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Autore: Sweet_CreatureHL    26/01/2020    1 recensioni
Quando il marito di Harry muore, gli chiede soltanto una cosa: ritrovare l'amore e la felicità anche senza di lui. E' una richiesta che Harry è ben felice di non tenere in considerazione, fino a quando non incontra l'unica persona impossibile da ignorare.
Genere: Angst, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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You Might Want to Marry My Husband








Capitolo tre.
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Harry lascia il bar quel giorno con metà focaccina ai mirtilli che Louis non è riuscito a finire di mangiare, un sorriso sul volto perché l’altro ragazzo è riuscito a metterlo di buon umore, e il numero di cellulare del suo nuovo amico. Harry ha insistito per averlo così che potessero pianificare la loro prossima uscita senza lasciare tutto al destino, anche se gli è sembrato strano fare una richiesta del genere. Tutti i suoi pensieri contorti riguardo la loro situazione svanirono nel momento esatto in cui Louis fece scorrere senza tante cerimonie il cellulare di Harry verso di sé per salvare il suo numero. 

 
Sono passate poche settimane e parla con Louis quotidianamente. Si scambiano tantissimi messaggi pieni di cose stupide e futili, come il livido che si è fatto Harry inciampando nel caricabatteria del laptop, oppure Louis che si fa selfie stupidi a lavoro fingendo di fare un pisolino. Di tanto in tanto parlano anche di cose serie, come l’anniversario della morte della madre di Louis, oppure Harry che ammette che quanto arriva il giorno dell’anniversario della morte dell’ex marito non riesce nemmeno ad alzarsi dal letto. E’ una cosa che sa soltanto Niall. 
Louis si è sentito meglio dopo aver ascoltato le confessioni di Harry, è andato addirittura nell’ospedale dove è stata ricoverata la madre per fare compagnia alle persone malate. Harry si è ritrovato molto nel gesto compiuto da Louis, anche lui una mattina si è alzato e ha deciso di registrarsi come donatore di organi. Gli è sembrata una cosa giusta da fare, e soprattutto avrebbe reso orgoglioso Cameron. 
Indipendentemente dall’argomento della loro conversazione, ad Harry piace parlare con Louis. Gli piace anche incontrarlo ogni sabato mattina, ormai è diventato parte essenziale della sua routine del fine settimana, come i film al venerdì e il pranzo al sabato con Niall. 
“Quindi, parleremo mai del modo in cui le persone ti fissano o continueremo a far finta che io non li veda?” domanda Louis sorseggiando il suo caffè, tuttavia il sorriso sul suo volto non si abbina al tono indagatore che ha appena utilizzato. 
Harry segue lo sguardo dell’altro ragazzo per vedere una coppia seduta dietro di loro che gli sta lanciando occhiata da quando sono entrati nel bar. Le due donne distolgono rapidamente lo sguardo e fanno finta di tornare a chiacchierare non appena si rendono conto che Harry le sta fissando. E’ sicuro che torneranno a guardarlo nel momento in cui si volterà di nuovo verso Louis. “Ehm – penso che ci stiano semplicemente fissando, amico.” Harry scrolla le spalle, ma Louis sembra non credergli. 
“Cazzate. Questo succede ogni volta che usciamo insieme. Le persone sono stupite di vederti con qualcuno.” 
“Non è vero…” Harry alza gli occhi al cielo.  
“Oh, ma è così, amico. Per tutto il tempo, e lo capisco perché sei ridicolmente stupendo e attiri l’attenzione, ma qua c’è sotto qualcos’altro. Quelle due donne sono lesbiche e non hanno smesso di guardarti nemmeno per un secondo.” Louis sorride e socchiude gli occhi. “Dimmi la verità, chi sei? Un attore? Un cantante? Uno youtuber con un discreto successo? Tutte e tre forse?” 
