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Autore: shana8998    29/01/2020    2 recensioni
Hannah è una studentessa modello. Una di quelle ragazze super intelligenti che non gode di alcuna popolarità nella sua scuola.
E' terribilmente infatuata di Justin Kohl uno dei ragazzi più ambiti della scuola che però la ignora totalmente.
Ma Justin non è l'unico ad essere popolare ed ambito alla Briar. Garret Graham un altro sportivo della Briar , è quel tipo di ragazzo senza nessun ritegno morale , uno sciupa donne viziato ed arrogante capitano della squadra di Hockey.
Dopo l'ultimo esame andato pessimamente per lui, Garret si troverà costretto a chiedere aiuto alla "secchiona" non che sconosciuta Hannah. Così stabiliscono una sorta di patto. Lei sarà la sua tutor per tutto l'anno mentre lui fingerà di essere il suo ragazzo , così da attirare l'attenzione di Justin. Ma qualcosa va storto e quella finzione fra i due non sembra più così falsa.
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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                             Hannah
Per tre volte sono sul punto di vomitare mentre torno verso casa mia.
Che diavolo mi è preso ieri notte. Perché?!
Qualcosa deve essere andato storto , forse sono stata drogata. Ma si , ne sono convinta.
Sono stata drogata e ho supplicato Garret di scoparmi da fatta.
Batto un pugno sulla mia fronte e ce lo picchietto più volte.
Gli ho detto cosa mi è successo. L'ho fatto, mi sono confidata con il pallone gonfiato mentre gli ero avvinghiata con le cosce al cazzo.
Bene. Peggio di così non potrebbe andare.
Il taxy si ferma. Per fortuna , non avrei voluto pagargli il lavaggio della moquette, perché si , un solo altro isolato e avrei dato sicuramente di stomaco li dentro.
-Hannah!.-. La voce di Allie mi arriva alle orecchie.
-Woe , amica sei un macello.-. Pronuncia mostrandomi un'espressione eloquente che rasenta il disgusto quando mi volto.
-Si. Lo so.-. Dico svogliata.
-Non saranno tutte queste lezioni di riparazione a ridurti così?.-.
Inarco un sopracciglio. -No. Garret non c'entra.-.
C'entra. E' tutta colpa sua e dell'effetto che mi fa.
-E' l'alcool il mio antagonista.-.
All'improvviso i suoi occhi si fanno preoccupati. - Ti stai dimenticando di noi.-.
-Allie! No diamine, siete i miei migliori amici.-. 
Ripenso al fatto che ultimamente non li ho frequentati più di tanto.
Allie mi abbraccia.
-Sei così lontana ultimamente...Vorrei raccontarti tante cose...-.
Faccio un passo indietro e le sorrido.- Se ci stai , potremmo preparare un buon caffè e parlare?.-.
Non sono dell'umore , non lo sono affatto ma Allie è mia amica lo è sempre stata perciò , glielo devo.
-Entriamo in casa.-. Oggi però ha un'aria insolita in viso. E' sin troppo premurosa e dolce. La conosco troppo bene, c'è qualcosa che non va.
Nell è in casa.
-Ben tornata.-. Si tira più su , sulla gobbetta del naso il suo paio di occhiali. E' intimidita da qualcosa , che credo essere proprio la mia presenza.
-Ho già messo su del the ...-.
-Voleva del caffè.-. Perchè si comportano così , come se dovessero prepararmi a qualcosa.
-Ragazze tutto bene ? .-. Mi guardano come se avessi appena sparato un colpo di pistola in aria.
Allie si inumidisce un labbro con la lingua.
-Ecco...Siediti.-.
Mi accomodo seduta attorno al tavolo quadrato della cucina. Lei fa lo stesso.
- Noi , volevamo...-. Si gratta la nuca. 
-Allie vorrebbe dirti che...-.
-Oh insomma ragazze , incominciate a farmi preoccupare , su avanti.-.
Gli occhi di Allie si fanno rossi ed anche Nell sembra sul punto di piangere.
-Esco con Kohl.-.
Mi arriva una secchiata gelida addosso.
-Che significa che esci con Kohl.-. Mi trema la voce.
Allie distoglie lo sguardo. -Ho lasciato Brandon una settimana fa e per puro caso , lo giuro, ho incontrato Kohl ad una festa di confraternita. Mi ha chiesto il numero e...Da cosa è nata cosa.-.
Mi sento morire.
