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Autore: Dan13la1995    19/02/2020    1 recensioni
Liam torna nella sua città natale dopo anni, quando sua madre decide di risposarsi. Il suo più grande shock è scoprire che il figlio del suo nuovo patrigno è lo stesso ragazzo che all'epoca della scuola elementare era solito bullizzarlo, rendendo la sua vita letteralmente un inferno...
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"Qualcuno potrebbe dire che non dovrebbe voler amare la persona che lo ha distrutto. Però lui vuole amare la persona che lo ha rimesso insieme. Lo vuole, davvero, ma non può."
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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9. Concederesti un ballo anche a me?

"-iam... Liam..."

Liam, gli occhi ancora chiusi, emise un mugugnio di protesta quando qualcuno lo agitò bruscamente, girando il viso contro la coperta come a proteggersi. "Un altro po' mamma..." biascicò confusamente.

Qualcuno sbuffò.

"Liam, svegliati o giuro su Dio che ti butto giu' da questo divano"
Liam spalancò gli occhi quando gli arrivò chiaramente al cervello il messaggio che no, non era sua madre che stava provando a svegliarlo da dieci minuti. Nei secondi successivi realizzò che la sua mano destra non era posata sul materasso come credeva, ma su una coscia. La coscia di Theo. E che la sua testa riposava non su un cuscino, ma sulla coperta ammucchiata alla bell'e meglio su un fianco. Il fianco di Theo. E quando il pensiero di star dormendo semi spalmato sull'altro ragazzo lo raggiunse, scattò a sedere velocemente, con uno squittio, cercando contemporaneamente di districare le mani dalla coperta e le sue gambe dalle gambe di Theo. Fu lo stesso momento in cui ciò lo fece ruzzolare giù dal divano. Liam, il viso rosso per l'imbarazzo, non sicuro se fosse per aver dormito sopra a Theo o semplicemente per essere caduto come un idiota, incontrò finalmente gli occhi dell'altro, che lo guardava con un sopracciglio alzato e un mezzo sorriso, un'ombra di rossore anche sulle sue guance... probabilmente per colpa della febbre, pensò Liam.

"Be' a quanto pare hai fatto tutto da solo" mormorò Theo compiaciuto mentre le labbra si inclinavano in un sorriso sardonico. Liam si tirò a sedere con un gemito, rivolgendogli un'occhiataccia. "Potevi semplicemente spingermi via" borbottò, massaggiandosi la testa

"Ci ho provato" fece Theo drammaticamente, mettendosi a sua volta seduto e allontanando la coperta. "Ma hai provato a mordermi"
Liam si alzò in piedi con un sospiro, facendosi poi ricadere pesantemente al suo posto accanto a Theo, spingendolo piano sulla spalla. "Non esagerare ora, idiota"

Theo ridacchiò. "Seriamente, dormivi così bene, non ti avrei nemmeno svegliato se non fosse stato che mi stavi bloccando la circolazione alle gambe" aggiunse poi, piu' dolcemente.
Liam scosse la testa con uno sbuffo, poi lo scrutò preoccupato. "Come ti senti ora? Sembra che tu abbia ancora la febbre" fece poi Liam.

"Sto bene" Theo roteò gli occhi.
"Allora perchè sei completamente rosso?" chiese Liam ingenuamente.

Theo sentì il cuore mancare un battito, e istintivamente si portò una mano sulla guancia, quasi come a volerne sentire il calore per accertarsene. Seriamente, era arrossito solo perchè si era svegliato con Liam che gli riposava sul fianco? ..Il viso rilassato, la bocca socchiusa, e una mano posata delicatamente sulla sua gamba... Probabilmente ora era arrossito di nuovo. Maledizione. Cosa gli stava facendo questo ragazzino? Theo voltò la testa, trovando all'improvviso estremamente interessanti i motivi che decoravano il tappeto sotto il divano. "Fa... è solo che fa caldo" disse seccamente.

Liam roteò gli occhi. "Si certo"

"Hey se-"
"Oh siete svegli finalmente!" La voce di Jenna fece zittire i due che si voltarono a guardare la donna sorridente, in piedi sulla soglia del soggiorno.
"Hey mamma!" Liam scattò prontamente in piedi, stringendo sua madre in un abbraccio. "Mi sei mancata" Theo seguì con gli occhi le loro azioni, un piccolo sorriso che gli inclinava le labbra, sentendosi leggermente a disagio a stare lì a guardarli, come se si stesse intromettendo in qualcosa di intimo

"Mi sei mancato anche tu, tesoro" mormorò Jenna, sciogliendosi dall'abbraccio e dandogli un buffetto sulla guancia, rivolgendo poi subito dopo un'occhiata preoccupata a Theo. "Dicevate che hai la febbre, Theo?" chiese raggiungendolo, e posandogli subito una mano sulla fronte. Theo si mosse a disagio.
"Ah.. uhm, no... è... già passata"
"Sì, ora non sembri caldo" riflettè lei, scrutandolo poi attentamente come in cerca di altri malanni visibili. "Mi dispiace che non fossimo qui, io-"
"Non preoccuparti" Theo scosse la testa, mentre un piccolo sorriso gli inclinava le labbra. "Liam si è preso buona cura di me"
Liam per qualche strano si sentì di nuovo arrossire dal suo posto in piedi, ancora sulla porta.

