Ciao
ragazze!!!Ho fatto presto questa volta a scrivere un nuovo capitolo e ve lo
posto(anche se io non sono troppo soddisfatta…)!!Poi…il capitolo dal punto di vista di Bella non l’ho
postato prima perché mi ero scordata di averlo scritto…semplicemente!!!Spero
di non avervi fatto fare confusione!!!Beh…vi lascio
al capitolo!!Un bacio, Silvia!
Capitolo 24. Nuova
Non si mosse. Non respirò. Ma i suoi occhi aperti osservarono con intensità il
soffitto. Cosa stava guardando?Doveva essere tutto molto strano per lei. Ora i
suoi sensi erano molto, molto più sviluppati di prima e poteva percepire
sfumature, colori, suoni, prima impossibili.
“Sono qui con te”, pensai. Avrei voluto accarezzare, toccare quel viso
che mi sembrava spaventato, turbato. Dirle che era quasi tutto come prima;che
io ero lì, come sempre, per lei.
Ma temevo di spaventarla, più di quanto non lo fosse già.
Le strinsi la mano, cercando di rassicurarla. I suoi occhi si immobilizzarono,
fissi. Sembrava essere turbata da quella stretta, da quel tocco. Come se non lo
riconoscesse, come se non fosse quello che si aspettava. E probabilmente era
così. Lei ricordava la mia pelle dura e fredda, ma ora, che anche la sua era
esattamente così, come la mia, mi percepiva in modo diverso.
E improvvisamente scattò velocemente lontano da me, addossandosi completamente
alla parete, in posizione di difesa. Era davvero agile e veloce. Difficile
pensare in quei termini di Bella, la mia Bella, che difficilmente, da umana,
sarebbe riuscita a fare una cosa del genere senza, come minimo, rompersi una
gamba. Cercai di non ridere a quel pensiero, non mi sembrava il momento adatto
per lasciarmi prendere dall’ilarità.
“Fai piano Edward…Aspetta, lascia che prenda
confidenza con l’ambiente”, pensò Carlisle, che
insieme con i miei fratelli, era vicino alla porta, pronto ad aiutarmi in caso
di reazioni incontrollate di Bella.
“Era ora che si svegliasse…Com’è bella!!!”,
pensò, Alice, canticchiando tra sé.
Bella si era leggermente rilassata,abbassando la guardia, senza però alzarsi;
rimaneva accovacciata, in posizione di attacco. E teneva gli occhi fissi su di
me. Mi guardava.
“Sono io amore, Edward”, avrei voluto dirle, ma volevo aspettare che
fosse lei a fare il primo passo verso di me. Potevano essere successe mille
cose durante la trasformazione. Poteva essersi resa conto che l’avevo fatta
soffrire come non mai, che l’avevo condannata ad un esistenza eterna senza i
suoi affetti umani…poteva aver cambiato idea su un
sacco di cose, soprattutto su di me.
I suoi occhi, rossi accesi, non smettevano di fissarmi, di osservarmi. La
fissai anch’io, e mi accorsi che non emanavano timore, paura, rabbia, rancore…no, mi stava studiando, come se mi stesse vedendo
per la prima volta. Poi lentamente, la vidi spostare i suoi occhi oltre me,
sulla porta, dove c’erano Emmett, Jasper, Alice e Carlisle.
Aveva ragione mio padre. Stava studiando la situazione, come un animale. Non
dovevo scordare che ora Bella era del tutto simile a me, solo con i sensi molto
più sensibile e una forza che, molto probabilmente, era il doppio della mia.
Il suo sguardo si muoveva velocemente, vagliando attentamente ogni piccolo
dettaglio.
Tornò a guardare me. Piegò la testa di lato,e si alzò lentamente, senza
smettere di fissarmi.
Sembrava aver capito che nessuno voleva farle del male. Feci il giro del
lettino, dov’era stata distesa durante tutta la trasformazione, per avvicinarmi
a lei. Rimase immobile, continuando a guardarmi quasi incantata.
-Bella, amore?-, chiesi, sperando che mi riconoscesse.”Sono io va tutto bene”,
pensai, cercando di tranquillizzarla con lo sguardo.
Non rispose ancora. Sembrava imbambolata, ipnotizzata da qualcosa…
-Tesoro...Ora sei un po’ confusa…stai tranquilla-,
cercai di dire, sperando che mi rispondesse.
