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Autore: Dan13la1995    17/02/2020    1 recensioni
Liam torna nella sua città natale dopo anni, quando sua madre decide di risposarsi. Il suo più grande shock è scoprire che il figlio del suo nuovo patrigno è lo stesso ragazzo che all'epoca della scuola elementare era solito bullizzarlo, rendendo la sua vita letteralmente un inferno...
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"Qualcuno potrebbe dire che non dovrebbe voler amare la persona che lo ha distrutto. Però lui vuole amare la persona che lo ha rimesso insieme. Lo vuole, davvero, ma non può."
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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6. Mi dovevi un bacio
 

L'ultima settimana prima della pausa natalizia fu parecchio frenetica. I test si susseguivano l'uno all'altro, e Liam spesso si chiudeva pomeriggi interi con Mason e Corey per studiare insieme. A volte, quando passavano il pomeriggio a casa di Liam, si univa anche Theo, che ignorava affabilmente le occhiatacce che Corey gli lanciava dall'altra parte della stanza, con il suo solito ghigno beffardo sul viso, come se nulla di tutto ciò lo riguardasse.

Anche Mason non era da meno, anche se le sue occhiate, piuttosto che arrabbiate, erano perlopiù sospettose, o forse attente, come se Theo fosse un bizzarro esperimento scientifico da studiare con interesse. D'altra parte, Liam si era trovato al centro di un tutt'altro nuovo tipo di attenzioni. Ora non era piu' il "ragazzo nuovo", ma il "tipo che vive con Raeken", e nell'ultima settimana aveva ricevuto mille diversi tipi di sguardi: c'erano stati sguardi invidiosi, sguardi sospettosi, sguardi intimoriti, sguardi divertiti, e perfino sguardi furiosi.

"Odio la gente" commentò Liam piatto, mentre aspettava con la spalla destra contro la superficie gelida di un armadietto che Mason e Corey recuperassero i loro libri

Mason rise e Corey scosse la testa divertito "Non prendertela troppo, non dipende da te, è per Theo" disse poi roteando gli occhi. Corey chiuse l'armadietto di scatto e Mason e Liam lo seguirono lungo il corridoio "Vedi, il mondo è diviso in chi ama Theo Raeken e in chi lo odia, e ora tu, qualunque sia il caso... sei in mezzo" concluse tranquillamente.

"Grandioso" Liam roteò gli occhi. Se c'era una cosa che odiava era proprio essere al centro dell'attenzione. Odiava la sensazione di avere occhi su di lui, a scrutare e giudicare ogni sua mossa e ogni sua parola. Lo faceva sentire inadeguato, il disagio che strisciava come veleno e ribolliva sotto la sua pelle. Sospirò frustrato. "Non pensavo l'avrei mai detto, ma aveva ragione Theo"

"Non pensarci" fece allegramente Mason, colpendolo sulla spalla. "Sai come vanno queste cose, dà loro un paio di giorni e troveranno qualcosa di piu' interessante su cui spettegolare"

"Già, e poi domani c'è la festa. Se c'è una cosa che Theo sa fare bene, apparte essere uno stronzo, è proprio organizzare feste" borbottò Corey

"I tuoi sono già partiti?" chiese Mason curioso.

Liam scosse la testa "No, partiranno stasera" Si morse poi il labbro incerto. "Sapete, mi sento un po' in colpa, a fare una festa di nascosto-"

"Ma dai!" Stavolta fu Corey a dargli una pacca sull'altra spalla, con una risatina "Andrà tutto bene, e poi non c'è niente di meglio che ubriacarsi per dimenticare i propri problemi"

Liam rise nervosamente "Non so se questa è una buona ide-"

"Hey Liam!" La voce di Hayden proveniente da qualche parte dietro di loro li fece fermare. Mason e Corey si scambiarono due occhiate complici, e Mason diede una gomitata leggera a Liam. "Ci vediamo a pranzo" gli sussurrò con un sorrisetto. Liam arrossì, fulminando entrambi con un'occhiataccia. "Piantatela" sussurrò nella loro direzione, mentre si allontanavano ridacchiando.

Quando Hayden lo raggiunse, Liam tornò a guardarla, improvvisamente imbarazzato. I continui commenti di Mason e Corey lo rendevano fin troppo consapevole nei confronti della ragazza.

"Hey" balbettò guardandola.

Lei gli sorrise. "Hey. Stai andando a economia?" Liam annuì. "Bene, andiamo insieme?"

"E-ehm.. okay, sì"

Rimasero in silenzio per qualche secondo, mentre camminavano per i corridoi prima che Hayden si decidesse a parlare. "Allora... quindi..." fece incerta.

Liam gli rivolse un'occhiata divertita. "Vuoi chiedermi di Theo" indovinò.

Anche Hayden sbuffò una risata. "Be'.. sì insomma.. è... che è così strano, l'idea di voi due, insieme, sotto lo stesso tetto"

"Non me ne parlare" Liam scosse la testa con un sorriso.

Hayden gli afferrò poi all'improvviso la manica della maglia, costringendolo a fermarsi, voltandosi per guardarla. La sua espressione ora stranamente era piu' seria, e Liam la guardò interrogativo. "Lui... lui non ti dà... fastidio, vero?"

