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Autore: juliet_    05/08/2009    9 recensioni
Emma , una normalissima ragazza che lavora in un famoso bar londinese . Ben , il famoso Principe Caspian delle Cronache di Narnia . Appartenenti a due realtà diverse ,ma si ritroveranno sotto lo stesso cielo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ben Barnes, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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«Secondo Capitolo»
«Dilemma
»


Quel mercoledì mattina ,pochi minuti dopo l’inizio della pausa pranzo , iniziarono a scendere dal cielo piccoli fiocchi di neve .
Era senza dubbio l’inverno più freddo che avesse colpito Londra .
Tra folate di vento gelido e piogge perenni , anche Gennaio stava per finire .
Mi sedetti sugli scalini , sotto la tettoia dell’ingresso , e mi accesi una sigaretta . Dentro , Erica spazzava il pavimento , mentre Sarah era andata a prendere qualche toast alla paninoteca dietro l’angolo .
Avevamo cacciato Fred , che aveva intenzione di restare fino alla chiusura ,nonostante il suo brutto raffreddore . Le sue grandi mani paffute , portavano  i segni di un uomo che per settant’anni si era guadagnato il pane con la propria forza e senza l’aiuto di nessuno .
Già , perché il caro e vecchio Fred , era un uomo solo .
Eppure non lo vidi mai piangere , o esser triste ,ne mai rinfacciare alla vita di non avergli regalato la sua metà , o per non avergli donato la gioia di avere un figlio .
Dubito di essermi mai affezionata così tanto ad una persona .
Ma fu il primo ad accogliermi in quella fredda notte di febbraio , come se fossi una nipote che viene da lontano , e non una fuggitiva sconosciuta .
Mi offrì un posto di lavoro , e mi aiutò a trovare un tetto .
Ma soprattutto , riscaldò il mio cuore con un abbraccio vero .
«Ho finito» sussurrò Erica , stringendosi nel suo cappotto scozzese .
Le sorrisi , e le diedi il mio pacchetto di sigarette .
«Giuro che te le torno , prima o poi» biascicò , sedendosi sul mio stesso scalino .
«Me lo ripeti da quattro anni , e tutte le volte ti mando a quel paese . Non ti stanchi mai ?» le risposi, stringendole la guancia con la mano .
«Effettivamente si»
Sorrisi .
«Sbaglio o sei un po giù oggi?»
Istintivamente abbassai lo sguardo sulla punta delle converse .
«Ogni tanto penso più del solito» risposi , alzandomi .
«Pensi ai caldi abbracci che necessitiamo in queste fredde giornate di neve ?»
Sospirai.
«No , penso a chi di abbracci caldi non ne ha avuti mai»
Capì a chi mi riferivo , e anche lei abbassò lo sguardo .
«Ma in fondo non è più tanto solo. Ci siamo sempre noi con lui»
«Spero che sia davvero così , Erica» dissi , buttando via l’ultimo tiro della sigaretta .
Gettai uno sguardo alla strada , mentre macchine armate di catene , aspettavano che il semaforo desse loro il permesso di rientrare nell’asciutto delle proprie case .
«Ma Sarah ?» le domandai , abbassando il cappellino di lana viola sulle orecchie .
«Avrà incontrato qualcuno , sai com’è lei» borbottò .
Sbuffai .
«Sbaglio , o sono tre giorni che William e Ben non vengono al bar ?»

Già.
«Perché me lo chiedi? »
Le sue labbra si curvarono in un sorriso accennato .
«Sarah mi ha raccontato delle occhiatine con Ben»
«Siete due pettegole! In fondo è pur sempre una persona famosa . Lo guardano tutti , non vedo perché non dovrei guardarlo io» sbottai .
Erica alzò gli occhi al cielo .
«Mi sembra ovvio»
Mi voltai a guardarla.
«Levatevi tutte e due dalla testa che…»
«Ecco Sarah, dannazione!Ma…con chi è ? » esclamò , alzandosi e incrociando le braccia .
Seguii il suo sguardo curioso , e stranamente ironico .
Sarah trotterellava ridendo, mentre alzava il cappuccio del suo giubbotto giallo .
Al suo fianco , un ragazzo con dei jeans chiari e un cappotto blu scuro portava delle borse , mentre rideva e le dava un piccolo pugno sul braccio .
Dietro di loro , un altro ragazzo con un giubbotto nero in pelle e dei jeans scuri parlava al telefono .
Il primo era biondo , l’altro aveva capelli scuri che gli incorniciavano il volto .
Sentii il mio cuore fermarsi di botto .
Spalancai la bocca , pronta a dire una marea di insulti contro Sarah
Ma non uscì nessun suono .
«Non ci posso credere» sussurrò Erica , per poi scoppiare a ridere .
Guardai il modo in cui camminava , con una mano dentro le tasche del giubbotto .
Fissai il muovere delle sue labbra e come il vento scompigliava i suoi capelli .
Ebbi solo il tempo di fare un profondo sospiro , prima che i suoi occhi neri incrociassero i miei .