“Che c’è amore?A che pensi?”.Avrei voluto aiutarla in qualche modo.
Sembrava davvero un piccolo cucciolo, spaesato e indifeso. Probabilmente aveva
sete, e non sapeva capire quella nuova sensazione che albergava in lei. O
probabilmente era solo confusa, dalla miriade di suoni, odori, cose nuove che
non era solita percepire.
Mi sarebbe piaciuto sapere a cosa stava pensando e, in realtà, avevo sperato
che, dopo la trasformazione, la sua mente si sarebbe finalmente aperta a me. Ma
nulla. Era, come sempre, inaccessibile.
Feci l’ultimo passo che mi divideva da lei, e le accarezzai, lentamente,
dolcemente la guancia. La vidi turbata, come se avessi fatto qualcosa che non
andava. Osservò me, il mio viso, per poi spostare i suoi occhi sulla mia mano,
che continuava ad accarezzarla.
“Che c’è?Cosa provi amore?”, avrei voluto chiederle ancora. Non lo feci.
E non lo feci perché ero emozionato, impacciato, quasi peggio della prima volta
che l’avevo baciata, o che avevamo fatto l’amore. Toccarla…era
da tanto che non desideravo Bella in quel modo. O meglio, l’avevo sempre
desiderata tanto, ma mi sembrava sbagliato fare certi pensieri…
prima. Avevo sempre timore di farle male, di non essere in grado di fermarmi,
di perdere il controllo. E durante la gravidanza era stato ancora peggio.
Troppo preso, spaventato, preoccupato per quello che avevo fatto a lei, a
Bella, mi ero spesso odiato per aver fatto il patto, e aver deciso di fare
l’amore con lei, ancora umana.
Ora invece, che tutto sembrava essersi sistemato,mi sembrava naturale tornare a
desiderarla, tanto, sempre, come un uomo, come un marito. E mentre
l’accarezzavo, sembrava che anche lei percepisse quella scossa elettrica,
emozionante, eccitante che aveva invaso il mio corpo, bruciando le mie vene, e
concentrandosi nello stomaco. Avrei addirittura giurato di sentirla tremare al
mio tocco…Ma non poteva essere. Sapevo che i vampiri
neonati non avevano quel tipo di pensieri, quel tipo di “appetiti”…troppo presi a combattere con quello della sete.
Eppure…eppure sentivo i suoi occhi guardarmi,
fissarmi e avrei giurato che quegli occhi fossero carichi di desiderio…per me. Con un espressione stupita sul volto,
continuai ad osservarla, in attesa che parlasse.
Poi successe l’inaspettato.
Bella si gettò completamente su di me, abbracciandomi stretto.
”Oddio se è forte”, pensai, stritolato dalla sua stretta e allo stesso
tempo compiaciuto e piacevolmente stupito del gesto. Non potevo crederci…tra tutte le cose che avevo immaginato, quella era
davvero la più lontana dalle mie aspettative. La sentii annusarmi, respirarmi,
prima di appoggiare la guancia contro il mio petto…troppo
forte.
Mi allontanai lentamente, cercando di essere gentile. Era lei, era la mia Bella
e questo mi rendeva euforico e contento. E mi voleva ancora…l’unico
problema era che era parecchio più forte di me e forse, era il caso di
ricordaglielo.
Mi pentii subito di essermi allontanato, osservando il suo viso diventare
pensieroso, triste e confuso.
-Piano Bella, se più forte di me amore, ora-, mi affrettai a dire, cercando di
tranquillizzarla.
“Ti voglio Bella…non temere”, pensai,
osservando ancora i suoi occhi spaesati osservarmi.
-Scusa…-, mormorò, abbassando il capo, e ritirandosi
da me, incrociando le braccia dietro la schiena.
“Farete scintille…”,pensò Emmett
sghignazzando, tirando fuori un pensiero malizioso e inopportuno come al suo
solito.
Sorrisi a Bella, tentando di rassicurarla. Era davvero dispiaciuta.