"Uhm.." Liam la guardò incerto "No... cioè, credo che essere fastidioso sia qualcosa congenito in lui, però.. non più del solito, no"

"So... che ti sembrerà strano sentirlo ora, però.." Hayden fece un respiro "Mi dispiace"

"Per che cosa?" chiese lui sorpreso

"Be'..." Hayden scrollò le spalle, imbarazzata. "Allora avrei voluto fare di piu' per aiutarti. Eravamo ragazzini, spesso sembrava tutto un gioco, ma mi sono resa conto solo dopo che probabilmente per te non lo era affatto. Theo era crudele con te, e anche quelli come me che restavano a guardare... be' non eravamo da meno. Non farò lo stesso errore due volte"

Liam gli rivolse un sorriso grato, un lieve rossore che gli colorava le guancie, mentre rispondeva "E' okay. Non devi chiedermi scusa, io- tu non potevi fare nulla" Hayden fece per protestare, ma Liam continuò piu' deciso "Tu eri quella che cercava sempre di coinvolgermi, di non farmi sentire solo. Probabilmente eri l'unica a ricordare il mio nome. Hai fatto abbastanza, per me, credimi"

Hayden gli sorrise "Okay" Liam sorrise a sua volta, mentre riprendevano a camminare.

"Però la prossima volta che Theo fa anche un solo commento sarcastico o acido, lo prenderò a calci nelle palle" aggiunse lei sardonica.

Liam rise "Sai, non pensavo l'avrei mai detto, ma... non.. non è così male" Hayden lo guardò con gli occhi sbarrati "Sì, insomma... a volte sa essere... stranamente.." Si interruppe pensieroso. Liam ripensò a qualche giorno prima, quando Theo si era offerto di ascoltarlo, o quando l'aveva seguito in piena notte dopo la sua sfuriata. Ti nascondevi sempre lassù quando da bambini giocavamo qui. Non aveva mai pensato che Theo gli prestasse tanta attenzione, o almeno, non quel tipo di attenzione. Ripensò al fumetto che gli aveva regalato. A quando avevano fatto insieme l'albero come una normale famiglia. A quando avevano studiato insieme. Sono colpito. "...Stranamente premuroso"

"Premuroso?" Hayden alzò ancora di piu' le sopracciglia "Theo Raeken?"

Liam ridacchiò al suo tono scettico. "E' strano, ma sì"

"Oh allora il vero Theo è stato rapito dagli alieni, senz'altro" Liam scoppiò a ridere proprio mentre entravano in classe. Hayden proseguì con foga "Dovremmo denunciarlo a qualcuno?"

Theo alzò lo sguardo dal suo libro di economia, quando sentì Liam ridere. Il suo cuore mancò un battito quando lo vide ridere spensierato insieme ad Hayden, mentre si facevano strada tra i banchi verso i loro posti. Theo distolse in fretta lo sguardo, stringendo i pugni in grembo con un sospiro frustrato, mentre cercava di mantenere la calma per non fare schiocchezze come al suo solito, tipo sparare loro frecciatine.

*

Quando quella sera Theo tornò a casa, suo padre stava spostando le valigie al piano di sotto. "State andando?" gli chiese tranquillo.

"Sì" Paul guardò l'orologio nervosamente. Poi gridò verso la cima delle scale "Jenna, faremo tardi, l'aereo è tra due ore!"

"Arrivo!" gridò la donna, poco prima di apparire con un'ultima borsa. "Liam!" gridò poi, facendo apparire Liam dal salone. Liam affiancò Theo, mentre Paul apriva la porta. Jenna si voltò agitata verso i due ragazzi. "Allora, la cena è in forno, vi ho lasciato soldi nel primo cassetto della cucina, e ho lasciato un appunto con tutti i numeri da chiamare in caso di emergenza, anche quello del nostro albergo, e della nostra guida turistica"

"Perchè hai il numero della guida turistica?" chiese Theo, evidentemente sconcertato dal flusso di raccomandazioni.

"Non chiedere" commentò Liam.

"Ah e ho lasciato anche il numero dello zio Peter" fece rivolta a Liam

"Non chiamerò lo zio Peter nemmeno se stessi per morire" rispose Liam tranquillamente.

"Bravo" commentò Jenna con un sorriso.

"Ah e mi raccomando, non state svegli fino a tardi" fece lei chinandosi per prendere un'altra borsa

"Sì mamma" Liam roteò gli occhi, Theo fece un sorriso scuotendo la testa.

"...Non mangiate troppe schifezze..."

"Sicuramente" rispose Theo

La testa di Paul spuntò dalla porta "E niente feste"

Liam sbarrò gli occhi. "Festa? Quale festa?" chiese nervosamente, gli occhi che schizzavano in giro per la stanza, senza mai incontrare quelli di Jenna e Paul "Non c'è nessuna festa, figuriamoci se-"

Theo gli pizzicò un fianco senza farsi vedere. Liam trasalì, ma almeno si zittì.

"Non faremo nessuna festa, papà, tu guardi troppi film" fece Theo annoiato. "Non dovete andare? Farete tardi"

"Giusto" fece Jenna, spingendo allegramente via Paul e afferrando la maniglia per chiudersi la porta alle spalle. "Fate attenzione, vi vogliamo bene!"

"Anche noi" fecero in coro Theo e Liam, mentre la porta si chiudeva alle loro spalle. Rimasero immobili per qualche secondo, finchè sentirono le portiere sbattere e l'auto avviarsi. Poi Theo si voltò verso Liam, con un grosso ghigno sul viso. Liam lo guardò a disagio, poi Theo scosse la testa divertito "Ricordami di non chiamare mai te se mai dovrò commettere un omicidio" disse soltanto prima di dirigersi in salone. Liam lo guardò andarsene con un'espressione aggrottata prima di seguirlo "Be' in quel caso credo potremmo chiamare lo zio Peter"

*

Quando il campanello suonò, Theo si affrettò ad aprire la porta. Josh apparve sulla soglia con tre grosse scatole di pizza in una mano e due birre nell'altra. "Porto doni!" esclamò entrando senza aspettare un invito. Puntò subito in cucina, seguito da Theo.

