Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: snape2013    25/01/2020    0 recensioni
Cosa misteriosa il tempo: potente e, quando ci s'intromette, pericolosa.
Conosci la legge signorina Granger, non dovete essere visti, altrimenti le conseguenze sarebbero troppo devastanti per parlarne .
-
Le giratempo sono dispositivi pericolosi e accadono cose orribili ai maghi e alle streghe che si intromettono col tempo.
Genere: Angst, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton, Sirius Black | Coppie: Harry/Ginny, Harry/Severus, Hermione/Severus, James/Lily
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 31 agosto 1976

Quando il professor Silente lasciò la camera, Hermione iniziò a guardare attentamente il soffitto dell'ala dell'ospedale, trovandolo stranamente molto interessante. Dopo neanche 5 minuti, una giovane donna si presentò a lei, non era la Madame Chips che lei ricordava, eppure aveva lo stesso suo sorriso, Hermione si lasciò visitare e quando la donna le disse che poteva lasciare l'infermeria Hermione senza pensarci due volte si recò verso la sala comune dei Grifondoro, lì diede alla signora grassa la password che aveva usato fino a quella mattina, ma la donna presente nel ritratto non la fece entrare, provò altre password e ancora nulla, così presa dal nervoso si recò verso l'unica persona che poteva aiutarla, fregandosene delle parole che l'uomo le aveva detto pochi minuti prima.

Questa volta, quando arrivò davanti ai gargoyles,non dovette neanche aprire le labbra visto che subito le aprirono il passaggio e da questo capì che il preside la stava aspettando.

" Oh signorina "

Il preside si fermò un attimo prima di riprendere a parlare, aspettando che la giovane le rivelasse il suo nome.

" Granger signore "

Disse Hermione, guardando attentamente il vecchio preside.

"Signorina Granger, l'aspettavo, venga si accomodi "

Fece cenno alla sedia che si trovava accanto alla sua scrivania.

" Posso offrirle delle api frizzole? "

Hermione scosse la testa.

"No, la ringrazio professore"

Silente fece un leggero gesto con la testa, prima di incrociare le mani insieme e portale sotto il mento.

" Come le ho detto prima, lei si trova molto indietro rispetto al suo vero tempo e mi dispiace informarla, che ora come ora non sono in grado di dirle come tornare al suo presente, le giratempo sono fatte per andare nel passato, ma non nel futuro."

Hermione rimase in silenzio e si limitò ad annuire, aveva immaginato un'eventualità del genere, conosceva i rischi quando ha cominciato ad usare la giratempo nel suo terzo anno.

"Quindi signorina,lei certamente non potrà restare nascosta per tutta la sua vita, se non trovo un metodo per ricondurla al suo presente, quindi le propongo di riprendere la sua istruzione, quando e se riuscissi a ricondurla nel suo presente, terrò atto anche dei suoi progressi fatti in questi anni. "

Hermione rifletté sulle parole dette dl preside, quel che aveva detto era giusto, non poteva stare nascosta per mesi fin quando non si sarebbe trovata una soluzione o peggio ancora nascondersi per il resto della vita, ma c'era qualcosa che lei non aveva pensato in quel momento ed iniziò a prendere la parola, anche se si vergognava.

"Signore, vede io... ehm.."

Silente, la zittì e prese lui la parola.

"Capisco cosa stai per dirmi, ma non preoccuparti.
Hogwarts ha dei fondi, da usare per gli studenti bisognosi, saranno potrai usarli senza problemi."

Si alzò dalla sua sedia ed andò verso il camino, gettò la polvere volante.

"Ufficio della professoressa McGranitt"

Mise la testa nel fuoco ed iniziò un piccolo discorso con la professoressa, dicendole di raggiungerlo nel suo ufficio.

"Ora la mia collega, la professoressa McGranitt, ti accompagnerà a comprare tutto quel che ti servirà per l'anno scolastico."

Hermione da parte sua non sapeva come ringraziare il professore per quel gesto, anche se si sentiva poco a suo aggio ad accettare dei soldi che potevano servire ad altri ragazzi.

Dopo diversi minuti, mentre il professore continuava a parlare con Hermione rivelandole anche la password attuale per il dormitorio di Grifondoro, arrivò la professoressa McGranitt.

"Preside"

Disse la docente di trasfigurazione entrando nell'ufficio.

"Oh Minerva, ricorderai la signorina Granger, vorrei che tu l'accompagnassi al viaggio per fare un po' di compare."

Il preside rivolse lo sguardo verso la giovane ragazza.

"Signorina Granger, credo che alla professoressa McGranitt potrai raccontare tutta la storia su come sei arrivata qui, forse in futuro potrà servirti anche il suo aiuto." 