"Ne sono sicura" commentò Jenna con un sorriso, scompigliando poi i capelli di Theo con fare affettuoso. "Ora vi preparo qualcosa per colazione, ragazzi"

"Papà è uscito?" chiese poi Theo, seguendola con lo sguardo.

"Sì" rispose la sua voce dalla cucina "Ha detto che cercherà di liberarsi per cena, visto che oggi è la Vigilia, sarebbe bello cenare tutti insieme no?"

Theo e Liam si scambiarono un occhiata prima di rispondere insieme "Sì" "Sarebbe bello"

Theo non aveva mai davvero avuto una cena di famiglia per Natale. Nemmeno da prima che sua madre se ne andasse, almeno per quel che poteva ricordare. E anche Liam, prima che partissero per Los Angeles, quando sua madre ancora lavorava in ospedale come infermiera, spesso lo aveva trascorso da solo, visto che il turno di Jenna era quasi sempre notturno. Dopo, quando partirono e lei lasciò il posto, accontentandosi di lavori occasionali come donna delle pulizie o commessa o badante, il piu' delle volte sedevano a cena al tavolo loro due soltanto, chiacchierando e mangiando qualcosa al volo come ogni altro giorno. L'unica differenza era lo scambio di regali, quello non mancava mai. Come per ricordare l'uno all'altra, sei importante, è dura, non ci vediamo spesso forse, ma sono qui

"Com'è andato il weekend?" Jenna parlò di nuovo. Theo e Liam si guardarono, soffocando una risata

"Le solite cose" disse soltanto Theo, scrollando le spalle. "Niente di che"
Liam decise che era meglio tacere. Theo pregò che Jenna si fosse dimenticata dei 200 dollari, e non facesse altre domande. "Avete speso molto?" Come non detto.

Il cuore di Theo accellerò, mentre Jenna si voltava per aprire il fatidico cassetto. "Ah aspetta, io-"
Jenna sollevò una manciata di banconote contandole e Theo le guardò sconvolto. Che diavolo-?

"Solo 30 dollari, sono stupita" ridacchiò lei, guardandoli
Liam scrollò le spalle cercando di essere indifferente. "Theo voleva la pizza" disse soltanto. Theo era ancora sconcertato. Liam lo afferrò per la maglia trascinandolo via prima che la sua espressione lo tradisse. "La colazione sarà pronta a breve!" gridò loro dietro Jenna

"Sì" fecero in coro, mentre salivano le scale.

"Sai, dovresti fare una doccia" mugugnò Liam lanciandogli un'occhiata.

"Uh? Mi stai dicendo che puzzo?" Theo gli rivolse un sorrisetto, Liam roteò gli occhi
"No sto solo dicendo che una doccia è un buon modo per guarire in fretta, Theo" rispose esasperato

"Okay" fece Theo afferrandolo poi per la manica e spingendolo a voltarsi, non appena furono nel corridoio. Liam lo guardò esitante "Se mi dici da dove cavolo sono spuntati quei soldi. Avevo spesso ogni centesimo" sussurrò incredulo. Liam rise.

"Ho i miei mezzi." Theo sollevò un sopracciglio. "Anni e anni di 'soldi per le emergenze' messi da parte" spiegò Liam scrollando le spalle.

Theo lo guardò tra il meravigliato e l'incerto. "Be'... grazie. Avresti potuto lasciare che mi dessero la colpa. Li ho spesi io in fondo quei soldi. Non dovevi rimetterci i tuoi. Te li ridarò"
Liam si agitò sul posto incerto. "Be' n-non l'ho fatto per te, voglio dire... avrebbe dato la colpa a entrambi. E f-forse ci avrebbe perfino scoperti, sai... per la festa" balbettò, sussurrando l'ultima parola, e evitando lo sguardo di Theo. "Non mi devi niente, è okay"
Un sorriso divertito ma allo stesso tempo affettuoso di fronte all'imbarazzo di Liam si allargò sulle sue labbra, mentre rispondeva "Come dici tu"
Liam gli rivolse un'occhiata non impressionata. Si distrasse poi al suono di un messaggio in arrivo sul suo cellulare. Theo lo guardò mentre lo estraeva dalla tasca dei pantaloni. "Chi è?" chiese d'impulso, pentendosene un secondo dopo. Non erano mica affari suoi, imprecò internamente. Però Liam rispose tranquillamente senza esitazione "E' Hayden" Theo si pentì ancora di piu' di averlo chiesto. "Sai, anche lei era preoccupata per te" spiegò Liam, dopo aver digitato qualcosa e aver rimesso il telefono in tasca.

