DIMMI DI
SI’
Harry non aveva mai visto Ginny
in quello stato. La partenza di Luna l’aveva lasciata amareggiata e triste. E
come poteva non capirla? Sapeva per esperienza cosa si provava quando
un’amicizia subiva una dura botta d’arresto: anche lui aveva avuto momenti no
con Ron, ma ogni volta si erano poi puntualmente ritrovati. Per Ginny era
diverso. Lei sapeva che Luna non sarebbe mai più tornata…era
partita per lasciarsi alle spalle la storia disastrosa con Neville e
difficilmente avrebbe rimesso piedi nella vecchia Londra se non per occasioni
speciali.
Harry voleva fare qualcosa. Vederla
vagare per casa con lo sguardo perso nel vuoto lo rendeva immensamente triste.
-Harry…cerca di
capirla! Luna è la sua migliore amica. Hanno condiviso tutto da quando hanno 14
anni! E ora Ginny si sente sola…- tentò di spiegare
Hermione all’amico. I due si erano incontrati per il pranzo nell’ufficio della
ragazza come tutti i martedì. Era una loro abitudine per non perdersi di vista
per troppo tempo. Gli impegni di entrambi erano notevolmente aumentati nei mesi
precedenti e rischiavano di non vedersi per settimane se non si prendevano
forzatamente una pausa. Cosa che avveniva puntualmente tutti i martedì alle 13
esatte.
-Ma ci se tu! Anche tu sei sua amica…non capisco perché è così giù! Voglio dire….può sentirla quando vuole e andarla a trovare…siamo maghi!
-Non è la stessa cosa, Harry! E
poi quello che più le brucia è che i suoi sforzi per far in modo che Luna e
Neville si rimettessero insieme sono stati vani.
-Beh ma a volte è meglio così,
non credi? Neve e Luna erano incompatibili…è stato
meglio per tutti che si siano lasciati. Avrebbero finito con l’odiarsi…se già non erano a quel punto!
Hermione scosse la testa con fare
desolante. Proprio non ci arrivava? Uomini…
-Dì quello che devi dire Herm!-
disse Harry comprendendo che l’amica aveva da obiettare qualcosa alla sua
affermazione di poco prima.
-Ok…tu
conosci Ginny meglio di me…lo sai quanto sia
sensibile a certi argomenti.
-Continuo a non seguirti…
-Ma sei proprio un troll! Ginny
ha sempre creduto che quando due persone sono destinate a stare insieme nulla
lo può impedire…vedi voi due ad esempio! Se state
ancora insieme lo devi alla sua testardaggine e alla sua convinzione che voi
due nonostante tutto sareste sempre stati insieme…ne
era convinta! Era una certezza per lei…così come era
certa di Neville e Luna. E ora teme che tutto quello che in cui ha creduto per
tutto questo tempo sia solo la fantasia romantica di una bambina! Tradotto in
termini ancora più banali…non è più così convinta che
l’amore sia quella cosa eterna e meravigliosa che tutti vogliono farci credere!
-Oh- si limitò a dire Harry. Messa
in questi termini era evidente perché Ginny fosse così giù…che
stupido! Doveva capirlo! Era o non era il suo fidanzato? Come poteva non conoscere
la ragazza che amava?
Trascorse tutto il pomeriggio
rimuginando su quello che Hermione gli aveva detto. Non credeva che quella di
Ginny fosse solo la fissazione di una bambina. Anche lui in fondo era sempre
stato convinto che l’amore è qualcosa che vince qualsiasi ostacolo, qualsiasi
difficoltà. L’amore lo aveva salvato più volte nella sua vita! Non poteva certo
cedere davanti al fallimento della storia tra Luna e Neville! E non poteva nemmeno
permettere che Ginny si convincesse di essere solo un’oca che crede nelle favole!
C’era solo un modo per impedire
che questo accadesse…
-No, Herm…non
mi va di uscire! Davvero…aspetto Harry qui a casa…poi andrò a dormire!
Ginny non aveva intenzioni di
lasciarsi convincere dall’amica. Hermione si era presentata a Grimmauld Place dietro richiesta
di Harry che aveva scelto Hermione come alleata in quella impresa.
-Andiamo! È stato Harry a dirmi
di venire qui…ha una sorpresa per te!
-Per me? Mi sono dimenticata
qualche ricorrenza o anniversario?
Hermione scosse la testa.
-No, Gin! Vuole solo far tornare
il sorriso sul tuo volto…
-Cosa…cosa vuoi
dire?
-Ginny!
Harry è preoccupato per te! Sono settimane che resti chiusa qui…da
quando Luna è partita! Harry vuole solo dirti che ti è vicino…fallo
provare!
-Non lo so…
Ma alla fine l’insistenza di Hermione
venne premiata. Ginny lasciò che l’amica la aiutasse a vestirsi e pettinarsi.
-Tu sai cosa ha in mente?