La professoressa guardò Albus e poi la ragazza, che le era stata appena presentata.

"Certo professore."

Disse Hermione, prima di guardare una delle sue professoresse preferite.

"Professoressa, possiamo andare."

Dopo un attimo di confusione la professoressa tornò ad essere se stessa.

"Certo mia cara, andiamo pure"

E così Hermione e la McGranitt si recarono al villaggio ed Hermione raccontava tutta la sua storia,tralasciando le informazioni che sapeva su Voldemort ad un'incredula Minerva.

 

 

1 Settembre 1992

Il professor Piton entrò nelle sue stanze, dopo aver concluso la sua solita ronda,ed iniziò a togliersi le sue vesti, poggiandole sulla sedia, prima di sedersi sul comodo divano che si trovava nelle sue stanze private.
A punta di piedi, cercando di fare meno silenzio possibile, una bella donna si avvicinò all'uomo ed iniziò a massaggiargli la schiena.

"Ci voleva proprio" 

Disse l'uomo, rilassandosi grazie alla sua consorte, ma pochi minuti dopo, fece un po' di spazio sulla poltrona e girò lo sguardo verso la donna.

"Vieni qui, riposati con me."

Poggiò la mano sul polso della mogie ed attese che la donna si accomodasse sul divano con la testa sulle sue gambe, prima di riprendere il discorso, mentre pettinava i capelli della donna con le dita.

"Come stanno i bambini?"

Chiese il professore, guardando verso la porta che divideva quel piccolo soggiorno, dalle camera da letto.

"Dormono." 

Disse la donna in un sospiro.

"Non ci credo che Leen e Seb, ormai sono grandi.
Sev stanno crescendo troppo in fretta."

Il marito si limitò ad annuire e poi abbassò il capo per baciare le labbra della moglie, con un bacio a stampo.

"Perché non togli il fascio e torni te stessa?
Detesto vederti in questo aspetto, sei molto più bella al naturale."

Ed Hermione, accontentò il marito e con un sorriso sulle labbra e con la magia senza bacchetta, tornò se stessa.

"Così va molto meglio"

L'uomo spostò la testa della moglie dalle sue gambe e si alzò, mentre Hermione lo guardava attentamente.
In realtà Severus aveva in mente altro per quella sera,così la prese in braccio e la condusse nelle proprie stanze,era un buon modo per prepararsi all'indomani.

2/09/1992

Allungò la mano verso la parte del letto del marito, ed accarezzò il materasso trovandolo vuoto.Aprì bene gli occhi ed allora fu sicura che era sola nella stanza, come sempre suo marito si era svegliato prima di lei per cominciare la sua giornata.
Ancora nuda, Hermione si alzò dal letto e si recò in bagno, fortunatamente i loro figli avrebbero dormito ancora per un po', così lei poteva godersi un bel bagno caldo prima di cominciare la giornata. Amava stare immersa nella vasca da bagno e godersi quei pochi minuti che poteva dare a se stessa.
Uscì dal bagno un'oretta dopo, già vestita e preparata con le sue false sembianze.Quando entrò nel sala da pranzo delle loro stanze, trovò un elfo domestico che già aveva portato la colazione per i suoi figli, lei che una volta odiava lo sfruttamento degli elfi domestici ora adorava avere un aiuto, ovviamente dietro ricompensa per l'elfo.
Entrò nella camera dei figli e si avvicinò al letto del più piccolo, il suo Selenius che aveva quasi 6 anni ormai, ed era uguale a suo padre. Avvicinò la mano alla sua spalle e dolcemente iniziò a svegliarlo.

"Selenius, sveglia è pronta la colazione"

Il bambino senza farselo ripetere due volte si svegliò e si alzò dal suo letto, salutò la madre con un mezzo sorriso e poi si recò nella cucina.
Hermione fece lo stesso con la sua terzogenita, ma la piccola Jocelyn che aveva quasi 10 anni al contrario del fratello abbraccio la madre prima di correre a fare colazione. Hermione scosse la testa e poi tornò in cucina e guardò i suoi figli.

" Fate i bravi con Missy "

E dopo aver salutato entrambi i suoi figli con un bacio sulla fronte si recò in sala grande per la colazione.
Attraversò il corridoio della sala ancora abbastanza vuota ed andò a sedersi vicino al marito.

