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Autore: Sedge    04/08/2009    14 recensioni
Breaking Dawn dal punto di vista di Edward
Genere: Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao ragazze!!!Ho fatto presto questa volta a scrivere un nuovo capitolo e ve lo posto(anche se io non sono troppo soddisfatta…)!!Poi…il capitolo dal punto di vista di Bella non l’ho postato prima perché mi ero scordata di averlo scritto…semplicemente!!!Spero di non avervi fatto fare confusione!!!Beh…vi lascio al capitolo!!Un bacio, Silvia!

Capitolo 24. Nuova
Non si mosse. Non respirò. Ma i suoi occhi aperti osservarono con intensità il soffitto. Cosa stava guardando?Doveva essere tutto molto strano per lei. Ora i suoi sensi erano molto, molto più sviluppati di prima e poteva percepire sfumature, colori, suoni, prima impossibili.
Sono qui con te”, pensai. Avrei voluto accarezzare, toccare quel viso che mi sembrava spaventato, turbato. Dirle che era quasi tutto come prima;che io ero lì, come sempre, per lei.
Ma temevo di spaventarla, più di quanto non lo fosse già.
Le strinsi la mano, cercando di rassicurarla. I suoi occhi si immobilizzarono, fissi. Sembrava essere turbata da quella stretta, da quel tocco. Come se non lo riconoscesse, come se non fosse quello che si aspettava. E probabilmente era così. Lei ricordava la mia pelle dura e fredda, ma ora, che anche la sua era esattamente così, come la mia, mi percepiva in modo diverso.
E improvvisamente scattò velocemente lontano da me, addossandosi completamente alla parete, in posizione di difesa. Era davvero agile e veloce. Difficile pensare in quei termini di Bella, la mia Bella, che difficilmente, da umana, sarebbe riuscita a fare una cosa del genere senza, come minimo, rompersi una gamba. Cercai di non ridere a quel pensiero, non mi sembrava il momento adatto per lasciarmi prendere dall’ilarità.
Fai piano Edward…Aspetta, lascia che prenda confidenza con l’ambiente”, pensò Carlisle, che insieme con i miei fratelli, era vicino alla porta, pronto ad aiutarmi in caso di reazioni incontrollate di Bella.
Era ora che si svegliasse…Com’è bella!!!”, pensò, Alice, canticchiando tra sé.
Bella si era leggermente rilassata,abbassando la guardia, senza però alzarsi; rimaneva accovacciata, in posizione di attacco. E teneva gli occhi fissi su di me. Mi guardava.
Sono io amore, Edward”, avrei voluto dirle, ma volevo aspettare che fosse lei a fare il primo passo verso di me. Potevano essere successe mille cose durante la trasformazione. Poteva essersi resa conto che l’avevo fatta soffrire come non mai, che l’avevo condannata ad un esistenza eterna senza i suoi affetti umani…poteva aver cambiato idea su un sacco di cose, soprattutto su di me.
I suoi occhi, rossi accesi, non smettevano di fissarmi, di osservarmi. La fissai anch’io, e mi accorsi che non emanavano timore, paura, rabbia, rancore…no, mi stava studiando, come se mi stesse vedendo per la prima volta. Poi lentamente, la vidi spostare i suoi occhi oltre me, sulla porta, dove c’erano Emmett, Jasper, Alice e Carlisle.
Aveva ragione mio padre. Stava studiando la situazione, come un animale. Non dovevo scordare che ora Bella era del tutto simile a me, solo con i sensi molto più sensibile e una forza che, molto probabilmente, era il doppio della mia.
Il suo sguardo si muoveva velocemente, vagliando attentamente ogni piccolo dettaglio.
Tornò a guardare me. Piegò la testa di lato,e si alzò lentamente, senza smettere di fissarmi.
Sembrava aver capito che nessuno voleva farle del male. Feci il giro del lettino, dov’era stata distesa durante tutta la trasformazione, per avvicinarmi a lei. Rimase immobile, continuando a guardarmi quasi incantata.
-Bella, amore?-, chiesi, sperando che mi riconoscesse.”Sono io va tutto bene”, pensai, cercando di tranquillizzarla con lo sguardo.
Non rispose ancora. Sembrava imbambolata, ipnotizzata da qualcosa…