-No…-
mentì Hermione. Sapeva benissimo quale era la sorpresa di Harry. A dire la
verità aveva estorto con la forza questa informazione a Harry. Ma questo
contava poco. Hermione aveva la strana idea che fosse sempre suo diritto
impicciarsi dei fatti di tutti se questo serviva a rendere gli amici un po’ più
felici! E alla fine Harry aveva ceduto. Come sempre quando Hermione attaccava.
-Farò finta di crederti…- mormorò Ginny accennando un debole sorriso.
-Se te lo dico poi che sorpresa
è? Non vorrai deludere Harry!
-Certo che no!
Dopo gli ultimi ritocchi Hermione
sorrise soddisfatta. Aveva fatto un ottimo lavoro con la cognata!
-Ora possiamo andare!- sentenziò.
-Andare…dove?-
chiese Ginny tentando di carpire qualche informazione sulla serata.
-Non ci provare Weasley! Non mi freghi…non ti dirò nulla. E comunque saprai tutto tra poco!
Avanti! Dammi la mano!
Quando Ginny aprì gli occhi vide
solo buio. Dove diamine l’aveva portata quella pazza di Hermione? E soprattutto
dove caspita era Harry?
-Bene…il mio
compito è terminato! Divertiti Gin! A domani…mi racconterai…
-Dove vai? Non vorrai lasciarmi
qui da sola!
-Non sei da sola- la voce di
Harry giunse molto da vicino alle orecchie di Ginny. Si voltò e vide il suo
fidanzato che avanzava verso di lei con un mazzo di rose rosse in mano.
-Harry!
-Ginny…sono
felice che alla fine tu abbia deciso di venire.
-Beh…è
difficile dire di no a Hermione!- Ginny sorrise. E Harry non poté che gioirne.
Era il primo vero sorriso da settimane.
-Già…
-Dove siamo?- chiese la rossa.
-Ma come, non riconosci questo
posto?
Ginny si guardò intorno con più
attenzione. In effetti quel luogo aveva qualcosa di familiare, ora che i suoi
occhi si erano abituati all’oscurità. Un momento….conosceva
molto bene quel luogo. Ma come potevano essere lì? Non era possibile…
-Ci sei arrivata vedo…- Harry sorrideva ironico.
-Come…
-Come ho fatto a farmi aprire
Hogwarts?
-Già…non ci
si può smaterializzare qui…
-Vero…ma sono
o non sono il salvatore del mondo magico?
-Potter! Non vorrai fare il
gradasso con me…
-Ok…ok…scusami…ho
parlato con Vitious…gli ho detto che era per un
ottimo motivo…
Era solo la sua immaginazione o
Harry era arrossito all’improvviso? E tremava pure…qualcosa
non andava.
-E quale è questo ottimo motivo?
-Pazienta ancora un po’!- disse
il moro prendendo la mano della sua ragazza.
-Sono una Weasley…la
pazienza non è certo la mia dote migliore- scherzò Ginny di buon umore. La
tristezza degli ultimi giorni sembrava essere improvvisamente sparita. Quel
ragazzo aveva davvero un ascendente fortissimo su di lei…e
a volte questo la spaventava. Ma il sentimento che la legava a lui era troppo
forte per preoccuparsi di quelle piccolezze. E trovarsi in quel luogo che aveva
visto nascere il loro amore molti anni prima le fece capire quanto fosse
essenziale Harry nella sua vita. Non avrebbe mai potuto fare un passo senza di
lui!
Harry la accompagnò fino a un
piccolo spiazzo nascosto tra le fronde di un vecchio albero. Lì era
apparecchiata una tavola con due sedie, illuminata solo dal chiarore di candele
fluttuanti. Sicuramente opera di Hermione.
-Molto carino, Harry…ma non credi che qualcuno potrebbe vederci? Non so…degli studenti?
-Davvero? Non ci avevo pensato!-
rispose ironico Harry. Ma dopo aver fatto accomodare Ginny prese la bacchetta e
pronunciò una serie di incantesimi insonorizzanti e di disillusione.
-Astuto- commentò Ginny appoggiando
le mani sul bordo della tavola.
-Allora…mi vuoi
spiegare a cosa devo tutto questo?
-Riconosci questo posto? Ok….siamo ad Hogwarts…ma dove di
preciso?- cominciò Harry sedendosi di fronte alla ragazza e fissandola negli
occhi. La luce soffusa delle candele faceva risplendere i capelli ramati di
Ginny che si accendevano come lingue di fuoco sulle spalle della ragazza
incorniciandole il viso. Gli occhi color cioccolato erano ancora più caldi del
solito, come sciolti dall’intimità che si era creata.
-Vediamo…sì…questa deve
essere la vecchi quercia del parco vicino alle sponde del Lago Nero…
-Esatto…hai
buona memoria vedo…
-Già!- Ginny continuava a
domandarsi a cosa portava tutto quello. Lo fissava negli occhi cercando di
capre cosa gli passasse per la testa. Ma dai suoi occhi smeraldini non si
poteva che leggere ansia. Harry aveva paura. ma di cosa? di lei forse? No…doveva esserci qualcosa di davvero sconvolgente che
turbava Harry…
-E ricordi anche quello che è
successo qui?
