La
famiglia reale di Arendelle torna finalmente a casa, riunita e
riappacificata.
Anna non
contiene la gioia vedendo al suo fianco l’amata bambina a cui
ha dovuto dire
addio troppo presto.
“Abbiamo
tanto tempo da recuperare” – dice la regina alla
primogenita, durante il
tragitto verso il castello. Le tiene la mano con forza, come a voler
impedire
che qualcun altro o qualcos’altro possa nuovamente portarla
via.
Aurora
è
euforica e continua a parlare alla sorella maggiore, raccontandole la
sua vita
e le abitudini che presto condivideranno.
Sembra che
l’arrivo improvviso di un nuovo membro familiare non abbia
scosso oltremodo i
nobili. L’unica invece spaesata è proprio Ineke,
che ha sempre considerato il
suo punto di riferimento Elsa e adesso deve guardare alla vita da altre
prospettive.
Nessuno la
conosce meglio della giovane zia. Riusciranno i suoi veri genitori a
capirla al
volo?,
Effettivamente
Elsa scorge subito dell’imbarazzo nella bambina verso Anna e
Kristoff.
“Credo
che
Ineke si senta fuori posto” – confessa allora al
cognato, approfittando di
alcuni metri di distanza che li separano dal resto del gruppo.
La sua
riflessione
non riceve risposta.
C’è
qualche dilemma interiore che emerge nell’ex montanaro.
“Tutto
bene?” – domanda allora lei.
“Mi
stavo
chiedendo che fine possa aver fatto mia madre” –
confessa, spiazzando la
parente acquisita.
“Mi
dispiace, ma scommetto che, ovunque sia, sta bene e ti pensa ogni
momento del
giorno. Chi meglio di te può capire, ad oggi, cosa significa
essere separati da
chi si ama più di se stessi… un
figlio!” – lo conforta Elsa.
L’idea
che
Ingrid abbia patito la solitudine e che magari stia ancora soffrendo da
sola,
chissà dove, tormenta Bjorgman che non riesce,
così, a godere a pieno del
ritrovamento di Ineke.
Crede che
dopo le pene del passato, chiedere al destino di riabbracciare sua
madre sia
troppo.
Non gli
rimane che accettare l’idea di non conoscere mai Ingrid.
“Eccoci
a
palazzo” – comunica Aurora, saltellante,
trascinando con sé la sorella nella
stalla.
“Hey,
Sven…Olaf, venite fuori. Voglio presentarvi
qualcuno” – grida la bambina,
chiamando gli amici.
“Tesoro,
è
tardi. Staranno riposando. Non si urla così”
– la rimprovera Anna, raggiungendo
le due.
In quel
momento la buffa voce del pupazzo di neve attira l’attenzione
di tutti.
“Finalmente
siete a casa” – corre loro incontro avvinghiandosi
alle gambe della
secondogenita dei sovrani.
Ineke osserva
Olaf in silenzio. Poi un ricordo le torna alla mente e accende in lei
un grande
sorriso.
“Nella
foresta incantata ne abbiamo creato uno identico” –
indica l’omino magico.
“Ciao,
io
sono Olaf e amo i caldi abbracci” – esclama lui,
con il famoso motto di
presentazione.
Aurora invita
sua sorella maggiore ad avvicinarsi senza timore alcuno.
“Vogliamo
diventare amici?” – domanda il pupazzo, ricevendo
l’immediato consenso della
bambina.
Finalmente
Ineke si libera dall’imbarazzo e racconta di momenti
indimenticabili assieme ai
Northuldri ed Elsa è lieta di aver regalato qualcosa di
speciale a sua nipote:
il contatto con persone rimastele nel cuore.
“Vorrei
tornare lì. Ho un’amica che mi aspetta,
sapete?” – rivela la piccola.
“Chi?
Una
bambina della tribù?” – domanda,
incuriosita, Anna prendendo parte alla
conversazione.
“No,
una
renna. Si chiama Penelope”
“Una
renna?” – si stupisce la regina. Poi si volta verso
il marito, ancora preso dai
suoi pensieri.
“Amore
hai
sentito?” – lo chiama Anna.
Lui si
desta per un istante e risponde – “Cosa? Ero
distratto”
“Ineke
ha
una renna per amica. Non ti ricorda qualcuno?” – lo
prende in giro.
Bjorgman
è
piacevolmente colpito da questo particolare e per quei minuti la sua
attenzione
si sposta sulla primogenita, mettendo da parte i dubbi su Ingrid.
“Allora
vorrai conoscere una renna assai speciale. Si chiama Sven”
– le dice Kristoff.
La scena
seguente è meravigliosa: Ineke sobbalza quando si trova di
fronte all’animale
del cuore.
Gli si
avvicina senza alcuna preoccupazione e gli accarezza il muso.
“Come
vorrei che Penelope fosse qui” – confessa
nostalgica.
“Possiamo
sempre andare a farle visita” – propone Anna,
ricevendo l’immediata gratitudine
della figlia che emozionata si getta su di lei.
Elsa
felice come mai prima, vuole regalare ulteriori gioie ai parenti. Dopo
il male
recato loro ingiustamente, vuole recuperare.
Perciò
si
allontana lasciando la famigliola riunita nella stalla e cerca il
contatto
mentale con i quattro spiriti.
“Elsa, che succede? Come mai ci hai chiamati?”
– domanda Zefiro.
