Storie originali > Storico
Segui la storia  |       
Autore: camillavaamare    02/02/2020    1 recensioni
Nella Londra della fine del 1800: più precisamente 1888; si vive nell'ipocrisia degli aristocratici, nelle strade sotto i ponti, tra i fumi tossici delle fabbriche, facendo le prostitute prendendo spesso malattie Veneree, nella povertà estrema, nel nebbione del carbone, nei palazzi fatiscenti senza camini al gelo e i bambini devono lavorare facendo gli spazzacamini per pochi penny. L'importante è apparire perfetti. E' in questa calma apparente che Jack Lo Squartatore dilanierà le sue vittime. Mostra l'ipocrisia della Londra Vittoriana.
Genere: Fluff, Introspettivo, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Età vittoriana/Inghilterra, Il Novecento
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
6

2.QUANTA IPOCRISIA TRA GLI ARISTOCRATICI!

E' nei quartiere di Chelsea, Mayfair e Kensington che vivono gli aristocratici. Le loro case sono delle ville / palazzi con il giardino all'Inglese, una serra di vetro da cui escono tanti profumi, dei gazebo e un vialetto lastricato.

Lula Butler vive a Mayfair n Regent Street insieme ai tre figli. Si preparano per andare dai Keller. Vivonotre case più giù.

Lula dopo aver indossato il vestito e i gioielli si mette un cappello piumato nero. Usciti incontrano Eva Keller.

Le ragazze spostano il piede destro in avanti, l'altro indietro, ppiegando le ginoccia, alzando poco l'orlo della gonna e abbassando la testa di 30 gradi; anche i figli si inchinano per salutarla.

"Come state? Spero bene. E anche la vostra famiglia."dice felice di vederla.

"Bene, grazie... Lula. E voi mi sembrate in salute... con tre figli."

"Sì. Sto bene. Grazie dell'interessamento. Sono molto fortunata ad averli."

"Volete accompagnarmi a casa? Ho una bellissima sorpresa per voi."aggiunge emozionata Eva e l'amica accetta entusiasta. Giunti dentro Lula viene presentata ad Alan Powel. Dopo i conveevoli lo fissa affascinata. È un uomo con gli occhi marroni e dei lunghi capelli biondi mossi. Boccolosi.

"Avete visto quanta nebbia e temporali ci sono stati? Ho dovuto segregare i miei figli in casa."dice calma Lula. È sempre la donna a dover parlare per prima all'uomo, tranne quando sta seduta; in quell'occasione l'uomo può invitaràla a ballare. Ed il baciamano viene fatto solo a donne sposate, allapropria fidanzata e alle proprietarie di casa. È scandaloso farlo in altre occasioni oltre che volgare.

"Avete ragione, My Lady. Infatti sono dovuto tornare presto dalla campagna."

"E ostra sorella come sta? Mi ha scritto dicendo che stava male. Le era venuto il raffredore."chiede preoccupata Eva ad Alan; il quale con sincerità e cortesia le risponde. Non ha dei modi affettati: è elegante senza sforzarsi di esserlo. Quasi utti gli uomini che le hanno presentato erano ipocriti. Per questo aveva rinunciato ad un marito e che sarebbe morta sola. Ha 20 anni! Il primo è morto 20 giorni dopo le nozze lasciando l'eredità ai figli (appena sarebbero stato maggiorenne).

Tutti siedono al tavolo per mangiare, finita la cena chiacchierano.

Lula finita la discussione, siede sul divano ad ingozzarsi di gelato.

I musicisti iniziano a suonare e lui invita Lula. Fanno l'inchino del saluto poi ballano.

"Nostra madre è già innamorata persa. Penso che presto si risposerà."commenta divertito George al fratelo.

Lula vorrebbe tanto conoscerlo, ma non può farlo da sola.

"E' una bellissima serata. Usciamo a fare un giro nel parco? Ci sono tante stelle."propone allegro Levy e presa Eva a bracciatto escono seguiti dagli ospiti. Alan per rimanere da solo con lei rallenta. Non sanno cosa dire.

"Quella tota al cioccoato era buonissima. Più del sorbetto. Ilimoni erano acquosi."

"In realtà, ho mangiato solo il gelato. La torta non mi sembrava granché."mormora ansiosa di non farsi sentire da Eva. È sbagliato dire la verità se offende, bisogna eguire il galateo.

"Uno di questi giorni vorrei invitarvi ad un banchetto. Ne facciouno ogni sabato. Non accetto rifiuti. Dovete venire."ordina tenero facendosi ammirare da lei. Pochi sono interessati ad essere una bella persona... per non dire nessuno. Vivono di cortesia ma la verità è che sono insignificanti. Inutili. Ipocriti. Queste persone non servono... a molti basta solo fare bella figura. E lui è entrmbe le cose: bello sia dentro che fuori. Riflette ammirando la dolcezza di Alan. Vengono raggiunti da Eva che li interrompe, quindi lui va dal suo amico.

"Domani andiamo a fare compere. Ho voglia di spendere soldi. Ci vediamo al slito posto, alle 12.30."dice entusiasta Eva e Lula ne resta delusa. Alan ha raggiunto Levy sotto al gazebo per bere il caffè.

Lula dopo un po' torna a cas con i figli e al'ora prevista va nel solito posto. Si salutano inchinandosi, camminano lente per ammirare le vetrine colorate. Vendono tante cose, alcune provengono anche dalle colonie. A Piccadilly ci sono i negozi, ecco perché le strade sono sempre piene di gente e carrozze.

Le ragazze incontrano delle altra amica, si inchinano per salutarsi; dunque entrano in una Tea Room (sala da tè) a chiacchierare.