“Nessuno di loro.” dice infine Harry, facendo socchiudere ulteriormente gli occhi a Louis, come se volesse trasmettergli il fatto che sa che sta dicendo delle cazzate. “Dico davvero, non sono io quello famoso… era Cam.” “Per quello che ha scritto.” Indovina Louis. 
“Si, ha scritto molte cose, ma solo una sembra importare alle persone, ora che se ne è andato per sempre. Ha implorato il nostro migliore amico di pubblicare questo pezzo non appena sarebbe morto. Un articolo su me e lui, su di me prevalentemente.” Si corregge Harry. “Ha detto a tutti quanto ha amato e poi ha chiesto a qualcun altro di prendere il suo posto.” L’idea che qualcuno possa prendere il posto di Cameron è totalmente ridicola anche adesso che sono passati due anni. “E’ andato in coma due giorni dopo averlo scritto, quindi non so come abbia trovato la forza di sedersi e scriverlo. Immagino che non volesse andarsene senza dire un’ultima cosa.” A Cam è sempre piaciuto avere l’ultima parola. “Questo è il mio grande segreto. Ecco perché le persone mi fissano e sanno chi sono. Mio marito è morto e ha detto a tutto il mondo che probabilmente dovrei trovarmi un nuovo fidanzato.” Harry termina la sua rivelazione e scrolla le spalle, rassegnato. Non ha mai raccontato a nessuno dell’articolo scritto da Cameron, prima d’ora. Le persone lo sanno e basta. 
“Ti ha amato davvero tanto…” sussurra Louis dopo aver ascoltato la storia di Harry. Harry annuisce, in accordo con quanto detto dall’altro ragazzo, sorridendo affettuosamente e bevendo un sorso di tè, che serve solamente per mantenere vivo il ricordo di Cameron nel suo cuore. 
“L’ha fatto, al punto che mi ha reso impossibile iniziare una nuova relazione.” Scherza Harry. Louis ridacchia ma i suoi occhi rimangono seri.
“Perché pensi che l’abbia fatto?” 
“Perché penso che fosse spaventato. Non ha mai avuto paura di morire, ma di lasciarmi da solo si. Ci siamo presi cura l’uno dell’altro, quindi penso che volesse essere sicuro che sarei stato bene senza di lui, che non sarei rimasto solo per il resto della mia vita. Mi ha dato una leggera spinta dicendomi di innamorarmi di un multimiliardario e vivere felice e contento.” 
“Beh, non so se incontrerai mai un miliardario, ma so che non resterai solo per sempre Harry. Cam non avrebbe dovuto avere nessuna paura, riguardo questo. Sei un ragazzo incredibile.” 
“Quindi… immagino che più tardi ti divertirai a cercare su Google l’articolo di Cameron.” Scherza Harry per nascondere il fatto che il suo stomaco ha appena fatto una capriola dopo aver ascoltato le parole dell’altro. 
“Vuoi che lo faccia? Sembra una cosa molto personale.” 
Lo è davvero. Harry ha conservato solamente una copia di Pinnacle, il giornale che ha pubblicato l’articolo. L’unico che ha conservato dopo la morte di Cameron. Sfoglia quella rivista solamente quando avverte la paura di dimenticare la voce di suo marito, oppure i suoi articoli arguti e brillanti. Harry sa che il mondo intero ha letto quell’articolo, quindi quelle parole non sono esclusivamente sue, ma a volte gli sembra che sia così.  
“Non lo leggerò.” Decide Louis dopo aver visto che Harry fa fatica ad esprimere ciò che provo in quel preciso momento. “E’ una cosa tra te e lui e la rispetterò.” 
Tecnicamente, è una questione tra loro due quella persona che inevitabilmente risponderà all’annuncio di Cam e riuscirà finalmente a conquistare il cuore di Harry, tuttavia quel giorno potrebbe non arrivare mai. Lui sicuramente non sta facendo nessuno sforzo per affrettare le cose. “Grazie…” sussurra Harry quando Louis gli stringe una mano. 