-Perché ...Tu sapevi che mi piace ...Sapevi che ho fatto tutto questo inghippo con Garret solo per uscirci.-.
-No! Io non sapevo niente! Nell sapeva , perché tu ti confidi sempre con lei e mai con me!.-
Spalanco la bocca allibita. 
-E' incredibile sai? Il tuo modo di giustificarti è assurdo.-. Mi sollevo con la forza di dieci uomini dalla sedia. Rovescio la tazza del the per non prenderle a pugni.
-Siete pessime.-. Sentenzio acida uscendo dalla stanza.
Sento Nell scoppiare a piangere.
Non mi interessa. Ha coperto Allie senza dirmi niente , senza mettermi al corrente...
Raggiungo camera mia , che poi è anche la sua.
Non posso restare qui .
Dio vorrei credere che sia tutto uno scherzo. Che non sta succedendo sul serio.
La stanza mi vortica intorno. Sono in preda al panico. 
Fa male cazzo! Fa terribilmente male in petto essere traditi da un'amica.
Una lacrima mi scava la carne della guancia. Brucia.
Afferro il borsone di scuola e ci ficco dentro i primi quattro panni che trovo. Afferro le cuffiette una sciarpa leggera , la mia giacca di pelle. Me ne vado.
-Hannah , ti prego . Torna qui.-. Dice Nell apparendo dalla cucina.
Ormai sono vicina alla porta d'ingresso, ho fatto la mia scelta. Afferro il pomello.
-Non è giusto finire un'amicizia così, io non c'entro nulla.-. Biascica fra un singhiozzo e l'altro.
-Potevi pensarci prima di nascondermi tutto.-.
Apro la porta per poi sbattermela alle spalle.
Finisce così. Non ho più nessuna voglia di sentire la voce di entrambe. Ne qualche stupida giustificazione.
Afferro il mio cellulare .
Destinatario : Garret Graham.
Ricordi quando hai detto che avresti fatto qualsiasi cosa pur di sdebitarti. Bene. Ospitami da te per qualche giorno. Poi ti spiego.
Invio.
Aspetto la sua risposta all'interno della mia macchina. 
Sono un fascio di mille sensazioni diverse. Ancora non ci credo...Allie...
Mentre sono li che rimugino vedo Brandon avvicinarsi al portoncino del nostro dormitorio con un mazzo di rose. 
Il primo pensiero che mi balena in testa è quello di avvertirlo che si sta comportando da illuso.
Povero stupido, è innamorato di una puttana. Si, l'ho detto Allie è una puttana.
Bussa alla porta ma apre Nell.
La vedo mimare un no con la testa e pochi attimi dopo, Brandon con aria sconfitta ripercorrere a ritroso la strada da dove era arrivato. Getta il mazzo di fiori in un cestino fuori dalla nostra proprietà.
Dio, poverino.
Allie era stata in grado di spezzare tre cuori con un solo gesto. Il mio , quello di Brandon ma anche quello di Nell che ora è li , ferma sull'uscio di casa con il viso fra le mani. Sta singhiozzando ancora. 
Mi mancherà da morire.
Ripenso come in un flash a quante ne avevamo passate.
Forse eravamo cresciute tutte e tre , troppo diverse per proseguire quella strada assieme.
Il Bip del telefono mi fa sussultare.
Destinatario : Garret Graham
Ospitarti? Si certo. Ma che succede?
Risposta.
Non posso avere un problema Graham?
Non digito nulla sulla tastiera , Garret non merita risposta. In questo momento mi dico che si deve attenere a ciò che gli ordino , niente di più niente di meno.
Accendo il motore dell'auto e guido fino al suo dormitorio.
Sono confusa , stremata dalla notte prima , ma penso che lo shock della notizia di Allie abbia fatto si che i fumi dell'alcool siano svaniti del tutto.
Quando sono nuovamente fuori casa di Graham , respiro un'aria diversa. Qualcosa sta cambiando.
Lui è fuori dalla porta , è arrivato sicuramente pochi minuti prima di me. Ha il suo borsone da Hockey sulla spalla e le chiavi dell'auto strette fra due dita.
Lo sorpasso aspettando che si decida ad aprire questa dannata porta.
Guardo fissa la lastra di legno . Ho gli occhi pieni di lacrime incastrate alle ciglia, ma resto li , con l'espressione più seria che potessi ricacciare.
-Hannah...-. La voce di Garret è preoccupata, lo sento.