 

 

 

Misi in moto la mia BMW X6 , ed accesi subito l’iPod .
Non avrei sopportato la voce William un minuto di più .
«E’ inutile che accendi la musica, la mia voce è abbastanza alta da coprire quella di Ryan Tedder» sbottò , abbassando il volume .
Imboccai il viale principale in silenzio .
«Ti è mancata Londra eh»
«Si Will , mi è mancata Londra»

E  i suoi occhi verde mare.
«Domani colazione al
TheOldQueenInn’ immagino» cantilenò .
Strinsi più forte il manubrio .
«Se proprio ci tieni . Perché non presenti Sarah a Anna ?» dissi , ridendo.
Sgranò gli occhi , allarmato .
«Non dire cazzate. Fermati qui , mangiamoci un toast , sto morendo di fame»
 Sbuffai .
«Ma non dovevamo andare al ristorante tedesco? »
Con la mano indicò il suo stomaco , tentando di assumere un espressione innocente.
Nonostante la musica di sottofondo , lo sentii borbottare affamato .
Scoppiai a ridere , mentre scendevo dalla macchina .
«Sei assurdo»
 La neve continuava a scendere , fredda e leggera .
Mi strinsi nel giubbotto , affondando le mani nelle tasche .
«Offro io oggi» disse William , aprendo la porta della paninoteca .
«Piantala» risposi , tirandogli uno scappellotto .
Si fermò di botto , dopo di che lo vidi sorridere beato .
Riconobbi i capelli rossicci della ragazza che avevamo di fronte .
«Buongiorno Sarah» le sussurrò William , nell’orecchio .
Lei , impegnata in chissà quali pensieri , sobbalzò , per poi voltarsi di colpo .
«William , oddio che spavento» biascicò , portandosi una mano al cuore .
«Le chiedo perdono» e le baciò la mano .
Mi girai dall’altro lato , annoiato .
«Ciao Ben» mi salutò lei .
Le sorrisi.
«Non lavori oggi?» le domandai .
«Siamo in pausa, e io sono l’addetta al pranzo»
«Anche noi siamo venuti a prendere qualche toast. Pranziamo tutti insieme?»
Mi voltai di scatto verso William .Lo vidi farle l’occhiolino , mentre lei prendeva la busta con i suoi panini caldi .
La suoneria del mio cellulare iniziò a riempire la piccola paninoteca .
«Will , prendi quello che vuoi. Vi aspetto fuori» ed uscii .
Chiamata anonima.
«Pronto?»

«Ciao Ben »
Riconobbi la voce calda e femminile .
«Victoire , ciao»

«Dove sei?»
«Sono atterrato a Londra poco fa»
La sentii sospirare.

«Sei partito senza salutarmi»
«Ero di fretta , e tu dormivi» le risposi .
Finalmente uscirono dal locale, ridendo . William con un gesto della mano mi domandò chi fosse.
Alzai gli occhi al cielo , e lui capì .

«Con chi sei?»
« Con Will ed una nostra amica. Senti Victoire ,ci sentiamo dopo, ok ?»
«Ti ho disturbato per caso ?»
Camminavo con il volto basso , seguendo le impronte di Sarah e William .
Il vento era tagliente .
« No , non è questo il punto . E’ che sto andando a pranzo con delle amiche, e non mi va di stare con il cellulare in mano»

«Capisco. Quando tornerai in Francia ?»
Sbuffai.
«Senti Victoire , davvero , è stata solo una… »
Ma le parole mi restarono in gola .
La vidi , in piedi sulle scale , avvolta in un cappotto nero e con un cappello in lana viola .
Quel giorno aveva i capelli sciolti ,  mossi da piccoli boccoli .
Mentre i suoi occhi , erano della stessa essenza di cui ricordavo.
«Devo andare , ci sentiamo dopo» 
Chiusi la chiamata , e posai il telefono nella tasca del giubbotto .
Le sorrisi , e fui felice di essere ricambiato .
«Salve Emma e Erica» disse William , entrando .
«Ciao William» lo salutò lei.
Sarah prese sottobraccio Erica ,e lei si lasciò trascinare dentro, lasciando me fuori con Emma .
«Ciao Ben»
«Ciao » le risposi .
«Non sei venuto in questi giorni» disse , mentre usciva un pacchetto di Camel dalla tasca , e si sedeva sullo scalino.
«Sono stato a Parigi , ad una conferenza per il film»
 