"Cerchi di comprarti il mio perdono con la pizza e due birre scadenti?" chiese lui tranquillamente, mentre Josh posava la loro cena sul bancone. "Forse" rispose lui con una scrollata di spalle.

Theo sbirciò le pizze, con un'espressione affamata. "Hai preso quella ai peperoni?"

"Ovvio" rispose lui porgendogli una birra.

"Okay sei perdonato" rispose Theo accettando la birra con un ghigno.

Josh ridacchiò, per poi guardarsi intorno. "Allora, dov'è il tuo piccolo fratellino?"

"Non chiamarlo così" Theo roteò gli occhi seccato "Ed è sotto la doccia" Si portò la bottiglia alle labbra, bevendo un grosso sorso.

"Interessante" commentò con un sorrisetto. Theo gli rivolse un'occhiata non impressionata, e fu trattenuto dal commentare solo dal campanello. "Chi è adesso?" gemette.

"Ah vado io!" lo precedette Josh schizzando fuori dalla stanza "Sarà il tipo dell'alcool!!"

Un grosso tizio barbuto varcò la soglia con un carrello che trasportava un grosso barile, proprio mentre Theo raggiungeva Josh. "Dove lo lascio questo?" chiese l'uomo annoiato, senza guardare nessuno dei due in particolare.

"Uh.. in salone, credo" rispose Theo. Josh stava quasi letteralmente saltando eccitato sul posto. L'uomo tornò verso di loro "Vado a scaricare gli altri" disse prima di uscire.

Theo si voltò verso Josh sconcertato. "Altri? Quanto cazzo di alcool hai comprato?!"

"Uhm... 30 litri?"

"30 litri?" urlò-sussurrò Theo scioccato.

"Forse 50" aggiunse Josh ritraendosi, mentre l'uomo tornava col secondo barile.

"50 litri?! E sentiamo, chi pagherà 50 litri di alcool illegale?!"

"Uhm.. pensavo potessimo... fare a metà?" tentò Josh

Theo sospirò esausto "Okay, e quant'è?"

"200 dollari"

"200 dollari?!"

"La smetti di ripetere tutto quello che dico?!"

"Io ti uccido, okay, dammi la tua metà" ringhiò Theo.

"Ehm ecco- vedi... al momento sono un po' a secco, però giuro che te li ridò" Se gli sguardi avessero potuto uccidere, Josh era sicuro che sarebbe morto ora. "Hey io ho portato la pizza!" protestò lui.

"Oh be' scusa per la tua perdita" soffiò Theo, andando a recuperare i soldi che Jenna aveva lasciato 'per le emergenze' proprio mentre l'uomo tornava con l'ultimo barile.

"Sono 250, ragazzi" comunicò lui inflessibile. Theo fulminò Josh.

"Credevo fossero 200" si affrettò a dire Josh.

"Be' sì, ma i minorenni pagano un supplemento. Se capite cosa intendo"

Josh incontrò lo sguardo di Theo esitante "Ho portato anche le birre?" fece esitante.

Theo sbuffò, porgendo i soldi al tizio che li salutò, affrettandosi a sparire.

Josh fece un sospiro "Spero che ne valga le pena almeno"

"Oh sì, c'è così tanto alcool qui che potrei affogartici dentro"

"Sei sempre così simpatico"

*

Liam li raggiunse appena ebbero apparecchiato il tavolo al volo, le grosse pizze sistemate ciascuna a un posto. Liam si fermò sulla soglia, addocchiando i tre grossi barili che invadevano la stanza.

"Wow, non vi siete regolati" commentò. Theo non poteva che essere piu' d'accordo.

"Oh eccoti" Josh esclamò invece entusiasta, mentre riempiva un bicchiere dal rubinetto del barile, e si avvicinava a Liam cingendogli le spalle. "Tieni, Dunbar, su, bevi, bevi"

Liam prese il bicchiere esitante, annusando leggermente per capire cosa fosse. "Cos'è?" chiese, non avendolo capito.

"Non ho la piu' pallida idea" rispose Josh sincero.

Theo roteò gli occhi. "E' qualcosa per cui dovremmo trovare una buona scusa sul come cazzo abbiamo speso i 200 dollari delle emergenze di tua madre"

"Avete speso 200 dollari di alcool?" chiese Liam sconcertato.

"250 in realtà" precisò Josh, come se fosse qualcosa di cui vantarsi.

"Oh mio dio" Liam sospirò sedendosi accanto a Theo e tirando piu' vicino la sua pizza, mentre Josh tornava al barile a riempire altri bicchieri per loro.

Theo intanto si prese un momento per osservare l'altro ragazzo, il viso pulito e liscio, i capelli biondicci e corti tirati su dal gel, una camicia bianca e attillata che gli avvolgeva il busto.

Non poteva fare a meno di notare quanto esteriormente fosse così diverso dal bambino che aveva conosciuto anni prima. Era piu' robusto, i lineamenti più decisi, e c'era qualcosa di magnetico in lui che attirava costantemente lo sguardo di Theo.

Probabilmente Liam avvertì i suoi occhi su di lui, perchè si voltò a guardarlo. "Che c'è?" chiese incerto, agitandosi sotto il suo sguardo. "Ho qualcosa sulla faccia?"

