoiarvi e vi
annunciò che il pubblico ha deciso…»
Il silenzio torna a farsi
sentire, insieme alla musica di sottofondo.
«Che il terzo classificato di
SOAD-Factor è…»
Suspense, tremori agitati, occhi
serrati da parte dei finalisti.
«Meredith!»
La ragazza scoppia a piangere e
abbraccia Brianna, posta al suo fianco, mentre tutti la accerchiano per
stringerla, complimentarsi e rassicurarla.
«Complimenti per essere arrivata
qui, Meredith. Sono orgoglioso di te!» strepita Shavo, strappandola dalle
braccia della cantante degli L.A.P.D. per poterla stritolare con affetto e
stima.
«È stato un vero onore lavorare
con te! Grazie, grazie infinite Shavo! E grazie a tutti!» replica la ragazza,
sorridendo tra le lacrime.
«Grazie a te Meredith, hai
raggiunto la finale e per questo dovrai sempre camminare a testa alta! Bene, è
arrivato il momento di scoprire chi sarà secondo e chi vincerà. Chi tra HellGal
e L.A.P.D. inciderà un album con la supervisione dei System Of A Down?»
L’atmosfera è ancora più calda ed
elettrica, ormai anche i ragazzi già eliminati sono saliti sul palco e si
stringono attorno ai due finalisti.
«Il pubblico ha deciso che il
vincitore assoluto di questa prima edizione di SOAD-Factor è…»
La musica si fa più intensa e
mette sempre più ansia ai partecipanti, tutti i presenti si sentono come se
anche il loro destino dipendesse da questo verdetto.
«HellGal!»
Miriadi di coriandoli e di petali
di rosa inondano il palcoscenico, mentre dei bellissimi fuochi d’artificio
esplodono in cielo, illuminando a festa la notte losangelina.
La base di We Are The Chamèpions dei Queen parte, avvolgendo le grida felici della
vincitrice e di tutti coloro che con lei esultano e che per lei si entusiasmano.
Al centro del palco si verifica
un intricato intreccio di braccia, corpi, risate, lacrime e strilli acuti ed
entusiasti, nel quale vengono coinvolti anche la presentatrice e i giudici.
E a quel punto, mentre il
pubblico è fuori di sé dalla gioia e i ragazzi sono estremamente euforici,
tutti insieme cominciano a cantare sul palco la famosissima canzone dei Queen,
seguiti subito da tutti i presenti, i quali si sono messi in piedi per
l’ultima, bellissima standing ovation della trasmissione.
I've paid my dues
Time after time.
I've done my sentence
But committed no crime.
And bad mistakes‒
I've made a few.
I've had my share of sand kicked in my face
But I've come through.
And I need to go on and on, and on, and on.
We are the champions, my friends.
And we'll keep on fighting 'til the end.
We are the champions.
We are the champions.
No time for losers
'Cause we are the champions of the world.
L’atmosfera è davvero calda e
bellissima, HellGal non fa che abbracciare chiunque le capiti a tiro, saltando
praticamente addosso a John e ringraziandolo tra le lacrime per tutto ciò che
ha fatto per lei.
E mentre tutti continuano a
cantare, ormai Katie Sun ha perso il controllo della situazione e non sembra
intenzionata a recuperarlo.
Daron si impossessa del microfono
della bionda e grida: «Grazie a tutti e grazie a chi ha votato per gli
L.A.P.D., i miei ragazzi hanno vinto per me!».
La festa va avanti, finché la
telecamera non comincia ad allontanarsi verso l’alto, rendendo l’inquadratura
sempre più piccola e luminosa, lasciando intravedere infine un puntino
brillante in mezzo alla notte stellata di una Los Angeles che oggi festeggia la
nascita non di una, ma di tante nuove comete.
Ognuno dei partecipanti ha vinto
a modo suo, lasciando qualcosa di puro, dolce, energico ed emozionante in chi
lo ha supportato, seguito, amato, odiato e insultato.
La prima edizione di SOAD-Factor
finisce qui.
We are the champions…
Of the World!
NOTE
FINALI
Ebbene sì, carissimi lettori,
siamo davvero, davvero, davvero arrivati alla fine di questa storia
interattiva!
Intanto mi scuso per non aver
aggiornato entro il 10 gennaio, spero che questo ritardo non vi abbia dato
troppo fastidio! Perdonatemi!
La prima edizione di SOAD-Factor finisce
qui, e non so se ce ne saranno altre. Per il momento direi di no, a meno che –
e questo ci tengo a sottolinearlo – uno di voi non voglia prendere il testimone
e scrivere per una nuova edizione. Mi è piaciuto creare questa storia
interattiva, ma mi piacerebbe anche partecipare a una, devo ammetterlo!
Non è stato facile, ho avuto
delle scadenze mensili, ho dovuto scegliere i partecipanti, le canzoni, gli
ospiti, ho dovuto far interagire tutti quanti… però è stata la cosa più bella
che io abbia mai fatto, perché ho potuto avere una partecipazione attiva da voi
lettori, ed è stato estremamente elettrizzante per me.
Vi ringrazio TUTTI, dal primo
all’ultimo, anche coloro che hanno provato a seguirmi e non ce l’hanno fatta!
Sono arrivata fin qui perché ho trovato l’entusiasmo da parte di alcuni di voi,
e questo non è affatto scontato, anzi!
Che ne pensate dei secondi ospiti
speciali di questo live finale? E del premio che i System hanno messo in palio
per il vincitore?
E del consiglio che Ozzy ha dato
ai finalisti?
A proposito, devo fare un paio di
precisazioni: la frase in corsivo, “nessuno di noi pensava più alla musica.
Ricordo che ogni singolo giorno ero fatto o ubriaco”, l’ho presa dalla pagina
Wikiquote dedicata alle citazioni di Ozzy Osbourne. Pensavo ci stesse bene!
Ho accennato al
batterista/turnista che ha suonato con i Sabbath per l’occasione. Si tratta di
Mike Bordin, detto “Puffy”, batterista dei Faith No More che in molte occasioni
ha suonato appunto con la band di Osbourne e anche con lui nel suo progetto
solista.
Per quanto riguarda la classifica
finale, i voti sono stati questi:
-
Meredith: 0
-
L.A.P.D.: 2
-
HellGal: 3
Ecco da dove è nata la classifica
finale che poi Katie Sun ha letto!
Grazie per aver votato e avermi
aiutato a stilare il podio, anche stavolta siete stati fantastici :3
Che altro dire? Mi sembra così
strano salutarvi per l’ultima volta in questa storia, non dirvi “alla prossima
puntata” o non dover aspettare le vostre risposte per messaggio privato.
Sarà strano non dover più
aggiornare questo racconto e mettere il segno di spunta accanto alla voce Completa
su EFP.
Sarà stranissimo, ma ogni cosa ha
una sua fine.
Ancora grazie, grazie, GRAZIE DI
CUORE!
Spero che i miei personaggi vi
siano entrati nel cuore e che li ricorderete con affetto!
Io non potrò mai scordare il
vostro entusiasmo e quest’esperienza!
E chissà se in futuro la ripeterò
come autrice…
Alla prossima avventura ♥
PS: A voi mancherà Katie Sun? A
me no, onestamente XD