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Autore: Angel TR    07/02/2020    2 recensioni
Why wait for the best when I could have you?
Lana del Rey - Norman F**** Rockwell
Otto one-shot legate da promesse mantenute da cuori troppo nobili partecipanti alle seguenti Challenge:
"Pagine di una storia infinita" indetta da molang su efp
"Parole Quasi intraducibil" indetta da Soly Dea su efp
“Drabbles, Drabbles e ancora Drabbles” indetta da HarrietStrimell sul forum di EFP
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ultraviolence'
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1) — “Some people don't understand the promises they're making when they make them.”
— “Right, of course. But you keep the promise anyway. That's what love is. Love is keeping the promise anyway.” [John Green, The fault in our stars]
• Genere: Malinconico

3) “It's better to burn out than to fade away.” [Neil Young]
+ “At the end of the day, it isn't where I came from. Maybe home is somewhere I'm going and never have been before.” [Warsan Shire]
• Genere: Sentimentale

Questa storia partecipa alla Challenge “Drabbles, Drabbles e ancora Drabbles” indetta da HarrietStrimell sul forum di EFP


4. Love!?

1.Jin

Psithurism: il fruscio delle foglie mosse dal vento.

#04. Foresta

La Natura è un tempio in cui pilastri vivi
a volte emettono confuse parole;
l’uomo, osservato da occhi familiari,
tra foreste di simboli s’avanza

Charles Baudelaire - Corrispondenze

The world is yours and you can't refuse it
Seen so much, you could get the blues
But that don't mean that you should abuse it
Though it's enough just to make you go crazy, crazy, crazy


Specchi neri come l'abisso dove Jin stava sprofondando, fronde di alberi verde scuro che dondolavano, accarezzati dalla brezza estiva notturna.
La luce della luna bagnava la sua schiena nuda e sudata in procinto di squarciarsi per lasciar sbocciare le ali gloriose.
Artigliò il terreno, digrignando i denti.
«Kazama, questa sera da me. Vedi di non darmi buca perché vengo a prenderti fino a casa.»
Una lacrima di dolore – se fosse per il Gene che prendeva il sopravvento o per il ragazzo non lo sapeva – scivolò solitaria lungo la sua guancia. Hwoarang, ingenuo, scapestrato Hwoarang che lo stava aspettando…
Le creature della foresta tacquero quando un urlo di dolore e rabbia sgorgò dalla sua gola e la Luna salutò estasiata la sua opera maestra.
Il demone spalancò le ali. Sulla sua gota di marmo, la traccia di una lacrima.


2 Hwoarang

#21. Orologio

O' dolore, o' dolore, il Tempo si mangia la vita.
Charles Baudelaire - Il nemico

I know, it's enough just to make you go crazy, crazy, crazy
But you get ready, you get all dressed up
To go nowhere in particular
Back to work or the coffee shop
It don't matter because it's enough
To be young and in love


La lancetta dell'orologio continuava a scorrere e, più scorreva, più il senso di stupidità e inadeguatezza cresceva in Hwoarang.
Seduto al tavolo apparecchiato, una bottiglia di vino perché la birra non gli sembrava all'altezza dell'occasione, osservava il vuoto dilatarsi: il minuscolo monolocale sembrava crescere a dismisura e lui avrebbe voluto rannicchiarsi su sé stesso perché si sentiva minuscolo, da solo.
La consapevolezza arrivò con la forza di un cazzotto: Jin non sarebbe venuto. Ancora una volta, non l'aveva reputato abbastanza.
Eppure gliel'aveva promesso…
Per non lasciarsi schiacciare dal senso di inadeguatezza, si infilò il giubbotto e le scarpe e scese, diretto al bar.
Il barista sollevò lo sguardo dal bancone che stava pulendo. «Cosa vuoi ancora?». Non voleva essere burbero, in realtà: era il suo modo per controllare se stesse bene.
«Quello più forte che hai.» fu l'amara risposta.


3. Jin/Hwoarang

#16. «Sei pallido/a».

Un lampo… poi la notte! – Bellezza fuggitiva dallo sguardo che m’ha fatto subito rinascere, ti rivedrò solo nell’eternità?
Charles Baudelaire - La Passante

It doesn't matter if I'm not enough
For the future or the things to come
'Cause I'm young and in love


Stelle che vorticavano attorno a lui, uno squarcio di cielo della stessa sfumatura delle ciocche di Kazama, quelle dannate ciocche che gli ricadevano sugli occhi ambrati e che sottolineavano il suo sguardo, rendendolo così… così… Dannazione…
Un conato gli risalì in gola, bloccandogli il respiro.
Un lampo di occhi bianchi e brillanti come comete.
Qualcosa non andava.
La sua mente era troppo impegnata a cercare di capire per quale assurdo motivo Kazama non fosse venuto all'appuntamento per concentrarsi sul nuovo problema – Hwoarang si maledisse.
Odiava la sua stupida ossessione per Kazama.
Odiava la stancante apatia di Kazama.
Odiava non significare nulla per Kazama.
Poi, una voce profonda, morbida, dall'inconfondibile accento giapponese, gli sussurrò all'orecchio: «Sei pallido, fragile umano.»
Umano? Fragile!?
Hwoarang sbatté le palpebre, confuso. «Kazama?» gracchiò.
Ma, quando finalmente riuscì a mettere a fuoco, Kazama non era lì.


I'm young and in love…
Don't worry, baby
Lana del Rey - Love


N/D: Charles si starà rigirando nella tomba, povero cicci

  
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