Theo sbuffò a quelle parole. "Figuriamoci" Dubitava seriamente che Hayden potesse anche solo lontanamente preoccuparsi per lui.
"Dovresti dare piu' credito alle persone, sai" Liam roteò gli occhi esasperato.

Theo strinse le labbra, incerto, guardando l'altro ragazzo. "Tu.. uhm, mi dispiace per il tuo appuntamento" disse alla fine.

"Non preoccuparti, non è così grave" mormorò Liam, arrossendo di nuovo leggermente. "Ci rifaremo" scrollò le spalle in un tentativo di minimizzare la cosa.

"Quindi... vi rivedrete?" chiese Theo, il cuore che batteva dolorosamente contro il suo petto.

"Penso di sì, sì, forse" rispose lui. "Ora dovresti fare quella doccia sai, mamma ci uccide se saltiamo la colazione" scherzò, facendo per voltarsi verso la sua stanza.

"Ah aspetta-"
"Che c'è?" chiese Liam sorpreso.

"Ecco- fai attenzione"

Liam corrugò le sopracciglia confuso. "A cosa?" chiese, non capendo.

"So che Gabe e Hayden si sono lasciati, ma- lui non è- ti sembrerà strano detto da me, ma credimi... lui non è una brava persona. E'... un tipo violento, ecco. Penso te ne sei accorto" Theo alzò vagamente la mano con la cicatrice. "Non sai mai come potrebbe reagire, soprattutto se dovesse scoprire che Hayden lo ha lasciato per un altro"
Liam allargò gli occhi arrossendo. "Ma lei non lo ha lasciato mica per me!"
"Forse, però sarà difficile spiegarglielo se viene a sapere che Hayden è uscita con te appena una settimana dopo aver rotto con lui. Si farà strane idee sicuramente."
"Be' starò attento" Liam guardò Theo con attenzione, il cuore che aveva accellerato inspiegabilmente. Deglutì, tormentandosi il labbro inferiore coi denti. "Grazie" aggiunse dolcemente.

Theo non sapeva come definire tutto questo, ma era già la terza volta in mezz'ora che arrossiva per colpa di questo ragazzino. Piu' di quanto fosse mai arrossito in tutta la sua vita probabilmente.

*
 

I giorni passarono velocemente. Per la gioia di Jenna, erano riusciti ad avere la loro cena della Vigilia e perfino un pranzo di Natale in famiglia. Avevano cantato stupide canzoni di Natale, bevendo zabaione e cioccolata calda davanti a un film, con Theo che sbuffava di sottofondo, ma alla fine cantava ugualmente, un lieve rossore che gli illuminava le guance. Quando la mattina di Natale si erano scambiati i regali, Liam aveva deciso immediatamente che l'espressione meravigliata e stupefatta sul viso di Theo nel vedersi porgere un regalo con scritto sopra 'da parte di Liam' era probabilmente uno dei traguardi piu' ambiziosi raggiunto quell'anno. Assieme a convivere con Theo, perdonare Theo, aprirsi con Theo, far aprire Theo. Liam si stava trovando particolarmente confuso dal modo in cui ultimamente sembrava quasi d'istinto gravitare intorno all'altro ragazzo. Ma tra la concitazione degli ultimi giorni, tra feste, festività e uscite con Mason e gli altri ragazzi, non ci aveva dato molto peso. Non aveva dato molti pensieri a nulla, in realtà. Ne' a Hayden con cui aveva continuato a messaggiare tranquillamente, senza ancora tirare in ballo l'argomento 'appuntamento', ne' a Scott.

Di questo se ne vergognava. Ma il solo pensiero faceva strisciare di nuovo la paura, l'ansia e il senso di colpa come veleno nelle sue vene. Però in qualche modo parlare con Theo lo aveva aiutato. E sapeva che Theo aveva ragione. Aveva bisogno di affrontare la cosa, piu' di qualunque altra cosa.

Farlo tuttavia era tutt'altra storia.

*

Il pomeriggio tardi del 31 Dicembre Liam stava tranquillamente in camera sua quando Mason si fiondò letteralmente in camera sua. Senza nemmeno bussare. Liam lo guardò dal letto, tirandosi a sedere. "Mase! Potevo essere nudo!" protestò.
"Era quello che speravo" scherzò lui, facendogli roteare gli occhi, mentre il suo amico si buttava sul letto accanto a lui, l'eccitazione che gli usciva da tutti i pori.
"Che diavolo ti prende?"
"Li, hai bisogno di vestirti!"
Liam si guardò d'istinto il corpo, scrutandosi i vestiti. "Credevo di esserlo"
Mason sbuffò "Intendo dire vestirti vestirti, nel senso che stasera... ti porto a ballare!" esclamò Mason, ancora piu' elettrizzato, un sorriso che gli si allargava sul viso.

"Oh mio Dio, non di nuovo" gemette Liam, il ricordo della festa di una decina di giorni prima ancora vivo nella sua memoria, e nel suo stomaco.

"Non dovrai bere, se non vorrai, ma-" fece subito Mason, alzandosi e tirandolo per un braccio.