-Tranquilla amore, basta che fai più attenzione. Ora tocca a te…-, osservai, accarezzandole la bocca, schiusa in una
smorfia colpevole. Quelle labbra…erano così morbide,
vellutate, invitanti…Risollevò gli occhi su di me,
osservandomi ancora. C’erano tante cose che doveva conoscere, metabolizzare,
accettare. Le accarezzai la guancia di nuovo, comprensivo, capendo che aveva
bisogno di calma per abituarsi a quella nuova vita.
Non parlò più, ma continuò a fissarmi, riflessiva, pensierosa. Sembrava quasi
che cercasse il coraggio, o le parole giuste per dire qualcosa. O forse no.
Forse era solo confusa, dalle troppo emozioni che erano nate in lei
improvvisamente.
E poi decisa, ma delicata, mi toccò la guancia. Sussultai, stupito da
quell’improvviso gesto. E la fissai. Ero emozionato, turbato, scosso…e innamorato. Innamorato di lei, di Bella, che come
sempre sapeva stupirmi regalandomi sensazioni, emozioni uniche e rare.
Ci fissammo negli occhi, immergendoci uno nell’altro, dimenticando il resto.
-Ti amo, Edward-, disse, con voce delicata e
melodiosa.
E in quel momento non potevo sentirmi più felice. Non c’era più niente, più
nessuno attorno a noi. Solo io, Bella e il nostro amore. Le sorrisi, incapace
di trovare un modo efficace di esprimerle il mio amore.
-Ti amo anch’io, Bella-, risposi, con voce rotta dall’emozione, sapendo che non
avrei mai trovato il modo, o le parole per farle capire quanto fosse
indispensabile per me.
Le presi il volto tra le mani, pensando a quanto fosse infinitamente bella, e
lentamente avvicinai le sue labbra alle mie. Le sfiorai lentamente, beandomi
della loro morbidezza e del loro sapore. Ora non dovevo più fare attenzione,
stare attento a non perdere il controllo. Ora potevo perderlo…
E le accarezzai piano le labbra con la lingua,labbra che socchiuse piano,
permettendomi di approfondire il bacio, come non avevo mai fatto prima. Portò
una mano tra i miei capelli, e premette il suo corpo contro il mio cercandomi
freneticamente. I nostri respiri si fecero più affannati, sempre di più,
seguendo il ritmo del bacio che ci stavamo scambiando. Io ormai non capivo più
nulla. Se fosse stato per me sarei sparito con lei, immediatamenta,
a fare l’amore per giorni. Non mi ricordavo neppure che ci fosse qualcun altro
ad osservarci. Ma troppo presto,Emmett si schiarì la
gola, ricordandoci che non eravamo soli. Mi staccai malvolentieri dalle sue
labbra,e appoggiai la fronte alla sua. Era ancora mia, era ancora la mia Bella.
I suoi sentimenti nei miei confronti non erano cambiati, anzi…
Bella mi fissò per un istante negli occhi, prima allontanarsi da me. Io feci
altrettanto, mettendomi al suo fianco e ridacchiando nervosamente…la
volevo...tanto. La sentii respirare a fondo, in cerca nuovamente del controllo,
che avevamo rischiato di perdere un secondo prima. Io facevo fatica a
riprendermi, troppo sconvolto da quel bacio che ci eravamo appena scambiato. Dopottutto…era il nostro primo vero bacio…di
quel genere perlomeno.
-Ti sei divertito a tenermi nascosto una cosa del genere?-, chiese,
sorridendomi compiaciuta, giocherellando con le dita della mia mano, che
ricadeva vicino al suo fianco.
Sorrisi alla sua domanda, finalmente libero, svuotato da tutti quei pensieri
che mi avevano aflitto fino a quel momento. Ora
sembrava tutto davvero perfetto.
-Beh…prima c’era il rischio che perdessi il controllo
e ti facessi del male,ora tocca a te stare attenta…-,
mormorai, vicino al suo collo, respirando il suo profumo.
Mi guardò con aria di nuovo pensierosa, mentre io la osservavo divertito.
“L’ho detto io che farete scintille…”, pensò
ancora Emmett, spostandosi per lasciare passare mio
padre.
-Come va Bella?-, chiese, avvicinandosi a lei, e osservandola con aria
professionale.
“Sembra tranquilla…”, pensò, leggermente
stupito.
-Un po’ confusa. E’ tutto così strano, diverso…tanto…-,
disse, interrompendosi subito, distratta da qualcosa che non capii.
