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Autore: Giulianazito_    19/01/2020    1 recensioni
A Manhattan esistono due mondi:
quello dei mortali e quello di cui nessuno è a conoscenza: i protettori di Manhattan.
Se non nasci direttamente in questo mondo, ne vieni a conoscenza solo ai 18 anni e se almeno uno dei tuoi genitori ne fa parte.
Se ti rifiuti di essere a conoscenza del mondo dei ‘Manprotectors’ ti cancellano la memoria e torni a vivere tra i mortali ignari.
Alison ha appena compiuto 18 anni e ha finito da poco le superiori.
La sua estate verrà stravolta.
Che decisione prenderà per se stessa e la sua vita?
“Guarda oltre ciò che vedi.”
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un ragazzo dai capelli neri e ricci e gli occhi talmente scuri da non riuscire a distinguere la pupilla dall'iride, mi sta fissando attraverso la vetrina.

Si trova dall'altra parte della strada, mentre io sto leggendo un libro tranquillamente davanti un caffè nella mia caffetteria preferita.

Nonostante io l'abbia beccato a guardarmi non abbassa lo sguardo, lo distolgo io per prima.

Continuo a leggere spensierata ma sento il suo sguardo penetrante troppo vicino, mi giro di nuovo e adesso è di fronte alla vetrina del Charli's.

Questa volta non mi sta guardando, è girato di profilo e si dirige verso l'entrata.

Chiudo gli occhi e respiro profondamente, sento i suoi passi pesanti venire in questa direzione e il suo sguardo talmente potente da farmi venire il mal di testa.

Apro gli occhi e me lo ritrovo davanti.

Una figura imponente, alta circa 1.80m e dalle spalle enormi.

Indossa degli anfibi completamente neri, così come i jeans aderenti e la t-shirt, coperta da una semplice giacca di pelle.

Il mio sguardo sale lentamente sul suo volto, rimango immobile e spaventata.

I ricci definiti gli coprono leggermente la fronte, ha un piercing sul sopracciglio destro.

Una piccola cicatrice gli percorre l'angolo delle labbra.

Sorride, ma quel sorriso è tutt'altro che bello.

I suoi denti sono ricoperti da sangue ancora vivo, gli cola lungo il mento e gocciola sulla sua maglietta.

Tira fuori un coltellino dal suo stivale, rapido e deciso.
Me lo punta contro e chiudo gli occhi.

Lo sento allontanarsi e il suo coltello sfrecciare nell'aria.

Sta per colpirmi e quando la lama penetra nella mia carne mi sgretolo diventando cenere.

 

Mi sveglio di colpo, ansimando e completamente sudata.

Accendo l'abat-jour sul comodino vicino al mio letto, riempendo la stanza di una fioca luce gialla.

Controllo l'ora sul cellulare, sono le 6:00am.

Tra tre ore avrei dovuto incontrare il mio migliore amico Alarik. 

Mi alzo dal letto e decido di andare a fare una doccia e darmi una sistemata, tanto il sonno non mi sarebbe tornato comunque.

Le ore passano in fretta e Alarik mi manda un messaggio.

"Hey Ali, ho avuto un contrattempo e non riesco a passare da casa tua, vediamoci direttamente lì."

"Di la verità, sei in ritardo?" 

"No ma va.."

"Cazzate." 

Lo conosco troppo bene, ci conosciamo dalla prima elementare, siamo cresciuti insieme.

Dò un ultimo tocco al mio trucco prima di prendere le chiavi di casa e uscire.

Cerco di fare il meno rumore possibile poiché mia madre dorme ancora.

Esco di casa e metto gli auricolari, la strada fino al Charli's non è proprio breve da fare a piedi, la musica mi aiuta a far passare più in fretta il tempo.

Ovviamente Alarik non è ancora arrivato, come suo solito.

Entro in caffetteria e ordino il mio solito cappuccino mattutino, prendo posto al tavolino davanti la vetrata e mentre lo aspetto continuo a leggere il libro comprato da poco.

Passano pochi minuti e inizio a sentirmi osservata.

Provo ad ignorare questa sensazione ma è davvero troppo potente per impedirmi di guardarmi in giro.

E fu lì che lo vidi per la prima volta.

Proprio dall'altro lato della strada c'era lui.

Il suo sguardo era penetrante come nel sogno.

Chiudo gli occhi sperando di star sognando ad occhi aperti.

Qualcuno mi tocca la spalla e sobbalzo.

"Lo so che sono bello, ma non pensavo così tanto." 

Alarik.

Sorrido scuotendo la testa.

Il mio cuore sta ancora battendo velocemente ma mi rilasso quando vedo che non c'è più il ragazzo riccio per strada.

"Dai siediti, ho ordinato la tua cioccolata calda con marshmellow." 

"Mi conosci troppo bene." si siede e mi saluta con un bacio sulla guancia.

La mia spensieratezza svanisce, quando lo vedo proprio prendere posto al tavolino di fronte al nostro.

   
 
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