"Ma cosa?!"
"Ma vorrai, è questo il punto" fece l'altro con un ghigno.

Liam era quasi terrorizzato. "E dov'è che andiamo?"
"Sinema, stasera c'è un evento per Capodanno, ci saranno tutti, e io ho trovato delle prevendite a metà prezzo. Non sono un genio?"

Liam rise scuotendo la testa affettuosamente. "Okay, devo dirlo a mia ma-"
"Già fatto" disse Mason velocemente. Liam lo guardò di sbieco. "Scusa?"
"Ho parlato io con tua madre."
Ora era davvero terrorizzato. "E cosa gli hai detto, sentiamo?"

Mason scrollò le spalle. "Che facciamo una piccola festicciola intima a casa mia"
Liam era scandalizzato "Oh mio Dio, hai mentito a mia madre"

"Pensavi di dirle la verità?"
"Uhm... no"
"Be' allora dovresti ringraziarmi, perchè Liam..." Mason lo guardò con aria drammatica "Sei un pessimo bugiardo"
"Non è vero"
"E' vero"
"Non è vero"
"Liam" lo ammonì Mason.
Liam sospirò sconfitto "Sì è vero"
Mason rise, prima di puntare al suo armadio. "Allora... hai qualcosa di attillato e corto?"

"Cosa? Credevo che ci si vestisse eleganti a Capodanno"
"Liam, è il Sinema, non devi essere elegante. Devi essere nudo, quanto piu' possibile"


Liam aveva già detto che era terrorizzato?

*

I posti affollati avevano sempre avuto il potere di mettere Liam in soggezione. Stretto nella canottiera nera attillata che Mason aveva scelto per lui, dove 'stretto' era probabilmente un eufemismo qui, si sentiva ancora piu' a disagio. Mason gli aveva mollato in mano un drink rosa acceso, ordinandogli di rilassarsi e divertirsi, prima che Corey lo trascinasse via verso la pista da ballo. Le luci psichedeliche e la musica a tutto volume erano quasi piu' inebrianti dell'alcool, mentre Liam muoveva rapidamente gli occhi quasi a catturare ogni cosa attorno a lui. Aveva notato Alec e Nolan nella mischia, e i due gli avevano fatto un cenno entusiasta con le mani prima di tornare ad agitarsi come matti. Poi aveva visto di sfuggita Hayden e Tracy sedute al bar, raggiunte poco dopo da Josh.

Liam si portò la cannuccia alla bocca bevendo un grosso sorso, il liquido freddo che gli incendiava la gola, e stava contemplando se fosse il caso di raggiungere Mason e Corey o no, quando sentì qualcuno posargli una mano sulla schiena e un respiro caldo, con un odore lieve di alcool, solleticargli l'orecchio sinistro. Liam trasalì appena, prima che la persona parlasse con voce bassa.

"Rilassati e divertiti, Li"
Il cuore di Liam accellerò contro la sua volontà, mentre si voltava velocemente incontrando il sorriso di Theo, la sua voce bassa e roca che gli risuonava ancora in testa, l'orecchio che solleticava lì dove il respiro di Theo lo aveva sfiorato. "Co-cosa fai qui?" balbettò, agitato.

"Quello che dovresti fare anche tu, mi diverto" fece lui allegro.

Liam lo guardò con un sorriso divertito "Sei ubriaco?"
Theo fece una smorfia sardonica "Sono sulla buona strada. Dovresti provare anche tu" Theo gli fece l'occhiolino. "Non preoccuparti, ti reggerò di nuovo io se dovessi farlo"
Liam rise "E chi reggerà te?"
"Uhm forse potremmo guardarci le spalle a vicenda, che ne dici?" Theo sorrise allegramente, alzando una mano per scompigliargli i capelli prima di dirigersi verso Josh, lanciandogli un'ultima occhiata divertita.

Liam si ritrovò incapacitato a distogliere lo sguardo, un rossore che gli si allargava sul viso, mentre gli occhi scivolavano inconsapevolmente dalle spalle alle braccia muscolose di Theo, stretto anche lui in una canottiera attillata, al fondoschiena-

Che diavolo- Cosa vai a pensare Liam? Liam scosse la testa tra se e se, distogliendo lo sguardo e buttando giu' il resto del suo drink.

Dal suo posto al bancone, Tracy lo stava ancora fissando.

*

Due ore dopo Liam era decisamente sudato. Non era ubriaco, perchè sì, aveva ripromesso a se stesso che non sarebbe mai piu' stato male come la settimana precedente, e aveva intenzione di mantenere il patto, però era allegro, mentre si lasciava tirare qua e là da Mason e Corey, che sicuramente erano ubriachi. Ad un certo punto Liam avrebbe voluto parlare con Hayden, spinto dal coraggio infuso in lui dall'alcool, l'avvertimento di Theo a proposito di Gabe ancora in testa, ma la ragazza sembrava scomparsa. Al bancone erano rimasti solo Josh e Tracy.

