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Autore: _Almach_    20/01/2020    2 recensioni
{WangXian - Au Mulan}
Yueling cade sotto l'attacco dei burattini d'ombra, il cui mandante risulta sconosciuto. L'Imperatore manda a chiamare i figli delle nobili famiglie dei Clan più importanti affinché vengano addestrati per sventare la comune minaccia.
Wei Wuxian è di umili origini, non può prendere parte alla spedizione, ma non può accettare che Jiang Cheng rischi la vita.
Riuscirà ad infiltrarsi al campo d'addestramento per tenere d'occhio il fratello adottivo?
Soprattutto... riuscirà a mantenere la sua identità celata senza farsi scoprire?
Genere: Angst, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jiang Wanyin/Jiang Cheng, Lan Wangji/Lan Zhan, Lan XiChen/Lan Huan, Wei Ying/Wei WuXian
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Violenza
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Il tragitto verso la tenda di Wen Ning sembrava non finire mai, probabilmente perché Wei Wuxian stava provando talmente tanta ansia da rendere, mentalmente parlando, quel cammino più lungo di quello che in realtà non fosse. Il suo sguardo era puntato perennemente sulla schiena del medico, come se avesse il timore di vederselo fuggire davanti da un momento all'altro eppure, stava seguendo le sue indicazioni senza fiatare, forse con un'espressione di calma apparente dipinta sul volto. Wen Ning era un tipo timoroso la cui timidezza si poteva scorgere anche a chilometri di distanza di conseguenza, non sarebbe stato affatto strano vedere un'espressione preoccupata sul suo volto. Eppure, adesso camminava con dietro un Wei Ying che si stava tenendo in equilibrio sul filo del nervosismo, una mano tremante a sfiorare l’altra della spada, come se fosse pronto a sguainarla per mettere fine a ogni cosa. Per fortuna in giro non c’era nessuno!

Lo stato d'animo di Wei Wuxian non mutò nemmeno una volta raggiunta la tanto agognata destinazione anche perché, per la prima volta si rese conto di non avere un piano da seguire e di doversi affidare al puro e semplice istinto sperando di non combinare qualche casino. Seguì il medico all'interno della tenda e lo lasciò andare per permettergli di accendere un lumino per poter avere anche una minima fonte di illuminazione. L'interno era piuttosto semplice: a terra era già presente un futon srotolato e già pronto per la notte, oltre che un altro piegato perfettamente in un angolo, che probabilmente veniva utilizzato per i pazienti che ne avevano bisogno; sul lato sinistro si poteva scorgere un tavolo in legno con sopra varie attrezzature mediche tra cui garze, vari sacchetti contenenti probabilmente delle polveri, un mortaio e una bassa scatola di legno con un coperchio in vetro con dentro degli aghi di varia forma e dimensione, usati per l'agopuntura. Era una scatola che, al primo sguardo, appariva molto pregiata e si poteva intravedere il rosso stemma del Clan Wen inciso in un angolo.

«Vuoi… vuoi che ti prepari del tè?»

«Non voglio niente! Ti avevo detto di fare silenzio.»

Cominciò Wei Wuxian cominciando ad incamminarsi per tutto il perimetro della tenda ancora avvolto da quel nervosismo soffocato. Da una parte avrebbe voluto accettare quel tè, anche per provare a calmarsi con qualcosa di caldo nello stomaco. Ma, ma se avesse messo la dentro qualche sostanza capace di farlo addormentare per poi essere consegnato al comandante Lan? Probabilmente stava esagerando con questo tipo di pensieri ma, d’altra parte, esisteva davvero qualcuno all’interno di questo campo di cui potersi fidare?

«Allora, p-perché siamo qui?»

«Ancora? Certo che ne hai di parole per essere uno che si spaventa anche della sua stessa ombra.>>

No, questo non era uno dei comportamenti che era abituato ad avere quando si rivolgeva agli altri. Anche quando era arrabbiato non dimenticava di avere comunque un margine di rispetto per il suo interlocutore, cosa che adesso non stava facendo, vuoi per il nervosismo o per chissà quale altro motivo.

«No, ecco, io…»

«Ora fai tu silenzio, per cortesia.»

Era basso il tono di voce usato da Wen Ning ma, aveva comunque interrotto a metà la frase di Wei Wuxian senza esitare o balbettare come era solito a fare. Probabilmente aveva raggiunto anche lui un certo grado di sopportazione o forse, voleva semplicemente dimostrare che non era vero si spaventava di tutti e per tutto. Si avvicinò all’altro quanto bastasse per afferrarlo per il gomito e tirarlo delicatamente verso lo sgabello vicino al tavolo e li farlo sedere. Era come se lo stesse sottoponendo a una visita medica inaspettata, anche se non si era allungato a prendere nemmeno uno dei suoi strumenti.  

«Non voglio metterti fretta. Parla quando te la sentirai.»

Da che era fermo e deciso, il tono di Wen Ning assunse una sfumatura più morbida, come se stesse cercando di mettere a suo agio un basito Wei Wuxian. Probabilmente stava solo facendo il suo dovere di medico, rassicurare le persone in modo da gestire meglio i loro problemi. C’era molto di più dietro quella semplice corazza di timidezza con cui appariva davanti agli altri, e Wei Wuxian doveva saperlo meglio di chiunque altro considerando la sua condizione. Poche volte si era vergognato per un suo comportamento e questa, era una di quelle.