-E’ normale Bella. All’inizio può essere fastidioso, ma presto diventerà tutto
più semplice-, cercò di spiegare mio padre, tentando di tranquillizzarla.
Io non smettevo di osservarla, raccogliendo ogni sua reazione.
Annuii velocemente all’osservazione di mio padre.
-Sì, ma a parte quello sono io…è una cosa che non mi
aspettavo-, osservò stupita.
Mi faceva piacere sapere che la trasformazione non l’aveva sconvolta
completamente. La abbracciai, stingendola al mio fianco, sollevato.
-Sono felice-, mormorai al suo orecchio.
“E’ davvero controllata”, pensò mio padre.
-E’ davvero stupefacente-, disse, esprimendo ad alta voce il pensiero di poco
prima.-Sei molto tranquilla, pacata. Non me l’aspettavo-. Era vero, aveva
ragione. Io non sapevo cosa aspettarmi, ma le reazioni al suo risveglio erano
completamente in linea con la tranquillità con cui si era svolta la
trasformazione.
-Non proprio-, ribatté Bella, probabilmente riferendosi alla reazione di difesa
che aveva avuto al suo risveglio.
“Non direi Bella, sei proprio controllata invece”, continuò a pensare
mio padre.
-E dimmi:cosa ti ricordi della trasformazione?Da quello che ho visto, sembra
che la morfina ti abbia aiutata…-, osservò, cercando
chiaramente una conferma da Bella. Io mi irrigidii a quella domanda. Era quello
che più temevo sapere. Attesi una sua risposta, sperando che non ammettesse di
aver sofferto troppo.
-Non ricordo molto. Era tutto confuso…-, disse,
scuotendo la testa come per riordinare i suoi pensieri.-Ricordo che la bambina
non respirava…-, concluse spaventata, cercando il mio
sguardo. Voleva informazione su Renesmee, la nostra
piccola.
Strinsi il mio braccio attorno a lei.-Renesmee sta
bene tesoro. E’ bellissima…-, mormorai, commuovendomi
delle mie stesse parole. Non mi sembrava vero che fossimo genitori e che
potessi vivere quell’esperienza con lei.
-Ma continua il tuo racconto-, dissi, esortandola a raccontare della
trasformazione.-Cosa ricordi ancora?-, chiesi.
Mi osservò a lungo prima di rispondere. Sembrava cercare le parole esatte…
-In realtà non ricordo molto. Mi è sembrato di dormire per tutto il tempo…-, disse.-E quando ho aperto gli occhi, ero così…-,concluse, abbassando gli occhi. Mi sembrava strano
che non avesse provato dolore, nulla, ma era possibile. La morfina forse aveva
funzionato davvero, e Carlisle sembrava pensarla allo
stesso modo.
-Davvero stupefacente-, mormorò mio padre, curioso e stupito come poche volte
l’avevo visto.
-Devi ripensare a tutto quello che è successo, e ricordare ciò che puoi…-, insistette ancora, eccitato. Osservai Bella che
annuii mogia, senza aggiungere altro. Temevo che non volesse raccontare nulla
in mia presenza. Probabilmente aveva sofferto molto e non voleva darmi anche
quella pena. Le avrei parlato con calma, in un altro momento, per conoscere la
verità di quei momenti.
-Oh, scusa Bella-, intervenne mio padre, fraintendendo il suo silenzio.-Avrai
sicuramente sete. Parleremo di questo in un altro momento-, si affrettò a dire
mortificato per la sua disattenzione. Anch’io non ci avevo pensato. Bella non
aveva ancora dato segno di aver sete…
Tornai con lo sguardo su di lei, che guardò smarrita mio padre, dopo aver
nominato la possibilità che potesse avere sete. Si portò le mani sul collo,
origine del bruciate desiderio che provocava il bisogno di nutrirsi.
La presi per mano, scuotendola leggermente dai suoi pensieri.
-Bella, amore-, la chiamai.-Vieni, andiamo a caccia-, dissi, immaginando una
sua istantanea reazione. Cacciare per noi era naturale, istintivo, come
mangiare o bere per gli umani. Pensavo che Bella, rispondesse subito al mio
invito, senza indugio, vinta dal desiderio irrefrenabile di dissertarsi. Invece
rimase immobile, senza muoversi. Mi guardò sconvolta, come se avessi detto una
cosa totalmente senza senso. Le sorrisi, meravigliato dalla sua reazione.