“Ovviamente possiamo non parlarne più, se non ti va.” Continua Louis. “Ma possiamo parlare di questo miliardario con cui vorresti fidanzarti. Se ne trovi uno, ricordati anche di me. Ne voglio uno anche io.” “Multimiliardario.” Lo corregge Harry. “Ti presenterò qualche suo amico.”  
“Sapevo che non sarei diventato tuo amico per nulla.” Scherza Louis. 

 
Un’ora dopo il cellulare di Harry per l’arrivo di una foto di Louis con i capelli intrecciati e un enorme fiocco verde attaccato sulla testa. Scoppia a ridere improvvisamente mentre sta masticando il suo hamburger, causando una smorfia di disgusto sul volto di Niall. 
“E’ Louis?” domanda l’amico quando Harry inizia a digitare una risposta, complimentandosi con Louis per l’acconciatura audace e meravigliosa. 
“Si, è lui. Oggi è con la sua famiglia, la sua sorellina voleva cambiargli pettinatura.” Harry sorride e gira il telefono in modo che Niall possa vedere la foto. 
“Bello.” risponde il biondo masticando un boccone. “Allora, cosa succede?” 
“Beh, ha tre anni, Niall. Non credo abbia bisogno di una motivazione quello che sta facendo…” 
“No, intendo dire cosa sta succedendo tra voi due.” Chiarisce Niall alzando gli occhi al cielo. “E’ insieme alla sua famiglia eppure ti sta mandando dei messaggi, continuamente.” Sussurra il ragazzo non appena il telefono di Harry vibra per la seconda volta in pochi minuti. 
“Non mi manda messaggi costantemente, ci scriviamo molto è vero, ma non è una cosa strana.” 
“Beh no, tranne per il fatto che lo conosci da pochissimo tempo.” Ridacchia Niall. “Io e te non parliamo mai così tanto, e ti conosco da anni.” 
Harry posa il cellulare e incontra lo sguardo del suo migliore amico. “Cosa vuoi dirmi?” 
“Non voglio dirti niente.” Niall scrolla le spalle. “Ti sto solo dicendo come la vedo io.” 
“E come lo chiami esattamente? Io e Louis siamo solo amici.” Spiega Harry. 
Il biondo sorride dolcemente ascoltando la risposta di Harry, la stessa che gli ha fornito qualche settimana prima dopo avergli raccontato di aver conosciuto un ragazzo fantastico. “Chiaramente non la pensiamo allo stesso modo, ma non importa. Voglio incontrarlo.” 
“Cosa? Perché?” Harry alza un sopracciglio, dubbioso. “E’ davvero necessario?” 
“Si, lo è. E poi siete solo amici, ricordi? Cosa ti cambia se lo conosco?” 
Lui e Louis sono semplicemente amici, ma non può dire che la loro sia un’amicizia come tutte le altre. Ridono e scherzano molto, ma alcune cose di cui parlano sono piuttosto pesanti da digerire. A volte si appoggiano l’uno all’altro e si supportano a vicenda, Harry non sa se Niall o chiunque altro potrebbe mai riuscire a capire il loro rapporto.  
“Puoi incontrarlo, se vuoi. Sono sicuro che gli piacerebbe.” 
“Fantastico.” Ridacchia Niall. “Quindi possiamo essere tutti amici, insieme. Incontriamoci venerdì prossimo, usciamo per bere qualcosa.” 
Venerdì? Le labbra di Harry si piegano in un broncio non appena sente il giorno proposto dall’amico. Vorrebbe rifiutare la proposta di Niall e spiegargli che per lui il venerdì sera è sacro e intoccabile, ma il biondo lo ferma prima ancora che lui riesca a protestare. 
“Il tuo prezioso account Netflix non scapperà da nessuna parte. Ti comprerò un maledetto gelato mentre siamo fuori, se la smetti di piagnucolare come un bambino.” 