-Non è niente Garret, non fare domande.-.
Mi fissa ancora per un secondo , poi sussurra un "come vuoi" , quasi allacciato alle labbra ed apre la porta.
Saliamo le scale in silenzio. Tutto quanto sa di marcia funebre. Mi sento come se stessi salendo al patibolo.
-Allie esce con Kohl.-. Dico prima che lui apra camera sua. 
Non aspetto a caso quel momento , freddando il suo polso sulla maniglia della porta. Lo faccio perchè in un certo qual senso la sera prima li dentro è successo qualcosa di nostro e , cazzo non voglio che Kohl si metta in mezzo a quel ricordo.
Garret sospira.
-Ti passerà.-. Dice poi. Apre la porta. Ha l'aria più triste di me ora. 
Crede forse che sto piangendo per Justin? No perché da pochi attimi a questa parte ho realizzato che l'unica delusione che provo è per Allie non per Kohl.
Sono rintronata da tutta quella storia, ma so per certo che quando sono con Garret , Justin passa in secondo piano. Mi sto quasi arrendendo a questo dettaglio.
Poggia il suo borsone.
-Ah, non ero a lezione oggi. Ero a giocare.-. Dice riferendosi al messaggio di poc'anzi , prima di sparire in bagno. E' offeso?
Ce l'ha con me. Lo capisco subito che è deluso. Ma non credo che Garret sia innamorato di me. Perciò questo suo atteggiamento per me non ha senso.
Abbandono la mia borsa e mi butto sul letto.
                                                                                                                   Garret
Dio. Hannah mi chiama, solo per dirmi che quel frocetto di Kohl esce con la sua migliore amica?
Stiamo scherzando?
Sono furioso ed allo stesso tempo , sono ancora più incazzato perché so il motivo per cui sono furioso: Hannah mi piace. Mi piace da pazzi. E l'idea che a lei possa interessare un altro ragazzo ancora adesso , mi fa ribollire il sangue.
Mi è passata la voglia di averla fra i piedi. Tutta la magia della notte precedente è svanita nel momento in cui ho sentito la parola Kohl uscire dalla sua bocca.
Dannazione! Maledetto Justin, maledetto Dean , maledetti tutti quei bastardi che potrebbero avere a che fare con lei !
Non so cosa mi sia successo dopo ieri notte ma secchiona Welsy , mi piace da impazzire . Credo di essere eccitato h24 in sua presenza , ma allo stesso tempo la cosa più spaventosa è che ho paura anche solo di sfiorarla pur di non farle del male. Quella storia. Lo stupro...Sono ancora scioccato.
Hannah deve aver passato l'inferno e cerca di andare avanti a tutti i costi.
L'altra sera , si è spinta così oltre che quasi mi ha sbriciolato il cuore quel modo disperato di voler dimostrare di essere sana, libera dai fantasmi .
Decido si riemergere dal bagno, mi salgo un pantaloncino da sport sui glutei e la raggiungo.
E' li, buttata sul mio materasso a fissare il soffitto . Chissà a che dettaglio di Justin pensa. Dico così perché so che sta pensando a lui.
Chiudo la porta ed i suoi occhi piombano su di me. Prima mi guarda come se non mi vedesse , poi le sue palpebre si sollevano maggiormente, come se ciò che sta vedendo le piace.
Non starnazza come al solito di coprirmi, come quella volta che la rincorsi a cazzo dritto...Che ridere ora che ci ripenso.
Si solleva con le braccia dal materasso. I suoi occhioni vedi da cerbiatta mi studiano. Sono sicuro di sudare freddo.
Mi avvicino al materasso. E' come se stesse aspettando qualcosa. Mi abbasso e le molle si piegano sotto i palmi delle mie mani ed il mio ginocchio destro.
Hannah resta li , ferma , leggermente piegata indietro.
Le arrivo sopra . Ho gli occhi incastrati nei suoi , non riesco a non fissarla.
I nostri nasi si sfiorano. La bacio.
Non so cosa stia succedendo , ma accade in fretta e mi piace.
Le affondo la lingua in bocca per l'ennesima volta in quella settimana e mi fa impazzire.
La voglio come non ho mai voluto nessuno. Ma poi ci penso. Lei si sta vendicando di mister football.
Non le frega nulla di me. Io sono solo il mezzo per tornare a scopare e poi  scopare Kohl.
Mi stacco dalle sue labbra.