A seguito di un lungo momento di pausa, Wei Wuxian cominciò a raccontare tenendo un tono di voce basso onde evitare di farsi sentire da qualcuno che stava passando fuori dalla tenda per caso. Rivelò di non essere Mo Xuanyu ma di aver preso la sua identità in accordo con lui; di essere qui per aiutare Jiang Cheng in qualità di suo fratello, anche se adottivo, in quanto non poteva prendere parte alla campagna non appartenendo al ramo nobile ma a quello servile. In virtù delle sue parole, abbassò la tunica quanto bastasse per far vedere meglio al medico il tatuaggio di quel loto a nove petali sbiadito. Gli fece capire che lui non era uno di quei servi in cerca di gloria e di riscatto personale, ma che era giunto qui spinto dal desiderio di non lasciare solo suo fratello come unico appartenente del loro clan. Wen Ning, in tutto questo, ascoltò ogni cosa di questa storia in assoluto silenzio, non interrompendo mai l'altro per esporre i suoi possibili dubbi in merito alla situazione. La sua espressione era pensierosa, come se questa situazione lo toccasse da vicino o più del dovuto.

«Wei…Wei-gongzi, credo di aver sentito parlare di te con un certo fervore.»

«Eh? Ovviamente, la mia fama mi precede. Da chi?»

«Ti…ti sei ripreso vedo. Dalla mia JieJie, Wen Qing.»

«Wen Qing? Mhh… cosa!? Vuoi forse dire che è davvero tua sorella?»

C’era puro stupore nella domanda di Wei Wuxian che non voleva farla risultare offensiva per il povero medico, e forse ci sarebbe potuto benissimo arrivare. Wen Qing era il miglior medico donna, o il miglior medico in generale, di Qishan. Ricordava di averla vista ad Approdo del Loto, chiamata direttamente da Madam Yu per visitare Jiang Yanli, una visita completa per verificare le condizioni di salute che dovevano essere ottime in vista del futuro matrimonio con Zixuan. Una volta uscita dalla stanza della sorella, Wei Ying l'aveva fermata e tartassata con ogni domanda gli venisse in mente, esponendo anche alcune sue conoscenze di carattere medico che non potevano essere paragonate a quelle della donna. Forse per questo si era ricordata di lui a tal punto da parlarne con suo fratello una volta tornata a Qishan. Bisognava capire se quel fervore comprendesse anche insulti vari oppure no. Ma va bene, ai fini del dialogo non era importante questa informazione.

«S-si… lei è davvero un talento naturale nella medicina. Io ci provo ma, non sarò mai come la mia JieJie. Eppure, qui ci sono dovuto venire io.»

«E perché mai?»

«Uhm… n-non lo immagini, Wei-gongzi? È una donna. I nostri genitori gliel’hanno vietato.»

Come aveva fatto, Wei Wuxian, a non capirlo? Perché non era consuetudine solo per i figli dei servi non poter fare determinate cose, ma anche le donne si dovevano attenere a quello che era previsto per loro senza poter fare diversamente. Era uno dei motivi per cui, nel momento in cui era arrivata la lettera di convocazione, Madam Yu e lo zio Jiang non avevano neanche rivolto mezzo sguardo in direzione di Yanli, perché non l’avrebbero mai fatta combattere anche se figlia di famiglia nobile.

«Wei-gongzi, hai davvero fatto un bel gesto nei confronti di tuo fratello. Ti ammiro molto.»

«Vuoi forse dire che non hai intenzione di dire nulla al comandante Lan?»

Il corpo sobbalzò in modo lieve, probabilmente aveva dimenticato il motivo per cui stavano intavolando questa conversazione ma, dopo averci pensato qualche istante si limitò a scuotere il capo con fare deciso.

«N-no. Non credo che i tuoi sforzi debbano essere vanificati in questo modo. Anche la mia JieJie lo avrebbe pensato. Conta su di me… cercherò di aiutarti.»

«Dici davvero? Oh Wen Ning, non hai niente da invidiare a tua sorella. Ti ringrazio.»

Esclamò Wei Wuxian alzandosi da quello sgabello per avvicinarsi all’altro ragazzo per donargli un abbraccio. Il suo umore era decisamente migliorato, adesso la pesantezza che gli aveva avvolto il petto era totalmente scomparsa e si sentiva molto più tranquillo. Era convinto di dover lasciare tutto, e invece non era tutto finito, non ancora. Le cose stavano cominciando a girare meglio anche per lui.

Poteva dire di aver trovato un alleato.






Angolo Autrice:

Ma salve gente <3 finalmente ci rivediamo anche con questa long. Come va? xD
Devo dire che questo capitolo mi è decisamente piaciuto, e nonostante i troppi dialoghi non sto provando un senso di mal sopportazione come mio solito (miracolo), forse perchè Wei Wuxian e Wen Ning sono talmente bellini che non ci ho fatto troppo caso.
E sempre parlando del nostro Wei Ying, finalmente ha trovato la gioia e un alleato **
Ho voluto cercare di creare una sorta di parallelismo tra lui e il nostro cinnamon roll, che ho voluto rendere il Mushu della situazione anche se sono caratterialmente distante anni luce x°° spero sia arrivato come volevo.
Come sempre ringrazio la "luce della mia vita" Lilith per essere sempre disposta ad ascoltarmi e a consigliarmi di conseguenza <3
E so che vi ho donato poco Lan Wangji, ma vi anticipo che sarà una presenza piuttosto importante nei due capitoli che seguiranno... anche se il prossimo sarà un pò antipatico, anche se non per molto *coff*
E con questa curiosità istallata io vi lascio... al prossimo aggiornamento <3


 
   
 
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