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Autore: LadyPalma    08/03/2020    10 recensioni
Myrcella Umbridge, figlia della più nota Dolores Jane Umbridge, è una giovane auror dall'aria ingenua che entra a far parte dell'Ordine della Fenice e stringe un legame speciale con Sirius.
[Sirius/Nuovo personaggio]
| Mini-long composto da drabble allungate, partecipanti alla challenge "Drabbles, drabbles e ancora drabbles" indetto da HarrietStrimell sul forum di EFP]
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alastor Moody, Dolores Umbridge, Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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- Questa storia fa parte della serie 'Alastor&Dolores'
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5. Verde





Nei giorni immediatamente successivi alla morte di Sirius, Myrcella non piange, non parla, non si muove neppure. Remus, Tonks e suo padre tentano più di una volta di parlarle, ma lei li respinge tutti.
È curioso come alla fine riesce ad aprirsi proprio come Molly, l’unica che non l’ha mai davvero accettata nell’Ordine. Forse perché è una madre o perché improvvisamente le sorride dolcemente e le ronza attorno con cibo e coperte.
“Senti, cara, perché non vieni qualche giorno a stare alla Tana? Stare qui tutta sola non va bene e…”
Non lo sa esattamente neanche lei il perché, ma Myrcella inizia finalmente a piangere e il segreto che si è tenuta dentro per giorni si ritrova a darlo via come se niente fosse.
“Sono incinta, Molly”.
Anche lei aveva qualcosa di cui parlare a Sirius quella sera, dopotutto.  E non parleranno mai più neanche di questo.

[Lacrime, 147 parole]


 
“Sirius Black è morto. Myrcella lo amava e ora è incinta di lui”.
Non si vedono da più di vent’anni – lui aveva ancora entrambi gli occhi e lei non era così grassa – e queste sono le prime parole che Alastor pronuncia quando entra nella stanza del San Mungo. Non lo fa apposta a essere così brutale, è che lui è semplicemente fatto così.
Non le chiede come sta dopo l’attacco dei centauri e non le urla contro per non averlo voluto nella vita di sua figlia. Sono cose che non gli importano più di tanto, ormai.
Gli importa solo di sistemare Myrcella, per questo chiede alla persona che la conosce di più.
“Oh, povero tesoro” commenta Dolores, con voce stridula ma sinceramente commossa. “Stalle vicino, ti prego. Ho provato a essere una brava madre ma… non posso farlo più adesso”.
Alastor annuisce ed esce senza mai voltarsi indietro.

[Mamma, 148 parole]


 
Alastor non ha idea di come stare vicino a una persona che vuole stare da sola. Non è mai stato bravo a consolare o a combattere per qualcuno – è per questo, del resto, che ha finito per odiare la donna che una volta amava.
Per fortuna è Myrcella che alla fine si presenta a casa sua, con la pancia che si comincia a vedere e un colorito più acceso degli ultimi mesi.
“Raccontami una storia” esordisce sedendosi. “La storia di te e mia madre”.
Alastor sospira e tace a lungo. “Non oggi, un’altra volta”.
Myrcella annuisce, con la netta sensazione che quella sarà un’altra conversazione rimandata che non riuscirà mai ad avere. Lascia però cadere la testa lentamente sulla sua spalla, e quando lui goffamente la abbraccia non si tira indietro.

[Raccontami una storia, 131 parole]
 


“Mi piace pensare che quella stella sia Sirius” commenta Myrcella con una mano sul pancione, fissando il cielo da una finestra di Grimmauld Place.
Lo sta dicendo a Remus, ma Piton si sente in dovere di intervenire con il suo sarcasmo.
“Mi dispiace deluderti, ma non ci vuole un M.A.G.O. in astronomia per sapere che quella è Bethelgeuse, la stella più visibile dalla Terra”.
La donna si volta a fissarlo e poi all’improvviso lascia la stanza.
Quando qualche minuto dopo Remus la trova inaspettatamente davanti all’albero genealogico della famiglia Black, si stupisce di non vederla piangere. Sta sorridendo invece, mentre indica un buco nel muro, segno inequivocabile di un diseredato.
“C’è stata una Bethelgeuse tra i Black e ha fatto qualcosa per venire cancellata. Credo che la cosa a Sirius piacerebbe”.
Remus si limita ad annuire. Sa cosa quel sorriso e quelle parole significano. La bambina ora ha un nome.

[Cielo, 150 parole]


 
Bethelgeuse nasce il  3 gennaio, l’esatto giorno previsto dal medimago, ed è una bambina perfettamente sana.
È bella – ripete di continuo Tonks, sfruttando ogni occasione per prenderla tra le braccia.
È troppo calma – commenta Alastor, quasi con sospetto, scrutandola con il suo occhio magico forse per indurla a strillare almeno un pochino.
Ti assomiglia – dichiara Remus con un sorriso triste. Ed è quello che indirettamente si avvicina di più al grosso elefante nella stanza che tutti fingono di ignorare.
A nominarlo per primo però è Harry, il ragazzo a cui per tutta la vita hanno detto di essere identico a suo padre, ma con gli occhi sua madre. Gli basta un’occhiata alla neonata per mormorare quella frase in un tono tra il triste e l’imbarazzato.
“È vero, ti assomiglia, Myrcella, ma ha gli occhi di Sirius”.

[Gennaio,136 parole]


 
Questa volta Myrcella reagisce piuttosto bene al lutto: piange il giusto, accetta le condoglianze, ed è abbastanza lucida da spiegare a Harry che non è colpa sua se Alastor Moody è morto.
È così che va la guerra, è così che va la vita.
Non si è mai preparati alla morte: arriva sempre prima. Prima di parlare di una proposta di matrimonio o di raccontare una storia.
“Non è mai stato destinato a fare il padre… Nemmeno il nonno alla fine, suppongo. Questa volta non posso fargliene una colpa per avermi lasciata”.
 “Infatti non ti ha lasciata, Myrcella. Né te, né Beth. Qualcuno una volta mi ha detto che le persone che ci amano non ci lasciano mai veramente, possiamo trovarle sempre nel nostro cuore”.
“Chi?” La domanda le sfugge con un sussurro incerto, quasi avesse paura di conoscere la risposta. Perché dentro di sé già la sa.
“Sirius”.

[Cuore, 149 parole]













NDA: Eccomi con il penultimo capitolo. Ditemi: quanto scontata da 1 a 10 era la nascita di una piccola Black? Secondo me 1000, però non ho potuto farne a meno, anche perchè lo avevo progettato in questo modo fin dall'inizio - ed è il tocco di verde (come la speranza) che ci voleva dopo la morte di Sirius, anche se - inevitabilmente - anche Alastor ci ha lasciato.  Spero che vi piaccia anche il nome Bethelgeuse (che sì, è osceno, ma in perfetta linea con i gusti pomposi che Myrcella ha ereditato dalla madre credo ahah).
Spero di postare presto (prompt permettendo) l'ultimo capitolo! Grazie a tutti coloro che continuano a leggere e a seguire!
   
 
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