-Non lo fare.-. Dice quasi disperata. La guardo incredulo. -Non pensare che vedo lui mentre bacio te.-.
Non credo di averlo mai pensato comunque, però in qualche modo con quelle parole ha centrato il punto della situazione.
Vorrei risponderle che non mi interessa sapere che cosa pensa quando mi bacia , come non mi è mai interessato in passato, ma in realtà muoio dalla voglia di saperlo.
-Vorrei che in questa stanza ci fossimo solo noi. Justin , lascialo fuori da quella porta.-. Le indico la porta di camera mia. Sorride.
Avevo bisogno del suo sorriso.
Torna a baciarmi. 
E' diverso adesso. E' dolce quando lo fa . Delicata , ed ecco che torno ad aver paura.
-Cosa c'è che non va?.-. Mi chiede all'improvviso.
Credo di essermi bloccato. 
-Niente.-. Deglutisco. -Solo...Baciami ancora.-.
Lo fa , ma si arresta.
-Garret, dimmi cosa non va.-.  Piomba a sedere affianco a me.
Sospiro. 
Allaccio le braccia alle ginocchia. -E' quella storia dello stupro.-.
La sua espressione si fa più dolce ancora. -Va tutto bene. So quello che sto facendo.-.
-Si lo so , ma ...-.
-Garret, io ho avuto un ragazzo per un anno e mezzo prima di te. Non sono così astiosa verso il sesso. E' solo che , c'è un interruttore in me che non fa "click". Sta tranquillo.-.
Spalanco le palpebre. E' così brava a mentire , che quasi ci casca anche lei nelle bugie che dice. Glielo leggo in faccia che si combatte istante per istante .
-Ho un' idea.-.
Sbatte le palpebre così tante volte per l'incredulità che mi viene da ridere di getto.
-Se vuoi ascoltarla...-.
Annuisce. -Perché non provi a darti un orgasmo da sola.-.
- Sono certo che se parti dalle tue mani , la smetterai di avere paura di mani estranee.-.
In realtà non avevo idea di come affrontare questa situazione così delicata con lei, e forse il mio modo di essere "leggero" sin troppo delle volte, non era sempre d'aiuto.

                                                             Hannah
Avevo appena creduto di aver speso tutto il mio bancomat di imbarazzo , piombando in casa sua e pomiciandolo per l'ennesimissima volta , ma mi sbagliavo.
-Lo faccio sempre.-. Ammetto. -E' l'unico modo perché io arrivi all'orgasmo.-. Evito il suo sguardo.
-Davanti a me.-. Precisa. -Prova a venire , da sola , davanti a me.-. Fa una pausa -Ed io verrò davanti a te.-.
Oh mio Dio. Fa sul serio?
Non riesco a credere che stiamo anche solo parlando di una cosa del genere.
-Ti prego di scusarmi, sto per andare ad impiccarmi.-.mormoro. 
-Dai dico sul serio Hannah. E' un esercizio di fiducia, sono convinto che ti farà bene. Ci mostreremo entrambi vulnerabili e vedrai che non c'è nulla di male.-.
Prima che io possa ribattere scende giù dal letto e si sfila il pantaloncino da palestra blu e giallo.
Mi si blocca il respiro nei polmoni. Ieri notte mi sono strusciata contro il suo pene e si era grosso, ma in realtà non lo avevo mai visto nudo. Ed ora LO STO GUARDANDO , ed è lungo e duro, e perfetto.
Ho un fremito alla vista del suo corpo nudo , e quando alzo lo sguardo fino a incontrare i suoi occhi , in quelle profondità grigie delle iridi  non vedo altro che sano desiderio e dolce incoraggiamento. Nessuna sporca libidine , nessun barlume di potere , nessuna ferocia , ne cattiveria .
Lui non è il mio ex o quell'uomo che mi ha stuprata. Lui è Garret e sta mettendo da parte il suo status sociale , il suo essere pieno di se , raggiungendo la mia altezza solo per dimostrarmi che rendersi vulnerabili , va bene.
Lo guardo negli occhi e qualcosa nella sicurezza della sua espressione mi induce all'azione . Le mie dita tremano in maniera incontrollabile , mentre afferro l'orlo della mia felpa e me la tiro fin sopra alla testa , resto in reggiseno , poi faccio un sospiro profondo e tolgo anche quello.
                                                                                                               Garret
Non mi sono mai masturbato davanti ad una ragazza prima d'ora.