Quando il livello di alcool nel sangue di Mason e Corey fu sufficiente perchè ritenessero che fosse il caso di sparire per un po' da soli, Liam decise di tornare a bordo pista. Ordinò un altro drink e si fermò a riprendere fiato, guardandosi intorno. Il suo sguardo scivolò senza fermarsi sulle decine di persone attorno a lui, ma si fermò come attratto da un magnete su Theo. Era preso a parlare con una ragazza bionda, che Liam riconobbe vagamente come Erika, e gli dava le spalle. Ma Liam avrebbe potuto riconoscerlo ovunque. Si chiese se fosse una cosa normale saper trovare qualcuno in una stanza affollata quasi immediatamente, quando si condivideva la quotidianità con lui come facevano loro due.

Quotidianità, pensò Liam, bevendo un sorso di drink. Due mesi fa non avrebbe mai detto che avrebbe mai associato quella parola a Theo Raeken. E ora, mentre guardava Theo laggiu' di spalle, quei pochi metri che li dividevano sembravano uno spazio infinito.

Quando la presenza di Theo accanto a lui era diventata una costante? Al punto da guardarlo ora, pensando quasi inconsciamente Dovresti essere qui accanto a me, idiota

Perso nei suoi pensieri confusi, Liam realizzò troppo tardi che non stava più fissando la nuca di Theo, ma il suo viso. E che gli occhi di Theo ora erano incastrati ai suoi, di nuovo quel suo sorrisetto spavaldo incollato sul viso. Liam arrossì, abbassando subito lo sguardo, imbarazzato per essere stato beccato a fissarlo. Bevve un altro sorso di drink, finendolo e posando il bicchiere su un tavolo vuoto a pochi passi da lui.

"Quindi" La voce di Theo lo fece trasalire per l'ennesima volta quella sera. Liam alzò lo sguardo per guardarlo, mentre con due ultimi passi il ragazzo gli arrivava di fronte "Hai intenzione davvero di stare qui tutta la sera?"
Liam si finse offeso "Hey guarda che ho ballato per quasi due ore!"
"Si certo" fece Theo sarcastico.

"Sai" Liam incrociò le braccia "Non è colpa mia se eri distratto da altro"

Liam sussultò alle sue stesse parole, non gli era uscito brusco come temeva, vero? Che diavolo gli prendeva? Stava uscendo forse di testa? Se questo era l'effetto che gli dava l'alcool, non avrebbe seriamente toccato mai piu' nemmeno un solo bicchiere.

Lanciò un'occhiata a Theo esitante, ma lui non sembrava infastidito. Stava sorridendo.
Infatti gli si avvicinò "Che ne dici allora di concedere un ballo anche a me?" gli sussurrò, raggiungendo la mano destra di Liam e prendendola tra la sua. Il cuore di Liam accellerò selvaggiamente "C-cosa?" balbettò senza voce, e gli occhi grandi.

Theo per tutta risposta camminò all'indietro, un sorriso ancora piu' grande sul viso, tenendo la mano di Liam, che si lasciò trascinare in pista, incapace di fare qualcosa, qualunque cosa. Il suo cervello sembrava essersi momentaneamente dissociato dalla realtà.
Quando Theo si fermò, il pollice che disegnava distrattamente sagome astratte sulle nocche di Liam, Liam, in piedi di fronte a lui, alzò esitante lo sguardo per incontrare i suoi occhi verdi. Theo ora non stava sorridendo, continuava a guardarlo fisso, un'espressione sul viso che Liam non fu in grado di leggere. Poi Theo posò l'altra mano sulla parte bassa della sua schiena, e Liam rabbrividì alla sensazione del tocco delicato delle punte delle dita di Theo, leggermente attenuata dal materiale della maglia che indossava. Poteva quasi giurare di poter sentire il calore propagarsi a ondate da quel punto.

Liam continuò a guardarlo incerto, incapace di bloccare il suo battito accellerato. Deglutì, chiedendosi se il cuore gli sarebbe uscito dal petto da un momento all'altro. Cosa diamine stava succedendo? Questo non era qualcosa che doveva succedere. Loro erano fratellastri, i loro genitori avevano una relazione, non potevano starsene in piedi in mezzo a una discoteca affollata e piena di persone che li conoscevano, a un palmo l'uno dall'altro. Non stavano facendo nulla di strano, è vero, ma sapete, le voci girano, la gente parla, questo lo sanno tutti. E poi non c'era modo assolutamente che lui, Liam, potesse sentirsi attratto in qualche modo da Theo, Theo Raeken fra tutte le persone. Era impossibile. Era qualcosa che non sarebbe mai successo, qualcosa che non poteva, non doveva succedere. Eppure c'era qualcosa nello stare lì davanti a Theo, averlo vicino, il suo tocco leggero sul corpo, la sua mano nella sua, i loro occhi incapaci di distogliersi gli uni dagli altri, che sì, è vero, lo terrorizzava, lo rendeva spiazzato e improvvisamente confuso, ma faceva anche attraversare il suo corpo da una scarica di adrenalina.

