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Autore: AdhoMu    27/01/2020    3 recensioni
"Basta che respiri" affermano alcuni.
Beh: questo, per Mirtilla Malcontenta, non è un parametro imprescindibile. Ma ciò non significa che la nostra fantasmina/stalker preferita non sia un tipo esigente.
Perché lei, i ragazzi, li predilige almeno bellissimi.
[Scritta per la Challenge "M(h)arry Christmas - il calendario dell'Avvento", indetta da blackjessamine sul forum di efp].
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cedric Diggory, Mirtilla Malcontenta, Roger Davies
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Il vero Spirito Natalizio.


L'acqua che sciabordava fuori dalle tubature del bagno dei Prefetti le faceva sempre venire voglia di aprire a sua volta le condutture ed abbandonarsi ad un pianto dirotto.
A meno che, chiaramente, non vi fosse qualcosa di interessante da guardare - e quello era precisamente il caso, quel giorno, perché diciamocelo, quando Roger Davies (il quale, in quanto Capitano della squadra di quidditch di Corvonero, aveva diritto d'accesso al locale) veniva a farsi il bagno, i liquidi solitamente accumulati nei suoi dotti lacrimali fluivano velocemente in quelli salivari.
Invisibile agli occhi dei vivi nella sua evanescente forma gassosa, Mirtilla osservò avidamente la silhouette longilinea del ragazzo che, capelli sciolti e asciugamano arrotolato intorno al collo, si accingeva ad azionare l'erogazione di acqua calda. Roger Davies era proprio un bel manzo, per tutte le fantasmagoriche lenzuola dell'Aldilà; e lei, gongolante, si pregustava la visione della sua incantevole pelle caramellata con la golosità di un monello che si appresta a divorare un churro ripieno di dulce de leche.
Un'amara delusione, tuttavia, l'aspettava al varco.
Quel giorno, infatti, faceva così freddo che l'acqua si era congelata nei tubi, cosicché, dai rubinetti, non fuoriusciva neanche una misera goccia.
«La puta madre!»
Con un'unica, colorita interiezione latina il ragazzo, contrariato, raddrizzò la schiena, appellò i suoi effetti personali e abbandonò la stanza, in un irritato borbottìo in castigliano porteño sulla sua malsana idea di trascorrere le Feste ad Hogwarts, misto a scocciate mordicchiature del bel labbro inferiore adornato da piercing argenteo.
Scornata e disillusa, Mirtilla rimase lì, da sola, con le pive nel sacco.
«O vita infelice, anche dopo il trapasso!» mormorò la fantasmina, sconsolata.
E aveva tutta l'intenzione di ricominciare a piangersi addosso ("Pure le tubazioni congelate! Dove vado? Cosa faccio? Che Natale tapino!"), quando un soave pop richiamò la sua attenzione.
«Ciao Mirtilla».
Proprio accanto a lei, si era materializzato un bel giovane, che sul corpo incorporeo vestiva una sgargiante maglietta metà gialla e metà nera.
Un po' stupita, la fantasmina sbattè le palpebre dietro le lenti degli occhiali appannati.
«Diggory?!»
Immediatamente, un pensiero civettuolo le attraversò le trasparenti cervici. Del resto, non si diceva forse "se manca il vivo si passa al morto, e chisseneimporta se è anima o corpo"?
«In persona, o quasi» le rispose sorridendo l'ex-Tassorosso.
Mirtilla, confusa, gli sorrise a sua volta. Era sempre stato molto carino, quel Diggory; e anche la forma traslucida, bisognava dirlo, gli donava assai. E poco importava la sua consistenza ormai irrimediabilmente immateriale. Mirtilla l'aveva spiato più di una volta mentre, in quella stessa stanza, si dedicava alle sue abluzioni; e il solo ricordo era talmente nitido e qualitativamente eccelso che, già di per sé, bastava e avanzava per i secoli dei secoli amen.
«Che cosa ci fai, tu, qui?» gli chiese, nervosa.
Lui si strinse nelle spalle, un po' a disagio.
«Ecco, sai...» le rispose, sfoggiando quel suo caratteristico tono gentile. «Questo è il mio primo Natale qui ad Hogwarts... in queste vesti, intendo dire».
«Oh».
«Già. E quindi...» proseguì lui, chinando educatamente il capo «... mi chiedevo se, per caso, non avessi voglia di accompagnarmi alla festa di Natale di Rüf. Sai, non conosco ancora bene gli altri fantasmi, eccezion fatta per il Frate Grasso... e mi piacerebbe molto andarci con qualcuno più o meno della mia età, ecco».
Oltre le lenti non più appannate dall'amarezza, ma prontamente annebbiate da un'euforia a dir poco galoppante, Mirtilla fece tanto d'occhi.
«Dici... dici davvero?...»
Cedric mosse il piede, un po' imbarazzato.
«Beh, se ti va, ovviamente...»
«Alla festa di Rüf? Con te?»
«Sì» confermò Cedric. «Voglio dire, come amici, sai. Ma se non vuoi...»
«Oh, no, sono contenta di venirci con te come amica!» esclamò Mirtilla, sorridendo come forse non aveva mai sorriso. «Nessuno mi aveva mai invitata ad una festa, né come amica, né come nessun'altra cosa!»
Cedric si rattristò nel constatare quanto la vita post-mortem di Mirtilla fosse intrisa di solitudine; al tempo stesso, però, si rallegrò per il fatto di averla invitata, perché fare del bene alle persone gli era sempre piaciuto, tantopiù in vista del Natale.
«Vogliamo andare?» le propose allora, fluttuando lentamente verso la porta (la sua dimistichezza con la trasmigrazione era ancora scarsa) mentre lei cinguettava in risposta un «E come no!» tanto allegro da risultare decisamente su di giri.
"Come amica" pensò Mirtilla, avviandosi sollecita alle spalle del ragazzo. "Credici. Non certo dopo svariati litri di Bloody Sherry del Barone Sanguinario, caruccetto".
Beh.
Anche quando c'è in ballo lo "spirito natalizio", mai sottovalutare la prontezza di spirito di uno spiritello spiritato.