-Tesoro...Ora sei un po’ confusa…stai tranquilla-, cercai di dire, sperando che mi rispondesse.
Che c’è amore?A che pensi?”.Avrei voluto aiutarla in qualche modo. Sembrava davvero un piccolo cucciolo, spaesato e indifeso. Probabilmente aveva sete, e non sapeva capire quella nuova sensazione che albergava in lei. O probabilmente era solo confusa, dalla miriade di suoni, odori, cose nuove che non era solita percepire.
Mi sarebbe piaciuto sapere a cosa stava pensando e, in realtà, avevo sperato che, dopo la trasformazione, la sua mente si sarebbe finalmente aperta a me. Ma nulla. Era, come sempre, inaccessibile.
Feci l’ultimo passo che mi divideva da lei, e le accarezzai, lentamente, dolcemente la guancia. La vidi turbata, come se avessi fatto qualcosa che non andava. Osservò me, il mio viso, per poi spostare i suoi occhi sulla mia mano, che continuava ad accarezzarla.
Che c’è?Cosa provi amore?”, avrei voluto chiederle ancora. Non lo feci. E non lo feci perché ero emozionato, impacciato, quasi peggio della prima volta che l’avevo baciata, o che avevamo fatto l’amore. Toccarla…era da tanto che non desideravo Bella in quel modo. O meglio, l’avevo sempre desiderata tanto, ma mi sembrava sbagliato fare certi pensieri… prima. Avevo sempre timore di farle male, di non essere in grado di fermarmi, di perdere il controllo. E durante la gravidanza era stato ancora peggio. Troppo preso, spaventato, preoccupato per quello che avevo fatto a lei, a Bella, mi ero spesso odiato per aver fatto il patto, e aver deciso di fare l’amore con lei, ancora umana.
Ora invece, che tutto sembrava essersi sistemato,mi sembrava naturale tornare a desiderarla, tanto, sempre, come un uomo, come un marito. E mentre l’accarezzavo, sembrava che anche lei percepisse quella scossa elettrica, emozionante, eccitante che aveva invaso il mio corpo, bruciando le mie vene, e concentrandosi nello stomaco. Avrei addirittura giurato di sentirla tremare al mio tocco…Ma non poteva essere. Sapevo che i vampiri neonati non avevano quel tipo di pensieri, quel tipo di “appetiti”…troppo presi a combattere con quello della sete.
Eppure…eppure sentivo i suoi occhi guardarmi, fissarmi e avrei giurato che quegli occhi fossero carichi di desiderio…per me. Con un espressione stupita sul volto, continuai ad osservarla, in attesa che parlasse.
Poi successe l’inaspettato.
Bella si gettò completamente su di me, abbracciandomi stretto.
Oddio se è forte”, pensai, stritolato dalla sua stretta e allo stesso tempo compiaciuto e piacevolmente stupito del gesto. Non potevo crederci…tra tutte le cose che avevo immaginato, quella era davvero la più lontana dalle mie aspettative. La sentii annusarmi, respirarmi, prima di appoggiare la guancia contro il mio petto…troppo forte.
Mi allontanai lentamente, cercando di essere gentile. Era lei, era la mia Bella e questo mi rendeva euforico e contento. E mi voleva ancora…l’unico problema era che era parecchio più forte di me e forse, era il caso di ricordaglielo.
Mi pentii subito di essermi allontanato, osservando il suo viso diventare pensieroso, triste e confuso.
-Piano Bella, se più forte di me amore, ora-, mi affrettai a dire, cercando di tranquillizzarla.
Ti voglio Bella…non temere”, pensai, osservando ancora i suoi occhi spaesati osservarmi.
-Scusa…-, mormorò, abbassando il capo, e ritirandosi da me, incrociando le braccia dietro la schiena.
Farete scintille…”,pensò Emmett sghignazzando, tirando fuori un pensiero malizioso e inopportuno come al suo solito.
Sorrisi a Bella, tentando di rassicurarla. Era davvero dispiaciuta.
-Tranquilla amore, basta che fai più attenzione. Ora tocca a te…-, osservai, accarezzandole la bocca, schiusa in una smorfia colpevole. Quelle labbra…erano così morbide, vellutate, invitanti…Risollevò gli occhi su di me, osservandomi ancora. C’erano tante cose che doveva conoscere, metabolizzare, accettare. Le accarezzai la guancia di nuovo, comprensivo, capendo che aveva bisogno di calma per abituarsi a quella nuova vita.
