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Autore: Spensieratezza    06/02/2020    2 recensioni
Sequel della mia storia Harry Potter 2.0 Questa storia segue gli avvenimenti che succedono dopo la morte di Silente, vera o presunta. Harry decide di non tornare più a scuola e di girare per il mondo alla ricerca degli horcrux, inaspettatamente, due nuove reclute, vorranno accompagnare Harry nel loro viaggio. Draco e Peter Minus.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Peter Minus, Tom O. Riddle | Coppie: Draco/Harry
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry Potter 2.0'
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Draco portò Harry di sopra. Non sapeva che stanza fosse, sapeva solo che Harry voleva il letto con le coperte e lenzuola di seta rosse e lui voleva dargliele.
Avrebbe potuto trasfigurarle, non era un problema per lui, ma per qualche assurdo motivo, sentiva che voleva fare questa cosa per lui.

Caddero sul letto dalla coperta rossa e Draco pensò confusamente che erano più morbide di quanto immaginasse. Erano di velluto e ai due ragazzi sembrarono morbide quelle coperte, come due mani calde di una madre, come due braccia calde che ti tengono legato, come mani che ti accarezzano. Mani di un padre, mani di un amante.

Il padre di Harry era MORTO, pensò Draco. Desiderò dargli a lui tutto l’affetto che gli era mancato e che sapeva, nemmeno suo cugino Sirius avrebbe mai potuto dargli.
Erano ROSSE quelle coperte.
Rosse come il sangue, come l’amore.. come le labbra rosse di Harry dopo che lo baciava, come il suo stesso cuore, cos zampillante, così VIVO.

Draco si chiese se il suo cuore sarebbe stato dello stesso colore, oppure era nero, macchiato ormai dei suoi peccati.
Un altro bacio, Draco lo baciava sulle labbra, sul collo, baci umidi, traboccanti di amore e lacrime e sentimento.
“Draco..”
Un’altra carezza.

“Oh, Draco..io mai..non credevo..di poter amare così..mai..”
“Nemmeno io,Potter..” disse Draco, facendogli una carezza. Mai come allora, fu grato a quella straordinaria donna di nome Lily Evans. Per merito SUO, del suo sacrificio, ora poteva avere Potter al suo fianco.
Potter che lo aveva salvato..Potter..che lo amava…
I vestiti di Harry con un colpo di bacchetta del biondo, volarono via.

“Potter..” Draco accarezzò il suo corpo nudo con riverenza.
Harry gemette, infilando le sue mani dentro i vestiti di Draco.
Era bello, per il biondino, quando Harry lo faceva, il biondino aveva sempre fretta di spogliarlo e a volte quindi preferiva usare la bacchetta per spogliare il moretto, mentre Harry godeva del contatto delle sue mani sulla sua pelle nuda, mentre era ancora vestito, amava toccare la sua pelle e spogliarlo a mano, e Draco amava che lo facesse.
Harry si prese tutto il tempo per spogliarlo lentamente
“Harry..”
“Dillo ancora..”
“Harry..Harry..Harry..”
“Le tue mani..” sussurrò Harry.

Le dita di Draco si infilarono nella sua apertura facendolo inarcare, Harry reclinò la testa all’indietro, aggrappandosi alla sua schiena come fosse un albero.
“Potter..così mi..calmati..altrimenti non riesco..” disse Draco affannato ed eccitato.

Harry prese le sue labbra in un bacio appassionato e poi cominciò a masturbare il membro del suo compagno, con una cadenza eccitante.
“E poi..parli delle mie mani.. soffocò Draco. “Il..lubrificante..”
“Ce l’ho io, tranquillo..” disse Harry.
“A..ah sì? Dove?”

Harry gli rifilò un occhiata maliziosa e poi prese il suo membro in bocca.
“CAZZO, POTTER.” Quasi urlò Draco.
Harry cominciò a succhiare la sua virilità come se gustasse una caramella o un gelato goloso e a Draco sembrò di vedere le stelle.
Draco alzò di poco il suo viso e vide i suoi occhi.

Gli occhi di Harry erano STELLE, come fari luminosi, che non avevano niente del colore del sole, ma tutto del colore dell’erba, eppure sembravano comunque STELLE, stelle atipiche di un colore diverso, ma che brillavano. Stelle verdi.