"Uh" Theo distolse lo sguardo preso alla sprovvista "Niente- niente"

"Tieni, T" Josh s'intromise salvandolo dal cercare una scusa che giustificasse il suo essere stato a lì a fissarlo come un maniaco, e Theo si affrettò a riempirsi la bocca con grosse sorsate.

Josh passò un altro bicchiere a Liam "Prendi, Dunbar, stasera ti farò ubriacare!"

Theo osservò Liam lanciare uno sguardo dubbioso al bicchiere. "Non devi bere per forza, se non vuoi" si intromise.

"Si che deve!"

"Stai zitto, Josh"

"N-no, io- va bene, è una festa no?" tentò Liam con un sorriso incerto, ripensando anche alle parole di Corey del giorno prima, e buttando giù il bicchiere tutto d'un fiato.

"Ohh vai così Dunbar!" esultò Josh, imitandolo. Theo sospirò, facendo altrettanto

*

Dopo le 9, la casa cominciò decisamente a riempirsi. C'erano persone in ogni angolo, che si passavano bicchieri strapieni di alcool, c'era musica alta che rimbombava per tutte le stanze, e qualcuno ballava lì dove Theo e Josh avevano fatto spazio spostando i mobili. C'era gente che rideva, qualcuno urlava, qualcuno pomiciava sfacciatamente.

"Bella festa, amico!" gridò Alec, mentre si avvicinava a Liam, in piedi sulla porta del salone, assieme a Mason e Corey.

"Grazie, ma... onestamente sento di non avere alcun controllo su di essa" ridacchiò Liam.

"Sei ubriaco?" chiese Mason sospettoso.

"Non ancora, almeno credo. Questa roba è forte!"

"Cioè, avete visto quei barili in salone?" chiese Nolan sconcertato, mentre appariva dal nulla con quattro bicchieri in mano, distribuendoli.

"Josh?" fece Corey a Liam.

"Josh" annuì lui.

"Be' non so voi, ma io ho voglia di ballare!" esclamò Mason allegro, guardandosi intorno e afferrando Corey per la mano e trascinandolo in mezzo alla pista.

"Dai Liam!" urlò Alec afferrandolo per una manica.

"Ah no-no-"

"Niente no!" si unì Nolan, afferrandolo dall'altro lato e trascinandolo dietro a Mason e Corey.

Liam perse il conto del tempo che passarono a ballare, ridendo e prendendosi in giro a vicenda per le loro mosse goffe, passandosi bicchieri di alcool. A un certo punto anche Hayden e Tracy si unirono a loro, i capelli svolazzanti mentre si muovevano al ritmo della musica.

Theo si girò sulla sedia, lanciando un'occhiata a Liam e gli altri che ballavano e ridevano spensierati, o probabilmente ubriachi, per tornare poi a Josh e un altro ragazzo del loro anno che si stavano sfidando a bere una lunga fila di bicchieri ciascuno che occupava quasi tutto il tavolo. Uno alla volta, Josh li scolò tutti arrivando per primo alla fine e esultando selvaggiamente alla fine, mentre l'altro imprecava.

Poi Josh saltò su, facendo un cenno a Tracy "Hey Tracy, ragazzi, chi c'è per un gioco?!"

"Ah! Io ci sto!" gridò Tracy entusiasta, afferrando Hayden, che a sua volta afferrò Liam.

"Forza, andiamo!"

"Uh?" Liam guardò Mason, che annuì, seguendolo, dopo aver fatto un cenno anche agli altri.

"Io passo-" fece Theo, facendo per alzarsi, ma Josh lo afferrò ritirandolo sulla sedia "Scordatelo, stronzo" Theo roteò gli occhi. Di solito questi giochi non finivano mai bene, soprattutto quando si cominciava ad avere fin troppo alcol in circolo.

Mentre si riunirono tutti quanti attorno al tavolo, Josh prese una bottiglia che aveva riempito di alcool, svuotandola in una ventina di bicchieri prima di appoggiarla a terra "Giochiamo a 'Io non ho mai-'?" suggerì allegramente, al che tutti mormorano in assenso vivacemente.

Theo alzò gli occhi al cielo, afferrando però un bicchiere. "Bene, giochiamo." Guardò Josh con un ghigno. "Io non sono mai stato così stupido da ordinare 250 dollari di alcool" borbottò. Tutti ridacchiarono, mentre Josh prendeva il bicchiere dalla mano di Theo.

Josh sbuffò "Quando la smetterai?" canticchiò allegramente, scolandoselo.

"Okay okay- ora faccio io!" si intromise Alec "Io non ho mai organizzato una festa così da sballo!" fece allegramente, facendo cenno a Theo e Liam.

"Seriamente?" sbuffò Theo, bevendo. E Liam lo imitò con un sorriso.

"Ah ora io!" si fece avanti Hayden, con un sorriso sardonico verso Tracy "Io non ho mai fatto sesso a scuola"

"Stronza" soffiò lei fingendosi offesa, buttando giu' un bicchiere. Theo, con un altro roteare di occhi, che fece ridere Josh, la imitò. E così anche Mason e Corey.

Nolan accanto a loro boccheggiò esterrefatto. "Oh mio Dio" Tutti risero. "Okay" soffiò dopo, con un cenno della mano come a voler allontanare l'immagine. "Io non ho mai... fatto sesso" comunicò tranquillamente.

