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Autore: DeAnna     08/02/2020    1 recensioni
Alice, la ragazza strana, incontra Jasper, il nuovo studente che nasconde un segreto.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale | Coppie: Alice/Jasper
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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CAPITOLO 6


Qualsiasi cosa avessi pensato riguardo gli eventi della sera precedente si rivelò completamente sbagliata la mattina dopo; a scuola.

Jasper non c'era : non lo vidi in classe né a mensa. L'avevo intravisto un attimo, nell'atrio, ma mi aveva ignorato ed era corso via. Aveva fatto parte della mia vita per così poco tempo e ora non c'era più. La cosa più triste era che avevo appena accettato di provare dei sentimenti per lui.

"So che sembra folle Rose- ero seduta in un angolo del bagno delle ragazze, mentre Rosalie si ritoccava il trucco e si sistemava i capelli, e fissavo malinconicamente la piccola finestra- ma mi manca un po' "

"Oh mio Dio Alice -rispose lei sollevando gli occhi al cielo- sei un po' patetica in questo momento" Rimise il rossetto nella borsa e si voltò verso di me. "Gli hai parlato per due giorni e lui ha iniziato ad ignorarti. Lasciamo perdere la parte in cui l'hai mandato via... Ricorda che non sappiamo ancora cosa nasconda; non puoi volere qualcuno così nella tua vita!"

"Rose, non capisci"

"Oh Alice capisco invece. E' la tua prima cotta; ci sono passata anch'io. Ma ripeto: è chiaro che nasconde qualcosa . Per non parlare di quanto sia inquietante il fatto che stesse origliando la tua conversazione con Bella..."

"E non è inquietante il fatto che Edward stesse ascoltando la mia conversazione con Jasper?" lo difesi

"No Alice. Vi sentivamo urlare dal nostro soggiorno. Penso che tutto il quartiere abbia sentito cosa è successo.
 Lo zio Carlisle lo ha mandato a controllare che fosse tutto ok. Ho visto tutto dalla finestra. Ed ha raggiunto il parco quando Jasper era già scappato via" Rose che aveva mantenuto un tono di voce alto per tutta la durata della conversazione , fino quasi ad urlare ,  rimase lì a fissarmi in silenzio finchè non suonò la campanella . "Puoi fare ciò che vuoi ed io rimarrò accanto a te, ma , per quel che vale, credo davvero che dovresti dimenticarti di lui. Se pensi di voler uscire con un ragazzo ti troverò qualcuno"

"Rosalie non voglio dimenticarlo e non voglio uscire con qualcuno a caso perchè pensi che per me sia meglio! - anch'io stavo alzando la voce- So che ci tieni e lo apprezzo, ma per una volta nella mia vita voglio poter commettere i miei errori e arrabbiarmi quando qualcosa che avrebbe potuto essere fantastica finisce prima ancora d'iniziare! Hai detto che dovrei fare quello che voglio, quindi, per favore , smetti di ostacolarmi e di ignorare i miei desideri!"
Distolsi lo sguardo, sentendo che stavo per scoppiare in lacrime per la frustrazione. Rosalie scosse la testa e lasciò la stanza.

Io rimasi lì fino a quando non sentii la campanella finale.
 

Uscendo dal bagno mi scontrari direttamente con Jasper.

"Ehi Brandon ! Dovresti respirare quando parli e non urlare sempre !"

"Quando avrei urlato?" chiesi, incrociando le braccia e mettendomi sulla difensiva.

"Quando hai parlato con quella Rosalie, lì dentro - indicò la prta del bagno alle mie spalle - in realtà penso che vi abbia sentito tutto il corridoio!"

"Che ti importa? Pensavo mi stessi ignorando" stavo lottando per trattenre le lacrime: la conversazione con Rosalie, poi lo scontro con Jasper ...stava diventando troppo da gestire.

"Ma... tu mi aspettavi?"chiesi , rendendomi conto improvvisamente della cosa.

"Forse. O forse no. Perchè t'importa? Sei stata tu a dire che non t'importa nulla di me"

"Ti ho già detto che non era quello che intendevo dire..."

"Alice io..."

"Hey! - sentii una voce alla nostra sinistra, che interruppe qualsiasi cosa Jasper stesse per dire, e vidi la testa dell'insegnante di trigonometria fare capolino da una porta - voi due andate in classe! Immediatamente!"

"Subito - rispose Jasper, rispettosamente, e mi offrì la mano - dai Alice, andiamo". Io la presi, se pur con riluttanza.

Mi condusse guidò il corridoio, fuori dalla scuola, fino al parcheggio.

"Dove andiamo?" gli chiesi, confusa.

"Fidati di me!"

Lasciai andare la sua mano e mi fermai "Perchè dovrei fidarmi di te quando tu non ti fidi di me?" Era troppo, cominciavo a sentirmi emotivamente provata.