-Tranquilla amore-, le dissi.-Vedrai…sarà semplice,
istintivo, naturale…-,spiegai. Ma nulla. Continuò a
fissarmi interdetta e spaventata.
-Ma come?-dissi, prendendola in giro.-Non era un tuo desiderio quello di
vedermi cacciare?-, chiesi tentando di convincerla. Non volevo che stesse male.
Sapevo quanto doloroso potesse essere il desiderio di bere.
Sorrise, alla mia domanda.-Allora andiamo?-, chiesi ancora, stringendole la
mano, e portando l’altra sul suo collo bianco e liscio, accarezzandola.-Non c’è
motivo di aspettare. Non voglio che tu stia male…-,
mormorai, preoccupato e sincero.
-Tranquillo, sto bene-, disse, stringendo forte la mia mano.-Aspetta, prima voglio…-.
Si interruppe. Era chiaro. Voleva sapere. Molte cose erano rimaste in sospeso
durante la sua gravidanza, ed era chiaro volesse delle spiegazioni.
-Cosa vuoi Bella?-, chiese mio padre precedendomi.
-Vorrei vedere Renesmee-, chiese, guardando prima me
poi mio padre. Poi le sue mani lasciarono le mie e andarono ad appoggiarsi sul
suo ventre. Con che coraggio potevo dirle che non era il caso che per il
momento vedesse sua figlia?Come potevo negarle una cosa del genere?Fissai Carlisle con sguardo implorante, cercando il suo appoggio.
“No Edward, è troppo pericoloso”,pensò, rispondendo alla mia supplica
muta.
-Cosa c’è?-, chiese Bella, attenta ad ogni nostra reazione e avendo notato
l’occhiata che io e Carlisle ci eravamo scambiati.
Mi voltai verso di lei, cercando le parole adeguate per negarle un desiderio
legittimo come quello di vedere la figlia che con le sue ultime forze da umana
aveva messo al mondo.
Le accarezzai le mani, che teneva strette sulla pancia.
-Tesoro-, iniziai dolcemente, guardandola negli occhi.-Renesmee
ha un cuore che batte,nelle sue vene scorre sangue. È mezza umana. Potresti
metterla in pericolo…-, osservai attendendo una sua
reazione. Temevo si arrabbiasse, si infuriasse per quella negazione, sensata,
ma senza cuore. Come si poteva negare ad una madre di vedere la figlia?Era
terribilmente ingiusto…
Bella mi osservò a lungo, soppesando le mie parole. Scosse la testa,
rattristandosi.
“Mi dispiace amore”, pensai,”mi dispiace tanto…”.
La vidi concentrarsi di nuovo, come se stesse ascoltando qualcosa.
-Dov’è adesso?-, chiese con un tono di voce calmo e
pacato. Non sembrava arrabbiata o altro. Sembrava aver capito che poteva essere
un pericolo per la piccola, ma di certo non era una reazione tipica di un
vampiro neonato. Non erano così ragionevoli, di solito!
Non risposi. Sapevo che l’avrebbe trovata da sola. Il suo cuoricino batteva
forte. Anche la mia piccolina era emozionata. Jacob le aveva appena spiegato
che la sua mamma si era appena svegliata e lei non faceva altro che chiedere
quando avrebbe potuto vederla. Era un doppio dolore non permettere a Bella di
far vedere la bambina!
-E’ con Rose?-, chiese ancora, senza smettere di cercarla.
-Sì-, risposi laconico. Con Rose e Jacob…ma per il
momento non era il caso di dire che Jacob era ancora lì, in casa nostra.
Sarebbe stato difficile giustificare la sua presenza, senza poter spiegare
dell’impriting. Ma avevo promesso a Jacob che avrei
lasciato a lui tutte le spiegazioni del caso.
Vidi lo sguardo di Bella farsi ancora più pensieroso di prima.
-E Jacob?E Charlie?-, chiese.-Raccontatemi…per quanti
giorni sono rimasta senza coscienza?-, chiese ancora, mentre pian piano altre
domande si facevano spazio nella sua testa.
