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Autore: LadyPalma    25/02/2020    12 recensioni
Myrcella Umbridge, figlia della più nota Dolores Jane Umbridge, è una giovane auror dall'aria ingenua che entra a far parte dell'Ordine della Fenice e stringe un legame speciale con Sirius.
[Sirius/Nuovo personaggio]
| Mini-long composto da drabble allungate, partecipanti alla challenge "Drabbles, drabbles e ancora drabbles" indetto da HarrietStrimell sul forum di EFP]
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alastor Moody, Dolores Umbridge, Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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- Questa storia fa parte della serie 'Alastor&Dolores'
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4. Grigio



 
Quando Moody la vede entrare nell’ufficio del Ministero, si ritrova per un attimo senza parole. Sapeva già che si trattava di sua figlia, ma è solo vedendola di persona che se ne rende davvero conto.  La guarda e gli sembra di tornare indietro nel tempo, perché è la copia di Dolores, e quando parla è anche peggio.
“Signor Moody, è un onore per me lavorare sotto la sua supervisione. L’ho sempre ammirata e-“
“Smettila di cinguettare, ragazza. E chiamami Malocchio, come fanno tutti” la interrompe con un ringhio, perché prendere le distanze è quello che sa fare meglio.
Non può starla a sentire mentre lo elogia, specialmente non se ha la stessa voce stridula di Dolores.
Ma poi lei sorride e Alastor non può fare a meno di addolcirsi senza volerlo. Perché, a differenza di quello di sua madre, è un sorriso sincero che sembra quasi mostrare la sua anima.


[Anima, 150 parole]
 


“Certo che lo sapevo. So contare, ragazza, e da dove credi che Dolores abbia preso l’idea del tuo nome? Myrcella Parkinson-Moody era mia nonna!”
Per una lunga serata si era aggrappata alla convinzione che Moody fosse all’oscuro del loro legame: in quel caso, lo avrebbe accettato in quel nuovo ruolo senza esitare.
Era pronta a un abbraccio, invece adesso riesce solo a fissarlo con rabbia.
Quella che per lei era stata un’immensa sorpresa, per lui non è altro che un’ovvietà. E questa è forse la sorpresa più grande.
“Eppure non hai detto nulla…”
“Non spettava a me dirlo! Se tua madre non voleva coinvolgermi, forse era giusto così. Non sono adatto a fare il padre”.
Myrcella fa un risolino, talmente inquietante che per un attimo sembra sua madre.
“Così mi hai lasciato con lei…”
“Hai detto che non ti ha mai fatto niente!”
 “Tu prima non lo sapevi però”.

[Sorpresa, 149 parole]


 
I giorni passano e Myrcella sa che non dovrebbe soffrire così tanto. Ci sono cose peggiori che possono succedere, si dice, mentre evita però il più possibile Moody e si rintana sempre più a Grimmauld Place. Sirius, a cui cose peggiori sono successe, l’ascolta e cerca in mille modi di distrarla. Non lo ha mai visto così attivo e questo le fa piacere, ma non può smettere di pensare che tutta quell’attenzione sia sbagliata. Specialmente con Harry posseduto da Voldemort e una guerra alle porte.
“Non hai bisogno di una persona come me, Sirius. Sono lamentosa e melodrammatica”.
 “Certo che lo sei, principessa. Ma ho bisogno di te anche così. Ho bisogno di te perché ti amo, non perché mi fai sentire allegro”.
Si accoccola contro di lui e si dice che forse è vero che non dovrebbe soffrire.
Non trova un motivo per farlo quando è in quella casa.

[Ho bisogno di te perché ti amo, 150 parole]


 
“Certo che sei proprio ostinato. Myrcella non vuole parlarti, ti consiglio di andare via”.
“Non impicciarti delle cose che non ti riguardano, Black! Voglio parlare con mia figlia!”
“Te ne ricordi un po’ tardi che è tua figlia… ma ti dirò una cosa, Malocchio, lei è anche la mia donna e questa è la mia casa. Quindi è meglio se te ne vai altrimenti…”
“Altrimenti cosa? Vuoi sfidarmi a duello? Sono pronto a farti fare la fine di Rosier!”
“Oh, certo, mi sta bene! Non ho mica paura di affatturare uno storpio!”
Le parole di Alastor escono come dei ringhi, mentre Sirius abbaia. È difficile dire chi dei due sembri più cane in quel momento.
“Sirius, Alastor,vi prego!” interviene Remus, cercando di calmare i toni.
Ma il lupo non riesce a trattenere un sorriso malandrino di fronte a quella scena così paradossale.

[Certo che sei proprio ostinato, 142 parole]


 
“Vuoi sapere l’ultima di Alastor? A quanto pare adesso vuole anche riconoscermi e darmi il suo cognome! Non è assurdo?”
Esordisce così, Myrcella, piegando una lettera e versandosi una tazza di tè. Si comporta come se quella fosse casa sua e a Sirius, che la guarda dallo stipite della porta del salotto, sta bene perché in fondo ormai è anche casa sua.
“La cosa più frustrante è che mi pesa chiamarmi Umbridge, ma ho troppo orgoglio per chiamarmi Moody!”
Sirius rimane in silenzio a lungo, mentre la vede affrettarsi per non fare tardi a lavoro. È solo quando si alza e gli si avvicina per oltrepassarlo, che finalmente lui si decide a parlare.
“Sei troppo orgogliosa anche per chiamarti Black?”
Myrcella sgrana gli occhi verdi e lo fissa senza quasi respirare.
“Stai forse chiedendo-“
Sirius la zittisce con un bacio. “Ne parliamo meglio stasera”.
È il 18 giugno 1996.

[Orgoglio, 149 parole]


 
Non ne parleremo mai più, è questa la prima cosa logica che le viene in mente. Ma solamente dopo, quando ormai la battaglia è finita e le urla lasciano posto alle lacrime.
La prima cosa che invece Myrcella fa, stupidamente, è correre – verso di lui, verso la morte.
Prima di potersi anche solo avvicinare al velo, però, due braccia che mai avrebbe pensato potessero essere così forti la bloccano.
“Lasciami andare, Dora, ti prego. Lasciami andare!”
La sua migliore amica, sguardo triste e capelli drammaticamente grigi, continua a trattenerla e quando finalmente la lascia andare, Myrcella è così paralizzata che l’unico movimento che compie è quello di cadere.
Non ne parleremo mai più. La consapevolezza la colpisce come una cruciatus e non c’è nulla per cui vale più la pena di correre ormai.

[Corsa, 133 parole]









NDA: Eccomi qui a postare il quarto capitolo di questa storia - un capitolo grigio come i capelli di Tonks. Arrivo in ritardo, lo so, ma il motivo è dovuto a un'iniziale mancanza di ispirazione dai prompt di Harriet (che veicolano tutte le drabble che compongono i capitoli).
Purtroppo, non poteva finire diversamente: Sirius è morto e la nostra Myrcella ne uscirà devastata. Vi informo che, nonostante la scomparsa di Sirius, ci saranno altri due capitoli, per cui ho delle idee precise e che spero di pubblicare presto.
Ringrazio di cuore tutti quelli che leggono e che hanno commentato: sono una frana e mi dimentico di rispondere, ma davvero, ogni recensione mi riempie il cuore e ne sono super grata!
A presto!
   
 
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