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Autore: Mentos E CocaCola    22/01/2020    1 recensioni
-Ti propongo un patto- disse risoluta.
Lui sorrise sinceramente divertito e sorpreso da come si stavano mettendo le cose.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jareth, Sarah
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sarah si scostò bruscamente dalle labbra di Jareth. Era rossa paonazza.
-Ma sei completamene impazzito?-
Il re le sorrise in un modo strano, come non aveva mai fatto, tra il triste e il divertito.
-Lo volevo fare almeno una volta e l’ho fatto ora che ti ho davanti. Non mi biasimare Sarah, non so neanche se ti rivedrò mai…-sussurrò, mentre svaniva allontanandosi.
Sarah cadde a terra in ginocchio e iniziò a piangere sommessamente. Cos’era quella tristezza che sentiva dentro? Non riusciva neanche a respirare per i continui singhiozzi, si passava continuamente le dita sulle labbra, ricordando quella sensazione che aveva sentito pochi attimi prima, quando Jareth l’aveva baciata.
-Perché?- urlò, dando pugni a terra. A chi si stava rivolgendo? A lui, chiedendo la ragione di quel bacio o al mondo intero che proprio in quel momento aveva deciso di separarli, probabilmente per sempre.
Era tutto così irreale… cosa stava succedendo? Tutte le certezze che aveva e in cui credeva fermamente fino a quel momento stavano crollando una dopo l’altra. Cosa erano loro due, Sarah e Jareth, non più due rivali come aveva sempre creduto? O forse non ci aveva mai creduto e il suo orgoglio aveva sempre avuto la meglio soffocando i sentimenti che provava per lui.
-Sarah!- sentì gridare dietro di sé -Oddio Sarah, piccola mia, ti senti bene?-
La ragazza sentì a malapena, solo il tocco di sua madre sulla spalla la fece tornare al presente, quel presente che tanto odiava, in cui avrebbe cercato di raggiungere il castello e in cui Jareth avrebbe fatto di tutto per impedirglielo.
Linda abbracciò dolcemente Sarah e iniziò ad accarezzarle i capelli.
-Tesoro mio, quando saremo a casa, ti dimenticherai di questo posto orrendo, senza creature orrende, foreste selvagge e senza quel re da strapazzo- disse dolcemente.
Le ultime parole fecero scattare qualcosa in Sarah. Jareth le aveva detto che non era stato lui a far entrare Linda nel Sotto Mondo e che non sapeva assolutamente come avesse raggiunto il Labirinto senza che lui ce la portasse.
E allora come aveva fatto a collegare che il barbagianni che si era tramutato in quell’uomo biondo fosse il re? E chi le aveva spiegato che per reclamarla avrebbe dovuto sconfiggerlo raggiungendo il castello? Di sicuro nel Sopra Mondo Linda non ne aveva mai sentito parlare o se aveva letto il libro, Sarah non era sicura che Linda avesse così tanta immaginazione da collegare quel libro a quello che stava vivendo in quel momento.
-Il re? Che ne sai tu del re?- chiese perplessa Sarah.
Linda si irrigidì e abbassò lo sguardo.
-Mamma dimmelo- disse duramente la ragazza iniziando seriamente a pensare che quello che le aveva detto Jareth fosse vero.
-Sarah… io l’ho visto Jareth, l’ho visto, anni fa…-
La ragazza sgranò gli occhi.
-Dove? Nel Sopra Mondo?-
Linda annuì titubante, sapeva che Sarah era abbastanza intelligente da collegare le due cose.
-Questo significa che tu hai pronunciato le parole… ti sei liberata di qualcuno…-
-Sì…-
Un lungo silenzio calò tra le due donne. Sarah guardava inorridita sua madre, con il dubbio che quel peso di cui si voleva liberare Linda fosse lei.
-Mamma… chi hai spedito nel Labirinto?-chiese freddamente Sarah, lanciandole uno sguardo indagatore.
-Ecco… ero…ero giovane, era il primo anno del college, avevo conosciuto questo ragazzo, si chiamava John, moro, con gli occhi di un marrone talmente chiaro da sembrare oro, rimasi incinta e… - la donna tentennò qualche secondo.
-E?- continuò Sarah impaziente.
-Ho pregato il re dei Goblin di venire a prendere il mio bambino- concluse abbassando lo sguardo.
-Un momento… hai chiamato Jareth prima che il bambino nascesse?- chiese Sarah perplessa, non aveva mai sentito di una situazione simile -E Jareth cosa ha fatto?-
-Si è presentato nella mia stanza dopo qualche secondo, per reclamare il bambino che gli avevo chiesto di portare via…i goblin avevano perlustrato ogni angolo del dormitorio e non ve ne era alcuna traccia ovviamente-
Sarah si passò una mano tra i capelli, non riusciva a credere alle sue orecchie.
-Jareth non sapeva cosa fare quando gli dissi che il bambino non era ancora nato, nessuno gli aveva mai chiesto una cosa del genere, così impose le mani sulla mia pancia e trasferì l’essenza vitale del bambino dentro di sè- concluse Linda, mentre le lacrime le rigavano le guance.
Sarah sgranò gli occhi sentendo le ultime parole.
-Ma questo…non è possibile? Questo significa che Jareth ha portato in grembo tuo figlio… il mio fratellastro?-
Linda annuì e Sarah si sentì sprofondare, la voce del Labirinto che solitamente sentiva sussurrare nella sua testa, ora stava urlando parole incomprensibili, l’aria le sembrò farsi più umida e calda, tanto da impedirle quasi di respirare.
Non sapeva come ma Sarah intuì che quello che sua madre le aveva detto era la chiave di volta, era la Stele di Rosetta che le avrebbe permesso di capire che cosa stava accadendo.
L’unico inconveniente era il tempo, avrebbe dovuto capire risolvere l’enigma prima di arrivare alla Città Di Goblin, altrimenti Sotto Mondo e Jareth sarebbero caduti.
 

CIAO A TUTTI, ECCO UN NUOVO CAPITOLO, PERDONATEMI PER L'ATTESA!

 
  
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