Io ero allibito. Continuava a far domande, legittime per carità, mettendo in
secondo piano la sete. Ma come faceva?Era impossibile!Fissai Jasper, anche lui
stupito dal comportamento di Bella.
Poi spostai ancora una volta lo sguardo su Carlisle,
scambiando uno sguardo stupito anche con lui.
-C’è qualcosa che non va?-,chiese Bella, notando come prima la nostra
esitazione nel rispondere, e le occhiate sbalordite che mi ero scambiato prima
con Jasper, poi con mio padre.
-No Bella, tranquilla. Non c’è niente che non vada-, si affrettò a
tranquillizzarla mio padre.-La trasformazione è durata due giorni. Tutto è
avvenuto più velocemente del solito. E questo per merito di Edward, che ha
iniettato direttamente il suo veleno nel tuo cuore-, disse. Si fermò un attimo,
cercando le parole giuste per continuare.
-Charlie crede che tu sia ammalata. Ti crede ad
Atlanta, in un centro dove effettuano test epidemiologici. E’ amareggiato
perché non riesce a mettersi in contatto con te. Jacob invece sta bene ed è
ancora qui-, terminò mio padre senza dare ulteriore e più particolareggiate
spiegazioni.
-Forse è il caso che chiami mio padre-, mormorò, apparentemente confusa,piena
di domande e piena di perplessità. Poi si fermò, alzò gli occhi su Carlisle, perplessa.
-Scusa, hai detto che Jacob è qui?-, chiese a mio padre, che mi guardò, non
sapendo cosa rispondere.
“E ora cosa le dico?”, pensò in evidente difficoltà.
Intervenni, cercando di rimandare il discorso.
-Bella, tesoro. Ne parliamo dopo. Ora è meglio pensare a te. Avrai sete, no?-,
chiesi, ancora cercando di spostare l’attenzione su qualcos’altro.
La sentii deglutire rumorosamente, come se volesse ricacciare giù l’arsura che
immaginavo sentisse.
-E Jacob?-, insistette ancora.
-Tranquilla Bella. C’è tempo per le spiegazioni-, ribadii ancora.
-Va bene-, acconsentì. La presi di nuovo per mano, con tutta l’intenzione di
trascinarla a cacciare. Non avevo fatto i conti con Alice, che si piazzò
davanti a Bella, pretendendo la sua attenzione.
-Fermi-, ordinò.-Prima di andare Bella deve vedere quanto è incantevole-,
continuò.-Mi serve uno specchio…-.
-Dai Alice, lasciala stare-, la rimproverai. Bella era già abbastanza confusa
senza che ci mettesse anche lei.
-Eddai, ci vorrà solo un attimo-, replico con voce
lagnosa.”Dai, dai, dai Edward…peeeeerfavore!!!”
-Che succede?-, chiese Bella, guardandosi attorno, come temevo, confusa. Alice,
nel frattempo, era sparita dalla stanza e tornò velocemente con un enorme
specchio che di solito stava nella camera di Rose.
“Meglio che mi metta più vicino a lei”, pensò Jasper, temendo che Bella,
vedendo il suo aspetto, reagisse in maniera inaspettata. Lei lo osservò attenta
ogni suo movimento e poi lo fissò intensamente, probabilmente notando le sue
cicatrici.
“Si sta agitando”, pensò quasi vittorioso. Bella non stava reagendo come
lui si aspettava e questa cosa lo innervosiva. Li vidi osservarsi a lungo,
studiarsi e vidi Bella scoprire leggermente i denti, in segno di difesa. Jasper
le sorrise, prima di usare il suo potere per tranquillizzarla.
-Ecco qui-, intervenne Alice, distogliendo l’attenzione di Bella da Jasper, e
posizionando il grande specchio davanti a lei.-Il giorno del matrimonio nessuno
mi ha dato soddisfazione, e ora mi prendo la rivincita-, disse, borbottando tra
sé.
-Cosa stai dicendo, Alice?-, chiesi. Mi sembrava un po’ esagerata la sua
reazione.
-Non so…probabilmente esagero…-,
borbottò ancora.
-Tu e il tuo bisogno di essere gratificata-, replicai, leggermente infastidito.
“Già, già, già…lasciami fare per una volta Edward”,
pensò, facendomi l’occhiolino e cercando la mia complicità.