Non parlò più, ma continuò a fissarmi, riflessiva, pensierosa. Sembrava quasi che cercasse il coraggio, o le parole giuste per dire qualcosa. O forse no. Forse era solo confusa, dalle troppo emozioni che erano nate in lei improvvisamente.
E poi decisa, ma delicata, mi toccò la guancia. Sussultai, stupito da quell’improvviso gesto. E la fissai. Ero emozionato, turbato, scosso…e innamorato. Innamorato di lei, di Bella, che come sempre sapeva stupirmi regalandomi sensazioni, emozioni uniche e rare.
Ci fissammo negli occhi, immergendoci uno nell’altro, dimenticando il resto.
-Ti amo, Edward-, disse, con voce delicata e melodiosa.
E in quel momento non potevo sentirmi più felice. Non c’era più niente, più nessuno attorno a noi. Solo io, Bella e il nostro amore. Le sorrisi, incapace di trovare un modo efficace di esprimerle il mio amore.
-Ti amo anch’io, Bella-, risposi, con voce rotta dall’emozione, sapendo che non avrei mai trovato il modo, o le parole per farle capire quanto fosse indispensabile per me.
Le presi il volto tra le mani, pensando a quanto fosse infinitamente bella, e lentamente avvicinai le sue labbra alle mie. Le sfiorai lentamente, beandomi della loro morbidezza e del loro sapore. Ora non dovevo più fare attenzione, stare attento a non perdere il controllo. Ora potevo perderlo…
E le accarezzai piano le labbra con la lingua,labbra che socchiuse piano, permettendomi di approfondire il bacio, come non avevo mai fatto prima. Portò una mano tra i miei capelli, e premette il suo corpo contro il mio cercandomi freneticamente. I nostri respiri si fecero più affannati, sempre di più, seguendo il ritmo del bacio che ci stavamo scambiando. Io ormai non capivo più nulla. Se fosse stato per me sarei sparito con lei, immediatamenta, a fare l’amore per giorni. Non mi ricordavo neppure che ci fosse qualcun altro ad osservarci. Ma troppo presto,Emmett si schiarì la gola, ricordandoci che non eravamo soli. Mi staccai malvolentieri dalle sue labbra,e appoggiai la fronte alla sua. Era ancora mia, era ancora la mia Bella. I suoi sentimenti nei miei confronti non erano cambiati, anzi…
Bella mi fissò per un istante negli occhi, prima allontanarsi da me. Io feci altrettanto, mettendomi al suo fianco e ridacchiando nervosamente…la volevo...tanto. La sentii respirare a fondo, in cerca nuovamente del controllo, che avevamo rischiato di perdere un secondo prima. Io facevo fatica a riprendermi, troppo sconvolto da quel bacio che ci eravamo appena scambiato. Dopottutto…era il nostro primo vero bacio…di quel genere perlomeno.
-Ti sei divertito a tenermi nascosto una cosa del genere?-, chiese, sorridendomi compiaciuta, giocherellando con le dita della mia mano, che ricadeva vicino al suo fianco.
Sorrisi alla sua domanda, finalmente libero, svuotato da tutti quei pensieri che mi avevano aflitto fino a quel momento. Ora sembrava tutto davvero perfetto.
-Beh…prima c’era il rischio che perdessi il controllo e ti facessi del male,ora tocca a te stare attenta…-, mormorai, vicino al suo collo, respirando il suo profumo.
Mi guardò con aria di nuovo pensierosa, mentre io la osservavo divertito.
L’ho detto io che farete scintille…”, pensò ancora Emmett, spostandosi per lasciare passare mio padre.
-Come va Bella?-, chiese, avvicinandosi a lei, e osservandola con aria professionale.
Sembra tranquilla…”, pensò, leggermente stupito.
-Un po’ confusa. E’ tutto così strano, diverso…tanto…-, disse, interrompendosi subito, distratta da qualcosa che non capii.
-E’ normale Bella. All’inizio può essere fastidioso, ma presto diventerà tutto più semplice-, cercò di spiegare mio padre, tentando di tranquillizzarla.
Io non smettevo di osservarla, raccogliendo ogni sua reazione.
Annuii velocemente all’osservazione di mio padre.
-Sì, ma a parte quello sono io…è una cosa che non mi aspettavo-, osservò stupita.