"Potevi aspettarmi"

Sussurrò sottovoce la donna, al contrario Severus alzò gli occhi al cielo e poi riprese a mangiare la sua colazione.
Hermione sbuffò e seguì l'esempio di Severus , mentre cercava con lo sguardo i suoi due ragazzi, notò in primis Sebastian già seduto al tavolo dei serpeverde, lui era isolato dal resto degli altri studenti, quanto le ricordava suo marito, spostò poco dopo lo sguardo verso il tavolo dei grifondoro, al contrario sua figlia non era ancora entrata nella sala, probabilmente stava ancora dormendo, lei era l'unica dei suoi figli che faceva sempre più fatica ad alzarsi.

"Smettila di controllarli "

Disse l'uomo, con un tono della voce abbastanza bassa, che solo lei poteva sentire.

"Lo sai che mi preoccupo"

Severus scosse la testa, bevve il contenuto del suo bicchiere e si alzò dal tavolo per poi uscire della sala grande.
Mentre usciva un gruppo di ragazzi di Grifondoro si dirigeva verso la sala e lui andò nella sua stessa direzione.

"Signorina Piton una parola"

Sua figlia si bloccò di colpo e fece segno ai suoi amici di andare, per poi rivolgere lo sguardo verso suo padre.

"Cosa c'è papà?"

Severus, non oso riservare lo stesso sguardo che usava ai suoi studenti, anzi al contrario lo sguardo che usava per guardare i suoi figli era molto più dolce di quanto qualcuno potesse aspettarsi da lui.

"Tua madre"

La figlia lo guardò con uno sguardo confuso, non capiva cosa l'uomo cercava di dirgli.

" In sala grande, cerca di controllare te e tuo fratello, se i tuoi amici se ne accorgano, inventa una scusa, sai già tutto"

Leen quasi si stava per mettere a ridere, chissà cosa si credeva, ed al contrario era solo una sciocchezza, almeno per lei.

"Vado a fare colazione papà, ci vediamo dopo in classe"

La ragazza controllò che nessuno stava arrivando e avvicinò le labbra alla guancia del padre, che la guardò male, ma Leen andò via saltellando, pochi secondi dopo anche Severus andò via, ma invece di recarsi nei sotterranei, tornò nelle sue stanze per poter stare un attimo con i suoi figli più piccoli, lontano da occhi indiscreti.

Leen entrò pochi secondi dopo nella sala grande ed andò a sedersi al tavolo dei grifondoro, prese una fetta di bacon, quando una ragazza non le toglieva gli occhi di dosso.

" Ginny, tutto bene?"

Chiese Leen, parlando mentre mangiava, cosa che faceva sempre.

"Cosa voleva Piton?"

Leen finì di mangiare e poi guardò scrollò le spalle, mentre aveva la maggior parte delle persone che erano presenti al tavolo dei Grifondoro che non le toglievano lo sguardo di dosso.

"Niente, papà voleva avvisarmi che ho dimenticato una cosa nei suoi quartieri"

Mentì la ragazza, non poteva certo dire la verità.
Alla parola papà, molti rimasero a bocca aperta, nessuno ancora era abituato che il pipistrello dei sotterranei avesse un figlio, anzi due.

"Chiudete quelle bocce, a breve vi entrano le mosche"

Leen, disse la solita frase che gli diceva la sua cara zia, una delle buone amiche di sua madre, che vedeva ben poco, ma che aveva un figlio che era anche lui grifondoro ed era seduto allo stesso suo tavolo a pochi metri di distanza, così la giovane finì di fare colazione e si avvicinò a Julius.

" Julius,andiamo mi accompagni in classe? "

Anche se lei aveva sempre vissuto nel castello, non conosceva bene dove erano situate le classi, visto che fino agli 11 anni di vita era rimasta a giocare con il suo fratello gemello nella camera dei genitori, oppure in una saletta vicino alla biblioteca dove sua madre poteva tenere d'occhio i suoi figlioletti.

" Qual'è la tua prima lezione di oggi?"

Chiese Julius, una delle pesti che Hogwarts aveva conosciuto, proprio come sua madre e suo padre qualche anno prima.

"Trasfigurazione con zia Minerva"

Disse Leen con uno sguardo compratore, infatti voleva rendersi carina agli occhi di Julius, aveva sempre avuto una cotta per lui.

"Basta che Minnie non vi vede, sai che non mi sopporta"

Disse Julius, con lo stesso ghigno che aveva ereditato da suo padre.
 

Note Autore:

Harry Potter appartiene solo ed esclusivamente ad J.K. Rowling
L'idea di scrivere questa mia versione del viaggio del tempo, mi è venuto leggendo alcune fanfiction inglesi, che qui in italia non si trovano.
Spero che l'idea vi piaccia, cercherò di aggiornare spesso.

P.s. Scusate Eventuali errori di grammatica 

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: snape2013