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Autore: _camus_    30/01/2020    11 recensioni
Itachi abbassò lo sguardo appannato sulle proprie mani: mani che avevano evocato magia, sfiorato corpi amati, ferito e ucciso.
La vita gli era scorsa attraverso di esse come sabbia tra le dita e ora, sui palmi, non ne restava che un ultimo granello.

Nell'arco di una vita i momenti davvero importanti si possono contare sulle dita delle mani.
- Questa storia partecipa alla "Challenge delle Mani" indetta dal gruppo Facebook "Il Giardino di Efp" -
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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II

II

Prompt 4: Carezza / Parole: 110

 

 

La stanza dell’ospedale risplendeva di uno sfolgorante mattino di luglio.

Quando Mikoto aveva allungato il fagotto verso di lui, Itachi all’inizio si era sentito troppo emozionato per compiere qualunque altro gesto che non fosse quello di fissare la nuova, bellissima vita appena venuta alla luce: il bambino appariva tanto perfetto da far pensare che, toccandolo, lo si sarebbe potuto sciupare.

Nonostante le proprie resistenze, alla fine si decise a sfiorare la guancia di suo fratello con un dito soltanto, tastandone la carne morbida e rosea; a quel contatto, gli strilli acuti del neonato cessarono di botto.

Fra lui e Sasuke tutto iniziò con una leggera, infinitesimale carezza.




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