Distolsi l’attenzione da Alice, scuotendo la testa rassegnato:non l’avrebbe
fermata nessuno, inutile insistere. Come uno sciocco avevo lasciata sola Bella,
che si stava guardando con aria perplessa allo specchio. Non smisi di fissarla
un attimo, concentrandomi sull’espressione del suo viso. Lentamente la sua
espressione smarrita si distese in un sorriso compiaciuto, ma troppo presto, si
rabbuiò, guardandosi confusa.
-E gli occhi?-, chiese, avvicinandosi allo specchio per guardarsi meglio.-Per
quanto tempo i miei occhi rimarranno di questo colore?-, chiese.
-Mi avvicinai a lei, accarezzandole una spalla.
-Tranquilla tesoro, fra qualche mese il colore cambierà e diventeranno simili a
quello di tutti noi. Devi solo aspettare che il sangue animale diluisca il
colore del tuo sangue-, le spiegai, cercando i confortarla come potevo. La
capivo. C’era tanto, troppo di nuovo nel diventare vampiro. E non era facile
accettare tutto contemporaneamente.
-Qualche mese?-, chiese, voltando il viso, triste, verso di me.
“Edward!Si sta agitando più del solito”, pensò Jasper, mettendomi in
allerta. Guardai prima lui, poi Alice, sperando che Jasper non intervenisse in
modo affrettato.
-Va tutto bene-, disse Bella, intervenendo, mettendo fine al nostro
allarmismo.-E’ solo che è tutto così strano , così diverso…-,
spiegò tornando a guardarsi allo specchio.
“Davvero…non capisco. Come fa a
controllarsi in questo modo?Prima era molto agitata”, osservò Jasper
scuotendo la testa.
-Non ne ho idea…-, mormorai, stupito quanto lui
dall’autocontrollo di Bella. Non appena si era accorta della nostra
preoccupazione, ci aveva tranquillizzati…lei…che non
doveva assolutamente avere una simile capacità in quanto vampiro neonato.
-Mi sono persa qualcosa?-, chiese guardando prima me poi mio fratello.
-Jasper non capisce come fai-, le spiegai.
-Come faccio a fare cosa?-, chiese.
- A controllare così bene le tue emozioni, ad avere questo autocontrollo…-,
le rispose Jasper.
-Ne ho visti di neonati…ma tu, Bella, sei una
sorpresa continua. Prima sentivo il tuo turbamento, ma non appena hai visto la
nostra preoccupazione, hai preso da sola il controllo di te stessa,
tranquillizzandoti, senza il nostro aiuto-, spiegò.
-E questo è sbagliato?-, chiese, perplessa.
-No, non lo so-, rispose Jasper, chiaramente incapace di darle una risposta.”Io
non ho mai visto una cosa simile”.
Intervenni, accarezzandole un braccio.
-Non c’è nulla di sbagliato tesoro, solo che non ce l’aspettavamo. E non
sappiamo per quanto riuscirai a mantenere il controllo in questo modo-, le
spiegai.
Non mi rispose. Mi guardò ancora una volta pensierosa. -Parliamo d’altro-,
disse Alice, interrompendo la conversazione.-Che ne pensi, allora?-, chiese,
indicando l’immagine di Bella riflessa allo specchio.
Lei tornò ad osservarsi attentamente. Alzò la sua mano, come per verificare se
la donna riflessa allo specchio facesse lo stesso. Sospirai. Chissà dove la
portavano i suoi pensieri…avrei tanto voluto essere
nella sua testa…
-Che c’è?Sei deluso?-, chiese, notando il mio sospiro.
Sorrisi. Sapevo che lei si riferiva al suo aspetto, ma io non ero affatto
deluso di quello,anzi…
-Un po’ -,ammisi, riferendomi al fatto che non riuscivo a leggere i suoi
pensieri, neppure ora che lei era come me.
Vidi il suo viso stringersi in una smorfia di dolore, che mi fece pentire
subito di quello che avevo detto. Avevo pensato solo e sempre a me, in quei
giorni, non pensando che anche lei potesse essere spaventata dalla mia
reazione. Mi avvicinai a lei, abbracciandola forte, ignorando gli avvertimenti
di fare attenzione di Jasper.
Appoggiai le mie labbra sulla sua guancia, respirando il suo profumo, che era
cambiato, sì, ma se era possibile era ancora più buono di prima.