Mi faceva piacere sapere che la trasformazione non l’aveva sconvolta completamente. La abbracciai, stingendola al mio fianco, sollevato.
-Sono felice-, mormorai al suo orecchio.
E’ davvero controllata”, pensò mio padre.
-E’ davvero stupefacente-, disse, esprimendo ad alta voce il pensiero di poco prima.-Sei molto tranquilla, pacata. Non me l’aspettavo-. Era vero, aveva ragione. Io non sapevo cosa aspettarmi, ma le reazioni al suo risveglio erano completamente in linea con la tranquillità con cui si era svolta la trasformazione.
-Non proprio-, ribatté Bella, probabilmente riferendosi alla reazione di difesa che aveva avuto al suo risveglio.
Non direi Bella, sei proprio controllata invece”, continuò a pensare mio padre.
-E dimmi:cosa ti ricordi della trasformazione?Da quello che ho visto, sembra che la morfina ti abbia aiutata…-, osservò, cercando chiaramente una conferma da Bella. Io mi irrigidii a quella domanda. Era quello che più temevo sapere. Attesi una sua risposta, sperando che non ammettesse di aver sofferto troppo.
-Non ricordo molto. Era tutto confuso…-, disse, scuotendo la testa come per riordinare i suoi pensieri.-Ricordo che la bambina non respirava…-, concluse spaventata, cercando il mio sguardo. Voleva informazione su Renesmee, la nostra piccola.
Strinsi il mio braccio attorno a lei.-Renesmee sta bene tesoro. E’ bellissima…-, mormorai, commuovendomi delle mie stesse parole. Non mi sembrava vero che fossimo genitori e che potessi vivere quell’esperienza con lei.
-Ma continua il tuo racconto-, dissi, esortandola a raccontare della trasformazione.-Cosa ricordi ancora?-, chiesi.
Mi osservò a lungo prima di rispondere. Sembrava cercare le parole esatte…
-In realtà non ricordo molto. Mi è sembrato di dormire per tutto il tempo…-, disse.-E quando ho aperto gli occhi, ero così…-,concluse, abbassando gli occhi. Mi sembrava strano che non avesse provato dolore, nulla, ma era possibile. La morfina forse aveva funzionato davvero, e Carlisle sembrava pensarla allo stesso modo.
-Davvero stupefacente-, mormorò mio padre, curioso e stupito come poche volte l’avevo visto.
-Devi ripensare a tutto quello che è successo, e ricordare ciò che puoi…-, insistette ancora, eccitato. Osservai Bella che annuii mogia, senza aggiungere altro. Temevo che non volesse raccontare nulla in mia presenza. Probabilmente aveva sofferto molto e non voleva darmi anche quella pena. Le avrei parlato con calma, in un altro momento, per conoscere la verità di quei momenti.
-Oh, scusa Bella-, intervenne mio padre, fraintendendo il suo silenzio.-Avrai sicuramente sete. Parleremo di questo in un altro momento-, si affrettò a dire mortificato per la sua disattenzione. Anch’io non ci avevo pensato. Bella non aveva ancora dato segno di aver sete…
Tornai con lo sguardo su di lei, che guardò smarrita mio padre, dopo aver nominato la possibilità che potesse avere sete. Si portò le mani sul collo, origine del bruciate desiderio che provocava il bisogno di nutrirsi.
La presi per mano, scuotendola leggermente dai suoi pensieri.
-Bella, amore-, la chiamai.-Vieni, andiamo a caccia-, dissi, immaginando una sua istantanea reazione. Cacciare per noi era naturale, istintivo, come mangiare o bere per gli umani. Pensavo che Bella, rispondesse subito al mio invito, senza indugio, vinta dal desiderio irrefrenabile di dissertarsi. Invece rimase immobile, senza muoversi. Mi guardò sconvolta, come se avessi detto una cosa totalmente senza senso. Le sorrisi, meravigliato dalla sua reazione.
-Tranquilla amore-, le dissi.-Vedrai…sarà semplice, istintivo, naturale…-,spiegai. Ma nulla. Continuò a fissarmi interdetta e spaventata.
-Ma come?-dissi, prendendola in giro.-Non era un tuo desiderio quello di vedermi cacciare?-, chiesi tentando di convincerla. Non volevo che stesse male. Sapevo quanto doloroso potesse essere il desiderio di bere.