Era come se dalla sera in cui si erano finalmente aperti l'uno con l'altro, fosse scattato qualcosa. Come se con il decidere di liberarsi di quel peso che portava nel cuore con Theo, Liam avesse anche liberato qualcos'altro. Come l'aver aperto un rubinetto, un flusso costante di emozioni e sentimenti, che ora non sapeva piu' come chiudere.

E una parte di lui voleva sapere di più, l'altra sapeva che stava giocando con il fuoco.
Era qualcosa di spaventosamente allettante.

Come quando sai per certo che la fiamma di una candela finirà per bruciarti, ma non puoi fare a meno, lentamente e inesorabilmente, di avvicinare la punta delle dita, in attesa di sentire il dolore, forte e pungente, solo per poi rifarlo ancora e ancora, sperando ogni volta di riuscire finalmente ad avvicinarti di piu', a resistere di piu'.

Ma Liam non era mai stato così coraggioso. Non era mai stato audace.

Non dovrei sentirmi in questo modo. Liam fece un passo indietro, ed entrambe le mani di Theo si allontanarono da lui come se l'altro avesse letto esattamente i suoi pensieri. "Io-io dovrei andare a cercare Mason" balbettò Liam a disagio.

"S-sì... okay, va bene" si affrettò a concordare Theo, agitandosi sul posto, nervosamente. Che diavolo aveva appena fatto? Aveva appena rovinato tutto, vero?
Liam fece per voltarsi, poi deglutì tornando a guardarlo esitante "Ci vediamo dopo?"
Theo lo guardò, un sorriso di sollievo che spaccò la sua espressione tesa, annuendo "Sì, -sì, ok ...dopo"

Liam annuì a sua volta con un piccolo sorriso prima di allontanarsi.

"Hey tieni"

Tracy trasalì distogliendo finalmente lo sguardo da Theo, mentre Liam si allontanava, per guardare Josh che le porgeva un drink. Lo guardò sospettosa. "Per cos'è questo?"
Josh scrollò le spalle. "Sembravi una che aveva bisogno di risollevarsi il morale"
Tracy sbuffò una debole risata, tornando a guardare Theo ancora in piedi e immobile. Josh si sedette accanto a lei. "A cosa pensi?" le chiese lentamente.

Lei non rispose per qualche secondo "Sai..." sussurrò quasi sconsolata, mentre Theo si teneva la fronte con una mano "Lui non ha mai guardato me così"

*

Venti minuti piu' tardi, dopo aver girovagato per la discoteca almeno dieci volte, Liam finalmente individuò Mason e Corey seduti su dei gradini. In qualche modo la sua frenetica ricerca era almeno servita a calmare il suo battito cardiaco e ad allontanare in parte il pensiero. Anche se continuava a tornargli in mente l'espressione sul viso di Theo. Come se fosse un'immagine rimasta impressa a fuoco nella sua memoria. Dio, questo finirà per essere l'ennesimo problema che non riuscirò ad affrontare? Si chiese avvicinandosi ai suoi due amici, mentre Mason stava passando un bicchiere d'acqua a Corey, che si massaggiava le tempie.

Quando Liam gli fu di fronte, Mason lo guardò confuso, inarcando un sopracciglio "Che hai fatto?"
Liam impallidì internamente "Perchè?"
"Sembri sconvolto" commentò Mason, scrutandolo preoccupato

"E non è l'unico" mugugnò Corey, attirando la loro attenzione sulla loro destra, da dove stava venendo un'agitatissima Hayden. Quando li notò, puntò subito verso di loro.
"Hey ragazzi" mormorò agitata.

"Che è successo?" le chiese Liam, preoccupato.

Lei fece un respiro tremante "Okay, senti, Liam, mi dispiace così tanto... non so come ma- Gabe ha scoperto che siamo usciti insieme la settimana scorsa. E' qui, e ti sta cercando" farfugliò afflitta.
Liam trasalì, mentre Mason guardava da Hayden a lui "Cosa? Co-come fa a sapere chi è?"

Hayden sbuffò esasperata "Qualcuno dei suoi amici ci ha visto al cafe' e glielo ha riferito, e quando ha riconosciuto Liam stasera, lo ha chiamato. E' di fuori ora. Ho provato a parlarci, ma non è nelle condizioni-"
"Okay, Liam, ce ne andiamo, subito" fece Mason con tono definitivo. Corey annuì.

"Aspettate, no" Liam fece, guardandoli velocemente "E' inutile andarsene ora, intanto finirò per incontrarlo di nuovo no? Meglio se ci vado a parlare"
"Cosa?" fecero in coro gli altri tre.

Corey saltò in piedi "No no Liam, lascia perdere, credimi, non è una persona con cui puoi pensare di parlare civilmente... senza offesa" concluse guardando Hayden.