Josh lo guardò "Non dovresti ammetterlo così facilmente" fece divertito, bevendo. Imitato da tutti... tranne che da Liam, che restò a guardare a disagio il tavolo imbandito, prima di alzare lo sguardo sentendo gli occhi di tutti su di lui.

"Figo, visto? Non sono l'unico" fece allegramente Nolan. Liam arrossì, sentendosi stranamente in imbarazzo. Sapeva che non era una cosa per cui dovesse sentirsi a disagio, semplicemente era una cosa che non aveva ancora avuto modo di provare, ma non poteva evitare di sentirsi come fuori posto, diverso. Alzò d'istinto lo sguardo per incontrare gli occhi di Theo che lo fissava con una strana espressione illegibile sul viso dall'altra parte del tavolo.

Il cuore di Theo perse un battito quando Liam guardò verso di lui. Ma poi realizzò che probabilmente il motivo era perchè istintivamente Liam si aspettava un suo commento o una presa in giro a riguardo. Distolse lo sguardo, sentendo di nuovo un ondata di colpa scorrergli sotto la pelle.

Corey sembrò leggere i pensieri di Liam, perchè serrò le labbra. "Uh è il mio turno ora" comunicò poi. Poi guardò Theo con un espressione pungente "Io non ho mai fatto lo stronzo con qualcuno"

Theo lo guardò tagliente mentre tutti intorno improvvisamente tacevano "Sai, ho i miei dubbi in proposito, Bryant" controbattè lui, sardonico, spingendo il bicchiere verso Corey.

Corey fece uno sbuffo beffardo. "Okay, non ho mai fatto lo stronzo con qualcuno che non se lo meritasse" si corresse poi, con una smorfia, spingendo di nuovo il bicchiere verso Theo.

"Be' che mi dici di questo..." ribattè Theo ancora piu' tagliente, un ghigno sul suo viso, mentre spingeva ancora il bicchiere verso Corey "Io non ho mai supplicato qualcuno perchè mi scopas-"

Non aveva ancora finito di parlare, che Corey scattò in piedi, Mason e Alec che lo trattennero all'istante, mentre Josh si metteva tra di loro "Hey, hey, stronzi, questa è una festa, tenetevi i vostri problemi per un'altra occasione!" sbottò seccamente.

Liam mosse lo sguardo scioccato tra Corey, il viso rosso forse dalla rabbia o forse dalla vergogna, e Theo, le labbra serrate in un'espressione di pietra.

"Lascialo perdere, non ne vale la pena" sentì Mason sussurrare a Corey, che si liberò dalla presa che Alec e il suo ragazzo avevano su di lui.

"Okay, ragazzi, che ne dite se cambiamo gioco?" s'intromise subito Hayden conciliante. Guardò prima Theo che sbuffò. "Come vi pare" disse soltanto.

"Sì è meglio" borbottò Corey, guardando altrove.

Hayden si mosse per raggiungere il punto in cui erano Josh e Theo e raccolse una bottiglia vuota da terra. Theo la guardò scettico, avendo già capito.

"Il gioco della bottiglia? Seriamente? Cos'hai, 10 anni?"

"Come se tu non vedi l'ora di ficcare la lingua in bocca a qualcuno, Theo" commentò lei roteando gli occhi.

"Uh tu piuttosto... che mi dici del tuo piccolo fidanzato?" gli fece, guardandola con un ghigno.

Hayden trasalì, guardandosi intorno come ad assicurarsi che nessun'altro li stesse ascoltando "Non che siano affari tuoi, ma... ci siamo lasciati, la scorsa settimana"

Theo si tese, guardandola, ma controbattè con la sua solita indifferenza e il suo sorrisetto "Cos'è? Non trovavi piu' tempo di portarlo al parcogiochi?"

Hayden roteò gli occhi "Smettila di fare lo stronzo Theo. Questa battuta sta diventando vecchia" disse soltanto, allontanandosi. Theo la seguì con lo sguardo, mentre lei tornava al suo posto accanto a Liam, rivolgendogli un sorriso rassicurante. Theo serrò le labbra, prima di tornare a sedersi al suo posto al tavolo con un sospiro frustrato.

"Okay, chi vuole avere l'onore di cominciare?" esclamò Josh. "Nessuno? Allora vado io" Afferrò la bottiglia prima che qualcuno potesse protestare, girandola. Theo la fisso pregando il Dio in cui nemmeno credeva che non si fermasse su di lui, perchè ora l'ultima cosa che voleva fare era baciare Josh. Al massimo poteva dargli una testata. Ma la bottiglia girò, lo sorpassò, passò Tracy, Alec, Nolan e si fermò su Mason. Theo sbuffò una risata.

"Okay questo è strano" commentò Josh.

"Forza, dov'è finito il tuo entusiasmo, Josh?" lo stuzzicò Theo spingendolo.

"Be' io non ho nessun problema" fece Josh alzandosi. "Lo dicevo solo per Corey"

"Ah io non vedo l'ora di vedere" fece Corey con un'espressione divertita, guadagnandosi una gomitata da Mason accanto a lui.

"Bene, facciamolo" Josh fece il giro del tavolo, mentre Mason si alzava con un sospiro. Si scambiarono un veloce bacio a stampo che somigliò davvero molto a una testata, prima che ognuno tornasse al suo posto. "Tutto qui?" fece Theo a Josh, con un sopracciglio alzato, mentre si risiedeva accanto a lui "Sta zitto stronzo" "Non dirmi che sei arrossito?" "Fottiti, bastardo"

"Vai, Mase" lo incitò Alec, avvicinandogli la bottiglia. Mason girò.