Sorrise, alla mia domanda.-Allora andiamo?-, chiesi ancora, stringendole la mano, e portando l’altra sul suo collo bianco e liscio, accarezzandola.-Non c’è motivo di aspettare. Non voglio che tu stia male…-, mormorai, preoccupato e sincero.
-Tranquillo, sto bene-, disse, stringendo forte la mia mano.-Aspetta, prima voglio…-.
Si interruppe. Era chiaro. Voleva sapere. Molte cose erano rimaste in sospeso durante la sua gravidanza, ed era chiaro volesse delle spiegazioni.
-Cosa vuoi Bella?-, chiese mio padre precedendomi.
-Vorrei vedere Renesmee-, chiese, guardando prima me poi mio padre. Poi le sue mani lasciarono le mie e andarono ad appoggiarsi sul suo ventre. Con che coraggio potevo dirle che non era il caso che per il momento vedesse sua figlia?Come potevo negarle una cosa del genere?Fissai Carlisle con sguardo implorante, cercando il suo appoggio.
No Edward, è troppo pericoloso”,pensò, rispondendo alla mia supplica muta.
-Cosa c’è?-, chiese Bella, attenta ad ogni nostra reazione e avendo notato l’occhiata che io e Carlisle ci eravamo scambiati.
Mi voltai verso di lei, cercando le parole adeguate per negarle un desiderio legittimo come quello di vedere la figlia che con le sue ultime forze da umana aveva messo al mondo.
Le accarezzai le mani, che teneva strette sulla pancia.
-Tesoro-, iniziai dolcemente, guardandola negli occhi.-Renesmee ha un cuore che batte,nelle sue vene scorre sangue. È mezza umana. Potresti metterla in pericolo…-, osservai attendendo una sua reazione. Temevo si arrabbiasse, si infuriasse per quella negazione, sensata, ma senza cuore. Come si poteva negare ad una madre di vedere la figlia?Era terribilmente ingiusto…
Bella mi osservò a lungo, soppesando le mie parole. Scosse la testa, rattristandosi.
Mi dispiace amore”, pensai,”mi dispiace tanto…”.
La vidi concentrarsi di nuovo, come se stesse ascoltando qualcosa.
-Dov’è adesso?-, chiese con un tono di voce calmo e pacato. Non sembrava arrabbiata o altro. Sembrava aver capito che poteva essere un pericolo per la piccola, ma di certo non era una reazione tipica di un vampiro neonato. Non erano così ragionevoli, di solito!
Non risposi. Sapevo che l’avrebbe trovata da sola. Il suo cuoricino batteva forte. Anche la mia piccolina era emozionata. Jacob le aveva appena spiegato che la sua mamma si era appena svegliata e lei non faceva altro che chiedere quando avrebbe potuto vederla. Era un doppio dolore non permettere a Bella di far vedere la bambina!
-E’ con Rose?-, chiese ancora, senza smettere di cercarla.
-Sì-, risposi laconico. Con Rose e Jacob…ma per il momento non era il caso di dire che Jacob era ancora lì, in casa nostra. Sarebbe stato difficile giustificare la sua presenza, senza poter spiegare dell’impriting. Ma avevo promesso a Jacob che avrei lasciato a lui tutte le spiegazioni del caso.
Vidi lo sguardo di Bella farsi ancora più pensieroso di prima.
-E Jacob?E Charlie?-, chiese.-Raccontatemi…per quanti giorni sono rimasta senza coscienza?-, chiese ancora, mentre pian piano altre domande si facevano spazio nella sua testa.
Io ero allibito. Continuava a far domande, legittime per carità, mettendo in secondo piano la sete. Ma come faceva?Era impossibile!Fissai Jasper, anche lui stupito dal comportamento di Bella.
Poi spostai ancora una volta lo sguardo su Carlisle, scambiando uno sguardo stupito anche con lui.
-C’è qualcosa che non va?-,chiese Bella, notando come prima la nostra esitazione nel rispondere, e le occhiate sbalordite che mi ero scambiato prima con Jasper, poi con mio padre.
-No Bella, tranquilla. Non c’è niente che non vada-, si affrettò a tranquillizzarla mio padre.-La trasformazione è durata due giorni. Tutto è avvenuto più velocemente del solito. E questo per merito di Edward, che ha iniettato direttamente il suo veleno nel tuo cuore-, disse. Si fermò un attimo, cercando le parole giuste per continuare.