Sospirò e si voltò, guardandomi negli occhi  "Vuoi parlare o no?"

"Si... voglio dire... si voglio parlare!"

"Allora dai - fece cenno di seguirlo e mi portò verso una moto - la sicurezza prima di tutto!" Mi tese un casco e salì sulla moto , facendomi segno di salire dietro di lui.

"Non penso sia molto sicura..." Non ero mai salita su una moto, ma avevo sentito da Charlie talmente tante storie sugli orrori delle motociclette da essere veramente spaventata.

"Se ti fidi di me mi fiderò di te - mi guardava serio - e non lascerò che ti accada nulla di male"

"Bene- mi arresi , arrampicandomi sulla moto e avvolgento le braccia intorno alla vita di Jasper - solo non uccidermi"

Ogni storia che Charlie mi aveva raccontato su qualcuno che non prestava abbastanza attenzione a queste macchine della morte balenò davanti ai miei occhi.

Ero veramente terrorizzata e penso se ne accorse, perchè mi strinse forte la mano, prima di afferrare il manubrio. Fu un piccolo gesto, ma di grande conforto.

"Pronta?" chiese ed io anuii sulla sua spalla pur non essendo affatto pronta. Fece partire la moto e uscì dal parcheggio troppo rapidamente per i miei gusti. Eppure mentre sfrecciava per la strada non potei che sentirmi sicura, non sapevo perchè ma ero certa che non mi avrebbe fatto del male. Continuammo a correre per la città finchè non decise di fermarsi in un parco.

"Sei pazzo!" strillai, ancora attaccata alla sua vita benchè la moto fosse ferma.

Rise. "Perchè dici così?"

"Avresti potuto ucciderci" Iniziai a tremare, mentre scendevo dalla moto. Jasper mi seguii e raggiungemmo una panchina per poterci sedere.

"Alice, guarda: non sei ferita e non sono ferito!" disse, mettendo un braccio sulla panchina, alle mie spalle.

Arrossii, pensando a quanto avrei voluto quel braccio sulle mie spalle. "Non è questo il punto"

"Allora qual è?" chiese , facendo il suo sorriso storto.
"Non lo so"

Ridemmo entrambi.

"Alice puoi farmi un favore?"

"Dipende dal tipo di favore"

"Rispondimi onestamente- fece un respiro profondo- T'importa di me?"

"Cosa intendi per importare?"

"Hai detto a tua sorella... che non t'importava nulla di me. T'importa?"

"Si"

"Quanto?"

Mi sentivo come se il cuore stesse per esplodermi in petto mentre, in una frazione di secondo, decidevo che l'avrei fatto: glielo avrei detto. Feci un respiro profondo e iniziai: "Ok. Ieri ho detto che c'era un ragazzo a cui non riuscivo a smettere di pensare e che forse mi piace. Beh, ho capito che quel ragazzo mi piace davvero.  E quando ieri sera hai detto che  forse pensavi di essere tu quel ragazzo...beh, avevi ragione: sei tu"

Prendendo coscienza di ciò che avevo detto abbassai lo sguardo "Ho detto a Bella che non m'importava di te perchè in realtà m'importava troppo. Stavo ancora cercando di capire i miei sentimenti e lei non avrebbe smesso d'insitere . Volevo solo che mi lasciasse in pace. Ma poi ho parlato conEdward, subito dopo che te ne sei andato. A proposito quel parco è diventato improvvisamente popolare dalle 7 di sera di Mercoledì... Comunque , tornando alla mia conversazione con Edward... Ho capito qualcosa. Spero davvero di non essermi immaginata tutto ... Rose si arrabbierà con me perchè vuole che ti eviti . Lei pensa che stia nascondendo chissà quale grande segreto..."

"Alice!"

Sollevai lo sguardo e vidi che cercavadi trattenere le risate.
 

"Ho cercato di attirare la tua attenzione dal primo momento- Fece un lungo respiro-  anche tu mi piaci"

"Oh"

"Solo oh? Sono riuscito a lasciare AliceMilleParoleAlMinutoBrandon senza parole?"

"Sti zitto!" risposi, spingendogli scherzosamente il braccio.

"Eh... Questo dovrebbe essere il mio posto - disse, avvicinandosi per cingere le mie spalle con il suo braccio, come avevo desiderasto facesse sin dal primo minuto- Allora cosa succede adesso?"

"Non lo so proprio - risposi,ma in lontananza vidi qualcosa che mi terrorizzò - CHARLIE?!"

Mi alzai in piedi e fissai terrorizzata la macchina della polizia del mio patrigno. Aveva fatto il giro del parco prima di fermarsia  a circa un isolato di distanza.

"Merda! - sibilò Jasper- dobbiamo andare" Mi afferrò la mano e corremmo in sella alla sua moto.

Mi aggrappai a lui e, in preda al panico, nascosi la faccia nella sua schiena.