A quanto pare la bottiglia si divertiva a tirar fuori abbinamenti bizzarri. Fu così che Mason si ritrovò a baciare un nervosissimo Nolan, Nolan si ritrovò a baciare Tracy, che si ritrovò a baciare Hayden.

"Vieni qui!" fece Tracy enfatica, prendendo a coppa le guancie di Hayden e lasciandogli un esagerato bacio sulle labbra, facendo ridere tutti, Hayden piu' di tutti. Poi Hayden girò la bottiglia, e lì Theo seppe che quella bottiglia lo odiava. Perchè girò, girò, passando Mason, poi Corey e fermandosi su Liam. Theo si chiese come fosse possibile arrossire e impallidire allo stesso tempo, perchè Liam era appena riuscito a farlo. Mason e Corey si scambiarono due sorrisi maliziosi, mentre Hayden si voltava verso Liam, seduto alla sua sinistra. "E' okay?" chiese lei a bassa voce.

"Ah- uhm.. sì, credo-" balbettò lui, girandosi verso di lei. Non poteva dire di non volerlo. Baciare Hayden era stata stata una delle cose che aveva desiderato fare di piu' fin da bambino, ma era strano e imbarazzante farlo ora davanti a tutti, soprattutto con Mason, Corey e Tracy che li incitavano allegramente. E con gli occhi di Theo puntati addosso. Per qualche motivo erano quelli che gli mettevano maggiore soggezione. E poi c'era il fatto che Hayden fosse fidanzata, certo, anche Mason lo era, però aveva baciato Josh...- I suoi pensieri frenetici furono zittiti dalle labbra morbide e delicate di Hayden che si posarono sulle sue. Le palpebre di Liam tremolarono chiudendosi, mentre si chinava nel bacio. Hayden succhiò tentativamente il suo labbro inferiore e lui si sentì coraggioso nel fare altrettanto.

Mentre tutti esultavano nemmeno fossero allo stadio, Theo distolse lo sguardo. Lo sapeva che doveva lasciar perdere questi stupidi giochi da ubriachi finchè era in tempo. Sbuffò irritato, mentre alzava lo sguardo nel momento in cui, entrambi rossi in viso, Hayden e Liam si separavano.

Imbarazzato in un modo che Theo non potè che definire adorabile, Liam si concentrò sulla bottiglia, prendendola in mano pronto a girarla. Non potendo sopportare di assistere a un'altra scena simile, Theo decise di chiuderla qua con lo stupido gioco. Nel momento in cui Liam girò si alzò. "Ragazzi, io chiudo. Ho bisogno di aria, questa schifezza mi sta dando alla testa" comunicò, con un cenno al suo bicchiere mezzo vuoto.

"Ma dai-" Josh protestò cercando di tirarlo di nuovo seduto.

Proprio in quel momento la bottiglia passò Tracy fermandosi su di lui. Tutti si zittirono, guardando la bottiglia scioccati. Liam e Theo sbarrarono gli occhi alzando contemporanemente gli sguardi per guardarsi. Josh restò fisso sulla bottiglia a bocca aperta, ancora aggrappato a Theo "Okay, questo è ancora piu' strano" commentò.

Mason guardò prima Liam, poi Theo, dubbioso. "Be' teoricamente Theo si è appena ritirato" fece notare.

Theo guardò Mason poi di nuovo Liam. Non poteva certo dire che aveva cambiato idea ormai. Anzi, forse era meglio così. Baciare Liam... era qualcosa che era meglio non lasciar succedere, no? Non importava quanto la bramasse..- "Sì, l'ho fatto... fortunatamente" si affrettò a dire. Sospirò, scuotendo la testa "Ho bisogno di aria" ripetè.

"Eh no aspetta, stronzo" lo fermò Josh con un ghigno. "Pensi di filartela senza fare un obbligo?"

"Giusto!" si accodò allegramente Alec. Theo li guardò prima di sbuffare. "Forza, cosa volete che faccia?"

"Mhh" fece Josh pensieroso. Poi gli rivolse un grosso sorriso sardonico. "Spogliati"

"Come scusa?" chiese Theo allibito.

"Passerai il resto della serata in boxer" spiegò ridacchiando, e facendo ridere tutti quelli intorno.

"Scherzi vero?"

"Assolutamente no, forza, dai, spogliati!"

Theo gli rivolse un'ultima occhiata assassina, prima di sbuffare e sfilarsi la maglietta. Josh fischiò, mentre tutti ridevano. Da qualche parte, qualcuno tra la folla di invitati, lo imitò. Theo tirò la maglietta contro la faccia di Josh che rise piu' forte. "Ora i pantaloni!"

"Ti farò il culo per questo" commentò Theo, mentre si liberava anche dei pantaloni, rimanendo in boxer.

Theo non si era mai vergognato del suo corpo. Anzi, sapeva di avere un corpo a dir poco perfetto, su cui letteralmente sbavare, ma in quel momento era decisamente tutto molto strano.

"Mmh non male" commentò Alec, lanciandogli un'occhiata e ridacchiando.

"Bello vedere che qualche parte di te si salva" commentò Hayden sarcastica.

Molto simpatica, davvero. Pensò Theo facendole il medio. Poi il suo sguardo scivolò su Liam, che distolse lo sguardo nel momento in cui Theo incontrò i suoi occhi. Era ancora leggermente rosso in viso, e il modo in cui si era voltato di fretta fece chiedere a Theo se per caso Liam lo stesse guardando. Be' ti sei appena spogliato davanti a cinquanta persone, Theo, tutti ti stanno guardando, di che ti sorprendi? Gli ricordò la sua mente, ma il suo cuore non potè fare a meno di mancare un battito all'idea degli occhi di Liam su di lui. Questa stupida cotta stava diventando un problema.