Non è un cattivo affare, ora che Harry ci pensa attentamente. Gli toccherà indossare dei veri vestiti, piuttosto che il solito pigiama, ma non sarà nulla di impossibile, può farcela.  “Bene.” sorride Harry in risposta. “Ma meglio per te che sia cioccolato e menta.” 
“Ovviamente. Non mi sognerei mai di comprarti qualche altro gusto di gelato.” 
 
 
 

 
 
Venerdì arriva prima del previsto, mentre cerca nel suo grande armadio qualcosa di decente da indossare. In genere, non esce mai durante la settimana. L’ultima volta che l’ha fatto è stato per il compleanno di sua sorella due mesi prima, questo soltanto dopo che lei l’ha minacciato di radergli le sopracciglia durante il sonno. Controlla il cellulare non appena vibra per l’arrivo di un messaggio, Niall sta arrivando e lui deve ancora vestirsi.  
Sta fissando ogni capo d’abbigliamento presente nel suo armadio da almeno quindici minuti, e al momento indossa soltanto un paio di calzini e dei boxer. Si domanda se non forse non dovrebbe annullare l’uscita e buttarsi sotto le coperte come al solito.  
“Sono quasi arrivato. Sei pronto?” 
No, non è assolutamente pronto. Niall arriverà da un momento all’altro, quindi smette di fissare i vestiti e sceglie un paio di jeans neri e una camicia sottile a maniche lunghe che ha indossato spesso insieme a Cameron. Si infila un paio di stivaletti marroni, lanciando un sorrisetto affettuoso ai suoi mocassini. Avrebbe voluto indossarli soltanto per vedere quale sarebbe stata la reazione di Louis, tuttavia decide di non provocarlo ulteriormente. Resta anche il problema che Louis questa sera porterà con lui il suo amico Liam, che Harry incontrerà per la prima volta. Forse dovrebbe aspettare ed indossare i mocassini una sera in cui ci sono soltanto loro due e nessun’altro che possa ascoltare le loro battute. 
Niall si presenta al suo appartamento alle otto in punto, senza nemmeno preoccuparsi di bussare. Harry lo sente attraversare la porta principale e dirigersi verso la cucina. In tutta fretta recupera le chiavi e il portafoglio dal comò prima di correre fuori dalla stanza per incontrarlo. Trova il suo amico con un bicchierino già tra le mani e la bottiglia di tequila semivuota che tiene nel freezer per ogni evenienza. 
“Penso che salterò il gelato stasera. Ho faticato per infilarmi questi jeans strettissimi.” Sbuffa Harry mentre si sforza di infilare il portafoglio nella tasca posteriore. Niall è sul punto di bere l’ennesimo shot di tequila quando Harry entra in cucina. 
L’amico si arresta improvvisamente, ora non sta più prestando attenzione all’alcol e al bicchiere che tiene tra le mani, sta guardando Harry con uno sguardo orgoglioso e allo stesso tempo malinconico sul volto. “Non vedo quella camicia da un bel po’ di tempo. E’ la preferita di Cam.” 
Harry guarda l’amico con affetto e scrolla le spalle. Non ha minimamente pensato a quanto tempo è passato dall’ultima volta che l’ha indossata. Ha preso la prima cosa che ha trovato nell’armadio, essendo in ritardo. Non ha ripensato al fatto che suo marito amasse quella camicia perché molto trasparente, e come facesse fatica a tenere le mani al loro posto. “Si beh, è solo una camicia.” Dice Harry. “Dobbiamo uscire quindi ho pensato fosse perfetta. E’ troppo?” 
Harry non esce da un po’ di tempo ma presume che non siano cambiate molto le cose. Inoltre, adesso fa abbastanza caldo ed Harry può indossare quella camicia senza rischiare l’ipotermia. 
Gli occhi di Niall scorrono lungo il suo corpo e poi di nuovo sul suo viso. “Allora… tutta questa faccenda del “io e Louis siamo solo amici” è ancora vero? Stai ancora seguendo questa teoria?” 