Lei sbuffò irritata "Perchè credi che abbia rotto con lui? Due settimane fa era qui e ha scatenato una rissa mandando all'ospedale due matricole. Gli hanno proibito l'accesso per un mese. Ha superato il limite" Poi guardò Liam, supplichevole. "Liam, ti prego, lascia perdere, non è il caso"
"Devo farlo. Devo affrontare il problema" mugugnò Liam, ripensando alle parole di Theo. Aveva ragione, non poteva scappare da ogni piccolo problema che gli si presentava. Ne stava evitando già troppi. "Vado a parlarci!"
"Liam aspe-" Ma Liam stava già marciando verso l'uscita.
"Liam!" Hayden guardò Mason e Corey disperata prima di seguire il ragazzo. Mason e Corey si guardarono e si scambiarono un cenno. "Chiamo la sicurezza" mormorò Corey convinto, facendo un passo a destra. Mason ne fece uno a sinistra. "Hey dove vai?" lo richiamò il suo fidanzato.

"Mi secca farlo, ma io vado a chiamare Theo. È l'unico che riesce a tenere testa a Gabe"

Corey esitò un attimo prima di annuire e allontanarsi nella direzione opposta.

*

Theo sedeva accanto a Josh e Tracy, un drink ancora intero tra le mani, e gli effetti dall'alcool che pian piano si ritiravano, lo sguardo fisso sul pavimento sporco. Seppe che qualcosa non andava nel momento in cui Josh gli diede una pacca sul braccio facendogli alzare lo sguardo e vide Mason avvicinarsi a loro trafelato. Si fermò davanti a loro, ansimando. "Hey. Mi secca dirlo, ma abbiamo bisogno del tuo aiuto"
Noi? Theo alzò un sopracciglio, guardandolo, prima di realizzare. Rivolse a Mason uno sguardo titubante. "Dov'è Liam?"

Mason sospirò "Gabe"
Fu tutto ciò che servì perchè Josh, Tracy e Theo si scambiassero un'occhiata nervosa. Theo posò il drink sul bancone e superò Mason, che si scambiò uno sguardo con gli altri due prima di seguirlo.

"Prevedo guai" fece Josh, alzandosi.

Tracy recuperò la borsa dallo sgabello accanto, imitandolo. "Ci mancava solo Gabe stasera"

*

Mentre Liam procedeva a grandi passi per il parcheggio del locale, con Hayden alle calcagna, si chiedeva cosa avesse intenzione di dire a questo tipo. Non ci aveva minimamente pensato. Che tra lui e Hayden non c'era niente, era vero in parte. Ma anche che ci fosse stato qualcosa, non era propriamente una bugia. Ma qualunque cosa fosse, era successa dopo la loro rottura, quindi Gabe non aveva diritto di metterci bocca. Per non parlare del fatto che, mentre marciava tra le varie auto, il solo pensiero della piccola cicatrice che solcava la mano di Theo, delle parole che Theo gli aveva raccontato Gabe aveva detto su di lui quella volta, servì solo a aumentare la sua irritazione.
Non andava bene. L'ultima volta che si era sentito così irritato non era finita nel migliore dei modi.

"Liam, fermo!" Hayden lo raggiunse con uno scatto, afferrandolo per il polso. Liam si voltò a guardarla. "Per favore, ascoltami, lascia perdere, non risolverai nulla parlandogli, ti mollerà un pugno prima ancora che sarai in grado di dirgli una parola, io lo conosco"
Liam sospirò sconcertato "Cavolo, Hayden, ma perchè uscivi con uno del genere?! Ti prego, dimmi che non ti ha mai fatto del male-"
"No! No! Non- non l'avrebbe mai fatto!" esclamò lei, decisa, poi sospirò "Io- so che sembra una persona orribile, ma non è-" Hayden rise stanca, scuotendo la testa "E' che a volte sei così preso da una persona che ti dimentichi di guardare i suoi difetti, passa tutto in secondo piano... e ti ritrovi solo a sperare che basterai tu a cambiarlo in meglio, ma-" Liam deglutì, mordendosi il labbro, la mente che scivolò inevitabile verso Theo. Allontanò il pensiero però. "-non è così, lui non può cambiare, credimi" Liam si morse il labbro indeciso, e fece per parlare, quando...

"Oh eccoti qua" Una voce a pochi metri da loro li fece trasalire. Hayden sbiancò, la mano che teneva il polso di Liam si ritrasse subito, mentre superava Liam dirigendosi verso il ragazzo in questione, seguito da altri tre. "Gabe, vattene!" sibilò Hayden arrabbiata.

Gabe le rivolse un sorriso tranquillo "Che c'è? Voglio solo presentarmi al tuo nuovo fidanzato"
"Te l'ho detto, non è il mio fidanzato" rispose lei decisa.

"Al tipo con cui fai la puttana allora, molto meglio, no?" rise lui.
Hayden trasalì, e Liam fece un passo avanti d'istinto. "Hey!"

"Liam, per favore-" Hayden fece due passi verso di lui "-andiamo via"
"Col cazzo che te ne vai con lui!" sbottò Gabe con un ringhio furioso, afferrando Hayden per la spalla e tirandola indietro. Non usò molta forza, ma bastò a far incespicare Hayden facendola cadere in terra. "Hey, stronzo-" Liam protestò, scattando in avanti.