Cioè, mi è capitato di tirarmi il cazzo una o due volte prima di metterlo in un posto più appetibile del mio pugno , ma masturbarmi dall'inizio alla fine? E' la mia prima volta. E sono nervoso.
Eppure mentirei se dicessi di non essere estremamente eccitato.
Non riesco a credere che Hannah si sia convinta a questa follia e sia nuda sdraiata sul mio letto. E' meravigliosa. Ha un corpo morbido e formoso nei punti giusti. I suoi seni sono perfetti, tondi e morbidi con dei capezzoli turgidi ma non volgari. Piuttosto duri.
Abbasso lo sguardo sul suo inguine. Non vedo l'ora che apra quelle cosce , voglio vedere ogni centimetro del suo corpo.
Non voglio uscirmene come uno sporco pervertito perciò non le dico nulla. Che sia lei a sentirsi a suo agio e faccia ciò che più le piace.
-Non parli.-. Accusa lei.
-Non voglio spaventarti.-.
-Amico, te ne stai nudo davanti a me, con il cazzo in mano. Se non mi spaventa questo, dubito che potrebbe spaventarmi qualsiasi cosa tu possa dire.-.
Giusta osservazione.E porca puttana , come mi freme il cazzo quando mi chiama "amico". 
-Allarga le gambe.-. Dico allora. -Voglio vederti.-. Lei esita , ma poi lo fa.
Mentre butto fuori l'aria dai polmoni resto stordito . E' rosa , e bella , e lucida , e perfetta.
Verrò davvero troppo presto. Ne sono certo. Ma faccio l'impossibile per ritardare l'inevitabile.
-Fammi vedere cosa faresti se io non fossi qui.-. Mormoro. -Fammi vedere come ti toccheresti.-.
Le sue guance arrossiscono di colpo. E' dolce Hannah.
Ha le labbra leggermente aperte . Desidero così tanto baciarla ancora.
Molto lentamente , si porta una mano fra le gambe.
Una sferzata di piacere mi da i brividi attraverso il corpo.
-Così , Welsy , toccati...-.
Un polpastrello tocca il suo punto più sensibile. Lo massaggia . Il suo tocco è esplorativo, come se volesse perderci tempo a scoprire cosa le piace.
Muovo la mia mano alla sua stessa velocità: senza fretta.
Il mio corpo desidera esplodere, ma il momento è troppo importante perché getti tutto all'aria. Devo stringere le chiappe per evitare l'esplosione. Faccio fatica.
Le sfugge un gemito ed immagino le sue labbra attorno al mio cazzo. NO. Devo smetterla.
Ricorro al piano B. La masturbazione d'emergenza. Stringo più forte la mia stecca fino a provare dolore . Hannah si massaggia più velocemente. Gioca con un capezzolo passandoci le dita. E' così duro.
-A cosa stai pensando Welsy?.-. Faccio quella domanda perché in questo momento mi sto preoccupando del bene di entrambi.
-Sto pensando a te.-.
Sono ancora più eccitato. Torno ad accelerare il movimento del polso.
-Sto pensando a come mi eccita il tuo corpo.-. Prosegue. Va sempre peggio.
-A quanto io abbia voglia di baciarti durante il giorno...-.
-Cos'altro?.-. Dico con la voce roca.
-Sto pensando alle tue dita su di me...-.
Sto pensando alla stessa cosa , ma mi accontento di guardare all'opera le sue. Ne spinge due all'interno della vagina mentre con l'altra mano continua a massaggiarsi il suo punto sensibile.
Sono io che le sto facendo questo. Non la sto toccando ma per Hannah , è come se lo stessi facendo.
-Ci sono quasi.-. L'avverto .
-Si?.-.
-Non credo di potermi trattenere ancora per molto.-.
Poi impreco fra me e me perché vedo che ha le dita completamente bagnate ogni volta che le tira indietro.
Sto morendo.
-Anche io.-.
Entrambi incominciamo ad emettere versi : lei mugola, io gemo.
-Oh....Dio.-. Annaspa.
Veniamo insieme. Lo faccio con una tale prepotenza che sono costretto ad appoggiarmi alla scrivania. Il piacere finisce ovunque , mi bagna gli addominali e gocciola a terra.
Quando torno sul pianeta terra incrocio gli occhi di Hannah . Sembra stordita ed affascinata allo stesso tempo. Ha un grosso sorriso sulle labbra e questo per me è il momento più bello.
   
 
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