"Sono morta" Sarei sicuramente finita in punizione per tutto il resto della mia vita ! Probabilmente sarei stata bocciata in storia e saltavo la scuola con un ragazzo?! Charlie avrebbe avuto sicuramente un infarto e lo sguardo di disapprovazione di mia madre si stava già materializzando nel mio cervello!

"Alice andrà tutto bene-  fermò la moto davanti a scuola - ma ti consoglio di sbrigarti ora" indicò il portone principale da cui usciva la maggior parte del corpo studentesco.

Gli diedi un abbraccio veloce e corsi vero Bella che stava uscendo. Mi misi al suo fianco.  

"Cavolo Alice dov'eri all'ultima ora?" mi chiese , il panico evidente nella sua voce.

"E' una lunga storia- dissi, riprendendo fiato- se Charlie chiede sono stasta con te per tutto il giorno"

Strinse gli occhi "Dov'eri esattamente?"

"Te l'ho già detto è una lunga storia"

"Beh prova  a riassumerla"

"Jasper?"  Ho detto, a mo' di spiegazione

"Mi hai chiamato?" disse Jasper, comparendo dalla folla e mettendomi un braccio intorno alla vita, cosa che mi fece arrossire leggermente.

Bella sorrire e mi lanciò un'cchiata che significava che avremmo continuato questa discussione in un altro momento. " Allora Jasper? Carino quel braccio. Mi sono persa qualcosa ?"

"Si-  risposi, lanciandole un'occhiataccia-il momento perfetto per tacere"

"Dai Alice, lascia stare..."

"Ma...-  misi il broncio- Jasper..."

"Alice"

"Bella!" La guardammo confusi. "Volevo solo non sentirmi esclusa!" spiegò, sorridendo e  facendo spallucce.

"Comunque dovresti andare a casa, papà ti sta cercando. Mi ha mandato un messaggio all'ultima lezione"

"Cosa gli hai detto?" le chiesi allarmata.

"Che l'ultima volta che ti ho visto eri in bagno con Rose"

"Qualcos'altro?"

"Si. Che ho visto una ragazza che ti somigliava salire su una moto anzichè andare all'ultima lezione"

"Cavolo ! Bella!"

"Rilassati! Ho raccontato davvero a papà che ti ho visto in bagno con Rose, ma non ho fatto la spia! Gli ho detto che ho mandato un sms a Ed per chiedergli se eri in classe e lui mi ha risposto che eri seduta proprio accanto a lui"

"Oh, meno male! Grazie"

"Andrà tutto bene" Jasper si mise al mio fianco, come una guardia del corpo.

"Fratellino" Jasper alzò gli occhi al suono di quella voce e vide Emmett che si avvicinava con Rosalie che guardava preoccupata me e Jasper vicini .

"Vi ho visto scappare all'ultima ora . Va tutto bene?"

"Si. Va tutto bene"

"Hai controllato recentemente?"

"Si- rispose Jasper roteando gli occhi- appena siamo tornati"

"E?" Emmett incalzò

"122. Va bene Em"

Emmett sembrò rilassarsi e continuò "Quindi cosa è successo dopo che voi due siete scappati? Sono sinceramente impressionato che abbia convinto la bella signorina Alice a salire su quella trappola mortale!"

"Beh Alice non è un normale essere umano-  Rose rise nervosamente- inoltre è troppo gentile per essere scortese. Probabilmente non voleva ferire di nuovo i suoi sentimenti. Voglio dire... non è che non le piaci davvero, Jasper. Sinceramente dovresti vedere i suoi compiti"

"Quali compiti?" chiese Jasper spostando lo sguardo da me a Rose per un paio di volte.

"Lasciamo perdere- Rosalie infilò la mano nella borsa e tirò fuori il mio quaderno- hai dimenticato questo a matematica. Volevo restituirtelo"

Sfortunatamente le sue mani stavano tremando e, mentre mi porgeva il quaderno, lo lasciò cadere involontariamente.

Emmett lo raccolse prima che avessi la possibilità di reagire. Guardò la pagina aperta, poi me, Jasper ed infine Rosalie.

"A me sembra un normale compito a casa- si strinse nelle spalle prima di prendere la mano di Rosalie-  credo che dovremmo andare"

"Allora cosa intendeva?" chiese Jasper

"Oh- intervenne Bella- probabilmente solo la sua relazione sulla pianta jasper che è in via di estinzione. Sembra sia un grosso problema"

"Si, sai... devo salvare il mondo" dissi, sperando che lasciasse cadere l'argomento.

"Non sapevo esistesse una pianta jasper" lui sorrise, malizioso.

"Infatti. Perciò scrivo una relazione, per diffondere la notizia."  Sapevo di essere arrossita , quindi mi allonatanai da lui.

"Comunque... Io immagino sia il caso di tornare immediatamente a casa,quindi... mi scrivi dopo?"
"Sicuramente"
  
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