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Autore: The Bride of Habaek    19/01/2020    0 recensioni
[Princess Agents]
– Tu mi ascolterai
guardandomi in viso
fissando gli occhi.
(Anonimo)
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Princess Agents

L'influenza della Luna d'Oriente - Chu Qiao racconta.
Negli ultimi tempi Gonzi si comporta in maniera alquanto insolita. S'irrigidisce se qualcuno mi rivolge degli ossequi e finisce quasi sempre col rispondergli in malo modo, poi rimane spesso imbambolato e mi fissa mentre preparo il tè e mi chiede fin troppo spesso di degustarlo in sua compagnia, mettendo da parte la mia posizione sociale come sua serva personale, trattandomi come una sua simile... come fossi anch'io una nobile del primo ramo.
"Xing'er, vorrei fare un bagno rilassante nella fonte termale. Porta con te tutto l'occorrente e seguimi, ho bisogno che tu mi dia una mano."
Il tono di Gonzi suona più come una richiesta piuttosto che un ordine.
"Certamente, farò come desiderate."

Raggiungo la fonte termale e trovo Yuwen Yue con gli occhi chiusi, a dorso nudo, mentre medita con indosso solo un asciugamano per coprire le parti intime.
"Avvicinati."
M'accosto al bordo della fonte ma vengo colta dall'imbarazzo.
"Puoi entrare, ci siamo solo noi stai serena. Ecco il tuo asciugamano."
A volte è come se riuscisse a leggere i miei pensieri, è incredibile.
"Grazie Gonzi."
Rispondo entrando in acqua guardinga.
"Questo posto è l'anticipo del Paradiso: nessun nemico, temperatura ottimale, la pace dei sensi."
"Avete pienamente ragione, non c'ero mai stata prima d'ora."
"C'è sempre una prima volta."
Dice voltandosi di spalle.
"Lavami la schiena, avrei proprio bisogno di un massaggio."
"Provvedo subito."
Afferro una pezza e la impregno d'acqua, dopo aver strofinato bene aggiungendo del sapone vegetale lavo la schiena del Padrone dopodiché immergo le mani fra gli oli essenziali ed inizio a massaggiare la sua schiena dalla pelle candida come la porcellana.
"Spero tu non voglia più uccidermi Xing'er."
Afferma improvvisamente.
"Non ho mai desiderato la vostra dipartita Gonzi."
"Sono un nobile ma so riconoscere l'odio negli occhi delle persone."
Dice voltandosi verso di me.
"Inizialmente l'ho scorto nei tuoi, mentre ora vedo solo nebbia."
"Non potrei mai farlo, siete gentile con me e le mie sorelle, sarei una sciocca ed un'ingrata se anche solo pensassi una cosa simile."
"Ci sai fare con le parole, ho sempre saputo che non sei una serva comune."
Il Principe sfila la spilla che sorregge i miei lunghi capelli ed immediatamente scivolano in acqua, poi l'afferra e me la pone fra le mani.
"Prendila e fanne un buon uso. Se ancora risiede qualche traccia d'odio nei miei confronti ti chiedo di utilizzarla così da poter vendicare la morte di tuo fratello."
Non so come faccia a rimanere calmo e distaccato dopo un simile gesto.
"Non posso farlo."
"Non puoi o non vuoi?"
Chiede sospettoso.
"Non lo farò. Un uomo saggio un giorno mi disse che: non sempre ciò che gli altri vogliono farci vedere è necessariamente la verità."
L'ha detto lui stesso e ne ho avuto conferma.
"Chi era quest'uomo saggio di cui parli?"
Chiede pur sapendo che sono le sue parole quelle proferite dalla mia bocca.
"Era un uomo gelido, ma sorprendentemente intelligente. Molto abile nelle arti marziali."
"Da come lo descrivi non sembra poi tanto malvagio. Dimmi, cosa pensi di lui?"
La sua domanda mi spiazza, forse ho veramente la nebbia negli occhi visto che non riesco a ragionare limpidamente solo perché siamo immersi semi-nudi in questa fonte bollente.
"Io... a dire il vero non saprei, Gonzi."
"Vuoi sapere cosa pensa lui di lei?"
"Si, sono curiosa."
"Ebbene, quest'uomo saggio dal nome sconosciuto, pensa che quella ragazza sia estremamente astuta, caparbia, ingegnosa ma anche molto bugiarda."
Dice lanciandomi un'occhiata di sfida.
"Ah, si?"
Con agilità riempio un secchio d'acqua e lo utilizzo per fare il bagno completo a Yuwen Yue, che si ritrova i lunghi capelli corvini finemente acconciati spiaccicati sul viso.
"Ti sembra l'atteggiamento di una serva?"
Dice fingendosi irato, poi afferra il secchio a sua volta e fa lo stesso con me.
"Il vostro invece, vi sembra l'atteggiamento di un Padrone o di un Principe?"
Ad un certo punto iniziamo a ridere, non l'avevo mai visto così spensierato.
"Va bene stavolta hai vinto tu. Ma non credere che non ti punirò."
"Quale punizione?"
Il Principe non risponde a parole e, chinandosi verso di me, mi bacia con trasporto. Non credevo fosse un uomo così passionale.
"Tutto bene Xing'er?"
Mi chiede vedendomi un po' impacciata.
"S-si, sono solo sorpresa. Non me l'aspettavo."
"Era il tuo primo bacio?"
"Si, Gonzi."
Rispondo con il cuore che batte veloce  come se fosse invaso da un branco di cavalli imbizzarriti.
"Ti dispiace che sia stato io a dartelo?"
"Sono solo un umile serva, potete far di me ciò che volete."
Rispondo evasiva.
"Va bene, vuol dire che andrò a riposare. Si è fatto tardi Xing'er."
Dice intento ad alzarsi.
"Aspettate!"
Lo blocco istintivamente senza saper bene nemmeno io il perché.
"Cosa c'è ancora?"

Lo faccio entrare di nuovo in acqua e lo bacio a mia volta senza pensare alle conseguenze delle mie azioni. Ora più che mai sembriamo una coppia sposata piuttosto che serva e Padrone, Yuwen Yue è l'incarnazione della disciplina e della raffinatezza, mentre io somiglio più ad una guerriera della via della seta. L'odio iniziale si è tramutato in amore con lo scorrere del tempo, il Principe mi aiuta e mi sostiente in molte occasioni, fa fatica ad ammetterlo e ancor più a dimostrarlo ma so che tiene a me altrimenti mi avrebbe lasciata morire durante la caccia. Sento di non poter più lottare contro i miei veri sentimenti ora che sono profondi e limpidi come questa fonte. Siamo così vicini che i suoi lunghi capelli m'accarezzano la pelle mentre ci perdiamo l'uno nell'altra in questo sogno proibito. E' una notte luminosa, c'è la luna piena contrornata di stelle, in questi attimi di pura felicità e di eterea bellezza mi viene da pensare a quale sarà il volto dei nostri figli.
Fine.

"Non un grano di polvere
a turbare il chiarore
del crisantemo bianco."
- Matsuo Bashō (1644-1694)-



 
   
 
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