-Pensavo di poter ascoltare la tua mente, ora che sei come me-, le spiegai,
continuando a stringerla, e sentendola rilassarsi lentamente tra le mie
braccia.-Invece nulla. Come prima sono qui a desiderare di poter sentire i tuoi
pensieri…-, continuai.
La sentii sorridere, appoggiando la fronte al mio petto.
-Beh, se è solo questo…il mio cervello non funzionerà
mai come dovrebbe. Perlomeno il mio aspetto è migliorato…-,
osservò.
-Bella-, la rimproverai.-Tu sei sempre stata bellissima-, continuai, mordendole
il lobo dell’orecchio. Non potevo ancora credere che fosse così facile stare
con lei.
“Ti prego portala a caccia. Mi sto innervosendo a sentirla cambiare umore
così facilmente. Lei non dovrebbe sapersi controllare in questo modo…”, pensò frustato Jasper.
-D’accordo, ora andiamo-, dissi, rispondendo al suo pensiero mentale.
-Che c’è?-, chiese, attenta, senza lasciarsi sfuggire niente.
-Jasper si sta innervosendo. Meglio che ti porti a
caccia, così forse poi si rilasserà-, le spiegai, sempre più convinto che
quello più agitato fosse lui e non Bella.
-Va bene-, disse, staccandosi dal mio petto. Diede un ultimo sguardo alla sua
immagine riflessa allo specchio e respirò a fondo .
-Sono pronta, andiamo-, disse, prendendomi per mano e guardandomi regalandomi
uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
Chanellina94:Ciao!!Sono brava questa volta!!Aggiorno presto!!!Sì…Bella finalmente si sveglia!!!Grazie mille!
silvia16595:Ciao
Silvia!!Mi piace sapere i vostri nomi veri!!!Sai, anche a me una volta è
capitato di non riuscire più ad entrare nel sito…mah…misteri
della tecnologia!!!Tranquilla, sono certa che leggi sempre e scrivimi quando
puoi. A me fa sempre piacere ricevere commenti, ma capisco che a volte si legga
e basta…io sono ugualeXD!!!Grazie
mille per leggere e commentare!!
Elfa sognatrice:ciao!Ti lascio
questo nuovo capitolo:finalmente Bella si sveglia!!Non sono proprio
contentissima di come è venuto, ma non ho saputo fare meglio…sorry!!!Beh,
ti lascio alla lettura così giudicherai te!!!Grazie mille come sempre per
leggere e commentare!!!Dimenticavo…sono felice che ti
sia piaciuto il capitolo di Bella, ma non credo che lo continuerò…ci
ha già pensato la Meyer a descrivere il risveglio!!!
trettra:grazie!Sono contenta che le mie invenzioni nel
capitolo ti sono piaciuteXD!!Grazie mille di tutto!!
Goten:grazie mille davvero!!!
linda88:grazie
mille linda!!Sto facendo il possibile per aggiornare in fretta, ma i prossimi
capitoli non li ho ancora scritti quindi dovrete pazientare un po’ di più dei
primi!!!
Marika_BD:Marika…sei
onnipresente, mi riempi di complimenti ovunque!!!Sei davvero un tesoro!!Io ti
adoro!!Grazie mille di tutto!!!
Tede:grazie mille, sono felice che ti sia piaciuta la mia
descrizione!!E sono felice che ti sia piaciuto il punto di vista di Bella!!Sto
facendo il possibile per postare in fretta!!Un bacio, Silvia
Antonya:Grazie mille davvero, io sono felice quando
posso farvi leggere qualcosa che vi piace!!Grazie davvero!!
ClaryCullen:grazie tesoro!!Ti adoro!!!
KissyKikka:grazie, grazie, grazie davvero!!!Sono felice
che ti sia piaciuto anche il punto di vista di Bella sull’isola Esme!!
naog94:grazie!Cerco
di postare più in fretta che posso!!!
DolceGiuggy:grazie tesoro, sono felice che ti sia
piaciuto anche il punto di vista di Bella!!!Grazie mille davvero, per tutto!!!
ila74cullen:ciao!!Sono
contenta che ti piaccia la mia storia!!!Mi fa davvero piacere, non sai
quanto!!!Grazie davvero di leggere e commentare!Un bacio, Silvia!!