-Charlie crede che tu sia ammalata. Ti crede ad Atlanta, in un centro dove effettuano test epidemiologici. E’ amareggiato perché non riesce a mettersi in contatto con te. Jacob invece sta bene ed è ancora qui-, terminò mio padre senza dare ulteriore e più particolareggiate spiegazioni.
-Forse è il caso che chiami mio padre-, mormorò, apparentemente confusa,piena di domande e piena di perplessità. Poi si fermò, alzò gli occhi su Carlisle, perplessa.
-Scusa, hai detto che Jacob è qui?-, chiese a mio padre, che mi guardò, non sapendo cosa rispondere.
E ora cosa le dico?”, pensò in evidente difficoltà.
Intervenni, cercando di rimandare il discorso.
-Bella, tesoro. Ne parliamo dopo. Ora è meglio pensare a te. Avrai sete, no?-, chiesi, ancora cercando di spostare l’attenzione su qualcos’altro.
La sentii deglutire rumorosamente, come se volesse ricacciare giù l’arsura che immaginavo sentisse.
-E Jacob?-, insistette ancora.
-Tranquilla Bella. C’è tempo per le spiegazioni-, ribadii ancora.
-Va bene-, acconsentì. La presi di nuovo per mano, con tutta l’intenzione di trascinarla a cacciare. Non avevo fatto i conti con Alice, che si piazzò davanti a Bella, pretendendo la sua attenzione.
-Fermi-, ordinò.-Prima di andare Bella deve vedere quanto è incantevole-, continuò.-Mi serve uno specchio…-.
-Dai Alice, lasciala stare-, la rimproverai. Bella era già abbastanza confusa senza che ci mettesse anche lei.
-Eddai, ci vorrà solo un attimo-, replico con voce lagnosa.”Dai, dai, dai Edward…peeeeerfavore!!!
-Che succede?-, chiese Bella, guardandosi attorno, come temevo, confusa. Alice, nel frattempo, era sparita dalla stanza e tornò velocemente con un enorme specchio che di solito stava nella camera di Rose.
Meglio che mi metta più vicino a lei”, pensò Jasper, temendo che Bella, vedendo il suo aspetto, reagisse in maniera inaspettata. Lei lo osservò attenta ogni suo movimento e poi lo fissò intensamente, probabilmente notando le sue cicatrici.
Si sta agitando”, pensò quasi vittorioso. Bella non stava reagendo come lui si aspettava e questa cosa lo innervosiva. Li vidi osservarsi a lungo, studiarsi e vidi Bella scoprire leggermente i denti, in segno di difesa. Jasper le sorrise, prima di usare il suo potere per tranquillizzarla.
-Ecco qui-, intervenne Alice, distogliendo l’attenzione di Bella da Jasper, e posizionando il grande specchio davanti a lei.-Il giorno del matrimonio nessuno mi ha dato soddisfazione, e ora mi prendo la rivincita-, disse, borbottando tra sé.
-Cosa stai dicendo, Alice?-, chiesi. Mi sembrava un po’ esagerata la sua reazione.
-Non so…probabilmente esagero…-, borbottò ancora.
-Tu e il tuo bisogno di essere gratificata-, replicai, leggermente infastidito. “Già, già, già…lasciami fare per una volta Edward”, pensò, facendomi l’occhiolino e cercando la mia complicità.
Distolsi l’attenzione da Alice, scuotendo la testa rassegnato:non l’avrebbe fermata nessuno, inutile insistere. Come uno sciocco avevo lasciata sola Bella, che si stava guardando con aria perplessa allo specchio. Non smisi di fissarla un attimo, concentrandomi sull’espressione del suo viso. Lentamente la sua espressione smarrita si distese in un sorriso compiaciuto, ma troppo presto, si rabbuiò, guardandosi confusa.
-E gli occhi?-, chiese, avvicinandosi allo specchio per guardarsi meglio.-Per quanto tempo i miei occhi rimarranno di questo colore?-, chiese.
-Mi avvicinai a lei, accarezzandole una spalla.
-Tranquilla tesoro, fra qualche mese il colore cambierà e diventeranno simili a quello di tutti noi. Devi solo aspettare che il sangue animale diluisca il colore del tuo sangue-, le spiegai, cercando i confortarla come potevo. La capivo. C’era tanto, troppo di nuovo nel diventare vampiro. E non era facile accettare tutto contemporaneamente.
-Qualche mese?-, chiese, voltando il viso, triste, verso di me.
Edward!Si sta agitando più del solito”, pensò Jasper, mettendomi in allerta. Guardai prima lui, poi Alice, sperando che Jasper non intervenisse in modo affrettato.