“Non è una teoria, è la verità!” Harry alza gli occhi al cielo. “Ti ho già detto che non c’è nulla. Vedrai.” 
“Oh, scommetto che lo farò.” Dice Niall, distogliendo lo sguardo da Harry e ritornando alla sua bottiglia di tequila, versandosi un altro bicchierino con un ghigno sarcastico sul volto che non sparisce nemmeno dopo essersi bevuto in un solo sorso il contenuto.
  
 
Il locale in cui hanno deciso di andare è già pieno quando arrivano lui e Niall. C’è una densa aroma di fumo di sigaretta mescolato all’odore della birra alla spina che aleggia nell’aria. Per fortuna tutti sono troppo impegnati a ridere e a bere con gli amici per riconoscerlo e notare che Harry ha deciso, finalmente, di uscire da quel buco che è il suo appartamento e rinunciare a Netflix. L’unica persona che sembra notarlo è un uomo in fondo al locale che alza subito la mano per salutarlo e attirare la sua attenzione.  
“Il tuo ragazzo sembra davvero entusiasta di vederti.” Ridacchia Niall. 
Il suo… cosa?  “Cosa hai detto?” E’ passato tanto tempo da quando quella parola è stato pronunciata in riferimento a lui, Harry quasi prende un colpo non appena la sente uscire dalla bocca dell’amico. “Niall, giuro su Dio che non te lo farò incontrare se continui a comportarti così – aspetta Niall! Non andare laggiù!” esclama Harry, ma il suo migliore amico si trova già dall’altra parte della stanza, ignorandolo completamente e incamminandosi velocemente verso Louis e Liam con le braccia aperte. 
“Louis! Finalmente ci incontriamo.” Niall saluta l’uomo, il quale lo abbraccia con entusiasmo. “Ho sentito molto parlare di te.” continua il biondo, il che è relativamente innocua come frase rispetto a quello che si è aspettato Harry. 
“Anche io, amico.” ridacchia Louis, dando a Niall una pacca sulla schiena prima di farsi da parte per abbracciare Harry. 
Louis quella sera indossa dei jeans al posto che i soliti jogger, il che è un grosso cambiamento, oltre ad essersi rasato completamente la barba. Harry è abituato a vederlo tutto trasandato dopo essersi appena alzato dal letto, ma in questo modo sembra ancora più bello del solito. Quando si avvicina a lui tutto ciò che riesce a fare è fissarlo con la bocca aperta, quindi si schiarisce nervosamente la gola prima di avvolgerlo in un abbraccio. L’abbraccio è molto più corto rispetto a quello che ha appena condiviso con Niall, seppure per Louis fosse un completo sconosciuto. Tuttavia, la tensione tra loro dura soltanto pochi secondi, subito dopo Louis lo abbraccia un po’ più forte ed Harry si rilassa notevolmente. 
“Ehi, ciao.” Sussurra Louis non appena si tira indietro, impacciato e imbarazzato, 
Harry non l’hai mai visto in questo modo prima d’ora. Questo bar è molto diverso rispetto a quello in cui si incontrano di solito il sabato mattina, inoltre non sono da soli, ci sono i loro migliori amici ad accompagnarli. Harry immagina di non essere l’unico a sentirsi un po’ in ansia. 
“Ciao.” Risponde Harry, cercando di ignorare il salto che fa il suo cuore quando guarda Louis in volto. 
“Sembri… wow. Ehm – sono felice che tu sia riuscito a venire. Intendo entrambi.” Sussurra Louis voltandosi per includere Niall nella conversazione, il quale cambia repentinamente espressione dopo che Harry gli lancia un’occhiata di avvertimento. 
“Lui è Liam.” Continua Louis presentando il suo amico. “Liam, questo è Harry e lui è Niall.” Gli occhi castani di Liam sono così chiari e gentili quando si avvicina per allungare una mano e presentarsi che ad Harry, per un breve secondo, ricordano un altro paio di occhi. Solo questa somiglianza mette Harry a proprio agio, di solito non è propenso a fare nuove amicizie.  