"Vi ho visti ieri sera. Alan e voi che parlavate vicini. L'avete incantato."

"Keller! Non dite queste cose! Figuratevi! C'è gente molto meglio di me e senza figli!"

"Ha ragione. In quel momento stavo facendo l'uncinetto sul balcone e vi ho visti."aggiunge accigliata un'altra versando il tè; mentre Eva serve le fette di torta nei piccoli piattini floreali... Lula sbuffa.

"Ho tante amiche spione. Peché? Non è interessato a me in quel senso."

"Giusto. Perché uno non interessato cerca un modo per stare con te da solo."commenta spiritosa Eva.

"Alziamoci. Subito. Non voglio che quella provinciale si sieda con noi."sussurra ansiosa Eva notando una vecchia signora entrare e guardandosi intorno alla ricerca di un tavolo vuoto.

"Buongiorno raazze! Avete visto che oggi fa meno caldo?! Speriamo resti cos! Avrei tanto voluto sedermi a chiacchierare con voi."commnta Helena avvicinandosi al gruppo.

"Siete arrivata troppo tardi, signora Weakman. Se venivate prima..."aggiunge dispiaciuta Eva alzandosi imitata dalle amiche. Escono senza darle il tempo di dire altro. Non si deve salutare una persona che ti sta antipatica.

Il gruppo di amiche entra in un negozio a comprare vestiti, guanti e cappelli nuovi.

"Questo come mi sta? Preferisco il viola... voi, cosa dite? Sui miei capelli è esagerato."

"Avete ragione, Butler. O questo nero. Ma non prendetelo azzurr. Vi sta male."risponde sorridente Eva togliendo a Lula il cappello azzurro, per provarle quello nero. La trascina davanti allo specchio.

"Provate anche questi guanti. Il vostro Alan vi chiederà di sposarlo immediatamente."aggiune scherzosa un'altra infilandole i guanti di raso. Lula la fissa dubbiosa.

"Come fermaglio... questo con le perle e i fili argentati. O quello di smeraldo."

"Finitela! Per cosa mi avete scambiata?! Non sono la vostra bambola!"protesta irritata Lula prima di inchinarsi per tornare a casa.

Lula sa bene che non dovrebbe coccolare i figli, almeno nella loro casa lo vuole fare.

Loren sta studiando Francese, quando sua madre lo interrompe per baciarlo e accarezzarlo sulla testa.

"Madre... dai. Non vedete ch sto studiando? Accarezzatemi dopo."dic impaziente alla ragazza sedendosi con lui.

"Se tuo padre ti vedesse sarebbe molto orgoglioso. Sei un bravo ragazzo."aggiunge tenera prima di cercare George. È nella serra a curare i fiori.

"Madre? State bene? Mi sembrate persa. Dvreste essere contenta che Powel vi abbia invitata."

"Lo sono. C'è qualcosa in lui che non mi convince. È trppo... perfetto..."

"O forse... siete rimasta vedova per troppo tempo... e dovreste ricominciare a vivere."rispone pensieroso George e lei fissa il fiore che stava curando.

Lula ritorna dentro e si chiude a chiave nella propria camera. Toglie il vestito restando nuda davanti allo specchio... guarda il proprio corpo. Le sue forme. E tocca la pelle morbida. Resta ferma a fissarsi, dopo alcuni minuti slega i capelli. Ricadono lenti sulla schiena e sul seno.

Lula in quei minuti si permette di immaginare le lunghe braccia muscolose dell'uomo a cui ha dato il proprio cuore inconsapevolmente. L'aveva fatto nel momento che Eva glielo presentava. È stata una cosa istantanea, ma anche stupenda. Fantastica. Sono quelle le braccia che vuole sentire sulla propria pelle, quando è triste o contenta. Alan Powel diventerà suo marito. Lei si impegnerà al massimo, affinché questo capiti. Deve farlo. Odia quando qualcuno le dice no.

Dopotutto nel mondo degli aristocratici, l'importante è apparire perfetti. E questo lei lo sa molto bene.

Mancano pochi giorni al 31 agosto... quel pomeriggio Lula andrà da Alan.

L'assassino sta progettando il primo delitto nelle strade di Whitechapel. Nessuno vorrà fermarlo, perché a chi interessano delle prostitute? Gli aristocratici sono occupati con le feste e la polizia non sa a chi rivolgersi.

E l'acqua del Tamigi assetata brama il sangue delle vittime, oltre che i corpi. Questo misterioso assassino colpisce sempre donne povere e sole. Perché solo loro? Ha un'idea? O lo fa per divertimento? Sono queste le domande a cui dovrà rispondere l'investigatore Frederick Abberline. Ma nel frattempo i cittadini di Whitechapel saranno cotretti a chiedersi: chi sarà la prossima vittima? E vivere nel terrore. È questo lo scopo del misterioso assassino, divertirsi a vedere quanto hanno paura senza poter fare niente per fermarlo.

E Lula non è interessata a cosa capita in questo quartiere, Nevada invece vivrà nel terrore. Ma Londra non può fermarsi neppure per un omicidio! È una macchina perfetta che deve sempre funzionare... ogni ingranaggio gira alla perfezione, non sarà sicuramente quell'assassino a fare bloccare la macchina Londinese! Proprio per nulla. Non ci riunirà nessuno.

La follia dell'assassino inizierà a massacrare le prostitute molto presto, farà precipitare Londra nella disperazione e nel caos. Tutti diventeranno diffidenti non solo vrso gli altri, ma dubiteranno anche di loro stessi... questi delitti farebbero impazzire chiunque. Sani e pazzi. I malati mentali possono solo peggiorare la propria follia. Sono degli efferati delitti; è impensabile che un cervello possa pensarli.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: camillavaamare