Immaginò di correre nei suoi occhi per acchiappare quelle stelle che erano dentro quel prato luminoso, in un cielo terso, immobile, dalle sfumature viola. Lui correva, correva ma loro sfuggivano, poi finalmente le prendeva. Loro si dibattevano come cuccioli giocosi, lui ne afferrò una e la tenne sotto di sé, poi ci faceva l’amore, facendola godere.
Ancora, ancora e ancora, quel prato eterno e immobile e meraviglioso.
 
“AHHH. AHHHH. AHHHH.” La stella chiamata Harry Potter gemeva sotto di lui, poi la luce piano piano diradò, rivelando la sfumatura di un ragazzo bellissimo, fatto di luce, i suoi capelli neri come il petrolio e gli occhi verdissimi.

“DRACOOOO..” il biondino tornò alla realtà, accorgendosi di essere ancora sul pianeta terra e a giudicare da come stesse gridando il moretto, lo stava facendo godere molto, lo alzò, ancora annebbiato dal piacere, facendolo sedere a cavalcioni su di lui e riprese a spingere.
Harry reclinò la testa all’indietro e andò incontro alle sue spinte.
“Ancora..a—ancora..” gemette Harry al suo orecchio.

Draco lo fece voltare con la testa alla spalliera del letto, mettendolo a pancia in giù e spinse ancora, più forte e veloce.
Crollò su di lui, sussurrando un “ti amo.”
Harry gli accarezzò le guance e gli diede un dolce bacio sulle labbra.
“Non immaginavo fossi uno stallone a letto.”

“La..seconda volta è meglio della prima, Potter.” Disse il biondino.
 
 
 
 
*

Harry durante la notte si svegliò e andò al piano di sotto, vide Ron dormire nel sacco a pelo, sul pavimento, al fianco di Hermione e Peter.
Chissà come mai non avevano scelto il divano..
Camminò piano, sempre più piano, riflettendo, a disagio.
“Harry..” una voce soffusa lo fece voltare.
“Draco..”
“Come mai ti sei svegliato?” gli chiese Draco.

“Guardali.” Disse Harry studiando i suoi amici. “Non ti sembra strano che preferiscano stare sul pavimento?”
“Per niente.”
“Eh??”
“Io credo..che ti stessero aspettando.” Disse Draco.
Harry sbarrò gli occhi e una fitta lancinante di sensi di colpa lo avvolse.
“Draco..perdonami..ma io resto qui.”

“Sul divano?” ridacchiò Draco.
“Non ridere..credo che sia..” esitò.
“Tenero? Hai ragione, ma per ringraziarti degli orgasmi che mi hai fatto provare, non ti prenderò in giro, promesso.” Gli mordicchiò l’orecchio.
“Ma..io voglio stare con te.” Disse Harry.

“Vuoi stare anche con loro. E io non ti chiederò mai di scegliere tra me e LORO.”
“Draco..”
“Basta discutere.” Con la bacchetta lo fece levitare sul divano e sempre con la magia lo coprì, poi si inserì sul divano anch’esso, davanti a lui.

“Draco?” disse Harry, gli occhi luccicanti di commozione.
“Non ho mai detto che io me ne sarei ritornato di sopra da solo, Potter.” Si girò e gli accarezzò la guancia. “AMO il tuo corpo premuto contro il mio.” disse malizioso.
“Allora, la prossima volta sarò io a scopare te.”

Draco si irrigidì e si voltò per dargli una rispostaccia, ma le braccia di Harry gli circondarono la vita dolcemente, mozzandogli il respiro e stroncando qualsiasi protesta.
Draco sorrise dolcemente, chiudendo gli occhi.
Il suo Potter. Malizioso e dolce insieme come un pasticcino di panna e un dolce peccato di gola al cioccolato e tequila.

Guardò Ron, Hermione e Peter, sul pavimento, per pochi secondi si chiese come avesse fatto a vivere per tanti anni, senza tutto quell’alone di amore, che Harry e le persone che gli gravitavano intorno, sapevano donare.
Poi si addormentò.
 
 
 
*

Quando si svegliò, notò che Peter e Ron, vicini, avevano le mani a poca distanza da loro.
Forse si erano addormentati, tenendosi per mano. Draco sorrise e capì di aver fatto la cosa giusta, se Harry si fosse svegliato da solo, si sarebbe sentito molto triste a questo pensiero. Triste e forse addirittura un po solo.