“Dio, ho sentito così tanto parlare di te.” ridacchia Liam, osservando lo sguardo stranito di Harry. “Dai Lou, in realtà non riesci mai a stare zitto. È davvero –“ 
“Ehi guarda, c’è un un privè libero lì in fondo.” Interviene Louis ad alta voce, facendo alzare gli occhi al cielo al moro e interrompendo bruscamente il suo discorso. “Più tardi ne riparleremo, allora.” Promette Liam ad Harry prima di incamminarsi al fianco dell’amico. “Quindi, non so se voi preferite un tavolo o un privè. Ho pensato che non sarebbe cambiato molto.” Spiega Lois mentre si siede su una poltroncina ad un lato del tavolo, Liam al suo fianco. 
“Aww, il tuo ragazzo ci ha preso un privè.” Sussurra Niall mentre entra nella stanza dietro Harry. “E penso che gli piaccia la tua camicia.” 
“Cazzo. Stai zitto!” grugnisce Harry continuando a sorridere non appena Louis gli domanda se vogliono qualcosa da bere. 
“Certo Louis, grazie. Prenderò una birra.” 
“Ohh, buona scelta.” Esclama Louis. Tutto quello che lo ha visto bere è semplicemente un tè al gelsomino e miele, sicuramente non si è aspettato che Harry bevesse altro al di fuori di quella bevanda.  “E tu Niall? Cosa vuoi bere?” 
“Lo stesso. Oh e aggiungerei otto shot di tequila.” Risponde il biondo. 
Louis sbatte le palpebre, sorpreso, ma dopo un rapido calcolo delle persone presenti al tavolo sembra perfettamente d’accordo con la proposta di Niall. “Va bene, allora. Si prospetta una bella serata. Liam? Che ne dici di aiutarmi a prendere le bevande?” 
Liam segue l’amico per aiutarlo con i bicchieri. Harry vorrebbe essere lasciato in pace e non essere infastidito ulteriormente, e l’amico infatti, contro ogni pronostico, resta muto al suo posto. Harry avverte Niall lanciargli numerose occhiate, riesce a percepire il desiderio dell’altro di dire tutto ciò che gli passa per la mente in quel preciso momento. 
“Mi piace.” Sussurra dopo un po’, guardando Louis e Liam ordinare le loro bevande al bancone del bar. “Cam approverebbe sicuramente il tuo nuovo ragazzo-“ 
Proprio come ha fatto Louis pochi minuti prima con Liam, Niall smette immediatamente di parlare non appena Harry lo fissa con uno sguardo mortale, sfidandolo persino a terminare la frase. “Attraente conoscenza maschile.” Conclude il discorso Niall, prima di ridacchiare.  
Harry si mette a ridere a sua volta, ama il suo migliore amico per essere un idiota e per farlo sentire a suo agio in ogni situazione, ecco perché lo risparmia ogni santa volta.
  
 
Tutti e quattro bevono due shot a testa seguiti da un altro giro poco dopo, quando Niall si è alzato per andare lui stesso ad ordinare le bevande, supportato da Liam. I due devono essersi scambiati i numeri di telefono mentre sono andati al bancone del bar perché Niall continua a scrivere messaggi a qualcuno e Liam continua ad aggrottare le sopracciglia guardando il telefono, come se avesse letto qualcosa di folle e divertente allo stesso tempo. Di cosa dovrebbero discutere di così tanto segreto dopo soli trenta minuti di conoscenza, Harry non ne ha idea. 
Ben presto il cellulare di Niall squilla e il biondo si scusa dicendo che deve rispondere perché è una chiamata importante, Harry nota il nome della moglie sul display. 
“Dio, mi dispiace tanto ma devo tornare a casa.” Spiega Niall qualche minuto dopo. 