Ammenda pubblica.
Storia sciocchina... ma ultimamente sto scrivendo roba un po' troppo pesantuccia per i miei gusti, cosicché avevo bisogno di ovviare.
A mia discolpa, premetto che la colpa è tutta di Gee. Che, nella lista della sua Challenge, mi inserisce Mirtilla Malcontenta, la fantasmina furbetta/stalker per eccellenza. In più, se la stessa banditrice mi rivela di essere in fase di elaborazione di materiale top-secret su un certo Capitano dal Sorriso di Perla (segreto da me spu**anato, qui e subito), io non posso non ricamarci su. Chi ha detto che l'antimateria è pura e casta? Non certo Mirtilla, suvvia. Che di spiriti (nella loro accezione paranormale, alcoolica o ridanciana) pare intendersene parecchio.
La caratterizzazione di Roger è quella del mio HC (e di blackjessamine, che lo ha generosamente fatto suo): belloccio, olivastro, mezzo uruguaiano per parte di madre. Cedric, invece, più che dignitoso ripiego, è il mio cavaliere senza macchia e senza paura, che nel mondo reale o parallelo si prodiga in favore dell'altrui felicità. Occhio a non eccedere, eh, Ceds... gli approfittatori esistono ovunque, anche laddove ti trovi ora. Sul fatto che Cedric possa non essere "andato avanti", comunque, io ho una mia teoria, anche se la cronologia di questa flash non coincide con quella della mia long Sotto Spirito.
L'invito di Cedric a Mirtilla, chiaramente, e la di lei risposta, riprendono il dialogo di Harry e Luna per la festa di Lumacorno in HP6. Non so perché, ma mi immagino Rüf, collezionatore di storie, che nell'Aldilà si circonda di spiriti rari.
Spero di non essere scaduta nel demenziale, ché questo genere, la Challenge, non lo accetta.
   
 
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