-Va tutto bene-, disse Bella, intervenendo, mettendo fine al nostro allarmismo.-E’ solo che è tutto così strano , così diverso…-, spiegò tornando a guardarsi allo specchio.
Davvero…non capisco. Come fa a controllarsi in questo modo?Prima era molto agitata”, osservò Jasper scuotendo la testa.
-Non ne ho idea…-, mormorai, stupito quanto lui dall’autocontrollo di Bella. Non appena si era accorta della nostra preoccupazione, ci aveva tranquillizzati…lei…che non doveva assolutamente avere una simile capacità in quanto vampiro neonato.
-Mi sono persa qualcosa?-, chiese guardando prima me poi mio fratello.
-Jasper non capisce come fai-, le spiegai.
-Come faccio a fare cosa?-, chiese.
- A controllare così bene le tue emozioni, ad avere questo autocontrollo…-, le rispose Jasper.
-Ne ho visti di neonati…ma tu, Bella, sei una sorpresa continua. Prima sentivo il tuo turbamento, ma non appena hai visto la nostra preoccupazione, hai preso da sola il controllo di te stessa, tranquillizzandoti, senza il nostro aiuto-, spiegò.
-E questo è sbagliato?-, chiese, perplessa.
-No, non lo so-, rispose Jasper, chiaramente incapace di darle una risposta.”Io non ho mai visto una cosa simile”.
Intervenni, accarezzandole un braccio.
-Non c’è nulla di sbagliato tesoro, solo che non ce l’aspettavamo. E non sappiamo per quanto riuscirai a mantenere il controllo in questo modo-, le spiegai.
Non mi rispose. Mi guardò ancora una volta pensierosa. -Parliamo d’altro-, disse Alice, interrompendo la conversazione.-Che ne pensi, allora?-, chiese, indicando l’immagine di Bella riflessa allo specchio.
Lei tornò ad osservarsi attentamente. Alzò la sua mano, come per verificare se la donna riflessa allo specchio facesse lo stesso. Sospirai. Chissà dove la portavano i suoi pensieri…avrei tanto voluto essere nella sua testa…
-Che c’è?Sei deluso?-, chiese, notando il mio sospiro.
Sorrisi. Sapevo che lei si riferiva al suo aspetto, ma io non ero affatto deluso di quello,anzi…
-Un po’ -,ammisi, riferendomi al fatto che non riuscivo a leggere i suoi pensieri, neppure ora che lei era come me.
Vidi il suo viso stringersi in una smorfia di dolore, che mi fece pentire subito di quello che avevo detto. Avevo pensato solo e sempre a me, in quei giorni, non pensando che anche lei potesse essere spaventata dalla mia reazione. Mi avvicinai a lei, abbracciandola forte, ignorando gli avvertimenti di fare attenzione di Jasper.
Appoggiai le mie labbra sulla sua guancia, respirando il suo profumo, che era cambiato, sì, ma se era possibile era ancora più buono di prima.
-Pensavo di poter ascoltare la tua mente, ora che sei come me-, le spiegai, continuando a stringerla, e sentendola rilassarsi lentamente tra le mie braccia.-Invece nulla. Come prima sono qui a desiderare di poter sentire i tuoi pensieri…-, continuai.
La sentii sorridere, appoggiando la fronte al mio petto.
-Beh, se è solo questo…il mio cervello non funzionerà mai come dovrebbe. Perlomeno il mio aspetto è migliorato…-, osservò.
-Bella-, la rimproverai.-Tu sei sempre stata bellissima-, continuai, mordendole il lobo dell’orecchio. Non potevo ancora credere che fosse così facile stare con lei.
Ti prego portala a caccia. Mi sto innervosendo a sentirla cambiare umore così facilmente. Lei non dovrebbe sapersi controllare in questo modo…”, pensò frustato Jasper.
-D’accordo, ora andiamo-, dissi, rispondendo al suo pensiero mentale.
-Che c’è?-, chiese, attenta, senza lasciarsi sfuggire niente.
-Jasper si sta innervosendo. Meglio che ti porti a caccia, così forse poi si rilasserà-, le spiegai, sempre più convinto che quello più agitato fosse lui e non Bella.
-Va bene-, disse, staccandosi dal mio petto. Diede un ultimo sguardo alla sua immagine riflessa allo specchio e respirò a fondo .
-Sono pronta, andiamo-, disse, prendendomi per mano e guardandomi regalandomi uno dei suoi meravigliosi sorrisi.