“Ah, di già? Voglio parlare dell’adolescenza di Harry,” lo prende in giro Louis sembrando sinceramente dispiaciuto di non poter continuare quella conversazione alquanto imbarazzante su un Harry quindicenne. 
Ad Harry, invece, non dispiace per niente interrompere il discorso, gli piace maggiormente discutere riguardo tutti i personaggi famosi che Louis e Liam incontrano a lavoro. 
“Sembri piuttosto preoccupato, va tutto bene?” domanda Louis. 
“Oh si, certo.” Risponde Niall tranquillamente. “Uh no, in realtà no. E’ colpa del cucciolo.” Sospira profondamente. “Ha distrutto nuovamente casa, ma non voglio che tutto questo rovini la vostra serata. Voi due rimanete pure, vi divertirete.” 
“Noi tre.” Sottolinea Harry. “Liam rimane, il suo cagnolino non ha distrutto nulla.” 
“Si, a tale proposito, Liam verrà con me per darmi una mano.” Risponde Niall con un sorriso sicuro sul volto, 
Liam ha smesso di fissare il telefono per guardare il vero colpevole di tutta quella messinscena. Questo nuovo sviluppo della faccenda sembra essere una novità anche per il moro, il quale si avvicina maggiormente a Niall, lanciandogli uno sguardo intenso e dubbioso, fino a quando qualcosa non scatta finalmente nella sua testa. 
“Oh si, ovviamente. Si…a causa del cagnolino. Andrò da Niall per aiutarlo.” 
“Andrete entrambi a casa di Niall per colpa del cucciolo.” Ripete Harry cercando di capire come Niall sia riuscito a convincere un uomo così dolce ed innocente come Liam a seguire il suo piano assurdo, il tutto per permettere ad Harry e Louis di restare soli. Harry non ha nessuna idea su quale sia il vero piano dell’amico, sa soltanto che sarà una stupidata come al solito. Louis non sembra troppo infastidito dalla storia di Niall, solo leggermente confuso su cosa stia accadendo, e sul perché non sono stati invitati anche loro due. 
“Ehm- va bene, allora. Ciao e buona fortuna…?” sussurra Louis. “Niall, è stato davvero un piacere conoscerti…” Louis riesce a malapena a dire quelle parole che Niall sta già spingendo Liam fuori dalla porta del locale. Se ne vanno così in fretta che Harry non fa neanche in tempo a salutarli. 
“Bene, che brutta serata. Sono rimasti con noi soltanto mezz’ora .” Ridacchia Louis guardando le bottiglie e i bicchieri semivuoti sul tavolo.  
La situazione è un po’ più imbarazzante senza i loro amici, specialmente quando Niall è stato colui che ha insistito per uscire tutti insieme. Harry avrebbe dovuto immaginarlo che ha escogitato qualcosa di losco.  
“Spero che il cagnolino stia bene.” 
“Lo sai che non esiste alcun cagnolino, vero? Non ha nemmeno un cane! Sua moglie è allergica.” Rivela Harry, scuotendo la testa divertito perché il suo amico è davvero un idiota. Ha usato il cagnolino come scusa ma sicuramente lui e Liam si sono fermati a bere nel pub accanto. 
“Oh.” Louis aggrotta la fronte, sconcertato, e sembra capire finalmente l’intera situazione. Scoppia a ridere, non sembrando per niente arrabbiato o dispiaciuto per la storia inventata dal biondo. “Mi piace! E’ un ragazzo divertente.” 
“Fidati di me, non è davvero.” Borbotta Harry, non riuscendo a trattenersi e sorridendo a sua volta. “Gli ho detto un miliardo di volte che siamo solo amici ma… beh, l’hai incontrato, hai visto com’è. Mi dispiace.” Replica Harry, anche se Niall è quello che avrebbe dovuto scusarsi. 