Ginny si riscosse dai suoi
pensieri.
-Certo…come
potrei dimenticarlo. Siamo venuti qui dopo…beh dopo
il nostro primo bacio in sala comune- questa volta fu Ginny ad arrossire. Il
ricordo di quanto era stata avventata ancora la imbarazzava. Gli era praticamente
saltata al collo senza nemmeno pensarci e lo aveva baciato davanti a tutti. Lo
aveva desiderato tanto…e quando aveva incontrato i
suoi occhi non aveva saputo resistere. Perché negare quello che provava per
lui? Era inutile…e infatti eccoli lì dopo quasi
quattro anni ancora insieme. Nonostante tutto.
-Esatto… per
me è un luogo speciale…importante…
-Anche per me lo è…
-Sì. È qui che tutto è cominciato…ed è qui che voglio che tutto cambi. Anzi che
tutto cominci…di nuovo!
A questo punto Ginny era davvero
molto confusa. Che diavolo voleva dirle Harry con quelle parole? Se era un
indovinello non aveva certo intenzione né la voglia di risolverlo. Ma ancora una
volta Harry al sorprese. Il ragazzo appoggiò nel centro del tavolo una piccola
scatola nera. Non era difficile capire cosa contenesse.
-Harry…-
mormorò la rossa in un soffio. Ora aveva capito il perché di tutto quello.
-Ginny…so che
per te è un brutto momento. Sei triste per la partenza di Luna…
-E pensi che chiedendomi di
sposarti questo mi passerà?- chiese Ginny interrompendo il ragazzo. Non voleva
risultare acida ma alla fine il tono della sua domanda era quello. Si pentì
amaramente di aver aperto la bocca.
-No! Non posso sostituire Luna…e non ho intenzione di farlo…ma..è
da un po’ che ci penso e lo sai…avevo già pronta
questa sorpresa da mesi. Prima che noi…
-Prima che io facessi la cosa più
idiota che si sia mai vista sulla terra!- terminò Ginny sorridendo.
-Beh…diciamo che
la lontananza mi ha definitivamente fatto capire che non posso pensare di stare
senza di te. E so anche che noi abbiamo già tutto…la
nostra famiglia è già realtà…Tu e Teddy siete tutto
per me! Ma non c’è nulla che mi renderebbe più felice che poterti chiamare
signora Potter.
Ginny aveva smesso da tempo di
lottare contro le lacrime che avevano invaso i suoi occhi premendo per scendere
verso le guance dove Harry prontamente le asciugò con il palmo della sua mano.
-So che ti può sembrare presto…
-Presto? Mi chiedevo quanto ci
avresti messo per deciderti!
-Ah…è
così?
-Già…
-E cosa mi rispondi…
-Non lo so…quale
è la domanda?
Harry sorrise. Si alzò e si
diresse verso Ginny prendendo la scatoletta nera. Si inginocchiò davanti a
Ginny e aprì la scatola svelandone il contenuto.
-Ginevra
Molly Weasley…vuoi diventare mia moglie?
Pochi secondi di silenzio in cui
Harry credette di morire. Il respiro si era fermato e il cuore al contrario
sembrava impazzito nel petto. Perché non rispondeva?
-Sì…certo che
lo voglio!- rispose la ragazza gettando le braccia al collo di Harry e lasciandosi
andare ad un pianto liberatorio.
Harry e Ginny si sedettero su
prato come ai vecchi tempi. Restarono in silenzio per molto tempo.
-Perché hai scelto proprio questo
periodo? Voglio dire…ero un straccio e ora…
-Forse è questo il motivo. Non
volevo vederti triste…
-Ed eri così sicuro che sposarti
mi rendesse felice? Presuntuoso Potter!
-Assolutamente!
I due ragazzi risero del loro
battibecco.
-Mi dispiace..sono stata
insopportabile in queste settimane.
-lo sei stata sì…
-Ehi! Avresti dovuto dire “no tesoro…tu sei sempre magnifica!”
-Io non dico le bugie- rispose Harry
ironico.
-Scemo! Grazie…ne
avevo bisogno. Di queste romanticherie, intendo.
-Lo so…avevi
bisogno di credere che l’amore vero vince sempre!
-Già…ti amo
Harry.
-Ti amo anche io Ginny.
Finalmente
Harry è riuscito a dichiararsi a Ginny e ora è ufficialmente la su fidanzata!
Piano
piano le cose si stanno mettendo bene per tutti…ciò significa che la fine è vicina…ma
non troppo! Ci sono ancora cose da dire!
Mi
scuso per eventuali errori di battitura!
A
presto!
Ringrazio
tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite, chi ha
recensito e anche chi ha solo letto!
Vi
aspetto al prossimo capitolo ‘Attimi di panico’…e
recensite!