"Ora andrai a prendere un po' di aria così?" s'informò Nolan con un sorriso.

"Fottetevi" rispose soltanto Theo, mentre andava a riempirsi un altro bicchiere, perchè era l'unica cosa che gli restava da fare per aggiustare quella serata.

"Okay, Liam, a questo punto devi girare di nuovo" fece Hayden, dandogli una gomitata

"Uh?" Liam trasalì, tornando evidentemente alla realtà, mentre si voltava a guardare lei, poi la bottiglia, capendo. "Ah, sì.. okay"

Girò di nuovo, la bottiglia che si fermò lentamente su Mason. Liam scoppiò a ridere, mentre Mason lo guardava scuotendo la testa drammaticamente. "Sapevo che questo sarebbe successo prima o poi"

Fu a quel punto che Theo tracciò la linea, abbandonando definitivamente la stanza.

*

Verso le 2 del mattino, mentre tutti lentamente abbandonavano la festa, chi barcollando, chi sostenendo i propri amici sbronzi, Theo, ancora rigorosamente in boxer, pensò fosse ora di vedere che fine aveva fatto Liam. Fu così che lo trovò seduto dietro il bancone della cucina, con la testa abbandonata tra le gambe.

"Che diavolo stai facendo?" rise mentre si sedeva accanto a lui.

"Sto morendo" mugugnò Liam, la voce attutita dalle sue braccia. Theo rise scuotendolo da una spalla. "Non stai morendo, sei solo davvero davvero ubriaco"

"Non scuotermi, o potrei vomitare" lo avvertì Liam con una smorfia, tirandosi indietro e abbandonandosi contro la superficie alle sue spalle, esponendo la gola in un modo che non attirò affatto l'attenzione di Theo. Poi Liam si voltò con la testa verso di lui, un sorriso confuso che gli allargava sul viso, gli occhi piccoli e lucidi, e quelli di Theo scattarono subito a incontrarli, un sorriso che gli si aprì sul suo viso di riflesso. "Perchè sei nudo?" mugugnò poi Liam.

Theo ridacchiò "Okay, hai decisamente bevuto troppo." Gli diede un colpo sul ginocchio, alzandosi e porgendogli la mano "Andiamo, è ora di andare a dormire"

"Uh..." Liam gli afferrò la mano goffamente, ma non fece niente per aiutare Theo a sollevarlo. Barcollò quando Theo lo tirò in piedi, finendo contro il petto di Theo che lo afferrò dalle spalle per sostenerlo. "Ci sei?" gli chiese divertito.

"Uh-uh" mugugnò Liam, ma nel momento in cui Theo abbassò le braccia, Liam barcollò indietro e non finì col sedere per terra solo perchè Theo lo afferrò al volo prendendogli le mani e tirandolo di nuovo vicino. "A quanto pare no" mormorò Theo con un sorriso, il viso ora a un palmo da quello di Liam. Liam alzò lo sguardo incerto, il cuore che mancò un battito all'improvvisa vicinanza, incerto su cosa fare, visto il modo in cui l'alcool gli annebbiava la vista e la mente in quel momento. Non ebbe tempo di elaborare la cosa, perchè una voce che chiamava entusiasta il nome di Theo li interruppe, e Theo fece un passo indietro, lasciando le mani di Liam e voltandosi verso Tracy, che era appena entrata in cucina, incerta nei suoi passi, evidentemente ancora un po' brilla.

"Hey T" Si avvicinò a Theo con un sorriso confuso, gettandogli le braccia al collo e tirandolo in un bacio bagnato. Liam si agitò sul posto, gli occhi che indugiarono sui due per qualche secondo di troppo, prima che abbassasse lo sguardo imbarazzato.

Theo si tirò indietro quasi subito, le mani sulla vita di Tracy per tirarla indietro, un'espressione quasi infastidita sul viso. "Che fai ancora qui? Non è ora che tu vada a casa?" le chiese.

"Mmmh.. Hayden mi sta aspettando in macchina, però... potrei restare qui" fece, con voce morbida e seducente. "Continuare la festa..." Lo guardò con un sorriso allusivo, ma l'espressione di Theo rimase immutata.

"Dovresti andare a casa" disse soltanto. "Sei ubriaca"

"Questo non ti ha mai fermato" fece lei divertita. Liam si agitò di nuovo imbarazzato, indeciso su cosa fare, soprattutto perchè era sicuro che se avesse fatto anche un solo passo, sarebbe caduto.

"Tracy" Theo sospirò irritato, lanciando un'occhiata rapida a Liam "Vai e basta, non è il momento"

Tracy strinse le labbra, il sorriso ora svanito. Il suo sguardo oscillò leggermente su Liam, mentre faceva un passo indietro da Theo, lasciando cadere le mani che erano ancora posate sulle sue spalle. Poi tornò a guardarlo. "Okay" sospirò alla fine sconfitta, e forse un po' irritata. "Ci vediamo domani?"

"Sicuro" rispose Theo, ma non suonava affatto sicuro.

Tracy sbuffò, e uscì senza dire altro.

Liam alzò lo sguardo su Theo quando Tracy sbattè la porta dietro di sé.

"Non sei stato gentile" mugugnò alzando un sopracciglio, e barcollando di nuovo indietro.