C’è un breve momento in cui gli occhi blu di Louis brillano ancora di più mentre fissano i suoi. Harry sente le guance diventare improvvisamente rosse, il suo imbarazzo aumenta quando Louis non smette di guardarlo. Non avrebbe dovuto bere così tanti shottini. Harry avvicina i bicchiere di birra per berne un lungo sorso, sperando di far calmare il suo cuore e il rossore sul viso, ma la birra non ha più un buon sapore, ormai è diventata calda. 
La sua faccia deve mostrare tutto il suo disappunto, infatti Louis si morde un labbro e sorride. “Questo non è proprio il posto adatto a te, vero?” chiede Louis quando Harry cerca di togliersi il sapore amaro della birra bevendo un po’ di tequila rimasta nell’altro bicchierino, riuscendo soltanto a peggiorare le cose. Per fortuna, Louis sembra affascinato da lui più che disgustato, quando Harry fa una smorfia e si lecca le labbra per scacciare il retrogusto che torna a invadergli la bocca. Un bicchiere di vino non sarebbe così male, in quel preciso momento. 
“No, non proprio. E’ così ovvio?” 
“Assolutamente si, ma è divertente vederti provare.” 
Quella sensazione di calore improvvisa torna non appena Louis gli sorride, non ha idea da cosa sia dovuta, dato che la tequila solitamente non lo fa sentire in questo modo. Sinceramente, Harry si è sentito in ansia per tutta la serata ma non ha ancora capito per quale motivo. Forse a causa di dove si trova. Louis sembra adattarsi maggiormente a quel posto rispetto a lui. Sembra quasi a suo agio, anche se sa che ha qualcosa che non va, stasera il suo amico è più tranquillo e taciturno del solito.  
“E tu? Questo è il posto adatto a te?” domanda Harry. 
“No, non proprio.” Ammette Louis lanciando uno sguardo confuso alla stanza piena di gente. “Un tempo si, ora non più, credo.” 
Harry è d’accordo con l’altro ragazzo. Guardandosi indietro, non sa come ha fatto a trascorrere così tanto tempo in posti come questo e rimanere sano di mente. Immagina di essere semplicemente una persona diversa, rispetto a qualche anno prima. 
“Quindi, Harry… che cosa fai di solito il venerdì sera?” chiede Louis dopo qualche attimo di silenzio. 
Le guance di Harry si imporporano di nuovo, il suo tipico venerdì sera non assomiglia per niente a quello che stanno facendo. A quest’ora sarebbe già sommerso dalle sue stesse lacrime mentre finisce di mangiare la sua pizza. Si strofina una mano sul viso, iniziano a sentire tutti gli shottini che Niall gli ha fatto bere quella sera. “Dio, penserai che sono un vecchio.” Alza gli occhi al cielo. “Ok, sarò onesto. Non faccio niente il venerdì sera.” Come ogni altra sera, vorrebbe aggiungere Harry. “Rimango a casa mia, mi piace guardare film.” 
“Oppure finisci occasionalmente in un qualche negozio, indossando soltanto delle ciabatte, per comprare del gelato.” Aggiunge Louis. 
“Mocassini.” Replica Harry. 
Louis non discute, tuttavia il luccichio giocoso nei suoi occhi gli fa capire che sta pensando alle ciabatte. Ad ogni modo, non giudica il fatto che Harry preferisca passare così tanto tempo da solo, ed è tutto ciò che conta, in quel momento. “Bene, allora dovremmo farlo.” Louis alza le spalle dopo aver bevuto un altro shottino. “Nessuno di noi si sta divertendo qui, potremmo andarcene.” 
Il cervello di Harry, annebbiato per colpa della tequila, impiega qualche secondo per capire quello che sta suggerendo di fare l’altro ragazzo. “Uhm, cosa vuoi fare esattamente? Indossare dei mocassini/ciabatte?” scherza Harry guardando Louis alzarsi dalla poltroncina e infilarsi la giacca. 
“Niente di questo tesoro, quello lo farai te.” ridacchia Louis. “Intendo guardare un film e rilassarci.” 
Oh, okay. 
 
   
 
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