“Vorrei
sapere
qualcosa su Ingrid Bjorgman”
- arriva al
punto senza giri di parole inutili.
“Penso che Bruni ti debba rivelare qualcosa
di importante. Scommetto che lui sa bene che fine abbia fatto quella
donna…”
“In che
senso “che fine abbia fatto”? Non sarà
mica…?” – la ragazza si agita, temendo
il peggio.
“No, è viva e vegeta”
– commenta lo
spiritello del fuoco.
“Cosa
devi
raccontarmi di così sconvolgente?” –
chiede Elsa.
Allora la
salamandra le comunica di quanto avvenuto secoli addietro nel momento
dell’accordo stipulato con Crystel. Elsa ascolta in silenzio
e resta sbigottita
da come uno degli elementi della natura abbia ascoltato un lato umano
che non
possiede e abbia salvato la vita a tutti.
“Ti
sarò
per sempre grata di aver disobbedito alle regole” –
si commuove, felice di
sapere che nessuno più dovrà vivere
ciò che ha patito Ineke e tante persone
prima di lei.
Ma a quel
punto un dubbio è lecito – “Se il cuore
adesso è custodito soltanto da questa
Crystel di cui mi parlavi, Ingrid è libera dalla missione,
giusto?”
“Ehm…sì’
Questo
basta ad Elsa per trovare la soluzione ai dilemmi di Kristoff.
“Grazie,
un’ultima richiesta. Sapete dirmi dove posso
trovarla?”
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La
servitù
accoglie la principessina ritrovata con un’immensa tavola
imbandita.
La sala
delle feste, addobbata per festeggiare il compleanno di Aurora,
è il posto dove
si siedono per degustare le pietanze di Lucy, la domestica
più anziana di
Arendelle che vanta capacità culinarie incredibili.
“E’
stato
tutto ottimo, grazie mille” – Ineke si inchina
elegantemente alla cuoca che,
rimane estasiata da tanta educazione.
“Adesso
a
letto, bambine” – comunica Kristoff, prendendo per
mano le figlie e
allontanandosi con loro verso le due camere.
La stanza
destinata alla primogenita è stata chiusa a chiave per otto
anni. Adesso è il
momento di riaprirla.
“Direi
che
sarà piena di polvere, tesoro. E se dormissero con
noi?” – propone Anna,
desiderosa di poter stringere a sé entrambe, tutta la notte.
Kristoff
non ha nulla da obiettare. Quella è la prima sera che
trascorrono come una vera
famiglia, così come sarebbe dovuto essere dal principio.
Sistemate
le bambine nel grande e morbido lettone, la regina si sistema tra le
due e le
accoglie tra le braccia, lasciando che le loro testoline profumate si
accoccolino sul suo seno.
Una
lacrima in quel momento le riga le guance, specialmente
perché mai avrebbe
immaginato di poter tornare a vivere e a godere dell’amore di
entrambe le sue
creature.
“Siete
bellissime tutte e tre” – commenta l’ex
montanaro di fronte a quella scena. Poi
si corica accanto ad Ineke.
“Mamma
ci
canti la canzone della nonna?” – le propone Aurora.
Quando al
sovrana intona quelle parole, la primogenita la segue a ruota, sapendo
alla perfezione
la ninnananna di Iduna.
Poco dopo
tutti si addormentano mentre la luna risplende alta in cielo e riflette
sul
mare che circonda Arendelle, quella notte più calmo e
trasparente del solito.
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“Chi
è a
quest’ora” – lamenta una donna, ricevendo
una visita inaspettata all’alba.
Apre la
porta trovandosi di fronte una persona sconosciuta, incappucciata.
“Cosa
le
serve?”- domanda.
“E’
lei
Ingrid Bjorgman?” – le viene chiesto.
“Si,
sono
io. Come mi conosce? Lei chi è?”
“Sono
la
cognata di suo figlio Kristoff” – così
dicendo Elsa si mostra alla padrona di
casa.
Quel nome
fa impallidire la signora che è chiaramente la madre
dell’ex montanaro. La somiglianza
è evidente: hanno gli stessi occhi.
“Mi
scusi,ho
da fare” – fa per chiudere la porta ma Elsa la
blocca, mostrandole
subito dopo la sua magia.
“Sono
il
quinto spirito. Immagino che i quattro elementi le abbiamo parlato di
me”
“Lei?
Quindi
è la regina che congelò Arendelle
l’estate di dieci anni fa?”
“A
quanto
pare le voci girano e a lei non sfuggiva questa storia. Comunque
sì, sono io.
Vengo per Kristoff, mio cognato” – ribadisce
ancora.
“Cognato?!
Quindi Kristoff è diventato principe!” –
riflette ad alta voce, sorpresa e
anche fiera del figlio.
“A dire
la
verità è re” – puntualizza
Elsa.
“Aspetti,
come?E’ re?”
“Se mi
fa
entrare le racconto tutto”
Ingrid,
combattuta se aprire le sue porte ad una straniera o cacciarla via, si
mostra
dubbiosa.
Le basta
sentire queste parole per cedere…
“La
bambina di Kristoff ha avuto la sua stessa missione…quella
del cuore di
cristallo”
A quel
punto, la Bjorgman spalanca l’uscio e fa segno ad Elsa di
accomodarsi.
Hanno tanto
da dirsi consapevoli che dopo quella chiacchierata molte cose
cambieranno.