Theo rise alla sua voce biascicata per colpa dell'alcool, prendendogli la mano per impedirgli di cadere e cominciando a fare strada verso il piano superiore. "Dovresti sapere ormai che io non sono gentile"

Liam si lasciò trascinare di sopra, gli occhi fissi sulle loro mani intrecciate, il palmo di Theo caldo contro il suo, un rossore lieve sulle guancie quando il suo sguardo si posò sulle spalle nude di Theo.

"Dai" sussurrò Theo, e Liam si rese conto improvvisamente di essere in camera sua, Theo gli spinse leggermente la spalla, aiutandolo a sdraiarsi, e a sistemarsi sotto le coperte.

Liam mugugnò sistemandosi meglio contro il cuscino, gli occhi chiusi in un'espressione ora soddisfatta, biascicando qualcosa di confuso.

"Che hai detto?" chiese Theo, non avendo afferrato le sue parole.

"Lo sei invece" ripetè Liam piu' chiaramente.

"Sono cosa?" ripetè di nuovo, ancora piu' confuso.

"Gentile" rispose Liam aprendo gli occhi, con un piccolo sorriso sul viso.

Il cuore di Theo saltò dolorosamente nel suo petto, ma si sforzò di mantenere un tono tranquillo "Devi essere davvero ubriaco allora"

"Non ti hanno rapito gli alieni, vero?" mugugnò di nuovo Liam, gli occhi che si chiudevano di nuovo.

"Cosa?" rise Theo.

Quando Liam non rispose, Theo pensò che si fosse addormentato, e fece per allontanarsi. Ma la mano di Liam attorno al suo polso lo trattenne facendolo inciampare. "..ta qui" lui mugugnò.

"Come?"

Liam aprì di nuovo gli occhi "Resta qui" ripetè. "Sto morendo"

Theo rise di nuovo "Non stai morendo" disse, un affetto nella sua voce che suonava estraneo anche a lui stesso. Esitò un attimo, incerto sul cosa fare, prima di sdraiarsi accanto a Liam, rimanendo però sopra la coperta. Aveva fatto sesso con così tante persone diverse da non poterle piu' contare, ma non aveva mai diviso il letto con qualcuno, dormendoci insieme. Anche uno come lui si sentiva come se quello fosse un gesto estremamente intimo, forse perfino più del sesso stesso.

Liam si girò su un fianco, voltandosi verso Theo, che imitò la sua posizione, posando la testa sulla sua mano destra, il gomito puntato nel materasso.

"Sei morto?" chiese, quando Liam non diede piu' segni di vita.

Liam rise debolmente, poi aprì di nuovo gli occhi. Il suo sguardo indugiò di nuovo su di lui, in un modo che gli diede la pelle d'oca. Poi strinse gli occhi confuso. "Perchè sei nudo?"

"Stai diventando ripetitivo" Sbuffò Theo. "L'obbligo, ricordi? Ho dovuto spogliarmi per smettere di giocare allo stupido gioco della bottiglia"

"...Bottiglia?" mugugnò Liam pensieroso. "Mhh.." Poi sembrò ricordare qualcosa perchè la sua espressione si schiarì, gli occhi si alzarono verso il viso di Theo e con un mezzo sorriso si puntellò sul gomito.

"Che-?" Theo lo guardò preso alla sprovvista, mentre Liam si avvicinava con un'espressione che sarebbe stata predatoria se non fosse stato irremediabilmente ubriaco. Theo si congelò, quando Liam gli posò un leggero e veloce bacio all'angolo tra le sue labbra e la guancia, prima di cadere di nuovo di peso contro il cuscino. "Che-?" ripetè Theo, gli occhi spalancati e il cuore che batteva velocemente nel petto. Era stato così leggero e veloce che Theo si chiedeva se fosse davvero successo, o fosse stato solo un sogno.

"Mi dovevi un bacio" mugugnò Liam debolmente, prima di addormentarsi definitivamente con un ultimo sospiro, lasciando Theo solo col suo cuore impazzito e la mente che lavorava febbrilmente.

Cercando di radunare i pensieri, Theo si lasciò cadere sul cuscino. Si chiese se era il caso che tornasse in camera sua, ma in quel momento non trovava la forza, il coraggio o la volontà di fare una cosa del genere. Così restò lì, a guardare Liam dormire.

Si era detto che doveva fermare quell'attrazione prima che diventasse qualcosa di più. Ma forse, forse era già tardi. Perchè guardando il ragazzo accanto a lui, addormentato con un'espressione pacifica, tutto quello che riusciva a pensare era quanto volesse fermare il tempo a quel momento, chiudere il mondo in quella stanza, un mondo dove Liam gli chiedeva volutamente di restare al suo fianco, un mondo dove Liam sapeva stare al suo fianco così rilassato, così pacifico... così se stesso.

Si era detto che era solo attrazione, si era detto che era una cotta passeggera che sarebbe andata via come era venuta, ma non era così. Forse, forse... era sempre stata lì. Fin da bambini. Aveva odiato Liam, l'aveva attaccato perchè rivedeva in lui la parte piu' debole di se'. Quella che voleva cancellare. Ora, a conti fatti, riusciva a vedere come ciò implicava che già allora aveva riconosciuto un pezzo di sé nell'altro ragazzo, qualcosa che li univa, qualcosa che li rendeva simili.

E se all'epoca era stato stupido, e aveva odiato quella connessione, ora invece era come un caldo conforto, come una voce nel retro della sua mente che ripeteva di continuo

'Non sei solo, non sei l'unico a soffrire, andrà tutto bene'
 

CONTINUA

 

   
 
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