Un secondo dopo si ritrovò con la faccia contro l'asfalto. Solo quando il dolore allo zigomo lo raggiunse, realizzò che Gabe gli aveva dato un pugno senza la minima esitazione, con uno scatto degno di un pugile professionista. Liam non l'aveva nemmeno visto arrivare. Barcollò cercando di tirarsi almeno seduto, mentre Hayden urlava qualcosa a Gabe. Liam sentiva solo un fischio nelle orecchie, il dolore che gli fece lacrimare gli occhi.

"Sei già andato ko? Dove l'hai pescato questo pappamolla, Hayden?" rise Gabe, mentre Liam riusciva finalmente a incontrare il suo sguardo da terra. I suoi amici ridacchiarono dietro di lui, e Liam si accorse che uno teneva Hayden ferma da un braccio. "Lasciami andare, stronzo" gli stava sibillando lei, furiosa. "Altrimenti?" la stuzzicò lui.

"Basta" biascicò Liam debolmente. "Possiamo soltanto parlarne?" barcollò, spingendosi per alzarsi. "Non c'è bisogno di-"

Si era solo alzato a metà quando gli arrivò un altro pugno dritto sul naso. Cadde di nuovo all'indietro. Sentì vagamente Hayden urlare e Gabe ridere forte. Quando riaprì gli occhi, vide che Gabe si era inginocchiato accanto a lui, tenendogli il mento con la mano destra. "Che peccato, hai una faccia così carina" disse, simulando dispiacere. Liam tossì, cercando di allontanare la mano da se'. "Magari però così impari a fregare le ragazze degli altri"
"No-" Liam tossì "Non è come pensi-" Il terzo pugno nemmeno lo sentì, tanto era già dolorante. Gemette, il fischio nelle orecchie che tornava prepotente, la vista che gli si appannava, mentre lacrime di dolore e rabbia e frustrazione gli scendevano contro la sua volontà.
"Vediamo se lo troverai ancora carino con la faccia spaccata, eh" sentì Gabe dire a Hayden, mentre si alzava.

"Sarai tu quello che non sarà carino una volta che ti avrò spaccato la faccia-" Gabe si voltò di scatto verso la direzione da cui sentì provenire la voce di Theo, il viso che si contrasse subito in un'espressione furente. "Ah aspetta" continuò Theo, marciando velocemente verso di loro, un'espressione glaciale sul viso. "Non sei carino nemmeno ora"

"Che diavolo fai tu qui? Questo non ti riguarda, Raeken" Gabe spostò lo sguardo rapidamente da Theo a Josh, Tracy e Mason che arrivarono subito dopo di lui.

"Mi riguarda, eccome, si dà il caso che il ragazzo che hai appena riempito di botte qui-" Theo esitò, lo sguardo che indugiò su Liam, un'ondata di rabbia che gli accartocciò lo stomaco "-è mio fratello"
Gabe ci mise un secondo prima di scoppiare a ridere. "Grandioso, quindi tuo padre ha trovato l'ennesima sostituta per quella puttana di tua ma-" Quando Theo mollò un pugno a Gabe, nessuno si stupì. Gabe vacillò appena, caricando poi Theo di peso e spingendolo con il suo stesso corpo contro l'auto dietro di loro. Tracy boccheggiò portandosi una mano alla bocca, mentre Mason sbarrò gli occhi seguendo la scena chino su Liam, pregato che Corey arrivasse presto. Quando gli altri due fecero per intervenire ad aiutare Gabe, Josh si fece avanti con un ghigno. "Eh no, non ci pensate nemmeno"

Fu lì che la situazione degenerò. Da quando Theo era arrivato a quando Corey apparve con la sicurezza al seguito erano passati sì e no cinque minuti, ma quello che si trovarono davanti fu un vero e proprio campo di battaglia. Liam aveva perso i sensi qualche secondo dopo l'arrivo di Theo, mentre Mason, Tracy e Hayden, ancora bloccata dal terzo amico di Gabe, assistevano impotenti alla scena. Quest'ultimo probabilmente, a giudicare dalla sua faccia, stava usando la scusa di 'sto tenendo Hayden' solo per non gettarsi nella mischia, perchè non sembrava particolarmente convinto. Però quando vide la sicurezza avvicinarsi, impallidì e mollò il suo polso. "Hey ragazzi, filiamo, c'è la sicurezza!" urlò. La velocità con cui si defilarono fu degna del miglior corridore olimpico.

Theo, seduto con la schiena contro lo sportello di un auto, prese fiato, portandosi una mano a un taglio sul sopracciglio sinistro, gemendo debolmente. Guardò Josh, in piedi, che urlava insulti ai quattro in fuga. Poi sentì le sirene della polizia, e seppe che erano fottuti. Si rilasciò cadere di peso contro l'auto. Che bell'inizio dell'anno.

 

CONTINUA

 

   
 
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