Non voleva che il suo arrivo allontanasse Harry dai suoi amici, lui semplicemente voleva far parte del suo gruppo, senza togliere nulla a nessuno.
Anche perché ai tempi, era stato molto geloso della loro amicizia.
Si alzò per andare a lavarsi i denti, prese uno spazzolino a caso, non ancora usato.

Quando passò di nuovo al salone, vide Harry sorridere, guardando i due amici.
Forse stava pensando le stesse cose sue. Le grandi menti pensavano alla stessa maniera.
Ah, Potter! Se solo mi avessi accettato..al primo anno..saremmo..

Cosa sarebbero stati? No, tutto sommato, Draco non cambierebbe una virgola del loro passato, se ora erano così felici, era perché tutto quello che era successo, aveva portato a quello e non era sicuro che cambiando gli avvenimenti, ora starebbe con Potter, in tutti i sensi, pensò un po maliziosamente.
 
Scese le scale per andare nello stanzone riservato agli animali e vide con sollievo che erano arrivati tutti i gufi, compresa la civetta di Harry. Fece un sorriso e tornò su per dare loro da mangiare, ma poi ci ripensò e disse loro:
“Ehi voi, venite con me, facciamo una sorpresa a Harry, che dite?”
I gufi sembrarono capire Draco e quando lui aprì le gabbie, lo inseguirono. Draco corse , inseguito dai gufi.
 
Harry stava chiacchierando sul pavimento con Ron ed Hermione quando sentì qualcosa.
“Che cos’è questo rumore? Lo sentite anche voi?” chiese il moretto.

“Che cosa sta succedendo?” chiese Regulus arruffato e con una faccia che preannunciava una notte piena di bagordi.
In quel momento un uragano passò in mezzo al salone, Draco urlò, “ATTENTIIII uragano in ARRIVOOO.” E si buttò a terra, in mezzo al trio, mentre Ron gridava indignato, troppo tardi.

I gufi di Draco, Harry, Ron, Hermione, Sirius e Regulus, sfrecciarono nell’aria, Regulus fece un gridolino e Sirius lo prese di peso, portandolo dall’altra parte. Finirono a terra, Sirius con le braccia attorno alla vita di Reg.
Nell’insieme erano davvero carini, ma Harry ebbe appena il tempo di fare quel pensiero che Draco con un sorrisino, gridò: “ANDATE TUTTI ADDOSSO AD HARRY, ORA!”

Harry sbiancò, prima di trovarsi addosso 6 gufi che gli tesero un agguato sfrecciando davanti a lui mulinando ali e  piume.
“AIUTOOOOO.”
“HARRY RESISTI, ARRIVO IO.” Gridò Ron, mettendosi in mezzo. Hermione cercò di fermarlo, ma Ron che evidentemente si era messo un attimo nei panni di salvatore e principe azzurro del suo migliore amico, ormai credendo forse di essere Re Arthur e avere in mano la spada Excalibur, caricò per togliere Harry dai gufi, ottenendo solo di finire anch’esso nel mulinello.

“PRENDETE HARRY E Regulus, FORZA.” Gridò Draco, per divertirsi ancora un po.

Sirius sbiancò, vedendo che i gufi prendevano per i lembi del pigiama, sia Harry che Regulus, alzandoli di peso. Ora si vedeva chiaramente che Harry indossava un pigiama azzurro con gli orsacchiotti e Regulus un pigiama bianco a pallini, entrambi erano molto graziosi, Draco si divertì vedendo Sirius agitarsi da una parte all’altra, non sapendo chi doveva salvare per primo, alla fine si buttò su Regulus, quando Hermione gridò a lui di pensare a suo fratello che lei pensava a Ron e Harry, Draco sghignazzò ancora di più quando Kreacher arrivò urlando “Cosa ha fatto a padroncino Regulus, cosa ha fatto.” Cercando di attaccare Sirius come un toro.

“Piantala, elfo della malora! Aiutami a tirarmi giù piuttosto o ti spedisco a lavorare per Piton!”
In tutto ciò, i gufi stavano facendo fare a Harry, Ron - forse non avrebbe dovuto mettersi in mezzo, un'altra volta impara a fare l'eroe , pensava Hermione - e Regulus, un giro panoramico della stanza e poi della casa, tutto ciò svegliò la madre di Sirius, che dimentica che si era ormai riappacificata con entrambi i suoi figli, cominciò come d’abitudine a gridare contro la feccia babbana, rendendo ancora di più tutto un caos.
 
   
 
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