Chanellina94:Ciao!!Sono brava questa volta!!Aggiorno presto!!!Sì…Bella finalmente si sveglia!!!Grazie mille!

silvia16595:Ciao Silvia!!Mi piace sapere i vostri nomi veri!!!Sai, anche a me una volta è capitato di non riuscire più ad entrare nel sito…mah…misteri della tecnologia!!!Tranquilla, sono certa che leggi sempre e scrivimi quando puoi. A me fa sempre piacere ricevere commenti, ma capisco che a volte si legga e basta…io sono ugualeXD!!!Grazie mille per leggere e commentare!!

Elfa sognatrice:ciao!Ti lascio questo nuovo capitolo:finalmente Bella si sveglia!!Non sono proprio contentissima di come è venuto, ma non ho saputo fare meglio…sorry!!!Beh, ti lascio alla lettura così giudicherai te!!!Grazie mille come sempre per leggere e commentare!!!Dimenticavo…sono felice che ti sia piaciuto il capitolo di Bella, ma non credo che lo continuerò…ci ha già pensato la Meyer a descrivere il risveglio!!!

trettra:grazie!Sono contenta che le mie invenzioni nel capitolo ti sono piaciuteXD!!Grazie mille di tutto!!

Goten:grazie mille davvero!!!

linda88:grazie mille linda!!Sto facendo il possibile per aggiornare in fretta, ma i prossimi capitoli non li ho ancora scritti quindi dovrete pazientare un po’ di più dei primi!!!

Marika_BD:Marika…sei onnipresente, mi riempi di complimenti ovunque!!!Sei davvero un tesoro!!Io ti adoro!!Grazie mille di tutto!!!

Tede:grazie mille, sono felice che ti sia piaciuta la mia descrizione!!E sono felice che ti sia piaciuto il punto di vista di Bella!!Sto facendo il possibile per postare in fretta!!Un bacio, Silvia

Antonya:Grazie mille davvero, io sono felice quando posso farvi leggere qualcosa che vi piace!!Grazie davvero!!

ClaryCullen:grazie tesoro!!Ti adoro!!!

KissyKikka:grazie, grazie, grazie davvero!!!Sono felice che ti sia piaciuto anche il punto di vista di Bella sull’isola Esme!!

naog94:grazie!Cerco di postare più in fretta che posso!!!

DolceGiuggy:grazie tesoro, sono felice che ti sia piaciuto anche il punto di vista di Bella!!!Grazie mille davvero, per tutto!!!

ila74cullen:ciao!!Sono contenta che ti piaccia la mia storia!!!Mi fa davvero piacere, non sai quanto!!!Grazie davvero di leggere e commentare!Un bacio, Silvia!!

 

 

 

 

   
 
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