«Capito»
La guardai mentre accendeva la sigaretta . Le sue labbra erano più rosee , a causa del freddo .
«Cosa hai fatto in questi giorni ?»
«Ho lavorato , sono andata a fare un po di compere con Sarah e Erica , e poi a casa»
«Potessi farlo io» sussurrai .
Si mise a ridere .
«Non osare lamentarti ,Principe Caspian, o ti faccio assumere dal vecchio Fred»
Risi .
«Non mi dispiacerebbe» risposi , guardando il cielo .
Le nuvole erano nere e minacciose , mentre la temperatura continuava ad abbassarsi .
«Mi dispiace, niente consumazioni gratis al di fuori della pausa pranzo» scherzò .
«E cosa ti fa credere che sia per le consumazioni?» sussurrai , guardandola negli occhi .
Notai le sua guancie tingersi lievemente di rosa .
«E per cosa , allora ?»
Continuai a guardarla , senza batter ciglio .
Calò un improvviso silenzio in tutto il quartiere , sembrò che persino il vento fosse rimasto con il fiato sospeso .
Avrei voluto dirle la verità .
Dirle che in questi tre giorni avevo pensato al suo sguardo limpido . Avevo sperato di tornare il prima possibile al Bar , per poter sentire di nuovo la sua voce .
Avrei voluto dirle che desideravo conoscerla .
Ma la mia realtà non equivaleva alla sua . La mia assenza era più sicura di una mia presenza .
E non volevo rischiare di rimanere dentro ad un girone impossibile ,faceva parte del gioco .
Abbassai lo sguardo , e sorrisi , amaro .
«Non lo so, per provare qualcosa di diverso , probabilmente» risposi , guardando la neve scendere lenta e posarsi sull’asfalto .
Vidi i suoi occhi spegnersi , ma sul suo volto rimase un debole sorriso.
Si alzò , e buttò la sigaretta .
«Vado a mangiare , prima che finisca la pausa pranzo»
Ed entrò , senza più guardarmi .
Non avevo mai creduto ai colpi di fulmine . Ritengo che sia impossibile innamorarsi di una persona, senza conoscerla .
Eppure , sentivo strane vibrazioni nell’aria , quando lei era vicino a me .
Sentivo il bisogno di toccarla , abbracciarla .. baciarla .

E’ solo un momento Ben , non essere sciocco .
Tutto scorre e nulla permane .

Ma era quello che volevo ?
Sbuffai , portando i capelli indietro con entrambe le mani .
Dentro , Emma era seduta tra William e Sarah , e stava scartando un toast .
Rideva .
«Dove diamine eri ?»
«Qui sulle scale Will, fa così freddo che c’ho messo un po ad alzarmi»
Scoppiammo a ridere .
Mi sedetti sulla sedia di fronte a lei .
Sorridendo , mi passò un toast ancora incartato .
«Grazie» le dissi e le sfiorai la mano .

 Tutto scorre e nulla permane .
Ma in fondo , tutto può succedere ,perché volere è potere.

 























spazio autrice:
Non ci credo nemmeno io ,ma si , eccovi il Secondo Capitolo .
Sarà il tempo cupo e la pioggerellina ad ispirarmi .
Anzi no , sono i vostri adorabili commenti <3.
Grazie a : _screps_, giu020 e SlytherinAngel .
Ahimè , per adesso il bel William è fidanzato con Anna , l'attrice che interpreta Susan ne ''Le Cronache di Narnia'' .
Ho letto che stavano insieme su un forum , tempo fa , e mi andava di riportarlo anche nella mia FF .
A prescindere se sia un rumor o meno .
Grazie mille per tutti i complimenti . Non immaginate quanto io sia felice che la storia vi piaccia .
Grazie a ryry e Niki_CuLLen_ che l'hanno aggiunta ai loro 'preferit'i .
Ma ringrazio anche a _screps_ per averla aggiunta alle 'seguite'.
Siete fantastiche <3
Adesso , spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento .
Al prossimo aggiornamento .
Commentate.
kisses.

juliet

  
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